5 November, 2024
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Oggi, 19 luglio 2023, ricorre il 31° anniversario della strage di via D’Amelio in cui persero la vita il magistrato Paolo Borsellino e i cinque agenti della sua scorta, tra i quali anche la giovane poliziotta sarda Emanuela Loi. Una tragedia che nel 1992 segnò in modo indelebile la storia del nostro Paese, al pari di quanto accadde solo 57 giorni prima, nella strage di Capaci, in cui furono assassinati Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e tre agenti della scorta.
«Paolo Borsellino, insieme a Giovanni Falcone e a tutti coloro che hanno combattuto la mafia, è stato una figura encomiabile di cultura della legalità, tensione morale, senso dello Stato e delle istituzioni, rispetto delle leggi. Insegnamenti di cui tutti noi, a partire, soprattutto, dalle giovani generazioni, dovremmo fare tesoro. In questa ricorrenza ricordiamo con stima, affetto e gratitudine Paolo Borsellino, Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi, Claudio Traina e Vincenzo Fabio Li Muli», ha detto il sindaco Pietro Morittu.
Al fine di ricordare la figura di Paolo Borsellino e ricordare il 31° anniversario della Strage di via d’Amelio, stasera, alle ore 19.00, con il patrocinio del comune di Carbonia, l’associazione “Senso Comune” deporrà una corona d’alloro presso la scalinata dedicata alle vittime di via d’Amelio sita nella piazza Giovanni Paolo II (lato via Lombardia). 

Sono stati consegnati ieri i Testimonium allo scrittore/fotografo e grande divulgatore dei Cammini europei Fabrizio Ardito e ai suoi colleghi Natalino Russo e Maurizio Bacigalupi, per aver percorso quasi 400 km del Cammino Minerario di Santa Barbara. 

La consegna è avvenuta nella chiesa di Santa Barbara della miniera di Monteponi a conclusione della Santa Messa celebrata dal parroco don Ivano Gelso. 

Nella stessa chiesa nella quale il Papa Giovanni Paolo II dichiarò Santa Barbara Patrona universale dei minatori in occasione della Sua storica visita alla miniera di Monteponi avvenuta il 18 ottobre 1985. 

A conclusione della celebrazione i pellegrini hanno potuto visitare il Pozzo Sella e la Galleria Villa Marina recentemente aperta alla visita dei turisti dal comune di Iglesias.

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La carenza di personale fa sì che negli ospedali di Olbia non sia possibile nemmeno effettuare un prelievo di sangue, eccezion fatta per alcune categorie “urgenti”. Attualmente nel Punto Prelievi del San Giovanni di Dio infatti possono essere serviti soltanto i pazienti con impegnativa che presenta la dicitura “urgente”, quelli muniti di un codice di esenzione e le donne in gravidanza. Tutti i “non esenti” sono invece esclusi. Costretti a rivolgersi altrove.

La denuncia arriva dal consigliere regionale del M5S Roberto Li Gioi.

«Questa scelta obbligata, oltre a creare un inaccettabile disagio per i pazienti, danneggia enormemente l’ATS in quanto, come sottolineato più volte in questi mesi dal primario dr. Flavio Lai, integra un danno erariale quantificabile in circa 2 mila euro al giorno. A conti fatti però si tratta di un paradosso: basti considerare che il costo complessivo di un tecnico di laboratorio ammonta a circa 100 euro al giorno, e quindi, in concreto, l’assunzione di personale comporterebbe non un costo, ma un cospicuo guadagno. Diametralmente opposto è invece l’assurdo quadro attuale, frutto di quegli scriteriati tagli lineari lontani anni luce dalla realtà lavorativa della sanità pubblica», attacca Roberto Li Gioi che, accompagnato dal primario dr. Flavio Lai, questa mattina ha visitato il Laboratorio Analisi di Olbia dell’Ospedale Giovanni Paolo II. Un sopralluogo che ha permesso all’esponente dei Cinque Stelle di toccare con mano le gravi criticità che coinvolgono pazienti e operatori sanitari, che presto verranno sottoposte all’attenzione della Giunta attraverso un’interrogazione in Consiglio regionale.

