22 November, 2024
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Mellino Giovanni--Pres.Reg.Confartigianato TRASPORTI Sardegna

Il presidente di #Confartigianato Trasporti Sardegna, e vicepresidente nazionale, Giovanni Mellino, ha scritto all’assessore regionale ai Trasporti, Massimo Deiana, per conoscere quali iniziative intenda prendere per garantire la piena funzionalità della #Motorizzazione di Nuoro e per invitarlo all’assemblea pubblica prevista per lunedì.

Nella missiva, Mellino, ha ricordato all’assessore come l’Ente barbaricino si trovi nella situazione di non poter funzionare nel modo più completo per soddisfare le necessità di un territorio così importante perché il personale posto in pensione non è stato sostituito, perché non è stata adeguata l’infrastrutturazione tecnologica e perché non sono stati organizzati, o effettuati, i relativi corsi di aggiornamento.

Il presidente di Confartigianato Trasporti Sardegna ha anche ricordato come siano quasi 10.000 le operazioni che la Motorizzazione di Nuoro effettua ogni anno: più di 3.000 le revisioni di camion, mezzi speciali e autobus, ben 6.212 le prove d’esame per il conseguimento delle patenti e un numero non quantificabile di altre operazioni, come il duplicato delle patenti o la reimmatricolazione, che non sono sottoposte a statistiche.

Per Mellino, in caso di chiusura della Struttura, tutte queste operazioni andrebbero a scaricarsi sulle strutture di Cagliari, Oristano e Sassari che, tra l’altro, non sarebbero in grado di gestire un carico di lavoro così importante. Ovvero le autoscuole, gli autotrasportatori e privati cittadini potrebbero essere costretti a effettuare le prove e a risolvere le operazioni burocratiche a oltre 100 chilometri dal capoluogo barbaricino.

Il presidente degli autotrasportatori, infine, ha invitato l’assessore Deiana a partecipare all’assemblea pubblica di lunedì 21 luglio a Nuoro, dalle ore 9.30 presso l’Euro Hotel, organizzata da Confartigianato Nuoro, artigiani, autoscuole del territorio e associazioni civiche, per dibattere sulle problematiche legate a questa situazione e incontrare  i cittadini, le istituzioni locali, provinciali e regionali, e la politica per manifestare il proprio disagio, puntare un “riflettore” su questo grave problema.

Mellino Giovanni--Pres.Reg.Confartigianato TRASPORTI Sardegna

Sono state prorogate, anche per il 2014, le agevolazioni al settore degli autotrasportatori. Lo comunica #Confartigianato Trasporti Sardegna, su indicazione dell’Agenzia delle Entrate.

«Le imprese di autotrasporto merci conto terzi e conto proprio – spiega il presidente di Confartigianato Trasporti Sardegna, e vicepresidente nazionale, Giovanni Mellino – possono recuperare nel 2014 fino ad un massimo di 300 euro per ciascun veicolo (tramite compensazione in F24) le somme versate nel 2013 come contributo al #Servizio Sanitario Nazionale sui premi di assicurazione per la responsabilità civile, per i danni derivanti dalla circolazione dei veicoli a motore adibiti a trasporto merci di massa complessiva a pieno carico non inferiore a 11,5 tonnellate. Anche quest’anno per la compensazione in F24 si utilizza il codice tributo “6793”.«

Inoltre, per i trasporti effettuati personalmente dall’imprenditore oltre il Comune in cui ha sede l’impresa (autotrasporto merci per conto di terzi), è prevista una deduzione forfetaria di spese non documentate (articolo 66, comma 5, primo periodo, del TUIR), per il periodo d’imposta 2013, nelle seguenti misure: 56,00 euro per i trasporti all’interno della Regione e delle Regioni confinanti; 92,00 euro per i trasporti effettuati oltre tale ambito.

La deduzione spetta anche: per i trasporti personalmente effettuati dall’imprenditore all’interno del Comune in cui ha sede l’impresa, per un importo pari al 35 per cento di quello spettante per i medesimi trasporti nell’ambito della Regione o delle Regioni confinanti.

«Certo – conclude il presidente di Confartigianato Trasporti Sardegna – non basta questa proroga a risolvere i problemi di una categoria in ginocchio, per la quale occorrerà pensare semmai a misure di tipo strutturale e ad una vera riforma di regolamentazione del settore, ma di certo poter recuperare parte delle spese costituisce una forma di agevolazione indispensabile alla sopravvivenza delle imprese dell’autotrasporto

Mellino Giovanni--Pres.Reg.Confartigianato TRASPORTI Sardegna

Ennesima modifica al SISTRI: un decreto ministeriale prevede l’obbligo di adesione al sistema di tracciabilità dei rifiuti solo per le imprese e gli enti produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi, con più di 10 dipendenti.

