“Riomurtas” domenica a S’Arcu e is forros, sito archeologico di Villagrande Strisaili, per il #NurArcheoFestival.
Proseguono gli appuntamenti con il #NurArcheoFestival – intrecci nei teatri di pietra, la fortunata iniziativa che ha visto la luce sei anni fa per iniziativa de #Il Crogiuolo di Mario Faticoni, domenica 31 agosto 2014, alle ore 1900, presso il sito archeologico di S’Arcu e is forros, a Villagrande Strisaili (OG), andrà in scena “Riomurtas. Una storia di guerra, amore e nessuna scelta”.
Tratto da una storia vera rielaborata da Anselmo Spiga, lo spettacolo è firmato da Giacomo Casti, autore della scrittura scenica e regista. In scena Giulio Landis, con lui i compositori delle musiche originali, eseguite dal vivo, Massimo Sciola, Daniele Landis, Giovanni Mameli, Daniele Ucchesu. Lo spettacolo, prodotto da Antas Teatro, sarà preceduto da una visita guidata al sito a cura della #cooperativa Irei. La visita inizierà alle ore 18.00.
#Rio Murtas è lo scenario di questa cupa vicenda di guerra. Durante gli anni culminanti della Seconda Guerra Mondiale è un piccolo mondo composto da minatori, soldati richiamati, familiari dei lavoratori e qualche avventuriero. È in questo universo che si compie la vicenda terribile di un uomo e di una donna, sua moglie, persone comuni vittime di un assurdo destino e costretti ad una tremenda e inaspettata reazione. Nell’attesa che una guerra mondiale finisca, una coppia si trova a fare i conti con il peggiore dei propri incubi, costretta a fare ricorso a tutta la propria disperazione per sopravvivere e proteggere il bene più prezioso: il proprio amore.
Proseguendo il lavoro iniziato esattamente cinque anni fa con lo spettacolo “A spasimo di schianti”, di cui la prima versione di “Riomurtas” era parte, la compagnia Antas Teatro porta avanti il proprio lavoro di recupero e tutela di storie sepolte dal tempo e dal dolore, scoprendo che spesso le cose sono assai più complicate di quanto non appaiano.
La nuova versione di “Riomurtas”, fortemente voluta dall’attore-regista Giulio Landis, prende vita da una serie di ipotesi che hanno portato nuova luce sul mistero di questa cupa vicenda di guerra.
Alcuni anni fa, il drammaturgo di Antas Teatro, il mai troppo compianto Anselmo Spiga, apprese dalla viva voce del protagonista, un anziano sansperatino, questa storia di guerra, di amore e di dolore, rimanendone profondamente colpito e decidendo di raccontarla in chiave scenica.
A distanza di anni, per una serie di coincidenze, la compagnia ha proseguito le ricerche su questo episodio, cercando la verità storica intorno ad un episodio che, oggi, presenta più di un punto oscuro. Nonostante un lungo lavoro d’archivio al momento non risultano tracce precise e inoppugnabili di questa vicenda, così come venne raccontata oralmente dal protagonista. Attraverso un lavoro documentaristico e di inchiesta svolto sul territorio, dalla memoria collettiva del paese di Rio Murtas e di Narcao, hanno iniziato ad affiorare le memorie di un anno terribile, del racconto delle violenze subite da alcune donne, di un momento storico confuso e di smarrimento come sono stati gli ultimi anni della seconda guerra mondiale…
Grazie anche alle riprese video di Ennio Madau, che proponendo alcune testimonianze di oggi permettono di contestualizzare meglio il periodo e il territorio – territorio di una bellezza straordinaria, per inciso- questa storia non perde nulla del proprio valore terribile e universale e, seppur all’interno di un’ipotesi di veridicità – da un punto di vista scenico non fondamentale, chiama ognuno di noi a confrontarsi con le proprie paure e le proprie speranze, per uscirne più forti nei valori e negli affetti.