«Il Laboratorio Analisi – aggiunge Roberto Li Gioi – opera in condizioni di continua emergenza con un organico notevolmente ridotto rispetto alle esigenze. Nelle parole del dr. Flavio Lai ho riscontrato una grande amarezza dato l’elevato numero di posti vacanti per quanto riguarda il personale tecnico. Ma non basta: si deve aggiungere il fatto che tra gli operatori in forze, due hanno bambini piccoli e quindi sono esentati dal turno di notte. Per poter adempiere all’enorme mole di lavoro quotidiana per Olbia la dotazione minima è di 16 unità: una per la notte, due per il turno dalle 14 alle 20, sette per la copertura del turno mattutino. A queste bisogna sommare le unità di personale a riposo, il recupero ore dei turni notturni e festivi, le assenze per congedo ordinario e malattia.»

«Ho potuto constatare che in ematologia opera un solo tecnico per sei macchinari; nell’area del “siero 1” un operatore deve agire su quattro macchine; nell’area “siero 2” le macchine da seguire da una sola persona sono addirittura cinque; mentre nella preanalitica, fondamentale per l’avviarsi delle operazioni, non c’è nessun addetto, e il personale se ne occupa a rotazione quando ha la possibilità di allontanarsi dal proprio settore. L’emergenza non riguarda però soltanto i presidi olbiesi – conclude Roberto Li Gioi -. Nel nosocomio di Tempio a tre pensionamenti non sono corrisposte nuove assunzioni. L’organico è quindi ridotto a sei unità rispetto alle nove previste. Un quadro a dir poco preoccupante in un’area che solo ieri ha registrato 916 accettazioni. Considerando una media di otto esami prescritti a ricetta si arriva a circa 7.500 analisi quotidiane. Un numero impressionante a cui fanno fronte con grande abnegazione e altrettanta professionalità i tecnici a disposizione di dr. Flavio Lai, protagonisti di turni massacranti che nel periodo estivo divengono infernali. Dall’inizio di quest’anno inoltre la turnazione variabile a seconda dei carichi di lavoro introdotta dal Dr. Lai è stata cancellata causando ulteriori problemi. Occorre intervenire immediatamente.»

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Questa sera, in piazza Giovanni Paolo II (lato via Lombardia nei pressi della Scuola Elementare Ciusa), a Carbonia, è stata inaugurata la scalinata ristrutturata e riqualificata dai volontari dell’associazione “Senso Comune”, per commemorare Paolo Borsellino e la scorta vittime della strage di via D’Amelio nella ricorrenza del 27° anniversario dell’attentato di matrice mafiosa. Ricordiamo che Carbonia ha già dedicato, qualche anno fa, ad Emanuela Loi, l’Istituto Ipia di via Dalmazia.

Un’iniziativa all’insegna del decoro urbano concretizzatasi anche attraverso interventi di pulizia e sfalcio dell’erba nelle aiuole, messa a dimora di piante, potatura di arbusti, manutenzione di panchine, cestini, fioriere, tinteggiatura dei muretti delle aiuole situate nella piazza Giovanni Paolo II.

Gli interventi dell’associazione “Senso Comune” sono stati realizzati con il patrocinio del comune di Carbonia.

Dopo il saluto di Monica Pinna, rappresentante dell’associazione di volontariato “Senso Comune”, che ha ricostruito l’attività portata avanti nei primi mesi seguiti alla sua costituzione, il sindaco di Carbonia, Paola Massidda, ha portato i saluti dell’associazione. Sono seguiti gli interventi di Claudia Loi, sorella di Emanuela, e del deputato Pino Cabras.
A quel punto, è stata inaugurata la scalinata con la rimozione del drappo azzurro e la benedizione del parroco, don Marco Olianas.
Infine, sono stati letti i nomi delle vittime della strage di via D’Amelio, riportati sui gradini della scalinata.

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Domani, venerdì 19 luglio, alle ore 18.30, in piazza Giovanni Paolo II (lato via Lombardia nei pressi della Scuola Elementare Ciusa), a Carbonia, verrà inaugurata la scalinata che nello scorso weekend è stata ristrutturata e riqualificata per opera del meritorio lavoro eseguito dai volontari dell’associazione “Senso Comune”, per commemorare Paolo Borsellino e la scorta vittime della strage di via D’Amelio nella ricorrenza del 27° anniversario dell’attentato di matrice mafiosa.

