24 November, 2024
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«Turismo e trasporti sono due settori strategici per lo sviluppo della Sardegna. Per questo siamo orgogliosi di ospitare e sostenere assieme all’assessorato regionale del Turismo il forum CONNECT 2019, che rappresenta uno dei più importanti appuntamenti per i players dell’industria aeronautica. Si tratta di uno strumento fondamentale di dialogo perché promuoverà collaborazioni e alleanze delle quali anche noi potremmo beneficiare concretamente. La Sardegna deve poter diventare una destinazione turistica attrattiva durante tutto l’anno e per questo apprezziamo anche gli sforzi fatti dalla Sogaer per la riuscita di questo importante appuntamento.»

Con queste parole, il presidente della Regione Christian Solinas ha presentato, nel corso di una conferenza stampa alla quale erano presenti anche gli assessori del Turismo Gianni Chessa e dei Trasporti Giorgio Todde, il forum CONNECT 2019 in programma dal 5 al 7 giugno a Cagliari.

All’appuntamento parteciperanno circa 600 professionisti del settore del trasporto aereo che arriveranno a Cagliari per costruire alleanze e collaborazioni che daranno impulso al futuro del trasporto aereo europeo nei prossimi anni. Questo importante risultato è nato dalla collaborazione tra l’assessorato regionale del Turismo e Sogaer. Le compagnie aeree, gli aeroporti e gli enti turistici europei si riuniscono annualmente per pianificare nuove rotte e consolidare quelle esistenti. La sede dell’evento cambia di anno in anno, per mettere in risalto ad ogni edizione un nuovo mercato in grado di contribuire fattivamente alla crescita dell’industria aeronautica e la scelta della destinazione di Cagliari rappresenta per ciò un importante obiettivo.

«L’Aeroporto di Cagliari è uno scalo che negli ultimi anni, sta conoscendo una costante crescita dei passeggeri nazionali e soprattutto internazionali. Stiamo lavorando per costruire un network di destinazioni sempre più ampio, che ci consenta di superare entro breve i 5 milioni di passeggeri annui. Per raggiungere questo risultato continuiamo ad investire sui mercati internazionali ed a sviluppare accordi commerciali con i principali vettori europei, con l’obiettivo di offrire una connettività pressoché globale ai viaggiatori. Una maggiore espansione dei collegamenti nel bacino del Mediterraneo e nel vicino oriente rientrano nel nostri programmi», ha sottolineato Gabor Pinna, presidente di Sogaer.

«Siamo onorati di ospitare l’edizione 2019 di CONNECT a Cagliari in un momento estremamente positivo per il nostro aeroporto. Negli ultimi anni Sogaer ha profuso un notevole impegno per offrire ai Sardi e ai visitatori un network di collegamenti diretti con le principali destinazioni in Italia e in Europa. Ci apprestiamo a festeggiare domani l’apertura della base di Volotea e ci prepariamo ad affrontare la stagione di picco estivo con stime di numeri da record. Le strategie che abbiamo attuato stanno portando a risultati eccellenti e non possiamo nascondere la nostra soddisfazione», ha osservato Alberto Scanu, amministratore delegato di Sogaer.

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La richiesta di riapertura immediata di un tavolo tecnico presso il ministero dello Sviluppo economico con lo scopo di valutare le proposte per la riattivazione del ciclo produttivo della Keller. E’ questo l’elemento caratterizzante del vertice voluto dal presidente della Regione Christian Solinas per fare il punto sull’azienda del Medio Campidano. All’incontro, svoltosi all’assessorato regionale dell’Industria, hanno preso parte, per la Regione, l’assessore Anita Pili, l’assessore del lavoro Alessandra Zedda, il titolare dei trasporti Giorgio Todde e il responsabile della difesa dell’ambiente Gianni Lampis; per il consorzio industriale del Medio Campidano, il presidente Luca Argiolas; per le sigle sindacali erano presenti al tavolo i segretari regionali della Fiom-Cgil e della Fsm-Cisl Roberto Forresu e Marco Angioni e Edoardo Bizzarro, nonché il segretario della Uilm-Uil del Medio Campidano Andrea Farris.

