15 November, 2024
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«Questa mattina ho dato il mio sostegno alle associazioni di cittadini riunitesi a Donusnovas, di fronte ai cancelli della fabbrica di armamenti RWM.»

È quanto dichiara Giulia Moi, eurodeputata del Movimento 5 stelle, presente alla manifestazione. 

«Sto seguendo questa vicenda ormai da anni e, dopo aver richiesto pochi giorni fa un incontro ufficiale all’Ambasciatore dell’Arabia Saudita – annuncia l’eurodeputata – ho ufficialmente inoltrato anche ai vertici della RWM una mia richiesta di visita all’interno degli stabilimenti, per la quale sono in attesa di una risposta.»

«L’apertura di un dialogo a livello istituzionale su questo tema – afferma Giulia Moi – è fondamentale per rendere il più possibile consapevoli le imprese ed i lavoratori che la riconversione di questa fabbrica non solo è possibile, ma potrebbe essere agevolata dai fondi appositi che l’Unione europea mette a disposizione.»

«Quello che chiediamo – conclude l’europarlamentare del M5S – non è la chiusura dello stabilimento RWM, ma la conversione dell’attività in una produzione alternativa come quella del settore pirotecnico. Non solo mantenere i posti di lavoro già esistenti dunque, ma garantire livelli maggiori di occupazione stimolando le capacità di impresa ed innovazione della nostra Isola.»

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«Questa mattina ho ufficialmente richiesto un incontro all’Ambasciatore dell’Arabia Saudita a Roma per aprire un canale di dialogo.»

È quanto afferma Giulia Moi, eurodeputata del Movimento 5 stelle, all’indomani della sua partecipazione al sit-in organizzato dalle associazioni di cittadini di fronte all’Ambasciata dell’Arabia Saudita a Roma, riunitesi per manifestare dissenso sulle azioni di conflitto contro i civili in Yemen.

«Il canale diplomatico è fondamentale – aggiunge Giulia Moi – ma a livello nazionale ed europeo la questione da risolvere riguarda concretamente l’export di armi ai Sauditi e, prima ancora, l’alternativa e le legittime garanzie che devono essere date a tutti i lavoratori di questo comparto.»

«Mi occupo da sempre di questa vicenda nel mio territorio, la Sardegna, in cui ha sede la RWM. Avvalendosi di fondi europei è possibile dare vita a progetti di riconversione delle aziende che producono armamenti, raddoppiando anziché tagliare posti di lavoro. Da “fabbrica di morte” il settore in Sardegna può essere trasformato in mercato d’eccellenza e mi riferisco al comparto della pirotecnica in cui, a livello internazionale, alcune piccole aziende sarde hanno già espresso notevoli capacità e sperimentato con successo l’innovazione. L’alternativa – conclude Giulia Moi –  non solo è possibile ma, visto il cambio di passo che finalmente il nostro Paese ha intrapreso, non potrà che essere vincente.»

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Si è svolto oggi, a Roma, un sit-in davanti all’ambasciata araba, in segno di protesta contro il traffico di armamenti dalla Sardegna verso l’Arabia Saudita. Tra i partecipanti alla protesta c’erano l’eurodeputata del Movimento 5 Stelle Giulia Moi ed i rappresentanti delle associazioni Sardegna Pulita, Cobas, Cagliari Social Forum che hanno denunciato ancora una volta che a Domusnovas, la società tedesca Rwm produce bombe che vengono poi utilizzate nello Yemen, causando il massacro di migliaia di bambini e di persone innocenti.

«Non è dignitoso che dei lavoratori sardi siano costretti a fabbricare bombe che l’Arabia Saudita usa per sterminare la popolazione yemenita – ha detto il presidente dell’associazione Sardegna Pulita Angelo Cremone -. Il Governo italiano applichi la legge 185/90 e dichiari l’embargo sugli armamenti verso l’Arabia Saudita, come già deliberato dal Parlamento europeo.»

