21 November, 2024
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Sono in corso di svolgimento, a Cagliari, i campionati Europei di Volley Sordi, con la partecipazione di 8 nazionali per il settore maschile e 5 nazionali per il settore femminile.

Numerosa la partecipazione delle nazionali dei paesi post-sovietici e dell’Europa orientale fra le quali anche la Nazionale maschile della Bieorussia guidata dal coach Leanid Makushkine composta da Drabenok Artur, Dziarabin Mikalai, Findziukevich Vitali, Harelikau Uladzimir, Kindruk Vadzim, Litvinka Viktar, Pabudzei Yauheni, Samoilik Vadzim, Krazhau Ivan.

E’ proprio in occasione della partita Italia-Bielorussia lo scorso 8 giugno, su invito del consigliere federale della Federazione Sport Sordi Italia prof. Massimiliano Bucca, ha fatto visita alle due squadre il Console onorario della Repubblica Belarus in Sardegna Giuseppe Carboni, per un saluto agli atleti bielorussi e italiani e agli organizzatori della manifestazione.

Nell’occasione il prof. Massimiliano Bucca ha illustrato le attività della Federazione Sport Sordi Italia (FSSI) che organizza le attività sportive in maniera verticale sulla disabilità uditiva e che ha di recente festeggiato i 95 anni del movimento, da quel 1924, anno delle prime Deaflympics di Parigi.

L’obiettivo del movimento sportivo dei sordi è quello di diffondere il verbo dello sport – con tutti i valori fisici, mentali e sociali che porta con sé – dimostrando che la disabilità invisibile della sordità non è un ostacolo insormontabile e che i sordi possono e devono avere le stesse possibilità degli udenti.

L’inclusione, in particolare nel settore dell’istruzione è al centro di importanti progetti di cooperazione internazionale fra la Sardegna e la Belarus sostenuti dalla LR 19/96che vede protagonista l’Università di Cagliari in partnership con l’Associazione Cittadini del Mondo, e per la parte bielorussa il Centro Relazioni Internazionali del Ministero dell’Istruzione della Repubblica Belarus ed una serie di enti formativi di questo paese. La tenuta dei campionati Europei di volley sordi in Sardegna, la conoscenza di questa importante realtà sportiva e sociale che ne è scaturita, hanno rappresentato l’occasione per discutere di possibili sinergie che allarghino le attività della cooperazione sardo-bielorussa anche all’inclusione sportiva dove potrà essere preziosa l’esperienza della FSSI.

Per gareggiare nelle competizioni organizzate dalla FSSI e dai Comitati Internazionali è necessario avere un deficit uditivo di 55 decibel dall’orecchio migliore. Il tutto senza dimenticare che gli atleti sordi gareggiano giornalmente nelle competizioni cosiddette normodotate, potendo scegliere se utilizzare impianti cocleari o apparecchi acustici, una decisione che, per definizione, spetta ad ogni singola famiglia. Durante le competizioni FSSI e internazionali dei sordi, invece, gli atleti devono gareggiare senza ausili partendo tutti dallo stesso livello di abilità.

La competizione Europea a Cagliari con la partecipazione della nazionale bielorussa, rappresenta un grosso stimolo per l’attivazione di collaborazioni nel settore sportivo in particolare nelle discipline che vedono protagonisti gli atleti con disabilità, una occasione per uno scambio di esperienze e la promozione dei valori dello sport, della solidarietà e dell’inclusione favorendo i rapporti fra la realtà sportiva sarda e bielorussa!

Sabato 15 giugno è in programma l’ultima giornata del Campionato Europeo di Volley Sordi. L’appuntamento per tutti gli amici dello sport è la mattina dalle 10.00 per le finali per la medaglia di bronzo settore maschile e femminile ed il pomeriggio a partire dalle ore 15.00 per le finali per la medaglia d’oro settore maschile e femminile, alle 19.30 la cerimonia di chiusura dei campionato Europeo.

