22 November, 2024
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Al via i lavori per il restauro dell’ex Laveria Lamarmora di Nebida. Lo ha annunciato ieri con un comunicato stampa, Giovanni Pilia, il nuovo commissario straordinario del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna. L’avvio del progetto, atteso da tempo, è stato reso possibile da un’azione comune del Parco Geominerario, della Sovrintendenza, del comune di Iglesias, della provincia del Sud Sardegna, di Igea e del Coordinamento del Piano Sulcis.

«La riunione sul restauro della Laveria di Nebida, svoltasi il 10 novembre scorso su invito del Commissario del Parco Geominerario, con la partecipazione di Sovrintendenza, Coordinamento Piano Sulcis, IGEA SpA, comune di Iglesias, provincia del Sud Sardegna, assessorato regionale dell’Industria – spiega Giovanni Pilia -, ha deciso i seguenti punti.

1. La somma disponibile di 650mila euro stanziata dal Parco Geominerario, sarà immediatamente utilizzata con un intervento, da effettuarsi in somma urgenza, per la messa in sicurezza degli edifici a mare. Questo intervento richiede circa 150mila euro. La somma restante sarà impegnata per un lotto funzionale sulla base di un progetto che considera l’insieme della laveria e le rampe di accesso dal mare e dal centro abitato. Sulla base del progetto saranno ricercati altri fondi necessari per l’intervento complessivo. Il Parco Geominerario si riserva di integrare il finanziamento già assegnato.

2. È stato confermato che il soggetto attuatore dell’intervento di cui al punto precedente, è la Sovrintendenza, sulla base di un accordo che il commissario del Parco Geominerario presenterà nei prossimi giorni per la condivisione con tutti i soggetti a vario titolo coinvolti nell’intervento. Il Coordinamento del Piano Sulcis presterà assistenza per il celere iter burocratico.

3. La provincia del Sud Sardegna è impegnata a realizzare il restauro dell’approdo, sulla base del Protocollo per il Piano Sulcis sottoscritto dall’ex provincia di Carbonia Iglesias, comprendente il programma di restauro degli approdi minerari. Questo programma è stato attuato a Masua, Portixeddu e Buggerru. Gli interventi programmati su Nebida e Cala Domestica sono in forte ritardo causa la stasi e l’incertezza derivate dallo scioglimento della locale Provincia.»

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Dopo aver ricevuto il 28 ottobre l’incarico di durata quadrimestrale, con apposito decreto, dal ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Gian Luca Galletti, il nuovo commissario straordinario del Parco Geominerario Storico ed Ambientale della Sardegna, Giovanni Pilia, s’è messo subito al lavoro per affrontare e cercare di risolvere le numerose emergenze.

«All’atto della nomina nell’incarico di Commissario del Parco Geominerario – scrive in una nota il nuovo commissario straordinario – ho ricevuto il mandato di gestire il Parco nelle more della nomina dei nuovi organi previsti dal Decreto di riforma. Per quanto di mia competenza mi adopererò perché questa fase si concluda il più rapidamente possibile. Nel mentre è necessario mettere mano ai problemi più urgenti. Uno di questi è l’intervento indifferibile per il restauro degli edifici sul mare della storica laveria di Nebida, ormai a rischio di totale cancellazione. Non a caso stamani, come mio primo atto di Commissario, ho effettuato un sopralluogo nella laveria – aggiunge Giovanni Pilia -. Il Parco Geominerario ha da tempo deliberato un primo finanziamento di 600mila euro per questa finalità sulla base di un’intesa con la Sovrintendenza. La Provincia a sua volta ha deliberato un intervento per il restauro dell’approdo minerario analogo a quello già realizzato a Masua. E’ necessario agire. Nei prossimi giorni inviterò il Comune di Iglesias, Igea, la Sovrintendenza e  la Provincia – conclude Giovanni Pilia – ad una riunione perché insieme produciamo atti concreti per il restauro degli edifici e dell’approdo utilizzando le risorse finanziarie già assegnate, ed eventualmente integrandole.»