«E’ una notizia che aspettavamo – commenta il presidente di Confartigianato Trasporti Sardegna, e vicepresidente nazionale, Giovanni Mellino perché abbiamo ottenuto il risultato del lavoro fatto in questi mesi con il Ministero. In ogni caso, questa del SISTRI, soprattutto per gli autotrasportatori, è ormai una “storia infinita” che cambia di giorno in giorno ormai da 5 anni

Il decreto firmato dal ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, infatti, cancella l’assurda equiparazione negli adempimenti sui rifiuti tra un piccolo artigiano o commerciante e un’impresa di maggiori dimensioni.

«Finalmente il Governo ha compreso il danno che il SISTRI stava provocando alle piccole e piccolissime imprese – continua Mellinoadesso, però, occorre proseguire verso il superamento dell’attuale sistema di tracciabilità, che complica inutilmente l’attività delle imprese, in particolar modo quelle del trasporto e della gestione dei rifiuti

In ogni caso, il giudizio di Confartigianato Imprese Sardegna relativo alle attuali disposizioni sul SISTRI rimane profondamente negativo. Il sistema, soprattutto nei confronti delle imprese dell’autotrasporto, è scarsamente trasparente, ed è causa di pesanti e onerosi adempimenti per le imprese.

«Abbiamo chiesto un immediato incontro con il ministro Galletti – continua Mellinoper affrontare una volta per tutte la questione Sistri nella sua interezza, a cominciare dall’esclusione anche per i piccoli trasportatori e i piccoli gestori.»

«Ora serve coraggio – conclude Mellino – perché è necessario “rottamare” definitivamente il Sistri che, in questi anni, in Sardegna è costato a 15 mila aziende (il 60% delle quali artigiane) tra produttrici di rifiuti e gestori (trasporto e smaltimento), quasi 6 milioni di euro per iscriversi, acquistare oltre 15mila chiavette usb e quasi 3mila black box  a fronte di un sistema che non ha mai funzionato. E non solo, oggi costa quasi 20mila euro all’anno alle aziende di trasporto coinvolte

Mellino Giovanni--Pres.Reg.Confartigianato TRASPORTI Sardegna

Il presidente di Confartigianato Trasporti Sardegna, Giovanni Mellino, ha rivolto un appello al ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, sui trasporti internazionali abusivi, illegali e illegittimi, che «stanno contribuendo a far scomparire il comparto isolano e nazionale».

«Abbiamo chiesto al Ministro – afferma Giovanni Mellino di fare di tutto per bloccare il cabotaggio internazionale abusivo e rilanciare i controlli sulle strade sarde e del resto d’Italia

Il “cabotaggio” è, infatti, l’attività di trasporto nazionale di merci su strada svolta da un trasportatore non residente sul territorio di un altro Stato membro dell’UE a titolo temporaneo, cioè senza che lo stesso risulti stabilito nel territorio di tale Stato. A causa di questo, ogni anno sono tantissime le imprese che chiudono a per la concorrenza sleale praticata sia dai vettori esteri, sia dalle tante aziende italiane che hanno pensato di aggirare le norme andando a costituire le società in Paesi compiacenti, salvo poi tornare in Italia a lavorare.

«Sono problemi enormi e internazionali che non possono essere risolti con la sola richiesta al Governo di moratoria – conclude Mellinoe senza il massimo coinvolgimento di tutti gli attori istituzionali, economici e sociali.»

Mellino Giovanni--Pres.Reg.Confartigianato TRASPORTI Sardegna

Il taglio del rimborso delle accise, l’assoluta incertezza sulle risorse destinate al settore con particolare riferimento agli interventi per il contenimento del costo del lavoro, la mancata emanazione dei provvedimenti richiesti sulla riforma dei poteri assegnati all’Albo, l’assenza di iniziative concrete per arginare il fenomeno del cabotaggio abusivo praticato dai vettori esteri.

Sono queste le principali motivazioni che hanno indotto Confartigianato Trasporti con tutte le altre associazioni aderenti all’Unatras, ad assumere all’unanimità la decisione di fermare i mezzi dalle 00,00 di lunedì 9 dicembre fino alle 24,00 di venerdì 13.

Cinque giorni in cui derrate alimentari, carburanti e tutte le altre merci resteranno ferme nelle aziende, non arriveranno presso gli esercizi commerciali, non circoleranno sulle strade sarde o non varcheranno il mare.

«Il Governo – denuncia Giovanni Antonio Mellino, presidente regionale di Confartigianato Trasporti e vicepresidente nazionale – nel corso di questi mesi si è completamente disinteressato delle questioni sollevate dall’autotrasporto, dimostrando in tal modo di non aver compreso il ruolo fondamentale del settore nella auspicata ripresa economica». «Ieri – sottolinea Mellino – abbiamo avuto la conferma di ciò quando ci è stato comunicato che al momento non esiste copertura finanziaria sufficiente per accogliere la richiesta di ripristinare il recupero del rimborso delle accise sul carburante».

«In questo momento non vediamo spiragli o aperture da parte dell’Esecutivo nazionale – continua il vicepresidente nazionale – però ci sono 25 giorni per continuare il confronto e per trovare soluzioni possibili. Per questo abbiamo chiesto un incontro urgente con la Presidenza del Consiglio dei ministri.»