 

 

Il Progetto Chernobyl di accoglienza dei bambini bielorussi presso le famiglie sarde è sicuramente fra i programmi di solidarietà, accoglienza e conoscenza interculturale più longevi che vede protagoniste da oltre trent’anni tantissime famiglie della nostra Isola che aprono le loro case all’ospitalità dei bambini provenienti dalla Belarus. Il primo gruppo che arriverà oggi all’aeroporto di Cagliari proveniente da Minsk dopo uno scalo a Roma, sarà ospitato per ben 3 mesi sino alla fine di agosto, gli ulteriori gruppi arriveranno agni inizi di luglio e agli inizi di agosto per trattenersi chi 1 mese chi 2 mesi sulla base della disponibilità delle famiglie aderenti al progetto di accoglienza. Complessivamente si prevede di gestire nel corso del 2019 comprese le ospitalità del periodo invernale non meno di 100 accoglienze. Nel corso dell’estate arriveranno, attraverso i programmi collaterali al progetto Chernobyl anche tantissimi ex “bambini” che ormai cresciuti mantengono forte il loro legame con le famiglie sarde accoglienti e quindi continuano a trascorrere le loro vacanze presso quelle che sono diventante le loro seconde famiglie e non di rado sono le famiglie sarde che vanno in Belarus in occasione dei matrimoni dei loro piccoli ospiti divenuti adulti. Ad accogliere i bambini oltre le famiglie accoglienti, i volontari dell’Associazione Cittadini del Mondo promotrice del progetto e il Console onorario della Repubblica Belarus in Sardegna Giuseppe Carboni. Un grande ringraziamento va alle famiglie della Sardegna aderenti all’Associazione Cittadini del Mondo Onlus di Cagliari che anche quest’anno rinnovano l’appuntamento con la solidarietà aprendo le proprie case ai bambini bielorussi. Il Progetto Chernobyl nasce a seguito dell’incidente alla centrale Nucleare di Chernobyl del 26/04/1986 (pur trovandosi la centrale in Ucraina, ha riversato in Belarus oltre i 2/3 terzi del materiale radioattivo fuoriuscito, poiché si trova a soli 5 chilometri dalla frontiera bielorussa e, purtroppo, il giorno dell’incidente i venti soffiavano in direzione del territorio bielorusso). Un grande movimento di solidarietà internazionale ha portato all’accoglienza di centinaia di migliaia di bambini bielorussi in quanto un periodo di permanenza lontano dalle zone contaminate con una dieta ricca di proteine e vitamine consente di eliminare fra il 50% e il 70% degli isotopi radioattivi, con particolare riferimento al cesio 137 che si accumula dell’organismo dei bambini. L’Italia ha una posizione di leader in questa gara di solidarietà avendo ospitato da sola più bambini di tutti gli altri paesi del mondo sommati insieme. E la Sardegna non ha fatto mancare il suo apporto che oggi vede la nostra regione non solo continuare le ospitalità solidali, ma forte di questi legami forti ed intensi essere anche protagonista di innumerevoli progetti e programmi di collaborazione e cooperazione con la Belarus in innumerevole settori di reciproco interesse, in particolare l’istruzione universitaria, la ricerca scientifica, la formazione professionale, il turismo.

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L’ottava edizione della Giornata della Badante in Sardegna e Festa della Mamma è stata archiviata con uno strepitoso successo.

Emozioni, aria di festa, canti eseguiti in coro con il pubblico che ha gremito il Teatro Sant’Eulalia, tutte le mamme omaggiate personalmente con una rosa consegnata a ciascuna di loro dal Console onorario bielorusso Giuseppe Carboni.

Cultura, musica, aggregazione culturale e conoscenza reciproca, questi gli ingredienti che hanno avuto al loro centro l’esibizione del Quartetto bielorusso ZALICHVACKAJA SUPOLKA formato da Atrashkevich Raman (fisarmonica), Kazakou Siarhei (basso), Makayed Hanna (voce solista), Kryvashei Yury (salterio slavo – strumenti a fiato), i quattro giovani e talentuosi artisti che sono giunti dalla Bielorussia per l’occasione e che hanno eseguito, rigorosamente dal vivo, brani e canti di musica popolare bielorussa, ucraina, russa e slava e alcuni pezzi di musica retrò anni 70-80-90 in voga nell’Europa orientale in quegli anni. Tanti i pezzi conosciutissimi anche fra il pubblico italiano entrati nella storia della musica popolare internazionale. Ha presentato la serata Emilia Canto!