Dopo gli interventi del presidente del consorzio industriale e dei vertici sindacali, che si sono detti soddisfatti per la tempestiva convocazione della riunione, l’assessore del lavoro Alessandra Zedda ha comunicato l’imminente approvazione da parte della giunta regionale del ddl che consentirà di meglio specificare l’articolo della legge di stabilità che di fatto rendeva inapplicabili sia le misure dei  progetti Lavoras, sia l’indennità una tantum.

«A tal proposito – ha specificato Alessandra Zedda – tutti i lavoratori della Keller sono già stati inseriti negli elenchi dei beneficiari profilati dall’agenzia regionale per il lavoro.»

L’assessore della Difesa dell’ambiente Gianni Lampis ha sottolineato “la straordinaria attenzione che l’esecutivo regionale ha da subito voluto riservare alla “questione Keller”, vista la sua rilevanza sociale ancor prima che economica nella prospettiva di una parziale mitigazione della crisi economica che da anni relega il Medio Campidano, per troppi anni ignorato dalla politica, a fanalino di coda in tutte le classifiche nazionali come area più povera d’Italia”. “In quest’ottica – gli ha fatto eco il titolare dei trasporti Giorgio Todde – deve essere letta la forte volontà della giunta guidata da Christian Solinas  di operare in maniera sinergica tra assessorati per salvaguardare l’occupazione e assicurare uno sviluppo concreto al territorio”.

In conclusione, l’assessore dell’industria Anita Pili ha voluto riaffermare l’esigenza, condivisa dai colleghi di giunta e in accordo con i rappresentanti dei lavoratori e con il consorzio industriale, della veloce riapertura di un tavolo tecnico presso il ministero dello Sviluppo economico per «valutare le due proposte in campo per la riattivazione del ciclo produttivo dell’industria di Villacidro: quella di un consorzio di imprese sarde e quella di un gruppo di interesse iraniano. Non è esclusa tra le altre, la valutazione di ipotesi alternative, come quelle già avviate nel territorio regionale siciliano e che ha consentito lo spostamento del personale ex Keller presso l’azienda del trasporto ferroviario».

La sollecitazione al Ministero – è stato concordato al termine dell’incontro – sarà condotta dall’assessorato dell’industria di concerto con gli altri assessorati coinvolti, con il consorzio industriale provinciale del Medio Campidano e con le parti sindacali.

 

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Il vicepresidente della IV Commissione Trasporti, Roberto Li Gioi (M5S) ed i consiglieri di minoranza della commissione Trasporti hanno presentato una richiesta – protocollata stamattina – di convocazione straordinaria della Commissione chiedendo l’audizione del presidente della Regione Solinas e dell’Assessore ai Trasporti Giorgio Todde.

«Occorre avviare un tempestivo dibattito sulla vertenza continuità territoriale e sulle conseguenti problematiche dei dipendenti Air Italy». Questo l’oggetto della richiesta promossa da Li Gioi e immediatamente accolta con favore dai consiglieri di minoranza (Roberto Deriu, Valter Piscedda, Antonio Piu, Maria Laura Orrù).

«Apprendiamo in queste ore con profondo rammarico – ha detto Roberto Li Gioi – che le trattative tra Alitalia e Air Italy sono approdate su un binario morto. Peggio, a uno scambio di accuse presagio di un tristissimo epilogo. Inoltre, apprendiamo che Air Italy ha già cancellato tutte le vendite per Roma e Milano, a partire da oggi fino al 26 ottobre. In questo momento è fondamentale non abbandonare i lavoratori e le loro famiglie. Il fatto che Air Italy lasci lo scalo di Olbia rappresenta una vera sciagura per l’intera economia della Sardegna e nello specifico della Gallura, che non potrà non avere ripercussioni sulla stagione turistica ormai alle porte. Chiediamo che il presidente Solinas prenda a cuore con assoluta urgenza la questione perché non possiamo assolutamente accettare che l’annosa vicenda termini in questa maniera.»

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La prossima settimana inizierà il lavoro delle commissioni Governo del territorio, Attività produttive e Sanità del Consiglio regionale. La commissione Attività produttive in particolare, presieduta da Piero Maieli (Psd’Az), dedicherà le giornate di martedì e mercoledì prossimi alle audizioni dei soggetti che operano nella filiera del latte ovino: associazioni dei pastori, rappresentanti di categoria e del mondo della cooperazione, consorzi di tutela, Confindustria e Oilos (organismo interprofessionale).

