26 April, 2025
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La sanità nel Sulcis Iglesiente attraversa un momento critico. L’ospedale CTO e il Santa Barbara di Iglesias, strutture fondamentali per il nostro territorio, stanno subendo da tempo un progressivo depotenziamento, con carenze che mettono a rischio il diritto alla salute dei cittadini iglesienti. Liste d’attesa interminabili, carenza di personale medico e infermieristico, reparti in difficoltà, emergenze gestite con affanno: il quadro è chiaro e richiede soluzioni strutturali, non rattoppi temporanei. È il momento di ragionare in una prospettiva più ampia.
La nascita della Provincia del Sulcis rappresenta un’occasione per difendere il sistema sanitario locale, coerenza territorio del Sulcis Iglesiente, riequilibrando i servizi e garantendo un’adeguata assistenza in tutto il territorio. Iglesias, con i suoi ospedali, deve rimanere un riferimento per la sanità del Sulcis, senza perdere ulteriori servizi e con un potenziamento che tenga conto delle reali esigenze della popolazione.

Per questo chiederemo un Consiglio comunale straordinario convocato a Iglesias, alla presenza della Presidente della Regione Alessandra Todde e dell’assessore regionale della Sanità Armando Bartolazzi e della direttrice dell’ASL del Sulcis Iglesiente Giuliana Campus. Rappresenterà un’occasione importante per chiedere impegni concreti. Servono risorse per il personale, riapertura e potenziamento dei reparti, investimenti in tecnologie e infrastrutture.

Come Iglesias Avanti, crediamo che la sanità vada difesa con azioni concrete, non con prese di posizione estemporanee e campanilistiche.
È il momento di unire le forze per garantire ai cittadini un servizio sanitario all’altezza dei bisogni del territorio.

Federico Melis e Gianna Concu (gruppo consiliare Iglesias Avanti)

Il sindaco di Carbonia ha chiesto alla presidente della Regione Alessandra Todde, all’assessore regionale della Sanità Armando Bartolazzi e alla direttrice generale della Asl Sulcis Giuliana Campus, la disponibilità per la partecipazione ad un Consiglio comunale straordinario sulla Sanità.

«Gentile Presidente Todde, Egregio Assessore Bartolazzi, gentile Dottoressa Campus, nell’ultima seduta del Consiglio Comunale di Carbonia, svoltasi mercoledì 12 Marzo 2025, è stata approvata una mozione recante per oggetto “Richiesta di convocazione di un Consiglio Comunale straordinario sulla Sanità – ha scritto Pietro Morittu -. Pertanto, con la presente si reitera la richiesta di una Vostra disponibilità a presenziare, in una data a Voi congeniale, al Consiglio Comunale straordinario sulla sanità nel corso del prossimo mese di Aprile. In tale occasione saranno presenti anche le organizzazioni sindacali del territorio e le associazioni dei pazienti. Pertanto, vi chiediamo cortesemente un riscontro entro 10 giorni dalla presente, indicandoci una o più date ipotetiche per l’organizzazione e la convocazione dei lavori. Si coglie l’occasione per ribadire – in linea con quanto affermato dal sottoscritto in occasione della Conferenza Sociosanitaria dello scorso 13 Febbraio – indipendentemente dalle modalità di erogazione del servizio per il raggiungimento dei livelli essenziali di assistenza, la necessità di rispettare quanto previsto dalla Legge di Ridefinizione della Rete Ospedaliera del 2017, chiedendo alle S.V. la riapertura dei reparti chiusi e il potenziamento di quelli che ad oggi risultano in sofferenza, al fine di consentire all’Ospedale di Emergenza-Urgenza P.O. Sirai di poter assolvere pienamente le proprie funzioni e prerogativeha concluso Pietro Morittu -. In attesa di un Vs. riscontro in merito, l’occasione è gradita per porgere cordiali saluti.»

