22 November, 2024
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Manca ormai poco alla riapertura della Basilica di Sant’Antioco Martire, spazio sacro delle Reliquie e della memoria del Patrono della Sardegna, nei mesi scorsi sottoposta a un importante progetto di consolidamento, restauro e adeguamento liturgico. Il 15, il 16 e il 18 marzo, la città si concentrerà su alcuni momenti di riflessione e analisi sui lavori eseguiti nella Basilica e sulla straordinaria figura di Sant’Antioco Martire, con chiusura dedicata alle celebrazioni per la Dedicazione della Basilica e la sua riapertura ai fedeli.

«Saranno giorni importantissimi per Sant’Antioco e per la Sardegna – commenta il Sindaco Ignazio Locci – il momento più solenne si celebrerà mercoledì 18 marzo, anniversario del ritrovamento delle spoglie mortali di Sant’Antioco Martire (anno 1615): in quel giorno la casa del nostro amato Patrono della Sardegna verrà restituita ai devoti. Si parte dunque dalla riapertura della Basilica per avviare un percorso di Fede, Spiritualità, Devozione e promozione turistica che attraverserà la 661esima edizione de Sa Festa Manna (dal 25 al 27 aprile) e le celebrazioni di agosto, portandoci fino ad ottobre, quando in collaborazione con la Regione Sardegna si sancirà definitivamente Sant’Antioco quale “Destinazione di pellegrinaggio” e il suo inserimento nel Registro dei Cammini e degli Itinerari dello Spirito. Un momento che si innesta nelle strategie di promozione del turismo della Regione Sardegna.»

Per l’assessore del Turismo Roberta Serrenti «Si tratta di un evento che segna il passo a un ampio programma di promozione turistica dell’isola di Sant’Antioco: la Fede e la Devozione verso il Santo si coniugano alle tradizioni folkloristiche ed enogastronomiche del nostro territorio e rappresentano un volano per lo sviluppo del comparto turistico locale. Per questo siamo felici di essere protagonisti del progetto sul Registro dei Cammini e degli Itinerari dello Spirito promosso dalla Regione Sardegna, che nell’ottobre prossimo si concretizzerà con una serie di azioni che coinvolgeranno tour operator e giornalisti nazionali ed internazionali».

Il programma degli eventi prenderà il via domenica 15 marzo, alle 18.30, presso la Chiesa Santa Maria Goretti, con un seminario intitolato “I Lavori di restauro e adeguamento liturgico della  Basilica di Sant’Antioco Martire”Interverranno il sindaco Ignazio Locci, S.E. mons. Giovanni Paolo Zedda (vescovo della diocesi di Iglesias), mons. Carlo Cani, can. Mario Riu, arch. Antioco Marongiu. Nell’occasione, verrà presentata l’opera dell’artista Jacopo Scassellati.

Si proseguirà lunedì 16 marzo 2020, alle 18.00, sempre nella Chiesa Santa Maria Goretti, con un seminario dal titolo “La Ricognizione delle Reliquie di Sant’Antioco Martire”. Interverranno S.E. mons. Giovanni Paolo Zedda, prof. Vittorio Mazzarello (Dipartimento Scienze Biomediche – Univ. Studi SS), Sig. Tabarin Lineo.

Si chiude mercoledì 18 marzo con la riapertura e la dedicazione della Basilica di S.ant’Antioco Martire. Alle 16.30, è in programma la solenne Processione con partenza da S.M. Goretti verso la Basilica; alle 17.00 si proseguirà con la solenne Celebrazione presieduta da mons. Giovanni Paolo Zedda e, alle 19.00, si chiuderà con un momento di convivialità con i presenti ed i fedeli, nella Sala Piano Terra del Palazzo del Capitolo.

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In occasione dell’ultimazione del restauro del simulacro della Immacolata Concezione della chiesa ex gesuitica della Purissima di Iglesias, l’Ufficio Beni Culturali e Edilizia di Culto della Diocesi di Iglesias propone una serie di iniziative dedicate all’avvenimento.

