22 November, 2024
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Premio Dessi 2012 - Cerimonia premiazio ni (studio foto Casti . Villacidro)

Tutto pronto per il Premio “Giuseppe Dessì”: oggi, a Villacidro, prende il via l’intensa settimana culturale che fa da cornice al concorso letterario per opere edite intitolato allo scrittore sardo (1909-1977), quest’anno all’importante traguardo della trentesima edizione. Ed è un programma all’altezza della ricorrenza quello che per sette giorni terrà banco nella cittadina del Medio Campidano, a una cinquantina di chilometri da Cagliari, in cui Dessì trascorse l’adolescenza e in seguito ambientò, da adulto, il suo testo più famoso, il romanzo “Paese d’ombre” (Premio Strega nel 1972). Un cartellone fitto e variegato di incontri letterari, momenti di musica, di spettacolo e altri appuntamenti con ospiti come Eugenio Finardi, Giovanni Lindo Ferretti, Vanessa Roggeri, Giulio Cesare Giacobbe, Moni Ovadia, Stefano Zecchi, Marco Cubeddu, Teresa De Sio, Maurizio Lastrico, Gianfranco Cabiddu, Danilo Rea, Giuseppe Langella, Vinicio Capossela.

Una settimana di eventi che accompagnerà il trentesimo Premio Dessì verso il suo clou, quando domenica 20 verranno proclamati e incoronati i vincitori fra le terne di finalisti delle due sezioni in cui si articola il concorso letterario: per la Narrativa sono in lizza Antonia Arslan con “Il rumore delle perle di legno” (Rizzoli), Antonio Scurati con “Il tempo migliore della nostra vita” (Bompiani) e Maurizio Torchio con “Cattivi” (Einaudi); si contendono invece il podio più alto per la Poesia Umberto Piersanti con “Nel folto dei sentieri” (Marcos y Marcos), Salvatore A. Sanna con “Fra le due sponde” (Il Maestrale) e Mariagiorgia Ulbar con “Gi eroi sono goi eroi” (Marcos y Marcos). Nel corso della cerimonia di premiazione verranno consegnati anche il premio speciale della giuria che, come già annunciato, quest’anno va alla grande attrice Piera Degli Esposti, e quello della Fondazione Dessì, riconoscimento che torna in questa edizione del trentennale e che è stato assegnato a uno dei più originali e apprezzati cantautori italiani: Vinicio Caposssela.

La lunga settimana villacidrese prende dunque il via domani sera (lunedì 14) con due diversi appuntamenti. Il primo, alle 19.00, al Mulino Cadoni, è nel segno del centenario della Grande Guerra con l’inaugurazione della mostra “Dimonios, la leggenda della Brigata Sassari“: un allestimento proposto anche come anteprima della sesta edizione di Nues, il festival dedicato ai comics a cura del Centro internazionale del fumetto di Cagliari, in programma in autunno nel capoluogo sardo. In esposizione le tavole originali del primo episodio del racconto a fumetti (di prossima uscita) scritto da Bepi Vigna e illustrato da Gildo Atzori, con la colorazione digitale di Laura Congiu, che prende spunto anche da “La Trincea”, l’atto unico di Giuseppe Dessì (messo in onda nella serata inaugurale del secondo canale RAI, il 4 novembre 1961, in coincidenza con l’anniversario della fine della prima guerra mondiale) che racconta la conquista della “Trincea dei razzi” da parte della Brigata Sassari: un episodio bellico (datato 14 novembre 1915) di cui fu protagonista anche il padre dello scrittore, il maggiore Francesco Dessì. Intervengono all’inaugurazione della mostra, che comprende anche sagome scenografiche, pannelli didattici e didascalie storiche, i due autori del fumetto.

