4 November, 2024
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Giacomo Guadagnini 3

E’ stato completato con Giacomo Guadagnini e Iosto Puddu il Cda del Consorzio Industriale Provincia Carbonia Iglesias. Tre settimane fa l’assemblea del Consorzio aveva eletto il nuovo presidente, Federico Strina, 70 anni, dirigente industriale in pensione, indicato dal comune di Portoscuso dopo le dimissioni di Giorgio Alimonda. Contestualmente all’elezione del nuovo presidente, nel nuovo Consiglio d’Amministrazione erano entrati due nuovi sindaci eletti lo scorso 5 giugno, il primo cittadino di Gonnesa Hansel Christian Cabiddu e la collega di San Giovanni Suergiu Elvira Usai. Sono rimasti fuori dal Cda, com’è noto, il sindaco di Carbonia Paola Massidda e quello di Tratalias Marco Antonio Piras.

Il Cda è stato ora completato con la nomina di Iosto Puddu, in rappresentanza degli imprenditori della provincia, e dell’ingegner Giacomo Guadagnini, ex assessore del comune di Carbonia e della provincia di Cagliari, oggi presidente e direttore della Somica, quale rappresentante della provincia del Sud Sardegna, delegato dal suo amministratore straordinario, Giorgio Sanna, con delibera n° 12 del 25 luglio 2016.

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Palazzo della Regione 1 copia

La Regione, l’Anci Sardegna e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, FP-Cgil, Cisl-FP e Uil-FPL hanno sottoscritto un accordo sul personale dell’ex provincia di Cagliari, alla luce delle disposizioni contenute nella legge di riordino degli enti locali (L.R. n. 2/2016). All’incontro hanno partecipato tra gli altri l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, il presidente dell’Anci Pier Sandro Scano, l’amministratore straordinario della provincia del Sud Sardegna Giorgio Sanna ed il sindaco metropolitano Massimo Zedda.
Rifacendosi a quanto previsto dai protocolli d’intesa del 24 novembre 2014 e del 30 marzo 2016, le parti hanno deciso di comune accordo che il formale passaggio del personale dalla provincia di Cagliari a quella del Sud Sardegna ed alla Città Metropolitana di Cagliari avverrà entro il 1° gennaio 2017, per allineare la contabilità fra gli Enti interessati a partire dall’inizio dell’anno finanziario e consentire il complessivo azzeramento delle attività contabili della Provincia cessante entro il 31 dicembre 2016.
Il 90% del personale sarà attribuito alla Città Metropolitana di Cagliari, in quanto subentra e assomma a sé le competenze della preesistente provincia di Cagliari, dell’Unione dei Comuni e le funzioni fondamentali della Città metropolitana, e anche in considerazione della maggiore concentrazione e densità di popolazione. Il restante 10% sarà attribuito alla neo costituita provincia del Sud Sardegna. Su proposta dei sindacati è stata inserita una clausola, secondo la quale l’attribuzione del personale sarà comunque gestita con flessibilità rispetto alle suddette percentuali, avendo riguardo del numero delle manifestazioni di volontà che saranno espresse dal personale interessato.
L’amministratore straordinario della provincia del Sud Sardegna, Giorgio Sanna, dovrà redigere e pubblicare uno specifico avviso attraverso il quale il personale interessato, in termini esclusivamente volontari, possa esprimere la propria scelta fra la Città Metropolitana e la provincia del Sud Sardegna.
«Il lavoro svolto sinora da questo tavolo di consultazione sindacale – ha sottolineato l’assessore regionale Cristiano Erriu – ha sempre registrato la massima collaborazione da parte delle organizzazioni sindacali e dell’Anci, e per questa particolare occasione è stato esteso all’amministratore straordinario della provincia del Sud Sardegna e al sindaco della Città Metropolitana. Questo lavoro ci sta permettendo di attuare la riforma in una forma condivisa, tenendo ben presenti le esigenze delle istituzioni coinvolte e quelle dei lavoratori.»

