18 November, 2024
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Durante la Settimana Santa di Portoscuso, i riferimenti, le atmosfere della cultura e delle influenze iberiche sono molto evidenti, come dimostra tutta la comunità nell’assidua presenza ai riti della Settimana Santa.
Le influenze iberiche sono evidenti: protagonisti indiscussi sono i Baballottis, persone che partecipano ai cortei e precedono la Pasqua.
Per antichissima tradizione, i Baballottis escono in processione per compiere l’atto di pietà e di fede percorrendo le vie del paese. A questa processione partecipano persone di tutte le età con indosso una veste bianca e a capo coperto che nasconde il volto. L’abito ricorda quello degli antichi flagellanti, che sin dal XIII secolo caratterizzavano la pietà popolare.
Rigorosamente incappucciati, i Baballottis, sfilano per le vie in raccoglimento, scortando i simulacri del Cristo e della Vergine Addolorata. I tamburi e le matraccas, scandiscono le tappe della processione mentre il popolo intona gli antichi Goccius, lodi sacre cantate nelle celebrazioni della “Settimana Santa”.
Gli abiti dei Baballottis realizzati da Mariangela Musu e Ignazio Alberto Cherchi grazie alla curata ricerca effettuata nel 2013 con l’Arciconfraternita del Santo Monte di Iglesias; abito bianco e lungo, come segno di penitenza è uno dei simboli della Settimana Santa: lo portano adulti e bambini che partecipano alle processioni, hanno fianchi cinti dal cordone e il capo coperto da “sa visiera” che cela completamente il viso.
Le processioni risentono profondamente l’influsso spagnolo fra i momenti più significativi rituali, che come tutti i riti della Settimana Santa ripercorre le vicende della passione e morte di Gesù Cristo, e la processione dell’Incontro fra la Madonna e Gesù risorto la mattina di Pasqua. Dal sardo campidanese, il termine Baballottis significa animaletto, piccolo insetto…appellativo curioso e particolare con il quale si indicano bambini, giovani ed adulti che partecipano alle processioni della Settimana Santa.
Altra caratteristica che trova fondamento sull’autenticità dei riti della Settimana santa sono is goccius ovvero componimenti poetici religiosi in lingua sarda. Secondo lo storico Giovanni Dore is goggius cantati in Sardegna traggono origine dai modelli bizantini, infatti essi, nella struttura nella metrica e nelle strofe con ritornello alla fine, sono identici agli inni greci dei κοντάκια. Nel De caerimoniis aulae Byzantinae si racconta, del resto, come il protospatario Torchitorio I avesse inviato una rappresentanza di Sardi a Costantinopoli i quali, in onore dell’imperatore Costantino VII Porfirogenito, avevano cantano un inno in greco. Altri pensano a una dipendenza dei goggius dalle italiane lauda, diffusesi per irradiazione della spiritualità francescana nelle regioni dell’Occidente; altri ancora, infine, ritengono che is goggius siano di matrice autoctona, affondando le proprie radici nella tradizione mediterranea. Dal XIV secolo is goggius sono segnalati come componente essenziale delle novene; dal XV secolo, nell’innologia sarda, pur permanendo l’uso del sardo prevalse però l’uso della lingua spagnola. Nel periodo dell’inquisizione spagnola ci fu un periodo di stasi, nel XVII secolo in Sardegna esplose il fenomeno della drammatica religiosa ed is goggius erano parte integrante di quei rituali. Nel 1649 il teatro fu proibito da Filippo IV, tuttavia la tradizione continuò e dal XVIII secolo si registra la diffusione delle raccolte manoscritte de is goggius in sardo e nel secolo successivo i manoscritti erano presenti in tutte le comunità.

Furono oggetto di censura, infatti intorno al 1763, l’arcivescovo di Sassari Giulio Cesare Viancini proibì is goggius a favore di uno stile più severo nella liturgia. Questi canti popolari religiosi conobbero una nuova battuta d’arresto in seguito, nel 1924, in occasione del Concilio plenario dei vescovi sardi che aveva vietato questo tipo di canti. In quegli anni inoltre, in un clima di assimilazione culturale, erano state poste in atto una serie di divieti e disposizioni contro l’uso dei dialetti e lingue alloglotte, compreso il sardo. Il diorama, nella sua semplicità presenta la scena dei Baballottis con il Cristo deposto e una serie di goggius, testimonianze portate fino ai nostri giorni.

