22 December, 2024
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23 sindaci hanno chiesto lo stato di emergenza per la Sanità del Sulcis Iglesiente con una nota inviata al presidente della Giunta regionale Christian Solinas, all’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu, alla direttrice generale dell’assessorato della Sanità Francesca Piras, alla direttrice generale della Asl Sulcis Giuliana Campus e, per conoscenza, al Prefetto di Cagliari Gianfranco Tomao.

«In data 6 luglio 2022 i 23 sindaci del territorio, afferente all’ASL Sulcis, si sono riuniti presso la sede legale in Carbonia alla presenza dell’assessore regionale della Salute on. dott. Mario Nieddu per discutere ed analizzare la situazione di profonda crisi in cui versa la sanità del territorio che da ultimo ha visto produrre la chiusura temporanea del PS del Presidio Ospedaliero CTO di Iglesiassi legge nella nota -. Considerato il rientro in servizio in data 11.07.2022 del personale, la cui assenza ha determinato la suddetta chiusura, chiediamo l’immediata riapertura del PS del PO CTO di Iglesias. Nel rinnovare la forte preoccupazione rispetto alla situazione di difficoltà progressiva in cui versano i servizi di cura del territorio ed ospedalieri mettiamo in evidenza il disagio crescente che si sta alimentando nelle nostre comunità, tra il personale socio-sanitario che esercita il proprio lavoro tra molti problemi nei presidi ospedalieri, a causa della carenza di organico. Davanti a noi si apre uno scenario di profonda crisi, il perdurare della pandemia, la necessità di assistenza primaria e specialistica, la mancata definizione dei processi di riforma, vedi atto aziendale e bilancio, oltre che la mancata attribuzione di responsabilità diretta da parte di Ares per le procedure selettive territoriali, acuiscono il dramma e non consentono di poter dare risposte ai cittadini. Si rende necessario, inoltre, attuare la riforma sanitaria territoriale con l’istituzione 7 giorni su 7 del ricovero programmato presso il PO CTO Iglesias e il PO Sirai Carbonia per evitare lo spostamento dei cittadini verso strutture ospedaliere extra territoriali che, oltre al disagio, aumentano i costi. Pertanto appare evidente che davanti ad una situazione emergenziale si deve rispondere con l’attivazione di procedure ed attività di emergenza.»

«Senza alcuna proposta di risoluzione e senza un’accurata attività programmatoria risulterà difficile garantire i servizi essenziali a tutela della salute delle persone residenti nel Sulcis Iglesienteaggiunge la nota -. Nello specifico dei problemi che imperversano, e sicuri di dover approfondire, in momenti ad hoc, in maniera organica e compiuta la definizione dell’atto aziendale e della riorganizzazione delle attività dei Presidi Ospedalieri e della medicina del territorio siamo qui a rappresentare alcune delle situazioni di profonda crisi. In particolare, versa in una situazione particolarmente critica il servizio di anestesia e rianimazione dove la carenza di personale specializzato non può assicurare la copertura delle emergenze e delle urgenze. Vorremmo che lo stato di agitazione di questi professionisti trovasse una soluzione alternativa ad eventuali ed improvvise chiusure delle sale operatorie dovute alla mancanza di anestesisti, impossibilitati per numero a coprire i turni in corsia e riteniamo l’azione di blocco momentaneo delle procedure di attribuzione sede non adeguata. Altrettanto gravi si presentano le situazioni delle SS.CC Pronto Soccorso, Cardiologia/Emodinamica, Medicina, Radiologia, Emodialisi, Ostetricia e Ginecologia che soffrono una condizione analoga di carenza di personale e quello che getta particolarmente nello sconforto è che dopo mesi di attesa e di interlocuzioni la situazione non è mutata, anzi l’avvicinarsi del periodo delle ferie e il marasma prodotto dallo scorrimento di graduatorie produrrà nel brevissimo tempo una situazione drammatica. Esprimiamo pertanto, con la presente, la necessità che le procedure selettive e di reclutamento del personale tengano conto della reale necessità dei territori e nello specifico della nostra azienda e richiediamo il rientro del personale ceduto in prestito all’ASL Cagliari (anestesisti, n.°2 unità) in periodo pandemico. Confidiamo che si possano accelerare le procedure cosiddette “Balduzzi” di conferimento di incarico quinquennale di direzione di strutture complesse, atto che garantirebbe prospettiva e sicurezza agli operatori in servizio e a coloro che dovessero valutare la “destinazione” del Sulcis. In ambito di medicina del territorio si rappresenta, quanto da lei già conosciuto, la crisi di personale che stanno vivendo le guardie mediche e l’assoluta necessità di trovare una soluzione per le assegnazioni delle sedi di Medicina generale e dei pediatri di libera scelta che mancano in tutto il territorio. In queste settimane andranno in quiescenza numerosi medici, risulta pertanto necessario trovare la modalità di sostituzione e presa in carico dei pazienti. Chiediamo, pertanto, in rispondenza di quanto discusso in occasione dell’ultimo comitato aziendale, considerata la situazione che si sta vivendo, un intervento repentino sulle procedure di sostituzione e prendendo in considerazione alcune soluzioni temporanee per far fronte al problema in tempi brevi come, per esempio, l’aumento dei massimali dei pazienti da 1.500 a 1.800 per ogni medico sul territorio, con la creazione di un elenco speciale separato da quello ordinario e le deroghe previste dall’acn della medicina generale.»

