22 November, 2024
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E’ prossimo alla conclusione il pellegrinaggio militare interforze della Sardegna, partito sabato 14 aprile scorso da Fonni. I pellegrini hanno fatto tappa poi a Gavoi, Mammoiada, Orgosolo e Oliena, mentre oggi affrontano la penultima tappa del percorso spirituale che li porterà da Oliena a Dorgali in un percorso lungo circa 20 km.

90 chilometri, in cinque tappe, di fatica e sudore, in un continuo alternarsi tra soste in suggestivi luoghi di fede della Barbagia e della Baronia, lungo paesaggi di incantevole bellezza colorati dalle meraviglie della natura primaverile, impreziositi dalla vicinanza di arcigne cime rocciose e freschi corsi d’acqua.

Nell’ambito delle precedenti giornate i pellegrini, giunti da diverse località della penisola e da tutta la Sardegna, sono stati accolti molto calorosamente dai sindaci del territorio e dalle comunità locali tanto che la tabella di marcia è stata sempre rallentata da piacevoli incontri che hanno scandito la conoscenza personale.

L’attività, inquadrata nelle iniziative di scambio sociale e culturale del Comando Militare Esercito Sardegna, coordinata con l’Ordinariato Militare e la XVI Zona Pastorale Sardegna, ha visto la nutrita partecipazione di personale civile e militare.

Domani mercoledì 18 aprile 2018, alle ore 16:00, presso la chiesa di San Giacomo Apostolo di Orosei, la conclusione con la celebrazione della liturgia eucaristica officiata dall’Arcivescovo Ordinario Militare per l’Italia S.E.R. mons. Santo Marcianò, unitamente ai cappellani militari isolani.

Ciò, alla presenza del Generale Giovanni Domenico Pintus, comandante del Comando Militare Esercito Sardegna, delle più alte Autorità civili e militari dell’isola e delle rappresentanze delle quattro Forze Armate, della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza, della Polizia Penitenziaria e della Guardia Forestale.

L’ultima tappa del pellegrinaggio, muoverà nei territori di Onifai, Irgoli, Galtellì e Orosei, e ad essa sarà gradita la partecipazione di tutti i fedeli che vorranno unirsi al cammino nell’egida della fede e nella fratellanza.

 

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Al via il Pellegrinaggio militare interforze della Sardegna, in programma da sabato 14 aprile a mercoledì 18 aprile 2018.

L’attività, che si inquadra nell’ambito delle iniziative di promozione sociale e culturale organizzate dal Comando Militare Esercito Sardegna, di concerto con l’Ordinariato Militare e la XVI Zona Pastorale Sardegna, prevede la partecipazione del personale civile e militare delle Forze Armate, dei loro familiari nonché delle comunità locali in cui farà tappa il pellegrinaggio.

Quest’ultimo si propone quale occasione introspettiva attraverso il cammino in suggestivi luoghi di fede, siti religiosi della Barbagia e della Baronia custodi di preziosi santuari, che accoglieranno i pellegrini negli antichi ricoveri oggi trasformati in “muristenes” e “cumbessias”.

Il percorso spirituale si snoderà lungo 90 chilometri, in cinque tappe, in un continuo alternarsi tra soste in caratteristici luoghi di culto dell’entroterra sardo, paesaggi arricchiti da incantevole bellezza della natura e momenti di raccoglimento e preghiera, testimonianza di fede.

L’inizio è previsto con una celebrazione eucaristica che si terrà sabato 14 aprile 2018, alle ore 10.30, presso il Santuario di Nostra Signora dei Martiri di Fonni, mentre la conclusione avverrà mercoledì 18 aprile prossimo  presso il Santuario della Madonna del Rimedio di Orosei, dove la celebrazione della liturgia eucaristica sarà officiata dall’Arcivescovo Ordinario Militare per l’Italia S.E.R. mons. Santo Marcianò, unitamente ai cappellani militari isolani. Ciò alla presenza del Generale Giovanni Domenico Pintus, comandante del Comando Militare Esercito Sardegna, delle più alte Autorità civili e militari dell’isola e delle rappresentanze delle quattro Forze Armate, della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza, della Polizia Penitenziaria e della Guardia Forestale.

Il pellegrinaggio, al quale potranno partecipare tutti i fedeli che vorranno seguirne in toto o in parte le tappe e le celebrazioni, sarà l’occasione per condividere conoscenza reciproca con le comunità locali, percorrendo a piedi e in solitudine lunghe distanze, nell’egida della fede e nell’umiltà e fatica di colui che nell’incedere contempla la bellezza del creato.