Genna Luas 8

L’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Giulia Moi ieri ha visitato alcuni siti industriali inquinati e le discariche, soffermandosi in particolare, nel Sulcis Iglesiente, davanti alla discarica della Portovesme srl, a Genna Luas. L’europarlamentare ha affermato che a Genna Luas si è in presenza di uno scempio ambientale ed ha annunciato una richiesta di intervento della commissione europea perché verifichi la situazione ambientale del territorio con un dettagliato monitoraggio della salute dei cittadini residenti.
Oggi, com’era prevedibile, c’è stata la replica dei lavoratori della Portovesme srl, una delegazione dei quali e la Rsu hanno incontrato l’Amministrazione comunale di Iglesias.
«Durante l’incontro – si legge in una nota del sindaco di Iglesias, Emilio Gariazzo – è emersa la volontà di sostenere, con forza, le realtà industriali operanti nel territorio, ferma restando la necessaria vigilanza e trasparenza a garanzia della salute pubblica. L’Amministrazione comunale di Iglesias ha attivato a questo proposito iniziative di approfondimento e di confronto pubblico e rivendica l’impegno affinché si attuino tutte le procedure di risanamento ambientale dei territori minerari dismessi, elemento necessario per il rilancio del territorio.»
Emilio Gariazzo conclude condannando quello che definisce «un approccio a questi temi superficiale e strumentale che crea disinformazione ed allarmismo preconcetto» ed auspicando «interventi sempre più responsabili e propositivi che sappiano coniugare le strategie per il lavoro nel territorio con il risanamento delle aree coinvolte».

Il convegno “Smart City: mobilità sostenibile e trasporto pubblico” è il momento centrale della terza giornata della #Settimana europea della Mobilità Sostenibile. A partire dalle ore 9.30, nel Lazzaretto di Sant’Elia (via dei Navigatori) amministratori, esperti regionali, nazionali e internazionali si confronteranno su problemi ed opportunità legati alla mobilità alternativa all’uso dell’auto.
Il convegno, organizzato da CTM, comune di Cagliari e UITP (Unione Internazionale dei Trasporti Pubblici), si articolerà in due momenti. Dopo i saluti degli enti organizzatori, nella prima parte interverranno Alain Flausch, segretario generale dell’UITP Bruxelles, Oliver Wolff, direttore generale #VDV Germania e Francisco Gonzales Balmas, direttore di esercizio TMB Barcellona. Nella seconda parte della mattinata, si terrà una tavola rotonda moderata da Morena Pivetti de#Il Sole 24 Ore, alla quale prenderanno parte Alain Flausch; Francesco Pigliaru, presidente della Regione Sardegna; Massimo Deiana, assessore regionale dei Trasporti; Massimo Roncucci, presidente di ASSTRA; Massimo Zedda, sindaco di Cagliari, e gli europarlamentari Salvatore Cicu, Giulia Moi e Renato Soru.La Settimana europea della Mobilità sostenibile, voluta dalla #Commissione Europea e sostenuta dal ministero dell’Ambiente, fino al 22 settembre sensibilizzerà amministrazioni e cittadini a scegliere mezzi alternativi all’auto negli spostamenti quotidiani, per ridurre il traffico e l’inquinamento a vantaggio di un stile di vita più sano ed equilibrato. Viene promossa dalla Regione attraverso il progetto “BICIMIPIACI”, che comprende le iniziative sulla ciclabilità realizzate da enti locali, associazioni e da tutti i soggetti sottoscrittori degli accordi di programma finanziati dal POR FESR 2007/2013, col coordinamento dell’assessorato della Programmazione e la collaborazione di Trasporti e Lavori pubblici.

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Saranno tre gli europarlamentari sardi a Strasburgo: @Renato Soru (PD), #Giulia Moi (M5S) e #Salvatore Cicu (FI). Un risultato assolutamente inatteso e storico. Dopo le tante polemiche della vigilia, caratterizzate da durissimi scontri sulla legge elettorale che, con il collegio unico Sardegna-Sicilia, sulla carta sembrava favorire ancora una volta la Sicilia, con un bacino elettorale molto più ampio, i risultati sconvolgono ogni previsione.

Rappresenteranno la Sardegna in Europa l’ex governatore #Renato Soru, 56 anni, risultato nettamente il candidato più votato nella lista del @Partito Democratico, con 182.753 preferenze, davanti agli altri due eletti, le siciliane #Caterina Chinnici (133.876 preferenze) e #Michela Giuffrida (91.893 preferenze); #Giulia Moi, 43 anni, la seconda più votata nella lista del #Movimento 5 Stelle, con 62.911 preferenze, dietro il siciliano #Ignazio Corrao (70.942 preferenze) e avanti d’un soffio all’altro candidato sardo, @Nicola Marini (62.769 preferenze), rimasto fuori per 193 preferenze; @Salvatore Cicu, 56 anni, da 20 anni parlamentare di @Forza Italia, ex sottosegretario, secondo più votato nella lista forzista, con 51.214 preferenze, dietro l’altro eletto, il siciliano #Salvo Pugliese (61.186 preferenze), davanti all’altro siciliano @Gianfranco Micciché (50.540 preferenze), primo dei non eletti.