La serata prosegue alle 21.30 a Casa Dessì, dove è di scena Eugenio Finardi con “Parole & Musica, il recital con cui il cantautore milanese si racconta e a contatto diretto con il pubblico, fondendo le sue canzoni a riflessioni personali e aneddoti sulla sua ultraquarantennale carriera artistica: uno spazio d’intrattenimento nel quale la musica si mescola alle parole e al racconto, confermando Finardi come artista capace di parlare all’anima della gente ma che sa anche stupire e divertire con le sue doti affabulatorie. Nato quasi per caso su richiesta del pubblico, “Parole & Musica è diventato in breve tempo uno spettacolo di successo (con le oltre settanta date dello scorso anno), tanto da spingere il cantautore a ridisegnarlo e arricchirlo. Dopo aver dedicato gli ultimi quindici anni all’esplorazione di diversi generi musicali, spaziando abilmente dal blues al folk, fino al fado e alla classica contemporanea, Eugenio Finardi (chitarra e voce) – affiancato sul palco da Giovanni “Giuvazza” Maggiore (chitarra) e Paolo Gambino (tastiere) – torna alle sonorità e ai contenuti di grande impegno che hanno contraddistinto i primi album del suo cammino artistico, come “Sugo” (del 1976) e “Diesel” (1977).

Tutti gli appuntamenti della serata inaugurale, come quelli dei giorni a seguire, sono ad ingresso libero e gratuito.

Grande festa ieri sera, a Terralba, in occasione della #Sagra delle Nieddittas, un evento imperdibile per tutti gli amanti della qualità delle #Nieddittas e della buona musica, organizzato dalla locale associazione Pro Loco e dall’Amministrazione comunale, in Piazza Caduti sul Lavoro e Via Duca degli Abruzzi.

Il clou della manifestazione, dopo i giochi d’estate con l’animazione di Akunu Makata, e la Zumba fitness, special guest Romina Sanna e Tiziana Charanguera e diversi zin qualificati, sono stati il percorso gastronomico con degustazione di piatti con le cozze e vini delle cantine di Terralba Su Cuppoi, Melis e Cantine del Bovale con vendita delle nieddittas (sono stati serviti oltre 1.00o pasti), che sono state gustate anche in 6 ristoranti con speciali menù a prezzi contenuti, e il concerto del cantautore Eugenio Finardi accompagnato dalla sua band (comprendente Giovanni Maggiore, Paolo Gambino, Claudio Arfinengo e Marco Lamagna).

Eugenio Finardi s’è fatto attendere (l’inizio del concerto era previsto alle 22.30 ma è slittato alle 23.25 per una serie di inconvenienti, da uno sciopero dei controllori di volo dell’aeroporto di Oinate, a Milano, ad un priblema alla strumentazione) ma, quando si è presentato sul palco (l’ingresso alla piazza per assistere al concerto era gratuito) ha promesso, insieme ai suoi musicisti, che si sarebbe fatto perdonare con il miglior concerto possibile, e non ha deluso le attese.

Il cantautore italo-statunitense (figlio di Eloise Degenring, una cantante ed insegnante lirica statunitense, e di Enzo Finardi, bergamasco, tecnico del suono), in apertura di concerto, ha spiegato di aver scelto, all’inizio della carriera, di vivere in Italia, quando i suoi hanno deciso di trasferirsi definitivamente negli Stati Uniti, e di non essersene mai pentito.

Ha presentato un ampio repertorio, mix tra nuovi brani dell’ultimo lavoro “Fibrillante”, scaturito da una difficile esperienza di vita, dopo essersi sottoposto ad una cura speciale per superare problemi di fibrillazione atriale che ne hanno condizionato alcuni anni di vita e di carriera, e alcuni dei più grandi successi, come #Extraterrestre, #Diesel, #La Radio. Ha dedicato ampio spazio ai temi sociali, come quelli del lavoro, con un riferimento ad un’esperienza vissuta a fine 2012 a Carbonia, luogo simbolo della crisi socio-economica di questi anni, sulla quale ci soffermeremo in un altro servizio, e all’amore, che ha caratterizzato alcuni brani della sua lunga carriera, sia in età giovanile sia in questa fase della sua vita che, per l’esperienza vissuta, ha definito molto felice.

A concludere il concerto, durato ben due ore, il suo brano più famoso, quello che gli ha dato notorietà, successo e tranquillità economica, #Musica ribelle, che ha ripreso ad eseguire proprio dopo aver recuperato la piena efficienza fisica, in quanto la fibrillazione atriale, quando pure ha continuato a lavorare, tra tante sofferenze fisiche, glielo ha impedito per alcuni anni.

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