Un’iniziativa all’insegna del decoro urbano concretizzatasi anche attraverso interventi di pulizia e sfalcio dell’erba nelle aiuole, messa a dimora di piante, potatura di arbusti, manutenzione di panchine, cestini, fioriere, tinteggiatura dei muretti delle aiuole situate nella piazza Giovanni Paolo II.

Gli interventi del sodalizio “Senso Comune” sono stati realizzati con il patrocinio del comune di Carbonia che, attraverso il sindaco Paola Massidda, «ringrazia i volontari per avere dato, ancora una volta, un esempio pratico di senso civico e di amore per la nostra città. Il loro contributo è stato decisivo e ha consentito di attuare un importante restyling della scalinata che collega la parte alta con la parte bassa della piazza Giovanni Paolo II. Il modo migliore per celebrare il 27° anniversario della strage di via D’Amelio a Palermo, attentato in cui persero la vita il magistrato Paolo Borsellino e i cinque uomini della sua scorta, tra cui la nostra conterranea Emanuela Loi».

La tensione morale, il senso dello Stato e il rispetto della legalità che animarono Paolo Borsellino e i suoi agenti verranno commemorati domani sera, alle ore 18.30, in una cerimonia che si svolgerà secondo il seguente programma:

• Saluto di benvenuto da parte dell’associazione di volontariato “Senso Comune”;
• Saluti istituzionali e intervento del sindaco di Carbonia, Paola Massidda;
• Intervento del deputato della Repubblica Italiana, on. Pino Cabras.
• Inaugurazione della scalinata con rimozione del drappo e benedizione del parroco, don Marco Olianas;
• Lettura dei nomi delle vittime della Strage di via D’Amelio e intervento di Maria Claudia Loi, sorella di Emanuela Loi;
• Intervento del presidente di “Senso Comune” Monica Pinna e ringraziamenti finali.

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«La situazione della sanità pubblica a Olbia e in Gallura non può essere determinata da scelte che rispondono a strategie politiche di dislocazione dei servizi nei territori dove l’assessore regionale di turno ha raccolto il maggior numero di voti. Negli anni della Giunta Pigliaru, con l’assessore Luigi Arru della Sanità, Olbia è stata privata dei reparti  di neonatologia, di urologia e di oculistica. Il primo, pur essendo previsto dalla “Ridefinizione della rete ospedaliera”, approvata dal Consiglio regionale, esiste solo sulla carta. Attualmente una mamma che partorisce in anticipo rispetto ai nove mesi di gestazione o che accusa qualche problema durante la gravidanza, deve rivolgersi ad altre aziende sanitarie come quella di Sassari o quella di Nuoro. Quest’ultima, pur avendo un numero di parti inferiore a Olbia, ha un reparto di neonatologia funzionante.»

Lo scrive, in una nota, Nardo Marino, deputato del Movimento 5 Stelle.

«Viene da chiedersi – aggiunge Nardo Marino – quale sia stato l’impegno dei due assessori regionali galluresi che nulla hanno potuto contro le scelte del governo amico: quali spiegazioni possono fornire alla Gallura gli assessori Carlo Careddu e Pierluigi Caria? Vorrei capire come spiegano l’ultimo atto ufficiale dell’Ats, il funzionigramma,  che nel definire le attività dei presidi ospedalieri dimentica la neonatologia per il Giovanni Paolo II di Olbia. E mentre la Gallura viene privata dei cinque posti che le sono dovuti, altri cinque vengono riconosciuti a Nuoro – guarda caso città di origine dell’assessore regionale della Sanità – e addirittura viene assegnata una terza neonatologia a Cagliari. Olbia non può permettersi di rinunciare a curare i propri figli e costringere le madri e i parenti a migrare verso altre città. Così come non si può assistere in silenzio ai viaggi che i galluresi devono affrontare per avere la cura e l’assistenza che sarebbe loro dovuta in caso di problemi agli occhi o alle vie urinarie. L’inesistenza dei reparti di urologia e oculistica è un problema di primo ordine che in questi anni è stato declassato a questione secondaria, seguendo lo stesso triste destino assegnato ai presidi ospedalieri galluresi, divenuti stabilimenti di emergenza e accoglienza di primo livello. I nostri anziani sono costretti a rivolgersi altrove, ad affrontare disagi e spese per trovare un rimedio ai problemi che affliggono chiunque varchi la soglia della terza età: prostata e cataratta, ad esempio. Gli scippi a danno di questo territorio sono in costante aumento – conclude Nardo Marino – e ciò che stupisce di più è che la Giunta Pigliaru continua a farli sotto il naso di chi è stato eletto per tutelare gli interessi della Gallura.»