L’intervento conservativo, programmato nel contesto delle attività di salvaguardia e della valorizzazione del patrimonio culturale diocesano promosse dall’Ufficio, ha restituito alla città un’opera dal grande valore devozionale, la cui importanza dal punto di vista storico artistico, certamente già nota, risulta incrementata dai risultati emersi in questa occasione per quanto concerne il restauro in senso stretto e dalla ricognizione storico documentaria che è stata condotta parallelamente ad esso.

Il calendario degli eventi, che sono stati simbolicamente inaugurati presso la Cattedrale di Santa Chiara domenica 8 dicembre con la celebrazione liturgica dell’Immacolata Concezione, prevede, per la sera di sabato 14 dicembre, alle ore 20.00, in Cattedrale, un momento di meditazione musicale dedicato alla Purissima a cura di Elena Ledda, Simonetta Soro, Mauro Palmas ed Alessandro Foresti. Il giorno successivo, domenica 15 dicembre, alle ore 19.00, in Cattedrale, un gruppo di esperti – introdotti dai saluti ufficiali del vescovo di Iglesias mons. Giovanni Paolo Zedda e dal direttore dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Iglesias mons. Carlo Cani – offrirà un’articolata lettura del simulacro: Maria Francesca Porcella, della Soprintendenza alle Belle Arti, interverrà sull’iconografia del simulacro mariano, tra arte e teologia, la restauratrice Gabriela Usai sulle fasi del restauro ed infine, lo storico dell’arte Fabrizio Tola, sul problema della sua attribuzione.

L’iniziativa si svolge in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e le Province di Oristano e Sud Sardegna, l’Università di Cagliari nell’ambito del laboratorio Officina Ecclesiensis e la parrocchia Santa Chiara d’Assisi di Iglesias.

A partire dalla mattina del 17 dicembre, infine, il simulacro sarà esposto presso il Museo Diocesano di Iglesias, nella sua sede di vico Duomo (sul retro della Cattedrale, lato piazza Pichi) col seguente orario:

martedì 17 dicembre ore 10.30-13.30

mercoledì 18 dicembre ore 9.30-13.30

giovedì 19 dicembre ore 9.30-13.30

venerdì 20 dicembre ore 9.30-13.30

sabato 21 dicembre ore 16.00-20.00

domenica 22 dicembre ore 16.00-20.00

venerdì 27 dicembre ore 16.00-20.00

sabato 28 dicembre ore 16.00-20.00

domenica 29 dicembre ore 16.00-20.00

venerdì 3 gennaio ore 16.00-20.00

sabato 4 gennaio ore 16.00-20.00

domenica 5 gennaio ore 16.00-20.00

Dall’8 gennaio 2020, il Museo riprenderà l’orario consueto, sarà così aperto ogni mercoledì e venerdì dalle ore 9.30 alle 13.30, sabato e domenica dalle ore 16.00 alle 20.00.

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Da giovedì 17 a domenica 20 ottobre, a Carbonia, si celebrerà la Festa Patronale di Gesù Divino Operaio, organizzata dalla Parrocchia di via Mazzini guidata da don Giampaolo Cincotti. «Una bellissima iniziativa che ogni anno dà appuntamento a centinaia di nostri concittadini per commemorare Gesù Divino Operaio con una serie di festeggiamenti civili e religiosi organizzati da una delle principali parrocchie cittadine, punto di ritrovo, aggregazione e socializzazione di un’ampia comunità di fedeli», ha detto il sindaco Paola Massidda. La parrocchia di via Mazzini comprende un territorio cittadino molto vasto, che annovera circa 5.000 persone.

