Accordo tra Carbosulcis e Agenzia Forestas per la creazione di una piattaforma per un modello di economia circolare
In una logica di stretta sinergia tra settori operativi della Pubblica Amministrazione nasce l’accordo siglato nei giorni scorsi tra Forestas, l’Agenzia regionale per l’attuazione dei programmi in campo forestale-ambientale ed estrazione mineraria oggi impegnata nella chiusura del sito minerario e nella elaborazione di un piano di riconversione delle aree e delle maestranze.
L’accordo siglato dagli amministratori unici delle due società, Giovanni Caria e Francesco Lippi, riguarda due linee d’intervento: la prima interessa l’attività di ripristino ambientale prevista nel piano di chiusura, con l’inserimento delle prime 10.000 piantine per l’intervento a verde nell’area di Nuraxi Figus.
La seconda invece guarda al riutilizzo in chiave ambientale e sperimentale del prodotto attualmente abbancato nel deposito fini, interessato da un progetto nato e brevettato in Carbosulcis, che prevede la trasformazione, con un processo di lisciviazione, in ammendante per il settore vivaistico che, grazie alla possibile miscela con il compost proveniente dai piazzali di Tecnocasic, si sta sperimentando come fertilizzante ricco di proprietà.
«Carbosulcis – afferma Francesco Lippi – è impegnata sul fronte del ripristino ambientale delle proprie aree, così come richiesto dal Piano di chiusura dell’attività mineraria. L’accordo raggiunto con Forestas non solo è strategico per il raggiungimento di questo obiettivo, ma con la sperimentazione del nostro ammendante in campo vivaistico si pone al centro di una nuova sfida per la riconversione industriale della società. Poter sperimentare i benefici di questo prodotto, la cui proprietà intellettuale e brevettuale è interamente Carbosulcis, attraverso Forestas è in assoluto un vantaggio che va valorizzato al massimo.
«Lo scopo dell’accordo – dice Giovanni Caria – è certamente quello di creare una maggiore sinergia tra la nostra Agenzia e le società di proprietà regionale, per facilitare percorsi di ripristino ambientale, ma anche per concorrere al raggiungimento di obiettivi strategici quale quello del perseguire le nuove tendenze sul paradigma dell’economia circolare.»