Ricerca e innovazione, all’Università di Cagliari la didattica del futuro,
Questa mattina l’aula magna della facoltà di Medicina della Cittadella universitaria di Monserrato, ha ospitato l’inaugurazione dei laboratori didattici dell’università di Cagliari. Il progetto è cofinanziato dall’Unione europea-FESR Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Potenziamento infrastrutture didattico scientifiche e Ict). Ai lavori hanno preso parte il rettore, Giovanni Melis, il pro rettore Francesco Pigliaru, l’autorità gestione dei Fondi Fesr, Gianluca Cadeddu, i docenti responsabili dei quattro poli, Antonella Rossi (Scientifico), Elisabetta Gola (Umanistico), Elio Usai (Ingegneria e architettura) e Francesco Mola (Scienze sociali).
«Un balzo verso il futuro dedicato ai nostri giovani e a un’isola che ha bisogno di guadagnare in tecnologie e progetti innovativi. I laboratori – ha detto Alessandra Zedda, assessore regionale alla Programmazione – sono un ottimo esempio di sinergia tra accademia e amministrazione.»
Per il professor Melis, una partita ad alto valore aggiunto: «Rafforziamo le nostre peculiarità nella ricerca e negli studi avanzati. I laboratori rientrano in un quadro che vede la Sardegna e il suo tessuto imprenditoriale al centro del nostro sviluppo. Le risorse sono scarse e ce le dobbiamo contendere. Utilizzarle in progetti di questa portata permette di tenere elevata la qualità dei nostri studi».
Anche per Francesco Pigliaru, un momento di pregio: «L’Ateneo con oltre 500 postazioni prende parte alla sperimentazione nazionale. Con i laboratori didattici si comincia a gestire il futuro. Oltre ai nostri studenti, anche le scuole secondarie possono accedervi: i format didattici cambiano e noi vogliamo farci trovare pronti a imparare per migliorare.»
Fiducia e soddisfazione da Gianluca Cadeddu: «Un’idea buona per lo sviluppo del territorio i finanziamenti li trova sempre. La strada è segnata: i fondi vanno alla crescita che sia intelligente, inclusiva e sostenibile per l’ambiente». Un assist d’oro per la programmazione 2014/20.
L’Ateneo di Cagliari ha speso oltre sei milioni di euro dei sei milioni e mezzo finanziati, per mettere in rete con collegamenti ad altissima velocità i quattro Poli (allocati nelle strutture di viale Fra Ignazio, via Trentino, piazza d’Armi, via Corte d’Appello, via Porcell, Ponte Vittorio, Sa Duchessa, Cittadella Monserrato ecc.). Inoltre, sono state create 600 postazioni informatiche, circa 50 laboratori (25 ex novo, più il potenziamento di altri 30: tutti in rete tra loro) per oltre 1.250 posti/studente, l’osservatorio astronomico con il telescopio più grande in Sardegna. Gli studenti – che possono interagire da casa anche in e-learning – hanno a disposizione arredi, aule multimediali e attrezzature speciali per la formazione avanzata, informatica e tele trasmissione. Da citare il simulatore chirurgico (medicina), gli strumenti di fisica e astronomia, le macchine avanzate per grafica computerizzata e realizzazioni in 3D (Ingegneria e Architettura). Di rilievo anche connessione a un server centrale, connessione da computer remoto, wi-fi, messa a sistema della Biglioteca scientifica regionale. L’operazione è stata coordinata dalle direzioni Ricerca, Reti e Acquisti col supporto del corso di laurea in Scienze della comunicazione che ha curato anche un video esplicativo.