21 November, 2024
HomePosts Tagged "Giovanni Paolo Zedda" (Page 3)

[bing_translator]

Il vescovo di Iglesias, mons. Giovanni Paolo Zedda, al termine della solenne celebrazione per la riapertura della basilica di Sant’Antioco Martire con la dedicazione della chiesa e dell’altare, in Sant’Antioco, ha annunciato alla diocesi alcune nomine e trasferimenti di parroci: per la rinuncia di don Gianni Cannas, 73 anni, originario di Sant’Antioco, don Andrea Zucca, 41 anni, attualmente parroco di San Ponziano in Carbonia, è stato nominato parroco della parrocchia San Carlo Borromeo in Carloforte. Don Zucca lascia San Ponziano dopo appena un anno e otto mesi dalla nomina; giunse a Carbonia, dopo un breve periodo in cui fu amministratore parrocchiale della medesima parrocchia, in seguito alla dipartita del compianto don Amilcare Gambella. Don Zucca proveniva da Villarios, in cui fu amministratore parrocchiale per pochi mesi.

La parrocchia principale di Carbonia non resterà scoperta, Don Cristian Lilliu, 45 anni, attuale parroco della parrocchia Vergine Assunta in Domusnovas, sarà parroco della parrocchia di San Ponziano. Don Lilliu, ordinato sacerdote il 25 giugno 2005, è vice assistente regionale dell’Oftal, Opera Federativa Trasporto Ammalati a Lourdes.

A Domusnovas giunge don Vittorio Scibilia, parroco di Sant’Antonio di Padova in Fluminimaggiore dal 2014. E’ il direttore dell’ufficio liturgico diocesano.

Don Gianfranco Nonnis, vicario di San Ponziano e Cristo Re in Carbonia dal 2018, è nominato parroco della parrocchia di Sant’Antonio di Padova in Fluminimaggiore.

Mons. Giovanni Paolo Zedda ha anticipato che non saranno le uniche nomine, ma altre potrebbero seguire nelle prossime settimane: «Stiamo riflettendo sull’esigenza di rinnovare le strutture parrocchiali con nuove modalità di amministrazione pastorale delle parrocchie per il cambiamento d’epoca che stiamo vivendo nel mondo e la conseguente necessità per la Chiesa di una vera conversione pastorale in senso missionario».

Non può mancare una riflessione sul numero sempre più esiguo dei sacerdoti, peraltro sempre più avanti in età e con un numero risicato di seminaristi. Il seminario minore di Iglesias è chiuso da tempo e al maggiore, a Cagliari, sono appena in sei: due al I anno: due al V anno e due nella Comunità propedeutica. Una nota felice: sabato 5 settembre, alle ore 10.30, nella Cattedrale Santa Chiara, mons. Giovanni Paolo Zedda ordinerà sacerdote il diacono Francesco Mannu della Comunità parrocchiale, della Vergine Assunta in Domusnovas.

Guido Cadoni

[bing_translator]

Si è svolta mercoledì 29 luglio, presso lo stabilimento della Portovesme srl, la cerimonia di consegna di 1.500 pacchi alimentari destinati alla Caritas diocesana di Iglesias. Hanno partecipato, con l’A.D. della Portovesme s.r.l., ing. Davide Garofalo ed il vescovo della diocesi di Iglesias mons. Giovanni Paolo Zedda, le RSU di fabbrica, una folta rappresentanza di lavoratori ed i vertici della Ecotravel azienda del Gruppo Eco Eridania, co-sponsor dell’iniziativa che in totale ha fornito circa 2.200 pacchi di sostegno alimentare per un valore complessivo pari a circa 50.000,00 euro.
La consegna rientra nel bando di concorso istituito, a seguito della diffusione pandemica del virus Covid-19, dalla Portovesme s.r.l., con il sostegno della capogruppo Glencore plc, aperto ad enti ospedalieri, strutture per anziani, associazioni caritevoli e di volontariato senza scopo di lucro, istituti scolastici, ecc.…, mirato a sopperire, per quanto possibile, alle necessità materiali ed immateriali delle fasce di popolazione più deboli e/o esposte al virus. In tal senso, le Caritas diocesane delle diocesi di Iglesias e Ales-Terralba, oltre a diverse altre associazioni, hanno presentato dei progetti articolati, funzionali ad attenuare le ricadute del fenomeno pandemico, con l’obiettivo di raggiungere le fasce meno abbienti della popolazione dei territori ove esse insistono. Tutti i progetti sono stati valutati e successivamente accolti dal Comitato Liberalità della Portovesme s.r.l., che ha disposto di beneficiare la Caritas Diocesana di Ales-Terralba e quella di Iglesias, rispettivamente di 500 e 1.500 pacchi di sostegno alimentare, da distribuire alle famiglie che maggiormente hanno patito i disagi della pandemia. La consegna dei 500 pacchi alimentari, destinati alla Caritas Diocesana di Ales-Terralba, si è svolta martedì 28 luglio, presso lo stabilimento della Portovesme s.r.l. di San Gavino Monreale, alla presenza del vescovo, mons. Roberto Carboni.

