22 December, 2024
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«Un’altra edizione della Mostra del libro di Macomer si è conclusa con un’importante partecipazione di pubblico»: lo ha detto l’assessore regionale alla Pubblica Istruzione Giuseppe Dessena, tracciando il bilancio della diciassettesima edizione della manifestazione che si è chiusa domenica con una sorpresa: la presenza alle ex Caserme Mura del grande paroliere Giulio Rapetti Mogol. L’artista, accolto dall’assessore Giuseppe Dessena, dal sindaco di Macomer Antonio Onorato Succu e dall’assessore comunale alla cultura Tiziana Atzori, è intervenuto in mattinata salutando il folto pubblico presente nel Padiglione Filigosa nel corso della presentazione del libro “El Finga” dell’autore tunisino Anis Ezzine. Per la manifestazione, promossa e organizzata dall’assessorato regionale della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e dal comune di Macomer d’intesa e con la collaborazione progettuale dell’AES (Associazione Editori Sardi), insieme al Centro Unla e a Verbavoglio Libreria Emmepì, è stato un ulteriore riconoscimento del suo valore. In quattro giorni sono stati, infatti, oltre settanta gli appuntamenti, uniti dal tema “Mediterraneo: racconti di cultura e libertà”.

«La dimostrazione della qualità della manifestazione è rappresentata, tra l’altro – ha aggiunto Giuseppe Dessena – anche dalle numerose edizioni che si sono ripetute negli anni e che la vedono quasi ‘maggiorenne’. Per il futuro auspico una sempre maggiore collaborazione e programmazione dei temi da trattare, perché l’editoria e il libro sardo siano sempre più conosciuti nel territorio regionale e non solo.»

«Il bilancio dell’edizione della mostra del Libro appena conclusa è assolutamente positivo – ha confermato il sindaco di Macomer Antonio Onorato Succu -. Durante i quattro giorni della manifestazione i padiglioni delle Ex caserme Mura sono stati infatti costantemente frequentati, a dimostrazione della qualità di un progetto culturale che ha conosciuto momenti clou, come le presentazioni della danzatrice Simona Atzori, dello scrittore Giuseppe Catozzella e dell’autore tunisino Anis Ezzine». Per il sindaco “il comitato organizzativo locale quest’anno ha lavorato con largo anticipo, coinvolgendo maggiormente le scuole, ma molto può e deve essere ancora fatto. In prospettiva è, infatti, necessario istituzionalizzare la data (e siamo soddisfatti dalla rassicurazioni che ci sono giunte dall’assessore Dessena) ma anche rafforzare le sinergie con tutti i soggetti protagonisti della manifestazione. Per ottenere i risultati che Macomer merita è necessario che la macchina organizzativa della Mostra lavori tutto l’anno e siamo sicuri che dopo questa edizione, che ha sancito un ritorno nella manifestazione degli editori sardi, verrà rafforzata la volontà di procedere in maniera unitaria verso un progetto che renda la Mostra un appuntamento centrale nel calendario degli eventi culturali isolani e italiani».

Il ricordo commosso della figura di Giulio Angioni ha caratterizzato gli incontri AES nell’ultima giornata alla Mostra regionale del libro in Sardegna. Una giornata, quella del 29 aprile, arricchita in particolar modo da appuntamenti dedicati alla linguistica sarda per concludere in bellezza con il concerto “Limbas. Viaggio musicale nei lidi del Mediterraneo occidentale”, che ha chiuso in note il sipario dell’intera manifestazione.

La volontà e l’impegno verso una partecipazione costruttiva, secondo gli editori sardi hanno permesso di ottenere un cartellone ben definito nell’arco delle quattro giornate, con autori soddisfatti e, per alcune presentazioni, una buona presenza di pubblico. Ma un primo bilancio tracciato dall’AES per questa XVII edizione ci dice che occorre fare di più per un programma sempre più coordinato e armonico. «A diciassette anni dalla nascita della manifestazione bisognerà ancora adoperarsi per trovare una formula organizzativa stabile, che sappia soprattutto riconoscere agli Editori sardi quel ruolo centrale che potrà migliorarne l’assetto, rendendone chiara la finalità, oltre che favorire un lavoro di squadra armonico e ben mirato», ha detto la presidente dell’associazione Simonetta Castia.

