17 July, 2024
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La Giunta regionale ha ufficializzato nella tarda mattinata la nomina di Fulvio Moirano direttore generale dell’Azienda per la tutela della Salute. La scelta, maturata per un percorso breve ma molto accidentato per le forti opposizioni emerse nella maggioranza di centrosinistra che sostiene la Giunta Pigliaru, passa attraverso un passaggio intermedio che è quello di direttore generale della Asl 1 di Sassari, che entro il 31 dicembre 2016, incorporerà le sette aziende sanitarie della Sardegna. Fulvio Moirano, 63 anni, di Quiliano (provincia di Savona), è dal luglio 2014 direttore generale dell’assessorato della Sanità della Regione Piemonte, dopo aver diretto dal 2009 al 2014 Agenas, l’agenzia nazionale per i servizi sanitari. In passato è stato commissario dell’IRCCS Ifo di Roma e dell’IRCCS Spallanzani.
«Si tratta di un grande e stimato professionista, con competenze in sanità che pochissimi possono vantare – ha dichiarato il presidente della regione Francesco Pigliaru -. La sfida che stiamo portando avanti è difficile e ambiziosa: vogliamo migliorare rapidamente i conti ma soprattutto la qualità della sanità per i nostri cittadini. Per farlo avevamo promesso che avremmo cercato la persona più adatta per affrontarla e vincerla. Oggi siamo orgogliosi di aver mantenuto questa fondamentale promessa e ciò – ha concluso il presidente Pigliaru – anche grazie anche alla piena disponibilità e collaborazione dimostrata dalla Regione Piemonte e dal presidente Sergio Chiamparino in particolare.»
La Giunta, valutando positivamente l’operato dei commissari, ha nominato Graziella Pintus direttore generale dell’Azienda ospedaliera Brotzu e individuato Giorgio Sorrentino, con la piena intesa dell’Università, come direttore generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari. L’esecutivo ha inoltre dato il via libera alla delibera che modifica le retribuzioni, adeguandole al tetto previsto per le posizioni apicali della Pubblica Amministrazione. La prossima settimana si terrà la conferenza stampa di presentazione.

Palazzo della Regione 2 copia

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L’ormai quasi certa nomina del manager ligure Fulvio Moirano, dal luglio 2014 direttore della sanità piemontese, dopo aver diretto dal 2009 al 2014 Agenas, l’agenzia nazionale per i servizi sanitari, sta creando nuovi problemi nella maggioranza di centrosinistra che sostiene la Giunta Pigliaru. Dopo lo stop alla candidatura di Francesco Nicola Zavattaro, imposto a Pigliaru sia all’interno della Giunta sia da alcuni partiti della maggioranza, nei giorni scorsi sembrava aver preso consistenza la candidatura di Giorgio Sorrentino, attuale commissario straordinario dell’Azienza ospedaliero-universitaria di Cagliari, ma il presidente Pigliaru non ha abbandonato la strada intrapresa per portare un “continentale” alla guida della sanità sarda, strada che lo ha portato in Piemonte, dove opera, con grandi consensi, Fulvio Moirano.

