22 December, 2024
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Giovedì 5 e venerdì 6 dicembre torna “How Can We Govern Europe?”, il più importante evento italiano sugli affari europei. Organizzato da Eunews.it in collaborazione con l’Ufficio in Italia del Parlamento europeo e con la Rappresentanza in Italia della Commissione europea, il convegno è giunto alla sua VI edizione che si terrà a Roma, nella cornice istituzionale della Sala delle Bandiere dell’Ufficio del Parlamento europeo di via IV Novembre 149.

La ministra dell’Agricoltura Teresa Bellanova, il titolare degli Affari regionali Francesco Boccia ed il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano, sono alcuni dei relatori di spicco della due giorni. Insieme con altri autorevoli esponenti delle istituzioni italiane ed europee, imprenditori ed esperti, si confronteranno su temi di assoluta attualità.

Il nuovo ciclo delle istituzioni comunitarie, nato dalle elezioni europee del maggio scorso, la programmazione del prossimo budget Ue 2021-27, il ruolo della Pac nell’innovazione agritech, il concreto sostegno dell’Unione europea alla conversione sostenibile dell’economia, l’Intelligenza artificiale e le altre sfide digitali sono gli argomenti sui cui si focalizzeranno i 5 panel in programma. Gli studenti del Liceo classico Giulio Cesare di Roma, con le loro domande, aggiungeranno brio e vivacità alla professionalità e competenza dei moderatori che condurranno i dibattiti.

Parlamentari europei, dirigenti della Commissione Ue, esponenti del governo nazionale saranno a confronto con il mondo produttivo, rappresentato da manager come Paolo Barbieri, Business Director per il Sud Europa del colosso Corteva Agriscience, con il settore dei servizi a sostegno dell’economia e dell’amministrazione pubblica, al quale darà voce Guido Borsani, Public Sector Leader di Deloitte Italy, con i giganti dell’economia digitale, rappresentati da Andrea Stazi, Regulatory Affairs Lead Italy & Academic Outreach Europe di Google.

Nel corso della cena di gala dell’evento, riservata ai relatori e ad altri ospiti selezionati, ci sarà un intervento della coautrice del libro Anglo nostalgia, Senior Director European Affairs di The Aspen Institute e Direttore di Aspenia, Marta Dassù, dal titolo “Nazionalismo e futuro dell’Europa: le lezioni di Brexit”.

Il prestigio del convegno è sottolineato dalla media partnership con Rai, che contribuirà a dare diffusione e visibilità ai contenuti dei dibattiti, la cui eco rimbalzerà anche sui social network con l’hashtag #HGE6.

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Dopo 6mila chilometri, 20 Regioni e altrettante città attraversate, la Carovana dello Sport Integrato ha portato a termine la sua lunga missione d’inclusione sociale. Lunedì pomeriggio la prestigiosa Aula Giulio Cesare, abituale sede delle riunioni dell’Assemblea Capitolina, è stata la cornice dell’evento conclusivo della kermesse targata Csen. I componenti dei 4 Equipaggi si sono ritrovati in Piazza del Campidoglio, laddove la lunga avventura era partita, e sono stati accolti con grande calore dalle autorità della capitale oltre che dai vertici nazionali Csen.

Dopo l’esecuzione solenne dell’Inno di Mameli da parte della Banda della Polizia locale di Roma, la comitiva ha preso posto nella sala Giulio Cesare. E qui, a fare gli onori di casa, è stato Enrico Stefàno, vice presidente vicario dell’Assemblea Capitolina: «Siamo orgogliosi di ospitarvi. E sono emozionato, perché iniziative come questa riempiono di gioia. Come Roma Capitale siamo ben felici di condividere con voi questi momenti e di darvi tutto il supporto necessario». Breve ma sentito l’intervento del Responsabile Csen Progetti Andrea Bruni: «Non voglio togliere spazio alle relazioni degli ospiti – ha affermato – dopo aver parlato tanto nel corso della Carovana, mi armo di carta e penna per trarre spunti dalle idee da chi ci ha seguiti». Il presidente Csen Nazionale Francesco Proietti ha invece voluto mettere al centro dell’attenzione il lavoro degli operatori sul campo: «La situazione è nelle mani soprattutto dei comitati periferici, che da anni lavorano in questo settore. Siamo un Ente pieno di risorse e talvolta ce lo dimentichiamo. Queste occasioni, invece, ci consentono di stare tutti insieme e di crescere».