Garantire l’accesso alle cure per le fasce più fragili della popolazione, con il coinvolgimento del terzo settore e delle amministrazioni comunali, mettere in campo risorse e un impegno concreto per abbattere le disuguaglianze in campo sanitario. Sono questi i presupposti del piano “Contrastare la povertà sanitaria”, del Programma Nazionale Equità nella Salute (PNES) che oggi prende il via anche nella ASL Sulcis Iglesiente con le prime visite gratuite offerte alla popolazione. Si è partiti lo scorso martedì con le visite cardiologiche e si procederà a regime dalla prossima settimana con ulteriori specialità (Ginecologia, Diabetologia, Geriatria, Pneumologia. Dermatologia) sia a Carbonia che ad Iglesias.
Il progetto, che ha previsto una fase preliminare di progettazione, costituzione del team di lavoro e reclutamento del personale secondo le linee guida ministeriali, è rivolto ad alcune categorie di cittadini in condizione di svantaggio socio-economico (ISEE sotto i 10.000 euro), persone senza fissa dimora, stranieri temporaneamente presenti o cittadini comunitari non iscritti al SSN.
Questa prima fase prevede un reclutamento attivo da parte dei servizi sanitari sulla base delle segnalazioni dei comuni e degli enti del terzo settore ma è possibile prenotare attraverso il numero di cellulare dedicato – 3668196712 – attivo dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 12.00.
Il PNES – Programma Nazionale Equità nella Salute, previsto nell’Accordo di Partenariato dell’Italia sulla Programmazione della politica di coesione 2021-2027, si pone l’obiettivo di rafforzare i servizi sanitari e renderne più equo l’accesso in sette Regioni: Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia.
Trentotto le aziende sanitarie selezionate nel panorama nazionale; tra queste l’ASL Sulcis Iglesiente che, attraverso un gruppo di lavoro aziendale coordinato dal direttore del Distretto di Carbonia, dott. Aldo Atzori ha elaborato un piano di intervento, che si articola in diversi progetti, tutti compresi nell’alveo della medicina di prossimità. Al momento le prestazioni vengono erogate in alcune sedi aziendali quali il PO Santa Barbara di Iglesias, il Distretto sociosanitario e il Consultorio di Carbonia. Si accede previo appuntamento.
«L’obiettivo della Asl del Sulcis Iglesiente è quello di intercettare le fasce di popolazione più vulnerabili e socialmente svantaggiate, più esposte a fattori di rischio e con un accesso più difficoltoso ai servizi socio-sanitari», ha spiegato la direttrice generale della ASL Giuliana Campus.
«Il progetto è appena agli esordiha aggiunto il direttore del Distretto di Carbonia e responsabile del progetto dott. Aldo Atzori -. Siamo partiti dalle visite specialistiche ma nei prossimi mesi sarà possibile offrire anche cure odontoiatriche e raggiungere la popolazione target a bordo di ambulatori mobili, sensibilizzando e informando i cittadini sui corretti stili di vita. E’ prevista una vera e propria presa in carico socio sanitaria con l’indicazione, dove necessario, ad effettuare ulteriori accertamenti di secondo livello con percorsi dedicati.»
Per la realizzazione degli obiettivi, è previsto anche per la ASL Sulcis Iglesiente l’acquisto di motorhome attrezzate per visite mediche, odontoiatriche e altre prestazioni sanitarie di base, che si aggiungeranno agli ambulatori fissi situati in zone strategiche e facilmente accessibili.
Il progetto prevede inoltre la fornitura e distribuzione di farmaci di fascia A e C, essenziali nei percorsi terapeutici.
Sono concluse le procedure di reclutamento per i mediatori culturali e per la costituzione delle equipe multidisciplinari, mentre in questi giorni si sta concludendo la manifestazione di interesse per gli Enti del Terzo Settore con i quali creare dei percorsi di co-progettazione fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi a partire dalla mappatura dei bisogni territoriali in ciascun Distretto Socio-Sanitario della ASL.