Per quanto riguarda la commissione Sanità, presieduta da Domenico Gallus (Misto), sarà fissata nei prossimi giorni la data dell’audizione dell’assessore Mario Nieddu, che riferirà sulle problematiche dell’Aias, del deficit del sistema sanitario regionale e dell’attuazione della nuova rete ospedaliera.

La commissione Governo del territorio infine, presieduta da Giuseppe Talanas (Forza Italia), sentirà a breve gli assessori dell’Ambiente Gianni Lampis, dei Trasporti Giorgio Todde e dei Lavori pubblici Roberto Frongia. In programma anche una seduta con l’assessore degli Enti locali e dell’Urbanistica Quirico Sanna ed una riunione congiunta con la commissione Autonomia, dedicata in particolare agli Enti locali.

 

 

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Nessuna sorpresa, questo pomeriggio, in Consiglio regionale. In apertura di seduta, prima del dibattito sulle dichiarazioni programmatiche presentate dal presidente della Giunta regionale Christian Solinas, hanno prestato giuramento i sette nuovi assessori, sei già annunciati nel corso della precedente seduta, la settima annunciata oggi, Anita Pili, sindaco di Siamaggiore, indicata dal movimento Sardegna 20Venti, che si occuperà di Industria. Gli altri assessori che hanno prestato giuramento sono Roberto Frongia (Riformatori Sardi) ai Lavori pubblici; Quirico Sanna (PSd’Az) all’Urbanistica ed Enti locali; Gabriella Murgia (indicata dal presidente Solinas) all’Agricoltura; Valeria Satta (Lega) agli Affari generali; Giorgio Todde (Lega) ai Trasporti. Andrea Biancareddu (Udc), neo assessore della Pubblica istruzione e Cultura, aveva già giurato il 4 aprile scorso da consigliere eletto.

I primi cinque assessori, già in carica dalla riunione d’insediamento del 4 aprile, sono: Giuseppe Fasolino (Forza Italia); Alessandra Zedda (Forza Italia) al Lavoro; Mario Nieddu (Lega) alla Sanità, Gianni Lampis (Fratelli d’Italia) all’Ambiente, Gianni Chessa (PSd’Az) al Turismo.

Subito dopo il giuramento dei nuovi assessori, è iniziato il dibattito sulle dichiarazioni problematiche del presidente della Giunta Christian Solinas, dirette dal presidente del Consiglio Michele Pais.

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Ieri mattina, in apertura di seduta, il presidente del Consiglio regionale, Christian Solinas, ha iniziato a esporre le sue dichiarazioni programmatiche rivolgendo un tributo all’assemblea legislativa, ricordando la recente commemorazione di Sa die e “la frontiera paradiso della nazione sarda”, come pensata dal compianto professor Giovanni Lilliu, accademico dei Lincei.

A seguito, però, di contestazioni dai banchi dell’opposizione verso il presidente Christian Solinas, il presidente Michele Pais ha sospeso la seduta ed ha convocato la conferenza dei capigruppo.

Alla ripresa l’on. Massimo Zedda ha chiesto al presidente Michele Pais: «Perché il presidente Christian Solinas non presenta la Giunta prima di presentare le dichiarazioni programmatiche visto che i decreti di nomina sarebbero già state firmati?»

Il presidente Michele Pais ha replicato affermando che i decreti di nomina non sono stati firmati ma l’on. Francesco Agus (Progressisti) ha detto che «in conferenza dei capigruppo la nomina degli assessori è stata annunciata e sarebbe meglio iniziare la legislatura con tutti gli organi costituzionali ritualmente composti».

Il capogruppo del Psd’Az, on. Franco Mula, ha detto: «Noi vogliamo lavorare e questo è l’accordo che abbiamo preso. Se volete perdere altro tempo, ditemelo».

Per l’on. Stefano Tunis (Sardegna 20/20) «sarebbe opportuno dare un’immagine più alta di questa assemblea legislativa. Ma oggi conta ascoltare le proposte del presidente Christian Solinas per risolvere i problemi dei sardi».

