22 November, 2024
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Si è svolta questo pomeriggio la riunione convocata in videoconferenza dalla dottoressa Giuliana Campus, direttore generale della ASL Sulcis, con i sindaci dei Comuni facenti parte della Conferenza socio-sanitaria territoriale, per un aggiornamento sulla situazione d’emergenza che vive da qualche giorno il servizio delle emergenze urgenze, che ha portato alla chiusura temporanea del Pronto Soccorso dell’ospedale CTO di Iglesias.

Dal confronto è emersa l’ipotesi di riaprire parzialmente il Pronto Soccorso dell’ospedale CTO di Iglesias, h24 dal lunedì al venerdì, soluzione che chiaramente rappresenterebbe solo un tampone all’emergenza in atto. La situazione è assai critica anche al Pronto Soccorso dell’ospedale Sirai di Carbonia, dove la struttura non è in grado di soddisfare l’enorme richiesta che arriva da tutto il territorio aziendale, in una fase peraltro resa ancora più problematica dall’elevato numero di casi di positività al Covid-19.

Quella del Pronto Soccorso non è l’unica grave emergenza presente nel sistema sanitario pubblico del Sulcis Iglesiente, alle prese con gravissime carenze di medici anestesisti e di medici di medicina generale. La mancanza dei medici di famiglia in molti Comuni, purtroppo, pare destinata ad aggravarsi, per una mancanza di medici che crescerà nei prossimi mesi, con il raggiungimento del collocamento in pensione da parte di diversi medici ancora in servizio. A questo riguardo, è di ieri la proposta avanzata dal sindaco di Carbonia, Pietro Morittu, di richiamare in servizio medici già in pensione e di aumentare i massimali di quelli in attività.

 

La dottoressa Giuliana Campus, direttore generale della ASL Sulcis ha convocato i 23 sindaci dei Comuni della conferenza socio sanitaria ad un incontro in videoconferenza che si terrà dalle ore 15.30, per un aggiornamento sulla situazione del Pronto Soccorso, precipitata nei giorni scorsi con la chiusura del Pronto Soccorso dell’ospedale CTO di Iglesias e la concentrazione delle prestazioni di emergenza ed urgenza nel Pronto Soccorso dell’Ospedale Sirai di Carbonia.

«Sul tema della sanità territoriale esprimo e rinnovo preoccupazione per una situazione che rischia di compromettere l’assistenza primaria dei cittadini.»

Sono dure le parole espresse questa sera dal sindaco di Carbonia, Pietro Morittu, che sottolinea di aver manifestato «la volontà di convocare a breve un Consiglio comunale straordinario sul tema, così come è stato fatto lo scorso gennaio, nelle interlocuzioni costanti avute in questi giorni con i vertici della Asl n. 7, per conoscere quali azioni si intendano intraprendere in merito».

«Nello specificoribadisce il Primo cittadino di Carbonia – tra i punti alla nostra attenzione, ci sono il Pronto Soccorso ed il reparto di Anestesia e Rianimazione, con la forte riduzione della attività chirurgiche, e di quelle della Medicina, Radiologia e di numerosi altri reparti.»

Nella lettera che il Sindaco ha inviato stamane al direttore generale della Asl n. 7, Giuliana Campus, viene sottolineata anche la questione riguardante le Guardie mediche e l’inderogabile necessità di trovare una soluzione per le assegnazioni delle sedi di Medicina generale.

«Entro il mese di agostoscrive il sindaco di Carboniaandranno in quiescenza altri due medici, che si uniscono alla lista di coloro che non sono stati sostituiti, mentre la situazione di Bacu Abis, che risulta da tempo senza medico di base, è ancora aperta.»

«Va da sé che i servizi essenziali a tutela della salute pubblica debbano essere garantiti; come Amministratoreconclude Pietro Morittu continuo a fare presente lo stato di forte disagio che si respira e che appare essersi cronicizzato. Mi sento in dovere di dare delle risposte che siano risolutive a tutti i miei concittadini.»

