22 November, 2024
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La Madonna di Fatima questa mattina ha visitato lo stabilimento Eurallumina di Portovesme. I lavoratori e i loro  familiari hanno accompagnato la visita e l’incontro, come previsto in caso di maltempo, si è svolto nella sala mensa. Dopo il saluto dell’amministratore delegato Luca Vincenzi e di Antonello Pirotto, per la RSU e i lavoratori, che hanno donato come ex voto un casco simbolo di lavoro e di lotta per il riconoscimento di questo diritto. E’ seguita una toccante cerimonia con la benedizione del pane da parte del parroco della chiesa della parrocchia di Santa Maria d’Itria, don Giulio Demontis, e la successiva distribuzione ai presenti.

 

 

 

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E’ tutto pronto, a Portoscuso, per l’arrivo della Madonna Pellegrina di Fatima. È una grande occasione di Missione Evangelica per Portoscuso. «Se la Chiesa ha accolto il messaggio di Fatima è perché custodisce una verità e una chiamata che sono il contenuto del Vangelo stesso – afferma il Parroco Don Giulio Demontis rifacendosi alle parole di San Giovanni Paolo II -. La Madonna di Fatima ci fa visita per ricordarci, fare memoria, delle Parole di Gesù, contenute nel Suo Vangelo. Non segreti, ma messaggi “forti” che riscopriremo di giorno in giorno, attraverso la recita del S.Rosario,la celebrazione Eucaristica, l’ascolto della parola, l’adorazione, il silenzio e le fiaccolate;  sono tutti strumenti e segni che la Chiesa ci propone come sicure strade per accedere alla tenerezza di Dio, di cui Maria è segno di esemplare sicurezza».

La statua della Madonna di Fatima è il calco identico della prima statua pellegrina costruita nel 1947 sotto le strette indicazioni di suor Lucia.

Questa statua è sempre in pellegrinaggio dalla Russia ai Paesi dell’est Europa e, in alcuni mesi dell’anno, come in questo caso in Italia e nello specifico in Sardegna, a Portoscuso, territorio della diocesi di Iglesias. Il culto di Fátima veniva diffondendosi in Europa, insieme al rito della consacrazione al Cuore Immacolato di Maria raccomandato dalle apparizioni portoghesi. Ciò contribuì decisamente all’espansione della devozione mariana e al successo della Peregrinatio Mariae.

In Italia la prima Madonna pellegrina visitò i centri dell’arcidiocesi di Udine in un lungo itinerario triennale, sotto il nome di Crociata mariana della Madonna missionaria (1946-1949). Fu tuttavia con la Peregrinatio Mariae dell’arcidiocesi di Milano (1947-1949) che il rito assunse la denominazione corrente e si estese rapidamente a tutto il paese. Dopo numerosi pellegrinaggi locali, l’evento abbracciò l’intera nazione con un grande pellegrinaggio della Madonna di Fátima, concluso con la consacrazione dell’Italia.Questi pellegrinaggi, ancora oggi, sono momenti di aggregazione delle comunità parrocchiali in cui si vivono momenti intensi di suppliche e preghiere alla Vergine.

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Sono 30 i bambini tra i 7 e 10 anni che, a Portoscuso, trascorreranno una parte delle loro vacanze agostane partecipando alla “piccola scuola alberghiera”, un progetto ideato dal parroco della Parrocchia Vergine d’Itria, don Giulio Demontis, per insegnare ai più piccoli la gestione delle responsabilità, la convivenza e la condivisione, il lavoro in team e il rispetto dei ruoli, trasmettendo il valore del denaro e del cibo, all’interno di un luogo tanto importante per la comunità, qual è la scuola.

Dai ieri, lunedì 6 agosto, fino al 27, per 3 giorni a settimana (lunedì, mercoledì e venerdì), i piccoli, in una sorta campo scuola al coperto, passeranno parte del loro tempo libero a imparare a fare la spesa, valutando costi e quantità di beni da comprare con un occhio al borsellino e al risparmio, a cucinare primi, secondi e dolci, proponendo le pietanze a tavola ai propri compagni e ai genitori ma anche contribuendo a tenere in ordine i locali che li ospitano.

Ovviamente non mancherà il divertimento con le pizzate e le escursioni ai parchi acquatici.