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Dopo le durissime prese di posizione giunte da Iglesias, a firma del sindaco Emilio Gariazzo e del capogruppo dell’UDC in Consiglio regionale Gianluigi Rubiu, un’altra voce contraria alla scelta di Carbonia quale capoluogo della nuova provincia del Sud Sardegna, fatta due giorni fa dall’amministratore straordinario dello stesso Ente, Giorgio Sanna, arriva oggi dal portavoce regionale di Fratelli d’Italia Alleanza Nazionale, Salvatore Deidda.

«La decisione del commissario provinciale della provincia del Sud Sardegna di scegliere Carbonia quale capoluogo del nuovo Ente è una marchetta elettorale che non rende onore alla storia di Carbonia ed è uno schiaffo al resto delle popolazione e degli amministratori locali aderenti appunto alla nuova entità – dice Salvatore Deidda -. Quale necessità urgente a 4 giorni dalle elezioni che si svolgeranno proprio a Carbonia? Sono stati sentiti gli amministratori di Isili, Seui, Genoni, Mandas, Arbus, Villanovafranca, Iglesias, Esterzili? Questa scelta su quali criteri si basa? Sui collegamenti tra i vari centri? Sulla presenza degli uffici INPS? La Prefettura?»

«Arbus prima era periferia di Cagliari e ora diventa periferia di Carbonia, Seui era periferia dell’Ogliastra e ora diventa periferia di Carbonia – aggiunge il portavoce regionale di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale -, insomma un pastrocchio utile solo per le imminenti elezioni nel centro sulcitano in cui forse il PD teme di perdere il proprio predominio.»

«Una riforma calata dall’alta che continua a creare disparità e danni del commissario straordinario confermano che c’è la complicità della Giunta regionale Pd e centrosinistra. Spero vivamente che gli amministratori del comuni ricadenti nel Sud Sardegna si ribellino a questa scelta elettorale – conclude Salvatore Deidda – perché le Istituzioni non devono essere usate per pura propaganda elettorale ma devono essere la casa in cui tutti si sentono tutelati e partecipi.»

Sede ex Provincia 3

Giorgio Sanna 5 copia

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E’ già polemica sulla decisione del commissario straordinario della nuova provincia del Sud Sardegna di indicare Carbonia quale capoluogo.

«Non può essere un semplice parametro numerico – commenta il sindaco di Iglesias, Emilio Gariazzo – a determinare scelte strategiche così importanti. Anche se la scelta è provvisoria, chiediamo la decisione venga rivalutata nell’immediato individuando da subito anche Iglesias come capoluogo. E’ ora che – in scelte come queste – venga valutata anche la storia e le tradizioni delle città che vengono chiamate a diventare capoluoghi di provincia. Un’organizzazione amministrativa che faccia piazza pulita del suo passato e della sua memoria non ha futuro.»

«Saremo determinati – aggiunge il sindaco di Iglesias – in questa vertenza, come abbiamo fatto fino adesso in altre battaglie riuscendo a salvare importanti servizi che saranno ancora operativi ad Iglesias. Mi riferisco all’Ufficio del Giudice di pace, alla Tenenza della Guardia di Finanza, all’Agenzia delle Entrate e all’Inps. Non vogliamo fare – conclude Gariazzo – una guerra di campanile, ma non siamo disposti a vedere nella nuova organizzazione provinciale la nostra città in secondo piano. Perché questo non avvenga iniziamo da oggi la mobilitazione.»

Emilio Gariazzo 2Giuseppe Casti, Maria Marongiu ed Emilio Gariazzo

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Carbonia è stata individuata comune capoluogo della nuova provincia del Sud Sardegna, la cui circoscrizione territoriale corrisponde alla vecchia provincia di Cagliari, esclusi i comuni che costituiscono la città metropolitana di Cagliari.