Ancora sull’ordine dei lavori il presidente Michele Pais ha il percorso della conferenza dei capigruppo ed ha invitato il Consiglio, «in un esercizio di democrazia alta, di consentire al governatore di esporre le proprie dichiarazioni programmatiche rinviando ogni discussione e dibattito a una data non troppo vicina a oggi».

L’on. Daniele Cocco (Leu) ha detto. intervenendo sull’ordine dei lavori: «E’ vero che abbiamo chiesto noi il rinvio della discussione a martedì prossimo e ci sta bene ricevere le dichiarazioni integrali del presidente Solinas. Ma se parliamo di perdita di tempo, non è da questa parte che dovete guardare». Anche l’on. Gianfranco Ganau, capogruppo del Pd, ha detto che «non si può spacciare come ostruzionismo la nostra azione per avere una giunta dopo 74 giorni».

Per l’on. Giorgio Oppi (Udc) «il presidente può tranquillamente dare i nomi degli assessori e nessuno qui è santo. Ma all’opposizione dico di ascoltare le dichiarazioni dell’on. Solinas e le commissioni devono iniziare a lavorare».

Dalla maggioranza è intervenuto anche l’on. Paolo Truzzu (Fdi), che ha detto: «Abbiamo fatto un dibattito prima ancora di sentire le dichiarazioni del presidente Christian Solinas».

La capogruppo Cinque Stelle, on. Desirè Manca, ha detto: «In quest’Aula si vive in un continuo distacco tra la realtà e l’istituzione. Noi abbiamo sottoscritto l’accordo per ascoltare le linee programmatiche e la gente aspetta che noi iniziamo a lavorare”».

Anche l’on. Pierluigi Saiu (Lega) ha sollecitato l’Aula per consentire all’on. Christian Solinas, di presentare il programma di governo.

Successivamente ha preso la parola il presidente della Regione Christian Solinas.

Illustrando al Consiglio il programma di legislatura, il presidente della Regione ha ribadito il suo ringraziamento rivolto al Consiglio, respingendo però le critiche, a suo avviso strumentali, per un presunto”blocco dell’attività della Regione” che non esiste nei fatti e va inquadrato, con onestà intellettuale, nel sistema dell’elezione diretta del presidente attraverso la quale, superando il passaggio della fiducia previsto dal precedente sistema parlamentare, consente al Consiglio di essere da subito pienamente operativo.

«Con queste dichiarazioni programmatiche – ha aggiunto Solinas – intendo avviare una stagione di dialogo, confronto e collaborazione proficua con l’Assemblea, superando una certa liturgia fondata sulle appartenenze» anche perché, «essendo stato sia al governo che all’opposizione, ricordo che in occasione della presentazione del programma da oltre 50 anni si dicono più o meno le stesse cose senza un filo conduttore organico e la nostra storia autonomistica ci dice che i nostri problemi strutturali sono diventati storici, senza riuscire ad arrivare ai risultati attesi.»

«Ritengo quindi che oggi si debba cambiare prospettiva – ha continuato il presidente – per raccogliere una sfida nuova sull’idea di Sardegna che vogliamo costruire, con una prospettiva ed una visione che tiene dentro tutto, perché le rapide trasformazioni della società da una parte non consentono facili entusiasmi e dall’altra impongono responsabilità differenti da quelle del passato».

«L’idea centrale – ha poi sostenuto – è quella della sardità, di un’identità sarda che attraversa e comprende ogni politica di settore: identità politica ed istituzionale con un nuovo modello di governance, economica, territoriale ed ambientale, culturale, industriale, artigianale, rurale; tante identità che bisogna affermare come risposta complessiva ed originale alla domanda del come essere sardi oggi, al nostro interno e nel confronto con altre realtà Italiane ed europee; su questo mi sento di rivolgere un appello al parlamento di un popolo che non vuole più essere oppresso ma essere, semmai, all’altezza della propria storia.»

La situazione economica, in particolare, richiede secondo Solinas «politiche nuove che non siano né di sopravvivenza né di ordinaria amministrazione o peggio di rassegnazione, consapevoli del fatto che proprio in questi momenti difficili di deve riaccendere la speranza con una nuova tensione ideale e con un nuovo slancio per orientato ad una grande progettualità fondata sul fare».