Dopo i primi interventi istituzionali c’è stato spazio per i grandi protagonisti dell’evento, ovvero i quattro Equipaggi, che hanno avuto modo di rivivere le emozioni del loro viaggio e di raccontare quanto la Carovana abbia permesso di realizzare un’inclusione sociale reale grazie anche al supporto degli alunni degli istituti coinvolti nell’alternanza scuola-lavoro. Assieme a loro hanno preso la parola anche i rappresentanti delle istituzioni che hanno sposato l’iniziativa della Carovana dello Sport Integrato. A partire da Cinzia Nava, presidente della Commissione Pari Opportunità della Regione Calabria, per passare poi a Sergio Cantiani, sindaco di Marsicovetere, Isabella Lettori, assessore dei Servizi sociali del comune di Brindisi, Eddy Tosi, sindaco di Vigasi, Lorenzo Lucarelli, assessore dello Sport del comune di Narni, Luca Santambrogio, sindaco di Meda e Nicola Sassu, primo cittadino di Sennori.

Il vice presidente nazionale Gianfranco Sartini ha sottolineato i notevoli traguardi raggiunti dal progetto, che ha ottenuto delle medaglie da parte del presidente della Repubblica, della Regione Emilia Romagna e della Regione Lombardia: «Dentro questa Carovana c’è un mondo strepitoso e un messaggio importantissimo che abbiamo voluto lanciare tutti assieme – ha dichiarato – il nostro intento è quello di fare rete sul sociale e sul territorio, avvicinando le persone e creando ponti».

Commoventi le parole del presidente Csen Lazio Giampiero Cantarini, che ha voluto raccontare un episodio che lo ha riguardato in prima persona: «Una mattina, su invito di Andrea Bruni, mi sono recato nel quartiere San Lorenzo di Roma, dove si teneva una manifestazione di Sport Integrato. Dopo la presentazione ufficiale ho tentato qualche approccio in campo. Poi mi si è avvicinata una bimba. Io sono una bambina disabile – ha detto – e mi pare che tu non abbia capito molto di questo gioco. Non ti preoccupare, tanto se sbagli ti applaudiamo lo stesso. L’importante è stare assieme». In quel momento ho capito cosa è l’inclusione sociale. La capitale dello sport siamo noi, e lo abbiamo mostrato a tutta l’Italia”. Henrika Zecchetti, presidente del Csen provinciale di Roma, ha poi voluto accendere un focus sulla Carta dei Valori dello Sport Integrato: «Il Comitato di Roma ha sostenuto fortemente questa nobile iniziativa che pone in primo piano l’inclusione sociale e che ha avuto un’importante cassa di risonanza nazionale. Ne approfitto per invitare tutti voi alla giornata dello sport dedicata a Mario Pappagallo, che vuole ulteriormente sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema».

Riflettori puntati, ovviamente, anche sul mondo della scuola. Nell’Aula Giulio Cesare c’è stato spazio anche per gli studenti e gli insegnanti che hanno contribuito fattivamente alla stesura della Carta dei Valori dello Sport Integrato: «I ragazzi sono stati fantastici – ha evidenziato Piera Di Nisio, insegnante dell’Istituto Tito Acerbo di Pescara – ed hanno tirato fuori tutto ciò che di bello hanno dentro. Inizialmente erano incerti e titubanti, ma poi hanno svolto un lavoro encomiabile. I ragazzi di oggi non sono aridi e non pensano solo alle tecnologie. Sono orgogliosa di loro».