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Andrea Parodi L1 copia

Il “Premio Andrea Parodi” si prepara ad accogliere per la sua unica data italiana una leggenda vivente della musica, Al Di Meola, che riceverà il Premio Albo d’oro e insieme ad altri grandi ospiti come Riccardo Tesi, Massimo Donno, Alessia Tondo ed il Trio Correnteza omaggerà il grande talento di Andrea Parodi, di cui ricorre il 10° anniversario della scomparsa (il 17 ottobre) proprio in prossimità del festival. Parodi, dopo l’avventura con i Tazenda, era diventato un personaggio di rilievo nella scena world music internazionale.

Un cast di altissimo livello, che, insieme ai finalisti del concorso fra i quali compaiono nomi altrettanto importanti, animerà la nona edizione della manifestazione, in programma dal 13 al 15 ottobre a Cagliari al Teatro Auditorium Comunale di Piazza Dettori, con anteprima il 12 al live-club Jazzino e vari appuntamenti collaterali.

La direzione artistica è affidata a Elena Ledda, mentre a presentare saranno Ottavio Nieddu e Gianmaurizio Foderaro.

Al Di Meola non ha voluto mancare alla manifestazione che ogni anno ricorda Andrea Parodi, un artista con cui il leggendario chitarrista aveva intrecciato una intensa collaborazione, con molti concerti e con il disco “Midsummer Night in Sardinia” del 2005, e di cui aveva detto: «La voce di Andrea Parodi, unica, genera emozioni che toccano le più nascoste profondità dell’animo. Penso che Andrea sia una delle voci più importanti e originali del nostro tempo!»Al Di Meola si esibirà accompagnato dal chitarrista Peo Alfonsi, che suonava all’epoca con Parodi ed ora è in tour con lui da diversi anni.

A contendersi la vittoria del Premio Andrea Parodi, l’unico in Italia riservato alla world music, saranno: Paolo Carrus & Manuela Mameli Quartet (brano “Sa stella”, lingua sarda), Claudia Crabuzza (brano “L’altra Frida”, lingua algherese), Domo Emigrantes (brano “Leucade”, lingua salentina), Lamorivostri (brano “Lamorivostri”, lingua calabrese), Mau Mau (brano “8.000 km”, lingua piemontese), Parafone’ (brano “Amistà”, lingua calabrese, arabo-egiziana), Pupi di Surfaro (brano “Li me paroli”, lingua siciliana, italiana, inglese), Il tempo e la voce (brano “Meravigliusa-menti”, lingua siciliana medievale), Vesevo (brano “O ‘ Rre Rre”, lingua napoletana). Non sarà invece presente Mela (brano “Story of Inconsequence”, lingua inglese) per indisponibilità.

Il programma completo:

Il 12 ottobre alle 21.30 il Jazzino (Cagliari, Via Carloforte 76) ospiterà l’anteprima del Festival, con un recital di Davide Casu.

Il 13 ottobre alle 20.30 ci sarà la prima esibizione dei finalisti (con il brano in gara ed un altro brano del proprio repertorio) e la proiezione del video live di Giuliano Gabriele Ensemble (Vincitore del Premio nel 2015).

Il 14 ottobre alle 20.30 la seconda esibizione dei finalisti, che proporranno il brano in gara e uno del repertorio di Andrea Parodi, del quale verrà anche proiettato un video. Nella serata ci sarà spazio anche per i primi due ospiti, Riccardo Tesi e Massimo Donno.

Il 15 ottobre, alle 20.30, prenderà avvio la serata finale, con l’esibizione dei concorrenti, che presenteranno il brano in gara. A seguire saliranno sul palco il Trio Correnteza, Alessia Tondo con Massimo Donno. Si passerà poi alla consegna del Premio Albo D’oro ad Al Di Meola e al suo set con Peo Alfonsi. Infine la proclamazione dei vincitori del Premio assoluto, del Premio della Critica e delle menzioni e l’ormai tradizionale jam session finale che coinvolgerà tutti gli ospiti, Elena Ledda e gli artisti presenti in giuria e in sala.

