25 November, 2024
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Mellino Giovanni--Pres.Reg.Confartigianato TRASPORTI Sardegna

Diminuiscono le imprese del trasporto merci della Sardegna ma aumentano le tonnellate movimentate. Nel primo trimestre di quest’anno, infatti, le aziende dell’autotrasporto erano 2.591, il 3,6% in meno (-98 unità) rispetto al 2015, che davano lavoro a 6.554 addetti. Di queste il 69,6% (1.803 aziende) sono artigiane, le quali hanno registrato un calo del 5% netto (-94 imprese) rispetto a 12 mesi fa. Tra il 2009 e il 2016, sono scomparse in Sardegna 574 aziende, con una percentuale di chiusura che va oltre il 20%.

Tra le merci trasportate, sempre nell’ultimo anno, è stata registrata una ripresa del +7,6% equivalenti a oltre 18milioni di tonnellate veicolate (di cui 6milioni conto proprio e 12milioni conto terzi) che va a recuperare solo in parte il disastroso -33,9% registrato tra il 2010 e il 2014. Il giro d’affari che venne rilevato 2 anni fa era di 1miliardo569milioni di euro, per un valore aggiunto del 5,4% sul valore dell’economia regionale.

Nonostante l’incremento positivo sulle merci, la difficolta dell’autotrasporto in Sardegna viene confermata dal dossier “Dati chiave sul settore Autotrasporto” realizzato dall’Ufficio Studi Nazionale di Confartigianato, che ha analizzato i dati ISTAT e UnionCamere-Infocamere (2010-2015) sulle imprese del trasporto merci su strada.

«Da anni, soprattutto nell’isola, il settore non riesce a ripartire – afferma Giovanni Antonio Mellino, presidente di Confartigianato Trasporti Sardegna e vicepresidente nazionale – e il segno positivo registrato nella quantità veicolata, purtroppo, non rappresenta ancora la svolta che sarebbe necessario attendersi per una concreta ripresa. E’ necessario ricordarsi sempre che sul comparto si scaricano tutti i problemi delle imprese sarde e se la manifattura, o l’edilizia, non ripartono, o se alle famiglie mancano le condizioni economiche, ovviamente i mezzi rimangono fermi. Tutto ciò si riverbera in modo principale su occupazione e crescita dei territori.»

A livello provinciale a Cagliari le imprese registrate nel primo trimestre di quest’anno sono 1.167 di cui 795 artigiane. Rispetto allo scorso anno, nel totale delle imprese di autotrasporto merci, il calo registrato è del 4,4%. A Nuoro sono 383 (di cui 286 artigiane), con un calo del 2,3%. A Oristano sono 260 (198 artigiane): a sorpresa il comparto ha registrato un +0,8%. A Sassari, infine, ci sono 781 imprese, di cui 524 artigiane; le cancellate sono il 4,5%.

Un settore molto fragile, quello dell’autotrasporto le cui sorti sono legate al calo delle commesse, tra l’altro non adeguatamente pagate dai committenti, alla concorrenza sleale delle aziende straniere, e soprattutto alle decisioni del Governo Nazionale e del Ministero delle Infrastrutture, come nel caso delle motorizzazioni in Sardegna e della ripartizione delle risorse strutturali 2016.

«Sulle Motorizzazioni in Sardegna siamo a una situazione insostenibile, che è peggiorata rispetto allo scorso anno – denuncia Mellino – siamo quasi al blocco completo e i casi più gravi si registrano a Nuoro e Sassari dove il personale manca da più di un anno. Il Ministero, quasi 12 mesi fa, firmò il decreto ma nulla si è mosso oggi ci vogliono più di 6 mesi per le immatricolazioni “conto terzi”, almeno 13 per le revisioni, e altri 6 ne occorrono per le patenti di guida. Il sistema è collassato ma nessuno interviene; presto rifaremo la segnalazione al Ministero e ai vari Prefetti affinché si intervenga con urgenza:»

Sulle risorse strutturali 2016 per il settore, anche qui decreti firmati da tempo ma che stentano a essere applicati. L’ultimo caso è quello dello stanziamento di 70 milioni per le spese non documentate, da parte del Ministro Del Rio.