Ha portato la sua preziosa testimonianza anche lo psichiatra Santo Rullo, che ha raccontato ai presenti la sua esperienza con la Nazionale Italiana dei pazienti psichiatrici, che lo scorso maggio a Roma si è laureata Campione del Mondo. Silvia Bracci, responsabile del Distretto Asl Rm 1, ha sottolineato quanto sia importante la pratica sportiva anche per la salute dei più giovani. Presente anche il mondo del pallone professionistico, con una rappresentanza dell’A.C. Chievo Verona e della Virtusvecomp (Serie C): «Stiamo imbastendo un progetto che ha a che fare con il mondo della disabilità – ha detto direttore generale Diego Campedelli – speriamo di poterlo mettere in pratica già dalla prossima stagione agonistica».

Il Vice Presidente Csen Nazionale Giuliano Clinori ha invece sottolineato il grande clima di collaborazione trovato negli istituti scolastici e delle amministrazioni locali per la diffusione dello Sport Integrato: «Questa è una rivoluzione – ha detto – tutti hanno dato la loro massima disponibilità, e solo così è stato possibile dare qualità a questo progetto. Una società che si ferma ad aspettare chi vive una situazione di disagio ci dà fiducia per il futuro. L’Ufficio Progetti Csen ha lanciato un messaggio importante all’Italia intera».

Tra le Regioni che hanno sviluppato meglio il Football Integrato c’è senz’altro la Sardegna, rappresentata nell’Aula Giulio Cesare dal presidente Francesco Corgiolu: «Siamo riusciti a organizzare due campionati regionali e questo grazie alla Regione Sardegna, che su nostra proposta ha finanziato un progetto che per due anni che ha coinvolto circa 140 atleti – ha spiegato – il grosso del lavoro, però, è stato fatto dagli educatori del territorio. Non è finita qui: dal 23 al 29 settembre, a Stintino, si terrà il Campus del Football Integrato. Ciò significa che mentre qualcuno chiede, l’Ente è già avanti e sta pianificando».

C’è stato anche l’intervento, breve ma sentito, di Andrea Borney, considerato il padre del Football Integrato: «Questo è sogno – ha detto – la Carovana rappresenta il successo di chi crede nello sport come strumento di crescita della persona».

La chiosa finale è stata affidata ancora al presidente Francesco Proietti: «Faremo il massimo per dar seguito ai progetti sullo Sport Integrato, anche se il momento è incerto sotto il profilo della politica sportiva. Ad ogni modo faremo tutto ciò che è possibile usando tutte le nostre forze. Stiamo chiedendo al Coni l’inquadramento delle attività di Sport Integrato. Oggi ci ringraziate, ma non abbiamo nessun merito. Stiamo semplicemente assecondando la vostra passione e il vostro entusiasmo».

Martedì mattina, negli impianti sportivi del Centro Italiano Paralimpico si è tenuta un’ulteriore festa di sport, con i quattro Equipaggi che si sono sfidati in un quadrangolare disputato su due campi. E’ stata, ovviamente, l’occasione per salutarsi con allegria e spiensieratezza, anche se non sono mancati interventi toccanti e spunti di riflessione. A partire da quelli offerti dal Sottosegretario di Stato Vincenzo Zoccano, che ha raccolto il libro delle sottoscrizioni alla Carta dei Valori dello Sport Integrato (giunto a 1400 firme) e ha preso l’impegno di incontrare il responsabile del progetto al fine di pianificarne la continuità: «L’Italia è il paese delle idee, dei cervelli, ma anche del cuore – ha sottolineato – può insegnare tanto al mondo intero e quello che sta facendo Csen è emblematico, perché rivela l’alto valore sociale che riveste lo Sport Integrato. Mi piace veder esibire la disabilità, perché non è una malattia ma solo condizione. Mi ha colpito la meccanica di assegnazione del ruolo, perché si basa sulle abilità. Si tratta di un esempio che tutti dovrebbero cogliere. Sono le abilità residue che ci rendono uomini e donne dignitosi all’interno di un Paese civile. Dove vive meglio una persona con disabilità viviamo meglio tutti». A cimentarsi in pantaloncini e maglietta all’interno del quadrangolare anche l’assessore dello Sport del comune di Roma Daniele Frongia: «Sono molto contento della presenza del Sottosegretario – ha esordito – ringrazio e faccio i complimenti a Csen per aver costruito un progetto importante per chi è portatore di disabilità, ma anche per i normodotati. Ricordiamoci che senza una crescita culturale da parte di tutti non si arriva da nessuna parte».