                         

[bing_translator]

E’ in programma mercoledì 29 luglio, alle 10.30, presso lo stabilimento della Portovesme srl, la cerimonia di consegna di 1.500 pacchi alimentari destinati alla Caritas Diocesana di Iglesias. Parteciperanno, l’A.D. della Portovesme s.r.l., ing. Davide Garofalo, le RSU di fabbrica, una folta rappresentanza di lavoratori ed i vertici della Ecotravel azienda del Gruppo Eco Eridania, co-sponsor dell’iniziativa che in totale ha fornito circa 2.200 pacchi di sostegno alimentare per un valore complessivo pari a circa 50.000,00 euro.

La consegna rientra nel bando di concorso istituito, a seguito della diffusione pandemica del virus Covid-19, dalla Portovesme s.r.l., con il sostegno della capogruppo Glencore plc, aperto a enti ospedalieri, strutture per anziani, associazioni caritevoli e di volontariato senza scopo di lucro, istituti scolastici, ecc.…, mirato a sopperire, per quanto possibile, alle necessità materiali ed immateriali delle fasce di popolazione più deboli e/o esposte al virus. In tal senso, le Caritas Diocesane delle Diocesi di Iglesias e Ales-Terralba, oltre a diverse altre associazioni, hanno presentato dei progetti articolati, funzionali ad attenuare le ricadute del fenomeno pandemico, con l’obiettivo di raggiungere le fasce meno abbienti della popolazione dei territori ove esse insistono. Tutti i progetti sono stati valutati e successivamente accolti dal Comitato Liberalità della Portovesme s.r.l., che ha disposto di beneficiare la Caritas Diocesana di Ales-Terralba e quella di Iglesias, rispettivamente di 500 e 1.500 pacchi di sostegno alimentare, da distribuire alle famiglie che maggiormente hanno patito i disagi della pandemia. La consegna dei 500 pacchi alimentari, destinati alla Caritas Diocesana di Ales-Terralba, si è svolta martedì 28 luglio, presso lo stabilimento della Portovesme s.r.l. di San Gavino Monreale, alla presenza del Vescovo, Sua Eccellenza mons. Roberto Carboni.

[bing_translator]

L’Amministrazione comunale di Iglesias e l’associazione B.V. Assunta Iglesias hanno modificato il programma della Discesa dei Candelieri, prevista per il 15 agosto 2020, a causa delle prescrizioni per l’emergenza sanitaria Covid-19.
Nel dettaglio, i Candelieri non sfileranno in processione, al fine di ridurre la possibilità di assembramenti.

Il programma alternativo, sarà quello illustrato di seguito.

8 agosto (ore 20.00). Chiostro San Francesco.
Presentazione della tesi di laurea della dottoressa Marta Pileri: “Il visual journalism per la comunicazione del patrimonio culturale intangibile: le macchine a spalla della Sardegna”.
L’accesso all’evento sarà contingentato e ridotto ad un numero massimo di 170 persone. Per prenotare la partecipazione saranno rese disponibili la messaggistica della pagina Facebook ufficiale (https://www.facebook.com/AssociazioneCandelierIglesias) ed il contatto WhatsApp 3483501065, a partire da domenica 26 luglio.

14 agosto (ore 21.30-22.30). Cattedrale Santa Chiara.
Veglia di preghiera ed offerta dei simboli alla Koimesis.

15 agosto (ore 19,00). Cattedrale Santa Chiara.
Concelebrazione eucaristica, presieduta da Sua Eccellenza mons. Giovanni Paolo Zedda, vescovo di Iglesias.