«E’ un primo passo importante verso l’operatività delle misure necessarie per l’autotrasporto, come atteso da tempo dalla categoria – afferma Mellino – per questo riteniamo indispensabile che si proceda velocemente alla definizione dei necessari adempimenti per consentire l’effettiva utilizzazione delle risorse per l’autotrasporto, finalizzate alla riduzione dei costi di esercizio delle imprese meno strutturate. Tuttavia – conclude il presidente Mellino – questo non è un punto di arrivo, poiché si attende la risoluzione di altre questioni quali l’attuazione della norma sulla decontribuzione, i provvedimenti sugli incentivi per il trasporto intermodale, che sono in corso di definizione a livello comunitario.»

Imprese dell’Autotrasporto al 1 aprile 2016

Totale Imprese

Imprese Artigiane

% imprese artigiane sul totale imprese

Variazione TOTALE imprese % 2015 su 2016

Variazione IMPRESE ARTIGIANE % 2015 su 2016

Cagliari

1.167

795

68,1%

-4,4%

-6,5%

Nuoro

383

286

74,7%

-2,3%

-2,1%

Oristano

260

198

76,2%

+0,8%

-1,5%

Sassari

781

524

67,1%

-4,5%

-5,4%

Sardegna

2.591

1.803

69,6%

-3,6%

-5,0%

ITALIA

96.125

57.179

59,5%

-2,2%

-4,6%

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Sono 278 in Sardegna le imprese di trasporto persone che effettuano il servizio mediante NCC, il “noleggio di autovettura con conducente”, e che danno lavoro a più di 500 addetti. L’80% di queste (ben 225 aziende), sono artigiane. Un settore in pieno sviluppo, quello degli NCC isolani, che tra il 2014 e 2015 ha registrato una crescita delle imprese artigiane del +3,7%, passando da  214 a 225 unità.

Il territorio con più imprese del settore è quello del nord Sardegna (Sassari e Olbia) con 95 imprese, segue Cagliari con 87, Nuoro con 29 e Oristano con 14.

Gli NCC, tecnicamente “trasporto privato non di linea”, è un servizio di prenotazione e noleggio di minivan e auto con autista, che parte da una rimessa privata, si utilizza solitamente per tratte extraurbane, aeroportuali, con disposizioni orarie e servizi di rappresentanza. La tariffa viene concordata al momento della prenotazione, che nel servizio del noleggio con conducente è obbligatoria e viene effettuata telefonicamente o con una mail.

Insieme ai taxi, con i loro mezzi, in Sardegna, ogni giorno dell’anno, con ogni condizione climatica, a ogni ora, garantiscono i collegamenti da e verso qualunque punto; città, paesi, porti, aeroporti, stazioni, ospedali, scuole o abitazioni private.

Ma il comparto ribolle di problematiche, soprattutto a causa delle numerose forme consoliate di elusione delle normative di settore, che stanno seriamente mettendo a rischio la permanenza sul mercato delle imprese in regola.

In ogni parte dell’isola, stazionano migliaia di veicoli di proprietà di varie società di noleggio senza conducente che, soprattutto nel periodo estivo, vengono utilizzati non solo per questa attività, ma anche impropriamente come noleggio con conducente, incrementando la concorrenza sleale.

Le forme elusive sono legate all’esercizio abusivo della professione da parte di soggetti non in possesso di requisiti adeguati allo svolgimento dell’attività, totalmente in nero od operanti attraverso l’utilizzo di forme di esercizio dell’attività che, di fatto, costituiscono una concorrenza sleale e irregolare; utilizzo di veicoli non idonei, personale non qualificato e non iscritto all’albo, mancato rispetto delle norme contrattuali, sulla sicurezza sul lavoro e non sottoposto ai controlli relativi alla sorveglianza  sanitaria necessaria per la conduzione di veicoli adibiti al trasporto in conto terzi

«Come sappiamo, il noleggio con conducente e il taxi sono servizi pubblico di qualità indispensabile alla mobilità della Sardegna – sottolinea Giovanni Antonio Mellino, vice presidente Nazionale di Confartigianato Trasporti – perché il trasporto delle persone nell’Isola è da sempre una delle questioni più complesse, con forti ricadute sulla vita e sull’economia isolana.»