La gravissima emergenza in cui versa il sistema sanitario pubblico nel Sulcis Iglesiente è stata al centro dei lavori della conferenza socio-sanitaria svoltasi questa sera nella sala riunioni del Centro direzionale della Asl Sulcis Iglesiente, in via Dalmazia, a Carbonia, alla presenza dell’assessore regionale della Sanità, Armando Bartolazzi. Oltre alla direttrice generale della Asl Sulcis Iglesiente Giuliana Campus, ai sindaci, hanno partecipato ai lavori i consiglieri regionali Alessandro Pilurzu, Luca Pizzuto e Gianluigi Rubiu e l’amministratore straordinario della provincia del Sulcis Iglesiente Sergio Murgia.

I vari interventi hanno portato all’attenzione dell’esponente della Giunta Todde le varie emergenze, determinate dalla chiusura dei reparti, dalla carenza degli organici che mettono sistematicamente a rischio anche l’operatività dei reparti rimasti aperti ogni qualvolta vengono a mancare medici, infermieri ed oss per malattia. Armando Bartolazzi ha assicurato che le varie emergenze sono già all’attenzione dell’assessorato e sono allo studio possibili soluzioni e, nell’immediato, ha presentato una proposta per il superamento dell’emergenza nel reparto di Ortopedia e Traumatologia, praticamente paralizzato da mesi dalla mancanza di personale. L’Azienda ospedaliera Brotzu di Cagliari s’è resa disponibile a mettere a disposizione della Asl Sulcis Iglesiente alcuni medici e infermieri, per riaprire il reparto e procedere con gli interventi non più all’ospedale Sirai di Carbonia ma all’ospedale CTO di Iglesias e, viceversa, assicurare la riabilitazione a la lungodegenza all’ospedale Sirai di Carbonia.

Nel corso dei lavori, è stata affrontata anche l’emergenza delle commissioni mediche per il riconoscimento dell’invalidità civile ed è emerso che le nuove commissioni istituite a fine 2024 stanno operando a pieno regime, sono state già evase tutte le pratiche accumulate fino a dicembre 2002 ed è stato ipotizzato lo smaltimento di tutto l’arretrato entro fine anno.

 

 

Giovedì 13 febbraio si terrà a Carbonia, presso la sede della Direzione generale della ASL Sulcis Iglesiente, in via Dalmazia 83, la conferenza territoriale socio sanitaria, alla presenza dell’assessore regionale Armando Bartolazzi. Lo ha comunicato nel pomeriggio di lunedì 10 febbraio, il direttore generale della ASL Sulcis Iglesiente, Giuliana Campus.

La convocazione è arrivata a seguito della richiesta avanzata dai sindaci dei comuni del territorio, per discutere della situazione sanitaria ospedaliera e territoriale della ASL Sulcis Iglesiente.