L’attività quotidiana dai ragazzi si svolgerà su 4 turni: la mattina faranno la spesa acquistando i prodotti locali, successivamente cucineranno, poi serviranno i “clienti” loro compagni e genitori, chiamati a degustare le pietanze preparate dai piccoli “chef”, infine, laveranno i piatti e riordineranno cucina e refettorio. Nel pomeriggio spazio ai giochi in comune e alla realizzazione di dolci da pasticceria, che verranno distribuiti e consumati a casa. I piccoli cuochi e maître, la stessa attività la svolgeranno anche su una barca che sarà a loro disposizione.

Già pronta la lista dei piatti che saranno preparati: pasta alla carbonara, frittata di zucchine, mela al gelato, pennette al pesto, spezzatino di vitellone, budino, lasagne al forno, polpette al sugo.

Il tutto avverrà sotto il controllo e la supervisione degli adulti e nel rispetto delle norme igieniche e di sicurezza.

Per informazioni:

–         Don Giulio Demontis: 3477331479

–         Federico Marini: 3384868726

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Sabato 27 gennaio 2018, a Portoscuso, è stata una giornata carica di ricordi, emozioni ed incontri per il 70° anniversario della scuola dell’infanzia paritaria parrocchiale “San Vincenzo”. La scuola, conosciuta e cara ai portoscusesi come l’asilo delle suore, è una realtà della parrocchia Vergine D’Itria, nella quale il parroco è il rappresentante legale.

Unitamente a tutto il personale della scuola, ai volontari e ai gruppi parrocchiali, si è messa in moto la “macchina” organizzativa, guidata dal parroco don Giulio Demontis.

La scuola dell’infanzia paritaria parrocchiale “San Vincenzo” è stata la prima scuola materna del paese che opera dagli anni ’40, voluta fortemente dall’allora parroco don Camillo Cincotti e sita in un luogo strategico del paese. E’ l’unica scuola cattolica presente a Portoscuso.

La giornata di festa è iniziata alle ore 10,00, con il discorso del parroco e della coordinatrice della scuola, la quale ha affermato che lo scopo della scuola materna è quello educativo e formativo per tutti i bambini di Portoscuso, teso a favorirne la crescita fisica, intellettuale, sociale, morale e religiosa, secondo i principi di una retta educazione umana e spirituale. La coordinatrice ha aggiunto che la scuola mantiene la concezione pedagogica e cristiana che la ispira, segue il documento legislativo “le indicazioni nazionali”  (ministero dell’Istruzione 2012). Alla fine degli interventi, è stato effettuato il taglio del nastro, seguito dall’inaugurazione della mostra fotografica denominata “70 anni insieme” che ripercorre tutta la vita di questa bella realtà. Per molti è stato un tuffo nel passato, rivedendo immagini dell’infanzia e ritrovandosi ancora una volta tra le mura della scuola.

Alle 16,00 l’incontro sul piazzale della scuola per la recita del Santo Rosario e la processione di San Vincenzo, accompagnato in prima fila dai bambini della “San Vincenzo”, dalle autorità e dalle associazioni operanti a Portoscuso, che ha percorso le vie cittadine. Al rientro nel salone scolastico, ha avuto inizio la solenne celebrazione eucaristica, presieduta da don Giulio che nell’omelia, oltre alla parola del giorno, ha esortato tutti a continuare a credere in questa realtà e ha tranquillizzato i presenti sostenendo che, nonostante le difficoltà, San Vincenzo, la Beata Caterina e Giuditta Cittadini continuano e continueranno a vegliare sulla scuola e a sostenere i piccoli alunni che l’hanno frequentata, che la frequentano e che la frequenteranno. Poi si è rivolto ai bambini, dicendo loro che sono la gioia, la speranza, il futuro delle nostre famiglie e della nostra comunità.

E’ stato importante anche l’intervento del sindaco Giorgio Alimonda che ha ribadito l’impegno dell’Amministrazione, teso a continuare a sostenere questa istituzione scolastica,  in quanto non solo ha visto crescere e ha formato diverse generazioni, ma anche perché è un punto di riferimento per le famiglie.

Terminati i momenti religiosi, i protagonisti sono diventati i piccoli alunni che hanno arricchito la serata con una bellissima e commovente recita, bravi e forti hanno resistito fino alla fine al ritmo intenso della giornata ed alla presenza di una folla numerosa.

