22 November, 2024
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«Inizia oggi la collaborazione del team medico della Difesa con i dirigenti della ASL ed il personale sanitario di Sassari. In giornata, infatti, due medici del Dipartimento Scientifico del Policlinico Militare CELIO e un medico del Dipartimento Militare di Medicina Legale di Cagliari incontreranno a Sassari il direttore del Dipartimento Militare di Medicina Legale di Cagliari, Col. Ciancia, il personale sanitario della Brigata Sassari e alcuni dirigenti del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica della ASL di Sassari per iniziare la collaborazione e supportate le richieste emerse lunedì scorso, nel corso dell’incontro tra il Comandante di Sanità e Veterinaria dell’Esercito, Generale medico Battistini ed il Prefetto di Sassari, D’Alessandro.»

Lo ha reso noto stamane il sottosegretario di Stato alla Difesa, Giulio Calvisi.

«In particolare, il team sanitario militare inizierà un’attività di campionamento per la ricerca del nuovo coronavirus in strutture residenziali assistite, indicate dalla ASL sassarese, già interessate da focolai di epidemia. I campioni saranno analizzati presso il laboratorio del Dipartimento scientifico del Policlinico Militare CELIO. I kit diagnostici messi a disposizione sono circa 200», ha aggiunto Giulio Calvisi.

«Questo campionamento è prioritario per alleggerire l’attività del laboratorio dell’ospedale di Sassari e contribuirà ad arginare il diffondersi del virus nella provincia. La Sanità Militare e la Regione Sardegna sono in costante contatto per condividere e definire ulteriori concorsi urgenti», ha concluso Giulio Calvisi.

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«Una struttura sanitaria che ha una capacità di 40 posti letto e 3 posti in terapia sub intensiva, e nella quale sono impiegati 37 medici e infermieri militari.»

Lo rende noto il sottosegretario della Difesa, Giulio Calvisi, con delega alla sanità militare.

«Quest’ultima opera realizzata dal personale della Difesa, così come quella inaugurata lo scorso venerdì a Cremona, conferma lo straordinario impegno del personale militare nella gestione di un’emergenza senza precedenti dal secondo dopoguerra – aggiunge Giulio Calvisi –. La Difesa, attraverso la sua sanità militare, è in prima linea nel contrasto all’emergenza del Coronavirus fin dal rimpatrio dei nostri concittadini da Wuhan, avvenuto lo scorso gennaio. Sin dai primi giorni, diversi team del personale sanitario della Sanità militare sono stati inviati nelle aree più critiche, a sostegno dei colleghi del Servizio Sanitario Nazionale. I medici militari hanno supportato i loro colleghi dell’ospedale Maggiore di Lodi, i presidi di medicina generale nel Lodigiano, l’ospedale Pesenti Fenaroli di Alzano Lombardo (Bergamo), la Medicina territoriale di Bergamo, l’ospedale Giovanni XXIII di Bergamo, l’Ospedale di Piario, l’ospedale Niguarda di Milano, la casa di riposo del comune di Cingoli (Macerata»

Al supporto alle strutture del Servizio Sanitario pubblico si aggiungono strutture realizzate ad hoc, come quella presso il Centro Sportivo Olimpico dell’Esercito a Roma e quella realizzata a Milano nell’ex Ospedale Militare a Baggio.

A giorni sarà, inoltre, operativa presso gli ospedali di Sassari e di Olbia una squadra di medici della Sanità Militare dell’Esercito Italiano che lavorerà in collaborazione con il personale sanitario militare della Brigata Sassari e di altri medici già presenti attualmente in Sardegna.

Al dispiegamento di forze della sanità militare già al lavoro, si aggiungerà l’assunzione straordinaria di 120 medici e 200 infermieri militari che saranno prossimamente destinati in tutto il territorio nazionale.

Il ruolo importante che la Difesa sta svolgendo nel fronteggiare la crisi della pandemia, coinvolge tutte le sue risorse e le sue strutture, a tutti i livelli. Nello Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze si è avviata la produzione di 2.000 litri al giorno di disinfettanti che saranno distribuiti in tutto il Paese.

Altrettanto importante è il contributo alla produzione di dispositivi per le esigenze delle sale di terapia intensiva e sub intensiva a livello nazionale.

