24 November, 2024
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Le “Trincee profonde del Novecento” a cent’anni di distanza dalla fine della Grande Guerra. E’ il tema di un convegno che si terrà questo pomeriggio, alle 15.30, nell’Aula del Consiglio regionale.

Dopo i saluti del vice presidente dell’Assemblea, Eugenio Lai, sono previsti gli interventi dell’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, del sindaco di Cagliari Massimo Zedda, del prefetto di Cagliari Romilda Tafuri e del generale Giovanni Domenico Pintus, del Comando militare della Sardegna.

In programma anche le relazioni tematiche di Luciano Carta (Fondazione Siotto-Un paese nella Grande Guerra) ed Aldo Accardo (Università di Cagliari-Le trincee da colmare).

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Un migliaio di partecipanti, da Cagliari, in autobus e a piedi lungo otto Comuni della provincia, compreso Isili, fino alla meta: Ussana. Nel giorno dei festeggiamenti in onore di San Saturnino, patrono del capoluogo sardo e di Isili, ogni tappa è stata una festa, dove fedeli e pellegrini, accolti dagli amministratori locali, hanno potuto degustare i prodotti tipici del territorio: dai dolci della tradizione di Ussana all’olio di Escolca, fino al pane di Mandas, cotto nel forno a legna. E ancora  vini e formaggi, oltre ai genuini prodotti della Terra a chilometro zero, in mostra negli stand allestiti da Donne Impresa Coldiretti Sardegna.

Fra devozione, storia, cultura ed enogastronomia, si è conclusa con successo, il 30 ottobre scorso, l’ultima tappa dell’edizione 2018 del Cammino di San Saturnino: ma il progetto di promozione turistica, che affonda le sue radici nell’evento religioso dedicato al martire cristiano per esportare oltre Tirreno le tradizioni dell’Isola, è pronto a ripartire. Curato dall’associazione pedagogica socio culturale di Cagliari “Athanatos”, l’evento si prepara a sbarcare in Europa, dopo essere approdato quest’anno a Milano e Roma. «È stato un successo insperato che ci inorgoglisce, soprattutto per l’adesione al progetto di altri numerosi Comuni, anche della Penisola. Il nostro grazie va a tutti i partner che ci hanno sostenuto e accompagnato in questa seconda edizione», afferma il presidente dell’associazione, Daniela Noli.

Dal capoluogo sardo, dove la mattina del 30 ottobre hanno avuto inizio le celebrazioni, fino alla sera, lungo il percorso che si è snodato fra Mandas, Siurgus Donigala, Serri, Escolca, Gergei, Isili e Ussana. Con lo sguardo fiero delle donne sarde e le mani forti di chi coltiva la terra, sono state le donne imprenditrici di Coldiretti Sardegna a portare in spalla, lungo il Cammino, una copia della statua di San Saturnino ricostruita fedelmente dai ricercatori del Crs4 di Cagliari (servizio Innovazione e trasferimento tecnologico Sardegna ricerche) attraverso l’impiego di tecnologie laser scanner che hanno dato la possibilità agli organizzatori di preservare la statua originale.

Prima della partenza, alle 9, i festeggiamenti nella cattedrale di Santa Maria hanno preceduto la benedizione dello stendardo di San Saturnino e la liturgia delle reliquie, con la lettura della Passio a cura dell’attrice teatrale Rita Atzeri. Le celebrazioni sono poi proseguite con l’esibizione del coro polifonico “Cantores Mundi” diretto da Boris Smocovich. Gli onori militari – con il picchetto interforze – hanno dato inizio alla processione lungo il centro della città, con un corteo storico che si è snodato per le vie dei quartieri cagliaritani Castello e Villanova. Alle 10.30, nella Basilica di San Saturnino, la Santa Messa officiata dall’Arcivescovo Monsignor Arrigo Miglio ha suggellato le celebrazioni religiose arricchite dall’esibizione del coro “Studium Canticum” diretto da Stefania Pineider.

