15 November, 2024
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È importante che la popolazione capisca la necessità di accedere in maniera consapevole alla vaccinazione e, ancora, che vaccinarsi vuol dire aumentare la qualità della vita e ridurre la circolazione di agenti infettivi. Perché, in termini di prevenzione primaria, la cultura scientifica ha documentato che in questo modo si salvano vite umane e si ha un miglioramento della salute globale. E ancora, che le vaccinazioni riducono l’utilizzo di antibiotici, che devono essere accompagnate da una informazione a un corretto utilizzo degli antibiotici, così da ridurre la possibilità di creare antimicrobico resistenze.

In sintesi questo quanto emerso ieri mattina nell’auditorium dell’istituto Devilla di via Monte Grappa a Sassari. È stata questa la location scelta dal Centro regionale di farmacovigilanza della Sardegna (Crfv) per l’evento formativo “Farmacovigilanza con e per il cittadino” che ha coinvolto circa 400 studenti degli istituti superiori della provincia di Sassari, anche con un concorso fotografico e video.

Ai ragazzi si sono rivolti i numerosi esperti che, nell’arco della mattina, si sono alternati al tavolo dei relatori. Tra questi anche Paolo Castiglia, direttore della struttura di Igiene e controllo delle infezioni ospedaliere dell’Aou di Sassari, e Giovanni Sotgiu della stessa struttura.

Il direttore della struttura di Igiene e controllo dell’Aou ha descritto l’importanza della comunicazione vaccinale inserita nel panorama dell’evoluzione tecnologico-informatica in cui emergono i fenomeni della Mobile Health (uso delle tecnologie mobili quali telefoni cellulari, smarthphone e tablet nell’ambito sanitario), e si implementano sistemi comunicativi come il sito VaccinarsinSardegna.org, strumento istituzionale della Regione e della stessa Azienda ospedaliero universitaria. «In un momento in cui si dibatte sull’obbligo vaccinale – ha detto Paolo Castiglia – è importante che venga garantito un accesso consapevole alla vaccinazione». Un contributo all’informazione arriva proprio dal sito web dedicato alle vaccinazioni nato nel 2017 con l’obiettivo di contrastare la cyber disinformation limitata non solo alle fake news, ma anche a tutte le notizie fuorvianti e ingannevoli, presentate e promosse intenzionalmente sul web. In particolare le bufale sui rischi da vaccinazione. I vaccini proprio perché somministrati a centinaia di milioni di soggetti sani sono i presidi sanitari meglio tollerati, più sicuri e controllati. È importante che i cittadini continuino a segnalare ogni possibile evento avverso da farmaci e da vaccini anche dopo la loro commercializzazione, proprio per consolidare le conoscenze cliniche di sicurezza ed efficacia sul campo.

Giovanni Sotgiu, invece, ha raccontato ai ragazzi la rivoluzione compiuta dai vaccini e come, con il loro utilizzo, sia stato possibile sconfiggere le grandi epidemie. A partire dal vaiolo che l’Oms ha dichiarato eradicato nel 1980, dopo gli ultimi due casi di malattia registrati nel 1975 in Bangladesh e nel 1977 in Somalia. E ancora, il vaccino contro la poliomielite che ha reso l’Europa area polio-free e così quasi tutto il mondo, eccetto una ristretta area geografica del Sud Est Asiatico. L’importanza della prevenzione primaria non va dimenticata, essendo le vaccinazioni spesso vittime del loro successo. In conclusione il docente ha ricordato i vantaggi del vaccino contro contro l’Hpv che negli Stati Uniti, attraverso la sua sistematica distribuzione, ha condotto al calo delle infezioni che causano il carcinoma della cervice uterina e le lesioni condilomatose.

L’Aou di Sassari, inoltre, era presente nel cortile anche con un gazebo informativo per dare ai giovani un’ampia informazione sull’importanza dei vaccini.

L’evento realizzato a Sassari si inserisce tra i compiti istituzionali del Centro regionale di farmacovigilanza della Sardegna che svolge attività di formazione e informazione indipendente sulla sicurezza di farmaci e vaccini, rivolte ad operatori sanitari e cittadini, con l’obiettivo di un coinvolgimento nel percorso della Farmacovigilanza. A spiegare questo ruolo è stata Maria Erminia Stochino, responsabile scientifica del Crfv Sardegna, che ha focalizzato il suo intervento sulla sicurezza dei farmaci e sul loro monitoraggio dopo l’autorizzazione al commercio. E sempre la responsabile ha spiegato ai tanti ragazzi presenti in sala, con un linguaggio semplice e comprensibile, il percorso compiuto da una molecola per diventare farmaco.