«Con grande rammarico, nonostante gli sforzi dell’Amministrazione comunale ed il grande lavoro svolto dall’associazione B.V. Assunta Iglesias, siamo costretti a rinunciare alla Discesa dei Candelieri, una delle manifestazioni culturali e religiose più importanti per Iglesiasha spiegato l’assessore alla Cultura Claudia Sanna -. Continueremo a lavorare uniti per la Città, cercando di sviluppare insieme nuove opportunità nonostante il momento non facile.»

[bing_translator]

Il vescovo di Iglesias, monsignor Giovanni Paolo Zedda, stamane ha fatto visita ai lavoratori Sider Alloys, giunti al sesto giorno di mobilitazione davanti ai cancelli dello stabilimento, a Portovesme. Con la solidarietà della chiesa, mons. Giovanni Paolo Zedda ha auspicato che finalmente venga posta fine ad una vertenza infinita, iniziata nel lontano 2012, con la rinuncia di Alcoa a continuare la produzione.

Ieri i sindaci del territorio si sono ritrovati presso la sala consigliare del comune di Portoscuso, con una delegazione dei lavoratori. «Abbiamo manifestato la nostra forte preoccupazione sui ritardi e rinvii del piano industrialeha detto Angelo Diciotti, segretario del sindacato CUB -. Abbiamo concordato la necessità che anche l’unione dei Sindaci sproni la politica affinché si accelerino i tempi di attuazione dell’accordo di programma sottoscritto nel mese di dicembre 2017
«I sindaciha concluso Angelo Diciottihanno confermato la loro disponibilità a sostenere la nostra vertenza.»

[bing_translator]

Le modalità con le quali è stata gestita l’emergenza da Coronavirus ed il relativo impatto sulla vita e sulle attività ordinarie della Chiesa, alcune questioni riguardanti il Seminario Regionale e la Facoltà Teologica della Sardegna, la riassegnazione delle deleghe vescovili ed alcune scelte pastorali per il prossimo futuro, sono state affrontate dalla Conferenza Episcopale Sarda nel corso della riunione tenuta martedì 19 e mercoledì 20 maggio, la prima dopo tre mesi d’interruzione determinata dall’emergenza Coronavirus.

«Nella sua relazione introduttiva, il presidente S.E. Monsignor Antonello Mura, ha fatto una breve sintesi sui mesi appena trascorsi di forzata quarantena e conseguente interruzione dei sacramenti e delle altre attività pastoralisi legge in una nota del segretario Sebastiano Sanguinetti -. I sacerdoti, insieme ai catechisti, hanno saputo mettere in campo fantasia e uso intelligente dei social sia per la diffusione delle celebrazioni a porte chiuse, sia per mantenere vivo il rapporto educativo con il mondo dei ragazzi e con il servizio della parola agi adulti. Anche la Sardegna, sebbene con numeri ridotti ma pur sempre devastanti, ha pagato il suo prezzo di contagi e di vite umane e continuerà a pagare a caro prezzo le conseguenze devastanti sull’economia e sul versante della produzione e del lavoro. Aspetti, che i Vescovi affrontano con particolare attenzione e preoccupazione insieme alle proprie comunità. In questo tempo di chiusura e di restrizioni delle attività, ha avuto per contro uno straordinario slancio l’azione della Caritas in tutte le Diocesi sarde in termini di interventi e di prossimità con le fasce più povere della società. Si può dire che alla mancanza del culto si è risposto con un surplus di sostegno a persone e famiglie, grazie anche alla straordinaria generosità di enti, esercizi commerciali, produttori e singoli cittadini. E se i temi economici e delle nuove povertà hanno avuto e avranno la necessaria preminenza, non meno delicata e determinante, per i Vescovi, è la questione educativa dei fanciulli e dei ragazzi. Sarà cura della Chiesa sarda, in accordo con le Autorità competenti, predisporre appositi protocolli sanitari per far vivere in sicurezza progetti e iniziative estive rivolte ai ragazzi.»
«Sono state individuate due iniziative per dare risalto a questo periodo di passaggio a una lenta ripresa delle attività istituzionali della Chiesaaggiunge la nota -. Martedì 2 giugno, alle ore 11.00, nella Basilica di Bonaria tutti i Vescovi della Conferenza Episcopale Sarda concelebreranno una Santa Messa (trasmessa in diretta dall’emittente Videolina) per affidare alla Patrona Massima della Sardegna l’intero popolo sardo in questo momento di grande sofferenza. La celebrazione sarà anche l’occasione per un Messaggio unitario di incoraggiamento e di fiducia che i Vescovi rivolgeranno a tutta l’Isola. I Vescovi, ancora, a nome delle rispettive diocesi, hanno deciso di destinare la somma di € 30.000,00 al centro di accoglienza “Il Gabbiano” della Comunità Padre Monti ad Oristano, come gesto di attenzione al mondo della disabilità e per dotarlo di adeguati presidi sanitari.»