L’Ordine delle Professioni Infermieristiche (OPI) di Carbonia Iglesias ha organizzato per venerdì 31 gennaio alle ore 16.00, presso la sala conferenze Anfiteatro di via Roma 253, a Cagliari, il “tavolo progettuale interistituzionale per l’attivazione del corso di laurea infermieristica nella provincia Carbonia-Iglesias”.
L’OPI è fortemente convinto che sia possibile un accordo sinergico tra la Regione Sardegna, l’Università di Cagliari, la Asl Sulcis, i Comuni del Sulcis Iglesiente, il Consorzio AUSI, per dare anche ai ragazzi della nostra provincia una maggiore opportunità di studio e nel contempo per promuovere la formazione di professionisti sanitari competenti e indispensabili per il sistema Salute.
In piena carenza di professionisti sanitari infermieri ed in un frangente in cui non pochi studenti sono costretti a interrompere o a non intraprendere un corso di studi universitario per mancanza di risorse economiche in seno al proprio nucleo familiare anche per la drammatica condizione lavorativa e sociale del Sulcis Iglesiente, è una opportunità che il territorio deve cogliere
e che le istituzioni potrebbero sostenere.
L’OPI avanzò dal 2013 l’ipotesi di realizzare un corso di laurea in infermieristica decentrato, rifacendosi all’esperienza delle realtà già presenti in territorio sardo e con quelle dell’Università degli studi di Torino. A distanza di 12 anni, la necessità di fornire risposte agli stessi bisogni formativi sociali e, nondimeno, assistenziali, si fa più forte: i dati sul fabbisogno formativo che verranno esposti dal dott. Mastrillo, dell’Università di Bologna, l’esperienza della gestione e organizzazione dei corsi di laurea in sedi decentrate del dott. Dimonte, dell’Università di Torino, apriranno il confronto con l’Università di Cagliari circa i vantaggi e le criticità per la realizzazione di corsi universitari e con le autorità locali e regionali. Sarà inoltre occasione per tutte le istituzioni di individuare risorse e soluzioni per la risoluzione delle criticità e problematiche che emergeranno eventualmente dal dibattito sui dati e considerazioni espresse.
Nel solco delle importanti iniziative che l’Ordine porta avanti e che vanno oltre all’ordinaria amministrazione, siamo impegnati dal 2013 nel nella promozione del corso di Laurea in Infermieristica nel Sulcis. Il “tavolo progettuale”, saprà avviare un confronto per la risposta alla nostra domanda: «Siamo finalmente pronti al corsi di laurea in Infermieristica nel Sulcis Iglesiente?»
Sono stati invitati all’incontro le seguenti autorità:
– Direttore Generale della Sanità, Luciano Giovanni Oppo

– Presidente del Consiglio regionale, Giampiero Comandini
– Assessore regionale della Sanità, Armando Bartolazzi
– Assessore regionale della Cultura, Ilaria Portas
– Rettore dell’Università di Cagliari, Francesco Mola
– Coordinatore del Corso di Laurea in Infermieristica, Paolo Contu, e Coordinatore attività professionalizzanti di Cagliari Maria Rita Pinna
– Il prof associato del Dipartimento di Scienze Mediche e San Pubblica, Luigi Minerba
– Il presidente Ersu Cagliari, Cosimo Ghiani
– Il commissario del Consorzio UniNuoro, Giovanni Pinna Parpaglia
– Il presidente del consorzio UniOlbia, Aldo Carta
– Il presidente del consorzio AUSI, Mauro Usai
– I sindaci dei 27 comuni del Sulcis Iglesiente
– Gli Ordini delle Professioni Infermieristiche regionali
– I consiglieri regionali Andrea Pilurzu, Luca Pizzuto, Gianluigi Rubiu
– Il Direttore Generale della ASL Sulcis Giuliana Campus
– Il Direttore delle Professioni Infermieristiche Antonello Cuccuru.

 

Mattinata tra sorrisi ed emozione oggi all’ospedale CTO di Iglesias per l’inaugurazione del primo CAS (Centro Accoglienza Servizi) della ASL Sulcis Iglesiente per la presa in carico del paziente oncologico, una struttura aziendale deputata per assolvere un servizio importante per la salute psicofisica dei pazienti e dei loro cari. Visibilmente emozionata la direttrice generale dott.ssa Giuliana Campus nel presentare il progetto insieme al direttore dottor Antonio Pisano, al direttore amministrativo dott.ssa Milena Pau, al direttore dell’Oncologia dottor Francesco Atzori, all’equipe CAS oltre a numerosi primari e personale amministrativo. Era presente anche l’assessora della Cultura, Spettacolo e Grandi eventi Claudia Sanna, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale di Iglesias.

Il CAS si occupa di organizzare tutti gli esami necessari per la stadiazione dei tumori in tempi rapidi e in modo coordinato, un gruppo multidisciplinare che studia e pianifica il percorso personalizzato in base al quale il paziente inizia prosegue e completa l’iter diagnostico terapeutico. Nell’ultimo trimestre del 2024 è stata fatta la formazione degli operatori e nelle scorse settimane sono stati formalizzati i percorsi di presa in carico dei primi pazienti.

