5 November, 2024
HomePosts Tagged "Giovanni Carta"

Palazzo della Regione 3 copia

La Giunta regionale ha nominato gli amministratori straordinari delle soppresse province di Olbia Tempio (Giovanni Carta), Carbonia Iglesias (Giorgio Sanna), Medio Campidano (Tiziana Ledda) e Ogliastra (Gabriella Mulas). Resteranno in carica fino al 31 dicembre 2015.

Su proposta dall’assessore Cristiano Erriu, è stata approvata la delibera che prevede la possibilità di assegnare immobili regionali in comodato d’uso gratuito agli enti, agenzie regionali, e società in house a fini istituzionali. Le società in house interessate potranno fare richiesta agli uffici degli Enti locali. A carico delle Società rimarranno tutte le spese di gestione ordinaria e straordinaria. I due obiettivi principali sono risparmio per le casse pubbliche e la valorizzazione del patrimonio regionale.

Su proposta dell’assessore Donatella Spano è stato espresso giudizio positivo sulla compatibilità ambientale per un impianto eolico di 200 kw nel comune di Nulvi, vicino a un parco eolico già esistente. Deliberato anche di non sottoporre ad ulteriore procedura di VIA la richiesta per la dismissione del bacino collinare del Forte Village nel comune di Pula, non più necessario a garantire i fabbisogni idrici, e per un impianto eolico di potenza pari a 59 KW in località Foddigheddu, nel comune di Mamoiada in provincia di Nuoro.

È stata prorogata fino al 30 aprile prossimo la gestione provvisoria del bilancio per l’esercizio finanziario 2015 dell’Agenzia ARGEA. Sempre su proposta dell’assessore Elisabetta Falchi, ma in relazione all’Agenzia regionale per lo sviluppo in agricoltura LAORE Sardegna, è stato approvato il bilancio di previsione per il 2015 e il bilancio pluriennale 2015/17.

Dopo il risanamento e l’approvazione del piano di dismissioni della Società Carbosulcis, la Giunta regionale ha nominato quest’oggi l’amministratore unico della società. Si tratta dell’ingegnere Antonio Martini, attualmente dirigente del Mise, il ministero dello Sviluppo economico. In attesa dell’approvazione della riforma dei Consorzi Fidi, la Giunta su proposta dell’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras ha approvato una modifica interpretativa delle direttive di attuazione della legge di riferimento per evitare disallineamenti che possano ledere la par condicio tra i consorzi dopo l’approvazione delle nuove direttive di gennaio 2014.

La Giunta, infine, ha approvato la relazione annuale per l’esercizio finanziario 2013 che ha destinato, in base al numero degli studenti iscritti, il 65% delle risorse all’Università di Cagliari e il 35% all’Università di Sassari secondo quanto previsto dalle norme sui rapporti tra la Regione e le Università della Sardegna.

Sede Provincia via Mazzini Sede Provincia Medio Campidano 1 copia

Presidenti e commissari delle Province hanno chiesto aiuto alla Regione per far fronte agli impegni, nel corso di un’audizione nella seduta congiunta della I e della III commissione.

Le previsioni di bilancio per il 2015 del sistema degli enti intermedi che i commissari e i presidenti eletti delle province sarde hanno confermato nel corso dell’audizione, alla quale ha partecipato anche l’assessore degli Enti Locali, Cristiano Erriu, fanno emergere uno sbilanciamento di oltre 34 milioni di euro e uno sforamento del patto di stabilità che supera i 51 milioni di euro. I presidenti di Nuoro (Costantino Tidu), Oristano (Massimiliano De Seneen) e l’assessore della provincia di Sassari, Rosario Musmeci, insieme con i commissari di Cagliari (Franco Sardi), Medio Campidano (Tiziana Ledda), Ogliastra (Gabriella Mulas), Sulcis (Giorgio Sanna) e Gallura (Giovanni Carta), hanno consegnato ai presidenti delle commissioni Riforme (Francesco Agus, Sel) e Programmazione (Franco Sabatini, Pd) i dati di sintesi della situazione finanziaria, di bilancio e del personale che riguarda le rispettive amministrazioni, per fornire un quadro esaustivo in vista della predisposizione di una apposita risoluzione delle competenti commissioni consiliari.