Di grande interesse anche gli interventi degli altri relatori: Marco Pistis, ordinario di Farmacologia clinica, ha spiegato la necessità di un uso responsabile degli antibiotici, perché il loro abuso può far emergere superbatteri multiresistenti, pericolosi per la salute dell’uomo. Rossella Mura, presidente della Società italiana di Pediatria sezione Sardegna, ha parlato dei falsi miti sui vaccini e di fake news, quindi Arianna Deidda farmacologa clinica del Crfv Sardegna ha illustrato il ruolo dei cittadini nella farmacovigilanza e nella vaccinovigilanza. Maria Vittoria Sanna della Comunicazione e formazione del Crfv Sardegna ha parlato di disinformazione e informazione sul web. All’evento hanno partecipato anche Donatella Garau responsabile regionale di Farmacovigilanza per l’assessorato dell’Igiene e Sanità quindi Maria Giovanna Cossu referente di Educazione alla Salute per l’Ufficio scolastico regionale, ambito territoriale provincia di Sassari.

All’evento di Sassari il Crfv ha abbinato un concorso fotografico e video che come traccia aveva il tema della sicurezza del farmaco e dei vaccini.

A vincere il primo premio è stato lo scatto fotografico e il testo realizzato dai ragazzi dell’istituto tecnico “Salvatore Ruju” di Sassari. Un cuore fatto di ragazzi che avvolge un bimbo appena nato e la scritta “Circonda d’amora i più deboli, vaccina il tuo bambino”. L’elaborato, simile a un manifesto utilizzato per le campagne di comunicazione, porta inoltre una didascalia con la quale i ragazzi hanno espresso un concetto fondamentale, ribadito dagli esperti anche durante l’incontro, e cioé che:«Più persone sono vaccinate, minori sono le possibilità che l’agente patogeno in grado di scatenare la malattia riesca a circolare. Ecco perché è importante che l’adesione al vaccino sia massima». Al secondo e al terzo posto, invece, si sono classificati i video realizzati dai ragazzi del liceo linguistico e sportivo Paglietti di Porto Torres con “Il mondo che vorrei…l’importanza della scelta” e del liceo scientifico Fermi di Alghero con “Un vaccino è un sorriso nel bambino”.

All’istituto primo classificato è andata una targa mentre a tutte e tre le scuole sono stati donati due libri che arricchiranno le biblioteche dei relativi istituti: “Il Vaccino non è un’opinione” di Roberto Burioni e “Come nascono le medicine” di Maurizio d’Incalci e Lisa Vozza.

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Sabato 25 novembre al Teatro Massimo di Cagliari, dalle 9.30, si terrà la “Giornata Nazionale della Malattia di Parkinson 2017”L’evento è promosso dalla ACCADEMIA LIMPE- DISMOV, dalle Associazioni dei malati e dalla Fondazione LIMPE per il Parkinson Onlus, insieme alle associazioni dei pazienti.

La manifestazione è organizzata congiuntamente dalla Clinica Neurologica dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari (diretta da professor Giovanni Defazio) e dal reparto di Neurologia dell’Ospedale  Brotzu (diretta da dott. Maurizio Melis) e sarà coordinata dai dottori Antonino Cannas e Giovanni Cossu, responsabili scientifici dell’evento, in collaborazione con gli altri medici dei centri (dott. Paolo Solla, dott. Marcello Mario Mascia, dott.ssa Daniela Murgia, dott. Gianluca Floris, dott.ssa Antonella Muroni, dott. Carlo Casula, dott Carlo Conti), e in collaborazione con le associazioni PARKINSON in Sardegna. Interverranno inoltre, presidenti delle associazioni dei pazienti parkinsoniani.

La “Giornata Nazionale Parkinson” è naturalmente aperta a tutti i pazienti affetti da malattia di Parkinson o parkinsonismi e ai loro familiari, anche non afferenti ai Centri Parkinson del Policlinico Duilio Casula di Monserrato o dell’Ospedale Brotzu, che avranno il piacere, l’interesse e la curiosità di saperne di più su questa malattia, sulle sue cause, sul suo decorso e sulle terapie oggi a disposizione.