«Però, più si va avanti, più gli operatori regolari si trovano a combattere, senza adeguati armi, una sleale concorrenza contro gli abusivi e gli irregolari – aggiunge Mellino – e si trovano a vivere un pesante inasprimento anche delle contrapposizioni personali, in particolare nei momenti di incontro al carico e scarico della clientela, che più volte hanno rischiato di sfociare in situazioni di particolare tensione e in comportamenti che potrebbero compromettere l’ordine pubblico. Anche per questo c’è necessità che la categoria viaggi unita per fare fronte comune contro crisi e abusivismo.»

Di tutto questo si discuterà mercoledì 30 a Olbia, con inizio alle ore 17.00, presso la sala convegni della Camera di Commercio, durante un seminario pubblico regionale organizzato da Confartigianato Sardegna dal titolo “Noleggio con conducente, ruolo ed evoluzione del trasporto persone: dalle problematiche del settore alle proposte di intervento nazionale e regionale”.

Mellino Giovanni--Pres.Reg.Confartigianato TRASPORTI Sardegna

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Mellino Giovanni--Pres.Reg.Confartigianato TRASPORTI Sardegna

Il presidente di Confartigianato Trasporti Sardegna, Giovanni Antonio Mellino, prende posizione sulla notizia appresa qualche giorno fa, da ricostruzioni giornalistiche e fonti parlamentari, secondo la quale ad alcuni mezzi di un’azienda di trasporto isolana sarebbe stato impedito l’imbarco su una nave Tirrenia a causa «del monopolio sui trasporti marittimi sardi esercitato dall’ex compagnia di bandiera statale». Tutto ciò sottintendendo una grave“discriminazione” verso l’azienda in questione.

«Non entrando nel merito delle questioni tra tale società e l’ex compagnia di navigazione statale – afferma Giovanni Antonio Mellino, presidente di Confartigianato Trasporti Sardegna – è necessario ricordare come la politica si debba adoperare per tutelare e sostenere tutte le circa 6.500 imprese del comparto dell’autotrasporto della Sardegna, che da quasi 10 anni affrontano una crisi senza precedenti, che operano nel rispetto delle leggi, delle norme e della committenza e che, soprattutto, pagano le tasse e i servizi di cui fruiscono.»

«Spiace doverlo sottolineare – sottolinea Mellino – ma sono queste le vere discriminate dalla politica e dalla pubblica amministrazione, che non sempre sono in grado di svolgere una adeguata azione di tutela e supporto del comparto.» Confartigianato Trasporti Sardegna é sempre, e in ogni caso, a fianco degli imprenditori dell’Autotrasporto che sono iscritti all’Albo e che operano con lealtà e correttezza, tutelandone in ogni sede i diritti delle imprese sanciti in Costituzione.

«La nostra associazione – conclude Mellino – lungi dal voler prendere le difese di qualsiasi compagnia di navigazione, statale, privata o a partecipazione regionale, che nei decenni ha solcato il Tirreno, sottolinea di non aver mai rilevato, in qualsiasi occasione, intenti discriminatori verso imprese isolane dell’autotrasporto, da parte di alcun soggetto.»

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In Sardegna il parco circolante degli autocarri è il secondo più vecchio d’Italia. Tra quelli pesanti, oltre 16 tonnellate, si arriva ai 19 anni mentre per quelli di portata inferiore, tra le 3,5 e le 16 tonnellate, l’età si aggira sui 21 anni.

«Colpa della crisi e colpa delle leggi di incentivazione sempre più anemiche – commenta Giovanni Antonio Mellino, presidente di Confartigianato Trasporti Sardegna – questi sono dati significativi e allo stesso tempo molto allarmanti poiché confermano i nostri timori. Da anni ribadiamo al Governo la necessità di soluzioni urgenti che portino lo “svecchiamento” del parco circolante dei veicoli pesanti nella nostra Regione e in tutto il resto del Paese

I dati emergono dall’elaborazione di Confartigianato Trasporti, dopo l’analisi sull’età del parco circolante italiano di autocarri pesanti, condotta dal Centro Ricerche Continental Autocarro su dati Aci. 

Confartigianato Trasporti Sardegna ricorda come nel decreto ministeriale, di poche settimane fa, riguardante l’erogazione dei contributi per investimenti da parte delle imprese di autotrasporto, non siano previste agevolazioni per veicoli Euro VI. Un’amara sorpresa rispetto alle intese definite in precedenza al contrario apprezziamo molto la scelta di finanziare i veicoli con motori cosiddetti “green“.