A far calare il sipario sulla Carovana dello Sport Integrato le parole del Responsabile Ufficio Progetti Andrea Bruni: «Quando tanta bella gente si incontra non è facile capire dove si andrà a finire – ha detto – il progetto è finito, e ora siamo su una grande piazza. C’è chi terrà emozioni e ricordi per sé e chi continuerà a condividere. Noi siamo tra questi ultimi. Sono molto fiducioso sul futuro di questa pratica sportiva».

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Coinvolgere l’intera comunità di La Maddalena nella stesura del bilancio di previsione del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena per l’annualità 2018: con questo obiettivo è stato attivato un account di posta elettronica latuaideaperilparco@lamaddalenapark.org ed una cassetta di posta presso l’Ufficio relazioni con il pubblico dell’Ente di via Giulio Cesare attraverso i quali raccogliere i contributi di idee e proposte elaborate dai privati cittadini interessati a presentare progetti concreti rispetto alle attività dell’Ente Parco. Le idee e gli elaborati, meglio se corredati con una dettagliata analisi dei costi, dovranno essere presentati entro la data limite fissata per il prossimo 30 ottobre e dovranno essere compatibili con le finalità statutarie dell’Ente Parco. Un primo passo verso una forma di bilancio partecipativo in grado di coinvolgere attivamente la comunità locale nella definizione delle strategie di sviluppo e crescita dell’Ente e provare a superare una storica estraneità dell’ente pubblico rispetto alle aspettative della cittadinanza.

«Apriamo l’Ente Parco al contributo di idee e proposte che provengono dalla comunità di La Maddalena – spiega il commissario straordinario del Parco, Leonardo Deri -. Uno degli obiettivi che ci siamo posti all’avvio della fase commissariale è stato quello di superare un’eccessiva chiusura del Parco rispetto agli stimoli provenienti dalla comunità locale. Con questa iniziativa vogliamo mettere a disposizione della comunità locale uno strumento concreto di partecipazione alla stesura del documento di programmazione più importante per l’Ente: il bilancio di previsione. Il bilancio è l’atto attraverso il quale si programmano spese e investimenti, vogliamo provare a dare la possibilità ai cittadini di contribuire con le proprie visioni e idee all’attività dell’Ente. Chiaramente – conclude Leonardo Deri – i contributi dovranno essere compatibili con le finalità statutarie dell’Ente Parco e per essere iscritti a bilancio chiediamo ai cittadini la massima chiarezza rispetto al dettaglio di analisi dei costi.»

Iniziano lunedì 13 aprile i festeggiamenti per i 70 anni dalla Liberazione, coordinati dal Comitato 25 Aprile.

Non solo il tradizionale corteo previsto per il giorno della festa della Liberazione dal nazifascismo ma una serie di dibattiti, incontri nelle scuole con partigiani e antifascisti, mostre, concerti e presentazioni di libri animeranno a Cagliari e in alcuni centri della provincia i giorni che precedono e che seguono il 25 aprile, ricorrenza di cui quest’anno si celebra il 70° anniversario. A coordinare il cartellone, ricco di quasi trenta iniziative, è il Comitato 25 Aprile che riunisce da anni una quarantina tra gruppi, associazioni, sigle sindacali, e il cui obiettivo è quello di tenere viva, soprattutto tra le giovani generazioni, la memoria della lotta al nazifascismo e rinnovare l’impegno a favore dei principi di libertà, di democrazia e di partecipazione.