La nuova provincia comprende, dunque, i territori delle ex province di Carbonia Iglesias, Medio Campidano e restante parte della vecchia provincia di Cagliari, oltre i comuni di Escalaplano, Escolca, Esterzili, Gergei, Isili, Nuragus, Nurallao, Nurri, Orroli, Sadali, Serri, Seulo, Seui, Genoni e Villanovatulo.

L’individuazione della città capoluogo della nuova provincia è stata deliberata dall’amministratore straordinario, Giorgio Sanna, con i poteri del Consiglio provinciale, in adesione agli indirizzi forniti dall’assessore regionale degli Enti locali, Finanze ed Urbanistica.

L’amministratore della provincia precisa che la scelta, ancorché indifferibile, risulta provvisoria, potendo essere confermata o modificata da parte del futuro Consiglio provinciale, che sarà eletto ai sensi e con le modalità previste dalla legge regionale n. 2/2016, ed è stata ispirata al criterio del comune con maggiore popolazione residente tra quelli già capoluogo di provincia.

Carbonia 2Giorgio Sanna 5 copia

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Si è svolto questa mattina, all’assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente, un incontro per l’esame della procedura per il riavvio della produzione nello stabilimento Eurallumina. All’incontro hanno partecipato il presidente della Regione, Francesco Pigliaru; gli assessori dell’Industria e dell’Ambiente, Maria Grazia Piras e Donatella Spano, con i rispettivi staff; l’amministratore straordinario dell’ex provincia di Carbonia Iglesias, Giorgio Sanna; il coordinatore del Piano Sulcis, Tore Cherchi; la direttrice dell’assessorato regionale dell’Ambiente, Paola Zinzula; e, infine, la RSU Eurallumina.

L’incontro, previsto in un primo momento venerdì 6 maggio, al rientro della delegazione dei lavoratori da Roma, dove hanno tenuto un presidio durato alcuni giorni ed hanno incontrato il Premier Matteo Renzi, il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti con la responsabile del ministero del Lavoro Rita Camusso, e i sottosegretari Luca Lotti e Claudio De Vincenti, in concomitanza con le iniziative di mobilitazione messe in campo dai lavoratori, è stato spostato ad oggi per concomitanti impegni già calendarizzati dal presidente Pigliaru e dagli assessori interessati.

«L’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, – scrive in una nota la RSU Eurallumina – ha confermato la condivisione del progetto di ripartenza della fabbrica, già ratificato dall’inserimento nel Piano energetico del Piano energetico regionale, della realizzazione del nuovo impianto di cogenerazione per l’autoproduzione.

L’assessore dell’Ambiente, Donatella Spano, ha ribadito il massimo livello di attenzione degli uffici dell’assessorato, che hanno accolto la richiesta dell’azienda di un ulteriore lasso di tempo per completare le risposte alle integrazioni richieste ed il confronto costante e collaborativo con il ministero dell’Ambiente che ha fornito pieno supporto e disponibilità.»

L’amministratore straordinario dell’ex provincia di Carbonia Iglesias, Giorgio Sanna, ha testimoniato che l’azienda proponente sta operando e mettendo in atto tutte le richieste del Servizio ambientale dell’ente, dal completamento della barriera idraulica, all’emungimento e trattamento delle acque, alla messa in sicurezza operativa, con ottimi risultati, come documentato dalle ultime analisi certificate all’interno dei parametri richiesti dalle norme.

Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha evidenziato la sinergia e il contatto diretto con il Governo per una vertenza considerata di interesse nazionale, seguita direttamente dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, supportato dal confronto costante con il capo di Gabinetto della Presidenza del Consiglio Nicola Centrone ed il sottosegretario Claudio De Vincenti, tutti impegnati affinché all’interno delle regole che tutelano il lavoro, l’ambiente e la salute, possano finalmente partire gli investimenti propedeutici alla ripresa produttiva di Eurallumina, che hanno una strategica valenza per il sistema industriale italiano insieme ad una imprescindibile ed importante valenza sociale, economica ed occupazionale, per il Sulcis Iglesiente e la Sardegna.