EVENTI COLLATERALI

Il 14 ottobre nella Sala Conferenze Search (in Largo Carlo Felice 2), alle 10.00, si terrà un seminario sui diritti degli artisti interpreti ed esecutori a cura di Andrea Marco Ricci, Membro del Consiglio di Amministrazione del Nuovo IMAIE. Alle 11.30 sarà la volta di una conferenza sul contratto di edizioni musicali curata da Maria Grazia Maxia. Alle 17.30 toccherà alla presentazione del libro autobiografico “Una vita a bottoni” (Squilibri editore) di Riccardo Tesi, che sarà affiancato da Andrea Del Favero e Francesco Pintore.

Il 15 ottobre, sempre alla Sala Conferenze Search, alle 10.30 prenderà il via la giornata di studi “La musica che girerà intorno. Immaginare la World Music fra vent’anni”, a cura di Jacopo Tomatis, realizzata in collaborazione con Università degli Studi di Cagliari, Dipartimento di Storia, Beni Culturali e Territorio.

Si tratta della 2ª edizione del dibattito internazionale sulla World Music. Interverranno: Ciro De Rosa, Dario Zigiotto, Thorsten Bednarz, Riccardo Tesi, Marco Lutzu e Ignazio Macchiarella. Accesso libero e gratuito.

Premi per gli artisti

Il vincitore del concorso avrà diritto ad una bonus di 2.500 euro per spese musicali, che sarà erogato a copertura di costi di masterclass, eventuale acquisto o noleggio di strumenti musicali, corsi e quant’altro il vincitore sceglierà per la propria crescita artistica e musicale, entro un anno dallo svolgimento del festival. Il vincitore inoltre avrà la possibilità di esibirsi nella prossima edizione del Premio Andrea Parodi, al Festival European Jazz Expo di Cagliari, al Negro Festival delle Grotte di Pertosa (Campania) e a Folkest in Friuli.

Al vincitore del Premio della Critica sarà invece offerta la produzione di un videoclip professionale.

Gli oggetti d’arte del Premio Andrea Parodi 2016 saranno realizzati per l’occasione da Maria Conte.

Giurie

Giuria tecnica (Premio assoluto): Elena Ledda, Riccardo Tesi, Gabriele Mirabassi, Alessia Tondo, Peo Alfonsi, Gino Marielli, Gigi Camedda, Cathrine Rysst, Kaballà, Gigi Marras, Silvano Lobina, Andrea Ruggeri, Gianluca Dessi’, Simone Pittau, Gisella Vacca, Lia Careddu, Marco Lutzu, Salvatore Corona, Annamaria Loddo, Michele Palmas, Dario Zigiotto, Gaetano d’Aponte, Andrea Del Favero.

Giuria critica: Flavia Corda, Giorgio Galleano, Franz Coriasco, Matteo Bruni, Tore Cubeddu, Francesco Pintore, Giacomo Serreli, Walter Porcedda, Piersandro Pillonca, Claudia Mura, Daniela Deidda, Marco Mangiarotti, Jacopo Tomatis, Ciro De Rosa, Felice Liperi, Juan Antonio Vázquez, Andrew Cronshaw, Thorsten Bednarz, Petr Doruzka, Duccio Pasqua, Valerio Corzani, Sergio Albertoni, Stefano Carboni, Claudio Agostoni, Simone Cavagnino, Monica Magro, Luigi Mameli, Andrea Marco Ricci, Maria Grazia Maxia.

Partner e sponsor

Il Premio Andrea Parodi è realizzato grazie al contributo della Regione Autonoma della Sardegna (fondatore), la Fondazione di Sardegna, il Comune di Cagliari (che concede anche il patrocinio).

Partner del Premio sono: European Jazz Expo, Premio Bianca d’Aponte, Negro Festival, Folkest, Nuovo Imaie, Federazione degli Autori, Consorzio Cagliari Centro Storico, Jazzino – Jazz Club Cagliari, Boxoffice Sardegna.

Media Partners: Radio Rai Live 7, Radio Popolare, Radio Sintony, Unica Radio, Sardegna1, Tiscali, Il Giornale della Musica, BlogFoolk, Mundofonias.