I primi due appuntamenti sono previsti per lunedì 13. A Monserrato alle 11.30 presso la Casa della Cultura, via Giulio Cesare 37, per gli alunni delle scuole medie verrà proiettato il film “Zuddas” di Valeria Patanè, dedicato all’antifascista monserratino Giuseppe Zuddas, morto sul fronte della guerra civile spagnola. Organizzano la sezione Anpi di Monserrato e il Comune.

Alla stessa ora ma all’Istituto Meucci di Cagliari, gli studenti incontreranno il comandante partigiano Nino Garau. Cagliaritano, classe 1924, Garau con il nome di battaglia di “Geppe”, fu catturato e torturato dai nazisti, riuscì a fuggire e a guidare la liberazione della Quinta Zona modenese. Organizza l’Anpi di Monserrato.

Doppio appuntamento per mercoledì 15. A Monserrato, a partire dalle 11.30, ancora una iniziativa dedicata alle scuole e organizzata sempre dall’Anpi in collaborazione con il Comune. Presso la Casa della Cultura (via Giulio Cesare 37), l’attore Maurizio Mezzorani, accompagnato da un gruppo di musicisti capitanati da Mauro Palmas, porta in scena per gli studenti delle quinte dell’Istituto Scano e dell’Istituto Alberghiero di Monserrato, lo spettacolo “Partigiani fratelli maggiori”, ispirato ad un testo di Gianfranco Macciotta.

“Immagini di guerra e conoscenza storica” è invece il tema che a partire dalle ore 16 sarà trattato nella sala della Biblioteca Universitaria di via Università 32 a Cagliari, dallo storico Antonio Brusa, docente all’Università di Bari ed esperto di didattica della storia. Organizza il Cidi, il Centro di Iniziativa Democratica degli Insegnanti.

Il professor Brusa sarà inoltre giovedì 16 a Cagliari per un incontro con gli studenti dell’Istituto Tecnico Martini sul tema “La storia vista dal XXI secolo e il laboratorio del tempo presente”.

Ma la giornata del 16 sarà contrassegnata anche da due appuntamenti di spettacolo. Alle 18 a Monserrato, alla Casa della Cultura, Fabrizio Raccis porta in scena il recital “Penne armate”, letture sui temi dell’antifascismo e della Resistenza, della Pace e della guerra, organizza il Comune.

Alle 21 invece a Cagliari, nella sala della Cineteca Sarda, in viale Trieste 126, va in scena lo spettacolo “E cademmo, nel campo, come rose”, di e con Valentina Picciau, con video di Cristiano Sorrentino e musiche Gianrico Manca. Lo spettacolo rientra nel cartellone “Resistenze, storie di vita e di liberazione”, organizzato dall’associazione Antonio Gramsci di Cagliari e dalla biblioteca popolare “L’albero del riccio”.

“La Resistenza tricolore, l’apporto dei militari nella Resistenza e nella guerra di Liberazione” è invece il tema dell’incontro organizzato dall’Uaps (Unione Autonoma Partigiani Sardi) venerdì 17 a partire dalle 17.30 presso la Sala della Società degli Operai in via XX Settembre 80 a Cagliari. Dopo l’introduzione del presidente della Uaps Franco Boi, Rodolfo Mori Ubaldini degli Alberti La Marmora (presidente regionale dell’associazione Granatieri di Sardegna) svilupperà il tema “Le Forze Armate italiane nella Resistenza”. Seguiranno gli interventi di Marco Sini (presidente del Comitato provinciale di Cagliari dell’Anpi) e di Carlo Dore (presidente Anppia Sardegna).

