22 November, 2024
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Le sarde e i sardi hanno diritto a pari opportunità col resto d’Italia e d’Europa. Da tale assunto, semplice quanto fondante, è partita la campagna culturale, sociale e politica per l’inserimento del principio di insularità in Costituzione. Il concetto di “isola” è da troppo tempo associato a quello di “isolamento”, al punto che, per una sorta di determinismo geografico, chi nasce in un’isola come è la Sardegna, si trova in una “naturale” condizione di esclusione e di marginalità. Talmente pervasiva è stata tale percezione che gli stessi sardi, spesso, fanno di ciò una caratteristica naturale.

Il Comitato per l’insularità in Costituzione ha voluto, fin dalle prime attività, tematizzare in termini istituzionali la questione: pari opportunità e diritti significa veder riconosciuto un principio; tale principio non può realizzarsi solo attraverso regimi di vantaggio negli spostamenti (continuità territoriale etc.); tale principio non è una novità, giacché si tratta di declinare a favore delle giovani e dei giovani sardi (a loro soprattutto ci si rivolge) l’articolo 3 della Costituzione.

Se è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli economici e sociali che fissano punti di partenza differenti, in Italia, a seconda del luogo di nascita, è evidente come la richiesta di pari dignità geografica sia non già pretendere privilegi, bensì vedere riconosciuti diritti fondamentali. Anche perché il processo attivato dal Comitato promotore vuole davvero essere il coronamento della riscoperta e messa in valore dei caratteri dell’isola, e non esaurirsi nel tempo di una campagna elettorale.

I principi alla base della campagna referendaria hanno stimolato la costante dialettica tra cittadini, intellettuali, studiosi; l’affermarsi di buone prassi e comportamenti collaborativi e inclusivi; la promozione di concetti quali Costituzione, insularità, pari opportunità, interdipendenza, reciprocità, coesione, la raccolta di migliaia di firme (92.000) a significare una partecipazione popolare reale.

La presa di coscienza dell’insularità positiva potrà radicarsi definitivamente solo se passerà attraverso l’azione delle studentesse e degli studenti sardi. A tal fine il comitato promotore ha attivato un percorso di alternanza scuola-lavoro con il Liceo Scientifico Leon Battista Alberti, I.I.S. Tecnico Nautico Buccari – Marconi, Liceo Classico Giovanni Maria Dettori, I.I.S. (Liceo linguistico, Liceo scienze umane, Istituto tecnico tecnologico) De Sanctis – Deledda, Liceo Artistico Foiso Fois, Liceo Scientifico Antonio Pacinotti,Liceo Classico Giovanni Siotto Pintor.

L’obiettivo di tale progetto è appunto la presa di coscienza, da parte di studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado del concetto stesso di insularità e della necessità di superare le condizioni ostative del riconoscimento di una parte dell’identità nazionale – costituita dalla Sardegna e dalle sue isole – negli aspetti storici, geografici, insediativi, storico culturali, economici. Il disconoscimento del concetto di insularità, sottraendo opportunità di sviluppo per i residenti nell’isola, temporanei o definitivi, rappresenta, infatti, una visione da modificare, a partire appunto dal mondo giovanile.

Gli studenti e le studentesse coinvolti approfondiranno precisi argomenti (economici, ambientali, storici, culturali, sociali) riguardanti la Sardegna; da ciò partiranno per la creazione di “moduli” da sviluppare nel corso di conferenze durante le quali dialogheranno con studiosi, esperti, professionisti e pubblici decisori. I risultati delle attività saranno diffusi dai media partner L’Unione Sarda, Videolina online e Radiolina. Lungo il loro percorso di ricerca saranno supportati dal comitato promotore, che farà dei materiali prodotti la base per le sue future azioni di promozione, conoscenza e diffusione.

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La II commissione del Consiglio regionale ha concluso il ciclo di audizioni sul testo unificato in materia di lingua sarda (proposte di legge nn. 6, 167 e 228) e non è escluso che già dalla prossima settimana proceda con la discussione generale e l’esame degli articoli. «L’obiettivo – ha detto il presidente della commissione Cultura, Gavino Manca – resta quello di approvare una proposta condivisa prima della pausa estiva, così da consentirne la discussione in Aula a partire da settembre».

Questa mattina la commissione ha ascoltato l’operatore culturale Ivo Murgia; il presidente della società cooperativa “l’altra cultura”, Antonio Garau; il direttore editoriale del periodico on line in lingua sarda “Boxis”, Manuela Ennas; il direttore di “Eja tv”, Tore Cubeddu; il docente dell’Università di Sassari, Dino Manca; il direttore di Rai Regione, Giovanni Maria Dettori; il consigliere di amministrazione della Rai, Franco Siddi ed il direttore della comunicazione della Regione sarda, Michela Melis.

Ivo Murgia e Antonio Garau hanno svolto considerazioni con riferimento alle parti del provvedimento che trattano, principalmente, gli sportelli linguistici, l’agenzia per la lingua ed anche le cosiddette arti proprie ed entrambi hanno dichiarato una sostanziale condivisione per i contenuti presenti nel testo unificato.  Il presidente della coop “Altra cultura”, per ciò che attiene l’insegnamento nelle scuole, ha inoltre rimarcato il favore per la limba sarda comuna («ma è chiaro che campidanese e logudorese continueranno ad esistere»).

