14 November, 2024
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Dal 4 al 28 luglio 2014 è possibile visitare, presso la Sala Docce del Museo del Carbone (Grande Miniera di Serbariu), la mostra fotografica dal titolo “Gran Via” di Giovanni Marrozzini.

La mostra è organizzata dalla Fabbrica artigiana di fotografia in collaborazione con il Centro italiano della cultura del carbone e il comune di Carbonia, e sarà visitabile gratuitamente negli orari di apertura del Museo, tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00.

Il reportage proposto da “Gran Via” indaga la realtà dei bambini che in Paraguay, nella capitale Asunción, lavorano e vivono sulla strada. È stato realizzato su committenza dell’organizzazione FUNIMA International, che opera a favore di questa fascia sociale disagiata e in quei luoghi appoggia il progetto “Hijos del Sol”.

L'arco e la chiesa di San Costantino a Sedilo.

L’arco e la chiesa di San Costantino a Sedilo.

Venerdì 4 luglio, alle 16.00, presso la sala congressi del #Museo del Carbone Grande Miniera di Serbariu, si terrà la conferenza di presentazione del terzo appuntamento del progetto “A scuola di fotogiornalismo”. Il fotografo Giovanni Marrozzini presenterà la sua idea di reportage e racconto fotografico.

Alle 17.00 il fotografo guiderà i presenti nella sala docce del Museo del Carbone, lungo l’allestimento della sua mostra intitolata “Gran Via” che mostra i bambini che lavorano e vivono sulla strada della capitale del Paraguay, Asuncion.

Sabato 5, domenica 6 e lunedì 7, a Sedilo, Giovanni Marrozzini terrà un workshop sull’#Ardia, la corsa delle Pandele in onore di “San Costantino”. Tre giorni a Sedilo per fotografare e raccontare tra sacro e profano, devozione e balentia, che cosa rappresenta l’Ardia per i sedilesi. Il workshop costa 200 euro per i non tesserati, 150 per i tesserati con ulteriori sconti per chi ha già seguito altri nostri corsi o ws,  la sistemazione spartana costa 20 euro a testa al giorno solo pernottamento a Fordongianus la notte del 5 e del 6 luglio in case con 8+8 posti letto.

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La Fabbrica Artigiana di Fotografia, in collaborazione con il comune di Carbonia e il Centro Italiano della Cultura del Carbone, ha inaugurato giovedì 22 aprile 2014 il secondo appuntamento del ciclo di incontri “A scuola di fotogiornalismo”. Alle 16.00, presso la sala convegni del Museo del Carbone Grande Miniera di Serbariu, #Francesco Zizola ha presentato il suo lavoro di fotografo giornalista. Laureato in antropologia, tra i più interessanti fotografi italiani, Zizola ha vinto nove World Press Photo e numerosi premi internazionali con i suoi reportage che documentano un mondo segnato da guerre, malattie, violenza e inquinamento. A seguire ha guidato i partecipanti lungo il percorso della mostra fotografica “Born Somewhere” allestita presso la sala docce del Museo del Carbone, 25 scatti in bianco e nero, tratti dal volume #Born Somewhere (pubblicato in Francia dall’editore Delpire e in Italia da Fusi Orari).

Francesco Zizola ha trascorso gli ultimi anni della sua attività documentando le condizioni dell’infanzia nel mondo, dalla precarietà dei teatri di guerra e di crisi del pianeta alle condizioni di alienante benessere dei paesi ricchi. “Born somewhere”, “nato da qualche parte”, racconta le vite dei bambini di 27 paesi.

Dice Zizola: «La fotografia per me è stata sempre una passione e anche una necessità; fin dall’adolescenza sono rimasto attratto dalla possibilità di esprimermi attraverso la luce catturata dalla macchina fotografica e dalla camera oscura, questa alchimia capace di tradurre la realtà in visione ha segnato la mia vita come anche il bisogno di dare senso a questo linguaggio utilizzandolo in una prospettiva storica. Mi spinge a fotografare non solo la necessità sempre più urgente in questi giorni di tenere una traccia del vissuto e del reale nella memoria storica, ma anche lo sconforto per il fallimento di uno degli scopi precipui del giornalismo (e quindi anche del fotogiornalismo); quello della testimonianza trasformatrice, capace attraverso le verità scoperte e disvelate, di condizionare il corso degli eventi agendo sulle menti e sulle coscienze dei lettori. Ecco, il fotogiornalismo, a mio parere, potrebbe anelare a questo piccolo ma importante ruolo nelle complesse società contemporanee. La mia ostinazione quindi a “coprire” eventi spesso oscurati dal mercato dei media, trova la maggiore spinta in questa convinzione della necessità della testimonianza che il fotogiornalismo contemporaneo è chiamato ad espletare».