Affrontando poi la declinazione delle diverse identità, il presidente della Regione è partito da quella politica che deve esprimere un nuovo modello aderente alla storia della Sardegna ed attento alle comunità locali, all’interno della cornice di un nuovo Statuto elaborato da una Assemblea costituente, che allargando gli spazi di autogoverno consente di affrontare in modo efficace le tante vertenze aperte con lo Stato con in più quella sulle accise. Sul piano interno Christian Solinas ha prefigurato uno schema istituzionale che metta al centro gli Enti locali, semplifichi il quadro superando le Unioni dei Comuni e riporti in superficie le Province come unici Enti intermedi. Per quanto riguarda la Regione, il governatore ha annunciato una riforma organizzativa dell’intero sistema compresi enti ed agenzie, fondata sulla semplificazione e la riqualificazione (anche motivazionale) del personale. Sempre in tema istituzionale, il presidente si è espresso a favore di una nuova legge statutaria elettorale che assicuri la rappresentatività di tutti i territori ed insieme governabilità e stabilità, e di una soggettività internazionale della Regione nel rapporto con la Ue fondata sul riconoscimento degli svantaggi permanenti dell’insularità e su una riforma della programmazione europea attenta alle periferie del continente e non centralista.

Il problema del centralismo, ha inoltre osservato, va affrontato e risolto anche sul piano interno sulla strada tracciata dall’art.44 dello Statuto (molto sottovalutato nella sua applicazione concreta), attribuendo alla Regione alcune funzioni fondamentali e decentrando il più possibile al sistema delle Autonomie, nel rispetto del principio di sussidiarietà, anche attraverso una revisione degli strumenti di Enti ed Agenzie regionali.

Inoltre, ha continuato il presidente, «occorre operare una radicale semplificazione legislativa, perché oggi abbiamo troppe leggi non coordinate fra loro e di difficile interpretazione, e la faremo col supporto di apposite commissioni di esperti per arrivare a testi unici».

Sull’identità economica, Christian Solinas ha fatto riferimento sia allo scenario macro-economico, ricordando che il Pil regionale è calato, determinando il declassamento della Ue che ha inserito la Sardegna da Regione in transizione a  Regione in ritardo di sviluppo che a quello delle imprese, quasi tutte con poco più di 3 addetti in media, con bassa specializzazione e basso livello tecnologico, questo perché sono mancate scelte forti di programmazione, si è trascurato il nostro patrimonio materiale ed immateriale e si sono fatti molti bandi a basso impatto sul sistema (i bandi sulla competitività, ad esempio, sono partiti nel 2015 e ai destinatari non è ancora arrivato un euro).

«Nessuno ha in mano ricette facili – ha riconosciuto il governatore – ma è evidente che è necessario cambiare per agire con più concretezza; penso ad un piano industriale della Sardegna che contenga una serie di misure, dall’accesso al credito alla formazione, dalla diffusione della cultura manageriale all’organizzazione di reti finalizzate all’apertura ai mercati»

Soffermandosi sull’idea di identità territoriale ed ambientale Solinas l’ha collegata alla specificità della Sardegna, al modo di abitare la terra ed al territorio come risorsa per sviluppo. Il paesaggio sardo, ha detto, «è un unicum ma oggi rappresenta per molti aspetti anche il volto della Sardegna sfigurato da interessi esterni, dalla monoculture industriali del passato fino alla chimica verde dei giorni nostri, per continuare con le energie rinnovabili ma senza regole. L’industria è necessaria, in altre parole, se è ma compatibile con identità, ed il turismo deve essere aperto ai capitali stranieri solo se va a beneficio dei sardi, facendo della qualità architettonica il caposaldo della nuova legge urbanistica».

Allargando il suo ragionamento sul turismo, il presidente della Regione ha sottolineato anche la marginalità della Sardegna rispetto al mercato globale del settore, frutto di una identità turistica non pianificata e spesso ostacolata dalla burocrazia, di una politica dei trasporti insufficiente, da una rete di mobilità interna di basso livello, da un grande sommerso commerciale, dalla mancanza di dati di analisi, di una strategia digitale.