Vincitori edizioni precedenti

2015 – Giuliano Gabriele Ensemble (Lazio)

2014 – Flo (Campania)

2013 – Unavantaluna (Sicilia)

2012 – Elsa Martin (Friuli)

2011 – Elva Lutza (Sardegna)

2010 – Compagnia Triskele (Sicilia)

2009 – Francesco Sossio (Puglia)

Premio della critica

2015 – Marina Mulopulos (Grecia / Toscana)

2014 – Tamuna (Sicilia)

2013 – Francesca Incudine (Sicilia)

2012 – Elsa Martin (Friuli)

2011 – Elva Lutza (Sardegna)

2010 – Yasmin Bradi (Sardegna)

2009 – Dario Piga (Sardegna/Spagna)

STORICO PREMIO ALBO D’ORO

2015 – TOTORE CHESSA (Sculture di FRANCESCO CAU, Assemini)

2014 – SU CUNCORDU ‘E SU ROSARIU DE SANTU LUSSURGIU (Quadri di MARIANO CHELO, Bosa, ceramiche di MASSIMO BOI, Quartu Sant’Elena)

2013 – FRANCESCO DEMURO (Artigianato di ROBERTA SOTGIU, Porto Torres)

2012 – LUIGI LAI (Artigianato di ANNA MARIA LAURO, Alghero, Creazioni in Pasta di Pane)

2011 – MARIO CERVO – Ad Memoriam (Artigianato di LUIGI NIOI, Assemini, Ceramista)

2010 – MAURO PAGANI (Artigianato di PINUCCIO SCIOLA, S.Sperate, Pietre Sonore)

2009 – BERNARD LORTAT JACOB (Artigianato di GIANPAOLO MARRAS, Ottana, Maschere tradizionali di legno)

2008 – DON GIOVANNI DORE (Artigianato Oreficeria di Cagliari)

Tribunale di Cagliari 104 copia

Venerdì 6 febbraio 2015, presso la corte d’appello di Cagliari, ci sarà il dibattimento sui ricorsi con i quali i lavoratori degli stabilimenti di Villacidro e Carini, il ministero dello Sviluppo Economico e le Regioni Sardegna e Sicilia si opporranno alla dichiarazione di fallimento della Keller per sostenere l’Amministrazione-Straordinaria.

E’ l’avv. Giovanni Dore, civilista esperto di diritto comunitario, il legale incaricato dai lavoratori sardi e siciliani per provare a salvare la Keller. Lo stesso legale che già la scorsa estate era stato l’artefice del ricorso che aveva dato il via libera alla prima fase della procedura di amministrazione straordinaria, poi conclusasi col fallimento a seguito della “bocciatura” da parte del Tribunale del piano proposto dal Commissario.

Nel ricorso i lavoratori rappresentati dalla FIOM, FSM e UILM si oppongono in modo vigoroso al giudizio del Tribunale che, a loro detta, avrebbe interpretato la legge Prodi bis (sull’amministrazione straordinaria delle grandi imprese in crisi) alla luce dei soli interessi dei creditori e non di quelli, ben più pregnanti sotto il profilo dell’interesse costituzionalmente orientato, della salvaguardia dei rami aziendali recuperabili e dei diritti dei lavoratori sui quali il nostro ordinamento è fondato.

Tra i vari ed articolati motivi proposti, oltre all’esame di copiosa giurisprudenza che dimostrerebbe la assoluta adeguatezza del piano proposto dal commissario Maione, il legale dei lavoratori ha “scovato” un importantissimo precedente di una procedura di amministrazione straordinaria di un’azienda milanese che ha ottenuto il via libera della Commissione UE in appena tre mesi per ottenere aiuti di Stato al “salvataggio” per un importo di 24 milioni di euro, così come consentito dalla vigente disciplina comunitaria. E tale circostanza rende contraddittorio il provvedimento del Tribunale che ha bollato come inapplicabile il piano del commissario perché non compatibile con la normativa comunitaria e con i lunghi tempi delle procedure burocratiche di autorizzazione degli aiuti che, nel caso della Keller, sarebbero stati di gran lunga inferiori rispetto a quelli erogati a favore delle imprese milanesi.