Due sono invece gli appuntamenti previsti per sabato 18 aprile. Il primo a Cagliari, dove alle 11.15, nei locali del Liceo Siotto Pintor in viale Trento, verrà inaugurata la mostra sui crimini antifascisti a cura dell’Uaps. Seguirà per gli studenti la proiezione di un documentario “Un antifascista europeo: Gerhard Hoffmann” e un dibattito al quale parteciperanno Francesco Feliziani (direttore dell’Ufficio Scolastico regionale), Peppino Loddo (dirigente scolastico del Liceo Siotto), Marco Sini (presidente Anpi provinciale di Cagliari), Carlo Dore (presidente dell’Anppia Sardegna), Franco Boi (presidente della Uaps) e Rodolfo Mori Ubaldini degli Alberti La Marmora (presidente regionale dell’associazione Granatieri di Sardegna).

Sabato 18 la seconda iniziativa sarà a Villasor e vedrà protagonisti in due momenti distinti due straordinari protagonisti: il comandante partigiano Nino Garau e il deportato Giorgio Thalmassons. Nato a Gorizia nel 1926, Thalmassons vive da anni a Decimomannu e da giovane, accusato di sostenere la Resistenza, fu catturato dai nazisti e deportato nel campo di lavoro di Eisenerz. Thalmassons porterà la sua testimonianza nel corso di una iniziativa che si terrà a partire dalle 10 presso il Teatro Parrocchiale, e che sarà aperta dallo spettacolo “Il velo”. Interverrà anche il ricercatore storico Maurizio Riccitelli.

Sempre a Villasor ma al Castello Siviller, a partire dalle 17.30, dopo l’intervento del coro della scuola primaria “Su Sonadori”, verrà proiettato il documentario sul comandante partigiano Nino Garau “Geppe e gli altri”. Al dibattito che seguirà prenderanno parte, insieme allo stesso Garau, il sindaco di Villasor Walter Marongiu, l’assessore comunale alla cultura Gloria Podda, uno degli autori del documentario Walter Falgio, il presidente del comitato provinciale dell’Anpi di Cagliari Marco Sini, in una serata dedicata al ricordo dei partigiani di Villasor Luigi e Rinaldo Pusceddu. Organizzano le iniziative il Comune, la Pro Loco di Villasor e l’Anpi.

Martedì 21 una nutrita delegazione di rappresentanti di associazioni e di studenti di Cagliari e provincia parteciperà a Nuoro alla manifestazione regionale promossa dall’Anpi e dalla presidenza del Consiglio regionale con la partecipazione dell’Anci Sardegna. all’iniziativa, voluta per ricordare anche in Sardegna ai massimi livelli istituzionali, il settantesimo anniversario dalla Liberazione, interverrà anche il presidente nazionale dell’Anpi Carlo Smuraglia.

A lungo si è pensato che in Sardegna non ci fossero stati episodi di Resistenza, una convinzione che ora vacilla a causa di nuovi studi storiografici che stanno rivalutando gli scontri armati avvenuti subito dopo l’armistizio a La Maddalena, Oristano e Macomer. “La Resistenza in Sardegna” è il tema del convegno organizzato dall’Anpi mercoledì 22 aprile, a partire dalle 18.00 nella sala conferenze della Fondazione Banco di Sardegna, in via san Salvatore Da Horta a Cagliari. All’iniziativa, coordinata dal giornalista e vicepresidente del comitato provinciale dell’Anpi di Cagliari Vito Biolchini, interverranno Aldo Borghesi (dell’Istituto per la Storia dell’Antifascismo e dell’Età contemporanea nella Sardegna centrale), Salvatore Sanna (studioso e ricercatore di La Maddalena) e Gian Luigi Deiana (Casa Gramsci Ghilarza).

 

La grande storia si compone di tanti piccoli tasselli, vicende locali che riescono a raccontarci i drammi, gli eroismi e gli ideali di una generazione che ha combattuto fascismo e nazismo. “Antifascisti, Partigiani e Deportati. Appunti di storie monserratine” è il titolo del volume scritto da Marco Sini (presidente del Comitato provinciale dell’Anpi di Cagliari e già sindaco del comune di Monserrato), edito dalla Cuec e che verrà presentato giovedì 23 aprile a partire dalle 18 nella Casa della Cultura, in via Giulio Cesare 37 a Monserrato. Insieme all’autore, parteciperanno all’incontro (moderato dal presidente della sezione Anpi di Monserrato Piero Carta) il vicesindaco di Monserrato Marco Sacceddu, lo studioso Aldo Borghesi, il giornalista Pietro Picciau e il direttore della Fondazione Sardinia e studioso della storia del sardismo Salvatore Cubeddu.