Allegati gli interventi della direttrice generale Giuliana Campus e del dottor Francesco Atzori.

Nei prossimi giorni seguiranno approfondimenti inerenti al servizio proposto.

Per qualsiasi informazione i pazienti possono contattare i seguenti recapiti: tel 07813922745 – email cas.oncologico@aslsulcis.it .

Nadia Pische

 

Reparti sguarniti e medici in fuga. E’ una situazione di autentica emergenza quella che si trova ad affrontare l’azienda sanitaria del Sulcis Iglesiente a cui fanno riferimento gli ospedali di Carbonia e Iglesias. Criticità affrontate questa mattina dalla Commissione “Sanità” del Consiglio regionale con le audizioni del direttore generale della Asl 7, Giuliana Campus, e dei sindaci di Iglesias e Carbonia Mauro Usai e Pietro Morittu.

«La nostra Asl sconta una forte carenza di personaleha detto Giuliana Campusall’appello mancano 88 medici. Dei 153 attualmente in organico oltre il 50 per cento è in età avanzata. Una situazione a cui non si riesce a far fronte con i concorsi. Lo scorso anno sono state fatte 45 assunzioni ma è servito a poco, 28 dei nuovi medici sono andati via e, nel frattempo, altri 8 hanno raggiunto la pensione.»

Carenza di organico che si ripercuote inevitabilmente sull’organizzazione dei servizi: «La mancanza di medici ha portato alla chiusura di alcuni reparti (Urologia e Ortopedia)ha proseguito Giuliana Campus altri svolgono solo servizi ambulatoriali (Neurologia). La situazione più critica riguarda però gli anestesisti. Attualmente ne sono rimasti 9 e non si riesce a reperirne altri. Continuando di questo passo i due ospedali di Carbonia e Iglesias saranno costretti a chiudere.»
Per questo, gli amministratori locali chiedono interventi rapidi per tamponare l’emergenza: «Chiediamo di bandire concorsi diretti per la Asl 7ha detto il sindaco di Iglesias Mauro Usai fare selezioni regionali serve a poco, i vincitori scelgono altre sedi e i reparti rimangono scoperti. Nel frattempo però si pensi a metodi di assunzione alternativi per evitare soluzioni drastiche».

Per Mauro Usai occorre inoltre spendere le risorse disponibili per il potenziamento delle strutture: «Per il punto nascita erano stati stanziati nella scorsa legislatura 2,5 milioni di euro per assumere 7 anestesistiha proseguito Mauro Usaidopo un anno non si vede nessun risultato».
Sulla stessa linea il sindaco di Carbonia Pietro Morittu: «Alla situazione drammatica degli ospedali si aggiunge quella della medicina territorialeha detto Pietro Morittumancano medici di base (25 in tutto il territorio della Asl 7) e pediatri. Tutto questo ha riflessi negativi sui pronto soccorso su cui si riversano centinaia di pazienti senza assistenza».
La presidente della Commissione Carla Fundoni ha garantito il massimo impegno dell’organismo consiliare per trovare una soluzione. Nel dibattito sono intervenuti i consiglieri Gigi Rubiu (FdI), Umberto Ticca (Riformatori), Peppino Canu (Sinistra Futura), Alessandro Pilurzu (Pd) e Francesco Agus (Progressisti. Tutti hanno sollecitato un intervento immediato per far fronte a una situazione di emergenza e una maggiore sollecitudine da parte di Ares nell’espletamento delle pratiche.

La Commissione in mattinata ha espresso, a maggioranza, parere positivo sulla delibera della Gunta regionale che incrementa il fondo per la non autosufficienza che, per il 2025-2026, sarà pari a 59 milioni di euro.

Via libera anche alla proposta di nomina dei tre esperti all’interno della Consulta regionale per l’emigrazione. La Commissione ha sentito il direttore generale dell’assessorato del Lavoro Eugenio Annicchiarico che ha illustrato i criteri per l’individuazione dei tre nomi da un elenco di venti candidature selezionate attraverso un avviso pubblico. La scelta è caduta su Aldo Aledda (ex funzionario della Regione), Giuseppe Dessì (ex funzionario delle Acli) ed Elisa Manca (linguista). La proposta sarà esaminata dal Consiglio regionale.