La Festa Patronale, intitolata “La Parrocchia e il Ministero dell’Accolitato”, comincerà giovedì 17 ottobre e si protrarrà fino a domenica 20 ottobre, con tante iniziative non soltanto a sfondo religioso ma anche civile. Il principale evento religioso è previsto per domenica 20 ottobre, allorché alle ore 17.00, verrà celebrata la Santa Messa presieduta dal Vescovo della Diocesi di Iglesias, monsignor Giovanni Paolo Zedda, con il conferimento del ministero dell’accolitato al seminarista Fulvio Sanna. Al termine della messa si svolgerà la processione religiosa in via Quintino Sella, viale Trento, via Risorgimento, via Mazzini e rientro in Chiesa. Tra le manifestazioni civili spicca sabato 19 ottobre, alle ore 21.00, al Teatro Centrale di piazza Roma, la rappresentazione “Una matassa imbrogliata” organizzata da La Clessidra Teatro con il patrocinio del comune di Carbonia. Domenica 20 Ottobre spazio anche alla manifestazione ciclistica “Pedala Suor 80”, alla scoperta dell’operato nella città di Carbonia delle Suore Orsoline di San Girolamo di Somasca. Il raduno si terrà alle ore 9.00, presso piazza Caterina Cittadini. La manifestazione sportiva è organizzata dall’A.S.D. Sulcis Bike Cross Country.

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Si è insediato ufficialmente il nuovo parroco, don Giuseppe Tilocca, recentemente nominato dal vescovo della diocesi di Iglesias, Sua Eccellenza monsignor Giovanni Paolo Zedda. Don Giuseppe Tilocca, 52 anni, attualmente è docente associato di Filosofia Morale presso la Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna.

Il sindaco Paola Massidda – presente alla messa insieme al suo vice Gian Luca Lai – ha dato il benvenuto a don Giuseppe, augurandogli buon lavoro nel suo nuovo ministero parrocchiale.

«Don Giuseppe Tilocca – ha detto il primo cittadino – è una persona dotata di grande cultura e moralità, che sono certa saprà incarnare al meglio il ruolo di guida spirituale e di punto di riferimento per tutta la comunità di fedeli di Bacu Abis. Con lui intavoleremo un rapporto di proficua collaborazione che auspichiamo possa dare benefici a tutta la società civile.»

Il nuovo parroco raccoglie il testimone lasciatogli dal compianto Don Giampiero Garau – scomparso nello scorso mese di aprile – il cui ricordo è ancora vivo in tutta la comunità di Bacu Abis.

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“Rwm: il posto di lavoro tra pace, legalità e riconversione”, è il tema del convegno svoltosi questa sera nella sala polifunzionale del comune di Carbonia, organizzato dal comune di Carbonia.

Nel corso del convegno è stato analizzato da diversi punti di vista, religioso, politico, economico e sindacale, lo stato dell’arte e le prospettive future della fabbrica produttrice di munizioni di Domusnovas. Come è noto, la restrizione delle commesse della RWM, ha determinato come conseguenza 160 licenziamenti e la nuova emergenza occupazionale è al centro di un durissimo tra favorevoli e contrari alla presenza della fabbrica nel territorio.

Dopo l’introduzione del sindaco di Carbonia, Paola Massidda il primo ad intervenire è stato il vescovo della diocesi di Iglesias, monsignor Giovanni Paolo Zedda. Sono seguiti gli interventi di Cinzia Guaita ed Arnaldo Scarpa, rappresentanti del Comitato Riconversione Rwm, dell’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili, dei deputati della Repubblica Pino Cabras ed Emanuela Corda, del sottosegretario di Stato al ministero dello Sviluppo economico Alessandra Todde. Non erano presenti, anche se annunciati alla vigilia, il sindaco di Domusnovas Massimiliano Ventura, notoriamente sostenitore della presenza della RWM, ritenuta indispensabile per l’occupazione di tanti giovani del paese e del territorio, e i consiglieri regionali eletti nel territorio.

Al termine delle relazioni, sono intervenuti alcuni cittadini che hanno espresso posizioni differenti.