«Si tratta di un’iniziativa che si inserisce in un panorama culturale che potrà crescere maggiormente ed essere oggetto di nuovi spunti e riflessioni ancora più profonde.»

Ne è convinto il generale Giovanni Domenico Pintus (Comando militare Esercito Sardegna), fra i sostenitori del Progetto di promozione turistica che vede in prima linea non solo l’Esercito, ma anche la Marina Militare, il Comando Compagnia Carabinieri Cagliari, la Guardia di Finanza, l’Aeronautica militare, A.n.a. Sezione Sardegna, A.n.c. Cagliari e la Caritas diocesana di Cagliari. Oltre a Coldiretti Sardegna, Donne Impresa Coldiretti Sardegna, Polo museale della Sardegna, e numerose associazioni fra le quali Charming accomodation, B&B Cagliari, Karalis Pink team e I Cavalieri dell’Antica locanda.

Dalle origini al futuro, partendo dai dieci chilometri dell’antico cammino – fra Isili, Gergei e gli altri piccoli centri della provincia di Cagliari legati al Santo – l’anno prossimo il Cammino raggiungerà nuove mete regionali e della Penisola, intercettando altri cammini religiosi come quello di san Benedetto da Norcia che si ricollega alla Via Francigena del Sud, nel Lazio, ma approderà anche in Spagna.

L’idea di promuovere l’antico cammino del martire cristiano nasce nel 2017 – su input del sindaco di Isili Luca Pilia – e con il coinvolgimento delle Diocesi di Cagliari e Oristano. «L’intento è quello di rafforzare la promozione della nostra Isola attraverso lo sviluppo di iniziative interregionali finalizzate alla valorizzazione dell’offerta turistica in ambito religioso – spiega Daniela Noli – esaltando inoltre percorsi, luoghi e paesi meno conosciuti nella Penisola e mettendo naturalmente in vetrina le eccellenze dei territori. A cominciare dai prodotti enogastronomici, il tesoro nel tesoro della Sardegna promosso negli stand Coldiretti Sardegna e Donne impresa Coldiretti Sardegna. L’obiettivo – conclude Daniela Noli – è creare un brand che dia nuove opportunità di lavoro soprattutto ai giovani, anche quelli che hanno dovuto lasciare la Sardegna per studiare o lavorare altrove, ma che potrebbero tornare nella loro Terra per aiutare la loro Terra a crescere».

Ma chi era San Saturnino? L’anno scorso è stata l’archeologa Rossana Martorelli (docente di Archeologia cristiana e medievale all’Università di Cagliari) a indagarne la vita. Un santo “cagliaritano”, decapitato il 304 d. C., quando aveva 19 anni, per essersi rifiutato di abiurare alla fede cristiana: lo svela uno dei massimi studiosi del martire cristiano, il salesiano don Giorgio Mameli, nel suo saggio “Saturnino civis Karalitanus”. San Saturnino anche l’anno prossimo continuerà ad esportare la Sardegna con le sue tradizioni, comprese quelle di Cagliari e dei paesi sardi per ora coinvolti: Isili, Gergei, Mandas, Siurgus Donigala, Escolca, Serri, Ussana.

«Il cammino di san Saturnino – ha detto Barbara Argiolas, assessore regionale del Turismo – si inserisce nella progettualità regionale dei cammini religiosi. Per questo è un momento molto importante, perché attraverso i cammini religiosi si riesce a far vivere quelle che sono le nostre comunità e a far incontrare viaggiatori e cittadini, in una simbiosi non soltanto religiosa ma soprattutto culturale. La Regione Sardegna sta investendo imponenti risorse su questo tipo di progettualità perchè abbiamo la necessità di lavorare su segmenti di turismo ed esperienza che non siano soltanto legati alla stagione balneare, ma anche al nostro patrimonio culturale. In questo senso il cammino di san Saturnino sta crescendo di anno in anno e può rappresentare per alcuni territori un’importante occasione di sviluppo. Vi aspettiamo dunque in Sardegna – ha concluso Barbara Argiolas – per vivere insieme il cammino di san Saturnino.»