Secondo l’AES sarebbe opportuna una calendarizzazione ottimale e una programmazione di più lungo respiro. «Aldilà dei dati di vendita e di partecipazione, che devono essere più soddisfacenti – hanno detto i vertici dell’Associazione – la Mostra del Libro ha confermato la presenza di alcune criticità. Occorre avviare tutti insieme una seria e ulteriore riflessione per migliorare un progetto di promozione del libro sardo che punti, in modo condiviso, a obiettivi di qualità».

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Sono Maurizio Torchio  con “Cattivi” (Einaudi) nella sezione narrativa e Mariagiorgia Ulbar con “Gli eroi sono gli eroi” (Marcos y Marcos) per la poesia, i vincitori del trentesimo Premio ” Giuseppe Dessì”. 

I loro nomi vanno ad affiancarsi a quelli di Piera Degli Esposti, insignita del Premio speciale della Giuria, e di Vinicio Capossela, Premio Speciale della Fondazione, nel trentennale del concorso letterario intitolato allo scrittore sardo (1909-1977).

I vincitori sono stati incoronati questa sera (domenica 20 settembre) a Villacidro nella cerimonia di proclamazione e premiazione presentata della giornalista Natascha Lusenti, con gli intermezzi musicali della cantante Francesca Corrias accompagnata dalla chitarra elettrica di Mauro Laconi e da Filippo Mundula al contrabbasso. La serata ha suggellato un’intensa settimana di incontri letterari, spettacoli e concerti che ha animato il centro del Medio Campidano dove Giuseppe Dessì ha trascorso l’infanzia e l’adolescenza, dedicandogli poi il suo romanzo più famoso, “Paese d’ombre” (Premio Strega nel 1972). 

Insieme all’importante riconoscimento, ai vincitori è stato assegnato un premio in denaro dell’importo di cinquemila euro, mentre gli altri finalisti – Antonia Arslan con “Il rumore delle per le di legno” (Rizzoli) e Antonio Scurati con “Il tempo migliore della nostra vita (Bompiani), per la Narrativa, Umberto Piersanti con “Nel folto dei sentieri”  (Marcos y Marcos) e Salvatore A. Sanna con “Fra le due sponde” (Il Maestrale), per la Poesia –  sono andati millecinquecento euro ciascuno.

A Maurizio Torchio (torinese, classe 1970) la giuria ha assegnato il premio della sezione Narrativa per “Cattivi” (Einaudi), romanzo sulla condizione di un ergastolano condannato per sequestro di persona e omicidio commesso in un carcere perché, come si legge nelle motivazioni, «se una crisi del romanzo e della pura narrazione oggi effettivamente c’è, Torchio ci dimostra che è possibile uscirne solo con una grande immaginazione gnoseologica, dentro una prosa – dentro un discorso né fiction, né saggio – che non si sa più che cosa sia».

 Nata a Teramo nel 1981, Mariagiorgia Ulbar vince il premio per la sezione Poesia con Gli eroi sono gli eroi (Marcos y Marcos). Come si legge nelle motivazioni: «Nel lungo ed intenso viaggio à rebours apprendiamo dettagli di città, vediamo fiumi che scorrono, litorali marittimi, treni in movimento verso capolinea reali e simbolici, creature che camminano, venti impetuosi che divorano, ma anche paesaggi sotterranei, «sprofondamenti, cunicoli, buchi» abitati da «salme» e «relitti». La sequenza dei testi rappresenta un moto continuo in direzione orizzontale e verticale, lungo una dimensione spaziale e temporale con continue soste ‘spaesate’ e inquiete su confini in cui sembra giocarsi la scommessa della conoscenza, dell’estasi e della caduta».

«Per unanime riconoscimento le sue regie e interpretazioni uniscono alla lucidità della lettura una singolare di forza di contestazione, una rabbia dissacrante che diviene ipso facto atto politico»: recita così uno stralcio della motivazioni del Premio Speciale assegnato dalla giuria del Dessì a Piera Degli Esposti, icona del teatro e del cinema, «per il grande talento, la serietà, la coerenza, la forza dissacrante della rivolta verso tutto quanto è precostituito».

