Grande partecipazione al palasport di Calasetta, il 3 aprile, al 5° Trofeo Ronin agonistico di ju jitsu, 160 atleti coinvolti.
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Il 3 aprile, presso il palasport di Calasetta, si è svolta il 5° Trofeo Ronin agonistico di ju jitsu, organizzato dalla società Dojo Ronin ju jitsu di Carbonia, col patrocinio del Csen provinciale e del comune di Calasetta.
Sin dalle prime ore del mattino, il palazzetto ha ospitato le società che avrebbero preso parte alla gara provenienti da tutta la Sardegna.
Ben 13 società hanno occupato le gradinate per scendere poi a gareggiare una dopo l’altra: 2 di Olbia, 2 di Nuoro e poi 1 di Ploaghe, 1 di Terralba, 1 di Narcao, 1 di Villaperuccio, 1 di Portoscuso, 1 di Iglesias e 3 di Carbonia.
Alla gare potevano partecipare tutte le categorie: dai bambini, ai fanciulli, dai ragazzi agli esordienti, ma anche cadetti, junior e senior dai 5 ai 35 anni compiuti.
Gli incontri, di alto valore tecnico ed agonistico, si sono conclusi intorno alle 16.00, ma le categorie che hanno gareggiato nella mattinata non hanno dovuto aspettare in quanto erano state già premiate alla fine delle loro gare.
Il trofeo in palio, un’opera del maestro Lorenzo Cuccuru, quest’anno dedicata alle donne, è stata vinta dalla società Judokai di Iglesias del maestro Massimo Argiolas, al secondo posto sul podio la società organizzatrice la Dojo Ronin Ju jitsu di Carbonia-Gonnesa del maestro Lorenzo Cuccuru, e degli assistenti Sergio Serra e Anna Fadda, al terzo posto la Feed Back Center di Portoscuso del maestro Daniele Cau, al quarto posto la Judo Terralba del maestro Giovanni Spanu e, infine, al quinto posto la Gong Fu Tao School di Carbonia del maestro Alessandro Santacroce. A seguire tutte le altre società.
L’entusiasmo per lo sport sano ha ancora una volta avuto successo… lo si poteva leggere sui volti degli atleti e cogliere dai loro gesti… nel tifo dei compagni di squadra ottimo modo per stimolare ed incentivare a fare sempre meglio… o nella stretta di mano o ancora nella pacca sulla spalla da parte del maestro per gratificare ed invogliare l’allievo a migliorarsi impegnandosi sempre più.
Tanta voglia di mettersi in gioco, conoscersi, incontrarsi e confrontarsi per crescere insieme nella consapevolezza che lo sport possa essere uno dei collanti migliori per socializzare e accrescere la propria autostima.
Nadia Pische