I commissari e gli amministratori delle province hanno inoltre rappresentato le criticità e le emergenze che attengono il personale e i servizi essenziali.

Rosario Musmeci, in rappresentanza dell’amministrazione provinciale di Sassari, ha dichiarato la sospensione, a partire dal prossimo 9 aprile, del servizio di trasporto e assistenza ai disabili ed ha denunciato un fabbisogno immediato della Provincia di 3,5 milioni di euro (2.7 milioni per la prosecuzione dei servizi garantiti dalla società in house, Multiss, e 800mila euro per il servizio di assistenza e trasporto ai disabili). L’insufficienza delle risorse per le manutenzioni ordinarie e riferibili alla sicurezza degli edifici scolastici e dei servizi connessi al diritto allo studio è stata rimarcata da tutti gli amministratori che hanno invocato un tempestivo sostegno della Regione, per la prosecuzione della attività proprie delle amministrazioni provinciali.

Massimiliano De Seneen, presidente della provincia di Oristano, ha auspicato il ripristino del fondo unico ai livelli del 2013 e un intervento sulle cosiddette opere delegate, affermando che il bilancio della Provincia di Oristano, a seguito dei tagli, ha una disponibilità di risorse ridotta di 4 milioni di euro, rispetto al 2014, per garantire i medesimi servizi dell’anno precedente.

La commissaria della provincia Ogliastra, Gabriella Mulas, ha confermato un disavanzo di 3 milioni di euro che comporterà l’interruzione dei servizi della società in house “Nugoro spa” con conseguenze nelle forniture del carburante per il riscaldamento nelle scuole.

Lo sbilanciamento annunciato dalla provincia Nuoro supera i 14 milioni e mezzo di euro  (corrisponde al prelievo complessivo dello Stato nelle casse dell’ente) e il presidente Costantino Tidu ha affermato di vantare crediti per otto milioni di euro verso la Regione, a fronte di una cassa pari a 2,5 milioni di euro (risorse sufficienti per il pagamento delle retribuzioni dei dipendenti a tempo indeterminato).

La mancanza di fondi per lo “sfalcio dell’erba” nelle strade di pertinenza (circa 500mila euro) e le conseguenze implicazioni di carattere penale che ne derivano, hanno fatto sì che la commissaria del Medio Campidano, Tiziana Ledda, abbia già comunicato l’intenzione di chiudere al traffico le strade provinciali per “gravi rischi all’incolumità pubblica”. Meno allarmante la situazione nella provincia del Sulcis che farà fronte ai 600mila euro di sbilancio con un taglio alle manutenzioni e ai contributi alle associazioni sportive e culturali.

Il commissario Giorgio Sanna ha però preannunciato lo sforamento del patto 2015 ed ha avanzato la proposta di una legge regionale che autorizzi gli amministratori delle province sarde a superare i previsti tetti di spesa.

Il patto sarà superato per quasi 13 milioni in provincia di Cagliari: il commissario Franco Sardi ha comunicato l’approvazione del bilancio dell’ente ed ha confermato l’impiego dei lavoratori interinali fino al prossimo 30 agosto, mentre il prossimo 30 aprile cesseranno gli operatori per la mediazione linguistica.

Zero stanziamenti per le strade e le manutenzioni è il dato che dà il quadro della situazione della provincia Gallura ad un anno dalla tragica alluvione di Olbia. Il commissario Giovanni Carta che chiuderà il 2015 con un sbilancio di 6 milioni di euro e sforerà il patto di stabilità per 3,5 milioni di euro ha inoltre comunicato la prosecuzione dei servizi con la società “Multiss” solo fino al prossimo giugno.

L’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu, nel corso del suo breve intervento, ha definito “improponibile” l’impegno della Regione per far fronte alla crisi finanziaria che investe tutte le amministrazioni provinciali in Italia ma non ha escluso iniziative per “tamponare” le emergenze denunciate dagli amministratori. L’assessore, nel ribadire la volontà di procedere con la legge di riforma degli Enti locali, ha quindi auspicato iniziative del livello statale per «consentire di gestire al meglio la grave situazione in cui versano le Province».   