Avviandosi alla conclusione, il presidente ha indicato i contenuti principali della nuova identità sociale, del lavoro e della salute, affermando che «il nuovo modello dovrà essere fondato sulle peculiarità regionali, dovrà essere, capace di declinare tradizione e innovazione investendo sulle nuove professioni e sulle produzioni tipiche, sui marchi e sulla formazione, rivedendo il sistema dei cantieri comunali puntando sulla occupabilità e l’attenzione ai beni archeologici, secondo la lezione di Giovanni Lilliu».

Sulla sanità, il governatore ha ricordato che «è molto cambiata ma in negativo, perché ha di fatto allontanato i cittadini dalla stessa idea di servizio sanitario; oggi siamo fra le Regioni peggiori d’Italia secondo tutti gli indicatori ed abbiamo il maggiore disavanzo, di qui la volontà di cambiare modello con più qualità, una medicina più vicina ai cittadini, con la collaborazione degli Enti locali ed una forte spinta all’innovazione tecnologia riconquistando per migliorare il servizio e riconquistare la fiducia degli utenti». Infine, l’identità rurale che va valorizzata riavvicinando gli operatori del settore alla Regione con provvedimenti mirati come istituzione di zone a burocrazia zero, il riutilizzo dei beni immobili, il potenziamento dei Caf agricoli, il completamento dell’iter istitutivo del pagatore regionale superando, la trasformazione del latte ovino da ingrediente a prodotto.

Giunto alle battute finali, il presidente della Regione ha rivolto al Consiglio ed idealmente ai sardi un messaggio di fiducia e speranza, senza enfasi ma con volontà ed impegno, invitando tutti a «credere nel cambiamento e nella forza di volontà del popolo sardo, con la cui identità ci apriamo al presente e guardiamo a testa alta il futuro. Fortza Paris!».

Subito dopo, prendendo la parola sull’ordine dei lavori, il consigliere di Leu Eugenio Lai, ha ricordato al governatore l’impegno di annunciare i nomi dei nuovi assessori prima della fine della seduta, assunto nella conferenza dei capigruppo.

Il presidente Solinas, dopo aver ricordato che i decreti di nomina sono ancora in fase di registrazione, ha comunicato i nomi dei nuovi componenti della Giunta: Valeria Satta (Affari generali), Gabriella Murgia (Agricoltura), Quirico Sanna (Urbanistica), Roberto Frongia (Lavori pubblici), Andrea Biancareddu (Pubblica istruzione), Giorgio Todde (Trasporti). Per ora la delega all’Industria resta al presidente ad interim.

Dopo quest’ultima comunicazione, il presidente Michele Pais ha tolto la seduta tolta. Il Consiglio tornerà a riunirsi martedì 14 maggio, alle 15.30.

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74 giorni dopo il voto, 34 dopo l’insediamento e la nomina dei primi 5 assessori, questa mattina il presidente della Regione, Christian Solinas, ha ufficializzato la nomina di altri 6 assessori, nel corso della seduta del Consiglio convocata per la presentazione in Aula delle dichiarazioni programmatiche. 2 dei 6 nuovi assessori sono donne: Gabriella Murgia, nuovo assessore dell’Agricoltura e Riforma agro-pastorale; Valeria Satta (Lega), assessore degli Affari generali, Personale e Riforma della Regione; Roberto Frongia (Riformatori sardi), assessore dei Lavori pubblici; Quirico Sanna (PSd’Az), assessore degli Enti locali e Urbanistica; Andrea Biancareddu (Udc), assessore della Pubblica istruzione, Beni culturali, Informazione, Spettacolo e Sport; Giorgio Todde (Lega), assessore dei Trasporti. La settima delega ancora vacante, dodicesima complessiva, quella dell’Industria, resta ancora ad interim al presidente Christian Solinas, fino a quando verrà indicata la quarta donna del nuovo Esecutivo.

Uno dei 6 nuovi assessori, Andrea Biancareddu, unico consigliere eletto, ha già prestato giuramento all’insediamento del Consiglio regionale, il 4 aprile, gli altri 5 assessori giureranno la prossima settimana, in apertura della nuova seduta del Consiglio.