Inoltre, aerei, elicotteri ed equipaggi dell’Aeronautica e della Marina Militare sono mobilitati e sempre operativi per effettuare il trasporto di pazienti in bio-contenimento e di materiale sanitario, come avvenuto proprio ieri notte con un C-130 dell’Aeronautica proveniente da Dusseldorf e atterrato a Orio al Serio, con a bordo 16 letti di terapia intensiva. Attrezzature che saranno smistate negli ospedali più in difficoltà della provincia di Bergamo.

«Desidero, quindi, ringraziare i nostri medici e i nostri infermieri per lo straordinario lavoro che stanno facendo, così come tutte le Forze Armate che operano, anche in questa emergenza, confermando il ruolo fondamentale a presidio della sicurezza dei cittadini, della tutela sociale e della democrazia», ha concluso Giulio Calvisi.

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«La fiducia dei cittadini è l’attestazione più importante e gratificante per il grandissimo lavoro che ogni giorno le Forze Armate svolgono a servizio della sicurezza e del mantenimento della pace sia nel nostro Paese sia nelle missioni all’estero.»

Lo dichiara il sottosegretario alla Difesa, Giulio Calvisi, commentando il dato del 32° “Rapporto Italia 2020” dell’Eurispes, secondo il quale 7 italiani su 10 dimostrano apprezzamento per il lavoro delle Forze Armate.
«I dati del rapporto Eurispes, confermano la grande professionalità, la dedizione, il senso dello Stato di donne e uomini che ogni giorno svolgono compiti delicati e di grande responsabilità, per garantire la sicurezza e il benessere delle nostre comunità. L’apprezzamento degli italiani – conclude Giulio Calvisi – è non solo il segnale di una fiducia che si è costruita negli anni, ma rappresenta anche uno stimolo per le Forze Armate, per continuare a rafforzare la percezione positiva e il rapporto proficuo e solido con i cittadini.»

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«Esprimo la mia soddisfazione per l’approvazione all’unanimità in commissione Difesa della Camera dei Deputati della risoluzione sugli alloggi di servizio militari.»

Lo ha dichiarato il Sottosegretario di Stato alla Difesa, Giulio Calvisi (con delega agli alloggi militari), a seguito dell’approvazione in commissione Difesa della risoluzione sugli alloggi di servizio militari.

«Quello di oggi è il risultato di una piena collaborazione tra Governo e Commissione Difesa su un tema delicato e cruciale, in perfetta sintonia con l’intento già annunciato dal ministro Guerini di emanare un nuovo decreto (atteso dal 2015) – ha aggiunto Giulio Calvisi -. Tale atto rappresenta la sintesi dei tre testi presentati precedentemente dagli esponenti di maggioranza ed opposizione (Frailis, Frusone e Deidda).».

«Con questa risoluzione si delineano i cardini di una politica abitativa innovativa che affronta i nodi più importanti, quali il recupero e la pronta assegnazione degli alloggi vuoti, così come l’introduzione di criteri rigorosi che evitino ogni possibilità di abuso tra le assegnazioni relative alle categorie protette – ha concluso il sottosegretario della Difesa -. L’obiettivo è quello di utilizzare al meglio il patrimonio abitativo esistente e, guardando al futuro, cercare di soddisfare le esigenze alloggiative del personale della Difesa nei ruoli Ufficiali, Sottufficiali, Graduati e Truppa.»

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«La commemorazione dei caduti e dei dispersi nelle deportazioni naziste nei campi di concentramento rappresenta un momento di ricordo e riflessione per tenere viva la memoria e l’attenzione sull’orrore della Shoah e su tutti i crimini perpetrati dal nazifascismo prima e durante la Seconda Guerra mondiale.»

Lo ha dichiarato il sottosegretario di Stato alla Difesa, Giulio Calvisi, intervenendo oggi alla cerimonia organizzata dal sindaco di Padru, Antonio Satta. All’evento hanno partecipato il prefetto di Sassari, Maria Luisa D’Alessandro; l’assessore della Pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport, Andrea Biancareddu; il vescovo di Ozieri, Sua Eccellenza monsignor Corrado Melis; il comandante della Brigata “Sassari”, generale Andrea Di Stasio; le associazioni combattentistiche e d’Arma; la Banda Musicale della Brigata “Sassari, insieme ai docenti e agli studenti delle scuole di Padru ed Olbia.