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Il dottor Giovanni Pilia è il nuovo commissario straordinario del Parco Geominerario Storico ed Ambientale della Sardegna. Lo ha nominato, oggi con apposito decreto, il ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Gian Luca Galletti. L’incarico avrà durata quadrimestrale, a partire da oggi 28 ottobre e, comunque, non oltre la costituzione degli organi del Consorzio, in particolare del Presidente e del Consiglio direttivo. Subentra all’avvocato Francesco Mascia, che a metà marzo era stato nominato in sostituzione del professor Gian Luigi Pillola.

Il nuovo commissario provvederà a relazionare, al termine del mandato, al ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, in merito alle azioni poste in essere per la migliore funzionalità del Parco Geominerario Storico ed Ambientale della Sardegna.

Al commissario straordinario spettano le indennità previste per il presidente del Consorzio del Parco, che saranno determinate con successivo decreto, in conformità a quanto prescritto dalle norme vigenti in materia, nonché ls spese di trasporto, vitto ed alloggio sostenute per l’esercizio della funzione commissariale.

Giovanni Pilia, 58 anni, è laureato in Scienze Politiche con la votazione di 110/110 lode e dignità di stampa, master biennale di specializzazione su problematiche e tecniche di gestione della pubblica amministrazione con votazione di “ottimo”; dal 1996 al 1997 coordinatore Servizio Affari generali, Bilancio entrate, Rendiconti amministrativi presso la Ragioneria generale della Regione; dal 1998 al 1999 coordinatore del Servizio Agricoltura-Ambiente presso la Ragioneria Generale della Regione; dall’8 agosto 2001 al 5 luglio 2005 direttore del Servizio Bilancio, Credito agrario ed Interventi di soccorso presso l’assessorato regionale dell’Agricoltura; dal 6 luglio 2005 al 25 settembre 2007 direttore del Servizio infrastrutture presso l’assessorato regionale dei Trasporti; dal 1997 al 2016 è stato commissario straordinario e commissario ad acta presso amministrazioni comunali (ultimo il comune di Villasimius) ed enti infraregionali; dal 10 dicembre 2012 all’11 settembre 2013 direttore ad interim del Servizio Affari generali, Bilancio, Gestione del personale e contenzioso presso l’assessorato degli Enti locali, Finanze ed Urbanistica; dal 10 ottobre 2012 al 25 giugno 2013 direttore ad interim del Servizio degli Enti locali presso l’assessorato regionale degli Enti locali, Finanze ed Urbanistica; dal 26 giugno 2008 al 26 giugno 2013 + interim sino all’11 settembre 2013, direttore del Servizio Centrale Demanio e Patrimonio presso l’assessorato degli Enti locali, Finanze ed Urbanistica; dall’11 settembre 2013 al 21 giugno 2015 direttore del Servizio Programmazione unitaria, Studi e Monitoraggio, presso la Presidenza della Giunta regionale; e, infine, dal 22 giugno 2015 in corso, direttore dell’Unità di Progetto denominata “Ufficio di coordinamento regionale per l’attuazione del Piano Sulcis”.