«Da sempre il turismo religioso, con i suoi percorsi, unisce luoghi e popoli ed è un volano fondamentale per la promozione di piccoli luoghi e borghi, chiese, santuari e basiliche, un patrimonio unico di ricchezze storiche, culturali ed artistiche per la nostra Lombardia.»

Così Lara Magoni, assessore regionale del Turismo, marketing territoriale e Moda della regione Lombardia, nel suo intervento al convegno “Il Cammino di San Saturnino alla luce dei percorsi storici”, progetto che unisce idealmente la Sardegna anche alla Lombardia (Milano). «Regione Lombardia – ha aggiunto l’assessore regionale – ha un grande potenziale di attrattività per il turismo religioso. Per questo Regione Lombardia sostiene gli operatori e le imprese turistiche: al fine di stimolare lo sviluppo di iniziative volte alla  promozione di pacchetti turistici esperienziali per un flusso incoming. In una prospettiva di continuità – ha concluso Lara Magoni – è fondamentale stimolare la creazione di filiere legate al tema del turismo religioso attraverso l’aggregazione di imprese e soggetti pubblici e privati. Per questo credo fermamente nello sviluppo di iniziative interregionali finalizzate alla valorizzazione dell’offerta turistica in ambito religioso, esaltando percorsi, itinerari, luoghi di forte valenza storica e di rilievo nazionale».

«Questo sarà un altro cammino da promuovere, perché già lo facciamo con quello di san Giorgio – ha detto Giovanni Cervo, presidente del Centro sociale culturale sardo -. Fra i nostri obiettivi, in qualità di uno dei 70 circoli sardi in Italia confederati Fasi, c’è proprio quello di far conoscere la Sardegna, soprattutto nei periodi di cosiddetta bassa stagione, indirizzando i turisti verso i centri più piccoli, dove le tradizioni sono molto forti, ma spesso poco conosciute.»

Riferendosi al Cammino di san Saturnino, Giovanni Cervo ha sottolineato l’importanza della divulgazione e del coinvolgimento di altre realtà extra territoriali: «Perché dà il via al passa parola, probabilmente il sistema più semplice e diffuso per trasmettere le informazioni. Anche se – ha sottolineato – i sardi e la Sardegna devono imparare ad aprire gli orizzonti: “La nostra Terra è considerata un forziere, chiuso. Perché in tanti sostengono che i sardi siano seduti su questo forziere che non riescono però ad aprire, affinché tutti possano conoscere e apprezzare le splendide ricchezze e risorse che contiene. Purtroppo – ha concluso il presidente del Csc di Milano – ha un altro problema, i costi spesso insostenibili dei trasporti, troppo onerosi per chi vorrebbe trascorrere almeno un fine settimana».

«Promuovere la Sardegna è il nostro obiettivo principale – ha detto Luca Saba, direttore Coldiretti Sardegna – ecco perché, ha spiegato a Milano, collaboriamo con convinzione ad un progetto che ci permette di essere presenti nella Penisola con i prodotti della nostra Terra. Si tratta di un progetto che fa Rete, promuovendo il legame fra cibo, territori, turismo religioso e tradizioni popolari. Non a caso è mosso dalla passione e la caparbietà di una donna – ha affermato Luca Saba riferendosi a Daniela Noli, curatrice del progetto -. Una donna sarda che ha voluto coinvolgere altre (molte) donne – ha aggiunto riferendosi questa volta allo straordinario lavoro di promozione dei prodotti isolani  delle Donne impresa Coldiretti Sardegna -, che a Milano hanno portato anche l’anima delle donne sarde, non solo i prodotti genuini del territorio», ha concluso Saba.

Gina Ledda (Donne impresa Coldiretti Sardegna): «Abbiamo deciso convintamente di collaborare al progetto di san Saturnino perché è un’occasione importante di promozione per la nostra Isola che ci permette di esportare e far conoscere i prodotti sardi nella Penisola».

