20 November, 2024
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«Gli agricoltori hanno necessità di avere certezze sulla disponibilità della risorsa idrica per programmare le colture e la propria attività produttiva. Qualche settimana fa con i colleghi assessori di Lavori pubblici, Ambiente e Industria ci siamo messi attorno a un tavolo, che io vorrei fosse permanente, per discutere della gestione dei problemi attuali e sulle attività da intraprendere nell’immediato futuro.» Lo ha detto ieri l’assessore dell’Agricoltura, Pierluigi Caria, intervenendo a Oristano all’iniziativa organizzata da Confagricoltura Sardegna dal titolo: «Gestione ottimale della risorsa irrigua». Ai lavori hanno partecipato la vice presidente nazionale dell’associazione di categoria agricola ed ex assessore regionale dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, il presidente di Confagricoltura Sardegna, Luca Sanna, e il direttore nazionale dell’area ambientale Confagricoltura, Donato Rotunno. E poi il vice presidente di ANBI, Giovanni Tamburini, l’amministratore unico di Enas, Giovanni Sistu, il presidente di ANBI Sardegna, Gavino Zirattu, e Andrea Abis, commissario del Consorzio di bonifica di Oristano. In sala numerosi operatori del settore, agricoltori e rappresentanti dei sindacati di settore.
Cambiamenti climatici, riduzioni delle precipitazioni, siccità, disponibilità di acqua negli invasi e disponibilità per gli usi agricoli. Questi i maggiori argomenti che hanno caratterizzato l’incontro e che, nello specifico delle attività agricole, hanno toccato anche i temi delle manutenzioni delle reti irrigue, dei costi dell’acqua per gli agricoltori e dell’installazione dei contattori.
«Tutti i soggetti coinvolti devono avere il dovere di lavorare assieme condividendo i dati in proprio possesso e mettendoli a sistema. Così possiamo dare un ordine di priorità agli interventi da mettere in atto – ha osservato Pierluigi Caria -, riducendo i tempi di attuazione ed evitando sprechi di risorse. Sugli interventi di ripristino delle reti irrigue, un vero colabrodo in certi territori, non possiamo pensare di fare un unico grande intervento in una sola volta. Sarebbero necessarie troppe risorse. Ecco perché dobbiamo agire per obiettivi raggiungibili in tempi rapidi e con risorse certe, pianificando quanto più possibile ogni tipo di percorso. Nell’estate del 2017 – ha aggiunto l’assessore – abbiamo stanziato 30milioni di euro di fondi FSC per l’irriguo e quindi per i Consorzi di bonifica. 30milioni a fronte di circa 160milioni di progetti presentati in Regione.»
L’assessore dell’Agricoltura ha poi ricordato che in questi mesi sono al vaglio degli uffici due macro azioni: il recupero dei reflui e l’uso di dissalatori. «Nel primo caso – ha spiegato Pierluigi Caria – siamo al lavoro con progetti e finanziamenti già operativi che migliorino l’esistente e creino reti nuove, mentre nel secondo siamo ancora in fase embrionale e stiamo raccogliendo opinioni e idee da parte dei tanti portatori di interesse coinvolti. Anche in questo caso – ha concluso l’assessore dell’Agricoltura – vogliamo arrivare a una decisione condivisa, frutto del massimo confronto possibile».