Il cantante Jovanotti e il velista Giovanni Soldini ieri hanno fatto una visita a sorpresa agli ospiti della comunità “Lo Specchio” di Domusnovas, un centro di eccellenza nazionale nella cura dei disturbi dell’alimentazione e della nutrizione. Accompagnati da un loro caro amico, genitore di una ragazza che sta facendo un percorso nella struttura, sono stati accolti dalla presidente della cooperativa sociale Casa Emmaus (di cui Lo Specchio è un autentico fiore all’occhiello), Giovanna Grillo, dal direttore sanitario della struttura, Pablo Belfiori, e dal coordinatore della comunità Claudio Onnis. Jovanotti e Soldini hanno raccontato le loro esperienze, soprattutto i periodi di difficoltà vissuti da loro in diverse circostanze, e lanciato messaggi di speranza e incoraggiamento. Non sono mancati i momenti di commozione, tra le note dei brani più noti del repertorio del rapper scoperto negli anni Ottanta da Claudio Cecchetto, quando – come lui stesso ha spiegato ieri – non pensava di diventare un cantante perché il suo sogno era quello di fare il deejay. Sia lui che Soldini, prima di lasciare Lo Specchio, si sono intrattenuti con gli psichiatri e gli operatori del Centro e hanno fatto loro tante domande sulle patologie e le cause che inducono tanti giovani a diventare anoressici o bulimici. Dall’insorgenza della pandemia Covid in poi, in tutta l’Italia è stato registrato un aumento di tali disturbi dell’alimentazione pari al 35-40%, con un preoccupante allargamento della fascia d’età dei pazienti: Lo Specchio, infatti, ospita anche alcuni adolescenti.
Si sono conclusi i lavori di realizzazione dell’OrtoFrutteto Solidale presso uno dei terreni della Cooperativa sociale Casa Emmaus, che aiuta persone che si trovano in situazioni di marginalità. L’intervento è stato realizzato grazie al sostegno di Enel Global Trading, nell’ambito della campagna OrtoFrutteto Solidale Diffuso, promossa da AzzeroCO2 e Legambiente, con l’obiettivo di unire la sostenibilità ambientale e l’aiuto concreto alle persone fragili, promuovendo l’inclusione sociale e le opportunità occupazionali.
Casa Emmaus da oltre 35 anni collabora con strutture accreditate della Regione Autonoma della Sardegna nel fornire supporto a persone che affrontano problemi psichiatrici, dipendenze patologiche, gravi povertà e a detenuti, migranti e minori. Il lavoro della cooperativa si basa sulla filosofia del mettere le persone al centro, fornendo loro le competenze e gli strumenti necessari per raggiungere l’autonomia e il reinserimento nella società.
Il progetto sostenuto da Enel Global Trading prevede il coinvolgimento diretto delle persone ospitate nelle diverse strutture con cui collabora Casa Emmaus nella messa a dimora di 200 ulivi appartenenti a quattro specie diverse, tra cui Bosana, Semidana, Pizz’e Carroga, Tonda di Cagliari e Nera di Gonnos. La scelta di mettere a dimora piante di ulivo è stata motivata dalla necessità di ampliare un uliveto preesistente in modo da aumentare la produzione di olive e dare continuità ad un progetto già avviato dalla cooperativa.
L’intervento è stato realizzato grazie al contributo di 30 dipendenti Enel che hanno partecipato all’iniziativa di volontariato aziendale: oltre a completare la messa a dimora degli ulivi con il posizionamento delle ultime piante, i volontari hanno avuto l’opportunità di partecipare a un laboratorio sulle erbe aromatiche organizzato dalla cooperativa stessa. All’incontro, che è stato anche occasione per presentare l’iniziativa, sono intervenuti Marco Favarato, Responsabile Innovazione GECM e CPO di Enel Global Trading, Chiara Marino, Product Specialist sostenibilità di AzzeroCO2, Sara Palliccia, Project Manager della campagna OrtoFrutteto Solidale di AzzeroCO2, Giovanna Grillo di Casa Emmaus e il sindaco di Iglesias Mauro Usai che ha fatto gli onori di casa.
Le persone coinvolte in questo progetto socioeducativo si occuperanno anche della cura e manutenzione dell’uliveto, che sarà gestito da un referente agronomo che coordinerà, insieme agli educatori, le attività degli ospiti delle varie strutture. Le olive che verranno raccolte saranno utilizzate all’interno della cooperativa e il lavoro svolto nell’uliveto consentirà a coloro che vi parteciperanno di acquisire competenze trasversali. Prendersi cura delle piante stimolerà inoltre il senso di responsabilità e favorirà la socializzazione, contribuendo positivamente al loro benessere psicofisico. Altrettanto importante sarà l’acquisizione di nuove abilità, autonomie e competenze che saranno funzionali all’inserimento o al reinserimento nel mondo del lavoro.