Le richieste di bis, gli applausi a scena aperta hanno portato la durata del concerto da 1 ora a ben 2 ore, una vera e propria festa che ha visto presenti tante mamme provenienti da Bielorussia, Ucraina, Russia e altri paesi post-sovietici, (molte di loro lavoratrici badanti, ma anche tante coppie miste) insieme a tante mamme sarde, per tutte una rosa che ha voluto consegnare a ciascuna delle presenti personalmente il console onorario bielorusso Giuseppe Carboni che ha dato il suo patrocinio all’iniziativa.

Il reportage fotografico è stato realizzato da Walter Sanna. 

La Festa della Mamma e laOttava Giornata delle Lavoratrici Badanti in Sardegna,è promossa dall’Associazione Cittadini del Mondo Onlus, la Biblioteca “Rodnoe Slovo” (Oratorio di Sant’Eulalia), nell’ambito del progetto “Amicizia e conoscenza reciproca”, con il sostegno della Fondazione di Sardegna e il patrocinio del Consolato onorario della Repubblica Belarus in Cagliari.

 

 

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Domenica 28 aprile si celebra anche a Cagliari la Pasqua cristiano ortodossa che quest’anno ricade la settimana successiva rispetto alle celebrazioni del calendario liturgico cattolico-romano.

Tante le comunità che festeggiano: gli ortodossi rumeni del Patriarcato di Bucarest, i greco-cattolici di rito bizantino presenti fra gli ucraini, gli ortodossi provenienti dal corno d’Africa, i cristiano-ortodossi del Patriarcato di Mosca che raccoglie i fedeli provenienti da Ucraina, Belarus, Russia, Moldova ed altri paesi ex sovietici.

Il Console on. bielorusso in Sardegna Giuseppe Carboni, su invito di Padre Nikolay Volskyy, religioso ucraino Parroco della Parrocchia di San Saba il Santificato della Chiesa Ortodossa del Patriarcato di Mosca a Cagliari, sarà presente e porterà i suoi saluti a nome delle autorità bielorusse, in occasione della solenne celebrazione della Pasqua cristiano ortodossa che si svolgerà domenica 28 aprile a partire dalle ore 10:00 presso la Chiesa di Nostra Signora della Speranza (angolo di via del Fossario, Via del Duomo, Cagliari).

I festeggiamenti della comunità ortodossa sono divenuti ormai parte della tradizione cittadina, fra i momenti di particolare suggestione, la processione che per tre volte girerà intorno alla Chiesa di Nostra Signora della Speranza e la immancabile benedizione dei cibi tradizionali fra i quali le uova (quelle vere non di cioccolato) dipinte ad arte e simbolo della rinascita, i “kulichi” che si preparano in ricordo di Cristo che divideva il pane con i suoi discepoli; la “paska” (un dolce che ha una forma esterna che ricorda il panettone) che rappresenta l’agnello sacrificale. E sempre nella simbologia del “3”, numero perfetto, per tre volte Padre Nikolay si rivolgerà ai fedeli gridando: «Cristo è risorto!» e tutti risponderanno all’unisono: «Si è veramente risorto!».

Un particolare ringraziamento degli organizzatori va all’Arcidiocesi Cattolica di Cagliari «che con spirito fraterno ha messo a disposizione dei fedeli delle chiese orientali alcuni luoghi di culto, un esempio concreto di dialogo e cooperazione».

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Una antivigilia di Natale nel segno della solidarietà e dell’accoglienza internazionale con l’arrivo, come ormai tradizione, del gruppo  di bambini bielorussi che verranno ospitati durante le festività dalle famiglie sarde aderenti al Progetto Chernobyl promosso dall’Associazione Cittadini del Mondo Onlus di Cagliari.