 

Sempre giovedì 23, ma a Cagliari, nella sede dell’associazione Gramsci in via Doberdò 101, alle 21 si proietta il film “Non ci è stato regalato niente. Storia di una donna partigiana” di Eric Esser (ingresso libero con tessera FICC due euro, gratis per gli studenti) Il film è un ritratto di Annita Malavasi, partigiana durante l’occupazione tedesca in Italia nella seconda guerra mondiale col nome di battaglia “Laila” nonché una delle poche donne comandanti nella Resistenza, poi sindacalista. Introduce la proiezione Alessandro Ruggeri, organizzano l’associazione Antonio Gramsci di Cagliari e la biblioteca popolare “L’albero del riccio”.

 

Venerdì 24 aprile, vigilia della festa della Liberazione, si inaugura alle 18 nel centro d’arte “Il Ghetto” di Cagliari (via Santa Croce 18) la mostra “Vittore Bocchetta. Vita e Arte di un antifascista”, una personale dedicata ad uno straordinario testimone del Novecento. Nato a Sassari nel 1918 ma cresciuto a Cagliari, trasferitosi a Verona dove diviene a membro del CLN cittadino, incarcerato in Italia, viene deportato nei lager nazisti di Flossenburg ed Hersbruck. Alla fine della guerra, tornato in Italia, intraprende la carriera di artista prima in America Latina, poi di accademico negli Stati Uniti (ha insegnato spagnolo e letteratura comparata in diverse università). Bocchetta ha raccontato le sue vicende in numerosi libri, mostrando così anche il suo talento letterario.

La mostra “Vittore Bocchetta. Vita e Arte di un antifascista” (curata da Emanuela Falqui) è divisa in due sezioni; la prima parte è dedicata all’attività sulla memoria storica e riprende le fila dell’opera letteraria,“Prima e dopo ‘quadri’ 1918-1949”, un’autobiografia accompagnata da una serie di disegni, collage che ritraggono diversi episodi della resistenza a Verona, il carcere, la tortura, gli interrogatori, il lager e la liberazione; la seconda parte riguarda il periodo statunitense, durante il quale ha lavorato intensamente sperimentando forme e materiali diversi nel suo atelier di Chicago. In America è stato invitato ad esporre in diverse città; definito dalla critica “Uomo del Rinascimento”, ha realizzato diversi monumenti pubblici. Nel 1989 è considerato tra gli artisti più amati per la scultura “Mother Earth” presso il Chicago Public Library Cultural Center. Oggi alcune sue opere sono catalogate e tutelate tra i monumenti della Smithsonian Institution.

Grazie al prezioso archivio conservato dal nipote cagliaritano di Vittore, Alberto Bocchetta, saranno inoltre visibili una serie di documenti, lettere, articoli, fotografie che raccontano alcuni momenti salienti dalla vita dell’artista.

Nel corso dell’inaugurazione verrà proiettato il documentario del 2007 su Vittore Bocchetta “Wider das Vergessen / Non dimenticare” di Claus Dobberke e Stefan Mehlhorn.

Bocchetta non sarà presente il giorno dell’inaugurazione ma sarà invece protagonista di un incontro sabato 2 maggio, al Ghetto, a partire dalle ore 17.30.

La mostra “Vittore Bocchetta. Vita e Arte di un antifascista” resterà aperta fino al 17 maggio (dal martedì alla domenica dalle 9 alle 20; lunedì riposo), ed è promossa dal Comitato 25 Aprile, dal Comitato provinciale dell’Anpi di Cagliari, dall’Uaps, dall’Anppia e dall’associazione Asibiri, con il patrocinio del comune di Cagliari e l’organizzazione di Emanuela Falqui, Andrea Mameli e Alberto Bocchetta.