Francesco Zizola ha proseguito la sua attività a Carbonia nei tre giorni successivi con un laboratorio fotografico dal tema etica e fotogiornalismo.Il progetto sulla condizione dell’infanzia nel mondo ha visto la luce proprio per rispondere a questa necessità di racconto, di testimonianza, nella speranza che qualche coscienza possa prendere atto dell’urgenza di una visione diversa, diciamo pure critica, della nostra società e del nostro prossimo futuro. D’altronde i bambini e gli adolescenti protagonisti dei reportage che ho effettuato, ci raccontano non solo delle loro specifiche esistenze, ma ci pongono anche una domanda, una domanda che rimane senza risposta nel libro e nella realtà di tutti i giorni, ma che pesa forse più delle loro singole esistenze, una domanda che urla il bisogno di un presente diverso dall’orrore di cui non si sentono responsabili, ma soprattutto la domanda rivolta agli adulti per un futuro migliore.

Il progetto “A scuola di fotogiornalismo” curato dalla Fabbrica Artigiana di Fotografia proseguirà nei giorni dal 4 al 7 luglio con il fotografo Giovanni Marrozzini che presenterà i suo lavoro, allestirà una mostra fotografica sulla Palestina e terrà un laboratorio fotografico dedicato a raccontare l’Ardia, la corsa in onore di San Costantino che si svolge a Sedilo ogni anno il 6 e 7 luglio.

Museo paleontologico 1

Domenica 9 febbraio 2014, presso Il Museo PAS Grande Miniera di Serbariu, è stata inaugurata alla presenza dell’autore la mostra fotografica “HAITI-TOUT MOUN SE MOUN” (ogni uomo è un uomo) del fotografo Ivo Saglietti. L’autore ha accompagnato i presenti lungo il percorso dell’allestimento fotografico e ha raccontato la sua idea di fotografia e giornalismo proiettando alcuni dei suoi lavori di reportage. Il racconto fotografico di Saglietti su Haiti restituisce la drammaticità del-la storia con un bianconero intenso.

Dice Saglietti del suo lavoro: «Le fotografie sono state scattate tra il 1990 e il 1993, tra Haiti e Repubblica Dominicana, dove moltissimi Haitiani emigrano per lavorare come braceros nella piantagioni di canna da zucchero. Haiti è sicuramente uno dei luoghi più dolorosi che ho visitato: una povertà senza speranza ed estrema, un’oppressione totale da parte della borghesia Creola che si serve della religione, dei ton-ton macoute e di certa superstizione per controllare ed opprimere senza pietà una popolazione povera e stremata da sempre e per sempre. Ho scattato fin troppe fotografie, spesso inutili, mi sembrava che ogni scatto esprimesse un attimo di solidarietà.»

La mostra sarà visitabile fino al 6 marzo 2014 dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 18.00; nei giorni dal 25 febbraio al 1 marzo dalle 10.30 alle 13.30 gli allievi della IV C dell’I.I.S. C. Beccaria hanno guidato i visitatori lungo il percorso. Nei tre giorni successivi all’inaugurazione l’autore ha tenuto un laboratorio fotografico sul tema “il racconto per immagini”, al quale hanno partecipato i fotografi locali e gli allievi dell’I.I.S. C. Beccaria di Carbonia. L’evento, curato dalla Fabbrica Artigiana di Fotografia di Carbonia con la collaborazione dell’I.I.S. Cesare Beccaria di Carbonia ed il Museo dei Paleoambienti Sulcitani, è la prima tappa del progetto “A scuola di fotogiornalismo” che vedrà a Carbonia la presenza di altri due grandi fotografi italiani: Francesco Zizola e Giovanni Marrozzini, rispettivamente nei mesi di maggio e luglio. Il progetto proseguirà con la formula del primo appuntamento e vedrà per ciascun fotografo l’allestimento di una mostra fotografica, la presentazione del lavoro dell’autore ed il laboratorio fotografico nei tre giorni successivi.

Franco Pomata

Fabbrica Artigiana di Fotografia info@fabbricaartigianadifotografia.org