5 November, 2024
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Piras visita impianti di Santa Teresa Gallura
Sono 96 i Comuni sardi che hanno partecipato ed ottenuto i finanziamenti previsti dal bando per lo sviluppo di progetti sperimentali di reti intelligenti in ambito energetico, le cosiddette micro grid. Il bando, con una dotazione finanziaria iniziale di 3,9 milioni di euro, ai quali si sono aggiunti altri 3,5 milioni, per un totale di 7,4 milioni (fondi POR FESR Sardegna 2014-2020) era stato pubblicato dall’Assessorato dell’Industria nel marzo dello scorso anno ed è stato chiuso un anno fa. Tutti i 96 Comuni partecipanti hanno ottenuto immediatamente i finanziamenti con un contributo della Regione pari al 100% delle spese ammesse, per un massimale di 150mila euro più IVA a progetto. Ieri e oggi l’assessora dell’Industria, Maria Grazia Piras, è stata a Gavoi e Santa Teresa Gallura per incontrare i sindaci, Giovanni Cugusi ed Ilario Pisciottu, e visitare gli impianti, già in funzione, realizzati dalle due amministrazioni.

«Era questa la risposta che ci attendevamo dai Comuni quando abbiamo pubblicato il bando: voglia di misurarsi con le micro grid e pensare a sistemi innovativi di stoccaggio dell’energia. Insieme alle amministrazioni locali stiamo dimostrando che è possibile realizzare, tassello dopo tassello, un nuovo modello energetico così come previsto dal Piano Energetico Regionale approvato due anni fa – ha detto l’assessore Maria Grazia Piras -. Con le tante azioni del PEARS già avviate stiamo promuovendo un modello innovativo che privilegia la generazione diffusa calibrata sui profili di consumo delle utenze, la promozione dell’accumulo distribuito, l’adeguamento tecnologico e il conseguente efficientamento degli impianti esistenti. Le micro grid sugli edifici comunali – ha aggiunto Maria Grazia Piras – sono anche un modo per dare concretezza alle politiche già intraprese a livello comunale, per esempio qui a Gavoi. In passato i Comuni hanno investito notevoli risorse nell’installazione di impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile. L’impegno della Regione non è stato soltanto di natura finanziaria. La promozione di politiche di sostenibilità energetica si è sviluppata infatti con numerosi provvedimenti: dai bandi per l’efficientamento alle risorse destinate alla mobilità elettrica. Oggi le micro grid sono elemento indispensabile per il processo di diffusione delle smart grid, basate sull’integrazione di sistemi ICT per il monitoraggio dei consumi e di sistemi di accumulo. In un futuro non troppo lontano, le smart grid, oltre a portare risparmio ed efficienza, con consumi programmabili e prevedibili, permetteranno anche di superare le criticità legate alla variabilità delle risorse rinnovabili. In Sardegna ci sono già due esempi di smart community, Berchidda e Benetutti, che grazie all’intervento della Regione hanno acquisito la titolarità delle reti elettriche e stanno programmando gli interventi per realizzare le smart grid. Infine – ha concluso Maria Grazia Piras -, mi piace sottolineare il fatto che alle gare per la realizzazione delle reti nei 96 Comuni, sia nella fase tecnico-progettuale che in quella esecutiva, hanno partecipato per lo più imprese sarde, affiancate da nuove professionalità che hanno saputo misurarsi con la sfida energetica del futuro. Segno che il mercato locale ha saputo rispondere, con forti ricadute sull’intero settore.»
Gli interventi sono stati realizzati su singoli edifici: scuole, palestre, case comunali e altre strutture pubbliche. Permettono di utilizzare in maniera efficiente la produzione di energia da fotovoltaico e di conservarne l’eccesso tramite sistemi di accumulo e opportuni sistemi di gestione. Tutto ciò per ottenere l’integrazione tra produzione, accumulo e consumo, con l’obiettivo di utilizzare prioritariamente le risorse di produzione elettrica già attualmente installate e massimizzare l’autoconsumo di energia. Tra gli impianti realizzati, quello del Comune di Gavoi è costato poco più di 161mila euro. L’intervento ha riguardato la Casa Comunale, in piazza Santa Croce. La potenza di picco complessiva dell’impianto di produzione è di quasi 20 KWp e la fonte primaria di generazione è solare fotovoltaica. La nuova struttura consente oggi un aumento considerevole dell’autoconsumo energetico e un vantaggio in termini economici (80% in meno nel costo della bolletta) ed ambientale, con conseguente riduzione di emissioni di CO2. Un intervento importante è stato realizzato anche a Santa Teresa di Gallura, Comune tra i più attivi nelle iniziative per l’efficientamento energetico, la mobilità sostenibile e la salvaguardia dell’ambiente. Nel centro gallurese è stato realizzato un intervento nella palestra comunale già dotata di un impianto fotovoltaico di potenza pari a 40KWp e di una macchina termica per la climatizzazione invernale e estiva. La rete intelligente, attivata da poche settimane, consentirà un forte risparmio di combustibile (con risparmi nella bolletta pari al 90%) e la riduzione delle emissioni in atmosfera. Inoltre, i prelievi di energia dell’edificio dalla rete saranno ridotti del 40%, a fronte di un incremento dell’autoconsumo pari all’81,7%.