Il Comitato Direttivo della Fondazione Dessì ha invece assegnato il Premio Speciale della Fondazione a Vinicio Capossela «per la sua capacità di testimoniare attraverso la propria produzione artistica la costante aspirazione dell’uomo all’elevazione della condizione umana mediante una conoscenza soggettiva basata su impressioni ed emozioni».

Con la scelta dei vincitori del concorso letterario si è concluso il lavoro svolto dalla giuria presieduta da Anna Dolfi (italianista dell’Università di Firenze, socia dell’Accademia Nazionale dei Lincei e tra le massime studiose dell’opera di Dessì), e composta da Mario Baudino, Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Massimo Onofri, Stefano Salis e dal presidente della Fondazione Dessì, Christian Balloi, che ha selezionato le due terne dei finalisti tra i 373 volumi giunti alla segreteria del premio (239 per la sezione narrativa, e 134 per la poesia).

Maurizio Torchio, Mariagiorgia Ulbar, Piera Degli Esposti e Vinicio Capossela vanno ad arricchire con il loro nomi l’albo d’oro del premio. Sandro Petroni, Nico Orengo, Laura Pariani, Diego Marani, Sandro Onofri, Salvatore Mannuzzu, Marcello Fois, Giulio Angioni, Michela Murgia, Niccolò Ammaniti, Salvatore Silvano Nigro tra i vincitori nella Narrativa; Elio Pecora, Maria Luisa Spaziani, Alda Merini, Giancarlo Pontiggia, Fabio Pusterla, Gilberto Isella tra i trionfatori alla voce Poesia. Tra i passati vincitori del Premio Speciale della giuria troviamo invece personalità di spicco della cultura italiana come Luigi Pintor, Sergio Zavoli, Alberto Bevilacqua, Francesco Cossiga, Arnoldo Foà, Marco Pannella, Piero Angela, Ascanio Celestini, Giulio Rapetti Mogol, Toni Servillo, mentre il Premio Speciale della Fondazione è stato assegnato solo in tre edizioni del concorso letterario: nel 201o a Cristiana Collu, a Paolo Grossi nel 2011 e a Pinuccio Sciola nel 2013.

Organizzato dalla Fondazione “Giuseppe Dessì” e dal comune di Villacidro col patrocinio del Consiglio regionale della Sardegna, dell’assessorato regionale della Pubblica istruzione, del ministero per i Beni e le Attività culturali e della Fondazione banco di Sardegna, il trentesimo Premio Dessì va in archivio con un bilancio decisamente positivo, come sottolinea il sindaco di Villacidro, Teresa Pani: «È stata un’edizione riuscitissima, con ospiti prestigiosi e un programma di grande spessore, premiato da un grande seguito di pubblico. Un’edizione degna del trentennale, un traguardo che contiamo di poter festeggiare ancora con una ‘coda’ invernale all’altezza della ricorrenza».

Sulla stessa lunghezza d’onda il pensiero di Christian Balloi, «soddisfatto non solo per il successo di pubblico, ma anche per la ritrovata collaborazione con altre associazioni e realtà, e in particolare con le scuole,  mentre restano come obbiettivo sia il potenziamento della struttura organizzativa del premio, basato in larga parte sul volontariato, sia l’incremento dell’attività complessiva della Fondazione Dessì», di cui è diventato presidente lo scorso inverno.

Maurizio Torchio e Mariagiorgia Ulbar (foto di Alessandro Loddi)

XXX Premio Dessì - Vinicio Capossela (s) Maurizio Torchio e Mariagiorgia Ulbar (foto di Alessandro Loddi).

XXX Premio Dessi - Piera Degli Esposti ric eve il premio speciale della giuria (s)  XXX Premio Dessì - Maurizio Torchio (a destra nella foto) (foto di Alessandro Loddi) (s) XXX Premio Dessì - Mariagiorgia Ulbar (a destra nella foto) (foto di Alessandro Loddi) (s)