Palazzo del Consiglio regionale 2 copia

Giornata di audizioni, in commissione Autonomia, per l’esame del disegno di legge n° 176 sul riordino del sistema delle autonomie locali.

Il commissario della Provincia Olbia Tempio, Giovanni Carta, ha così evidenziato  lo sforamento del “patto di stabilità” insieme con una previsione di chiusura in deficit del bilancio dell’amministrazione  gallurese (circa otto milioni di euro). La Provincia del Nordest potrà fare fronte alle spese obbligatorie fino al prossimo giugno ma nella bozza di bilancio ha azzerato le poste per gli interventi nelle strade provinciali  e per la messa in sicurezza degli 800 chilometri di stecche fluviali che interessano il territorio e per i quali sarebbero necessari circa 4.5 milioni di euro. Risorse che non sono disponibili così come è particolarmente critica la situazione per l’erogazione di tutti gli altri servizi che stanno in capo alle amministrazioni provinciali ad incominciare da quelle attinenti gli edifici scolastici. Il commissario Carta, a questo proposito, ha denunciato che la Provincia non è nelle condizioni di intervenire per risolvere il problema che riguarda tre scuole (due licei e l’agraria) ubicate in zone a rischio alluvione.

Tiziana Ledda, commissario del Medio Campidano,  ha quantificato in circa cinque milioni di euro le risorse che servono in aggiunta a quelle previste dal Fondo Unico degli Enti locali («bastano solo per i costi del personale») ed ha confermato lo sforamento dei tetti di spesa del patto di stabilità anche per l’amministrazione campi danese.  Insieme con l’impossibilità a garantire interventi di manutenzione nelle strade e per le scuole, Tiziana Ledda, ha posto in evidenza le preoccupazioni dei dipendenti per il loro futuro occupazionale.

La commissario della Provincia Ogliastra, Gabriella Mulas, ha preannunciato «il mancato rispetto dei vincoli del patto di stabilità ed uno sforamento di circa 2.8 milioni di euro, nonostante gli sforzi compiuti – così ha dichiarato Mulas – per la riduzione della spesa e l’applicazione di quanto disposto dalla delibera della giunta regionale n.23/20 che prevede, tra le altre, anche la chiusura di una delle due sedi dell’amministrazione provinciale».

Franco Sardi, commissario della provincia di Cagliari ha evidenziato le ripercussioni sul bilancio che derivano dalla cancellazione dello sgravio del 70% dell’Irap (1.041.000 euro di imposta nel 2015 contro i circa 350.000 euro dello scorso esercizio). Sardi ha quindi preannunciato la volontà, insieme con i presidenti di Sassari, Nuoro e Oristano, Alessandra Giudici, Costantino Tidu e Massimiliano de Seneen, di presentare ricorso al Tar contro il previsto decreto ministeriale (comma 418 della legge di stabilità) che definisce il riparto tra tutte provincie del miliardo di euro da riversare allo Stato per compartecipazioni tributarie. Una misura che se applicata nell’Isola, peserà oltre 50 milioni di euro sui già magri bilanci delle amministrazioni provinciali. In merito al bilancio, il commissario di Cagliari ha quindi confermato che a fronte di 71 milioni di euro di spese obbligatorie le entrate sono state di 61 milioni e che 6 milioni di euro sono stati reperite con l’innalzamento al livello massimo delle aliquote sulle imposte, ad incominciare da quelle per Rc auto.

Il presidente facente funzioni della provincia di Nuoro, Costantino Tidu, ha invece evidenziato il taglio dei trasferimenti correnti che sono passati dai 14 milioni di euro del 2014 ai 10 milioni per l’anno in corso ed ha rimarcato uno sbilanciamento tra entrate correnti e spese correnti superiore ai 14 milioni di euro. Tidu ha inoltre affermato che stante l’attuale situazione finanziaria l’amministrazione provinciale di Nuoro potrà garantire il regolare pagamento delle retribuzioni ai dipendenti (215 a tempo indeterminato, 40 a tempo determinato e 4 dirigenti) fino al prossimo giugno.