Il Direttore Sanitario della Asl Sulcis Iglesiente, dottor Giuseppe Piras, oggi è stato dichiarato decaduto, con delibera n. 936 del 3 dicembre 2024 del direttore generale dottoressa Giuliana Campus, dall’incarico che gli era stato conferito con delibera n. 298 del 2 novembre 2022 dallo stesso Direttore Generale dottoressa Giuliana Campus, perché privo dei requisiti previsti dalla legge per svolgere l’incarico.

Il provvedimento è stato assunto «a seguito della richiesta di verifica da parte dell’Assessorato dell’Igiene e Sanità in merito al possesso dei requisiti dei Direttori Amministrativo e Sanitario, e a seguito di verifiche effettuate presso le Strutture Sanitarie nelle quali il Direttore Sanitario, Dott. Giuseppe Piras, ha operato – in ordine al suo possesso dei requisiti previsti dalla legge – si evince che il medesimo non abbia svolto per almeno cinque anni qualificata attività di direzione tecnico-sanitaria in enti o strutture sanitarie, pubbliche o private, di media o grande dimensione».

Al termine di tutte le verifiche previste, è stato ritenuto che, nel caso, «l’incarico debba considerarsi conferito in assenza dei requisiti di professionalità richiesti dalla normativa in vigore che sono presupposto indispensabile per la sussistenza e per la prosecuzione del rapporto fiduciario tra il Direttore Generale e l’attuale Direttore Sanitario» e ritenuto, pertanto, «a tutela della posizione dell’Azienda, di dover prendere atto della invalidità del rapporto di Direzione Sanitaria e conseguentemente dichiarare la decadenza del Dott. Giuseppe Piras dall’incarico di Direttore Sanitario della ASL n° 7 Sulcis Iglesiente, anche per revoca dell’incarico, in quanto il mancato possesso delle qualità professionali pregiudica la capacità di svolgere adeguatamente le funzioni», il Direttore Generale Giuliana Campus ha deliberato:

1) la presa d’atto dell’invalidità del contratto del 04/11/2022 e la decadenza del Dott. Giuseppe Piras dall’incarico di Direttore Sanitario della ASL n° 7 Sulcis Iglesiente;

2) comunque, la revoca dell’incarico di Direttore Sanitario della ASL n° 7 Sulcis Iglesiente conferito al Dott. Giuseppe Piras in data 04/11/2022 e/o la risoluzione del contratto, in quanto il mancato possesso dei requisiti di professionalità pregiudica irrimediabilmente la capacità di svolgere adeguatamente le funzioni e fa venir meno il rapporto fiduciario;

3) la decorrenza immediata degli effetti della presente deliberazione;

4) di trasmettere copia del presente atto alla S.C. Affari Generale e Legali per la pubblicazione all’Albo Pretorio on-line della ASL Sulcis Iglesiente e per la notifica all’interessato.