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Si conclude domani, martedì 6 novembre, dalle ore 10.00, nell’aula magna del Liceo Classico “G. Siotto Pintor” di Cagliari (Viale Trento, 103), con la conferenza storico-culturale incentrata sul tema della Grande Guerra, sulle cause che hanno scatenato il primo conflitto mondiale e sul contributo risolutivo dato dall’Italia per giungere alla vittoria dell’Intesa, il progetto scolastico “Trincee profonde del ‘900.

Si tratta dell’ultima “tappa” del ciclo di conferenze storico-culturali a favore degli studenti, promosso dal Comando Militare Esercito Sardegna, realizzato in collaborazione con Comitato Sardo Grandi Eventi, di concerto con Regione Autonoma Sardegna, Club modellismo storico Cagliari e Ufficio Scolastico Regionale Sardegna, per commemorare il centenario della fine della Prima Guerra Mondiale.

In apertura, l’introduzione e presentazione del progetto di analisi storica e culturale incentrato sulla ricorrenza del 100° anniversario della fine della Grande Guerra, da parte del Comandante del Comando Militare Esercito Sardegna, Generale di Divisione Giovanni Domenico Pintus; a seguire l’intervento del professor Luciano Carta, che terrà una conferenza dal titolo “Un Paese della Sardegna nella Grande Guerra”, e del professor Aldo Accardo, che focalizzerà la sua esposizione sul significato intrinseco che si cela dietro il titolo del progetto storico-culturale “Trincee profonde del ‘900”.

In chiusura sarà dato ampio spazio a domande e riflessioni.

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Domenica 4 novembre 2018 le Forze Armate e La Guardia di Finanza celebrano, su tutto il territorio nazionale, il “Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate”.

Il 4 novembre di 100 anni fa, il generale Armando Diaz, comandante supremo del Regio Esercito, annunciò la vittoria dell’Italia e la disfatta nemica nella “Grande Guerra”, un evento che segnò l’inizio del novecento, e che rappresentò il traguardo di un lungo, doloroso e travagliato percorso, frutto di uno sforzo collettivo nazionale: “un moto di coscienze che scosse le genti di allora e le rese un Popolo”.

In Sardegna il programma delle celebrazioni prevede numerosi eventi, che spaziano dalle “caserme aperte” alle conferenze nelle scuole, dalle esibizioni dei complessi musicali militari alla cerimonia di consegna di una bandiera nazionale ad una scolaresca, dalle cerimonie di alza e ammaina bandiera presso i reparti militari alle mostre statiche di mezzi e materiali in dotazione alle forze Armate e alla Guardia di Finanza.

In particolare, a Cagliari, alla presenza del Comandante del Comando Militare Esercito Sardegna, Generale di Divisione Giovanni Domenico Pintus, delle massime autorità civili, religiose e militari della Sardegna e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, le celebrazioni per il 4 novembre avranno inizio alle ore 9,00 con la deposizione di due corone d’alloro al Monumento ai Caduti presso il Parco delle Rimembranze di via Sonnino, sulle note dell’Inno del Piave che verrà eseguito dalla Banda musicale della Brigata “Sassari”.

Le commemorazioni proseguiranno alle ore 10,45 a Decimomannu presso la base dell’Aeronautica Militare di Decimomannu con la lettura dei messaggi istituzionali del Presidente della Repubblica e del ministro della Difesa.

A seguire il generale Giovanni Domenico Pintus consegnerà ad una rappresentanza di studenti dell’Istituto Tecnico Statale “Enrico Mattei” di Decimomannu il tricolore, quale segno di coesione e integrazione sociale fra le Forze Armate, i giovani e la collettività metropolitana.

Al termine sarà inaugurata la mostra statica di mezzi, materiali ed equipaggiamenti dell’Esercito, della Marina, dell’Aeronautica, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, e si svolgeranno anche dimostrazioni a carattere interforze.

A chiusura delle celebrazioni per il “Giorno dell’Unità Nazionale Giornata delle Forze Armate”, la Banda musicale della Brigata “Sassari”, alle ore 17.30, terrà un concerto in via Roma, presso la scalea di palazzo “Baccaredda”, sede del comune della città di Cagliari.