«Finanziare i mezzi a metano è un enorme passo in avanti, tranne per la Sardegna – sottolinea Mellino – visto che nella nostra isola, come è noto, mancano i punti di rifornimento per il metano da autotrazione». «Qualche tempo fa sentimmo parlare di gasiere che avrebbero approvvigionato i distributori ma a oggi, al di la della buone intenzioni, ci pare non ci sia nulla di concreto.»

Da qui l’appello alla Giunta da parte di Mellino: «Considerato che gli autotrasportatori sardi già pagano un prezzo altissimo per l’insularità, per i trasporti e per la rete viaria, chiediamo alla Regione di pianificare urgentemente gli interventi affinché il metano per autotrazione possa essere distribuito anche in Sardegna in tempi celeri e certi. E’ una condizione irrinunciabile per la quale è necessario lavorare uniti e far capire l’urgente necessità».

Mellino Giovanni--Pres.Reg.Confartigianato TRASPORTI Sardegna

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Ci vorranno ancora molti mesi prima che la554 Cagliaritana possa venire aperta anche al traffico pesante, ovvero agli autoarticolati. Il bando di gara, che è stato appena pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, la cui base d’asta è di 2,782 milioni di euro e che scadrà il 2 novembre, dovrebbe essere affidato entro dicembre. Se tutto andrà bene, quindi, i lavori potrebbero partire subito, con conclusione in 180 giorni, ovvero verso la fine di giugno 2016.

«La pubblicazione del bando è un enorme passo avanti ma, considerata la vicenda di questa importante arteria che collega l’Ogliastra e il Nuorese con la Provincia di Cagliari – ha affermato Giovanni Antonio Mellino, presidente di Confartigianato Trasporti Sardegna il nostro timore è che potrebbero non essere rispettati i tempi previsti o che potrebbero insorgere altri problemi. Ovviamente ci auguriamo che tutto vada per il verso giusto e vigileremo su appalti e tempistica

Il problema, rilevato da Confartigianato Nuoro-Ogliastra, è che ormai da tanti mesi (esattamente dal 13 marzo 2015) gli autoarticolati di massa superiore alle 7,5 tonnellate, sono costretti a percorrere l’ultimo tratto della Nuova 554 affrontando un lungo giro che comporta grandissimi rischi, curve impegnative, attraversamento dei centri abitati, su una strada panoramica che potrebbe essere utile solo per il traffico delle automobili in estate.

«Tutto ciò implica anche un allungamento dei tempi di percorrenza – aggiunge Mellino – che incide sui tempi di riposo degli autisti (obbligatori per legge), sull’incremento dei chilometri percorsi, dei costi di carburante, e sui tempi di consegna dei beni trasportati, soprattutto per raggiungere l’imbarco di Cagliari o altri punti di carico o scarico delle merciNoi comprendiamo come l’Ente e l’assessorato dei Lavori pubblici stiano lavorando su questo fronte ma si deve anche capire la stanchezza e la preoccupazione degli autotrasportatori. Per questo chiediamo che l’appalto venga affidato al più presto e che possa venir svolto nel tempo più breve possibile, soprattutto senza “sorprese”.»

Confartigianato Trasporti Sardegna, per questo, chiedendo all’ANAS tempi certi sulla conclusione definitiva dei lavori, si impegna, come accade sempre, a collaborare affinché gli autotrasportatori rispettino, in modo rigoroso, le norme di sicurezza e i limiti di velocità, e il codice della strada. Per l’incolumità di tutti.

Mellino Giovanni--Pres.Reg.Confartigianato TRASPORTI Sardegna

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Mellino Giovanni--Pres.Reg.Confartigianato TRASPORTI Sardegna

Ci vorranno ancora molti mesi prima che la “554 Cagliaritana” possa venire aperta anche al traffico pesante, ovvero agli autoarticolati. Lo scrive in una nota Giovanni Antonio Mellino, presidente di Confartigianato Trasporti Sardegna.

Il bando di gara, che verrà pubblicato domani sulla Gazzetta Ufficiale, la cui base d’asta è di 2,782 milioni di euro e che scadrà il 2 novembre, dovrebbe essere affidato entro dicembre. Se tutto andrà bene, quindi, i lavori potrebbero partire subito, con conclusione in 180 giorni, ovvero verso la fine di giugno 2016.