La scelta di un manager “continentale” continua ad avere forti oppositori, tra i quali c’è l’assessore dei Lavori pubblici Paolo Maninchedda, leader del Partito dei Sardi, forza politica in continua ascesa, sia numerica sia di incidenza sulle scelte strategiche della coalizione. Stamane, nel suo blog “Sardegna e Libertà – Magazine”, Paolo Maninchedda ha scritto un intervento che nella prima parte si sofferma dettagliatamente sull’imponente lavoro svolto dal suo assessorato (è di ieri l’approvazione della legge di riforma di Area, l’Agenzia regionale per l’edilizia abitativa) e nella seconda dedica un passaggio durissimo alla scelta del manager che andrà a guidare la Asl unica nell’Isola.
«Mentre una persona si fa un mazzo tanto, nel frattempo accade che arriva Moirano – scrive Paolo Maninchedda -, ma non in colloqui diretti fra assessori, no, così sarebbe troppo democratico e volgare, troppo ordinario, arriva oggi dagli organi di stampa e nei giorni scorsi dal gossip dei corridoi e da qualche gentile confidenza di qualche raffinato collega della Giunta. Lo schema, di una violenza degna delle spade insanguinate del Settecento, sempre accompagnate da cipria e vasellina, è che prima si inchioda per benino il prigioniero, poi gli si chiede di dialogare. E infatti il prigioniero ripercorre a memoria tutto il turpiloquio appreso sui banchi di scuola e non trova la parola giusta da dirsi, ma consuma gli affetti, quelli li consuma fino in fondo.
Prima di tutto la verità. Mesi fa il Presidente ci aveva, come dire, scandagliato sul curriculum di Moirano che è oggettivamente indiscutibile, ma è anche vero che noi avevamo detto e continuiamo a dire che esistono in Sardegna le risorse umane, culturali e professionali per affrontare la sfida audace della Asl unica, ossia di una Asl, voluta contro la nostra posizione, di 24.000 km/quadrati e di un milione e mezzo di abitanti, che agirà in territori con orografia, infrastrutturazione e istruzione assolutamente diseguale. I giornali dicono che Moirano è una scelta del Presidente ed è vero; noi la subiamo per ragion di Stato, come abbiamo subito la Asl unica e vigileremo su come il differenziale curricolare si tradurrà in un differenziale di risultato. Nel frattempo tutto ciò che avevamo detto sulla sanità sarda si sta avverando ed è uno scenario tutt’altro che rassicurante, sia in termini finanziari che di servizi; nel frattempo, ovviamente, la Versailles delle siringhe ha già prenotato contee e marchesati, baronie e viscontati in camice bianco, sempre però ostentando in pubblico il candido volto delle vergini immacolate. A noi piacciono le donne praticanti, quelle che amano la vita e rimangono caste (concetto troppo complesso per la volgarità dei tempi, che mi riservo di spiegare in un sermoncino domenicale su che cosa sia realmente la castità, che è cosa diversa dall’astinenza). Noi siamo convinti che le grandi riforme hanno bisogno di profonde conoscenze, di grandi capacità di dialogo, di impegno di tutta la classe dirigente per raggiungere il risultato. Noi vogliamo trasformare la classe dirigente sarda in classe dirigente di Stato; non la odiamo; non la disprezziamo e vogliamo lavorarci. Su questi temi ci si confronterà, in pubblico però, non in privato.»
«Leggo poi sul giornale che Nicola Selloni, segretario del CD, lamenta sul piano umano una telefonata mancata. Sull’adesione di Roberto Desini al Partito dei Sardi sono state dette e scritte cose così gravi e volgari che, per abitudine, penso debbano essere fatte decantare, perché alla lunga la verità, che è semplice e banale e legata alla bellezza della libertà umana e alla complessità dei rapporti umani (appunto), verrà fuori e allora è probabile che le persone oneste che in passato ho conosciuto sentiranno lo scrupolo di chiedere scusa. Nel frattempo, una certezza – conclude Paolo Maninchedda -: noi non siamo a caccia di nuovi ruoli e responsabilità, siamo a caccia di un pronunciamento forte del Presidente sui temi della sovranità sarda; noi vogliamo andare alle prossime elezioni sotto la bandiera dell’indipendenza della Sardegna.»

Paolo Maninchedda 22 copia

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Da oggi le pazienti della Clinica di Ginecologia e Ostetricia del Policlinico Duilio Casula, al terzo piano del Blocco Q, hanno un centro ricreativo e multimediale. Una vera e propria zona relax dove le donne potranno leggere, ascoltare audiolibri o vedere film e documentari.  L’aula è stata inaugurata questa mattina dal commissario straordinario dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, Giorgio Sorrentino, dal direttore sanitario Nazzareno Pacifico e dal direttore della Clinica di Ostetricia e Ginecologia dell’Aou di Cagliari, Gian Benedetto Melis, che ha fortemente voluto e promosso questa splendida iniziativa.

È stato un commosso taglio del nastro: l’aula è stata intitolata ai medici Donatella Alberghina e Sergio Licheri, scomparsi prematuramente appena un anno fa. Il centro sarà animato dalla Fondazione Benessere Donna Onlus che da tempo collabora con l’Aou. Il reparto di Clinica di Ostetricia e Ginecologia dell’Aou di Cagliari è il primo in Sardegna non solo nei numeri (quasi 2mila parti all’anno) ma anche per le tecniche, la sicurezza, la qualità delle cure e l’ospitalità.