Altro tema affrontato è stato il protocollo d’intesa tra la RAS e la CES siglato nel 2016, e riconfermato nelle sue linee generali, con qualche ritocco, nell’incontro che si è tenuto tra la CES ed il presidente Solinas lo scorso mese di dicembre. Tre i tavoli di lavoro attorno a cui si snoda la collaborazione, che si avvale anche di finanziamenti delle due parti: patrimonio e beni culturali ecclesiastici; inclusione sociale e sanità; formazione professionale, istruzione, lavoro.
Procedendo all’attribuzione delle deleghe vescovili per i diversi ambiti pastorali della ragione ecclesiastica, è risultato il seguente organigramma.
– Monsignor Antonello Mura: Comunicazioni sociali e Insegnamento della Religione Cattolica.
– Monsignor Giuseppe Baturi: Dottrina delle Fede, Annuncio e Catechesi; Pastorale sociale e del lavoro; Osservatorio Giuridico Regionale.
– Monsignor Roberto Carboni: Evangelizzazione dei Popoli e Cooperazione tra le Chiese; Tutela dei minori.
– Monsignor Gian Franco Saba: Cultura, Educazione, Scuola e Università; Ecumenismo e dialogo interreligioso.
– Monsignor Sebastiano Sanguinetti: Liturgia e lingua sarda nella liturgia; Beni Culturali ed Edilizia di Culto; delegato per l’attuazione del protocollo d’Intesa RAS-CES
– Monsignor Giovanni Paolo Zedda: Caritas; Migranti; Pastorale della salute; Progetto Policoro.
– Monsignor Mauro Maria Morfino: Clero e vita consacrata, Commissione presbiterale Regionale, CISM e USMI.
– Monsignor Corrado Melis: Apostolato dei laici; Pastorale giovanile e vocazionale; Pastorale familiare.
– Monsignor Arrigo Miglio: Sovvenire al sostegno economico alla Chiesa.
– Monsignor Ignazio Sanna: Pastorale del turismo.
– Monsignor Mosè Marcia, affiancherà Monsignor Melis con delega per la Pastorale Familiare.

[bing_translator]

In questo tempo, segnato dall’esperienza drammatica della pandemia, dover rinunciare alle grandi e belle tradizioni religiose, come sta capitando anche nella nostra Chiesa diocesana, è inevitabilmente fonte di disagio e di grande sofferenza. Oltre all’impossibilità di presenziare all’Eucaristia (e non sarà ancora sufficiente l’apertura ad un piccolo numero di fedeli dal prossimo 18 maggio), si sono già dovute sospendere la dedicazione della Basilica di Sant’Antioco il 18 marzo, le processioni della Settimana Santa, della Messa crismale nel Giovedì santo, della Festa di Sant’Antioco il 27 aprile, e di altre feste patronali.