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Pigliaru Arru Gavoi inaugurazione casa salute

Il governatore Francesco Pigliaru e l’assessore della Sanità Luigi Arru hanno inaugurato la Casa della Salute di Gavoi. intitolata alla memoria del piccolo Roberto Sanna, un bambino di Gavoi affetto da una malattia rara e morto questa estate, la Casa della Salute del centro barbaricino, inaugurata questa mattina dal presidente della Regione, Francesco Pigliaru. Alla cerimonia, con il presidente ed il sindaco di Gavoi, Giovanni Cugusi, erano presenti l’assessore della Sanità, Luigi Arru, il direttore sanitario dell’Ats, Francesco Enrichens, il direttore della Assl di Nuoro, Andrea Marras, il direttore generale dell’Areus, Giorgio Lenzotti.
«La sanità è un esempio eloquente del modo in cui abbiamo scelto di lavorare, affrontando con coraggio le riforme di cui la Sardegna aveva urgente bisogno – ha detto Francesco Pigliaru -. Abbiamo smontato una macchina e ora la stiamo rimontando perché funzioni molto meglio di prima, dando ai cittadini, ovunque essi abitino, le risposte che servono. In questo come in altri settori importanti le riforme sono in corso con i disagi che obbligatoriamente ne derivano, ma è importante che i risultati si comincino a vedere: oggi questa Casa della Salute dimostra che si può restare in luoghi bellissimi, senza dover andar via, perché ci sono servizi come questo che permettono di vivere bene. Deve esser chiaro – ha aggiunto il presidente della Regione – che, se lo Stato arretra nei piccoli centri, soprattutto delle zone interne, la Regione avanza. Ed è importante che questa struttura appartenga ad un intero territorio, che sia a disposizione di dodicimila persone e non solo di un solo Comune. Qui a Gavoi sperimentiamo un modello che vogliamo sia d’esempio per tanti altri territori: nel prossimo anno vogliamo veder nascere altre strutture come questa. Troveremo le risorse, perché per i progetti validi i soldi si riesce a trovarli. E in questo l’impegno dell’Ats è fondamentale – ha concluso il presidente Pigliaru, sottolineando l’importanza dell’azienda unica –, lavora per eliminare gli sprechi e utilizzare i risparmi per migliorare i servizi per i cittadini.»
«Oggi è una bella giornata – ha rilanciato l’assessore Arru – ed è doveroso il ringraziamento alla famiglia di Roberto che ha avuto il coraggio civico di elaborare il lutto nell’ottica di una comunità. E comunità è parola chiave di questa giornata, perché questa struttura è stata fortemente voluta da cittadini e operatori di Gavoi. Questa Giunta sta cercando di ricreare comunità partendo proprio dal sistema sanitario delle zone interne.»

L’assessore ha ringraziato i vertici dell’Ats e della Assl di Nuoro e, soprattutto, «la comunità professionale, operatori che fanno le trasfusioni e le chemioterapie a casa, rivendicando in modo moderno il loro ruolo professionale. Vogliamo partire da qui per dare un messaggio sul nuovo modo di fare medicina dando salute a chilometro zero. Stiamo creando una rete col coraggio della programmazione, ma serve una comunità integrata, che utilizzi in maniera intelligente ogni euro della fiscalità generale». 
L’inaugurazione della Casa della Salute di Gavoi avviene a poche settimane dalla sua attivazione. La Casa è stata realizzata ristrutturando il vecchio Poliambulatorio grazie ad un finanziamento POR FESR di 200.000 euro, erogato dalla Giunta nel 2015. Nella struttura di Gavoi sono presenti tutti i medici di medicina generale, il pediatra di libera scelta, la guardia medica, la postazione del 118, il CUP, vari specialisti ambulatoriali, l’ambulatorio per le vaccinazioni, un punto prelievi, il consultorio, l’ambulatorio infermieristico. Strumenti e attrezzature sono stati acquistati anche con il contributo di un Comitato di cittadini, nato per sostenere il piccolo Roberto Sanna, nato con una malattia rara e morto la scorsa estate. I genitori hanno voluto mettere a disposizione della Comunità le risorse raccolte per Roberto.