 

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Da lunedì 10 a lunedì 17 settembre si svolgerà a Carbonia la Festa Patronale della Parrocchia Beata Vergine Addolorata, situata in via Liguria nel cuore del quartiere di Rosmarino. L’evento è stato organizzato con il patrocinio e il contributo economico del Comune di Carbonia. «Si tratta di una bellissima iniziativa che ogni anno dà appuntamento a centinaia di nostri concittadini per commemorare la Beata Vergine Addolorata con una serie di festeggiamenti civili e religiosi organizzati da una delle principali parrocchie cittadine, punto di ritrovo, aggregazione e socializzazione di un’ampia comunità di fedeli», ha detto il sindaco Paola Massidda.

Il ricco programma della Festa Patronale prevede eventi civili e religiosi:

Lunedì 10 settembre: ore 18.00, la prima solenne celebrazione Eucaristica ad opera del novello sacerdote don Marco Olianas.

Martedì 11 settembre: ore 17.30 Santo Rosario e Santa Messa; ore 18.45, nel salone Giovanni Paolo II, incontro dal titolo “Maternità oggi: il Signore mi ha favorita?”, con relatrice la dottoressa Maria Stella Leone.

Mercoledì 12 settembre: ore 17.30 Santo Rosario e Santa Messa; ore 18.45, incontro, nel salone Giovanni Paolo II, intitolato “Conversazione sull’Annunciazione”, relatore il maestro Gianluca Medas.

Giovedì 13 settembre: ore 17.30 Santo Rosario e Santa Messa; relazione di don Roberto Sciolla: “Accostarsi a Maria attraverso i vangeli”. Dalle 17.30 alle 20.30, torneo di calcio “Trofeo Beata Vergine Addolorata” e pesca di beneficenza con estrazione di una serie di premi a scopo sociale.

Venerdì 14 settembre: “Giornata dell’anziano e dell’ammalato”. Ore 17.00 Santa Messa; musica e canto con il Coro polifonico femminile di Portoscuso, il Coro polifonico maschile sulcitano e la partecipazione di Martina Marongiu (flautista) e Ivano Argiolas (chitarrista classico); dalle 17.30 alle 20.30 seconda giornata del “Trofeo di calcio Beata Vergine Addolorata”; cena a base di gnocchetti; alle 21.30 rassegna musicale con l’esibizione di tre gruppi: “I Colpevoli”, “The Elvis Tribute” e “Maluentu”.

Sabato 15 settembre “Giornata della Famiglia”: alle ore 18.00, la Santa Messa presieduta da don Cesare Concas; dalle ore 20.00 sarà attivo un punto di ristoro unitamente ai giochi gonfiabili per bambini. Alle 21.30 concerto musicale del gruppo “Jokers on Air”.

Domenica 16 settembre: Santa Messa alle ore 7.30 e alle ore 10.30; alle 17.30 concelebrazione solenne presieduta da don Salvatorangelo Manca. A seguire la processione, che si snoderà nel seguente percorso stradale: via Liguria, via Gobetti, via Lazio, via Satta, via Trexenta, via Messina, via Abruzzi, via Lombardia, via D’Annunzio e rientro in Chiesa. La processione sarà accompagnata dalla musica della Banda Vincenzo Bellini di Carbonia. Sfileranno alcuni gruppi folk e i Tamburini di Iglesias. Dalle ore 20.00 sarà operativo il punto di ristoro e i bambini potranno dilettarsi con i giochi gonfiabili. Alle 21.30 si terrà il concerto del gruppo “Tribù Mediterranea”.