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Dopo il Museo Archeologico, sarà un altro Museo, quello delle Cere anatomiche, a ospitare il prossimo appuntamento di “Settembre il mese azzurro” – il teatro interpreta l’arte visiva, la rassegna del Crogiuolo, diretta da Rita Atzeri.

Domani, martedì 19 settembre, il prezioso scrigno nella Cittadella dei Musei di Cagliari, intitolato al famoso ceroplasta del ‘700 Clemente Susini, diventerà teatro ideale, alle 17.30 (replica alle 18.15), per “Marini – L’imbalsamatore”, di Giorgio Todde, con Antonio Luciano, pittura su corpo a cura di Arianna Caredda e Piercarlo Carella.

La figura dello scienziato cagliaritano Efisio Marini, studioso di medicina e storia naturale, conosciuto come “il Pietrificatore” per le sue ricerche nel campo della conservazione di parti anatomiche del corpo umano, è divenuta nota al grande pubblico grazie all’opera di Todde, che l’ha resa protagonista di alcuni dei suoi romanzi di  maggior successo (Lo stato delle anime, per esempio). L’amicizia dello scrittore cagliaritano con il professor Alessandro Riva, storico curatore e direttore del Museo delle Cere anatomiche, ha permesso al Crogiuolo di mettere in cantiere questa breve performance, omaggio alla Collezione Susini e anteprima del nuovo libro di Todde.

La messa in scena per attore e pittori ha un impianto semplice, senza alcun ausilio musicale, solo una partitura di parole, respiri, sussulti e silenzi. Antonio Luciano darà voce alle incisive, malinconiche, visioni di Todde e nel contempo sarà tela per i pennelli di Arianna Caredda e Piercarlo Carella, che metteranno a nudo le fibre del corpo dell’attore.

La rassegna “Settembre il mese azzurro” è organizzata da Il Crogiuolo, su idea e progetto di Rita Atzeri, con il sostegno dell’assessorato della Cultura del comune di Cagliari e la collaborazione del Museo Archeologico, dell’Università (Museo delle Cere Anatomiche “Clemente Susini”) e dei Musei Civici di Cagliari.

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Ironia tra parole e note con l’originale “S-CONCERTO di Mezza Estate” firmato Teatro dall’armadio che questa sera, alle 21.45, chiuderà il trittico delle “Notti Colorate” al Museo Archeologico di Cagliari organizzate dal CeDAC in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia della Sardegna: sotto i riflettori un istrionico Fabio Marceddu in duo con il regista e musicista Antonello Murgia per un recital dichiaratamente “A tinte Arancioni” che indaga i molti e diversi modi di vivere e immaginare la stagione più calda.

Monologhi e canzoni per una “Notte Arancione” che viaggia tra le pagine di scrittori come Milena Agus e Giorgio Todde, Bruno Tognolini, Raymond Queneau,  Achille Campanile e altri autori contemporanei, impreziosite dalle melodie inventate e interpretate da Antonello Murgia e da citazioni, rivisitazioni  e variazioni sul tema di celebri brani “da ombrellone” se non di veri e propri “tormentoni”.

Un raffinato divertissement teatral musicale per rinfrescare lo spirito e le idee con una intrigante miscellanea di testi fra prosa e poesia: storie frizzanti e allegre, solari e tenere, buffe e malinconiche, con tutte le sfumature e per tutti i gusti, per raccontare dei riflessi scintillanti del sole e del mare, o dell’afa spezzata da una brezza improvvisa, tra l’animazione delle spiagge e la solitudine di un’estate in città, con qualche pennellata di noir.

Un inedito “S-CONCERTO di Mezza Estate” per concludere in bellezza (dopo il successo della “Notte Azzurra” con Massimo Zordan e l’itinerario alla scoperta della commedia dell’arte del suo “Una Notte con i Commedianti” e il fascino della musica brasiliana per la “Notte Bianca” con la cantante Silvia Piras accompagnata dalla chitarra di Giuseppe Baldino nel recital “Lua Branca” ) il programma delle “Notti Colorate” al Museo fra teatro e musica e il fascino degli antichi reperti.

teatro dallarmadio