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Su proposta dell’assessore della Sanità, Cristiano Erriu, la Giunta regionale ha confermato oggi fino al 31 agosto i commissari delle Aziende sanitarie, delle Aziende ospedaliero-Universitarie e dell’Azienda Brotzu: Agostino Sussarellu alla Asl 1 di Sassari, Paolo Tecleme alla Asl 2 di Olbia, Mario Palermo alla Asl 3 di Nuoro, Federico Argiolas alla Asl 4 di Lanusei, Maria Giovanna Porcu alla Asl 5 di Oristano, Maddalena Giua alla Asl 6 di Sanluri, Antonio Onnis alla Asl 7 di Carbonia, Savina Ortu alla Asl 8 di Cagliari, Graziella Pintus all’Azienda Ospedaliera Brotzu, Giorgio Sorrentino all’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari, Giuseppe Pintor all’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Sassari. Secondo quanto stabilito dall’assemblea di via Roma, i commissari resteranno dunque in carica fino al prossimo 31 agosto.

La Giunta ha dato inoltre il via libera alla ripartizione del fondo per la retribuzione legata al rendimento dei dipendenti regionali per il 2015. L’Esecutivo ha così accolto la proposta dell’assessore della Programmazione Raffaele Paci, di concerto con l’assessore del Personale Gianmario Demuro, stanziando 6 milioni e 442 mila euro. La procedura di ripartizione del fondo è indicata nel contratto collettivo di lavoro: viene previsto il riparto tra le due aree di contrattazione integrativa (Corpo Forestale e Amministrazione regionale) e tra le direzioni generali e le altre strutture amministrative in proporzione al personale in servizio.

E’ stato a approvato definitivamente il Piano di subentro previsto dall’articolo 36 della legge regionale 9 del 2016, che riforma i servizi e le politiche per il lavoro della Sardegna. Il documento, allegato alla delibera, definisce le modalità di trasferimento alla Regione dei servizi per il lavoro e, in particolare, delle funzioni (distinguendo tra quelle di carattere “politico” e programmatorio, che rimangono in capo all’assessorato del Lavoro guidato da Virginia Mura, e quelle più operative che saranno svolte dall’Aspal), del personale, delle risorse finanziarie correlate alle funzioni, delle risorse strumentali (beni mobili e immobili), dei contratti attivi alla data di entrata in vigore della legge, del contenzioso e dei procedimenti in corso. Il documento tornava oggi all’esame dell’Esecutivo, dopo l’approvazione preliminare nella precedente seduta di giunta e con il necessario parere della commissione consiliare competente.

Palazzo della Regione 2 copia

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Giorgio Sorrentino.

Giorgio Sorrentino.

Oliviero Rinaldi, direttore sanitario dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, assumerà nelle prossime settimane un importante incarico al vertice di una grande azienda sanitaria del Nord Italia. Per questo motivo, il direttore sanitario ha comunicato al commissario straordinario dell’Aou, Giorgio Sorrentino, di non poter accettare l’eventuale rinnovo dal 1 luglio 2016. 

«Oliviero Rinaldi non è solo un grande professionista – dice Giorgio Sorrentino – ma è uno di noi. È un amico e un instancabile lavoratore. Siamo felici per i suoi successi professionali e al tempo stesso ci dispiace che ci lasci. Perché è anche grazie all’impegno di Rinaldi che la grande famiglia dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari ha portato a casa importanti successi sul fronte dell’innovazione e del miglioramento della qualità dei percorsi diagnostico assistenziali.»

Il Policlinico Duilio Casula, ricorda Sorrentino, «è ormai punto di riferimento per la sanità di tutta la Sardegna, centro di riferimento del sud dell’Isola. Entro l’anno inizieranno i lavori per i nuovi Blocchi R che di fatto raddoppieranno la struttura ed entro ottobre completeremo l’apertura del Pronto Soccorso con il trasferimento dall’Ospedale Civile delle Medicine, dell’Emodinamica, della Cardiologia e dell’Unità Coronarica. Il San Giovanni di Dio, invece, proseguirà nella sua trasformazione in ospedale di giorno e un rilancio del presidio anche in chiave culturale».

«A Oliviero Rinaldi – conclude Sorrentino – vanno un ringraziamento di cuore e non formale per lo splendido lavoro svolto. Chi entra nell’Aou può magari trasferirsi altrove per questioni professionali, ma resta sempre all’interno della nostra grande famiglia.»