Giovedì 31 ottobre 2024, con inizio alle ore 11.00, sarà presentato a Iglesias, nella sala “Remo Branca”, il progetto “DolceMente” di Diabete Zero ODV. L’associazione ha, infatti, firmato una convezione con l’ASL Sulcis Iglesiente per offrire il suo servizio di supporto psicologico anche ai piccoli pazienti della Diabetologia pediatrica del C.T.O. di Iglesias e ai loro familiari. L’iniziativa replica l’esperienza virtuosa che ha fatto da apripista al progetto “DolceMente”, tuttora in corso nella Diabetologia pediatrica dell’Ospedale “A. Segni” di Ozieri: qui è attivo uno sportello di supporto e orientamento per adolescenti con diabete e genitori di bambini e ragazzi con questa patologia. Il servizio è regolato da una convenzione tra Diabete Zero e la ASL di Sassari, cui l’ospedale di Ozieri fa capo, ed è gestito dalla psicologa Alfonsa Ferreri e dalla dott.ssa Antonella Correddu, pediatra diabetologa. A Iglesias, invece, seguiranno il progetto la dott.ssa Rosella Maccioni e la dott.ssa Maria Piera Scanu, pediatre diabetologhe del CTO, con la supervisione del Primario della Pediatria Ciro Clemente, e la psicologa Francesca Lo Cicero.
Giovedì prossimo saranno proprio questi professionisti a presentare ufficialmente il servizio insieme al presidente di Diabete Zero Francesco Pili, al sindaco di Iglesias Mauro Usai e all’Assessora comunale alle Politiche sociali Angela Scarpa. È stata, inoltre, invitata la dott.ssa Giuliana Campus, Direttrice generale dell’ASL Sulcis Iglesiente. Gli interventi saranno moderati da Stefano Garau, in qualità di giornalista e di Communication manager dell’Associazione italiana diabetici ODV (FAND), di cui è anche consigliere nazionale e referente locale per il progetto “DolceMente”. Il progetto prevede, più ampiamente, l’offerta di un supporto psicologico, individuale o di gruppo, ospedaliero o extraospedaliero. Quest’ultimo è disponibile sia in presenza che on line (in tale forma aperto anche a pazienti non residenti in Sardegna). Il servizio in presenza è garantito a Ozieri e Iglesias in forma ospedaliera o meno, mentre nel solo ambiente extraospedaliero anche a Sassari, Selargius, Quartu Sant’Elena e, prossimamente, Muravera e Cagliari (Pirri). Purtroppo, la Sardegna ha, insieme alla Finlandia, la più alta incidenza al mondo del diabete mellito di tipo 1, anche a causa di fattori genetici predisponenti, e, diversamente da questo Stato, presenta ancora un trend crescente. Secondo i recenti dati pubblicati dall’ASL di Cagliari, l’Isola ha, inoltre, la più alta incidenza al mondo di diabete tipo 1 in età pediatrica: i nuovi casi sono all’anno 74 ogni 100mila bambini. Inoltre, le zone più colpite sono il Medio-Campidano e il Sulcis iglesiente. Da qui la decisione di Diabete Zero di portare il progetto a Iglesias e di dedicarsi soprattutto a bambini e ragazzi con diabete.
«Con questa iniziativa non intendiamo sostituirci alla Sanità pubblica; non a caso abbiamo firmato convenzioni già con due ASL. Desideriamo, invece, potenziarne l’offerta, offrendo il nostro contributo per assicurare a quanti più pazienti possibile un approccio olistico e completo per il trattamento e la gestione del diabete», chiarisce Francesco Pili. L’obiettivo viene perseguito dall’associazione affidandosi a un team di psicologhe esperte (che, oltre alle dott.sse Lo Cicero e Ferreri, include le dott.sse Cinzia Angius, Noemi Calia, Martina Deidda e Francesca Garau) e alla collaborazione di diabetologi, dietisti, infermieri e comunicatori. Il progetto “Dolcemente” proseguirà anche nel 2025 grazie al cofinanziamento della Fondazione di Sardegna e a un contributo dell’assessorato regionale dell’Igiene, sanità e assistenza sociale. Fondamentale è, inoltre, il coinvolgimento di più partner: oltre alla FAND e alle ASL di Sassari e del Sulcis, il Dipartimento di Pedagogia, Psicologia e Filosofia dell’Università degli studi di Cagliari, l’associazione nazionale Operatori Sanitari di Diabetologia Italiani (OSDI), le Acli della Sardegna, l’Unione italiana ciechi e ipovedenti (UICI), Blue Sardinia ASD e l’associazione Domu mia.
Per ulteriori informazioni si può contattare l’associazione tramite la pagina Facebook Dolcemente – Il servizio psicologico di Diabete Zero, al numero +39 393 881 3595 o all’e-mail info@diabetezero.it .