A Dolianova la grande letteratura incontra la magia della musica e della parola.
[bing_translator]
A Dolianova la grande letteratura incontra la magia della musica e della parola, per un viaggio alla scoperta del mondo di Benvenuto Lobina e dell’immortale Omero, interpretati da Paola Atzeni e dalla straordinaria voce dell’attrice Iaia Forte. Appuntamento sabato 8 luglio, alle 21.30, alla Villa De Villa con il reading “Po cantu biddanoa”, interpretato da Paola Atzeni ed arricchito dalle musiche di Davide Crabu. Domenica 9, sempre alle 21.30, alla Villa De Villa, Iaia Forte sarà protagonista dello spettacolo “Odissea Penelope”, scritto e diretto da Giuseppe Argirò. Entrambe le serate, inserite all’interno del festival Street Books – Scrittori, lettori e libri a Dolianova, organizzato dall’associazione Circolo dei Lettori Miele Amaro con la direzione artistica di Gianni Stocchino, sono ad ingresso gratuito.
Liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Benvenuto Lobina, nel reading “Po cantu Biddanoa” Paola Atzeni (accompagnata dal musicista Davide Crabu) narra la storia di una Sardegna in guerra, di un popolo in frontiera, e del paese di Villanovatulo. Il piccolo centro del Sarcidano vive sofferente una quotidianità che si compie tra due guerre sanguinarie, due condanne per il popolo sardo che uccidono tanti giovani partiti per il bene della patria. La prima grande guerra non trattiene fortunatamente l’eroe Luisiccu. Ed è attraverso la sua storia che capiamo come gli avvenimenti nazionali e quelli sardi cambieranno politicamente ed economicamente un paese bizzarro, ricco di personaggi verosimili. “Po cantu Biddanoa” è un reading intenso, in cui sentimenti e paesaggi scorrono tra le parole di uno strepitoso romanzo, tra i più belli della letteratura sarda. Appuntamento sabato 8 luglio alle 21.30 alla Villa De Villa.
Un viaggio ironico e struggente attraverso i luoghi visitati da Ulisse e raccontati da Penelope, una riflessione sull’universo femminile e sul suo rapporto con la memoria. In “Odissea Penelope”, scritto e diretto da Giuseppe Argirò (appuntamento domenica 9 alle 21.30 alla Villa De Villa), con abile trasformismo vocale Iaia Forte veste i panni dei personaggi, coinvolgendo gli spettatori nel gioco teatrale delle metamorfosi. Fra musica e parole, lo spettacolo è così un concerto teatrale appassionante, dove gli eroi omerici, privati della loro antichità, diventano grotteschi, brillanti, moderni e profondamente umani.
In “Odissea Penelope” un’attrice di grande talento diventa in scena un’interprete eccellente di tutte le istanze di un mondo femminile che voglia discutere in maniera costruttiva alternando momenti di riflessione, di ironia, di drammaticità di tutti i temi che spesso non possono essere affrontati perché ritenuti marginali in una società in cui l’immagine della donna non è sempre pari alla sua intelligenza, alla sua carica innovativa, alla sua profondità psicologica.
Penelope, pensando alle vicende di Troia baluardo dell’Asia minore, non può non riflettere su un conflitto etnico di scottante attualità come quello tra oriente e occidente. La drammaturgia si snoda quindi tra diversi motivi quali la solitudine della donna che deve gestire un mondo che non conta di fronte al potere sociale, politico, economico, di una società fondata dagli uomini; la violenza e la sopraffazione che le parti sociali più deboli sono costretti a subire; e infine la memoria che in questo caso, Penelope donna, è costretta suo malgrado a tramandare perché nessuno possa dimenticare.
Ed è proprio attraverso la memoria che si consuma la violenza. Le donne devono convivere con il loro dolore muto e silenzioso, un dolore che non possono nemmeno rimuovere e che sono costrette, quando è possibile, a trasformare in parole che trovano la loro necessità di essere, nell’unica forma di rappresentazione possibile: il teatro.