Abbiamo intervistato l’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili, ed il sottosegretario del Mise Alessandra Todde.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10220468000397976/?q=anita%20pili&epa=SEARCH_BOX

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10220467870674733/

 

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La sala polifunzionale di piazza Roma, ospiterà venerdì 27 settembre, a partire dalle 16.30, un incontro pubblico dal titolo “Rwm: il posto di lavoro tra pace, legalità e riconversione”, organizzato dal comune di Carbonia ha organizzato un incontro pubblico dal titolo “Rwm: il posto di lavoro tra pace, legalità e riconversione”, che si svolgerà venerdì 27 settembre, alle ore 16.30, nella sala polifunzionale di piazza Roma.

Il convegno sarà un’occasione per analizzare da diversi punti di vista religioso, politico, economico e sindacale, lo stato dell’arte e le prospettive future della fabbrica produttrice di munizioni di Domusnovas. Si tratta di un tema importante per lo sviluppo economico di un territorio come il nostro, colpito dalla restrizione delle commesse della RWM, che comporta, ad oggi, come conseguenza 160 licenziamenti.

Il dibattito sarà introdotto dal sindaco di Carbonia Paola Massidda e vedrà la presenza di relatori qualificati e illustri come il vescovo della diocesi di Iglesias monsignor Giovanni Paolo Zedda, il sottosegretario di Stato al ministero dello Sviluppo economico Alessandra Todde, il deputato della Repubblica Pino Cabras, il sindaco di Domusnovas Massimiliano Ventura, Cinzia Guaita ed Arnaldo Scarpa del Comitato Riconversione Rwm, i consiglieri regionali ed i sindaci del territorio.

L’incontro è pubblico e aperto ai contributi di tutte le persone a vario titolo interessate.

Serbariu si veste a festa per celebrare San Narciso e Santa Giuliana. Una storica ricorrenza che avrà luogo sabato 21 e domenica 22 settembre, dopo essere stata preceduta da alcuni festeggiamenti religiosi cominciati già nella giornata di ieri. La festa patronale di Serbariu, organizzata dalla parrocchia di San Narciso, prevede sabato 21 Settembre e domenica 22 settembre alle ore 20.30 l’attesissima “Sagra dei Zappueddus e Sartizzu Arrustiu” a base, per l’appunto, di zappueddus al sugo, salsiccia arrosto, contorno, pane, acqua/vino, dolce. Sabato 21 settembre alle ore 21.30 si svolgerà lo spettacolo musicale del gruppo “Divas”, mentre domenica alle ore 21.30 riscopriremo le nostre tradizioni locali con la sfilata dei gruppi folkloristici. Per quanto concerne le celebrazioni religiose, domenica 22 settembre, alle ore 11.00, si terrà la Santa Messa solenne presieduta da monsignor Giovanni Paolo Zedda, vescovo della diocesi di Iglesias. Alle ore 18.00, il momento clou delle celebrazioni con la processione religiosa che si snoderà lungo le seguenti vie (chiuse al traffico dei veicoli dalle 17.30 fino al termine del passaggio dei simulacri di San Narciso e Santa Giuliana): piazza Chiesa, via Filzi, via San Giuseppe, via Balla, via Salgari, via Santa Caterina, via Lubiana, via Battisti, via San Narciso, via Sant’Antonio e via Santa Giuliana. La processione sarà accompagnata dai carri a buoi, dall’esibizione dei gruppi folk di Serbariu, Fluminimaggiore, Masainas, Giba e dai suonatori di launeddas e organetto. Il programma completo della “Festa Patronale di San Narciso e Santa Giuliana” è disponibile nella locandina allegata.

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Mons. Giovanni Paolo Zedda, vescovo della diocesi di Iglesias, interviene sulla vicenda dello stabilimento RWM di Domusnovas.