I presidenti e i commissari hanno inoltre fornito indicazioni sull’andamento delle partecipate e delle rispettive società in house (Multiss, Proservice, Ctm, Nugoro spa) e hanno rimarcato i rischi per il mantenimento dei livelli dei servizi e dei livelli occupazionali.

Sono intervenuti per richiedere chiarimenti o per svolgere alcune riflessioni i consiglieri Franco Sabatini (Pd), Michele Cossa (Riformatori), Salvatore Demontis (Pd), Roberto Deriu (Pd) e Giuseppe Meloni (Pd).

Il presidente della Terza commissione, Franco Sabatini, ha quindi proposto una riunione congiunta della Terza e della Prima commissione per dare corso ad una serie di approfondimenti con le audizioni dei presidenti e dei commissari della province, del presidente della Giunta e degli assessori della Programmazione e degli Enti Locali. Proposta accolta dal presidente della commissione Autonomia, Francesco Agus (Sel) che, in conclusione dei lavori, ha evidenziato la necessità di alcune modifiche al testo del Dl 167 e una serie di “problemi aperti” per quanto riguarda gli Enti Locali che, così ha dichiarato Agus, «andiamo a superare con la riforma e che erogano servizi essenziali per i cittadini, con l’impiego di migliaia di dipendenti pubblici».    

In rappresentanza della provincia di Oristano, l’assessore dei Lavori pubblici, Giovanni Pia, ha messo l’accento sul fatto che «a causa di una serie di interventi legislativi, l’amministrazione presenta un disavanzo di circa 7.5 milioni che non consentirà di garantire alcuni servizi alla comunità, dal trasporto dei disabili alla manutenzione delle rete stradale e degli edifici scolastici», riservandosi poi di fornire un rapporto dettagliato sulla situazione finanziaria dell’ente che gli uffici finanziari stanno completando.

Successivamente è intervenuto il presidente dell’Anci, Piersandro Scano, che in apertura ha sintetizzato i contenuti del documento elaborato dall’associazione ad Abbasanta il 3 ottobre dell’anno scorso. «Il documento – ha spiegato – immagina una riforma fondata su due pilastri, la Regione ed i Comuni, e prevede il superamento delle province attraverso il potenziamento del ruolo degli stessi Comuni, evitando i rischi di un nuovo centralismo regionale. La diffusione dell’associazionismo fra enti locali, va inteso non solo come strumento per la migliore gestione di funzioni e servizi ma come vera e propria leva dello sviluppo locale».

Quanto alla possibile nuova mappa delle autonomie, Scano si è detto convinto che, «anche sul piano culturale, occorre tenere nella massima considerazione le regioni storiche della Sardegna e le esperienze che hanno rappresentato; considerare la storia come riferimento è il miglior antidoto al particolarismo. Serve inoltre molta flessibilità nell’approccio al territorio, immaginando la riforma come un processo dinamico che può articolarsi in almeno due fasi; considerando i tempi non certo brevi delle riforme costituzionali di cui si sta occupando il Parlamento, la Sardegna ha il tempo di definire un modello sardo che, da una parte, assegni un ruolo incisivo alla conferenza Regione-Autonomie locali e, dall’altra, disciplini le modalità di gestione associata dei servizi fondamentali da parte dei Comuni».

Salvatore Sanna si è soffermato sulla necessità di configurare un livello di governo intermedio che si occupi di programmazione e pianificazione territoriale, e Rodolfo Cancedda che ha suggerito, fra l’altro, di eliminare la doppia suddivisione fra Comuni basata sulla popolazione (da 0 a 3.000 e da 0 a 10.000) presente nel disegno di legge della Giunta ma non prevista dalla normativa nazionale.

Nel dibattito sviluppatosi dopo le relazioni dei rappresentanti delle autonomie locali, sono intervenuti i consiglieri regionali Roberto Deriu e Franco Sabatini del Pd, Michele Cossa dei Riformatori sardi ed Oscar Cherchi di Forza Italia.