Si sono vissuti momenti di grande emozione, lo scorso 8 giugno, all’ospedale Sirai di Carbonia, nel corso della cerimonia seguita alla donazione di sangue di 50 bersaglieri del 3° Reggimento di Teulada, alla presenza del comandante colonnello Nazario Onofrio Ruscitto e della fanfara, nella sala del Centro trasfusionale diretto dal dottor Angelo Zuccarelli,  intitolata alla memoria del maggiore Giuseppe La Rosa, ufficiale dei bersaglieri, impegnato nella missione ISAF in Afghanistan, vittima all’età di 31 anni, l’8 giugno 2013, di un attentato terroristico rivendicato dai talebani. Al termine della cerimonia, abbiamo intervistato il colonnello Nazario Onofrio Ruscitto, il sindaco di Carbonia Pietro Morittu ed il direttore generale della ASL Giuliana Campus.

 

 

E’ iniziato il ripristino della piena funzionalità del reparto di Medicina dell’ospedale Sirai di Carbonia, dopo la temporanea sospensione disposta all’inizio dello scorso mese di gennaio per fare posto al reparto Covid-19, in piena emergenza pandemica, con l’allestimento di 16 posti letto che a breve cresceranno fino a 32.

Lo ha comunicato questa mattina la dottoressa Giuliana Campus, direttore generale della Asl del Sulcis, al consigliere regionale sardista Fabio Usai, ed al coordinatore del gruppo politico “Carbonia Avanti” Manolo Mureddu, che due giorni fa in una nota aveva chiesto ragioni alla stessa Giuliana Campus ed al direttore sanitario Giuseppe Pes, della mancata riattivazione del reparto, come previsto, in considerazione della marcata diminuzione dei ricoveri per Covid-19 sia in terapia intensiva sia in area medica.

La dottoressa Giuliana Campus ha rassicurato i due rappresentanti politici anche sul futuro del Laboratori di Analisi dello stesso ospedale Sirai, sottolineando che sono assolutamente prive di fondamento le ricorrenti voci su un’interruzione del Servizio.

Questa mattina, nella sede della Direzione generale della Asl Sulcis, in via Dalmazia n. 83, a Carbonia, è stato presentato alla stampa l’evento “Mamme in salute” organizzato dalla Asl Sulcis. In occasione della ricorrenza della Festa della Mamma la Direzione generale ed i Distretti sociosanitari della Asl Sulcis, in collaborazione con il Dipartimento di Salute mentale e dipendenze ed il Dipartimento di Prevenzione della zona Sud Sardegna e con i Comuni guidati dai Sindaci donna del Sulcis, hanno organizzato per l’8 maggio una giornata di ascolto, informazione, promozione e prevenzione della salute.

In particolare a Carbonia le sedi scelte sono il Poliambulatorio (Ex Inam) ed il Consultorio cittadino (in via Brigata Sassari 37) dove, dalle ore 9.00 alle ore 13.00, saranno effettuati controlli della pressione arteriosa, della glicemia, tamponi antigenici, vaccino contro il papilloma virus effettuato da un’equipe di assistenti sanitarie.

Per la giornata è stato coinvolto anche il dipartimento di salute mentale e verrà data particolare attenzione alle dipendenze come alcol e gioco d’azzardo: per questo motivo sarà distribuito materiale informativo e saranno proposti anche dei questionari riguardanti i disturbi della memoria e i deficit cognitivi.

L’evento è stato presentato dalla direzione aziendale, alla presenza di alcuni sindaci.

Intervista al direttore generale Giuliana Campus.

Venerdì 6 maggio si terrà, nella sede della Direzione generale della Asl Sulcis, in via Dalmazia n. 83 a Carbonia, alle ore 10.00, la conferenza stampa di presentazione dell’evento “Mamme in salute” organizzato dalla Asl Sulcis. In occasione della ricorrenza della Festa della Mamma la Direzione generale ed i Distretti sociosanitari della Asl Sulcis, in collaborazione con il Dipartimento di Salute mentale e dipendenze ed il Dipartimento di Prevenzione della zona Sud Sardegna e con i Comuni guidati dai Sindaci donna del Sulcis, organizzano per l’8 maggio una giornata di ascolto, informazione, promozione e prevenzione della salute.

L’iniziativa ha la finalità di promuovere una mattina di ascolto, informazione, promozione e prevenzione della salute dedicata alle madri e le donne, di tutte le età, residenti o domiciliate nel territorio della Asl Sulcis, attraverso l’offerta gratuita di una serie di prestazioni sanitarie volte a promuovere la cultura della salute.