«Con dispiacere e con grande apprensione ho appreso degli imminenti licenziamenti alla RWM di Domusnovas per la riduzione di commesse, conseguente alle decisioni ministeriali sul traffico d’armi verso l’Arabia Saudita.

Con questa prospettiva non vince nessuno.

Non vince lo Stato, che pensa di aver risolto il conflitto costituzionale con un intervento vago e con modalità che sanno di atteggiamento pilatesco.

Non vince il Comitato per la riconversione RWM, perché il loro progetto rimane incompiuto nella sola rivendicazione, finora teorica, di una riconversione.

Non vince un certo tipo di pacifismo ideologico, perché la pace resta lontana e purtroppo laggiù si continuerà a morire.

Così sono perdenti, unicamente e malamente, le maestranze in odore di licenziamento, senza neppure il conforto, per molti, degli ammortizzatori sociali.

Sono ben lontano dal perorare un ritorno alla situazione precedente e riconfermo nella loro interezza le considerazioni espresse varie volte nei mesi scorsi.

Come Vescovo della Chiesa Diocesana sento il dovere di esprimere il più preoccupato dissenso nei confronti della gestione del problema, a mio giudizio assai approssimativa ed unilaterale e non adeguata alla doverosa tutela del diritto ad un lavoro degno per tutti.

Esorto pertanto la Politica a non limitarsi al mero blocco, peraltro limitato nel tempo, delle esportazioni belliche, ma a ideare progetti immediati di sostegno ai lavoratori e a preparare ipotesi serie di riconversione e di progresso, con attenta responsabilità per lo sviluppo dell’intero territorio.

Invito il Comitato per la riconversione RWM a non pensare di aver già raggiunto un risultato positivo, ma a continuare a spendersi con determinazione per una seria ricerca di valide e urgenti soluzioni lavorative, anche per non sentirsi pericolosamente addosso il fiato dei diseredati e delle loro famiglie.

Invito, infine, la stessa RWM, nel rispetto delle sue competenze, a indirizzare produzione e progetti di ampliamento verso manufatti eticamente sostenibili e a sentire la responsabilità di una tutela del diritto al lavoro per i propri dipendenti, con attenzione non solo ad una professionalità tecnica, né tanto meno nell’unica ricerca del profitto economico, ma anche all’offerta di un’occupazione finalizzata alla dignità personale e sociale di ogni lavoratore.

Faccio pressante appello a tutta la Chiesa diocesana perché si unisca nella preghiera e nell’aiuto fraterno verso i lavoratori e le loro famiglie attualmente in difficoltà.»

Iglesias, 13 settembre 2019

+ Giovanni Paolo Zedda

Vescovo di Iglesias

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Il comune di Carbonia informa la cittadinanza che da sabato 29 giugno a martedì 2 luglio, Barbusi sarà vestita a festa per celebrare la Patrona, Beata Vergine delle Grazie.

«Una ricorrenza molto sentita dalla comunità di Barbusi, una delle più popolose frazioni della città di Carbonia. La Beata Vergine delle Grazie verrà commemorata con un’ampia serie di festeggiamenti di carattere civile e religioso che contribuiranno a rendere ancora più coesa la nostra cittadinanza nella devozione verso la Madonna», ha detto il sindaco Paola Massidda.

L’evento è organizzato dal Comitato della Parrocchia Beata Vergine delle Grazie, in collaborazione con la Pro Loco ed il comune di Carbonia.

Le celebrazioni religiose prenderanno il via sabato 29 giugno, alle ore 17.15, con il Santo Rosario. A seguire, alle ore 18.00, si svolgerà la Santa Messa presieduta da don Luigi Sulas. Alle ore 21.00, spazio ai festeggiamenti civili con l’iniziativa denominata “Barbusi sotto le stelle”: l’associazione Astrofili della Sardegna, munita di appositi telescopi, guiderà i cittadini nell’esplorazione del cielo.