Ad attendere in aeroporto il gruppo di minori oltre le famiglie accoglienti, i volontari dell’Associazione Cittadini del Mondo ed il Console onorario della Repubblica Belarus in Sardegna Giuseppe Carboni.

Il progetto Chernobyl di accoglienza solidale, vede ogni anno ospitare in tutte le regioni italiane migliaia di bambini bielorussi grazie alla mobilitazione delle famiglie ospitanti e di innumerevoli associazioni presenti in tutto il territorio nazionale. Come dichiarato dal Console on. bielorusso Giuseppe Carboni: «Si tratta di uno dei programmi di solidarietà internazionale più longevi che opera ormai da 30 anni capace di creare un vero è proprio rapporto di diplomazia popolare dal basso che sta alla base delle relazioni speciali che legano la Repubblica Italiana e la Repubblica Belarus, che vedono oggi nella nostra Isola, un numero considerevole di studenti di origine bielorussa studiare negli atenei sardi, e la Regione Sardegna leader fra le regioni italiane per attività di cooperazione e rapporti fra enti, organizzazione e istituzioni fra i due territori». 

I prossimi progetti di accoglienza riguarderanno il periodo estivo quando nel periodo giugno, luglio e agosto i bambini potranno essere ospitati per 1, 2 o 3 mesi.

Perché il progetto Chernobyl: un periodo di permanenza lontano dalle zone contaminate con una dieta ricca di proteine e vitamine consente di eliminare fra il 50% e il 70% degli isotopi radioattivi, con particolare riferimento al cesio 137 che si accumula dell’organismo dei bambini. La Centrale Nucleare di Chernobyl, pur trovandosi in Ucraina, ha riversato in Bielorussia oltre i 2/3 terzi del materiale radioattivo fuoriuscito (Chernobyl si trova a soli 5 chilometri dalla frontiera bielorussa e, purtroppo, il giorno dell’incidente i venti soffiavano in direzione del territorio bielorusso).

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Una troupe del canale nazionale bielorusso ONT, la tv che conta sul massimo share nel paese, dal 30 novembre al 5 dicembre è stata in Sardegna per girare un importante reportage dedicato al Cammino di Santa Barbara.

A seguire il reportage un volto noto della TV e giornalista culturale come Aliaksandr Matsias, che confezionerà un servizio che andrà in onda già il prossimo 9 dicembre nell’ambito della trasmissione più seguita in Bielorussia “Kontury”, programma domenicale di approfondimento in onda nel prime time, capace di raggiungere, in molte puntate, oltre il 40% di share.

Il reportage, in lingua russa, metterà al centro dell’attenzione del pubblico bielorusso, e di tutta l’area russofona, le peculiarità del Cammino di Santa Barbara che attraverso l’anello di circa 400 km di percorso nella regione del Sulcis-Iglesiente-Guspinese, testimonia la ricchezza del territorio che, unito dal culto di Santa Barbara, offre una infinità di location di grande interesse per il pellegrino o per il semplice turista, dai borghi e vestigia medioevali ai complessi nuragici, dalle necropoli puniche alle catacombe cristiane, dall’archeologia industriale passando per la riscoperta dell’epopea mineraria in tutte le sue fasi, con bellezze naturalistiche di pregio inestimabile che vanno da una costa a volte alta e rocciosa, a volte sede di spiagge paradisiache, per passare poi a percorsi di montagna che possono arrivare sino ai 900 metri di altezza, dove è possibile ammirare una ricca flora e fauna, non dimenticando una offerta enogastronomica capace di accontentare i palati più esigenti conservando però la genuinità del chilometro zero.

Tutta questa ricchezza sarà racchiusa nel servizio di Aliaksandr Matsias che, grazie ad un profondo ed accurato lavoro preparatorio di redazione precedente alla missione nel Sulcis Iglesiente, è stato capace di accendere i riflettori anche su una inaspettata linea rossa risalente a ben 440 anni fa che lega la Sardegna e la Bielorussia: l’opera del grande architetto gesuita Gian Maria Bernardoni, il quale soggiornò nell’Isola dal 1578 al 1583 lavorando alla Casa del Noviziato dei Gesuiti e alla Chiesa di Santa Croce a Cagliari e che individuò personalmente l’area in cui poi sorgerà la Chiesa del Collegio a Iglesias, per poi trasferirsi, immediatamente dopo, dalla Sardegna verso l’Europa Orientale, in territori che in parte corrispondono all’attuale Repubblica di Belarus.