Lunedì 17 Settembre alle ore 19.00 si svolgerà la Santa Messa per i defunti e benefattori con cui si chiuderà la settimana di festeggiamenti patronali in onore della Beata Vergine Addolorata.

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Elisoccorso

Sono stati 145 gli interventi totali effettuati dai mezzi dell’elisoccorso nel primo mese di attività del nuovo servizio. L’elicottero di stanza a Elmas ne ha effettuato 52, 46 primari (soccorso in emergenza) e 6 secondari (trasporto del paziente all’ospedale): 47 in codice rosso, 4 in codice giallo. Trentuno pazienti sono stati portati al San Michele di Cagliari, otto al San Francesco di Nuoro, quattro al San Martino di Oristano. Il mezzo di stanza a Olbia ha effettuato 93 interventi, 72 primari e 21 secondari, 79 in codice rosso e 11 in codice giallo. I pazienti sono stati portati principalmente al Santissima Annunziata (50), poi al San Francesco di Nuoro (8), al San Michele di Cagliari (4), all’ospedale Marino di Cagliari (3) e tre al Giovanni Paolo II di Olbia.

Sono i numeri del primo mese di attività del servizio di elisoccorso, gestito dalla Airgreen per conto dell’Areus, in collaborazione con il Soccorso Alpino della Sardegna.

«Sono dati che confermano come sia cambiato il sistema di emergenza-urgenza grazie al nuovo servizio e la stessa organizzazione dell’assistenza – commenta l’assessore della Sanità, Luigi Arru -. I mezzi hanno raggiunto praticamente tutta la Sardegna, coprendo le zone più critiche, come l’Ogliastra, Carloforte e La Maddalena, dove sono stati fatti sei interventi, uno in notturna, nei giorni scorsi.»

Ha espresso soddisfazione anche il direttore generale dell’Areus, Giorgio Lenzotti, che in questi giorni sta lavorando con i Vigili del Fuoco per un protocollo condiviso sulle modalità di intervento congiunto e coordinato. Identiche procedure verranno attivate, a breve, anche con la Guardia costiera.

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Da tutt’Italia a Gergei nel segno della legalità e dell’antimafia. Da domenica 15 luglio e per sette giorni una ventina di ragazze e ragazzi parteciperanno al campo di volontariato e formazione “E!state Liberi!”, organizzato da Libera Sardegna insieme al centro di servizio per il volontariato Sardegna Solidale. Nella struttura di Su Piroi, confiscata anni fa alla criminalità e ora un centro propulsivo del volontariato isolano, i ragazzi parteciperanno ad incontri, dibattiti, attività laboratoriali e sul territorio, approfondendo il tema “La memoria diventa impegno”. Tra gli esperti con i quali i ragazzi si confronteranno e che saranno protagonisti del campo ci saranno anche il magistrato Guido Pani edil rappresentante dell’Associazione Familiari Vittime delle Mafie Pino Tilocca. 

Il 19 luglio inoltre, in occasione del ventiseiesimo anniversario della strage
di via d’Amelio a Palermo, i partecipanti al campo si recheranno a Sestu per rendere omaggio alla memoria di Emanuela Loi e incontrare Claudia e Marcello Loi, sorella e fratello dell’agente uccisa dalla mafia. 

Il programma delle attività prevede l’impegno dei giovani partecipanti nella sistemazione del bene confiscato (pulizia terreno, messa a dimora di nuove piante, manutenzione ex pistino e manutenzione piantagione fichi d’India), ma anche la visita ad alcune realtà associative del territorio sardo e l’incontro con la comunità di Gergei.

Il campo verrà allestito grazie all’impegno di Libera Sardegna, Mo.VI Sardegna, Sos Quartu, Oratorio Giovanni Paolo II di Gergei, Avo Isili, Croce Verde Isili e Protezione Civile Sarcidano Isili.