«La RSU Eurallumina, le lavoratrici e i lavoratori – conclude la nota della RSU Eurallumina – monitoreranno con sempre maggiore determinazione ogni passaggio della restante parte dell’iter autorizzativo, sino al raggiungimento dell’obiettivo che li ha visti impegnati senza sosta in anni di lotta e sacrifici.»

Eurallumina a Roma 1

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La Giunta regionale ieri mattina ha approvato due differenti delibere attuative della legge regionale n. 2/2016: la prima stabilisce lo schema definitivo dell’assetto territoriale delle quattro province e della Città metropolitana di Cagliari, la seconda prevede la nomina dei quattro amministratori straordinari delle Amministrazioni provinciali. Secondo quanto previsto dall’art. 25 della legge n. 2/2016, il territorio della Regione da oggi si articola nella Città metropolitana di Cagliari e nelle Province di Sassari, Nuoro, Oristano e Sud Sardegna. Queste ultime saranno amministrate rispettivamente, che svolgerà anche il ruolo di commissario della Provincia di Cagliari. I quattro amministratori resteranno in carica sino al 31 dicembre 2016.
La circoscrizione territoriale della Provincia del Sud Sardegna corrisponde a quella della vecchia Provincia di Cagliari, ad eccezione dei 17 Comuni appartenenti alla Città metropolitana di Cagliari.

Palazzo Vice Regio 17 copia

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Search engine friendly contentDopo l’approvazione delle legge di riforma degli Enti locali, le province sarde si preparano all’imminente passaggio di testimone. Questa mattina l’assessore Cristiano Erriu ha incontrato il commissario della Provincia di Cagliari, Franco Sardi, e gli amministratori straordinari delle Province di Sassari, Nuoro, Oristano, Olbia Tempio, Carbonia Iglesias, Ogliastra e Medio Campidano (rispettivamente Guido Sechi, Sabina Bullitta, Massimo Torrente, Giovanni Antonio Carta, Giorgio Sanna, Maria Gabriella Mulas e Tiziana Ledda). Nel ringraziarli per il lavoro svolto nel corso del 2015, l’assessore Erriu ha chiesto loro un ulteriore impegno per arrivare in modo condiviso a dare attuazione alla riforma.

«Adempimenti urgenti e indispensabili – ha detto l’assessore Erriu – e che richiedono un impegno da parte degli otto amministratori, in una fase che ci condurrà presto al nuovo assetto istituzionale. I servizi nei territori resteranno in piedi esattamente come in passato: in questa fase di transizione non ci sarà nessun disagio per cittadini e imprese.»

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Il segretario generale della Cisl del Sulcis Iglesiente, Fabio Enne, ha diffuso una nota nella quale esprime «pieno sostegno della Cisl del Sulcis Iglesiente ai lavoratori e disoccupati che hanno occupato la sede A.R.E.A. di Carbonia».

«Ci troviamo di fronte, ancora una volta, all’incapacità politica di gestire la “cosa pubblica” – scrive Fabio Enne -. I partiti politici, bloccano, di fatto, importanti risorse finanziarie in attesa della nomina di un dirigente per il settore appalti, impedendo l’avvio di importanti lavori che aiuterebbero imprese, lavoratori e disoccupati in affanno per mancanza di occupazione. Non osiamo pensare che il tutto sia frutto della solita logica spartitoria, per la quale, a pagare le conseguenze di questo becero atteggiamento siano sempre i cittadini in carico ad A.R.E.A., le imprese che avrebbero potuto cominciare a lavorare nei cantieri, e i potenziali lavoratori da assumere per lo svolgimento dei servizi. Con un’economia già compromessa, questi denari, e i relativi cantieri, sarebbero stati una boccata d’ossigeno per le imprese.»

«Invece, l’iter viene bloccato a causa di disguidi legati a nomine e poltrone che non rendono certamente onore alla tragica situazione in cui versa il nostro territorio – aggiunge Fabio Enne -. Anche per questi motivi, la Cisl Sulcis Iglesiente ha deciso di inviare una richiesta di incontro urgente con il commissario dell’ex Provincia Carbonia Iglesias, l’ingegnere Giorgio Sanna e l’Assessore Regionale ai Lavori Pubblici Paolo Maninchedda per affrontare la vertenza.»