Oliviero Rinaldi ha inviato un videomessaggio ai pazienti e ai dipendenti dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari: «Con Giorgio Sorrentino abbiamo fatto tantissime cose in questo anno e mezzo – dice il direttore sanitario – e vi porterò tutti nel cuore: perché Cagliari e la Sardegna non si dimenticano ma l’Azienda ospedaliero universitaria si ama».

https://www.youtube.com/watch?v=uFKqucrx7L8&feature=youtu.be

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Sono Juan Eugenio Ochoa e Francesco Altomare i due vincitori, rispettivamente per la sezione Pittura e Grafica, dell’edizione 2016 del Premio Marchionni, il concorso internazionale d’arte contemporanea lanciato a dicembre dal Museo Magmma di Villacidro.

La premiazione si è svolta ieri negli spazi del Magmma in una serata, presentata dalla giornalista Sabrina Zedda, che tra il folto pubblico ha visto anche alcuni dei numerosi  artisti partecipanti: molti di loro hanno deciso di prendere la nave o l’aereo per non perdere l’appuntamento e vedere la loro opera esposta.

Lo spagnolo Juan Eugenio Ochoa ha vinto con l’opera intitolata “Iconica-Analitica”, mentre Francesco Altomare si è guadagnato il primo posto nella sezione Grafica con l’opera “Mito”: ai due è stato assegnato un premio di 2.500 euro. Durante la premiazione sono stati proclamati anche i tre vincitori di una residenza d’artista che si svolgerà nei prossimi mesi proprio al Magmma. Si tratta di: Liliana Cecchin, Doria Sharra e Lutfie Bejko. Menzione speciale è stata data, per la sezione Pittura, a Dario Maglionico, Francesco Zefferino e Andrea Ciresola. Per la Grafica la menzione è stata invece assegnata a Tiziana Marzialetti e Giancarlo De Gennaro.

Le 30 opere arrivate in finale (15 per ciascuna sezione) potranno essere ammirate al Magmma, dove resteranno in esposizione sino fine agosto.

A giudicare i lavori è stata una giuria di qualità: Umberto Palestini, direttore dell’Accademia di Belle Arti Urbino, tra le istituzioni artistiche più importanti d’Italia,  Alessandra Redaelli, giornalista e curatrice di Arte Milano, Adriano Corsi, direttore dell’Archivio Lazzaro di Milano, Francesco Martani, direttore artistico del Museo Cá La Ghironda, Giorgio Sorrentino della Galleria Artesanterasmo di Milano, e Vitaliano Angelini, presidente Incisori Urbinati.

Il Premio Marchionni è stato istituito per ricordare la figura di Dino Marchionni, sopraffino incisore che nel 1954 lasciò la sua Urbino per insegnare a Villacidro, dove rimase fino alla fine della sua vita.

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E’ giunto alle battute finali il Premio Marchionni, concorso internazionale d’arte contemporanea lanciato a dicembre dal Museo Magmma di Villacidro: domani, domenica 19 giugno, a partire dalle 19.00, nella sede del museo (la Casa anziani, in via San Gavino) si terranno le premiazioni, con una serata che vedrà protagoniste le opere finaliste, le altre arrivate in questi mesi, ma anche i diversi giurati, nomi di primo piano del panorama artistico nazionale e non.

Tra le 61 opere arrivate in finale (30 per la sezione arte grafica e 30 per la sezione pittura) la giuria di qualità decreterà quelle vincitrici: ai primi classificati per ciascuna sezione andrà un premio in denaro di 2.500 euro. Ai 30 vincitori (15 per l’arte grafica e 15 per la pittura) andrà invece un premio speciale: l’esposizione della loro opera in una mostra itinerante che toccherà il Museo Cà La Ghironda di Bologna, il Palazzo Collegio Raffaello, di Urbino, e l’Archivio Galleria Lazzaro di Milano. Saranno anche assegnate tre residenze d’artista (di cui due riservate ad artisti stranieri) di dieci giorni, che comprendono un’esposizione finale.

L’evento conclusivo di domenica sarà presentato dalla giornalista Sabrina Zedda e si aprirà con i saluti del direttore artistico del Magmma, Walter Marchionni, a cui seguiranno gli interventi dei presidenti della Fondazione di Sardegna e del Centro culturale d’alta formazione di Villacidro, Antonello Cabras e Angelo Pittatu, che hanno sostenuto l’iniziativa. E’ anche previsto l’intervento dei componenti della giuria: Umberto Palestini, direttore dell’Accademia di Belle Arti Urbino, tra le istituzioni artistiche più importanti d’Italia, Alessandra Redaelli, giornalista e curatrice di Arte Milano, Adriano Corsi, direttore dell’Archivio Lazzaro di Milano, Francesco Martani, direttore artistico del Museo Cá La Ghironda, Giorgio Sorrentino della Galleria Artesanterasmo di Milano, e Vitaliano Angelini, presidente Incisori Urbinati.