Il campo “E!state Liberi!” si aprirà domenica 15, alle ore 18.00, con l’accoglienza e i saluti da parte del referente regionale di Libera Sardegna Giampiero Farru, del sindaco di Gergei Rossano Zedda, del parroco di Gergei don Pasquale Flore, di Claudia Loi dell’Associazione Familiari Vittime di Mafia e del comandante della stazione dei Carabinieri di Gergei. Interverranno anche Nanda Sedda (referente del campo di volontariato e di formazione sui beni confiscati), Gianluca Ardu (responsabile del campo) e di Isa Saba (referente della formazione di Libera Sardegna). 

Nella giornata di lunedì 16 i ragazzi parteciperanno ad un incontro di formazione su Libera, tenuto dal referente regionale Giampiero Farru e dal responsabile della formazione dell’associazione Isa Saba.

Martedì 17 si aprirà con un laboratorio sulla legge 109/96 sull’uso sociale dei beni confiscati alla criminalità, che proseguirà nel pomeriggio con un seminarioa cui prenderanno il magistrato Guido Pani, il sindaco di Gergei Rossano Zedda, il referente di libera Sardegna Giampiero Farru, un rappresentante dell’Arma dei Carabinieri nel territorio e il comandate della Stazione Forestale di Isili. Sempre nel pomeriggio verrà inoltre presentato da Elena Frau, Nanda Sedda e Mor Sow il progetto “Le trame del mondo”, che prevede un rilancio della struttura di Su Piroi. 

Mercoledì 18 luglio i giovani saranno protagonisti di un momento di formazione riguardante il ventiseiesimo anniversario della strage di via D’Amelio e nel pomeriggio parteciperanno a Donigala Fenughedu al seminario organizzato da Sardegna Solidale dal tema “Privacy: adeguare la tua associazione al nuovo regolamento europeo sulla protezione dei dati personali”.

 Nella giornata di giovedì 19 i ragazzi ricorderanno la giovane agente Emanuela Loi, morta a Palermo nella strage di via D’Amelio. Dopo la messa in suffragio in programma al cimitero di Sestu, i giovani incontreranno Claudia Loi, la sorella della agente. Di pomeriggio è invece previsto un incontro a Gergei con la referente formazione di Libera Sardegna Isa Saba sul tema “La memoria diventa impegno”.

Intensa anche la giornata di venerdì 20, con l’incontro con Pino Tilocca dell’Associazione Familiari Vittime di Mafie, e la visita a Isili dei laboratori artigiani del tessuto e del rame, mentre sabato 21 i ragazzi faranno visita ad Alghero e in serata parteciperanno alla conferenza “Il gesto della legalità”, tenuta dal referente di Libera Sardegna Giampiero Farru.

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L’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari il 10 febbraio celebrerà la festa per la Beata Vergine di Lourdes e la ricorrenza della Giornata mondiale del malato.

Sono passati 160 anni da quanto, l’11 febbraio 1858 la vergine Immacolata Concezione apparve alla quattordicenne Bernadette Soubirous che si era recata alla grotta di Massabielle, sulla riva del torrente Gave, per raccogliere legna. E proprio in quella grotta, dove sgorgò miracolosamente una fonte, apparvero i primi prodigi, con la guarigione di alcuni malati.

E la giornata mondiale del malato, quest’anno è arrivata alla XXVI edizione, venne istituita per la prima volta il 13 maggio 1992 da Papa Giovanni Paolo II. Nella lettera che il Santo Padre scriveva al cardinale Fiorenzo Angelini diceva:«Desidero comunicarle che ho deciso di istituire la «Giornata Mondiale del Malato», da celebrarsi l’11 febbraio di ogni anno, memoria liturgica della Beata Maria Vergine di Lourdes. Considero, infatti, quanto mai opportuno estendere a tutta la Comunità ecclesiale una iniziativa che, già in atto in alcuni Paesi e regioni, ha dato frutti pastorali veramente preziosi».

Al presidio ospedaliero di Sassari sarà celebrata il 10 febbraio, alle ore 16.00, nella cappella al settimo piano del Santissima Annunziata. A celebrare la messa sarà l’arcivescovo di Sassari monsignor Gianfranco Saba. Il programma predisposto dal cappellano dell’ospedale di via De Nicola, don Bastianino Pirino, prevede dopo la messa la processione eucaristica, la benedizione dei malati e di tutti i presenti quindi il canto dell’Ave Maria e l’accensione delle candele votive.