2 November, 2024
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Domani venerdì 20 giugno, a partire dalle ore 10.00, al #THotel di Cagliari, si terrà il convegno sul diritto allo studio in Sardegna, organizzato dalla #Federazione di Cagliari del PdCI-Sinistra sarda. Nel corso del convegno verranno affrontate tematiche legate al diritto allo studio e saranno individuate proposte politiche per rafforzare l’istruzione a livello regionale. Interverranno Nicola Ibba (responsabile istruzione PdCI – Sinistra sarda), Francesco Pitirra (rappresentante studenti CDA Ersu Cagliari), Federica Atzeni (senatrice accademica UNICA), Fabio Botta (direttore del dipartimento di giurisprudenza UNICA), Carlo Turno Artemalle (Centro d’iniziativa democratica), Giosuè Cuccurazzu (giovane amministratore locale), nonché i consiglieri regionali della Sinistra sarda, Alessandro Unali e Fabrizio Anedda. Sono stati invitati a partecipare al convegno il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e l’assessore della Pubblica istruzione, Claudia Firino. Coordineranno il convegno ed il successivo dibattito, Marxina Casula (Segretaria Federazione di Cagliari PdCI-Sinistra sarda) e Giovannino Deriu (Coordinatore regionale PRC-Sinistra sarda).

 

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Nonostante manchino ancora due anni alla conclusione della consiliatura (il sindaco, Massimo Zedda, oggi 38enne, venne eletto il 1° giugno 2011 nel ballottaggio vinto contro Massimo Fantola), a Cagliari è già iniziata la lunga volata verso le elezioni Amministrative della Primavera 2016. Nel centrodestra, scosso tre anni fa dalla clamorosa quanto netta sconfitta subita dal leader dei Riformatori sardi e, più recentemente, da quella alle elezioni Regionali vinte da Francesco Pigliaru sul governatore uscente Ugo Cappellacci, il primo a muoversi è stato Piergiorgio Massidda, già deputato e senatore e fino ad alcuni mesi fa presidente dell’#Autorità portuale di Cagliari (la sua nomina è stata annullata dal Consiglio di Stato, al termine del lungo percorso giudiziario avviato con il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale della Sardegna, presentato nel novembre del 2011, da Massimo Deiana, preside della Facoltà di giurisprudenza dell’Università di Cagliari, oggi assessore regionale dei Trasporti della Giunta Pigliaru, in quanto Massidda era ritenuto privo della comprovata esperienza e quindi dei requisiti richiesti dalla legge).

Da ieri Piergiorgio Massidda scrive sul suo profilo facebook: «Non sono candidato sindaco. Mi sto invece candidando ad aiutare Cagliari; voglio coinvolgere più gente possibile per cambiare la nostra città, per dare un contributo di proposte e di idee che possano già diventare patrimonio di questa consiliatura. Chi si candida con me? Chi vuole mettere insieme un “Laboratorio di Idee” che ci permetta di uscire da questa agonia? Non è giusto dare tutta la colpa alla politica, è tempo che chi ama questa città si metta a disposizione con la propria esperienza e la propria energia».

L’iniziativa dell’ex parlamentare ha portato ad una forte presa di posizione di Alessandro Corona, segretario regionale Partito dei Comunisti Italiani, e di Giovannino Deriu, coordinatore regionale Partito della Rifondazione Comunista.

«Apprendiamo la notizia che la destra tardo-risorgimentale cagliaritana avrebbe individuato in Piergiorgio Massidda la figura apicale su cui basare la prossima campagna elettorale per le amministrative del capoluogo sardo – scrivono in una nota i due esponenti di Sinistra Sarda -. Cogliamo l’occasione per richiamare l’attenzione del centro-sinistra relativamente alla necessità di attivarsi per determinare, insieme, le migliori condizioni possibili per garantire, alla città e ai cittadini, una proposta politica in grado di garantire un governo in linea con la necessità di modernità evidentemente necessaria per lo sviluppo del capoluogo sardo. A tal fine, considerato l’arricchimento della alleanza nelle recenti elezioni regionali, riteniamo che sia necessario attivarsi con solerzia, per discutere collegialmente sulle migliori prospettive da offrire Cagliari e ai cagliaritani per il bene dell’intera.»

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Giovannino Deriu, coordinatore regionale del PRC ed Alessandro Corona, segretario regionale del PdCI, sollevano forti perplessità sulla “Garanzia Giovani” approvata dalla Giunta regionale.

«Da una prima lettura del Piano di attuazione della cosiddetta Garanzia Giovani deliberato l’8 aprile – scrivono Deriu e Corona –, si evincono alcuni elementi di preoccupazione relativi alla gestione dei Servizi per il lavoro. Dal documento non emerge il ruolo chiave dei servizi pubblici (CSL e CESIL) che il presidente Pigliaru durante la campagna elettorale ha più volte annunciato di voler potenziare. Tale deduzione è data dal fatto che risulta chiaro come nella realizzazione del programma “Garanzia Giovani” si ponga in capo ai CSL la gestione delle pratiche amministrative legate alla condizione occupazionale, così come avveniva un tempo nei vecchi uffici di collocamento che svolgevano esclusivamente pratiche burocratiche, mentre, la gestione delle politiche attive del lavoro, sembrerebbe indirizzata e remunerata verso altri Enti privati accreditati, in quanto strutture più snelle e senza vincoli di trasparenza sia nel reclutamento del personale da impiegare, sia nell’erogazione dei servizi, con il conseguente depotenziamento dei servizi pubblici per il lavoro.»

«La Regione Sardegna avrebbe dovuto potenziare i CSL – aggiungono Deriu e Corona -, secondo le dichiarazioni programmatiche del Presidente, definendo ruoli, interventi e modalità attuative. Infatti, il mal funzionamento dei servizi per il lavoro dovuto all’esiguità del personale storico e alla precarietà degli operatori (in scadenza di contratto), sarebbe dovuto essere oggetto di attenzione per l’avvio di una riorganizzazione, nonché di un potenziamento degli stessi anche attraverso il coinvolgimento delle strutture CESIL dislocate nel territorio regionale e neppure menzionate nel programma Garanzia Giovani. È evidente che un programma così ambizioso sia dal punto di vista delle aspettative per le giovani e i giovani sardi, sia per l’importante impegno economico, non possa essere consegnato interamente ai soggetti privati seppure accreditati, e nemmeno ad altri Enti, quali Inps, titolari attualmente di competenze di politiche passive.»

«Tutto ciò è in contrasto con la riforma avviata, con grande difficoltà, da oltre 15 anni in cui si è voluto trasformare il Collocamento pubblico da mero erogatore di pratiche burocratiche amministrative in erogatore di Servizi specialistici per il lavoro. Inoltre, ciò è ulteriormente in contrasto con gli orientamenti comunitari che spingono gli Stati membri a rafforzare i Servizi Pubblici quali strumenti principali per l’attuazione delle politiche per il lavoro. Di recente, infatti, la Commissione Europea ha definito i servizi Pubblici per l’impiego quali “agenzie di transizione” con il ruolo globale di fornitori di servizi permanenti nel campo della valutazione delle competenze, della definizione dei profili professionali, dell’organizzazione della formazione, dell’orientamento professionale individuale e della consulenza ai lavoratori e datori di lavoro e gli stessi documenti comunitari – concludono Giovannino Deriu ed Alessandro Corona -, pongono la centralità dei servizi pubblici per l’impiego nel programma “Garanzia Giovani”.»

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Alessandro Corona, segretario del Partito dei Comunisti Italiani, e Giovannino Deriu, coordinatore del Partito della Rifondazione Comunista, prendono posizione sulla decisione della Giunta regionale di avviare una selezione per l’individuazione del nuovo amministratore unico di Abbanoa.

«Abbiamo appreso dalla delibera della Giunta regionale n. 10/29 del 28.3.2014 che, per la selezione del nuovo Amministratore unico di Abbanoa, la Regione destinerà 40.000 euro ad un’Azienda italiana specializzata nel settore del reclutamento del personale – si legge in una nota -. Salutiamo con favore la determinazione della Giunta Pigliaru nel voler assicurare alla Regione un ruolo di ancora maggior rilievo nella gestione della società Abbanoa S.p.A. considerata anche la particolare situazione problematica della società. Evidenziamo tuttavia che in questo tentativo di rinnovamento e rilancio di Abbanoa vi siano dei punti poco chiari, se non contraddittori.»
«Pur sostenendo la necessità di procedere con trasparenza alla nomina di una figura di alto profilo professionale – sottolineano Corona e Deriu – esprimiamo perplessità per l’affidamento della selezione ad una società privata continentale; non è chiaro se anche detta società sarà oggetto di selezione oppure no. 
L’assessorato regionale dei Lavori pubblici, a partire dalla figura del Direttore Generale non ha forse la competenza per predisporre l’avviso pubblico di selezione con conseguente commissione per il nuovo manager? E’ proprio necessario spendere 40 mila euro prelevandoli con carattere d’urgenza dal fondo di riserva del bilancio regionale? Piuttosto, richiamiamo l’attenzione dell’assessore competente e del presidente sui pericolosi effetti della delibera regionale del 28 agosto 2013 “Provvedimenti urgenti per la continuità dell’erogazione del servizio pubblico di acquedotto, fognatura e depurazione”. Cosa ne pensano il presidente e l’assessore – aggiungono Corona e Deriu – del fatto che tale delibera preveda la possibilità di affidare al mercato privato, il futuro di Abbanoa una volta che venga a scadenza la concessione da lei posseduta e successivamente al raggiungimento dello status di “socio di maggioranza” da parte della Regione Sardegna? Non dovremo forse preoccuparci con urgenza, come centro-sinistra sardo, di questa chiara promessa di privatizzazione?»
Alesandro Corona e Giovannino Deriu concludono: «Riteniamo doveroso manifestare la nostra perplessità verso meccanismi che, di fronte a una criticità evidente, pongono come unica soluzione l’affidamento a consulenze esterne che non garantiscono da sole la risoluzione dei problemi e delle profonde complessità. Non vorremmo che la individuazione del nuovo Amministratore si traducesse in un dannoso e costoso aggiramento dell’ostacolo». 

 

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I due voti mancati al neo presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, hanno scatenato le prime polemiche in seno alla coalizione di centrosinistra che sostiene la Giunta Pigliaru. Il segretario regionale del PdCI, Alessandro Corona, e il coordinatore regionale del PRC, Giovannino Deriu, smentiscono oggi in una nota, le notizie circolate su una presunta ipotesi di formazione, in Consiglio regionale di un gruppo consiliare con gli eletti del Centro Democratico.

«Smentiamo categoricamente questa eventualità – affermano i due esponenti di Sinistra Sarda -, poiché, pur rispettando tale organizzazione e i suoi rappresentanti, riteniamo che la distanza tra le rispettive posizioni politiche sia fattore di impedimento assoluto per la formazione di un gruppo comune. Il PdCI e il PRC, in perfetta sintonia con i consiglieri eletti, vaglieranno, nelle prossime ore, eventuali convergenze politiche con forze politiche affini, chiarendo comunque che, allo stato attuale, la nostra collocazione è nel gruppo misto.»

«Per quanto riguarda invece le allusioni circa le modalità di voto espresse dai nostri consiglieri, relativamente alla nomina del presidente del Consiglio regionale sardo – aggiungono Corona e Deriu -, riteniamo doveroso precisare che non sussistono, da parte nostra, problemi di dialogo con la coalizione di centrosinistra, piuttosto permane forte l’insoddisfazione per il profilo eccessivamente centrista della Giunta del prof. Pigliaru. Riteniamo, comunque, che eventuali dubbi circa le modalità di voto, dovrebbero essere ricondotti ad altri ambienti, eventualmente più avvezzi a ritrovare nelle proprie fila i franchi tiratori. Tuttavia, così come stabilito dal vociferare consiliare, i due voti mancanti al presidente Ganau, potrebbero essere ascritti alla sua educazione politica (non è strano, per chi deve essere votato, astenersi dal concedere, a se stesso, il proprio voto) e ad un’altra soggettività che non è riconducibile ai consiglieri comunisti di sinistra sarda, ma che è ben chiara a tutti.»

«Consigliamo – concludono Corona e Deriu -, di concentrare gli sforzi della politica isolana su ciò che realmente interessa i sardi, in particolare il lavoro, e riteniamo fondamentale, dopo diversi mesi di inattività, che la coalizione di centro-sinistra si riunisca per rilanciare l’attività programmatica e dare così’ il senso dell’utilità della sua esistenza.»

«Siamo rimasti soddisfatti dell’incontro avuto con il Presidente Pigliaru, che ha chiarito le modalità attraverso le quali dare un Governo alla Sardegna. Competenza, innovazione, motivazione e condivisione delle scelte, sono le parole d’ordine della Giunta regionale che si andrà ad insediare a breve.»

E’ questo il primo commento di Alessandro Corona, segretario regionale del PdCI e di Giovannino Deriu, coordinatore regionale del PRC, dopo l’incontro con il neo governatore Francesco Pigliaru, impegnato nelle consultazioni per la formazione della nuova Giunta regionale.

«In quest’ottica – aggiungono Corona e Deriu – i comunisti sardi sono pronti ad avanzare una proposta di Governo che sappia soddisfare i criteri fissati e che risponda alla esigenza di caratterizzare “a sinistra” l’esecutivo regionale. Siamo certi che la Sardegna abbia urgente bisogno di un’organo qualificato, capace di rispondere alle esigenze di una terra martoriata dalla crisi e da 5 anni di assoluto malgoverno. Cambiare pagina non solo è necessario ma è anche doveroso. Ora è il momento di porre le basi per un gruppo di lavoro coeso e consapevole delle proprie responsabilità. Per fare questo è necessaria una condivisione massima delle scelte di partenza, solo così si potrà dare il giusto sprint alla manovra dell’esecutivo. Consapevoli dell’importanza del nostro ruolo e della nostra rappresentanza in Consiglio regionale, siamo pronti a offrire una proposta di Governo seria e credibile, capace di caratterizzare positivamente l’attività amministrativa del centro-sinistra isolano. Per questo porteremo sul tavolo del Presidente Pigliaru – concludono il segretario del PdCI e il coordinatore del PRC – il nostro contributo di personalità e di competenza, consci del fatto che ora più che mai è fondamentale partire con il piede giusto.»

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Il coordinatore regionale del Partito della Rifondazione Comunista, Giovannino Deriu, plaude alla scelta di Francesco Pigliaru quale candidato alla presidenza della Giunta regionale della coalizione di centrosinistra.

«Francesco Pigliaru – ha dichiarato Deriu – è un candidato di indiscutibile caratura. Abbiamo già manifestato il nostro consenso alla scelta formulata dal Partito Democratico. Siamo fiduciosi che sin dal prossimo incontro, al tavolo di coalizione, il prof. Pigliaru saprà garantire il proprio impegno in ordine a un profilo politico e programmatico di chiara impronta progressista per il Centrosinistra sardo e di netta discontinuità col disastroso quinquennio di malgoverno delle destre.»

«Rifondazione Comunista – conclude il cooordinatore regionale del PRC – è pronta a dare tutto il proprio contributo in questa difficile battaglia elettorale. Insieme al Partito dei Comunisti Italiani saremo in campo con il simbolo unitario dei comunisti sardi.»

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Il segretario nazionale Paolo Ferrero parteciperà al Congresso federale del Partito della Rifondazione Comunista in programma venerdì 29 novembre alle 16.30 presso il Teatro Adriano, in Via Sassari 12, a Cagliari.

Il coordinatore regionale Giovannino Deriu introdurrà il dibattito congressuale; le conclusioni saranno affidate al segretario nazionale.

Durante il Congresso verranno nominati i delegati per il Congresso nazionale del PRC che avrà luogo a Perugia il 6 – 7 – 8 dicembre.

Domenica 15 settembre si svolge a Cagliari la Conferenza Programmatica Regionale indetta dal Partito della Rifondazione Comunista. Scopo dell’iniziativa è quello di contribuire alla definizione delle linee guida per il governo della Sardegna. La relazione introduttiva verrà svolta dal Coordinatore regionale Giovannino Deriu. Sono stati invitati rappresentanti delle organizzazioni del mondo del lavoro, partiti politici della sinistra sarda, candidati alle primarie del 29 settembre. Partecipa il segretario nazionale Paolo Ferrero. L’evento si svolgerà presso la sala convegni dell’Hotel Regina Margherita, con inizio alle ore 10.30.

«A noi comunisti le primarie non sono mai piaciute. Abbiamo sempre osservato con diffidenza gli elementi di americanizzazione della politica che antepongono le apparenze alla sostanza. Per Rifondazione Comunista i progetti vengono prima dei soggetti. Questa concettuale avversione all’istituto delle primarie non ci impedisce di condividere e sostenere il percorso collegialmente adottato dalla coalizione sarda di centrosinistra per l’individuazione del candidato alla Presidenza della Regione. La nostra adesione a queste primarie del 29 settembre nasce dall’auspicio di poter attivare un percorso virtuoso di autentica partecipazione popolare, non tanto sul confronto tra aspiranti leaders quanto sulle scelte strategiche di governo per la Sardegna. A questo punto non ci si chieda però di modificare il percorso di primarie aperte già stabilito fin nei minimi dettagli. Se richieste di aggiustamento in corso d’opera nascono da esigenze particolari, si agisca sul terreno più squisitamente politico, non su quello delle regole o delle scadenze fissate da tempo.»

Giovannino Deriu

Coordinatore regionale del PRC