Altro momento commovente è stato quello riservato alle testimonianze degli ex dipendenti ed ex alunni che hanno fatto sognare tutti con la genuinità dei tempi passati, il lavoro delle colonie estive, i corsi di taglio e cucito… etc.

I festeggiamenti per il 70° anniversario dell’istituzione della scuola hanno rappresentato l’occasione per l’intera cittadina di ritrovarsi e stringersi attorno a un pezzo di storia di Portoscuso, perché la scuola è stata ed è tuttora uno spazio privilegiato di crescita e di fede per i bambini che la frequentano.

Gli organizzatori hanno rivolto un ringraziamento a tutti coloro che hanno collaborato con la scuola, a tutti i genitori, al personale docente e non che nelle ultime settimane hanno contribuito per rendere la scuola più bella e colorata. E, infine, un ringraziamento particolare a don Giulio per il suo coraggio, la forza e la tenacia e a tutte le suore Vincenziane e orsoline di San Girolamo in Somasca che si sono succedute in questi anni e che hanno lavorato per il bene della scuola e di Portoscuso con zelo e piena dedizione.   

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Don Luigi Sulas, nato 49 anni a Carbonia, parroco della chiesa di San Narciso, a Serbariu, è il nuovo cappellano dell’Ospedale Sirai di Carbonia. Subentra a don Giulio Demontis, 46 anni, nominato alcune settimane fa nuovo parroco della chiesa della Vergine d’Itria, a Portoscuso, al posto di don Antonio Carta, 55 anni, nominato parroco della chiesa della Beata Vergine Addolorata, a Carbonia, in sostituzione a sua volta di don Gianni Cannas, 68 anni, nominato parroco della chiesa di San Carlo Borromeo, a Carloforte. Quest’ultimo, nell’Isola di San Pietro, ha preso il posto lasciato vacante da don Francesco Pau, 45 anni, nuovo parroco della Cattedrale di Santa Chiara, a Iglesias, al posto di don Antonio Mura, da un paio di mesi rettore del seminario regionale. Oltre alla nomina a cappellano dell’Ospedale Sirai, don Luigi Sulas ha ricevuto anche quella di parroco della chiesa San Camillo di Sirai che dividerà con quella della parrocchia San Narciso di Serbariu.

Il panorama delle nuove nomine nelle parrocchie della diocesi di Iglesias, si va via via completando. Don Giampaolo Cincotti, nato 46 anni fa a Carbonia, parroco della chiesa di Gesù Divino Operaio, a Carbonia, ha ricevuto anche la nomina ad amministratore parrocchiale della chiesa della Vergine delle Grazie di Barbusi, lasciata da don Giulio Demontis unitamente a quelle di parroco della chiesa di San Camillo e di cappellano dell’Ospedale Sirai.

Ad oggi resta da coprire solo un posto vacante, quello di parroco della chiesa di San Giovanni Battista, a Masainas, lasciato da don Bachisio Carta, 60 anni, nominato recentemente parroco della chiesa della Vergine delle Grazie di Palmas.

Ricordiamo le altre nomine recenti: Ignazio Porcu, 62 anni, è il nuovo parroco delle due chiese di Teulada, quella della Beata Vergine del Carmelo (lasciata da don Melchiorino Dore per aver raggiunto i limiti di età, 83 anni) e quella della chiesa di San Giovanni Battista.

Alla chiesa della Vergine della Neve, a Villamassargia, lasciata da don Ignazio Porcu, è stato nominato don Antonio Manunza, 48 anni, che ha lasciato a sua volta, le parrocchie di San Giuseppe Sposo della Beata Vergine di Villarios e Vergine delle Grazie di Palmas. A Villarios è arrivato don Gabriele Culurgioni, amministratore parrocchiale.

Don Antonio Rubiu, 66 anni, già parroco della chiesa di San Giuseppe Artigiano, a Iglesias, è stato nominato anche nella chiesa della parrocchia di San Benedetto Abate, sempre a Iglesias; don Franco Pometti, 74 anni, già parroco della chiesa di San Paolo Apostolo, a Iglesias, guida ora anche la chiesa del Sacro Cuore di Gesù, sempre a Iglesias e, in entrambe le parrocchie, ha come vice parroco don Maurizio Mirai.

Don Giuseppe Tilocca, 48 anni, infine, è stato nominato Vicario Episcopale per la Pastorale.

Don Luigi Sulas.

Don Luigi Sulas.

Don Giampaolo Cincotti.