«La pubblicazione del bando è un enorme passo avanti ma, considerata la vicenda di questa importante arteria che collega l’Ogliastra e il Nuorese con la Provincia di Cagliari – dice Mellino – il nostro timore è che potrebbero non essere rispettati i tempi previsti o che potrebbero insorgere altri problemi. Ovviamente ci auguriamo che tutto vada per il verso giusto e vigileremo su appalti tempistica dei lavori.»

Il problema, rilevato da Confartigianato Nuoro-Ogliastra, è che ormai da tanti mesi (esattamente dal 13 marzo 2015) gli autoarticolati dimassa superiore alle 7,5 tonnellate, sono costretti a percorrere l’ultimo tratto della “Nuova 554” affrontando un lungo giro che comporta grandissimi rischi, curve impegnative, attraversamento dei centri abitati, su una strada panoramica che potrebbe essere utile solo per il traffico delle automobili in estate.

«Tutto ciò implica anche un allungamento dei tempi di percorrenza – aggiunge Mellino – che incide sui tempi di riposo degli autisti (obbligatori per legge), sull’incremento dei chilometri percorsi, dei costi di carburante, e sui tempi di consegna dei beni trasportati, soprattutto per raggiungere l’imbarco di Cagliari o altri punti di carico o scarico delle merci. Noi comprendiamo come l’Ente e l’assessorato dei Lavori pubblici stiano lavorando su questo fronte – conclude il presidente di Confartigianato Trasporti Sardegna – ma si deve anche capire la stanchezza e la preoccupazione degli autotrasportatori. Per questo chiediamo che l’appalto venga affidato al più presto e che possa venir svolto nel tempo più breve possibile, soprattutto senza “sorprese”.»

Confartigianato Trasporti Sardegna, per questo, chiedendo all’ANAS tempi certi sulla conclusione definitiva dei lavori, si impegna, come accade sempre, a collaborare affinché gli autotrasportatori rispettino, in modo rigoroso, le norme di sicurezza e i limiti di velocità, e il codice della strada. Per l’incolumità di tutti.

«Accogliamo con soddisfazione la decisione della Commissione Ambiente della Camera di chiedere al Governo, con la risoluzione approvata ieri, la definizione di un sistema totalmente nuovo per la tracciabilità dei rifiuti – ha detto Giovanni Antonio Mellino, presidente di Confartigianato Trasporti Sardegna e vicepresidente nazionale della categoria, commentando la decisione della commissione Ambiente della Camera, sottolineando come «il SISTRI dovrà essere superato».

«Un segnale molto importante per migliaia di imprese – ha aggiunto Mellino – che hanno bisogno di un sistema di tracciabilità nuovo, efficace e in grado di garantire la tutela dell’ambiente, senza costi pesanti e procedure assurde.»

«E’ assolutamente necessario – ha sottolineato ancora Mellino – impostare secondo queste premesse il nuovo bando che, entro il 30 giugno, la CONSIP dovrà presentare. Altrettanto importante lavorare subito sulla normativa esistente, rimuovendo gli oltre 25 interventi legislativi che, in questi anni, sono stati costruiti sull’impalcatura delle regole e delle caratteristiche del vecchio SISTRI.»

«Il nuovo sistema – ha concluso il presidente di Confartigianato Trasporti Sardegna – dovrà avere un profilo pienamente istituzionale, dovrà essere basato sull’informatizzazione degli attuali adempimenti cartacei e, soprattutto, dovrà essere gestibile, con costi minimi, dall’intera platea delle imprese chiamate a tracciare i propri rifiuti, sfruttando le più moderne tecnologie.»

Mellino Giovanni--Pres.Reg.Confartigianato TRASPORTI Sardegna

Mellino Giovanni--Pres.Reg.Confartigianato TRASPORTI Sardegna

Giovanni Antonio Mellino, presidente di Confartigianato Trasporti Sardegna e vice presidente nazionale della categoria, esprime forte preoccupazione per la mancata comunicazione da parte dell’Agenzia delle Entrate circa le agevolazioni per gli autotrasportatori riguardanti la deduzione forfetaria di spese non documentate.

