22 November, 2024
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Pino Cabras, Maria Antonietta Mongiu, Franciscu Sedda e Giovannino Deriu sono i relatori della Assemblea conclusiva del ciclo di incontri-dibattito a carattere seminariale dal titolo “Istituzioni democratiche in Sardegna e partecipazione popolare”, organizzati dal Circolo Palmiro Togliatti nella sede di via San Domenico 10, a Cagliari.

In particolare l’evento di chiusura, che avrà inizio alle 17.00, tratterà il tema della “Sovranità e autodeterminazione del popolo sardo tra Costituzione repubblicana e Statuto speciale”. Un confronto approfondito che metta al centro la Sardegna a partire dal dibattito politico in corso sull’autonomia differenziata, sull’inserimento del principio di insularità in Costituzione e sulla rinnovata rivendicazione di spazi di autogoverno nel sistema dei poteri.

Introduce e coordina Giovannino Deriu e a seguire interverranno:
Pino Cabras, parlamentare del Movimento 5 stelle, membro della Commissione esteri alla Camera dei Deputati;
Maria Antonietta Mongiu, coordinatrice del Comitato per l’insularità;
Franciscu Sedda, autore del libro “Manuale d’indipendenza nazionale”.

Pino Cabras (Movimento 5 Stelle).

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Si apre, a Cagliari, nei locali di via San Domenico 10, un ciclo di incontri a carattere seminariale dal titolo “Istituzioni democratiche in Sardegna e partecipazione popolare”.

Il primo appuntamento è giovedì 7 novembre, alle ore 18.00, e tratterà il tema “ordinamento degli enti locali tra riforme, controriforme e servizi al cittadino”.
Interverranno: Michele Ciusa (consigliere regionale del Movimento cinque stelle), Andrea Cocco (dirigente Psd’az e Capo Gabinetto dell’assessorato regionale degli Enti locali), Graziano Milia (già presidente della provincia di Cagliari). Il dibattito sarà introdotto e coordinato da Giovannino Deriu.
Organizza il Circolo Palmiro Togliatti di Cagliari.

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Pierluigi Mulliri, insegnante nuorese in pensione, è il nuovo segretario regionale del Partito della Rifondazione Comunista. E’ stato eletto nel corso della riunione del Comitato politico regionale, tenuta lo scorso fine settimana a Tramatza. Lo stesso organismo ha anche nominato presidente Giovannino Deriu che è stato segretario negli ultimi cinque anni ed è anche dirigente nazionale di Rifondazione Comunista.

Il neo segretario Pierluigi Mulliri ha ricevuto l’incarico di formare la nuova segreteria regionale del Partito.

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Il Partito della Rifondazione Comunista terrà il suo ottavo congresso regionale sabato 21 ottobre a Cagliari, presso i locali dell’Exmà, in via San Lucifero 71.

I lavori saranno aperti alle ore 9.30 dalla relazione introduttiva delsegretario regionale uscente Giovannino Deriu. In serata è prevista la votazione sui documenti politici e, in conclusione, la nomina degli organismi dirigenti sarà definita con l’elezione del nuovo Segretario regionale del PRC sardo.

A fine mattinata è previsto l’intervento di Maurizio Acerbo, Segretario nazionale del Partito.

Maurizio Acerbo è stato eletto segretario di Rifondazione Comunista al congresso nazionale celebrato a Spoleto nella primavera di quest’anno e sabato 21 ottobre sarà per la prima volta in Sardegna nella sua nuova veste politica.

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C’è ancora spazio in Sardegna per una sinistra di Governo? E quale sinistra? Sono interrogativi ai quali cercherà di dare delle risposte il convegno“Quale Sardegna – Quale Sinistra” organizzato per venerdì 13 ottobre, a Sassari, presso il Centro sociale San Giorgio a Li Punti.

Dopo l’introduzione di Salvatore Meloni (segretario provinciale Sinistra Italiana) su “Quale Sardegna”, interverranno: Omar Chessa (Art. 1 MDP), Roberto Mirasola (Sinistra Italiana), Giovannino Deriu (Rifondazione Comunista), Patrizia Marongiu (PCI), Massimo Dadea (ex assessore regionale), Maria Antonietta Mongiu (associazione Lamas), Gesuino Muledda (Rossomori), Francesco Soro (Possibile), Sandro Roggio (Urbanista), Giovanni Tendas (Sinistra Italiana) e Claudia Zuncheddu (consigliere regionale Sardegna Libera).