«Nell’isola – conclude il presidente di Confartigianato Trasporti Sardegna – scriveremo a tutti i parlamentari sardi, per incontrarli e per spiegare la situazione drammatica che vive il comparto, soprattutto nella nostra regione».

I dati dell’Autotrasporto in Sardegna

Il trasporto delle merci in Sardegna conferma il trend negativo degli ultimi anni. Lo provano i dati regionali del settore (di Albo autotrasporto e Ufficio studi nazionale Confartigianato) che al primo gennaio 2013, vedono registrate 3.549 imprese con veicoli con un calo del 3,53% rispetto al 2011, a dimostrazione di come le imprese del settore continuino, ormai da 5 anni, a consegnare i libri contabili in tribunale.

Nel 2011, le iscrizioni furono solo 11 con ben 190 cancellazioni, per un saldo negativo di 167 unità. Nel 2012 , la leggera frenata: a fronte di 74 iscrizioni, le chiusure registrate furono 158, per un bilancio totale negativo di 84 unità.

Tra le nuove province, nel 2012, saldo positivo solo per Olbia-Tempio (+4 unità) e Medio Campidano (+1) mentre negative tutte le altre: Sassari (-25), Cagliari (-22), Oristano (-20), Nuoro (-18), Carbonia-Iglesias (-4).

Molto negativa la dinamica di crescita; il raffronto tra il 2012 e il 2011, nei vecchi confini provinciali, vede un -6,38% a Sassari, un -3,77% a Nuoro, un -2,59% a Cagliari e un -1,39% a Oristano.

CNA Fita Sardegna e Confartigianato Trasporti Sardegna, le due Associazioni degli autotrasportatori artigiani, hanno scritto ai Prefetti di Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano, per dissociarsi dallo sciopero dei servizi di autotrasporto proclamato su base nazionale da Trasportounito, e prendere le distanze dagli effetti che questo potrebbe avere sull’intera regione.

Le due Associazioni artigiane, dopo aver letto sugli organi di stampa della conferma del fermo a livello locale, hanno chiesto «di presidiare fermamente e adeguatamente il territorio al fine di garantire il diritto alla sicurezza, alla mobilità e al lavoro degli operatori e delle merci su strada».

Confartigianato Trasporti e FITA CNA della Sardegna sottolineano che in questo momento sono impegnate a livello nazionale «in un confronto con il ministero dei Trasporti finalizzato allo stralcio dell’articolo della Legge di stabilità che prevede la riduzione dei crediti di imposta per il rimborso delle accise sul carburante».

Francesco Pinna, presidente regionale di Fita CNA, e vice presidente nazionale, sottolinea che l’autotrasporto non può rinunciare all’unico strumento, seppur limitato, capace di calmierare un prezzo alla pompa fuori controllo e tra i più cari in Europa. Pertanto «non è preclusa la possibilità di aderire ad una successiva ipotesi di fermo nazionale, già condivisa da tutte le sigle riunite in UNATRAS e ANITA, qualora non ottenessimo debite e valide rassicurazioni rispetto a quanto richiesto».

Giovanni Mellino, presidente regionale di Confartigianato Trasporti, e vice presidente nazionale, ricorda che «gli autotrasportatori sardi si riservano di prendere successive decisioni che saranno comunque tempestivamente comunicate a tutela e garanzia dell’ordine pubblico, che le nostre Associazioni desiderano sempre preservare, anche nei momenti di grave difficoltà per la categoria».

Giovanni Antonio Mellino è stato rieletto alla vice presidenza nazionale di Confartigianato Trasporti. Gallurese di Olbia, Mellino attualmente ricopre anche la carica di presidente di Confartigianato Trasporti Sardegna e della Gallura.

E’ stato eletto dall’Assemblea nazionale che si è riunita a Roma e che ha nominato Amedeo Genedani, imprenditore dei trasporti di Modena, quale presidente nazionale.

Giovanni Mellino, il neo presidente e la Giunta, guideranno l’Associazione che rappresenta oltre 35.000 imprese, singole e consortili, di autotrasporto merci, che danno occupazione a 70.000 addetti.

«Oggi c’è la necessità di un rinnovato sforzo dell’Associazione per vigilare sul rispetto degli impegni assunti dal Governo nei confronti della categoria – ha detto Giovanni Mellino – ed abbiamo l’urgenza di offrire risposte agli imprenditori del trasporto merci gravemente colpiti dalla crisi.»

Il vice presidente nazionale, ha anche puntato il dito contro il Sistri, il sistema telematico di tracciabilità dei rifiuti pericolosi, che gli autotrasportatori devono applicare dal 1° ottobre, definendolo «inutilmente costoso e inefficiente. In questo momento di difficoltà – ha detto Mellino – le nostre imprese non hanno certo bisogno di altri problemi come quelli che sta provocando il Sistri».

Giovanni Mellino.

Giovanni Mellino.