Per l’occasione saranno esposte (e lo resteranno sino alla fine di giugno) un’ottantina di opere: quelle arrivate alla finale e alla semifinale del concorso, dopo una scrematura che ha visto i giurati scegliere tra più di 900 lavori arrivati non solo dalla Sardegna e dall’Italia, ma da tutto il mondo.

Il Premio Marchionni è stato istituito per ricordare la figura di Dino Marchionni, sopraffino incisore e insegnante di educazione artistica, che nel 1954 lasciò la sua Urbino per insegnare a Villacidro, dove rimase sino alla fine della sua vita. E’ organizzato dalla Fondazione Estetica & Progresso.

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Battute finali per il Premio Marchionni, il concorso internazionale d’arte contemporanea lanciato a dicembre dal Museo Magmma di Villacidro: domenica 19 giugno, a partire dalle 19.00, nella sede del museo (la ex Casa anziani, in via San Gavino) si terranno le premiazioni, con una serata che vedrà protagoniste le opere finaliste, le altre arrivate in questi mesi, ma anche i diversi giurati, nomi di primo piano del panorama artistico nazionale e non.

Tra le 61 opere arrivate in finale (30 per la sezione arte grafica e 30 per la sezione pittura) la giuria di qualità decreterà quelle vincitrici: ai primi classificati per ciascuna sezione andrà un premio in denaro di 2.500 euro. Ai 30 vincitori (15 per l’arte grafica e 15 per la pittura) andrà invece un premio speciale: l’esposizione della loro opera in una mostra itinerante che toccherà il Museo Cà La Ghironda di Bologna, il Palazzo Collegio Raffaello, di Urbino, e l’Archivio Galleria Lazzaro di Milano. Saranno anche assegnate tre residenze d’artista (di cui due riservate ad artisti stranieri) di dieci giorni, che comprendono un’esposizione finale.

L’evento conclusivo di domenica sarà presentato dalla giornalista Sabrina Zedda e si aprirà con i saluti del direttore artistico del Magmma, Walter Marchionni, a cui seguiranno gli interventi dei presidenti della Fondazione di Sardegna e del Centro culturale d’alta formazione di Villacidro, Antonello Cabras e Angelo Pittau, che hanno sostenuto l’iniziativa. E’ anche previsto l’intervento dei componenti della giuria: Umberto Palestini, direttore dell’Accademia di Belle Arti Urbino, tra le istituzioni artistiche più importanti d’Italia, Alessandra Redaelli, giornalista e curatrice di Arte Milano, Adriano Corsi, direttore dell’Archivio Lazzaro di Milano, Francesco Martani, direttore artistico del Museo Cá La Ghironda, Giorgio Sorrentino della Galleria Artesanterasmo di Milano, e Vitaliano Angelini, presidente Incisori Urbinati.

Per l’occasione saranno esposte (e lo resteranno sino alla fine di giugno) un’ottantina di opere: quelle arrivate alla finale e alla semifinale del concorso, dopo una scrematura che ha visto i giurati scegliere tra più di 900 lavori arrivati non solo dalla Sardegna e dall’Italia, ma da tutto il mondo.

Il Premio Marchionni è stato istituito per ricordare la figura di Dino Marchionni, sopraffino incisore e insegnante di educazione artistica, che nel 1954 lasciò la sua Urbino per insegnare a Villacidro, dove rimase sino alla fine della sua vita. E’ organizzato dalla Fondazione Estetica & Progresso.

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collage_grafica_finalisti Vitaliano-Angelini palestini Giorgio-SorrentinoADRIANO-CORSI Alessandra-Redaellidino-marchionni1

Entra nel vivo il Premio Marchionni, il concorso d’arte contemporanea lanciato a dicembre dal museo Maggma (Museo d’arte grafica del Mediterraneo Marchionni, con sede a Villacidro) per ricordare la figura di Dino Marchionni, sopraffino incisore e insegnante di educazione artistica, che nel 1954 lasciò la sua Urbino per insegnare a Villacidro, dove rimase sino alla fine della sua vita.