Dopo la pausa pranzo, dalle ore 16.30, introdurrà il tema “Quale sinistra” Antonello Licheri (segretario regionale Sinistra Italiana). Interverranno Pippo Civati (Possibile), Miguel Gotor (Art. 1 – MDP) e Nicola Fratoianni (Segretario Nazionale Sinistra Italiana. Parteciperanno al dibattito anche Michele Carrus (CGIL), Gaetano Galia (Salesiani), Lilli Pruna (Sinistra Italiana), Maria Graziella Serra (Sinistra Italiana), Fiorella Tilloca (Sinistra Italiana) e Franco Uda (dirigente nazionale Arci).

Hanno dato la loro adesione, e interverranno, inoltre, Pasquale Lubinu (coordinatore provinciale di Art. 1 – MDP), i consiglieri regionali Luca Pizzuto e Daniele Cocco (art. 1 – Sdp), Thomas Castangia, dirigente regionale di Possibile, Piero Cossu, presidente regionale ANPI.

Il dibattito, aperto a tutti, sarà coordinato dal giornalista Costantino Cossu. Ci sarà la possibilità di pranzare all’interno della struttura.

«Si tratta del primo evento – si legge in una nota – che vede la partecipazione di tutta la sinistra plurale, quella organizzata nei partiti e movimenti (presenti con i più autorevoli dirigenti nazionali) e quella che fa capo alle associazioni e ai movimenti della società civile, quindi un importante momento di dialogo e confronto nel processo di costruzione di una alternativa alle politiche del governo nazionale e di quello regionale.»

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Durissime critiche alla Giunta Pigliaru sulla riforma della rete ospedaliera arrivano anche dal segretario regionale del Partito della Rifondazione Comunista, Giovannino Deriu.

«Da questa Giunta ancora in carica non ci si può aspettare nulla di buono per la Sardegna – attacca Giovannino Deriu -. Ma dal Consiglio regionale sarebbe lecito attendersi un sussulto di dignità, uno scatto di orgoglio. E invece, l’approvazione del piano di riordino della rete ospedaliera in sede di Commissione rappresenta l’ennesima brutta pagina di questa legislatura.»

«Quel che resta della maggioranza di centrosinistra si mostra sempre più refrattaria alle istanze, alle osservazioni, alle esigenze dei territori e del popolo sardo – aggiunge Giovannino Deriu -. Questo piano è concepito da Pigliaru e Arru con criteri ragionieristici e, se approvato dell’assemblea legislativa regionale, è destinato a peggiorare la qualità del servizio sanitario in Sardegna ben lungi dall’intervenire sugli sprechi, sulle inefficienze, sugli apparati clientelari.»

«La manifestazione voluta dalla Rete sarda “Difesa sanità pubblica” e dai Comitati civici territoriali – conclude il segretario regionale del Partito della Rifondazione Comunista – mette al centro il tema del diritto alla salute per tutti i sardi; la lotta va sostenuta fino alla fine.»

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«La bocciatura della Finanziaria regionale da parte della Consulta non è da interpretarsi solo come una questione di incompetenza tecnica. Piuttosto, questo grave provvedimento, dimostra, ancora una volta, l’incapacità politica di questo governo regionale ad affrontare i nodi della crisi in Sardegna e a tradurli in un documento programmatico e contabile serio e responsabile.» Lo scrive in una nota Giovannino Deriu, segretario regionale del Partito della Rifondazione Comunista.

«Dal suo canto il Consiglio regionale, sempre più refrattario alle tensioni e ai bisogni della società sarda, è teatro di un’operazione trasformistica tutta basata su logiche di palazzo – aggiunge Giovannino Deriu -. Alessandro Unali è consigliere regionale con i voti ottenuti da Rifondazione Comunista. Egli ha scelto di fare da stampella alla peggior Giunta della storia autonomistica anziché rappresentare le idealità e gli orientamenti del Partito che lo ha candidato ed eletto. Farebbe bene a dimettersi per salvare almeno un po’ la dignità del parlamento sardo e la sua stessa credibilità politica. Ma ormai è chiaro che prima si mette fine a questa disastrosa legislatura regionale meglio è per la Sardegna. Si restituisca subito la parola agli elettori.»

«Rifondazione Comunista è al lavoro per contribuire senza ambiguità alla costruzione di un ampio fronte antiliberista ed identitario – conclude Giovannino Deriu – che avanzi la proposta di un nuovo modello di sviluppo e operi per far uscire la Sardegna dalla crisi.»

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In vista del referendum costituzionale del 4 dicembre, Rifondazione Comunista ha organizzato un dibattito pubblico per illustrare le ragioni del No. L’appuntamento è a Cagliari, giovedì 10 novembre, alle ore 18.00, presso la sala della Società degli operai di mutuo soccorso in Via San Giacomo 17.

Interverranno: Paolo Ferrero, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista; Anthony Muroni, giornalista; Andrea Pubusa, professore universitario; Gianni Benevole, esperto di diritto del lavoro.