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Domani sabato 3 novembre 2018, presso il Comando Militare Esercito Sardegna, via Torino 21, a Cagliari, con inizio alle ore 18.00, avrà luogo la cerimonia di inaugurazione della mostra storica “I Vessilli della Vittoria. Le Bandiere di Guerra della Brigata Sassari e della Brigata Reggio in Sardegna nel centesimo anniversario della conclusione della Grande Guerra”.

In via del tutto eccezionale saranno esposte al pubblico le Bandiere di Guerra e le relative Frecce dei Reggimenti 151°, 152°, 45° e 46°, attualmente conservati presso il Sacrario delle Bandiere ubicato nel Complesso del Vittoriano in Roma, concessi dal Ministero della Difesa, Comando del Raggruppamento Autonomo, Direzione del Sacrario delle Bandiere delle Forze Armate al Vittoriano.

L’evento, che si inquadra nel programma di manifestazioni volto a commemorare il centenario della fine della Grande Guerra, è organizzato dal Club Modellismo Storico Cagliari, dal Comando Militare Esercito Sardegna, dal Comitato Sardo Grande Guerra con la preziosa collaborazione del Museo Sacrario delle Bandiere delle Forze Armate al Vittoriano in Roma ed il sostegno della Fondazione di Sardegna.

L’alto valore storico e morale di tali drappi, che sventolarono sul Carso, sull’Altopiano di Asiago, sul Piave e a Trieste redenta, è insito nel ricordo di tutti coloro che vissero i giorni della Grande Guerra e nel sacrificio degli oltre 14.000 soldati sardi caduti nel corso del conflitto.

Accanto alle storiche bandiere dei reggimenti “sardi” saranno esposte per la prima volta una rarissima Drappella del Reggimento “Cavalleggeri di Sardegna”, custodita dalla Famiglia Cadeddu di Villafranca di Verona e il Tricolore che sventolò a Gorizia liberata il 4 novembre 1918, custodito nella prestigiosa Collezione Fiorucci di Alghero.

In pieno spirito di pace e concordia e quale omaggio ai caduti avversari, sarà altresì esposta per la prima volta la straordinaria bandiera del Consolato d’Austria Ungheria di Cagliari, fra i pochissimi esemplari sopravvissuti al conflitto e al crollo dell’impero asburgico, oggi custodito dalla Famiglia Lucchese – Delitala con il corredo consolare appartenuto al Console d’Austria Ungheria a Cagliari, don Enrico Sulis.

L’esposizione si colloca nell’ambito di una mostra storica di ampio respiro che intende illustrare i principali eventi bellici del 1918, el corso dei quali i reparti sardi ebbero modo di coprirsi di gloria. La ricostruzione di fatti ed eventi si avvarrà di un’ampia documentazione d’archivio proveniente in larga misura dall’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito ma anche da importanti raccolte private. Fra i documenti iconografici si segnala per rarità e rilevo una collezione di fotografie inedite della “Sassari” realizzate tra il 1915 e gli anni del primo dopoguerra.

Alla cerimonia di inaugurazione saranno presenti il Generale di Divisione  Giovanni Domenico Pintus, Comandante Comando Militare Esercito Sardegna, prof. Aldo Accardo, il professore ordinario di Storia Contemporanea – Università degli Studi di Cagliari, dott. Francesco Paolo Tronca, il commissario straordinario dell’Istituto per la Storia del Risorgimento italiano al Vittoriano in Roma, il dott. Alberto Monteverde, storico militare e curatore scientifico della mostra.

Nel corso della cerimonia il coro polifonico “Stella Maris” di Magomadas, diretto dal musicista Luciano Sechi, colonnello dell’Esercito Italiano, autore del popolarissimo brano musicale “Dimonios”, inno ufficiale della Brigata “Sassari”, eseguirà alcuni brani musicali appartenenti alla migliore tradizione musicale sarda.