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Si è svolto oggi il sopralluogo degli Enti autorizzativi e di quelli che hanno competenze sui temi ambientali per il progetto che dovrà portare alla ripresa produttiva dell’Eurallumina.

Anche quello odierno era un obbligo normativo previsto dalle regole procedurali, indispensabile per i tecnici, per trasferire dagli elaborati alla realtà quanto sono chiamati a valutare.

Una folta delegazione composta da 22 persone (nel precedente, in avvio di procedura, il 29 maggio scorso, furono soltanto 5), tecnici e dirigenti, guidati dal Servizio SAVI dell’assessorato regionale dell’Ambiente (per la VIA 6 persone) e dallo stesso Settore dell’ex provincia di Carbonia Iglesias (per la competente AIA 9 persone, guidate dal commissario straordinario Giorgio Sanna) insieme ad Arpas Dipartimento e Direzione tecnico scientifica (5 persone), Servizio Tutela del paesaggio e vigilanza delle province di Cagliari e Carbonia Iglesias (2 persone), Asl 7 di Carbonia (2 persone compreso il commissario straordinario Antonio Onnis).

La visita, iniziata alle 9.00, dopo la fase organizzativa logistica, con i dirigenti e i tecnici dell’Eurallumina, si è sviluppata con il sopralluogo nel sito di stoccaggio dei residui delle lavorazioni, dove è in fase di completamento la messa in sicurezza.

Nel pomeriggio il sopralluogo è proseguito nel carbonile Enel e nella banchina portuale Eurallumina. Per tutta la giornata, oltre ai lavoratori Eurallumina (operai, impiegati, lavoratori degli appalti impegnati nelle operazioni di manutenzione), circa 100 persone, e altrettanti (complessivamente 200 lavoratori) tra quanti sono in questo momento sospesi e in cassa integrazione, richiamati dalla RSU, si sono radunati davanti ai cancelli dello stabilimento in presidio per tutta la durata del sopralluogo, terminato alle 17.00.

«Come RSU – hanno dichiarato i delegati – abbiamo spostato la nostra iniziativa, per questa settimana, dalla sede dell’assessorato dell’Ambiente a Cagliari, per una volta, a “casa nostra”, in occasione del sopralluogo dei tecnici e dei dirigenti degli Enti preposti. Di fatto, questo è il 14° sit-in dallo scorso mese di luglio, svolto in coincidenza con il 26° giorno dall’avvio dei 60 giorni previsti dalla norma, per ribadire la nostra determinazione, nel rispetto delle leggi e delle norme e di chi è preposto a valutare il progetto, per raggiungere l’unico obiettivo che possiamo accettare, la ripresa totale del nostro lavoro.»

 

Il prossimo importante appuntamento è fissato per giovedì 26 novembre, nella sala conferenze del Consorzio Industriale Provinciale di Carbonia Iglesias, con la presentazione pubblica dell’intero progetto (inizio ore 15.30), per poi arrivare alla conferenza dei servizi che dovrà svolgersi entro il 31 dicembre 2015.

«Ci presenteremo con tutti i lavoratori e le loro famiglie – annuncia la RSU – determinati nel ribadire che salute, ambiente e lavoro, nello scrupoloso rispetto delle regole, devono convivere, insieme al dire basta con il no a tutto e ai nemici del lavoro, dei lavoratori e del territorio. Invitiamo tutti coloro che sono direttamente coinvolti, come indotto a tutti i livelli, direttamente e indirettamente, chi ci ha sempre sostenuto con convinzione, dalle parti sociali a quelle istituzionali, ad unirsi a noi e a dimostrare – conclude la RSU – che la volontà di far ripartire il lavoro, è superiore a quella dei pochi che, in modo speculativo, osteggiano queste possibilità.»

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