Don Giampaolo Cincotti.

Don Luigi Sulas.

Don Luigi Sulas.

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Giulio Demontis 66 copia

Don Giulio Demontis, 46 anni, originario di Giba, ordinato sacerdote il 26 aprile 2003, è il nuovo parroco della chiesa della Vergine d’Itria di Portoscuso. E’ stato chiamato a ricoprire il vuoto lasciato da don Antonio Carta, 55 anni, nominato parroco della chiesa della Beata Vergine Addolorata, a Carbonia. Giulio Demontis lascia la chiesa della Vergine delle Grazie di Barbusi e la Cappella dell’ospedale Sirai di Carbonia.

La nomina di Giulio Demontis a parroco della chiesa della Vergine d’Itria di Portoscuso arriva dopo una serie di nomine iniziata con quella di don Antonio Mura, 53 anni, parroco della Cattedrale di Iglesias, a rettore del seminario regionale, decisa due mesi fa dalla Conferenza Episcopale Sarda, sostituito da don Francesco Pau, 45 anni, parroco della chiesa di San Carlo Borromeo, a Carloforte. Nell’Isola, al posto di Francesco Pau, è arrivato don Gianni Cannas, 68 anni, parroco della chiesa della Beata Vergine Addolorata, a Carbonia, dove è stato nominato don Antonio Carta, 55 anni, parroco della chiesa della Vergine d’Itria, a Portoscuso, ora sostituito da don Giulio Demontis.

Ignazio Porcu, 62 anni, parroco della Vergine della Neve, a Villamassargia, è stato nominato a Teulada, al posto di don Melchiorino Dore che, a 83 anni, è andato in pensione, ed ha assunto sia la guida della chiesa della Beata Vergine del Carmelo (lasciata da don Dore) sia quella della chiesa di San Giovanni Battista.

Alla guida della parrocchia della Vergine della Neve, a Villamassargia, è stato nominato don Antonio Manunza, 48 anni, che ha lasciato le parrocchie di San Giuseppe Sposo della Beata Vergine di Villarios e Vergine delle Grazie di Palmas. A Villarios è arrivato don Gabriele Culurgioni, amministratore parrocchiale; a Palmas il nuovo parroco è don Bachisio Carta, 60 anni, che ha lasciato la parrocchia di San Giovanni Battista di Masainas, dove non è stato ancora nominato il successore.

Don Antonio Rubiu, 66 anni, già parroco della chiesa di San Giuseppe Artigiano, a Iglesias, è stato nominato anche nella chiesa della parrocchia di San Benedetto Abate, sempre a Iglesias; don Franco Pometti, 74 anni, già parroco della chiesa di San Paolo Apostolo, a Iglesias, guida ora anche la chiesa del Sacro Cuore di Gesù, sempre a Iglesias e, in entrambe le parrocchie, ha come vice parroco don Maurizio Mirai.

Don Giuseppe Tilocca, 48 anni, infine, è stato nominato Vicario Episcopale per la Pastorale.

Sono stati consegnati ieri mattina nella Chiesa di Gesù Divino Operaio, agli operatori della Caritas Diocesana, i giocattoli donati da tanti cittadini solidali a favore dei bambini poveri del territorio nell’ambito dell’iniziativa della segretaria sindacale FSM-CISL. Hanno partecipato in tanti all’iniziativa di grande solidarietà, durata due settimane: Rino Barca, Enea Pilloni, Massimo Cara, Claudia Mariani, Giuseppe Puddu, Franco Sanna, Gianluca Caria, Katiuscia Solinas, Cristina Bullegas, Remo Fantin, Simona Pabis, Marco Pisu, il delegato e responsabile della Caritas Giovanni Busia, Elio Acca, il sindaco di Carbonia Giuseppe Casti, l’assessore dei servizi sociali Maria Marongiu, il sindaco di Portoscuso Giorgio Alimonda, il consigliere regionale Ignazio Locci, la responsabile cittadina di Sel Laura Pilloni, il responsabile della Pastorale per il lavoro Don Salvatore Benizzi, il responsabile cittadino delle Caritas Don Giulio Demontis, il parroco di Gesù Divino Operaio, Don Giampaolo Cincotti, i lavoratori Meridiana che hanno spedito 1.200 giocattoli che uniti a quelli già raccolti permetteranno di accontentare gran parte dei bimbi poveri dell’intero territorio.

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