Nelle sue conclusioni il presidente della commissione Francesco Agus ha sottolineato l’utilità del confronto con i rappresentanti delle autonomie anche perché, ha precisato, «la legge di riforma dovrà disciplinare contesti molto diversi per raggiungere l’obiettivo di un sistema sardo caratterizzato da una precisa identità; non solo, la nuova legge rappresenterà un banco di prova dell’attualità del nostro Statuto Speciale».

Le audizioni proseguiranno nella giornata di domani con l’intervento dei rappresentanti della Commissione paritetica Stato-Regione. Alle 10.00 saranno ascoltati i componenti espressi dalla Regione Alessandro Demartini e Mario Scano, mentre alle 11.00 sarà la volta del senatore Francesco Sanna e di Ilenia Ruggiu, designati dallo Stato.

L’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, in rappresentanza del presidente Francesco Pigliaru, aperto l’incontro della Comunità del Parco, presso la presidenza della Regione a Cagliari, per le designazioni di presidente e rappresentanti nel Consiglio Direttivo.
«Il Parco nazionale di La Maddalena – ha detto l’assessore dell’Ambiente – ha tutti i requisiti naturalistici per ambire a diventare internazionale. Quel che adesso è necessario è un forte ruolo di coordinamento e indirizzo, espresso da un Consiglio direttivo di grande competenza.»
L’assessore, il commissario della Provincia di Olbia Tempio Giovanni Carta e il sindaco di La Maddalena Angelo Comiti hanno convenuto di attribuire la Presidenza della Comunità del Parco al Presidente della Regione, tramite delega all’assessore della difesa dell’ambiente Donatella Spano.
La Comunità del Parco si è espressa in maniera unanime, in base all’esperienza certificata nei curriculum, a favore della nomina dei componenti della Comunità del parco. I delegati sono Bruno Paliaga, che vanta una lunghissima esperienza in qualità di direttore del Parco della Maddalena e delle Aree marine protette di Capo Carbonara e della Penisola del Sinis Mal di Ventre e di direttore del Consorzio di gestione del Parco Naturale regionale di Molentargius, oltre essere stato Commissario per il G8, aver prodotto numerose pubblicazioni scientifiche e ad aver lavorato per il Ministero della Pubblica Istruzione e diverse Università; Luca Ronchi, guida ambientale escursionistica iscritta all’Albo Regionale con un’esperienza decennale all’interno del Parco di La Maddalena in qualità di responsabile della progettazione di attività di Educazione Ambientale ed escursionismo naturalistico, progetti didattici, monitoraggio dei flussi antropici, censimento delle attività di pesca professionale; Andrea Rotta, ricercatore del Dipartimento di Biologia Animale della Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Sassari, esperto in attività di ricerca e monitoraggio sui cetacei, già Consulente ambientale e collaboratore dell’Ente Parco La Madalena, e Vincenzo Di Fraia, docente dell’Istituto tecnico Navale D. Millelire, direttore dei Corsi P.S.S.R – (Certificazione di Sicurezza Personale e Responsabilità Sociali) su nomina del Ministero dei Trasporti, e Comandante e Direttore di macchina di unità navali per il trasporto marittimo.
I nominativi saranno inoltrati al ministero dell’Ambiente per la formalizzazione dell’incarico.

 

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu, ha nominato i nuovi commissari delle quattro province cancellate dal referendum e della provincia di Cagliari. Su cinque nomi c’è da registrare una sola conferma: per la Provincia di Olbia Tempio, è stato confermato Giovanni Carta. Tiziana Ledda, direttore generale dell’aerea legale della Presidenza, è il nuovo commissario della provincia del Medio Campidano; Franco Sardi, direttore generale dell’assessorato al Bilancio, guiderà la Provincia di Cagliari; Maria Gabriella Mulas, direttore generale dei servizi idrici della Presidenza, è il nuovo commissario della Provincia dell’Ogliastra; per la Provincia di Carbonia Iglesias, infine, al posto di Roberto Neroni è stato nominato Giorgio Sanna, direttore generale dell’Enas.

Cristiano Erriu