A poco meno di una settimana lavorativa dalla scadenza del versamento di UNICO, infatti, non è ancora stato quantificato l’importo delle deduzioni forfetarie per l’autotrasporto merci.

«Il problema è grave – dichiara  il presidente Mellino – e non possiamo  permetterci di abbassare la guardia sulle risorse, specialmente su quelle dedicate alla deduzione forfettarie delle spese non documentate per gli artigiani, che rappresentano una boccata d’ossigeno utilissima per resistere alla crisi economica che non accenna a diminuire, nonostante le dichiarazioni ottimistiche di una ripresa del Paese.»

Il decreto ministeriale a firma del ministro delle Infrastrutture, di concerto con il ministro dell’Economia, demanda, come di consueto, la definizione degli importi all’Amministrazione finanziaria considerato il verbale d’intesa siglato il 27 gennaio 2015 con le associazioni di categoria.

«In quella data – ricorda Mellino – venne firmato un “Verbale d’intesa” con il Governo in cui veniva affermato che per il triennio 2014/2016 la deduzione forfetaria sarebbe stata garantita per gli stessi importi del 2013.»

E’ urgente rendere noto, quindi, l’ammontare della quantificazione delle deduzioni per permettere i corretti versamenti, in scadenza il prossimo 16 giugno, relativi ai dichiarativi per il 2014.

«Poiché non è stato dato seguito all’accordo politico del gennaio scorso, il nostro timore – prosegue il presidente degli Autotrasportatori – è quello di una diminuzione consistente della misura. Ma non l’accetteremo. Sottolineiamo che l’autotrasporto artigiano, da solo, non può e non deve sobbarcarsi tutti i tagli e vedersi ridotto uno stanziamento che è vitale per la sua sopravvivenza. Le intese vanno rispettate, noi siamo artigiani, persone di parola  e di principi. Ci auguriamo che si tratti soltanto di un semplice ritardo burocratico e che la situazione evolva, quanto prima, in senso positivo.»

Mellino Giovanni--Pres.Reg.Confartigianato TRASPORTI Sardegna

Giovanni Antonio Mellino, presidente Confartigianato Trasporti Sardegna, lancia l’allarme: «L’autotrasporto sardo ha le ruote sgonfie e la retromarcia inserita. In Sardegna, alla fine del 2014 il settore ha chiuso con 2.726 imprese registrate, che hanno dato lavoro a 6.554 addetti. Negli ultimi 5 anni chiuse 531 aziende, il 16,3% di tutto il comparto».

«Siamo in crisi come l’edilizia e il nostro “Piano Casa” potrebbe essere la Continuità Territoriale merci – sottolinea Giovanni Antonio Mellino, presidente di Confartigianato Trasporti Sardegna e vicepresidente nazionale – ma che fine ha fatto? Non se ne parla più e pare dimenticata da tutti, anche dall’Unione Europea.» «Il vero problema del comparto è che su questo si scaricano tutti i problemi delle imprese sarde – aggiunge Mellino – perché se i consumi non riprendono, se l’edilizia non gira e i mezzi rimangono fermi.»

La crisi dell’autotrasporto della Sardegna viene confermata dal dossier Focus su trasporto combinato e Isole realizzato dall’Ufficio Studi Nazionale di Confartigianato, che ha analizzato i dati del 9° censimento ISTAT dell’Industria e dei Servizi e di Unioncamere-Infocamere.

Sulle oltre 2700 imprese sarde iscritte nell’Albo dell’Autotrasporto, quelle artigiane sono ben 1.931, ovvero il 70,8% di tutto il comparto. Ma anche qui il saldo degli ultimi 5 anni è pesantissimo: cancellato il 21,4% delle aziende.

Il giro d’affari rilevato all’inizio del 2013, era di 1miliardo569milioni di euro, per un valore aggiunto del 5,4% sul valore dell’economia regionale.

Il totale delle merci trasportate (dato riferito sempre al 2013), è stato di 16milioni823mila tonnellate, di cui oltre 2 milioni con mezzi “conto proprio” e ben 14.700 “conto terzi”.

A livello provinciale a Cagliari le imprese registrate alla fine del 2014 sono 1.239 di cui 866 artigiane. In 5 anni ne sono state cancellate 208, ovvero il 14,4%.

