22 November, 2024
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Visioni d’autore tra immortali capolavori e nuova drammaturgia per la 25ª stagione di prosa e danza 2016-17 al Teatro Centrale di Carbonia organizzata dal CeDAC, nell’ambito del Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna, con il patrocinio ed il sostegno del comune di Carbonia.

Il programma è stato presentato dall’assessore della Cultura, Spettacolo e Turismo del comune di Carbonia, Emanuela Rubiu, e dal direttore artistico del CeDAC, Valeria Ciabattoni.

Sette titoli in cartellone – da gennaio ad aprile – per una straordinaria vetrina sul contemporaneo, dall’anteprima del visionario “Macbettu” di Alessandro Serra alle brillanti commedie su temi d’attualità, dagli intrecci fra letteratura e teatro con “Sorelle Materassi” (dal romanzo di Aldo Palazzeschi) alle moderne inquietudini de “I vicini” di Fausto Paravidino accanto alle suggestive coreografie di “George Sand” e “Indaco”.

Tra i protagonisti grandi nomi della scena, come Paolo Bonacelli, Giuseppe Pambieri e Valeria Ciangottini, eccellenti interpreti di “Classe di Ferro” di Aldo Nicolaj, Lucia Poli e Milena Vukotić con Marilù Prati – per la regia di Geppy Gleijeses – nella trasposizione delle “Sorelle Materassi” di Aldo Palazzeschi e due attori dall’irresistibile vis comica come Gianluca Ramazzotti ed Antonio Cornacchione per la scoppiettante “Ieri è un altro giorno!” – di Sylvain Meyniac e Jean François Cros.

Sotto i riflettori anche Fausto Paravidino – uno degli artisti più interessanti del panorama teatrale italiano – autore, regista e interprete dell’intrigante affresco de “I vicini” mentre l’eclettico Alessandro Serra firma un’inedita versione del “Macbeth” di William Shakespeare fra apparizioni di streghe e fantasmi e la musica aspra del logudorese (nel cast rigorosamente al maschile Fulvio Accogli, Andrea Bartolomeo, Leonardo Capuano, Giovanni Carroni, Maurizio Giordo, Stefano Mereu, Felice Montervino, Leonardo Tomasi).

Focus sulla danza contemporanea con “George Sand – Uomo e libertà” di Astra Roma Ballet/ARB – un raffinato ritratto d’artista con l’étoile Sabrina Brazzo ed il primo ballerino Andrea Volpintesta e le coreografie di Sabrina Massignani e “Indaco” di RBR DanceCompany con la regia di Cristiano Fagioli e Gianluca Giangi Magnoni, magico racconto per quadri sul dialogo uomo-natura tra geometrie di corpi in movimento e giochi di luce.

La stagione di prosa e danza a Carbonia è organizzata dal CeDAC/ Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna con il patrocinio ed il sostegno del MiBACT/ ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e della Regione Sardegna, e del comune di Carbonia, con il contributo della Fondazione di Sardegna e con l’importante supporto di Sardinia Ferries, che ospita sulle sue navi artisti e compagnie in viaggio da e per l’Isola.

Al termine della conferenza stampa, abbiamo intervista Valeria Ciabattoni, direttore artistico del CeDAC.

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NasiRossi Berradi

«I migranti non sono numeri, sono persone. E voi ragazzi non dovete avere paura di loro ma ascoltare le loro storie e ragionare con la vostra testa». Rashid Berradi è stato finalista olimpico a Sidney nei diecimila metri e detiene ancora il record italiano della mezza maratona. Nato in Marocco e diventato cittadino italiano, Berradi oggi collabora a Palermo con l’associazione Libera e porta in giro per l’Italia la sua testimonianza in favore dell’integrazione, della legalità e della lotta al razzismo.

Berradi oggi ha rivolto il suo appello ai 1.250 studenti provenienti da 32 istituti superiori di tutta l’isola che stamattina al Palazzo dei Congressi della Fiera di Cagliari hanno partecipato alla manifestazione “Giovani e Solidarietà. Cambia musica: scegli di essere un volontario”. L’iniziativa è stata il culmine del progetto “Scuola e Volontariato”, frutto di un protocollo d’Intesa siglato tra Sardegna Solidale e l’Ufficio Scolastico Regionale e a cui hanno aderito 68 Istituti superiori.

Dal palco della Fiera Berradi non è stato l’unico testimonial a lanciare un appello contro l’indifferenza nei confronti dei migranti. L’attore nuorese Giovanni Carroni (che ha condotto la mattinata insieme al presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru) ha aperto l’iniziativa leggendo un passo del libro “Un canto clandestino saliva dall’abisso”, scritto da Mimmo Sammartino per un tragico naufragio di migranti avvenuto nel 1996 lungo le coste siciliane.