Giovedì 21 maggio era previsto e atteso il pellegrinaggio del simulacro di S. Maria di Monserrat verso Tratalias, che sarebbe dovuto rientrare ad Iglesias, secondo la tradizione, martedì 24. Concordemente con la responsabilità della Chiesa italiana, che ha accettato responsabilmente per l’attenzione dovuta alla salvaguardia della salute pubblica, mi sembra doveroso chiedere ai cristiani di Tratalias e del Sulcis il sacrificio di rinunciare momentaneamente alla possibilità di godere in questo periodo della presenza dell’immagine della Santa Regina del Sulcis nella sua chiesa storica di Tratalias. Siamo giunti a questa decisione dopo aver riflettuto attentamente con l’Amministrazione comunale di Tratalias e con le Autorità preposte all’ordine pubblico: pur con tutta la buona volontà è sembrato arduo osservare tutte le norme sanitarie prudenziali decise dai Decreti ministeriali e gestire la Festa nei giorni previsti dalla tradizione.
Dal punto di vista propriamente religioso, invito tutta la comunità ecclesiale a tenere salda la propria devozione a Santa Maria di Monserrat. Il suo amore materno per noi è sicuro al di là di tutte le manifestazioni esteriori, e il nostro amore e la nostra fiducia nel suo aiuto non possono essere diminuiti dalle difficoltà di presenza fisica che ci sono imposte dalla situazione di pandemia. Si potrebbe cominciare a prevedere l’ipotesi di spostare per quest’anno il pellegrinaggio e la festa al mese di settembre, nella speranza che la situazione epidemiologica migliori.
Anche se in questo periodo non possiamo esprimere pubblicamente la nostra fiducia nella Beata Vergine Maria se non in modo limitato alla preghiera personale e familiare, vogliamo affidare alla sua intercessione le nostre famiglie e il nostro popolo, perché rafforzi in tutti noi la fede e la speranza nel suo Figlio, morto e risorto per noi, rinvigorisca la carità vicendevole e ci aiuti a superare tutte le difficoltà che abbiamo da affrontare, quelle direttamente legate all’epidemia e quelle relative alle insicurezze economiche e sociali che possono derivarne e che si aggiungono alla crisi che da tempo ci sta colpendo.

Vi saluto cordialmente e vi benedico tutti, affidandovi alla materna protezione di Santa Maria di Monserrat.

Mons. Giovanni Paolo Zedda – Vescovo di Iglesias

 

[bing_translator]

E’ stata una “Festa Manna” segnata dall’emergenza sanitaria Covid-19 e dalla conseguente impossibilità di celebrare come si conviene il Santo Patrono Massimo di tutta la Sardegna, Antioco Martire. Niente sfilata della statua del Santo e delle sue reliquie per le vie della città, accompagnate da “traccas”, cavalieri ed amazzoni, suonatori di launeddas e gruppi folkoristici provenienti da ogni angolo dell’isola e niente manifestazioni religiose e laiche, ma la comunità antiochense ha voluto celebrare ugualmente la festa per il Santo patrono della Sardegna, con la concelebrazione di una Santa Messa nella Cripta del Santo (Catacombe), officiata dal vescovo della diocesi di Iglesias Giovanni Paolo Zedda e dal Rettore della Basilica don Mario Riu, con al loro fianco don Carlo Cani, don Elio Tinti, don Giulio Corongiu e don Carmine Mura, a “porte chiuse”, trasmessa in diretta tv su Videolina.

Un evento inedito, unico, che resterà sicuramente nella storia della Festa e di tutta la comunità, al quale ha presenziato il sindaco, Ignazio Locci.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10222623402281676/

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10222623481763663/

 

 

[bing_translator]

Sarà una “Festa Manna” segnata dall’emergenza sanitaria Covid-19 e dalla conseguente impossibilità di celebrare come si conviene il Santo Patrono Massimo di tutta la Sardegna, Antioco Martire: lunedì 27 aprile 2020 ricorre la Festa di Sant’Antioco (come da tradizione 15 giorni dopo la Pasqua), la più antica della Sardegna, giunta quest’anno alla 661ª edizione. Niente sfilata della statua del Santo e delle sue reliquie per le vie della città, accompagnati da “traccas”, cavalieri e amazzoni, suonatori di launeddas e gruppi folkoristici provenienti da ogni angolo dell’isola. E non si terranno nemmeno le varie manifestazioni religiose e laiche che annualmente si svolgono in occasione della Festa in onore del Patrono della Sardegna.