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La Giunta regionale ha avviato il percorso di risanamento finanziario con fusione tra i consorzi di bonifica di Sardegna Meridionale, Cixerri e Basso Sulcis, con l’approvazione di tre provvedimenti proposti dall’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi.
La prima delibera è relativa alla fusione fra i Consorzi della Sardegna Meridionale, del Cixerri e del Basso Sulcis. «Si è dato avvio a questo processo di fusione – ha spiegato la titolare dell’Agricoltura – nell’ottica di intraprendere un percorso di risanamento finanziario e di efficientamento dell’intero comparto, anche attraverso la revisione dell’attuale articolazione territoriale dei Consorzi di bonifica regionali. L’obiettivo della nostra azione è quello di tendere progressivamente alla sostenibilità dei costi della gestione irrigua a carico degli imprenditori agricoli, nell’interesse non solo della competitività delle aziende sarde ma della tutela degli stessi lavoratori dei Consorzi».
La scelta della fusione è nata anche dalla constatazione dell’insostenibilità funzionale e finanziaria nel breve e medio periodo delle due strutture minori del Basso Sulcis e, in condizioni di gravità inferiore, del Cixerri. Una razionalizzazione delle risorse che interviene perciò nell’accorpare enti in alcuni casi troppo piccoli, se si pensa che la superficie irrigata del Cixerri si attesta su 1.261 ettari mentre quella del Basso Sulcis in appena 971, contro i circa 15.000 ettari del Consorzio della Sardegna Meridionale. Sulla riforma hanno già espresso parere favorevole le associazioni agricole, che auspicano si tratti dell’avvio di un percorso di riordino complessivo del sistema regionale dei Consorzi di bonifica, con riduzioni nell’immediato dei costi dell’acqua. Oltre alle associazioni di categoria hanno espresso, su richiesta dell’assessore, parere favorevole i Comuni di Cagliari e Tratalias, contrari Siliqua e Domusnovas. La parola passa adesso al Consiglio regionale per l’acquisizione del parere della Commissione competente. L’unificazione delle gestioni sarà comunque un processo articolato sotto il profilo giuridico e amministrativo e che, così come prevede la legge, sarà condotto da un commissario straordinario specificamente indicato allo scopo.
Il secondo intervento deliberato venerdì riguarda la proroga delle gestioni commissariali dei Consorzi di bonifica della Sardegna Meridionale e del Basso Sulcis, e la proroga della nomina dei commissari straordinari: Giovanni Pilia per il primo ente e Antonio Loche per il secondo. «Questi rinnovi – ha osservato Falchi – accompagneranno i Consorzi sino all’avvio della fusione e saranno quindi validi solo per un breve lasso temporale, fino alla nomina dell’unico commissario straordinario che gestirà il percorso di fusione vero e proprio».
«Sempre nello spirito di attenzione alla razionalizzazione dei servizi e riduzione della spesa – ha detto l’assessore dell’Agricoltura -, le delibere di nomina dei commissari dei consorzi di bonifica, prese nel corso dell’anno, prevedevano il divieto di assunzione di nuovo personale da parte dei commissari. Con una delibera approvata venerdì è stata concessa una deroga per garantire la massima efficienza dei servizi erogati alle imprese agricole».
«Al fine di consentire ai Consorzi lo svolgimento di ulteriori funzioni, quali ad esempio la gestione del servizio di piena delle dighe – ha sottolineato ancora Elisabetta Falchi -, si è manifestata l’esigenza di prevedere la presenza di alcune figure professionali non esistenti oggi in pianta organica, con assunzioni a tempo determinato».
I futuri contratti, come ben precisato in delibera, non potranno in alcun modo essere trasformati a tempo indeterminato e le maggiori risorse necessarie per le assunzioni dovranno essere aggiuntive a quelle destinate ai fabbisogni ordinari del personale dei Consorzi, affinché non gravino sui consorziati.
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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi, ha dato il via libera all’anticipazione di 3 milioni e 800mila euro (su un totale di oltre 23 milioni) per opere di manutenzione ai Consorzi di bonifica della Sardegna (Meridionale, Basso Sulcis, Cixerri, Oristanese, Sardegna centrale, Ogliastra, Nurra, Gallura, Nord Sardegna). Una volta approvato il bilancio di previsione per il 2015 saranno individuate le somme precise da destinare ai consorzi.

Sempre su proposta dell’assessore Falchi, dopo il passaggio nella competente commissione consiliare, la Giunta ha approvato le modifiche al programma di intervento per l’ammissione ai finanziamenti previsti per gli aiuti di Stato nei settori agricolo e forestale e nelle zone rurali 2014-2020.

Infine, è stato prorogato per 6 mesi l’incarico ai commissari dei Consorzi di Bonifica Sardegna Meridionale e Oristanese (Giovanni Pilia) e Basso Sulcis (Antonio Loche).

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