«La presenza dei giovani studenti delle scuole di Padru ed Olbia – ha aggiunto il sottosegretario della Difesa – testimonia la volontà dei singoli cittadini, delle Istituzioni e delle Associazioni di tramandare gli ideali di valore, coraggio e pace alle nuove generazioni, che sono il futuro del nostro Paese.»

«Una giornata quella di oggi, dunque – ha concluso Giulio Calvisi – che non deve finire qui, ma che deve essere riferimento per il nostro impegno e le nostre azioni. Perché il seme del male non germogli di nuovo e perché non trovi nella nostra vita civile, nella nostra quotidianità, terreno fertile per attecchire e rafforzarsi.»

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«È fondamentale diffondere nel Paese una moderna cultura della Difesa spiegando, al tempo stesso, l’importanza della tecnologia e dell’innovazione applicata al mondo militare e le sue ricadute positive sulla società civile.»

Lo ha dichiarato il sottosegretario di Stato alla Difesa, Giulio Calvisi, intervenendo oggi al convegno organizzato dal Centro Studi Esercito, tenutosi presso il Segretariato Generale della Difesa. All’evento hanno partecipato il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale Farina, il presidente del Centro Studi Esercito, Generale Stefanini, insieme a rappresentanti dell’industria, del mondo accademico e della ricerca.

«Oggi siamo di fronte – ha aggiunto il sottosegretario della Difesa – ad un grande elemento di novità sul piano culturale e nel dibattito politico: l’esigenza di un nuovo protagonismo dello Stato e di politiche pubbliche più incisive, non solo nell’ambito della Difesa, ma su un piano generale e strategico, che individui precisi obiettivi e priorità di investimento. Inoltre, emerge con chiarezza la necessità di assicurare adeguati livelli di finanziamento e di investimenti nel settore della Difesa e in particolar modo a favore dell’Esercito che negli ultimi anni sconta un non adeguato livello di finanziamento. Le Forze Armate – ha concluso Giulio Calvisi – svolgono un lavoro costante a tutela della pace e della sicurezza del nostro Paese. Un ruolo che, in un mondo dove esistono molteplici focolai di tensione, deve essere rafforzato e reso sempre più adeguato ed efficiente. Ecco perché dobbiamo investire nella ricerca e dobbiamo sviluppare tutte quelle tecnologie e quelle capacità industriali strategiche, che ci consentono di essere competitivi in uno scenario globale.»

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«Il nostro Paese manterrà i propri impegni nell’ambito della Nato: darà il proprio contributo e si assumerà le proprie responsabilità.»

Lo ha detto il sottosegretario della Difesa, Giulio Calvisi, alla cerimonia di consegna del drone Nato RQ-4D Global Hawk alla base di Sigonella nell’ambito del programma ‘Alliance ground surveillance’ (Ags).

«Stiamo vivendo – ha affermato Giulio Calvisi, presente in sostituzione del ministro Lorenzo Guerini impegnato al Consiglio dei ministri – un periodo di tensione e potenziale minaccia alla pace e alla sicurezza: Iraq, Iran, Siria, Corno d’Africa, Afghanistan. Il nostro Paese, la Nato, l’Ue, l’Onu, sono chiamate ad assumere una responsabilità maggiore per il mantenimento della pace e la stabilizzazione. Noi manterremo i nostri impegni.»

Il sottosegretario della Difesa ha sottolineato come l’Ags sia «un programma di alto contenuto tecnologico, certamente ambizioso dal punto di vista scientifico ed industriale, sviluppato nel corso di un lungo periodo di tempo e che ha raggiunto la sua operatività nelle scorse settimane».

Giulio Calvisi ha ricordato che «l’Italia ha sempre creduto nell’Ags», tanto da essere «il terzo Paese contributore finanziario del progetto» e da «ospitarne i sistemi, garantendo l’essenziale sostegno logistico, infrastrutturale e tecnico-operativo a Sigonella». Secondo il sottosegretario con «l’Ags l’Alleanza acquisisce uno strumento di sorveglianza per rafforzare efficacemente la capacità di deterrenza e difesa. Inoltre rappresenta un’occasione di sviluppo tecnologico per l’industria italiana della difesa e si colloca sul fronte sud».