Eventuali persone interessate potranno acquisire informazioni chiamando il numero: 3669016853 attestato Comando Militare Esercito Sardegna.

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Domani 23 marzo 2018, con inizio alle ore 9.30, nella Sala Teatro “Casa della cultura” del comune di Monserrato, gli studenti dell’Istituto I.P.S.A.R. Gramsci e dell’I.C. “La Marmora” di Monserrato assisteranno alla relazione del prof. Gregory Alegi, Docente a contratto di Storia americana, presso l’Università LUISS di Roma sul tema “L’Aeronautica dal 1918 ad oggi: tecnologia, innovazione e cambiamento”, e a  seguire, dopo una breve  introduzione a cura del Generale Giovanni Domenico Pintus, Comandante del Comando Militare Esercito Sardegna,  il film  Giovani aquile” (2006), scritto e diretto da Tony Bill, con James Franco, Martin Henderson e Jean Reno.

Il film ispirato ad una storia vera, è ambientato sul fronte occidentale durante la Prima guerra mondiale e descrive l’addestramento e i combattimenti dei piloti americani nella squadriglia francese Lafayette, un corpo militare composto da 38 aviatori statunitensi e 4 francesi che, dal 18 aprile 1916, combatté nella prima guerra mondiale, inquadrato come reparto N 124, nell’Aviation militaire francese.

Il progetto scolastico, elaborato dall’I.I.S. Bacaredda-Atzeni di Cagliari in collaborazione con il Comando Militare Esercito Sardegna e con la partnership dell’Università degli Studi di Cagliari, dell’Ordine dei Giornalisti Sardegna e dei Comuni di Cagliari, Monserrato, Capoterra e Villamar, vincitore del concorso regionale promosso dall’Assessorato della Pubblica Istruzioni, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Sardegna volto a promuovere il cinema quale componente fondamentale del territorio e della cultura identitaria e fattore di sviluppo economico e sociale, proseguirà il suo percorso, lunedì 9 aprile 2018, presso la l’Aula consiliare del comune di Capoterra con la proiezione del film “La sottile linea rossa”.

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S.E.R. mons. Santo Marcianò, Arcivescovo Ordinario Militare per l’Italia, ha officiato stamane il tradizionale Precetto Pasquale Interforze. La solenne cerimonia religiosa si è svolta nella Basilica di “N.S. di Bonaria”, alla presenza del Comandante del Comando Militare Esercito Sardegna, Generale di Divisione Giovanni Domenico Pintus, delle più alte autorità civili e militari dell’isola, nonché di una nutrita rappresentanza delle Forze Armate, della Guardia di Finanza, della Polizia Penitenziaria, della Guardia Forestale, dei Vigili del Fuoco e di tutti i Corpi Armati e non dello Stato di stanza a Cagliari e centri viciniori, delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma e dei familiari dei militari caduti nei diversi teatri operativi.

«Sono fiero di essere Vescovo della chiesa, fratello e amico di gente che ha compreso sino in fondo il Vangelo, che si può riassumere in una sola parola “AMORE FINO AL DONO DI SE PER GLI ALTRI”, e questo lo fatte voi ogni giorno, qui in Italia e all’estero, quindi grazie dal profondo del cuore», con queste parole il Vescovo, rivolgendosi ai tanti militari presenti, ha chiuso la sua toccante omelia incentrata sulla sapienza e sul sacrificio di Cristo per la salvezza dell’umanità.

“…Siamo persone semplici al servizio della Nazione” con queste parole, al termine della celebrazione, il Generale Pintus ha salutato ed augurato a tutti i presenti, in particolar modo alle famiglie dei militari in servizio, una serena e santa Pasqua.

I più importanti momenti del solenne rito liturgico, sono stati animati dalla corale polifonica interforze.

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Prosegue presso l’Aula Maiorchina, del comune di Villamar, con la proiezione del film “U-Boot 96”, la rassegna cinematografica del progetto scolastico promosso dall’I.I.S. Bacaredda-Atzeni di Cagliari in collaborazione con il Comando Militare Esercito Sardegna denominato “Il mondo in duerra visto dal cinema e dai media 1914-1918 / 1939-1945″.

