Sabato mattina la Sala conferenze del Museo del borgo medioevale di Tratalias, ha ospitato un incontro organizzato dall’Interclub Rotary Carbonia Iglesias Cagliari. Il sindaco di Tratalias, Marco Antonio Piras, ha sottolineato il grande lavoro svolto a Tratalias dalla passione dei cittadini e dalle Amministrazioni che si sono succedute in questi ultimi decenni. Un grande sforzo di collettivo che ha permesso il recupero di un patrimonio architettonico unico nel suo genere, il borgo medioevale di Tratalias, nel quale spicca un gioiello dell’architettura romanica sardo-pisana, la Cattedrale di Santa Maria di Monserrat.
Il recupero, durato anni, realizzato in parte con finanziamenti pubblici, è pronto ad accogliere un turismo culturale di alto livello. Le sue botteghe si stanno popolando di artigiani di ogni genere per far rivivere la cultura del territorio tutto. Sono attivi eventi culturali per attirare visitatori e fruitori e rimettere in moto la piccola economia del borgo.
Come sindaco, Marco Antonio Piras ha dato immediata ospitalità al Progetto “Sulcis Lab” proposto dal Rotary, mettendo a disposizione locali e botteghe artigiane, per sperimentare questa azione di rilancio dell’artigianato locale. L’Amministrazione ha in programma di dare un contribuito per dare ospitalità agli studenti e docenti che realizzeranno questo laboratorio di progettazione di nuovi oggetti di artigianato per un mercato internazionale.
Dopo il sindaco, è intervenuto il presidente del Club Carbonia, Stefano Carbone, che ha ribadito quanto il Sulcis Iglesiente sia un’area dove, sino ad ora, troppo poco si è fatto e dove vi è moltissimo da fare per il recupero di un artigianato che sta scomparendo. Una “miniera” preziosa che non è mai stata scandagliata in profondità in modo sistematico e coordinato, in modo colto. Questo percorso è reso più difficile dal tradizionale individualismo dell’artigiano sardo, dalla scarsa conoscenza di nuovi mercati e dall’eccessiva frammentazione settoriale delle organizzazioni di categoria, che rende difficili azioni coordinate anche nell’ambito di un solo settore, come ad esempio quello dei tessuti e dei tappeti.
Stefano Carbone ha sottolineato che è necessario un lavoro che parta da questa convinzione di esseri speciali in una terra speciale unica al mondo. Partecipare e controllare affinché una classe politica nuova (come l’esempio del sindaco di Tratalias) spiani la strada ad idee innovative che coinvolgano le migliori e più vive forze della Sardegna, da quelle artigiane a quelle creative di nuovi talenti, come è appunto lo IED (Istituto Europeo di Design) preposto alla formazione dei nuovi creativi del futuro. Per questo è nato il progetto “Sulcis-Lab” che manifesta quanto il volontariato Rotary sia sensibile alla crisi del territorio.
Il presidente del Rotary Club di Carbonia ha rivolto un ringraziamento particolare al sindaco di Tratalias che ospiterà gli allievi IED e i prossimi workshop, avvicinando artigianato e “giovani designers” per creare nuovi oggetti che rappresenteranno il Sulcis Iglesiente nella Milano di EXPO 2015.
L’intervento del presidente del Rotary Club di Iglesias, Giovanni Cui, ha evidenziato l’entusiasmo e le aspettative degli artigiani di Iglesias e del territorio che, attraverso questo progetto sperano di avere, oltre che una importante crescita professionale, grazie a questa mescolanza di saperi, anche una occasione di innovazione delle proprie produzioni e un significativo ritorno economico e di visibilità.
L’intervento del presidente del Rotary Club Cagliari, Mario Figus, ha sottolineato quanto sia sentita la collaborazione dei soci del Club di Cagliari per lo sviluppo del Sulcis Iglesiente. Il progetto era tra i migliori proposti per Cagliari Capitale Europea 2019 esposto al Ghetto. Una sinergia che dura da anni e che ha visto impegnato il Club del capoluogo anche per il progetto per il recupero delle aree a discarica della Grande Miniera di Serbariu e nel recente Eco-Campus del 2013, nel quale giovani progettisti provenienti da tutta Europa, attraverso workshop, hanno sperimentato nuove tecniche di recupero.
Ha concluso l’incontro, l’ing. Giuseppe Casciu, che ha vissuto da vicino la storia del recupero del Borgo come progettista. Un racconto che ha fatto rivivere le varie fasi della ristrutturazione del Borgo e della Cattedrale, sottolineando il rapporto umano con la popolazione, per ottenere un risultato sorprendente ed affascinante. Il recupero di un luogo nel quale il tempo sembra essersi fermato.
Al termine dell’incontro, è stata effettuata la visita guidata del Borgo medioevale, dei suoi artigiani e della Cattedrale di Santa Maria di Monserrat.