«Il nostro Paese – ha ricordato Giulio Calvisi – sostiene da tempo l’importanza di un approccio a 360 gradi che sappia guardare con attenzione all’aera del Mediterraneo allargato e al fianco sud. Quello di oggi – ha concluso Giulio Calvisi – è quindi un passo importante di un percorso comune che consentirà di confrontarci efficacemente con un ambiente complesso e di contribuire alla difesa collettiva della Nato e alla condivisione della sicurezza.»

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«È necessario gestire la complessa questione delle attività militari nell’Isola attraverso un dialogo costruttivo con la Difesa che preveda collaborazione e sinergia d’intenti e, soprattutto, favorisca lo sviluppo industriale, scientifico e tecnologico del territorio sardo.»

Lo ha dichiarato il presidente della Regione, Christian Solinas, al termine dell’incontro che si è tenuto oggi a Roma con il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, ed il sottosegretario della Difesa, Giulio Calvisi, per l’attuazione dei protocolli d’intesa del 2017 e del 2019 e il coordinamento delle attività militari in Sardegna.

«La condivisione degli obiettivi – ha osservato il presidente – è fondamentale per attuare un piano d’intervento adeguato alle necessità della Sardegna, con particolare riguardo alla salvaguardia dell’ambiente e della salute dei cittadini.»

Durante la riunione è stata decisa l’istituzione – entro la fine del mese – di una cabina di regia e dei cinque tavoli tecnici previsti dal Protocollo 2019. Questi ultimi (costituiti da rappresentanti tecnici nominati dal ministero della Difesa e dal presidente della Regione Sardegna) si occuperanno degli aspetti demaniali e ambientali, di natura operativa, delle attività di ricerca, sviluppo e innovazione dual-use, nonché di programmi di sviluppo industriale da localizzare nell’Isola. È inoltre prevista l’attivazione di un tavolo tecnico sui criteri per la definizione dei programmi di indennizzo e contributi da erogare a ristoro delle limitazioni subite.

L’incontro è stato anche l’occasione per affrontare tutti i temi oggetto dell’accordo Stato-Regione. In particolare, la cessione della spiaggia di Porto Tramatzu (nel poligono di Capo Teulada), la concessione all’uso temporaneo dell’area “Spiagge Bianche” (per il periodo di fermo delle attività a fuoco dal 1° giugno al 30 settembre e per il periodo delle festività pasquali) al fine di garantire una maggiore fruibilità, la cessione della spiaggia di S’Enna ’e S’Arca (nell’area del poligono di Capo Frasca), il rilancio e la valorizzazione della Scuola di formazione per allievi Sottufficiali della Marina Militare presso La Maddalena, la cessione di un’ulteriore porzione di scogliera attigua alla spiaggia S’Enna ’e S’Arca.

Tra gli argomenti affrontati dal presidente Christian Solinas anche la previsione di un’area di rispetto per le zone archeologiche interne al poligono di Capo Frasca, l’utilizzo con accesso da terra, da parte dei pescatori locali, del porto interno nella zona est del poligono di Capo Frasca, nonché la concessione all’uso temporaneo dell’area “Spiaggia di Murtas” presso il poligono di Capo San Lorenzo per il periodo di fermo delle attività a fuoco, il riavvio dei processi di dismissione dei beni non più utili ai fini istituzionali della Difesa, la piena operatività della caserma di Pratosardo e, infine, lo sviluppo di attività di ricerca e innovazione tecnologica da localizzare in Sardegna.

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CMESA_MOMENTO DELL’ESERCITAZIONE

CMESA_BENTU ESTU 2019

Si è conclusa ieri l’esercitazione sperimentale-dimostrativa “bentuestu2019” con la partecipazione, nella fasi dell’atto conclusivo, del sottosegretario di Stato alla Difesa, dott. Giulio Calvisi, del prefetto di Cagliari, Dottor Bruno Corda, del comandante delle Forze Operative Terrestri e Comando Operativo Esercito, gen. C.A. Federico Bonato, del comandante delle Forze Operative SUD, gen. C.A. Rosario Castellano, del vice comandante per il Territorio Gen. D. Gualtiero De Cicco, del comandante del Comando Militare Esercito Sardegna gen. B. Francesco Olla, dei vertici della Protezione civile regionale, degli assessori regionali Anita Pili e Valeria SATTA e dei Sindaci del territorio.