L’evento sarà presentato nel corso della conferenza stampa di venerdì 6 maggio dalla Direttrice generale della Asl Sulcis Giuliana Campus, dal Direttore sanitario Giuseppe Pes e dalla Direttrice amministrativa Maria Milena Pau.

 

I rappresentanti dell’associazione “Giovani della Terza Età di Cortoghiana”, il presidente ed il vicepresidente Luigi Pinna e Gianluigi Callia e l’ex consigliere comunale Marco Loi, hanno incontrato la direttrice generale della Asl Giuliana Campus. Al centro del confronto, l’offerta sanitaria inerente la medicina territoriale nella frazione.

«Nel nostro dialogo con la dottoressa Giuliana Campus hanno detto Luigi Pinna e Gianluigi Callia -, abbiamo affrontato le criticità della medicina territoriale nella frazione di Cortoghiana. Criticità in parte mitigate dalla professionalità della dottoressa Michela Atzori, la quale, fin dal suo arrivo nei mesi scorsi, sta operando in maniera indefessa e con grande abnegazione a favore della comunità. Alla dottoressa Giuliana Campus abbiamo chiesto un sostegno concreto, affinché i cittadini della nostra frazione abbiano la possibilità di scegliere, direttamente vicino a casa, il medico di famiglia. A tal proposito, sarebbe utile inviare un funzionario per la raccolta dei dati in loco, e permettere alle persone anziane con problemi di deambulazione, o magari impossibilitate a muoversi perché prive di mezzo, di effettuare la propria scelta senza essere necessariamente obbligate a spostarsi a Carbonia.»
«Dopo averci ascoltatoha aggiunto Marco Loi -, la dottoressa Giuliana Campus ha assunto l’impegno ad affrontare la questione e ad individuare ogni possibile soluzione per andare incontro alle nostre richieste. Abbiamo anche approfittato di questo incontroha concluso l’ex consigliere comunale -, per invitare la direttrice generale a Cortoghiana per un incontro con l’associazione della terza età e tutti i cittadini sulle tematiche della sanità locale. Un invito che auspichiamo possa trovare presto riscontro.»

Il consigliere comunale del gruppo di maggioranza “Carbonia Avanti”, Gianluca Arru, questa mattina ha incontrato la Direttrice Generale della ASL Sulcis, Giuliana Campus, dopo le recenti prese di posizione del consigliere in merito alle criticità sorte nel Pronto Soccorso dell’ospedale Sirai e più in generale nelle strutture ospedaliere del territorio.
«Alla dottoressa Giuliana Campusha detto il consigliere Gianluca Arru -, ho ribadito la richiesta di intervento per la risoluzione dei problemi di organico insiti nel Pronto Soccorso dell’ospedale Sirai, e in generale su quelli inerenti tutti gli altri reparti del nosocomio cittadino. Nello specifico ho chiesto delucidazioni in merito al ripristino della funzionalità del reparto di medicina precedentemente chiuso per via del covid, e quali interventi la dirigenza sanitaria intenda mettendo in campo per affrontare l’annosa questione delle interminabili liste d’attesa.»
«Ai quesiti posti, già precedentemente oggetto di nostre sollecitazioni pubbliche, ha aggiunto l’esponente politico di Carbonia Avanti, la Direttrice Generale ha risposto con attenzione, illustrando le azioni messe in campo dalla Regione e dall’ARES per il bando dei concorsi e lo scorrimento delle graduatorie per l’assunzione di nuovo personale. Ovviamenteha aggiunto il consigliere -, alle dichiarazioni dovranno necessariamente seguire i fatti, poiché la situazione degli ospedali territoriali è insostenibile. E anche l’iniezione sporadica di nuovo personale può essere utile a tamponare le situazioni di emergenza, ma non a ripristinare strutturalmente l’operatività dei reparti che oggi, come il Pronto Soccorso, vedono messa in discussione la propria funzionalità con gravi disagi per i cittadini.»
«Ringrazio la dottoressa Giuliana Campus per la disponibilità dimostrata e l’impegno preso a rivederci prossimamente per valutare, in corso d’opera, gli interventi previsti, con l’applicazione della nuova riforma, per il potenziamento dell’offerta sanitaria territoriale e la risoluzione delle numerose criticità negli ospedali del territorio», ha concluso il consigliere comunale Gianluca Arru.