Alidad Shiri è invece un giovane profugo afghano che stamattina ha raccontato la incredibile e dolorosa vicenda che lo ha portato a scappare giovanissimo dal suo paese in guerra per arrivare in Italia, nascosto a bordo di un Tir. Ora Alidad vive in Trentino e da pochi mesi ha iniziato a collaborare con l’Onu in un progetto internazionale a favore dei migranti.

Leggendo un suo testo, anche lo scrittore Flavio Soriga ha mandato dal palco della Fiera un toccante messaggio in favore dell’integrazione: «Sono talassemico e ogni due settimane devo fare una trasfusione con sangue di persone che nemmeno conosco e che in ogni parte del mondo mostrano così la loro generosità. Io sono di Uta ma nel mio corpo scorre sangue di tante nazionalità».

Da una storia vera, quella dei tredici marinai marocchini bloccati per mesi a bordo di una nave mercantile ormeggiata nel porto di Cagliari, il regista Peter Marcias ha tratto il suo film “La nostra quarantena” interpretato da Francesca Neri e che presto sarà nelle sale italiane. «State attenti alla realtà, a quello che vi accade attorno – ha detto il regista ai giovani – e non abbiate paura di farvi dire che siete dei buonisti, perché la solidarietà esiste e va sempre manifestata».

Nel corso della mattinata diverse scuole hanno presentato il bilancio della loro esperienza a contatto diretto con il mondo del volontariato. Letture, canzoni, video, manifesti e coreografie hanno animato la manifestazione, chiusa nel segno dello spettacolo con l’intervento dell’illusionista Alfredo Barrago («Ricordatevi che i maghi non esistono, non fidatevi di chi afferma di avere poteri speciali») e con la proiezione del video dell’iniziativa tenutasi recentemente a Gergei, dove nel centro per la legalità di Su Piroi cinquecento studenti hanno ripiantato centinaia di piantine di fichi d’India, distrutte da ignoti. 

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Venerdì 28 novembre 2014 alle ore 18.00, presso la Biblioteca Sebastiano Satta (Piazza Giorgio Asproni 8, Nuoro) verrà presentato il libro di Paolo Fadda “Il barone delle industrie nuoresi” edito da Carlo Delfino. È questo il quarto volume della collana “I grandi dell’imprenditoria in Sardegna” dedicato a Franceschino Guiso-Gallisai, il coraggioso pioniere dell’industrializzazione nuorese. A lui infatti, ed alle sue capacità imprenditoriali si deve la nascita a Nuoro di una moderna industria azionata da quei “cavalli-vapore” e da quei “kilowatt” d’energia che diverranno gli autori di una benefica e straordinaria rivoluzione sociale.

Attorno a quelle industrie si svolgerà quindi una eccezionale storia imprenditoriale, capace di distribuire migliaia di buste-paga proprio perché si è sviluppata in diversi settori: dalla molitura all’elettricità, dalle miniere alle ceramiche sino alle bonifiche agrarie. È così che nasce il legame indelebile tra la famiglia di Franceschino e la storia di Nuoro.

Il programma della serata, organizzata dal Consorzio Pubblica Lettura “Sebastiano Satta” di Nuoro, dalla Camera di Commercio di Nuoro e dalla Confindustria della Sardegna Centrale, inizierà con i saluti del sindaco di Nuoro, Alessandro Bianchi e del Commissario della Biblioteca Satta, Vannina Mulas. Seguiranno gli interventi del Presidente della Confindustria Sardegna Centrale, Roberto Bornioli e del Presidente della Camera di Commercio di Nuoro, Agostino Cicalò. Quest’ultimo interrogherà l’autore e l’editore sui contenuti del libro e sul ruolo svolto dalla ditta Guiso Gallisai per il risveglio dell’economia nuorese.

Verrà proiettato, infine, il documentario dal titolo “E arrivò la luce”, a cura del TG3 Rai, realizzato dal giornalista Antonio Roich.

Sabato 29 novembre, alle ore 11.00, presso l’Istituto Tecnico Commerciale “Salvatore Satta” (via Biscollai, 1), “Il barone delle industrie nuoresi” verrà presentato alle scuole superiori della città. In particolare, durante l’incontro, la Compagnia Bocheteatro renderà omaggio al volume con lo spettacolo “Il sogno di Franceschino” per la regia di Giovanni Carroni.