La “bentuestu 2019” è un’esercitazione dimostrativa che trova la sua ragion d’essere nel solco tracciato dai protocolli d’intesa sottoscritti tra il ministro della Difesa ed il presidente della Giunta della Regione Autonoma della Sardegna per gli anni 2017 e 2019 e dall’ordinario sistema di cooperazione civile-militare che prevedono, tra l’altro, lo sviluppo di programmi di studio, ricerca e sperimentazione di possibili attività di comune interesse quali una scuola di Protezione civile di prevista istituzione nell’Isola.

L’esercitazione è stata condotta dal 26 al 28 novembre dal Comando Militare Esercito della Sardegna e la Prefettura di Cagliari, in coordinamento con la Brigata “Sassari”, Vitrociset, azienda del gruppo Leonardo, la Regione Autonoma della Sardegna, il Centro di ricerca, sviluppo e studi superiori in Sardegna (CRS4), unitamente ad assetti operativi inseriti nell’organizzazione di Protezione civile, quali il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, la Polizia di Stato, l’Arma dei carabinieri, la Guardia di finanza e la Capitaneria di porto, avvalendosi delle tecnologie rese disponibili presso il Centro addestramento tattico di 1° livello di Capo Teulada.

Si è trattato di un primo passo, al quale seguiranno ulteriori eventi esercitativi, che vedranno il coinvolgimento diretto degli enti locali e delle organizzazioni di volontariato, organismi questi indispensabili nel sistema di protezione civile.

Durante i tre giorni d’esercitazione sono state simulate situazioni emergenziali complesse, finalizzate a conoscere e promuovere, in ambito civile, la flessibilità e le capacità di impiego sia civile che militare del Centro addestramento tattico, con specifico riferimento al Piano contro gli incendi boschivi in condizioni meteo particolarmente avverse.

L’Esercito ha schierato assetti specialistici, mezzi e materiali tecnici provenienti dalla “Sassari” del 3° reggimento Trasmissioni/47° battaglione “Gennargentu”, del 1° reggimento Corazzato, 21° distaccamento Aves “Orsa Maggiore” e del Centro Ippico Militare del Cmesa, che hanno consentito, nelle diverse fasi dell’esercitazione, la simulazione di situazioni emergenziali estremamente realistiche grazie all’uso dei sistemi di moderna concezione, opportunamente adattati alle esigenze degli assetti preposti alle funzioni e compiti di Protezione civile, e che possono consentire, nel modo più realistico, la verifica del grado di risposta ad ogni tipologia di eventi calamitosi di tipo naturale e industriale.

L’obiettivo è quello di avviare una collaborazione strutturata in grado di consentire lo svolgimento di esercitazioni complesse rendendo la principale infrastruttura addestrativa dell’Esercito, il poligono di Capo Teulada, una risorsa irrinunciabile, non solo per la Forza armata, ma anche per il territorio.

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«Esprimo la mia vicinanza e la mia solidarietà al personale della casermetta e di tutta l’Agenzia Forestas per il vile gesto di cui sono stati oggetto. Si tratta di un episodio molto grave, sul quale le forze dell’ordine sono già pienamente mobilitate. Mi auguro che si faccia velocemente chiarezza.»

Lo dichiara il sottosegretario della Difesa, Giulio Calvisi, in merito all’atto intimidatorio ai danni della casermetta dell’Agenzia regionale della Sardegna, Forestas.

«Quello dei giorni scorsi all’Agenzia Forestas è solo l’ultimo episodio di una lunga serie di intimidazioni ai danni di amministratori avvenuti in questi anni in Sardegna. Un dato inquietante che ci colloca, in maniera preoccupante, tra le regioni italiane con il più alto tasso di minacce verso gli amministratori. La Sardegna non merita di condividere un tale primato. Sono certo – conclude Giulio Calvisi – che chi cerca di alimentare tensione e isolamento troverà la risposta di tutte le forze sane e responsabili presenti nel territorio, che rappresentano un presidio di legalità e sicurezza che deve essere sostenuto e che non si lascerà intimidire.»