«Aggiungiamo di valutare eventualmente la richiesta di disponibilità dei medici in pensione per prestazioni nelle Guardie mediche diurne per attività di Medicina generale e di disporre dei medici Usca per attività di sostituzione temporanea dei MMG. Rappresentiamo queste possibili soluzioni – e nell’eventualità che se ne possano trovare di ulteriori e alternative – perché riteniamo che il rimedio della mancanza di medici di Medicina generale, dei Pediatri di libera scelta e la garanzia dei servizi di Guardia medica e Guardia medica Turistica, in situazione di grave carenza, sia propedeutico alla revisione complessiva della Sanità territoriale. Questa auspicata riorganizzazione delle attività ambulatoriali e dei laboratori analisi sul territorio decongestionerebbe, già di per sé, il Pronto Soccorso. Infine,concludono i 23 sindaci della Asl Sulcisribadiamo l’indispensabilità di ripristinare i servizi offerti presso le Case della Salute e altri ambulatori territoriali. Per tutte queste ragioni e, visto che l’assessore Nieddu ha prospettato soluzioni a lunghissimo termine, si richiede la dichiarazione di stato di emergenza della sanità nel Sulcis Iglesiente al fine di poter mettere in campo misure speciali per la riorganizzazione del personale sanitario.»

L’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, ha partecipato ieri alla riunione della conferenza socio sanitaria dei sindaci dei 23 comuni del territorio della Asl Sulcis, tutti presenti, nel corso della quale sono stati affrontati i temi al centro della grave emergenza presente nel sistema sanitario pubblico, per la mancanza di medici, sfociata la scorsa settimana nella chiusura del Pronto Soccorso dell’ospedale Cto di Iglesias e nel pesantissimo carico di lavoro riversatosi sul Pronto Soccorso dell’ospedale Sirai di Carbonia.

Ai lavori hanno partecipato anche il direttore generale Giuliana Campus ed il direttore sanitario Giuseppe Pes.

Prima della riunione, l’assessore della Sanità si è recato sia al Cto sia al Sirai, per un rapido confronto con gli operatori in servizio.

Al termine della riunione della conferenza socio sanitaria, abbiamo intervistato l’assessore Mario Nieddu.

 

Si è svolta questo pomeriggio la riunione convocata in videoconferenza dalla dottoressa Giuliana Campus, direttore generale della ASL Sulcis, con i sindaci dei Comuni facenti parte della Conferenza socio-sanitaria territoriale, per un aggiornamento sulla situazione d’emergenza che vive da qualche giorno il servizio delle emergenze urgenze, che ha portato alla chiusura temporanea del Pronto Soccorso dell’ospedale CTO di Iglesias.

Dal confronto è emersa l’ipotesi di riaprire parzialmente il Pronto Soccorso dell’ospedale CTO di Iglesias, h24 dal lunedì al venerdì, soluzione che chiaramente rappresenterebbe solo un tampone all’emergenza in atto. La situazione è assai critica anche al Pronto Soccorso dell’ospedale Sirai di Carbonia, dove la struttura non è in grado di soddisfare l’enorme richiesta che arriva da tutto il territorio aziendale, in una fase peraltro resa ancora più problematica dall’elevato numero di casi di positività al Covid-19.

Quella del Pronto Soccorso non è l’unica grave emergenza presente nel sistema sanitario pubblico del Sulcis Iglesiente, alle prese con gravissime carenze di medici anestesisti e di medici di medicina generale. La mancanza dei medici di famiglia in molti Comuni, purtroppo, pare destinata ad aggravarsi, per una mancanza di medici che crescerà nei prossimi mesi, con il raggiungimento del collocamento in pensione da parte di diversi medici ancora in servizio. A questo riguardo, è di ieri la proposta avanzata dal sindaco di Carbonia, Pietro Morittu, di richiamare in servizio medici già in pensione e di aumentare i massimali di quelli in attività.