L’assemblea sarà introdotta e coordinata dal segretario regionale di Rifondazione Comunista della Sardegna, Giovannino Deriu.

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Rifondazione comunista esce dalla maggioranza di centrosinistra che sostiene la Giunta Pigliaru. Lo ha annunciato questa mattina il segretario regionale Giovannino Deriu, con una nota durissima contro il governatore Francesco Pigliaru e la sua Giunta.

«La Sardegna attraversa uno dei periodi peggiori della propria storia autonomistica – scrive Giovannino Deriu -. La crisi che investe il tessuto produttivo, lo spopolamento delle zone interne, il crescente fenomeno della disoccupazione, la contrazione di diritti fondamentali (studio e salute in primis) costituiscono elementi di un quadro pesantemente regressivo per la società sarda. Osserviamo uno scenario di decadenza che coinvolge in pieno chi governa oggi la Regione proprio quando occorrerebbero scelte politiche improntate a un nuovo modello di sviluppo e a un’idea di Sardegna fondata sulla pace, il lavoro e i diritti. E’ necessario un piano di investimenti all’interno di un quadro programmatorio efficace nel breve e nel lungo periodo; non è più tempo di palliativi o di misure tampone utili per l’etichetta della comunicazione istituzionale.»

«Il Partito della Rifondazione Comunista, ancora una volta, sente il dovere politico e morale di denunciare la totale inadeguatezza delle azioni messe in campo dalla Giunta Pigliaru – aggiunge Giovannino Deriu -. Siamo ormai nella seconda metà della legislatura e non intravediamo il benché minimo segnale che vada nella direzione di uscita dal dramma che vive la nostra terra. Si è totalmente smarrito il carattere di originalità e innovazione su cui si fondava la Coalizione progressista e sovranista che ha vinto le elezioni nel 2014. Il livello di impopolarità raggiunto dalla Giunta regionale non ha eguali nella storia recente della nostra isola.»

«La stessa verifica di maggioranza tra i partiti del cosiddetto centrosinistra è stata impostata dal professor Pigliaru su basi fragilissime – sottolinea ancora il segretario regionale del PRC –. Rifondazione Comunista si sottrae da un umiliante teatrino fatto di agende propagandistiche e di liste della spesa che nella migliore delle ipotesi possono portare ad una girandola di poltrone con un ormai tardivo e inutile rimpasto. Noi ci dissociamo e dichiariamo l’uscita dalla maggioranza e la rottura totale e definitiva di ogni rapporto fiduciario con questa giunta dei professori.»

«Il Partito della Rifondazione Comunista svilupperà la propria iniziativa politica di opposizione in ordine alle attività del Consiglio regionale e nel corpo vivo della società sarda. Siamo da subito impegnati in un lavoro di informazione capillare a sostegno del no in vista del Referendum costituzionale fissato per il 4 dicembre – conclude Giovannino Deriu – e formalizziamo pubblicamente l’adesione dei comunisti sardi al “Comitato Sardegna per il NO”.»

Giovannino Deriu

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«Ci sono troppe “consulenze” legate ai progetti che sono stati messi in campo dal governo regionale con fondi europei, nazionali e del proprio bilancio.»

A dirlo è Giovannino Deriu, segretario regionale del Partito della Rifondazione Comunista, che sottolinea come il consigliere regionale Alessandro Unali, a seguito di varie segnalazioni di cittadini, presenti nelle liste Insar e mai convocati per le selezioni e di alcuni disoccupati inseriti nei vari percorsi di Politiche Attive non adeguate, abbia inviato alcune richieste di accesso agli atti, direttamente alle Agenzie interessate e  all’assessorato regionale del Lavoro.

«L’assessorato, tenuto ai controlli, dovrà prendere i provvedimenti necessari sulle eventuali irregolarità che dovessero essere riscontrate, ma la  cosa che più ci sconcerta – dice ancora Giovannino Deriu -, è che i progetti e le ingenti risorse che si spendono, ci dimostrano che i soldi ci sono, ma sono utilizzati per attuare la solita politica dei bonus, degli incentivi, dei tirocini, della privatizzazione dei servizi, della formazione professionale che riproduce se stessa e che non produce lavoro vero. Progetti che umiliano e mortificano i lavoratori in mobilità in deroga che non percepiscono l’indennità da mesi, ma che vengono ripetutamente orientati, formati e “profilati” da più soggetti pubblici e privati, senza prospettive concrete. A fronte, infatti di consulenti ed enti privati lautamente remunerati, selezionati con modalità di natura privatistica, eserciti di disoccupati sono vittime di continui progetti sperimentali di dubbia ricaduta. Giovani costretti ad emigrare e ultracinquantenni umiliati nella loro dignità di lavoratori e in continuo tirocinio formativo.»

Giovannino Deriu