I lavoratori confidano nella salvezza dell’azienda e del proprio posto di lavoro da parte della Corte d’Appello di Cagliari.

«Il provvedimento governativo noto come “Sblocca Italia” si profila come input per il rilancio di “grandi opere” costose e dannose, come liberalizzazione delle norme sull’incenerimento dei rifiuti, come stimolo alle trivellazioni, come deterrente alle bonifiche e alla messa in sicurezza dei siti contaminati e come grande incentivo alla svendita del patrimonio pubblico. E’ un attacco all’integrità del nostro territorio, del nostro paesaggio e alla preservazione del complesso dei nostri centri storici.»

La denuncia arriva da Enrico Lobina, consigliere comunale di Cagliari del gruppo Federazione della Sinistra – Rossomori.

«E’ una legge con probabili profili di incostituzionalità – aggiunge Lobina – contro il quale sono stati già presentati diversi ricorsi in giudizio da parte delle associazioni ambientaliste. Oltre che sotto piano giuridico esso sta venendo contestato sotto il profilo sociale con manifestazioni di piazza diffuse in tutto il territorio italiano. Dobbiamo schierarci con loro.»

«Il decreto “Sblocca Italia” va contro le linee programmatiche sulla tutela del territorio della nostra amministrazione comunale. Per questo, sulla scia di iniziative simili svoltesi in numerosi altri comuni italiani e sardi, ho scritto una lettera al sindaco Massimo Zedda per chiedergli di prendere ufficialmente una posizione di netta contrarietà al documento, a cui subito si sono aggiunti Giovanni Dore e Ferdinando Secchi. In Sardegna – conclude Enrico Lobina – la campagna è stata lanciata dalla sezione sarda dell’ISDE (International Society of doctors for environment).»

Municipio di Cagliari 1 copia

La sala stampa della federazione gioco calcio di Cagliari, ha ospitato la conferenza stampa di presentazione dell’elenco telefonico ElencoSi 2014/2015 di Cagliari e provincia.

Un appuntamento particolarmente sentito che ha visto la presenza, oltre al presidente di PagineSi spa Sauro Pellerucci; Barbara Argiolas, assessore allo sviluppo economico e turistico del comune di Cagliari; di Francesco Marroccu direttore sportivo del Cagliari calcio; di Marco Ferri presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Cagliari e provincia, di Ferdinando Secchi e Giovanni Dore, consiglieri comunali che si sono fatti promotori dell’iniziativa volta a dedicare una via ai #Campioni d’Italia.

La copertina dell’elenco di Cagliari 2014/2015, infatti, è dedicata alla squadra del Cagliari che vinse lo scudetto nel campionato 1969/1970.

A testimoniare quel momento, particolarmente sentito, cinque calciatori che all’epoca facevano parte della rosa della squadra: Giuseppe Tomasini, Cesare Poli, Adriano Reginato, Ricciotti Greatti e Luigi Piras.

E Giuseppe Tomasini, nel ringraziare PagineSi spa, ed il presidente Sauro Pellerucci, nonché il coordinatore di Cagliari, Renzo Masala, per questa scelta, ha detto a nome degli altri calciatori presenti «di essere fieri ed orgogliosi perché è stata una squadra che rappresentava la Sardegna, la sua storia, la sua cultura e la sua riscossa».

Anche Francesco Marroccu, in qualità di direttore sportivo del Cagliari Calcio, si è unito ai ringraziamenti sia a #PagineSi spa per questa scelta, sottolineando come quei calciatori abbiano fatto la storia del Cagliari e del calcio Italiano.

Da sinistra Cesare Poli, Luigi Piras, Ricciotti Greatti, Giuseppe Tomasini e Adriano Reginato.

Da sinistra Cesare Poli, Luigi Piras, Ricciotti Greatti, Giuseppe Tomasini e Adriano Reginato.

La conferenza stampa.

La conferenza stampa.

 

Francesco Marroccu e Sauro Pellerucci.

Francesco Marroccu e Sauro Pellerucci.

 

L'elenco telefonico Cagliari e provincia 2014/2015 autografato dai campioni d'Italia 1969/1970.

L’elenco telefonico Cagliari e provincia 2014/2015 autografato dai campioni d’Italia 1969/1970.