Venerdì 24 aprile a Quartu Sant’Elena l’associazione Chenàbura organizza l’incontro su “Emilio Lussu e le leggi razziali”, rivolto prevalentemente agli studenti. Appuntamento alle 11.30 nella sala del Consiglio comunale.

Sabato 25 aprile, giorno in cui si celebra la festa nazionale della Liberazione, a Cagliari si terrà il tradizionale corteo con la partecipazione di gruppi, associazioni, sindacati e rappresentanti delle istituzioni. Il via sarà come sempre da piazza Garibaldi, la conclusione in piazza del Carmine, con una tappa al Parco delle Rimembranze di via Sonnino dove verrà deposta una corona in memoria dei caduti e dove i rappresentanti delle istituzioni terranno i loro interventi.

A salire sul palco di piazza del Carmine, a conclusione della mattinata, saranno invece soprattutto gli studenti delle scuole primarie, medie e superiori cittadine, che celebreranno la festa della Liberazione con la lettura di testi da loro elaborati.

Nel pomeriggio del 25 aprile si terranno iniziative a Quartu (piazza Sant’Elena), a San Nicolò Gerrei e a Monserrato, dove alle ore 18 ci sarà una Messa in suffragio presso la chiesa di Sant’Ambrogio, la deposizione di una corona al Monumento ai Caduti e la posa di una targa commemorativa presso la facciata della casa dove nacque e visse l’antifascista Giuseppe Zuddas.

A Cagliari il pomeriggio e la sera del 25 aprile saranno invece all’insegna dello spettacolo. Alle 18, al Teatro “La Vetreria” di Pirri, l’attore Maurizio Mezzorani, accompagnato da un gruppo di musicisti capitanati da Mauro Palmas, porta in scena “Partigiani fratelli maggiori”, ispirato ad un testo di Gianfranco Macciotta.

A partire dalle 20.30 si torna invece in piazza del Carmine a Cagliari dove la giornata di festa si chiuderà con un concerto d’eccezione della cantante jazz Francesca Corrias accompagnata dal suo quartetto.

Le iniziative per il 70° anniversario della Liberazione non si fermano il 25 aprile. Mercoledì 29 il Cid (Centro di Iniziativa Democratica), l’Anpi e la municipalità di Pirri organizzano l’incontro “Antifascismo e antifascisti a Pirri”, con la partecipazione della presidente della Municipalità Luisella Ghiani, dello storico Gianluca Scroccu, di Carlo Arthemalle (Cid) e di Marco Sini (presidente Anpi provinciale Cagliari).

Le ultime due iniziative ricomprese nel cartellone delle celebrazioni per il 70° anniversario della liberazione si terranno nel mese di maggio. Venerdì 8, giorno in cui si ricorda la fine della seconda guerra mondiale, nella sala della Società degli Operai in via XX Settembre 80 a Cagliari, la Uaps organizza la presentazione del libro di Giuseppe e Giampaolo Nonnis “I tre mesi che sconvolsero l’Italia (luglio-settembre 1943): documenti inediti dei Servizi di Informazione Militari Italiani”.

Lunedì 11 maggio, sempre a Cagliari ma con l’organizzazione dell’Anpi, si conclude il ciclo dal tema “Donne Resistenti madri della Costituzione”. A ricordare Teresa Noce (resistente, deportata, componente dell’Assemblea Costituente, segretaria nazionale della Cgil Tessili) in una serata dal titolo “Vivere in piedi” sarà Valeria Fedeli, vice presidente del Senato, ex segretaria nazionale della Cgil Tessili e studiosa di Teresa Noce. Appuntamento nella Biblioteca universitaria di via Università 32 a partire dalle 16.30. Coordina l’incontro Luisa Sassu.