Parte integrante dell’evento saranno un Convegno Nazionale, che avrà luogo a Cagliari venerdì 23 novembre presso la sala congressi della Fondazione di Sardegna e uno spettacolo teatrale e musicale che sarà messo in scena domenica 25 novembre presso il Comando Militare Esercito Sardegna.

La Mostra storica aperta al pubblico dal 3 novembre al 25 novembre (dal lunedì alla domenica) effettuerà i seguenti orari: 10,00-12,00 – 15,00-18,00.

Allo scopo di poter meglio organizzare le visite guidate, sarà gradito far intercorrere accordi preliminari con il Comando Militare Esercito della Sardegna per quanto attiene alle visite di scolaresche o gruppi di visitatori.

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Venerdì 2 novembre, con inizio alle ore 10.30, presso il Sacrario Militare del cimitero di San Michele in Cagliari, avrà luogo la cerimonia di commemorazione dei caduti di tutte le guerre.

La cerimonia militare commemorativa, organizzata dal Comando Militare Esercito Sardegna, si svolgerà alla presenza del Comandante del Comando Militare Esercito Sardegna, Generale di Divisione Giovanni Domenico Pintus, delle autorità civili, ecclesiastiche, consolari e militari della Sardegna nonché delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma.

Alla solenne funzione religiosa officiata dall’arcivescovo di Cagliari, S.E. monsignor Arrigo Miglio, una Compagnia Interforze, renderà gli Onori in armi, sulle note dell’Inno del Piave che verrà eseguito dalla Banda Musicale della Brigata “Sassari”.

Al termine della celebrazione in suffragio dei caduti che riposano presso il Sacrario Militare, le commemorazioni proseguiranno nei vicini Campi Inglese e Tedesco, con la deposizione di due corone sui rispettivi “cippi”, in onore dei caduti.

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Il tema della Grande Guerra, le cause che hanno scatenato il primo conflitto mondiale ed il contributo risolutivo dato dall’Italia per giungere alla vittoria dell’Intesa nel primo conflitto mondiale, saranno gli argomenti al centro del prossimo incontro del progetto scolastico “Trincee profonde del ‘900, che si terrà giovedì 18 ottobre 2018, alle ore 10.00, nell’aula magna del Liceo Classico “G. Siotto Pintor” di Cagliari (Viale Trento, 103).

Si tratta dell’ultima “tappa” del ciclo di conferenze storico-culturali a favore degli studenti, promosso dal Comando Militare Esercito Sardegna, realizzato in collaborazione con Comitato Sardo Grandi Eventi, di concerto con Regione Autonoma Sardegna, Club modellismo storico Cagliari e Ufficio Scolastico Regionale Sardegna, per commemorare il centenario della fine della Prima Guerra Mondiale.

In apertura, l’introduzione e presentazione del progetto di analisi storica e culturale incentrato sulla ricorrenza del 100° anniversario della fine della Grande Guerra, da parte del Comandante del Comando Militare Esercito Sardegna, Generale di Divisione Giovanni Domenico Pintus; a seguire l’intervento del professor Luciano Carta, che terrà una conferenza dal titolo “Un Paese della Sardegna nella Grande Guerra”, e del professor Aldo Accardo, che focalizzerà la sua esposizione sul significato intrinseco che si cela dietro il titolo del progetto storico-culturale “Trincee profonde del ‘900”.

In chiusura sarà dato ampio spazio a domande e riflessioni.

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Prosegue, a Nuoro, il progetto storico culturale denominato “Trincee profonde del ‘900”, promosso dal Comando Militare Esercito Sardegna, realizzato in collaborazione con Comitato Sardo Grandi Eventi, di concerto con Regione Autonoma Sardegna, Club modellismo storico Cagliari e Ufficio Scolastico Regionale Sardegna, per commemorare il centenario della fine della Prima Guerra Mondiale.