Domenica 30 giugno, alle ore 17.15, si svolgerà il Santo Rosario e, alle ore 18.00, la Santa Messa officiata dal vescovo della diocesi di Iglesias, monsignor Giovanni Paolo Zedda, che amministrerà il Sacramento della Cresima ai ragazzi. Alle ore 21.00, grande spettacolo con una serata di danza in compagnia di Emanuele Ledda e Silvia Loi della scuola di ballo “ElleDance” di Carbonia.

Lunedì 1 luglio le iniziative religiose contemplano, alle ore 17.15, il Santo Rosario e, alle 18.00, la Santa Messa celebrata da don Luigi Sulas. Alle ore 21.00, si terrà una serata folkloristica con balli sardi presentata dal conduttore Davide Musu. Ad esibirsi saranno il fisarmonicista Emanuele Balloi e l’organettista Walter Mameli.

Martedì 2 luglio le celebrazioni della Beata Vergine delle Grazie raggiungeranno il momento clou, quello della processione, che si snoderà – subito dopo la Santa Messa delle ore 18.00 – nelle seguenti strade: via Santa Maria delle Grazie, via Santa Greca, via Sant’ Isidoro, via San Simone, via San Michele, via Sa Corona e rientro in chiesa per via Santa Maria delle Grazie. Alla processione parteciperanno i gruppi folk Sant’Isidoro di Barbusi e Santa Maria di Flumentepido.

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Da sabato 29 giugno a martedì 2 luglio, Barbusi sarà vestita a festa per celebrare la Beata Vergine delle Grazie.

«Una ricorrenza molto sentita dalla comunità di Barbusi, una delle più popolose frazioni della città di Carbonia – ha detto il sindaco, Paola Massidda -. La Beata Vergine delle Grazie verrà commemorata con un’ampia serie di festeggiamenti di carattere civile e religioso che contribuiranno a rendere ancora più coesa la nostra cittadinanza nella devozione verso la Madonna.»

L’evento è organizzato dal Comitato della Parrocchia Beata Vergine delle Grazie, in collaborazione con la Pro Loco ed il comune di Carbonia. Le celebrazioni religiose prenderanno il via sabato 29 giugno, alle ore 17.15, con il Santo Rosario. A seguire, alle ore 18.00, si svolgerà la Santa Messa presieduta da don Luigi Sulas. Alle ore 21.00, spazio ai festeggiamenti civili con l’iniziativa denominata “Barbusi sotto le stelle”: l’associazione Astrofili della Sardegna, munita di appositi telescopi, guiderà i cittadini nell’esplorazione del cielo.

Domenica 30 giugno, alle ore 17.15, si svolgerà il Santo Rosario e, alle ore 18.00, la Santa Messa officiata dal vescovo della diocesi di Iglesias, mMonsignor Giovanni Paolo Zedda, che amministrerà il Sacramento della Cresima ai ragazzi. Alle ore 21.00, grande spettacolo con una serata di danza in compagnia di Emanuele Ledda e Silvia Loi, della scuola di ballo “ElleDance” di Carbonia.

Lunedì 1° luglio, le iniziative religiose contemplano alle ore 17.15 il Santo Rosario e, alle 18.00, la Santa Messa celebrata da don Luigi Sulas. Alle ore 21,00, si terrà una serata folkloristica con balli sardi presentata dal conduttore Davide Musu. Ad esibirsi saranno il fisarmonicista Emanuele Balloi e l’organettista Walter Mameli.

Martedì 2 luglio, le celebrazioni della Beata Vergine delle Grazie raggiungeranno il momento clou, quello della processione, che si snoderà, subito dopo la Santa Messa delle ore 18.00, nelle seguenti strade: via Santa Maria delle Grazie, via Santa Greca, via Sant’Isidoro, via San Simone, via San Michele, via Sa Corona e rientro in chiesa per via Santa Maria delle Grazie. Alla processione parteciperanno i gruppi folk Sant’Isidoro di Barbusi e Santa Maria di Flumentepido.