A Nuoro sono 399 (di cui 295 artigiane): 117 sono state cancellate negli ultimi 5 anni ovvero il 22,7%. A Oristano sono 262 (202 artigiane) e le cancellate sono 36 ovvero (il 12,1%). A Sassari ci sono 826 (568 artigiane), cancellate 170 per un calo del 17,1%.

Sulla Continuità Territoriale, da anni Confartigianato Trasporti Sardegna si batte tentando di interloquire con le varie Giunte regionali.

«Anche alla attuale ribadiamo i due punti fondamentali del progetto – riprende Mellino – i “costi di trasporto”, ovvero garantire che il costo economico stretto per il passaggio dalla Sardegna al Continente sia competitivo alla stessa maniera dell’equivalente tragitto su strada, e i “costi di opportunità di trasporto”, ovvero garantire una possibilità di trasporto in termini di opportunità di movimenti (parto quando ne ho bisogno) paragonabile al Continente». «Ricordiamo che – continua il presidente – in questo senso la Regione ha la titolarità per legge di queste politiche e, di conseguenza, dovrebbe adottare strumenti coerenti e farli funzionare.»

Dal presidente di Confartigianato Trasporti Sardegna arrivano anche proposte concrete sulla crisi e richieste alla politica sarda e nazionale.

«Per uscire dal tunnel in cui si trova il nostro comparto, e per la nostra condizione di insularità alla politica regionale chiediamo il diritto alla continuità territoriale delle imprese isolane, unito a una efficiente intermodalità regionale e a una modernizzazione del sistema viario». «Dalla politica nazionale – conclude il presidente  invece vorremmo la sterilizzazione dei tempi di attesa agli imbarchi nel calcolo dei tempi di guida, individuando le modalità per il contenimento di costi generali, e il riallineamento dei costi sostenuti dagli autotrasportatori, partendo dall’abbattimento di tutte le voci di spesa che gravano eccessivamente sulle imprese.»

Imprese dell’Autotrasporto al 31 dicembre 2014

Totale Imprese

Imprese Artigiane

% imprese artigiane sul totale imprese

Variazione totale imprese % 2014 su 2009

Variazione totale imprese artigiane % 2014 su 2009

Cagliari

1.239

866

69,8%

-14,4

-19,6

Nuoro

399

295

73,9%

-22,7

-17,4

Oristano

262

202

77,0%

-12,1

-17,6

Sassari

826

568

68,7%

-17,1

-27,0

Sardegna

2.726

1.931

70,8%

-16,3%

-21,4%

ITALIA

99.802

61.568

61,7%

-13,3%

-20,0%

Confartigianato Trasporti Sardegna saluta con soddisfazione la riapertura della S.S.131 nel tratto tra Serrenti e Sanluri, nodo strategico per il passaggio di merci e privati cittadini tra il nord e sud dell’isola.

«Apprezziamo il lavoro svolto dall’assessore Maninchedda, dall’ANAS e dalla società che ha svolto i lavori – afferma Giovanni Antonio Mellino, presidente di Confartigianato Trasporti Sardegna – e un ringraziamento particolare deve andare, obbligatoriamente, alle migliaia di autotrasportatori e cittadini che in questi 10 lunghi anni hanno dovuto subire di tutto: dalla velocità a passo d’uomo agli incidenti, dalle cause legali ai quotidiani ritardi. E tante tante prese in giro.»

«La riapertura di quel tratto dimostra che se un Assessorato lavora, i risultati si vedono in modo tangibile – aggiunge Mellino – e che se l’Amministrazione pubblica si mette in testa un obiettivo, può raggiungerlo rispettando i tempi ma soprattutto rispettando chi, ogni giorno, per lavorare deve percorrere quelle strade.»

«Il nostro auspicio – conclude il presidente di Confartigianato Trasporti Sardegna – è che quest’ultimo metodo adottato per accelerare i lavori della 131 possa venir applicato anche per tutti gli altri appalti stradali che non riescono a vedere il termine. Parliamo della Sassari-Olbia, dell’ultimo pericolosissimo tratto della 131 in prossimità di Sassari, delle strade devastate dall’alluvione, di quelle di montagna dimenticate dalla Pubblica Amministrazione.»

Paolo Maninchedda 35 copia