 

La dottoressa Giuliana Campus, direttore generale della ASL Sulcis ha convocato i 23 sindaci dei Comuni della conferenza socio sanitaria ad un incontro in videoconferenza che si terrà dalle ore 15.30, per un aggiornamento sulla situazione del Pronto Soccorso, precipitata nei giorni scorsi con la chiusura del Pronto Soccorso dell’ospedale CTO di Iglesias e la concentrazione delle prestazioni di emergenza ed urgenza nel Pronto Soccorso dell’Ospedale Sirai di Carbonia.

«Sul tema della sanità territoriale esprimo e rinnovo preoccupazione per una situazione che rischia di compromettere l’assistenza primaria dei cittadini.»

Sono dure le parole espresse questa sera dal sindaco di Carbonia, Pietro Morittu, che sottolinea di aver manifestato «la volontà di convocare a breve un Consiglio comunale straordinario sul tema, così come è stato fatto lo scorso gennaio, nelle interlocuzioni costanti avute in questi giorni con i vertici della Asl n. 7, per conoscere quali azioni si intendano intraprendere in merito».

«Nello specificoribadisce il Primo cittadino di Carbonia – tra i punti alla nostra attenzione, ci sono il Pronto Soccorso ed il reparto di Anestesia e Rianimazione, con la forte riduzione della attività chirurgiche, e di quelle della Medicina, Radiologia e di numerosi altri reparti.»

Nella lettera che il Sindaco ha inviato stamane al direttore generale della Asl n. 7, Giuliana Campus, viene sottolineata anche la questione riguardante le Guardie mediche e l’inderogabile necessità di trovare una soluzione per le assegnazioni delle sedi di Medicina generale.

«Entro il mese di agostoscrive il sindaco di Carboniaandranno in quiescenza altri due medici, che si uniscono alla lista di coloro che non sono stati sostituiti, mentre la situazione di Bacu Abis, che risulta da tempo senza medico di base, è ancora aperta.»

«Va da sé che i servizi essenziali a tutela della salute pubblica debbano essere garantiti; come Amministratoreconclude Pietro Morittu continuo a fare presente lo stato di forte disagio che si respira e che appare essersi cronicizzato. Mi sento in dovere di dare delle risposte che siano risolutive a tutti i miei concittadini.»

Si sono vissuti momenti di grande emozione, lo scorso 8 giugno, all’ospedale Sirai di Carbonia, nel corso della cerimonia seguita alla donazione di sangue di 50 bersaglieri del 3° Reggimento di Teulada, alla presenza del comandante colonnello Nazario Onofrio Ruscitto e della fanfara, nella sala del Centro trasfusionale diretto dal dottor Angelo Zuccarelli,  intitolata alla memoria del maggiore Giuseppe La Rosa, ufficiale dei bersaglieri, impegnato nella missione ISAF in Afghanistan, vittima all’età di 31 anni, l’8 giugno 2013, di un attentato terroristico rivendicato dai talebani. Al termine della cerimonia, abbiamo intervistato il colonnello Nazario Onofrio Ruscitto, il sindaco di Carbonia Pietro Morittu ed il direttore generale della ASL Giuliana Campus.

 

 

E’ iniziato il ripristino della piena funzionalità del reparto di Medicina dell’ospedale Sirai di Carbonia, dopo la temporanea sospensione disposta all’inizio dello scorso mese di gennaio per fare posto al reparto Covid-19, in piena emergenza pandemica, con l’allestimento di 16 posti letto che a breve cresceranno fino a 32.

Lo ha comunicato questa mattina la dottoressa Giuliana Campus, direttore generale della Asl del Sulcis, al consigliere regionale sardista Fabio Usai, ed al coordinatore del gruppo politico “Carbonia Avanti” Manolo Mureddu, che due giorni fa in una nota aveva chiesto ragioni alla stessa Giuliana Campus ed al direttore sanitario Giuseppe Pes, della mancata riattivazione del reparto, come previsto, in considerazione della marcata diminuzione dei ricoveri per Covid-19 sia in terapia intensiva sia in area medica.

La dottoressa Giuliana Campus ha rassicurato i due rappresentanti politici anche sul futuro del Laboratori di Analisi dello stesso ospedale Sirai, sottolineando che sono assolutamente prive di fondamento le ricorrenti voci su un’interruzione del Servizio.