L’emergenza Coronavirus e le misure di contenimento, infatti, obbligano a compiere scelte difficili ma ponderate, che tuttavia non impediranno ai fedeli di stringersi in un abbraccio ideale, in un momento di pura devozione: lunedì 27 aprile, infatti, a partire dalle 17.00, verrà concelebrata una Santa Messa nella Cripta del Santo (Catacombe), dal vescovo della Diocesi di Iglesias Giovanni Paolo Zedda e dal Rettore della Basilica don Mario Riu, a “porte chiuse” ma trasmessa in diretta tv sull’emittente Videolina: «Questo momento di emergenza sanitariacommenta il sindaco Ignazio Loccici invita, con maggiore forza e fede, a rinnovare la nostra Devozione nei confronti di Sant’Antioco Martire, patrono di Sant’Antioco e di tutta la Sardegna. La 661ª Festa ricade in un periodo fortemente delicato, che ci vede costretti a rinunciare alle abitudini, alla socialità, alla “normalità” quotidiana. E, purtroppo, anche alle usuali celebrazioni che ogni anno ci permettono di avvicinarci al Santo Martire. Questo, però, non ci impedirà di abbracciarci idealmente in preghiera insieme al nostro amato Patrono. La Santa Messa rappresenta l’occasione per sentirci uniti, accanto al protettore degli antiochensi e dei sardi, rivolgendoci a Lui, medico e guaritore, affinché sostenga la nostra Comunità e l’intera Sardegna. Per ora è prematuro parlare di un’ipotesi di uscita della Statua del Santo anche per una breve processione, su un mezzo a motore, per le strade di Sant’Antioco: con responsabilità dobbiamo essere consapevoli che non dipende da noi, né dalla diocesi. Ci sono delle interlocuzioni in corso e attendiamo sviluppi. Ciò che conta è che il Voto nei confronti di Antioco verrà sciolto anche quest’anno».

Oltre alla Messa trasmessa in diretta Tv, per ricordare questa edizione tristemente “speciale” e diversa, verranno distribuiti ai cittadini un’immagine celebrativa e i “Coccois del Santo” benedetti, tra i simboli della tradizione e della devozione intimamente legati alla Festa di Sant’Antioco Martire.

 

 

[bing_translator]

La Settimana Santa 2020 è caratterizzata da numerose novità liturgiche legate al contenimento del contagio da Covid-19. Così come stabilito della indicazioni della Conferenza Episcopale Italiana, tutti i riti si svolgeranno «senza concorso di popolo ed evitando concelebrazioni» ma in modo che anche in tempo di emergenza e di quarantena il «momento più importante dell’anno liturgico» sia vissuto nella maniera più intensa e partecipata.

I vescovi della Sardegna si sono adoperati per garantire la trasmissione in diretta delle celebrazioni, con il supporto dei mezzi di comunicazione e delle nuove piattaforme social. Ecco il calendario con gli orari delle varie celebrazioni.

Diocesi di Ales-Terralba e Oristano (calendario comune)

Mons. Roberto Carboni celebrerà la Messa in Coena Domini del giovedì santo con la comunità delle Suore Figlie di San Giuseppe nella Casa Generalizia di Oristano alle 17.00. Il venerdì santo presiederà l’Azione Liturgica con la comunità delle Monache Sacramentine di Oristano alle 16.30. L’arcivescovo presiederà la veglia con la Comunità delle Servidoras di Oristano alle 20.00. La domenica di Pasqua mons. Roberto Carboni, amministratore apostolico, celebrerà l’Eucaristia nella Cattedrale di Ales alle 11.00, mentre l’arcivescovo emerito di Sassari, padre Paolo Atzei, celebrerà nella Cattedrale di Oristano alle 10.00.

Tutte le celebrazioni da Oristano saranno trasmesse in diretta TV dell’emittente televisiva oristanese SuperTv (canale 605) e in diretta streaming sul sito chiesadioristano.it. Le celebrazioni da Ales potranno essere seguite in diretta streaming sul canale Youtube e sulla pagina Facebook della diocesi di Ales-Terralba.

Diocesi di Alghero-Bosa

Il vescovo Padre Mauro Maria Morfino presiederà le celebrazioni del Triduo pasquale e della Pasqua di Risurrezione nella Cattedrale dell’Immacolata Concezione in Alghero. Giovedì santo la Messa in Coena Domini avrà inizio alle 18.00. Venerdì santo l’Azione Liturgica della Passione e Morte del Signore è in programma per le 16.00. Il giorno seguente, la veglia pasquale è prevista per le 21.00. La domenica di Pasqua, la celebrazione eucaristica sarà alle 10.00.

Le dirette streaming sono garantite sul sito della diocesi di Alghero-Bosa diocesialghero-bosa.it e su Youtube. Per quanto concerne le dirette televisive, sono confermate su Catalan TV (canale 18) e su Sardegna 1 (canale 19). La celebrazione eucaristica della Pasqua di Risurrezione sarà trasmessa in diretta su Catalan TV e su Sardegna 3 (canale 272).