L’iniziativa, che coinvolge gli studenti degli Istituti I.C. La Marmora, le Medie di Capoterra, I.C. Statale Villamar, I.P.S.A.R. Gramsci di Monserrato, l’I.I.S. Bacaredda-Atzeni di Cagliari, il Comitato Sardo per il Centenario della Grande Guerra, l’Università degli Studi di Cagliari e l’Ordine dei Giornalisti della Sardegna, nell’ambito delle celebrazioni per il centenario dalla fine della Prima Guerra Mondiale e del 70° anniversario dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, privilegia quattro Comuni (Monserrato, Capoterra, Villamar e Cagliari) con l’intento di ripercorrere, attraverso la proiezione di 9 film a tema in altrettante località della Città Metropolitana di Cagliari, eventi che dall’inizio del ‘900 hanno dato luogo a vicende che hanno segnato la società del tempo e hanno cambiato radicalmente il corso del XX secolo.

Domani 2 marzo 2018, alle ore 9.30, presso l’Aula Maiorchina del comune di Villamar, sarà proiettato il film “U-Boot 96” (1981), scritto e diretto da Wolfgang Petersen.

Il film ispirato all’omonimo romanzo di Lothar-Günther Buchheim del 1973, ambientato durante la seconda guerra mondiale, trae spunto da episodi realmente accaduti, e narra le vicende immaginarie di un sottomarino del tipo “U-96” U-96 e del suo equipaggio, descrivendo sia i tormentati momenti delle battaglie che l’interminabile periodo di caccia sterile e infruttuoso, esaltando nel contempo l’immagine dei marinai smaniosi di dimostrare il loro valore ai loro commilitoni e al loro paese.

In apertura, la relazione del prof. ing. Antonello Ruscazio, docente di Tecnica delle Costruzioni all’I.I.S. Bacaredda, sul tema «Il potere navale: la Battaglia dell’Atlantico», a seguire la proiezione del film introdotta dal Generale Giovanni Domenico Pintus, Comandante del Comando Militare Esercito Sardegna. In chiusura sarà dato spazio a domande e riflessioni.

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Ieri mattina, presso il Comando Militare Esercito Sardegna, l’ultramaratoneta Roberto Zanda ha presentato la sua prossima impresa, la “YUKON ARCTIC ULTRA 2018”, una sfida estrema che impegnerà l’atleta sardo in un ambiente caratterizzato da soverchie difficoltà ambientali, inconsuete per le latitudini isolane.

Dopo il saluto del Generale di Divisione Giovanni Domenico Pintus, Comandante del Comando Militare Esercito Sardegna, è stato presentato il trailer documentariol’Uomo del caldo sfida il freddo, realizzato dal Team “I documentari sulle strade dell’Avventura” per raccontare l’ardua preparazione e l’allenamento seguito per poter affrontare con successo i 480 chilometri di un percorso che si sviluppa in Canada e Alaska con temperature che raggiungono anche i -50 gradi Celsius.

Roberto Zanda nell’intrattenersi con gli organi d’informazione, ha illustrato la sua nuova avventura e l’equipaggiamento tecnico che impiegherà nell’ambito della spedizione in Canada.

 

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l personale civile e militare dell’Esercito Italiano, ha celebrato stamane, presso la chiesa “Santa Rosalia” in via Torino a Cagliari, il tradizionale Precetto Natalizio.

Alla solenne funzione religiosa, officiata dal Cappellano Militare del Comando Militare Esercito Sardegna, padre Mariano Asunis, hanno partecipato il personale militare dell’Esercito e i civili dell’Amministrazione Difesa di stanza a Cagliari e nei centri vicini e i familiari dei militari caduti in Patria e nei vari teatri operativi esteri.

Al termine della celebrazione, il comandante del Comando Militare Esercito Sardegna, Generale di Divisione Giovanni Domenico Pintus, dopo aver sottolineato l’importante momento di comunione e condivisione per tutta la comunità militare, nonché una testimonianza di affetto sincero per chi nel prossimo Natale patirà la mancanza dei propri cari, ha formulato a tutti i presenti gli auguri di buon Natale e sereno anno nuovo.

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“Il lungo filo rosso dall’Unità alla Vittoria”. È questo il titolo del Calendario 2018 dell’Esercito italiano, presentato ieri a Cagliari, presso l’Auditorium del Convitto Nazionale “Vittorio Emanuele II”, dal Comandante del Comando Militare Esercito Sardegna, Generale di divisione Giovanni Domenico Pintus alla presenza delle autorità civili, ecclesiastiche, e militari della Sardegna nonché delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma e di una numerosa rappresentanza di studenti del Convitto Nazionale “Vittorio Emanuele II” di Cagliari.