Ai primi di maggio la giuria di qualità (composta da Umberto Palestini, Alessandra Redaelli, Adriano Corsi, Francesco Martani, Giorgio Sorrentino, Vitaliano Angelini) ha scelto le 30 opere finaliste per ciascuna delle due sezioni, grafica e pittura.  Il 19 giugno i lavori saranno esposti al Magmma  in occasione della premiazione finale, dove rimarranno fino alla fine del mese.

Sono circa 900 le opere arrivate in questi mesi da diversi paesi – Italia, Francia, Spagna, Inghilterra, Germania, Svizzera, Slovenia, Grecia, Ucraina, Russia, Polonia, Perù, Messico, Israele, Iran, Marocco – e visionabili nella galleria creata sul sito www.premiomarchionni.it.

«Si tratta di lavori – sottolinea il direttore artistico del Maggma, Walter Marchionni – di altissima qualità e frutto dell’estro di artisti già affermati, come dimostra il fatto che tra questi spiccano il vincitore di una delle passate edizioni del Premio Arte Mondadori e alcuni finalisti del Premio Arte Laguna e del Premio Celeste.»

Tra le 60 opere in semifinale, la giuria ne selezionerà 30, cioè 15 per ogni sezione. Ai due vincitori andrà un premio in denaro di 2.500 euro.  Per i primi 15 classificati di ogni sezione è inoltre previsto un Premio speciale: l’esposizione della loro opera in una mostra itinerante che toccherà il Museo Cà La Ghironda di Bologna, il Palazzo Collegio Raffaello, di Urbino, e l’Archivio Galleria Lazzaro Milano. Saranno anche assegnate tre residenze d’artista (di cui due riservate ad artisti stranieri) di dieci giorni, che comprendono anche un’esposizione finale.

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protocollo_intesa_aou_tribunale2 protocollo_intesa_aou_tribunale1

Trenta persone condannate al lavoro di pubblica utilità o che godranno del procedimento sospeso con messa alla prova, effettueranno nei prossimi tre anni, il loro servizio in favore della collettività nei due presidi dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, dunque al San Giovanni di Dio e al Policlinico Duilio Casula. È quanto prevedono il protocollo d’intesa e la convenzione firmati dal commissario straordinario dell’Aou di Cagliari, Giorgio Sorrentino, dal presidente del Tribunale di Cagliari, Mauro Grandesso Silvestri, e da Rossana Carta, dirigente dell’Ufficio di Esecuzione Penale Esterna  (Uepe) di Cagliari, Carbonia-Iglesias, Medio Campidano, Oristano e Ogliastra.

«Si tratta – spiega Giorgio Sorrentino – di un accordo che ha lo scopo di dare impulso ad azioni volte a favorire percorsi di inclusione sociale nei confronti delle persone sottoposte a misure alternative alla detenzione, finalizzate all’espletamento di attività di volontariato. Noi crediamo che, grazie a queste iniziative, davvero possiamo fare tantissimo sul fronte dell’inclusione sociale. Crediamo molto nella collaborazione con i magistrati e con gli uffici del ministero della Giustizia e vogliamo dare il nostro contributo.»

Soddisfatta, Rossana Carta, dirigente dell’Ufficio di Esecuzione Penale Esterna  (Uepe) di Cagliari, Carbonia Iglesias, Medio Campidano, Oristano e Ogliastra: «Si tratta di una risorsa per i cittadini, condannati e imputati, che attraverso un procedimento di risocializzazione e di un percorso in lavoro di pubblica utilità, saranno attori di buone azioni. Dunque, si ottengono diversi risultati: l’esecuzione della pena, ma anche garanzia di sicurezza per la società, perché il condannato e l’imputato non incorrerà più in comportamenti di reato».

Le persone ritenute idonee per il percorso di volontariato svolgeranno  attività amministrative e tecniche, ma anche ogni altra attività di lavoro di pubblica utilità connessa alla professionalità degli interessati e alle finalità dell’Azienda. Per ciascuno verrà redatto un progetto che contempli l’attività di volontariato, il luogo in cui si svolge, il numero di ore e le modalità. Per ogni persona inserita è prevista la presenza di un referente che lo affianchi  nel percorso, lo supporti nello svolgimento del compito affidatogli e mantenga i rapporti con l’Ufficio esecuzione penale esterna.

L’inserimento nell’attività dovrà essere preceduto da un colloquio con il referente dell’Aou e sarà  redatta una scheda di presentazione, in cui verrà specificato anche l’impegno al fine di poter collocare al meglio le persone all’interno dell’Azienda.