Manuela Ennas e Tore Cubeddu hanno invece incentrato i rispettivi interventi sugli aspetti legati alla comunicazione (articolo 19, informazione e editoria) auspicando maggiori opportunità per le aziende portatrici di innovazione ed interventi mirati per incentivare la comunicazione in limba dei grandi eventi patrocinati dalla Regione ed in generale dagli enti pubblici.

Il professore associato dell’Ateneo turritano, Dino Manca, nel corso del suo articolato intervento ha invece confermato contrarietà per l’utilizzo della limba comuna ma ha salutato con favore la proposta di legge ribadendo “la centralità della scuola” per la valorizzazione e la tutela delle lingue della Sardegna. Il rappresentante dell’Università ha quindi evidenziato l’assenza di un linguista e di un esperto in letteratura e poesia nell’istituendo comitato tecnico scientifico (art. 15) ed ha sollecitato una misura immediata per il “controllo” del materiale didattico in lingua sarda («in via transitoria si potrebbero istituire apposite commissioni nelle università di Cagliari e Sassari che valutino testi e altri materiali didattici») nonché la previsione in legge di un congruo numero di assegni di ricerca finanziati dalla Regione.

Il consigliere di amministrazione della Rai, Franco Siddi, ha insistito sulle questioni attinenti l’inserimento del sardo nella convenzione nazionale, siglata di recente tra  la Rai e lo Stato («è la prima volta che accade ed è un fatto di rilevanza storica per la valorizzazione e la promozione della lingua») a cui seguirà, presumibilmente entro la fine dell’anno in corso, la firma del contratto di servizio nel quale sono indicate le risorse e le azioni. «È opportuno – ha dichiarato Franco Siddi – che la Regione si attivi per aprire il negoziato con il Governo,  perché siano garantite, nel contratto di servizio, le risorse per sostenere e finanziare la lingua sarda nelle produzioni Rai». Il consigliere di amministrazione Rai ha quindi illustrato le opportunità che ne deriverebbero alla Sardegna non solo sotto il profilo culturale e identitario ma, soprattutto, sotto l’aspetto economico ed occupazionale, ad incominciare dal recupero dell’autonomia della sede Rai della Sardegna e per la possibilità di richiedere la “riserva” nelle assunzioni per i giornalisti sardofoni.

La direttrice della comunicazione della Regione sarda, Michela Melis, ha esplicitato ai commissari le “conseguenze” che l’approvazione della legge produrrebbe sul sistema regione  in relazione alle attività dell’Urp, della pubblicità istituzionale, della cosiddetta comunicazione diffusa e della formazione del personale dell’amministrazione. La dottoressa Melis ha quindi evidenziato la necessità di una congrua dotazione finanziaria per sostenere e attuare le misure previste nel testo unificato.

Sul tema delle risorse e sulla opportunità di un testo organico è intervenuto, tra gli altri, il presidente della commissione Bilancio, Franco Sabatini, che ha auspicato «la fine dei meccanismi che hanno portato, nel corso degli anni, ad una spesa disorganica nelle attività di promozione della lingua e della cultura sarda» per realizzare una programmazione “seria” delle risorse e delle azioni «per affermare una efficace politica linguistica in Sardegna».    

 

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La settimana di lavoro delle commissioni consiliari sarà aperta domani, martedì 11 luglio, alle 16.00, dalla V Attività produttive, presieduta da Luigi Lotto (Pd), con un fitto calendario di audizioni: i vertici Enas che riferiranno sullo stato delle risorse idriche regionali, i responsabili della Polar Srl sulla situazione dell’azienda e l’assessore del Turismo Barbara Argiolas sulla proposta di legge n. 163 riguardante il sostegno ai programmi annuali di promozione dei Centri commerciali naturali.

Il giorno successivo (mercoledì 12 luglio), ma alle 10.00, la commissione sentirà l’assessore dell’Agricoltura Pierluigi Caria sulle difficoltà del Consorzio di Bonifica del Cixerri, la situazione delle risorse idriche regionali e lo stato di attuazione degli interventi collegati alla dichiarazione dello stato di calamità. A seguire, le associazioni del comparto agricolo sulla crisi del settore.

Nel pomeriggio, alle 16.00, invece, l’assessore dell’Ambiente Donatella Spano, riferirà sulla situazione della Portovesme Srl.

Per giovedì 13 luglio, alle 10.00, infine, è stata programmata l’audizione dell’Anbi-Sardegna (l’associazione di categoria che riunisce i Consorzi di bonifica) sullo stato delle risorse idriche regionali.

Mercoledi 12, alle ore 10.00, la commissione Cultura, presieduta da Gavino Manca (Pd), proseguirà il ciclo di audizioni sul Testo unico della lingua sarda ascoltando, oltre ad alcune associazioni,  il Rettore dell’Università di Sassari Massimo Carpinelli, il direttore della sede Rai della Sardegna Giovanni Maria Dettori, il giornalista Franco Siddi componente del Cda Rai e la responsabile del settore comunicazione della Giunta regionale Michela Melis.

Ancora mercoledì 12 alle 10.00 si riunirà la commissione Bilancio presieduta da Franco Sabatini (Pd). All’ordine del giorno l’esame della proposta di legge 424 (disposizioni transitorie per la sanatoria di situazioni irregolari sugli immobili regionali) e del disegno di legge 429 (riconoscimento dei debiti fuori bilancio ai sensi del Dlgs 118/2011 e successive modificazioni).

Sempre mercoledì, con inizio alle 10.00, la commissione Sanità presieduta da Raimondo Perra (Psi) proseguirà la discussione sulla nuova rete ospedaliera.