E’ ufficiale l’apertura del reparto Covid al quarto piano dell’ospedale Sirai di Carbonia. Lo ha comunicato oggi la dottoressa Giovanna Gregu, direttore del POU ASL Sulcis, ai direttori delle UU.OO. dei PP.OO. ASL Sulcis e, per conoscenza, al direttore generale dottoressa Giuliana Campus e al direttore sanitario dottor Giuseppe Pes.

«Si comunica alle SS.LL. che dal 25/01/2022, è stato aperto il reparto Covid, su disposizione della Direzione Generale, situato al 4° piano del P.O. Sirai, per far fronte ai numerosi ricoveri dei pazienti positivi che giungono presso il ns. nosocomio.

Il reparto è costituito da 16 posti letto, peraltro già occupati. Attualmente si sta provvedendo al completamento di alcuni aspetti organizzativi.

Si evidenzia che il personale in dotazione è sufficiente a garantire la presenza di un medico per turno in zona Covid, pertanto si confida nella più ampia collaborazione di tutto il personale del presidio.»

Il reparto Covid che in un primo momento, ad inizio pandemia, la Giunta regionale programmò di realizzare al CTO di Iglesias, trovando la ferma opposizione del sindaco di Iglesias e dell’intera classe politica iglesiente che portò all’individuazione del Centro Covid all’ospedale Santa Barbara, mai nato, è stato dunque creato all’ospedale Sirai di Carbonia, per «far fronte all’emergenza dei numerosi ricoveri dei pazienti positivi». L’emergenza, come è ben noto, dura ormai da quasi due anni.

Ricostruiamo i passaggi che si sono susseguiti dai primi giorni di marzo 2020.

L’11 marzo 2020 la Giunta regionale approvò il “Piano strategico per l’attivazione progressiva di strutture di area critica” predisposto dal Governatore, Christian Solinas, in risposta all’emergenza Covid-19. Per far fronte alle necessità che avrebbero potuto presentarsi, il Piano prevedeva una progressiva riorganizzazione dei presidi sanitari dell’Isola, individuando le strutture ospedaliere, comprese quelle private, dedicate alla cura dei pazienti contagiati da Covid-19 e le strutture dove sarebbe stata garantita l’assistenza a tutti gli altri pazienti.

Il Piano prevedeva la realizzazione di 33 posti letto Covid al Cto di Iglesias e individuava l’ospedale Sirai di Carbonia tra le strutture di supporto per la cura ai pazienti non affetti dal Coronavirus. La scelta del Cto venne contestata dalla comunità locale e la sede del Centro venne spostata all’ospedale Santa Barbara.

Il 6 giugno 2020 la Giunta regionale approvò in via preliminare il piano di riorganizzazione della rete ospedaliera in emergenza Covid-19, così come previsto dal decreto legge licenziato dal Governo il 19 maggio 2020.

Per l’incremento delle terapie intensive e subintensive, il piano individuava diverse strutture su tutto il territorio e, in via prioritaria, i presidi ospedalieri dell’Isola già predisposti nell’emergenza alla gestione dei casi Covid-19 (Santissima Trinità di Cagliari, San Francesco di Nuoro e cliniche San Pietro dell’Aou di Sassari), venivano integrati con gli ospedali San Martino di Oristano e Santa Barbara di Iglesias.

«In caso di emergenza – spiegò l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, in riferimento al caso specifico del Santa Barbara la struttura consentirebbe la gestione dei pazienti affetti da Coronavirus mantenendo libero il vicino Cto e potrebbe, se necessario, fornire supporto al Santissima Trinità.»

Al Santa Barbara nulla è mai stato fatto e, in piena emergenza Covid-19, i pazienti positivi sono stati parcheggiati a più riprese nei Pronto Soccorso del Sirai e del Cto, in attesa della disponibilità di posti letto al Santissima Trinità di Cagliari. 

Ora, a distanza di oltre un anno e mezzo, il reparto Covid della ASL Sulcis vede la luce non, come previsto, all’ospedale Santa Barbara di Iglesias, ma al quarto piano dell’ospedale Sirai di Carbonia.

Giampaolo Cirronis