Oltre ai medici specialisti dedicati alla malattia di Parkinson, altri medici e ricercatori parleranno dei vari aspetti della malattia e saranno a disposizione dei pazienti e dei familiari per qualsiasi domanda o consulenza che abbia attinenza con la malattia.

La giornata prevede la partecipazione attiva dei pazienti. «Alcuni di essi – dicono gli organizzatori – proporranno la loro testimonianza riguardo alle loro esperienze con le terapie più innovative, alternative alla terapia tradizionale con farmaci dopaminergici assunti per via orale, come l’infusione intradigiunale di levodopa. Verranno, inoltre, descritte strategie alternative sul versante riabilitativo come la pratica del ballo sardo nel paziente parkinsoniano».

Altri pazienti, che dopo la diagnosi di malattia e l’inizio della terapia dopaminergica, hanno sviluppato capacità creative originali di tipo artigianale o artistico, esporranno i loro lavori, a testimonianza della vitalità intellettuale che molti pazienti non solo conservano, ma addirittura amplificano lungo il decorso della malattia e durante l’assunzione della terapia dopaminergica.

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Sabato 28 novembre il Teatro delle Saline di Cagliari ospiterà la “Sesta Giornata Nazionale della Malattia di Parkinson”.

L’evento è promosso dalla Lega Nazionale per la Lotta Contro la Malattia di Parkinson (LIMPE), dalle Associazioni dei malati: Parkinson Italia (PI) e Associazione Italiana Parkinsoniani (AIP), sotto il patrocinio della Presidenza della Repubblica. L’inizio è fissato alle 9.30.

La manifestazione è organizzata congiuntamente dalla Clinica Neurologica dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari (diretta da professor Francesco Marrosu) e dal reparto di Neurologia dell’Ospedale Brotzu (diretta da dott. Maurizio Melis) e sarà coordinata dai dottori Antonino Cannas e Giovanni Cossu, responsabili scientifici dell’evento, in collaborazione con gli altri medici dei centri (dott. Paolo Solla, dott. Marcello Mario Mascia, dott.ssa Daniela Murgia, dott. Gianluca Floris, dott.ssa Monica Puligheddu, dott.ssa Roberta Arca), e in collaborazione con le associazioni Parkinson in Sardegna. Interverranno, infatti, Raimondo Pala e Giorgio Rocca, presidenti delle due maggiori associazioni dei pazienti parkinsoniani.

L’evento avrà inizio alle 9.30 e si svolgerà presso il Teatro delle Saline di Cagliari.  La “Giornata Nazionale Parkinson” è naturalmente aperta a tutti i pazienti affetti da malattia di Parkinson o parkinsonismi e ai loro familiari, anche non afferenti ai Centri Parkinson del Policlinico Duilio Casula di Monserrato o dell’Ospedale Brotzu, che avranno l’interesse e la curiosità di saperne di più su questa malattia, sulle sue cause, sul suo decorso e sulle terapie oggi a disposizione.

Oltre ai medici specialisti dedicati alla malattia di Parkinson, altri medici e ricercatori (tra i quali il prof. Manolo Carta) parleranno dei vari aspetti della malattia e saranno a disposizione dei pazienti e dei familiari per qualsiasi domanda o consulenza che abbia attinenza con la malattia.

La riunione contemplerà, la partecipazione attiva dei pazienti, che non saranno solo fruitori di nozioni scientifiche elargite dagli esperti, ma soggetti attivi dell’animazione della giornata. Alcuni di essi, infatti, proporranno la loro testimonianza riguardo alle loro esperienze personali con le terapie più innovative, alternative alla terapia tradizionale con farmaci dopaminergici assunti per via orale, come l’infusione intradigiunale di levodopa.

Altri pazienti, che dopo la diagnosi di malattia e l’inizio della terapia dopaminergica, hanno sviluppato capacità creative originali di tipo artigianale o artistico, esporranno alla visione dei partecipanti alcuni dei loro manufatti o dei loro prodotti culturali, a testimonianza della vitalità intellettuale che molti pazienti non solo conservano, ma addirittura amplificano lungo il decorso della malattia e durante l’assunzione della terapia dopaminergica.

Un ringraziamento particolare alla Compagnia Teatrale Akròama per la sensibilità dimostrata nella concessione del loro spazio scenico per questa manifestazione.