Diocesi di Cagliari

L’arcivescovo, mons. Giuseppe Baturi, presiederà le celebrazioni del Triduo pasquale e della Pasqua di Risurrezione nella Cattedrale di Cagliari. Giovedì santo la Messa in Coena Domini avrà inizio alle 17.00. Venerdì santo l’Azione Liturgica della Passione e Morte del Signore sempre alle 17.00. Il giorno seguente, la veglia pasquale avrà inizio alle 21.30. La domenica di Pasqua la celebrazione eucaristica avrà inizio alle 10.00.

Tutte le celebrazioni saranno trasmesse su: Sardegna 1 (canale 19), EjaTv (canale 172) e sulla pagina Facebook della Diocesi.

Diocesi di Iglesias

Mons. Giovanni Paolo Zedda celebrerà la Messa in Coena Domini del giovedì santo nella Cattedrale di Santa Chiara, a Iglesias, alle 18.30. Il venerdì santo presiederà l’Azione Liturgica della Passione e Morte del Signore sempre alle 18.30. Il giorno seguente il vescovo presiederà la veglia pasquale alle 21.30. La domenica di Pasqua mons. Giovanni Paolo Zedda presiederà l’Eucaristia nella Cattedrale alle 10.00.

Sarà possibile seguire le celebrazioni in streaming su Facebook sulla pagina della diocesi di Iglesias.

Diocesi di Lanusei e Nuoro (calendario comune)

Mons. Antonello Mura celebrerà la Messa in Coena Domini del giovedì santo nella Cattedrale di Nuoro alle 19.00. Il venerdì santo presiederà l’Azione Liturgica della Passione e Morte del Signore dalla Cattedrale di Lanusei alle 17.00. Per il giorno seguente è in programma la veglia pasquale dalla Cattedrale di Nuoro alle 20.00. La domenica di Pasqua mons. Antonello Mura presiederà l’Eucaristia nella Cattedrale di Lanusei alle 10.00.

Sarà possibile seguire le celebrazioni in diretta su Telesardegna (canale 14) o sul sito dell’emittente. Le stesse celebrazioni potranno essere seguite in streaming anche da Facebook sulla pagina de L’Ortobene e di Ogliastra Web e sulla radio dalle frequenze di Radio Barbagia.

Diocesi di Ozieri

Mons. Corrado Melis celebrerà la Messa in Coena Domini del giovedì santo nella Cattedrale di Ozieri a partire dalle 18.00. Venerdì santo l’Azione Liturgica della Passione e Morte del Signore è prevista sempre per le 18.00. Il giorno seguente, la Veglia pasquale avrà inizio alle 21.00. La domenica di Pasqua la celebrazione eucaristica sarà alle 10.30.

Tutti gli appuntamenti potranno essere seguiti in diretta streaming attraverso la pagina Facebook della diocesi di Ozieri.

Diocesi di Sassari

L’Arcivescovo, mons. Gian Franco Saba, presiederà le celebrazioni del Triduo pasquale e della Pasqua di Risurrezione nella Cattedrale di San Nicola a Sassari. Giovedì santo la Messa in Coena Domini avrà inizio alle 16.30. Alle 19.30 dopo la visita delle “Sette Chiese”, l’Arcivescovo presiederà l’adorazione eucaristica dalla Cattedrale di San Nicola. Venerdì santo l’Azione Liturgica della Passione e Morte del Signore avrà inizio alle 16.30. Il giorno seguente, la veglia pasquale è in programma alle 20.30. La domenica di Pasqua la celebrazione eucaristica sarà alle 10.

Tutte le celebrazioni saranno trasmesse in diretta streaming sul canale Youtube della Diocesi, Canale 12 e IsolaTv (canale 214).

Diocesi di Tempio.Ampurias

Il vescovo mons. Sebastiano Sanguinetti presiederà le celebrazioni del Triduo pasquale e della Pasqua di Risurrezione nella Cattedrale di San Pietro a Tempio Pausania. Giovedì santo la Messa in Coena Domini avrà inizio alle 17.00. Venerdì santo l’Azione Liturgica della Passione e Morte del Signore è prevista per le 15.30. Il giorno seguente, la veglia pasquale avrà inizio alle  20.30. La domenica di Pasqua la celebrazione eucaristica sarà alle 10.00.

Sarà possibile seguire le celebrazioni su Gallura TV e  Radio Tele Gallura. Disponibile anche la diretta streaming dalla pagina Facebook del Vicariato urbano Tempio Pausania e dalla pagina di Gallura Live.