Questa mattina, nella sede della Direzione generale della Asl Sulcis, in via Dalmazia n. 83, a Carbonia, è stato presentato alla stampa l’evento “Mamme in salute” organizzato dalla Asl Sulcis. In occasione della ricorrenza della Festa della Mamma la Direzione generale ed i Distretti sociosanitari della Asl Sulcis, in collaborazione con il Dipartimento di Salute mentale e dipendenze ed il Dipartimento di Prevenzione della zona Sud Sardegna e con i Comuni guidati dai Sindaci donna del Sulcis, hanno organizzato per l’8 maggio una giornata di ascolto, informazione, promozione e prevenzione della salute.

In particolare a Carbonia le sedi scelte sono il Poliambulatorio (Ex Inam) ed il Consultorio cittadino (in via Brigata Sassari 37) dove, dalle ore 9.00 alle ore 13.00, saranno effettuati controlli della pressione arteriosa, della glicemia, tamponi antigenici, vaccino contro il papilloma virus effettuato da un’equipe di assistenti sanitarie.

Per la giornata è stato coinvolto anche il dipartimento di salute mentale e verrà data particolare attenzione alle dipendenze come alcol e gioco d’azzardo: per questo motivo sarà distribuito materiale informativo e saranno proposti anche dei questionari riguardanti i disturbi della memoria e i deficit cognitivi.

L’evento è stato presentato dalla direzione aziendale, alla presenza di alcuni sindaci.

Intervista al direttore generale Giuliana Campus.

Venerdì 6 maggio si terrà, nella sede della Direzione generale della Asl Sulcis, in via Dalmazia n. 83 a Carbonia, alle ore 10.00, la conferenza stampa di presentazione dell’evento “Mamme in salute” organizzato dalla Asl Sulcis. In occasione della ricorrenza della Festa della Mamma la Direzione generale ed i Distretti sociosanitari della Asl Sulcis, in collaborazione con il Dipartimento di Salute mentale e dipendenze ed il Dipartimento di Prevenzione della zona Sud Sardegna e con i Comuni guidati dai Sindaci donna del Sulcis, organizzano per l’8 maggio una giornata di ascolto, informazione, promozione e prevenzione della salute.

L’iniziativa ha la finalità di promuovere una mattina di ascolto, informazione, promozione e prevenzione della salute dedicata alle madri e le donne, di tutte le età, residenti o domiciliate nel territorio della Asl Sulcis, attraverso l’offerta gratuita di una serie di prestazioni sanitarie volte a promuovere la cultura della salute.

L’evento sarà presentato nel corso della conferenza stampa di venerdì 6 maggio dalla Direttrice generale della Asl Sulcis Giuliana Campus, dal Direttore sanitario Giuseppe Pes e dalla Direttrice amministrativa Maria Milena Pau.

 

I rappresentanti dell’associazione “Giovani della Terza Età di Cortoghiana”, il presidente ed il vicepresidente Luigi Pinna e Gianluigi Callia e l’ex consigliere comunale Marco Loi, hanno incontrato la direttrice generale della Asl Giuliana Campus. Al centro del confronto, l’offerta sanitaria inerente la medicina territoriale nella frazione.

«Nel nostro dialogo con la dottoressa Giuliana Campus hanno detto Luigi Pinna e Gianluigi Callia -, abbiamo affrontato le criticità della medicina territoriale nella frazione di Cortoghiana. Criticità in parte mitigate dalla professionalità della dottoressa Michela Atzori, la quale, fin dal suo arrivo nei mesi scorsi, sta operando in maniera indefessa e con grande abnegazione a favore della comunità. Alla dottoressa Giuliana Campus abbiamo chiesto un sostegno concreto, affinché i cittadini della nostra frazione abbiano la possibilità di scegliere, direttamente vicino a casa, il medico di famiglia. A tal proposito, sarebbe utile inviare un funzionario per la raccolta dei dati in loco, e permettere alle persone anziane con problemi di deambulazione, o magari impossibilitate a muoversi perché prive di mezzo, di effettuare la propria scelta senza essere necessariamente obbligate a spostarsi a Carbonia.»
«Dopo averci ascoltatoha aggiunto Marco Loi -, la dottoressa Giuliana Campus ha assunto l’impegno ad affrontare la questione e ad individuare ogni possibile soluzione per andare incontro alle nostre richieste. Abbiamo anche approfittato di questo incontroha concluso l’ex consigliere comunale -, per invitare la direttrice generale a Cortoghiana per un incontro con l’associazione della terza età e tutti i cittadini sulle tematiche della sanità locale. Un invito che auspichiamo possa trovare presto riscontro.»