Sfogliando l’opera, le prime tavole offrono uno scorcio di quella che fu la gioventù dei nostri nonni e bisnonni, con la loro passione, la loro voglia di cambiare e di credere sino in fondo agli ideali d’identità nazionale che hanno costituito le premesse fondanti dell’unificazione italiana. Il paginone centrale è dedicato alla bandiera, simbolo della nostra Patria e vessillo tricolore per il quale sono morti milioni di italiani. Vengono affrontati anche i temi della sanità militare, illustrando quello che fu il lavoro frenetico di migliaia di medici militari che nel corso del primo conflitto mondiale offrirono assistenza e cure ai militari feriti in combattimento, delle donne, del cibo, degli animali, dell’uniforme militare, da secoli segno distintivo di chi difende il proprio Paese.

Nell’ambito della presentazione è stato anche commemorato il 25° anniversario dell’Esercitazione “Forza Paris”, con l’intervento del Generale Duilio Mambrini, Comandante del Comando Regione Militare Sardegna nel 1992 e la proiezione di alcune immagini di repertorio che hanno ripercorso i momenti più importanti dell’esercitazione.

La presentazione del “CalendEsercito 2018”, si è conclusa con un breve concerto della Banda Musicale della “Brigata Sassari”, incentrato su alcuni brani musicali della Grande Guerra.

 

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Domani, sabato 4 novembre 2017, le Forze Armate e La Guardia di Finanza celebrano, su tutto il territorio nazionale, il “il Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate”.

Il 4 novembre di 99 anni fa, il Generale Armando Diaz, Comandante Supremo del Regio Esercito, annunciò la vittoria dell’Italia e la disfatta nemica nella “Grande Guerra”, un evento che segnò l’inizio del novecento, e che rappresentò il traguardo di un lungo, doloroso e travagliato percorso, frutto di uno sforzo collettivo nazionale: “un moto di coscienze che scosse le genti di allora e le rese un Popolo”.

In Sardegna il programma delle celebrazioni prevede numerosi eventi, che spaziano dalle “caserme aperte” alle conferenze nelle scuole, dalle esibizioni dei complessi musicali militari alla cerimonia di consegna di una bandiera nazionale ad una scolaresca, dalle cerimonie di alza e ammaina bandiera presso i reparti militari alle mostre statiche di mezzi e materiali in dotazione alle forze Armate e alla Guardia di Finanza.

In particolare, a Cagliari, alla presenza del comandante del Comando Militare Esercito Sardegna, generale di divisione Giovanni Domenico Pintus, delle massime autorità civili, religiose e militari della Sardegna e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, le celebrazioni per il 4 Novembre avranno inizio alle ore 09,00 con la deposizione di due corone d’alloro al Monumento ai Caduti presso il Parco delle Rimembranze di via S. Sonnino, sulle note dell’Inno del Piave che verrà eseguito dalla Banda musicale della Brigata “Sassari”.

Le commemorazioni proseguiranno alle ore 10,30 in viale “Poetto” a Cagliari, presso la Caserma “Monfenera”, sede del 151° Reggimento fanteria “Sassari” con la lettura dei messaggi istituzionali del Presidente della Repubblica e del Ministro della Difesa.

A seguire il generale Giovanni Domenico Pintus consegnerà ad una rappresentanza di studenti dell’Ipsar “A. Gramsci” di Monserrato il tricolore, quale segno di coesione e integrazione sociale fra le Forze Armate, i giovani e la collettività metropolitana.

Al termine sarà inaugurata la mostra statica di mezzi, materiali ed equipaggiamenti dell’Esercito, della Marina, dell’Aeronautica, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, e si svolgeranno anche dimostrazioni a carattere interforze.

A chiusura delle celebrazioni per il “Giorno dell’Unità Nazionale Giornata delle Forze Armate”, la Banda musicale della Brigata “Sassari”, alle ore 19.00, terrà un concerto in via Roma, presso la scalea di palazzo “Baccaredda”, sede del comune della città di Cagliari.

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Nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della 1ª Guerra Mondiale, venerdì 29 settembre scorso ha avuto inizio a Sassari, presso l’Aula Magna dell’Università, il ciclo di conferenze “Caporetto, metafora della storia italiana?” organizzato dal Comando Militare Esercito e dal Comitato Sardo per il Centenario della Grande Guerra.

A presentare il ciclo degli eventi il Comandante del Comando Militare Esercito Sardegna, Generale Giovanni Domenico Pintus, che ha illustrato ad una attenta platea di Autorità, associazioni d’Arma, studenti dell’Istituto Superiore “Marconi” di Sassari e pubblico partecipante, la serie di incontri  che si terranno in tutti i capoluoghi di Provincia sardi.