«A questo importante progetto, abbiamo collegato una iniziativa di volontariato aziendale per costruire un ambiente lavorativo inclusivo, capace di valorizzare le diversità e le unicità, promuovendo lo sviluppo individuale – ha detto Daniele Olivi, Responsabile Wholesale and Trading Italy di Enel Global Trading, che all’interno del Gruppo Enel opera sui mercati dell’energia e nei mercati all’ingrosso delle commodity energetiche a livello globale -. La sostenibilità è la nostra visione del futuro come unica strada possibile per creare relazioni durature e collaborative con i nostri stakeholder, realizzando così un progresso sostenibile, equo ed inclusivo.»
«Vogliamo ringraziare Enel Global Trading, AzzeroCO2 e Legambiente per l’opportunità di partecipare a questa importante iniziativa – spiega Giovanna Grillo, presidente di Casa Emmaus -. L’ortofrutteto solidale, infatti, rappresenta per noi un luogo non solo di produzione, ma anche di crescita personale e comunitaria. Offre ai nostri ospiti l’opportunità di impegnarsi attivamente nella cura e nella gestione dello stesso e questo coinvolgimento promuove un senso di responsabilità individuale verso l’ambiente e la comunità, favorendo la socializzazione e lo sviluppo di relazioni interpersonali significative. Attraverso le attività quotidiane di piantumazione, irrigazione, potatura e raccolta, i nostri ospiti hanno la possibilità di sperimentare il ciclo naturale della vita delle piante, di apprendere preziose competenze pratiche e di coltivare nuove passioni. Ciò ha un importante valore terapeutico, poiché contribuisce ad alleviare lo stress e l’ansia attraverso un contatto diretto con la natura.»
L’intervento realizzato a Iglesias rientra nella campagna Ortofrutteto Solidale Diffuso promossa da AzzeroCO2 e Legambiente, un progetto di integrazione sociale e ambientale in grado di tutelare la biodiversità, attraverso la creazione di frutteti solidali, e unire competenze e valori per generare un progresso umano, ambientale, economico e civico.
«L’Ortofrutteto solidale presso Casa Emmaus, realizzato in partnership con Enel Global Trading, rappresenta un modello virtuoso di agricoltura sociale – ha detto Sara Palliccia, Project Manager della campagna OrtoFrutteto Solidale di AzzeroCO2 -. Con l’intervento di messa a dimora di 200 piante di ulivi, che andranno ad accrescere un uliveto già esistente, e il coinvolgimento attivo delle persone seguite dalla Cooperativa, il progetto intende unire la promozione di un’attività agricola sostenibile all’opportunità di crescita individuale per mezzo dell’acquisizione di competenze spendibili a livello lavorativo. Crediamo che iniziative come questa, capaci di coniugare sostenibilità, solidarietà e inclusione, siano strategiche per generare benefici condivisi a livello ambientale, sociale ed economico per l’intero territorio.»
Lunedì 20 novembre, alle ore 18.30, nella struttura comunale in via Argentaria n. 14 a Iglesias, è in programma la presentazione del progetto “Alimentazione” della cooperativa sociale “Casa Emmaus”, finanziato dall’Unione Europea (Next Generation Eu – Interventi socio-educativi strutturati per combattere la povertà educativa nel Mezzogiorno a sostegno del Terzo settore).
Dopo i saluti istituzionali, la presidente della cooperativa sociale “Casa Emmaus”, Giovanna Grillo, farà un intervento introduttivo che illustrerà le finalità dell’intervento. La coordinatrice del progetto, Maria Giovanna Dessì, presenterà i partner coinvolti nell’iniziativa e le attività svolte sino ad oggi a partire dallo scorso 29 maggio, data di avvio del progetto che si concluderà il 30 maggio 2025. In chiusura di questo evento, organizzato in occasione della Giornata internazionale per i diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, sarà possibile ascoltare le testimonianze del personale scolastico e dei bambini coinvolti in questo percorso di apprendimento di una corretta alimentazione, con la guida dei professionisti di Casa Emmaus e della comunità “Lo Specchio” di Domusnovas, specializzata nei disturbi alimentari.
Tra le patologie che hanno conosciuto un aumento preoccupante negli ultimi due anni, ci sono i disturbi dell’alimentazione e della nutrizione (DAN). Sono quasi 4 milioni gli italiani che ne soffrono, il 70% di loro sono adolescenti. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nella fascia d’età tra i 12 e i 25 anni questo tipo di patologie rappresenta la seconda causa di morte, con circa 4 mila decessi l’anno nel nostro Paese.
È ormai certo che la possibilità di avere accesso in tempi brevi alle cure può fare la differenza tra la vita e la morte. In Italia, purtroppo, la risposta non corrisponde alla richiesta e molti centri per la cura di queste patologie chiudono. “Lo Specchio DAN”, realtà che si occupa da anni di questi disturbi – accogliendo pazienti da tutta Italia tramite il SSN – ha deciso di invertire la rotta ed inaugura una nuova struttura, per poter curare un maggior numero di persone.
Mercoledì 9 novembre, alle ore 11.00, a Domunovas, nel corso di una conferenza stampa, in via Cagliari 83, verrà presentata questa nuova realtà, alla presenza di rappresentanti istituzionali, medici, operatori e testimonianze di pazienti.
Saranno presenti: