18 November, 2024
HomePosts Tagged "Giuditta Sireus"

Una suggestiva passeggiata tra natura e cultura, per vivere paesaggi e bellezza sul cammino minerario Santa Barbara. Sabato 19 ottobre andrà in scena un nuovo appuntamento con In cammino… con i libri a Gonnosfanadiga”. L’evento, inserito nel progetto del Festival Dicembre Letterario IX edizione – “Da dove tutto è iniziato” è organizzato e promosso dal Club di Jane Austen grazie al sostegno di Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara, Regione di Sardegna e Fondazione di Sardegna e col patrocinio del comune di Gonnosfanadiga; in collaborazione con l’associazione Il Gabbiano e CEAS Monte Linas.

Insieme ai partecipanti, a passeggiare ci sarà un’autrice nata e cresciuta a Cagliari, innamorata follemente della sua terra, Vanessa Roggeri, a presentare il suo romanzo “Il ladro di scarabei”: una storia di ricerca, di crescita, di ambizione, di passioni, di riscatto.

La partecipazione al cammino è libera e gratuita. Per chi si unirà già dalla passeggiata è previsto anche un servizio navetta gratuito, da prenotare via mail a segreteria@janeaustensardegna.com

Il programma

Ore 16.30: ritrovo a Gonnosfanadiga presso il piazzale del Parco Perd’e Pibera. Accoglienza a cura del Club di Jane Austen per la visita, in collaborazione con le guide del Ceas Monte Linas, del magnifico Parco del paese.

Ore 17.30: partenza a piedi in direzione del paese di Gonnosfanadiga, verso il Monte Granatico, insieme all’autrice Vanessa Roggeri. 

Ore 18.30: arrivo al Monte Granatico, dove Vanessa Roggeri presenterà il suo romanzo “Il ladro di scarabei” ed. Rizzoli in dialogo con Giuditta Sireus. Sarà possibile acquistare il romanzo in loco, presso il banco libri. Importante: sarà possibile unirsi all’evento anche direttamente al Monte Granatico alle 18.30 per la presentazione. 

Un romanzo fantasy in cui le suggestive ed epiche atmosfere del Trono di Spade si fondono con gli elementi del folklore sardo. Un’autrice esordiente talentuosa, nata e cresciuta in Sardegna. Parliamo di Melania Muscas e del suo “Sherden – La profezia dello straniero”, che dopo l’uscita ufficiale di mercoledì 15 maggio verrà presentato in prima nazionale proprio nella regione d’origine della scrittrice, in Sardegna.

L’appuntamento è per venerdì 17 maggio alle ore 18.30, presso l’ex Mulino Cadoni di Villacidro. Un evento che rientra nel progetto del Festival Dicembre Letterario IX edizione – “Da dove tutto è iniziato” a cura del Club di Jane Austen Sardegna; a dialogare con l’autrice sarà proprio la Direttrice Artistica del Club, Giuditta Sireus, che guiderà la platea alla scoperta di questa avvincente trama che intreccia mito e realtà.

Il romanzo, primo capitolo di una trilogia, è pubblicato da Giunti nella collana Giunti Faerie, dedicata al genere fantasy. È stato selezionato anche bando del Club di Jane Austen dedicato agli esordienti 2024.

In occasione del decennale dell’associazione culturale, il Club di Jane Austin organizza il convegno-evento “Buon compleanno Club di Jane Austen” che si terrà venerdì 22 marzo, dalle ore 18.00, a Villacidro, presso l’ex Mulino Cadoni, in via Lavatoio. Si narreranno le principali tappe della storia del progetto per poi anticipare alcune tra le iniziative previste per il 2024.
Interverranno: Vanessa Roggeri, scrittrice; Luca Manunza, presidente dell’associazione Perda Sonadora e del Festival letterario “Cabudanne de sos poetas”; Giuditta Sireus, direttrice artistica e ideatrice del club di Jane Austen Sardegna. Coordinerà i lavori la giornalista Simonetta Selloni.

Il poeta e paesologo Franco Arminio presenterà poi “Canti della gratitudine”, edizioni Bompiani, in dialogo con Luca Manunza.

L’anteprima è inserita nel progetto del Festival Dicembre Letterario IX edizione – “Da dove tutto è iniziato”, finanziato dalla Fondazione di Sardegna.

Il Club di Jane Austen Sardegna, con il contributo del comune di Buggerru, propone un nuovo omaggio alla scrittrice nuorese con la tavola rotonda “Il sogno di Grazia”. Con il coordinamento di Giuditta Sireus, manager culturale e direttrice artistica del Club, si confronteranno sulla figura della premio Nobel le autrici Claudia ZeddaValeria Usala ed Ilenia Zedda. «Con questo incontro desideriamo concentrare l’attenzione su un aspetto della vita di Grazia Deledda, ossia quel che lei aveva definito il suo sogno più grande, creare una letteratura sarda e farla conoscere a livello internazionale – spiega Giuditta Sireus -. Le nostre ospiti si confronteranno su questo tema e attraverso l’esempio di Grazia Deledda ascolteremo anche la loro testimonianza di scrittrici».

In chiusura, ciascuna autrice proporrà una lettura a propria scelta tratta dalle opere di Grazia Deledda.

L’incontro si terrà in piazza Santarelli, a Buggerru, a partire dalle ore 22.00. Ingresso libero e gratuito.

 

Un’importante iniziativa ha animato le numerose celebrazioni nel Sulcis in occasione dell’8 marzo. A Villamassargia il convegno “Donne straordinarie”, organizzato dalla sezione territoriale della FIDAPA, in collaborazione con il Club Jane Austen Sardegna, ha voluto dedicare la Giornata Internazionale della Donna a grandi personalità della storia sarda.

La manager culturale Giuditta Sireus e lo scrittore prodigio Matteo Porru, menzione speciale al Premio Costa Smeralda e Premio Campiello Giovani, hanno affascinato il pubblico presente in platea, e gli appassionati collegati da remoto, tracciando un suggestivo itinerario al femminile alla scoperta di otto indimenticate donne straordinarie che hanno rivoluzionato la società, l’arte e la scienza: Francesca Sanna Sulis, Maria Manca, Ninetta Bartoli, Paola Satta, Eva Mameli Calvino, Maria Lai, Maria Carta e Grazia Deledda.

Nomi rappresentativi della Sardegna evoluta ed emancipata che sottolineano, come affermato dalla presidente del Distretto Sardegna della Fidapa BPW Italy Anna Rita Cogoni, «la straordinarietà della donna anche nell’intimità e nella personalità».

Per Maria Gemma Moi, Past Presidente del Club, «le grandi donne straordinarie che hanno fatto la storia spesso sono andate contro corrente e contro stereotipi ancora oggi duri a morire».

Nonostante le celebrazioni in Consiglio regionale non è voluta mancare all’appuntamento la consigliera della Commissione Pari opportunità della Regione, Maria Chiara Basciu, medico dentista ed impegnata in numerose attività di volontariato, tra le fondatrici della Fidapa Sulcis e già past President del Club, che «ritiene fondamentale in questo momento storico ricordare al mondo intero cosa ci accomuna e non ciò che ci divide».

«Il vero progresso che è insito nel cambiamentoha sottolineato la consigliera Maria Chiara Basciu sta nell’evoluzione culturale che deve portare al superamento dei pregiudizi tra i quali quelli legati al gender gap, che non è orientamento alla parità assoluta tra sessi bensì ha come punto di arrivo l’equiparazione sociale, ovvero il riconoscimento delle specificità, capacità, inclinazioni proprie della persona indipendentemente dal genere.»

«Non ci sono lavori da donna e lavori da uominiha spiegato Maria Chiara Basciuci sono attività per le persone che sono portate, hanno capacità e abilità in quel tipo di professioni, a dispetto del genere.»

«In ogni parte del Mondo le donne hanno però lottato e combattuto per i propri diritti fondamentali, si sono distinte ed hanno conseguito importantissimi risultati umanitari, sociali, culturali, scientifici e professionaliha aggiunto la componente del massimo organo in Sardegna preposto alla tutela delle pari opportunitàquindi il motto da proporre universalmente, non oggi per oggi ma oggi per il futuro, visto il momento cruciale del conflitto in essere tra Russia e Ucraina, potrebbe essere: lavoriamo su ciò che ci accomuna per superare le barriere, di qualunque tipo, che ci dividono.»

«Se ciò fosse alla base del dialogo comune tra le potenze mondiali ha concluso la dentista sulcitanaforse sarebbe più semplice giungere a soluzioni che tengano realmente conto del bene comune e degli equilibri internazionali, riportando immediatamente la pace nel cuore dell’Europa e restituendo la libertà e la dignità ad un popolo ingiustamente occupato che oggi piange tante vittime e immani sofferenze.»

Nella foto uno scatto di gruppo al termine del convegno “Donne Straordinarie” a Villamassargia (da sinistra Giuditta Sireus, Anna Rita Cogoni, Matteo Porru, Maria Chiara Basciu, Maria Gemma Moi, Anna Rita Pisu e l’assessore di Villamassargia Sara Cambula).

Sarà la Festa Internazionale della Donna l’importante occasione per una nuova iniziativa in presenza della Fidapa Sardegna che vuole celebrare questa ricorrenza con un momento di riflessione dedicato ad alcune “Donne Straordinarie” della storia sarda.

Ad organizzare il convegno, in programma martedì 8 marzo presso l’Oratorio di Villamassargia con inizio alle 10.30, la sezione Sulcis dell’Associazione internazionale delle donne impegnate nelle arti, nelle professioni e nell’economia.

Dopo due edizioni online, il sodalizio sulcitano, in collaborazione con il Club letterario Jane Austen, ha pensato ad una manifestazione in presenza con la possibilità di seguire l’evento anche da remoto attraverso il collegamento zoom attivato per l’occasione dalla Fidapa.

Il parterre è di tutto rispetto perché dopo il saluto della Presidente della sezione locale, Anna Rita Cogoni, interverrà la Presidente del Distretto Sardegna, Maria Lucia Fancellu, che sarà anche protagonista alla fine della giornata per la conclusione dei lavori.

Si entrerà nel vivo con la prima relazione affidata a Maria Chiara Basciu, fondatrice e Past President della Fidapa Sulcis, medico dentista impegnato nel volontariato e nelle cure dei carcerati in tutta l’Isola e componente della Commissione Pari Opportunità della Regione Sardegna.

Dopo di lei la scena vedrà protagonista la fondatrice del Club Jane Austen, Giuditta Sireus, socia Fidapa, che intervisterà il giovane scrittore Matteo Porru, uno dei grandi talenti della letteratura sarda: sarà lui a parlare della vita di grandi personaggi al femminile, da Francesca Sanna Sulis, a Maria Manca, da Paola Satta alla straordinaria Maria Lai fino al Premio Nobel Grazia Deledda.

Per assistere sarà necessario il green pass rafforzato e l’utilizzo obbligatorio della mascherina FFP2.

Antonello Angioni, 63 anni, affermato avvocato cagliaritano patrocinante in cassazione e nelle giurisdizioni superiori, giornalista-pubblicista e scrittore, appassionato di letteratura e storia, è il neoeletto presidente della Fondazione “Giuseppe Dessì”, l’ente culturale di casa a Villacidro, dove lo scrittore (1909-1977) cui è intitolato, aveva le sue radici.

Giovedì scorso, 17 febbraio, il Comitato Direttivo – composto da Stefano Mais, Rachele Meloni ed Antonello Angioni per quanto riguarda la componente regionale e dal sindaco di Villacidro, Federico Sollai, Giuditta Sireus e Marta Cabriolu per la parte comunale, oltre a Francesco Dessì, figlio dello scrittore, in rappresentanza della famiglia – ha eletto all’unanimità il nuovo presidente che guiderà la Fondazione nei prossimi anni. Antonello Angioni succede a Paolo Lusci in quello che fu lo scranno di Salvator Angelo Spano, primo presidente della Fondazione.
Antonello Angioni ha subito dichiarato l’intento di continuare il percorso di valorizzazione della figura di Giuseppe Dessì con il coinvolgimento di tutte le risorse presenti nel territorio. In questa linea ha da subito individuato e nominato Giuditta Sireus nel ruolo di vicepresidente.
La Fondazione è impegnata nell’organizzazione della trentasettesima edizione del Premio Letterario Dessì, il cui bando è stato pubblicato a inizio febbraio (e già si registrano le prime candidature). Contemporaneamente sono operativi i corsi di formazione per insegnanti delle scuole di diverso ordine e grado del circondario, che dal 2015 rappresentano una delle attività sulle quali l’ente sta investendo e che ha evidenziato, di anno in anno, una crescita esponenziale sia per numero di partecipanti, sia per il coinvolgimento di figure professionali e formative di livello altissimo; dal 2021 la Fondazione ha aderito al Polo regionale SBN Sardegna, adeguando l’attività della biblioteca agli standard richiesti e procedendo alla catalogazione del vasto patrimonio attraverso il sistema operativo Sebina Next. Il patrimonio dell’ente conta al suo interno diverse serie inventariali che raggruppano, oltre al Fondo Dessì, i Fondi Franca Linari ed il Fondo De Magistris, la collezione delle opere di tutti i partecipanti al Premio Dessì a partire dal 2006, anno in cui la Fondazione ha assunto la gestione diretta del concorso letterario. L’intero patrimonio è fruibile nell’Opac regionale.
Il nuovo consiglio direttivo guidato dal presidente Antonello Angioni sarà impegnato inoltre nel progetto di recupero e valorizzazione del patrimonio immobiliare acquisito dall’ente (Casa ed ex Frantoio Pinna) e al conseguente sviluppo del Parco Letterario Giuseppe Dessì, di recente istituzione, con programmi di itinerari turistico-culturali e progetti culturali finalizzati a far interagire tutte le realtà del territorio del Linas.

 

[bing_translator]

Ritorna Archeomusicando, la rassegna che mette assieme archeologia, musica, teatro e performance teatrali, con l’obiettivo di promuovere il patrimonio ed il paesaggio. A Mamoiada quello di sabato 26 e domenica 27 maggio sarà un fine settimana all’insegna di escursioni, arte, cultura e concerti: tutti gratuiti e di altissimo livello.

Saranno, infatti, Gilda Buttà e Luca Pincini le punte di diamante di questo festival, a cui è stato affidato il concerto di chiusura di domenica 27 maggio, alle 21.00. Accanto alla famosa Stele di Boeli (conosciuta come Perda Pintà), la pianista divenuta famosa anche per aver suonato per Tornatore nel film “La leggenda del pianista sull’oceano”, per De Palma ne “Gli Intoccabili”, per Fellini ne “La voce della luna” e per Monicelli in “Speriamo che sia femmina”, e il violoncellista classico, che collabora anche con artisti del calibro di Jovanotti, Celentano, Renato Zero e Mina, suoneranno assieme le più famose arie delle colonne sonore di Ennio Morricone. Ed è proprio la lunga collaborazione con il Premio Oscar a unire i due in un sodalizio consolidato che macina successi concerto dopo concerto.

Ma andiamo con ordine. La rassegna si apre sabato 26 maggio alle 9 con un’escursione guidata dall’archeologo Nicola Dessì e prosegue alle 15 con visite libere al Mater, il museo dell’archeologia e del territorio.

Sempre sabato, dalle 17,30, ci sarà la novità di quest’anno: durante la mostra archeologica “MamojArch”, dedicata al territorio e al vino, che si terrà nelle cantine dell’associazione Mamojà, ideata dall’archeologo Franco Campus verrà aperto il percorso enogastronomico. L’archeologa Viviana Pinna guiderà gli ospiti in una visita emozionale arricchita dalle letture archeopoetiche di Nicola Dessì. Acquistando uno speciale calice gli ospiti durante il percorso potranno degustare l’inconfondibile vino di Mamoiada ed i prodotti locali offerti dalle cantine.

Sarà tutto artistico l’evento di chiusura di sabato, alle 21.00. Nella domu de janas di Sa ‘e Matzotzo sarà allestita la performance d’arte in omaggio a Maria Lai intitolata “La leggenda del dio distratto”. A muoversi nel sito archeologico saranno le artiste Maria Jole Serreli e Stefania Spanu con la voce recitante dell’attrice Rita Atzeri. La regia è della direttrice artistica del festival, Giuditta Sireus, e di Chiara Manca, con la partecipazione di Francesco Casu. Durante la serata verrà eccezionalmente esposto il telaio di Maria Lai “Al gigante lassù”, realizzato per Costantino Nivola.

Anche la seconda giornata, quella di domenica 27 maggio, si apre con una visita guidata curata da Nicola Dessì alle tombe dei giganti di Madau e all’area archeologica di Gremanu, arricchita da una rappresentazione in abiti nuragici, ricostruiti seguendo un percorso filologico, dall’associazione Memoriae Milites.

Alle 12 replica della mostra itinerante Mamojarch, del percorso enogastronomico e alle 15.00 visite libere al MATer, il museo dell’archeologia e del territorio. 

Un altro importante evento di Archeomusicando è sicuramente quello di domenica, alle 18,30, nella “Cantina Sedilesu”. A Mamoiada, infatti, arriverà l’archeologo Emmanuel Anati, luminare degli studi sull’arte e le religioni delle culture preistoriche. Assieme a Franco Campus e al botanico dell’Università di Cagliari Gianluigi Bacchetta prenderà parte alla tavola rotonda “Archeologia, il suono dei segni, il territorio e la sacralità del vino”.

Chiusura, alle 21.00, con il concerto di Gilda Buttà e Luca Pincini, alla Perda Pintà.

[bing_translator]

Ritorna Archeomusicando, la rassegna che mette assieme archeologia, musica, teatro e performance teatrali, con l’obiettivo di promuovere il patrimonio e il paesaggio. A Mamoiada quello di sabato 26 e domenica 27 maggio sarà un fine settimana all’insegna di escursioni, arte, cultura e concerti: tutti gratuiti e di altissimo livello.

Saranno, infatti, Gilda Buttà e Luca Pincini, le punte di diamante di questo festival, a cui è stato affidato il concerto di chiusura di domenica 27 maggio, alle 21.00. Accanto alla famosa Stele di Boeli (conosciuta come Perda Pintà), la pianista divenuta famosa anche per aver suonato per Tornatore nel film “La leggenda del pianista sull’oceano”, per De Palma ne “Gli Intoccabili”, per Fellini ne “La voce della luna” e per Mario Monicelli in “Speriamo che sia femmina”, e il violoncellista classico, che  collabora anche con artisti del calibro di Jovanotti, Adriano Celentano, Renato Zero e Mina, suoneranno assieme le più famose arie delle colonne sonore di Ennio Morricone. Ed è proprio la lunga collaborazione con il Premio Oscar ad unire i due in un sodalizio consolidato che macina successi concerto dopo concerto.

La rassegna si apre sabato 26 maggio, alle 9.00, con un’escursione guidata dall’archeologo Nicola Dessì e prosegue alle 15.00, con visite libere al Mater, il museo dell’archeologia e del territorio.

Sempre sabato dalle 17,30 ci sarà la novità di quest’anno: durante la mostra archeologica “MamojArch”, dedicata al territorio e al vino, che si terrà nelle cantine dell’associazione Mamojà, ideata dall’archeologo Franco Campus verrà aperto il percorso enogastronomico. L’archeologa Viviana Pinna guiderà gli ospiti in una visita emozionale arricchita dalle letture archeopoetiche di Nicola Dessì. Acquistando uno speciale calice, gli ospiti durante il percorso potranno degustare l’inconfondibile vino di Mamoiada ed i prodotti locali offerti dalle cantine.

Sarà tutto artistico l’evento di chiusura di sabato, alle 21.00. Nella domus de janas di Sa ‘e Matzotzo sarà allestita la performance d’arte in omaggio a Maria Lai intitolata “La leggenda del dio distratto”. A muoversi nel sito archeologico saranno le artiste Maria Jole Serreli e Stefania Spanu, con la voce recitante dell’attrice Rita Atzeri. La regia è della direttrice artistica del festival, Giuditta Sireus, e di Chiara Manca, con la partecipazione di Francesco Casu. Durante la serata verrà eccezionalmente esposto il telaio di Maria Lai “Al gigante lassù”, realizzato per Costantino Nivola.

Anche la seconda giornata, quella di domenica 27 maggio, si apre con una visita guidata curata da Nicola Dessì alle tombe dei giganti di Madau e all’area archeologica di Gremanu, arricchita da una rappresentazione in abiti nuragici, ricostruiti seguendo un percorso filologico, dall’associazione Memoriae Milites.

Alle 12.00, replica della mostra itinerante Mamojarch, del percorso ejogastronomico e, alle 15.00, visite libere al MATer, il museo dell’archeologia e del territorio. 

Un altro importante evento di Archeomusicando è sicuramente quello di domenica alle 18,30, nella “Cantina Sedilesu”. A Mamoiada, infatti, arriverà l’archeologo Emmanuel Anati, luminare degli studi sull’arte e le religioni delle culture preistoriche. Assieme a Franco Campus ed al botanico dell’Università di Cagliari Gianluigi Bacchetta, prenderà parte alla tavola rotonda “Archeologia, il suono dei segni, il territorio e la sacralità del vino”.

Chiusura alle 21.00, con il concerto di Gilda Buttà e Luca Pincini alla Perda Pintà.

 

[bing_translator]

Non una semplice conferenza, ma un vero e proprio spettacolo dove la conoscenza con l’autore avviene attraverso esperienze diverse: dalla lettura alla musica, dalla recitazione alla moda. Si è svolta ieri sera al Caffè Letterario di Villacidro la presentazione de La straordinaria storia di Francesca Sanna Sulis. Donna di Sardegna, libro scritto da Ada Lai ed edito da Palabanda Edizioni.

Arte, cultura e tradizione si sono dunque intrecciate, creando un evento emozionante e ricco di spunti di riflessione. L’autore e il libro al centro di un vero e proprio spettacolo, con la contaminazione di generi artistici differenti tra loro, ma tutti legati da un unico filo: la cultura e la sete di conoscenza.

Nel corso dell’incontro si è parlato soprattutto dell’incredibile vita di Francesca Sanna Sulis, testimonianza di eccellenza e di talento. Una figura complessa, da scoprire e rivalutare anche alla luce del suo impegno in favore dei diritti delle donne. Una nobildonna vissuta nel Settecento in Sardegna. Nata a Muravera nel 1716, morì a Quartucciu nel 1810, e fu un’importante imprenditrice della seta, benefattrice, abile comunicatrice e stilista famosa in tutta Europa. Alla sua morte lasciò tutti i suoi beni ai poveri con un Pio Legato.

Nel corso della serata hanno avuto un ruolo da protagoniste le affascinanti melodie di Irene Nonis, volto noto della scena musicale italiana e internazionale, che ha addolcito l’appuntamento con le sue incantevoli interpretazioni, tra cui la commovente No potho reposare.

A dare maggior fascino all’evento anche Rita Cossu, prestigiosa artigiana di costumi sardi e abiti da cerimonia che ha esposto alcune delle sue più belle creazioni e ha raccontato trame della sua vita che hanno appassionato il pubblico presente.

Particolarmente emozionanti le letture di Giuditta Sireus, giovane imprenditrice con esperienze nel campo della Cultura, del Turismo e del Management, in grado di regalare ancora più lustro all’incontro.

Una scelta non certo casuale quella di presentare il libro a Villacidro. La città del Medio Campidano è, infatti, sede di una delle Farmacie dell’Arte, ed è per questo che Cristina Fanni, moderatrice del blog Medicina per l’Anima, ha coordinato l’incontro. Luoghi alternativi che la casa editrice Palabanda cerca per i propri autori, e che integrano momenti dedicati alla lettura e all’arte in genere, in un territorio nel quale la divulgazione culturale è molto attiva.