Ciò nell’intento di rivivere quei tragici momenti e non dimenticare coloro che perirono e si sbandarono, nonché quelli che seppero reagire, organizzarsi e combattere, contro un nemico numericamente superiore ed emotivamente più agguerrito, riflettendo sui molteplici aspetti della battaglia di Caporetto divenuta, nel tempo, simbolo e metafora degli insuccessi nazionali.

Dopo il saluto di benvenuto del Magnifico Rettore dell’Università di Sassari, Prof. Massimo Carpinelli, ha preso la parola il professore Guido Pescosolido, professore ordinario di storia moderna presso l’Università “La Sapienza” di Roma, introducendo come tutt’oggi, al di là di ogni controversia, sulle ragioni tecnico-militari della sconfitta, non vi siano nella storiografia dissonanze sul fatto che lo scontro è iniziato alle 2.00 del 24 ottobre e si è concluso il 12 novembre, con il ripiegamento dell’ultima unità italiana oltre il Piave.

Egli ha evidenziato come a cento anni dalla rovinosa ritirata di Caporetto sorgano ancora domande inquietanti sull’influenza che ha avuto tale fatto nella  storia nazionale. In sintesi: Caporetto può essere assunto a metafora  della storia italiana? La risposta del professor Pescosolido è stata no!

Infatti, a suo dire, Caporetto fu la più grande sconfitta militare italiana ma in fondo fu solo una delle battaglie di una guerra lunga e difficile, combattuta dall’Italia in condizioni di partenza, militari e produttive, di netta inferiorità rispetto a tutte le altre nazioni belligeranti.

Altresì non può trascurarsi l’handicap di partenza di dover combattere muovendo dal basso verso l’alto dei rilievi alpini, che non ebbe eguali negli altri fronti di combattimento.

Nessun esercito operò da posizioni di svantaggio altimetrico come quelle affrontate dall’esercito italiano.

Ancora, sul piano produttivo ed economico-finanziario, l’Italia fu costretta a uno sforzo nettamente superiore in proporzione al prodotto interno lordo rispetto alle altre potenze, sicché ciò che fu fatto nella produzione non fu inferiore a ciò che fu fatto nella campi di battaglia..

In definitiva la vittoria finale fu frutto di uno straordinario sforzo bellico, che impegnò risorse pubbliche e private del paese in misura che non ha mai più trovato eguali nella nostra storia.

Quanto a Caporetto, va pure osservato anche in poche settimane quello stesso esercito, rinforzato dai ragazzi del 99, reagì con impeto, per risultare poi vincente a Vittorio Veneto.

Tale vittoria rappresentò l’acme di uno sforzo complessivo protrattosi per oltre tre anni, con una mobilitazione assai superiore a quanto  poi fatto nel secondo conflitto mondiale.

In definitiva ciò fu la risultante di grandissima sinergia ed efficacia tra apparato produttivo, valore dell’Esercito e dedizione alla Patria di tutte le  componenti nazionali.

Caddero a milioni sui campi di  battaglia d’Europa,  con sacrificio individuale che in innumerevoli circostanze assunse toni e intensità di fede religiosa.

La conferenza è quindi proseguita con l’intervento della Professoressa Giuseppina Fois, che ha evidenziato  come nei tragici giorni di Caporetto i fanti della “Sassari” contrastarono le avanguardie nemiche fino al Piave, combattendo con straordinaria coesione morale, disperato orgoglio e granitica compattezza organica. Il battaglione “Musinu” fu l’ultimo dell’intero Esercito a passare il Piave, inquadrato e al passo, quasi irridendo il nemico che incalzava.

Ultimi a ripiegare, i “Sassarini”, furono i primi nella riscossa. Sull’altopiano dei “Sette Comuni“, nel gennaio 1918, la Brigata fu protagonista della battaglia dei “Tre Monti” (Col de Rosso, Col d’Echele e Monte Valbella) che valse la seconda Medaglia d’Oro alle Bandiere dei reggimenti.

Il ciclo di conferenze proseguirà, ora in successione settimanale, presso gli altri capoluoghi di provincia sardi, sicché venerdì 06 ottobre 2017, alle ore 18:00, presso la sala conferenze Hospitalis Sancti Antoni interverranno il professore Gastone Breccia docente presso l’università di Pavia, e il tenente  colonnello Emilio Tirone, dell’Ufficio storico dello Stato Maggiore dell’Esercito.