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Per il settimo anno consecutivo parte la campagna “MA IL MARE NON VALE UNA CICCA?” promosso dall’associazione ambientalista Marevivo. E per il terzo anno consecutivo anche il Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena parteciperà all’iniziativa nazionale che prevede, nello stesso weekend, la distribuzione di 120.000 posacenere su oltre 450 spiagge italiane, comprese le Aree Marine Protette.
Il weekend dell’1 e del 2 agosto, infatti, lungo gli 8mila km di coste italiane mille volontari saranno impegnati nella distribuzione di 120 mila posacenere tascabili, lavabili e quindi riutilizzabili. Un’iniziativa che permetterà di risparmiare al mare una fila di mozziconi che, percorrendo la dorsale adriatica, lega il Veneto all’Abruzzo, coprendo una distanza di oltre 550 km.
Come ogni anno, la campagna è promossa dall’associazione Marevivo in collaborazione con JTI (Japan Tobacco International), con il supporto del Sindacato Italiano Balneari, il sostegno del Corpo delle Capitanerie di Porto e il patrocinio del ministero dell’Ambiente. Testimonial dell’edizione 2015 è Federica Pellegrini, oro olimpico a Pechino 2008 e prima nuotatrice italiana a vincere la medaglia dal metallo più prezioso ai Giochi, che dopo aver dimostrato un feeling davvero speciale con il mondo dell’acqua ha deciso di sostenere la campagna, condividendo l’impegno di Marevivo a difesa del mare italiano.
Saranno 49 le località della Sardegna coinvolte nell’iniziativa. Il Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena vedrà i volontari impegnati nelle spiagge libere Bassa Trinita, Due Mari e Relitto a Caprera, Cala Corsara a Spargi.
«L’iniziativa di oggi – spiega il presidente del Parco, Giuseppe Bonanno – si inserisce nell’ambito delle azioni volte a sensibilizzare i fumatori. L’Ente Parco quest’anno ha già avviato una distribuzione massiccia di posacenere da tasca che vengono distribuiti gratuitamente negli uffici del Parco, negli infopoint, dagli operatori economici sulle spiagge e dal personale dell’Ente a mare e in spiaggia. Quella con Marevivo è una partnership importante che ringraziamo per l’impegno.»
«Anche quest’anno l’Ente Parco partecipa con i suoi volontari all’iniziativa “Ma il mare non vale una cicca” – aggiunge il Direttore dell’Ente, Ciro Pignatelli -. Le guide del Parco presenti nelle spiagge distribuiranno ai turisti i posacenere da spiaggia, sensibilizzando gli utenti sulla gravità che un gesto simile causa all’ambiente. Quest’anno abbiamo deciso di aumentare il numero di spiagge e includere anche una delle isole minori: Spargi, in modo da coinvolgere il maggior numero di persone che fruiscono delle meraviglie del nostro Arcipelago. Le spiagge in cui potrete trovare i nostri volontari sono a La Maddalena Bassa Trinita, Due Mari e Relitto a Caprera, Cala Corsara a Spargi.»
«Basta con i mozziconi sulla spiaggia e in mare, una volta e per tutte impariamo a considerare la cicca di sigaretta per quella che è effettivamente: un rifiuto e, come tale, va gettato in maniera corretta. E’ di pochi giorni fa la notizia dell’ennesima multa di 20 milioni di euro che l’Italia dovrà pagare per il mancato adeguamento alle regole Ue del sistema di raccolta e gestione dei rifiuti. Nulla più di una semplice cicca di sigaretta dimostra quanto possiamo fare tutti, ogni giorno e con i gesti più semplici, per migliorare l’ambiente che ci circonda – ha commentato Carmen di Penta, Direttore Generale di Marevivo – Anche quest’anno la nostra iniziativa ‘Ma il mare non vale una cicca?’ mostra come, attraverso l’impegno di ciascuno e assumendo comportamenti più responsabili e rispettosi dell’ecosistema marino, si possa difendere e tutelare le nostre spiagge e le nostre coste”.
Perché difendere il mare iniziando da una cicca? Basti pensare che il tempo necessario per smaltire un mozzicone di sigaretta va da 1 a 5 anni. Un problema solo apparentemente limitato, ma che se considerato non su base individuale ma a livello aggregato raggiunge dimensioni davvero importanti.
Considerando un consumo medio di 12 sigarette al giorno per fumatore (dati dell’Istituto Superiore di Sanità) è ragionevole affermare che per effetto delle sette edizioni, la distribuzione di oltre 600.000 posacenere ha consentito di evitare che quasi 20 milioni di cicche finissero nel mare e nelle spiagge. Un contributo non di poco conto per la tutela dell’ambiente marino, grazie all’informazione e sensibilizzazione di migliaia di bagnanti.
Numeri che spiegano l’importanza della campagna “Ma il Mare non vale una cicca?” e i risultati potenziali dell’iniziativa. Ogni posacenere può contenere fino a un massimo di sei mozziconi, e ipotizzando che venga riempito e svuotato due volte al giorno, si può calcolare che verranno risparmiati al mare 1.440.000 mozziconi al giorno (120.000 posacenere x 12 mozziconi), 2,8 milioni considerando soltanto i due giorni della campagna.