L’incontro con gli studenti della città di Nuoro, programmato per domani, giovedì 11 ottobre 2018, alle ore 10.00, presso la sala conferenze della Camera di Commercio, avrà inizio con l’introduzione e presentazione del progetto storico da parte del Comandante del Comando Militare Esercito Sardegna, Generale di Divisione Giovanni Domenico Pintus, e proseguirà con l’intervento della professoressa Marina Moncelsi, che terrà una conferenza dal titolo “I nuoresi nella Grande Guerra”, e del professor Aldo Accardo, che intratterrà gli studenti sul tema “Gli intellettuali e la Grande Guerra: Attilio Deffenu”.

L’incontro sarà l’occasione per una riflessione storica a favore degli studenti degli Istituti Superiori di secondo grado della città di Nuoro e un momento per commemorare i tanti nuoresi che hanno partecipato al primo conflitto mondiale che hanno sacrificato il bene supremo della vita per un ideale di Patria e di intimo attaccamento al dovere.

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Prosegue il ciclo di conferenze dibattiti, riflessioni e incontri culturali “Trincee profonde del ‘900”, promosso dal Comando Militare Esercito Sardegna, realizzato in collaborazione con Comitato Sardo Grandi Eventi, di concerto con Regione Autonoma Sardegna, Club modellismo storico Cagliari e Ufficio Scolastico Regionale Sardegna per commemorare il centenario della fine della Prima Guerra Mondiale.

La seconda conferenza si svolgerà giovedì 4 ottobre 2018 alle ore 10.00, presso l’Auditorium dell’Istituto Tecnico “Lorenzo Mossa” di Oristano, e interverranno il Generale Giovanni Domenico Pintus, Comandante del Comando Militare Esercito Sardegna il quale terrà una conferenza dal titolo “Ancora oggi si dice …” a seguire  il dott. Paolo Gaspari, scrittore e storico, che intratterrà gli studenti sul tema Un’esperienza collettiva”.

L’incontro sarà l’occasione per una riflessione storica a favore degli studenti degli Istituti Superiori di secondo grado di Oristano e l’occasione per interpretare le complesse dinamiche che hanno caratterizzato il primo conflitto mondiale mutando gli equilibri strategici dell’Europa risorgimentale e tracciando il solco per delineare l’attuale morfologia geopolitica del vecchio continente.

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Ha preso il via stamane, presso l’Aula Magna dell’Università di Sassari, il nuovo ciclo di conferenze storico-culturali promosso dal Comando Militare Esercito Sardegna denominato “TRINCEE PROFONDE DEL 900”, realizzato in collaborazione con il Comitato Sardo Grandi Eventi, di concerto con Regione Autonoma Sardegna, Club modellismo storico Cagliari e Ufficio Scolastico Regionale Sardegna per commemorare il centenario della fine della Prima Guerra Mondiale.

Il ciclo prevede quattro differenti incontri dedicati al tema della Grande Guerra, e si protrarranno sino al 9 novembre 2018.

Le conferenze, i dibattiti e le riflessioni storiche, si terranno in successione settimanale, presso i quattro capoluoghi di Provincia.

Il Generale di Brigata Eugenio Martis, vice comandante del Comando Militare Esercito Sardegna, ha dato il via alla manifestazione illustrando alle autorità Civili e militari della Provincia di Sassari e ai numerosi studenti degli Istituti secondari di primo e secondo grado della città di Sassari il progetto di analisi storica e culturale incentrato sulla ricorrenza del 100° anniversario dalla fine della Grande Guerra.

A seguire gli interventi del Colonnello Bruno Mariani, sull’argomento “Cavalieri dell’aria, pionieri del volo”, e della professoressa Federica Puglisi, che ha intrattenuto i convenuti sull’interessante tematica “Memorie familiari e archivi della memoria”.

L’evento si è concluso con la visita degli studenti presso il museo storico della Brigata Sassari in Piazza Castello.

Il ciclo di conferenze proseguirà, presso gli altri capoluoghi di provincia sardi, a partire da giovedì 4 ottobre 2018, alle ore 10.00, presso l’Auditorium I.T. Mossa di Oristano dove interverranno il Generale Giovanni Domenico Pintus, Comandante Comando Militare Esercito Sardegna ed il professore Paolo Gaspari scrittore e storico.