In Bielorussia, Bernardoni, realizzerà innumerevoli opere architettoniche di grandissimo pregio, fra le quali l’opera di gran lunga più importante presente nel bellissimo complesso di Njasviž, dal 2005 patrimonio dell’UNESCO, ossia la chiesa del Corpus Christi.

Una premessa di carattere storico ed architettonico che sapientemente unita al culto di Santa Barbara patrona dei minatori anche in Bielorussia, dove è festeggiata dai cattolici il 4 dicembre e dagli ortodossi il 17 dicembre, renderà ancora più interessante il reportage incuriosendo e conquistando l’attenzione dei milioni di spettatori del Canale nazionale bielorusso ONT.

Questo il commento del reporter bielorusso Aliaksandr Matsias a conclusione dei cinque giorni di riprese: «La Sardegna è veramente – l’Isola senza fine – l’Isola delle meraviglie – uno splendido micro-continente che merita di essere scoperto e apprezzato. Nonostante ogni angolo della terra sia irripetibile, e ogni persona unica, in questi giorni di intenso lavoro ho potuto constatare che sardi e bielorussi si assomigliano per mentalità e senso dell’ospitalità. E mi piace sottolineare che nella storia vi è stata una personalità che ha saputo unire, già nel XVI secolo, Europa mediterranea ed Europa centrale, Sardegna e Belarus, il suo nome è Gian Maria Bernardoni, il grande architetto, i cui capolavori – patrimonio dell’UNESCO – a Njasviž  in Bielorussia,  rappresenteranno un faro che guiderà tanti bielorussi verso la Sardegna per scoprire la terra nella quale si sviluppò il suo talento prima di arrivare in Bielorussia, e per l’occasione mi auguro che tanti turisti del mio paese abbiano l’opportunità di immergersi nei percorsi del Cammino Minerario di Santa Barbara dove natura, arte, fede, cultura e civiltà del lavoro minerario si sono incontrati e interagiscono in maniera armoniosa».

L’importante iniziativa di promozione territoriale e divulgazione è stata promossa e sostenuta dalla Fondazione del Cammino Minerario di Santa Barbara con la collaborazione del Consolato onorario della Repubblica Belarus in Sardegna.

Giuseppe Carboni Console onorario Repubblica Belarus in Sardegna: «Gli spunti forniti da un intellettuale oltre che valente giornalista come Matsias sono un utile viatico per approfondire alcuni aspetti di grande importanza, lavoreremo sicuramente ad una grande conferenza da tenersi il prossimo anno nel prestigioso complesso architettonico e museale di Njasviž dove studiosi sardi e bielorussi approfondiranno l’opera del grande architetto Gian Maria Bernardoni attraverso quel percorso, a molti sconosciuto, che ben 4 secoli fa lo portò dalla Sardegna alla Bielorussia dove lasciò il segno indelebile del suo genio riconosciuto patrimonio dell’Umanità. Per quanto riguarda il percorso minerario di Santa Barbara abbiamo avviato i primi contatti con il grande distretto minerario bielorusso di Soligorsk dove proprio lo scorso agosto è stata inaugurata la grande piazza dedicata a Santa Barbara, venerata sia dai cattolici sia dagli ortodossi quale protettrice dei minatori,  ci sono tutti gli elementi affinché questi due territori possano conoscersi meglio e avviare una utile collaborazione e scambio di buone prassi anche quale utile strumento per l’inserimento del Camino Minerario di Santa Barbara dentro reti internazionali capaci di rafforzare il marketing territoriale».

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Dal 9 al 13 ottobre si è svolta la visita all’Arcidiocesi di Cagliari della delegazione della Caritas di Minsk (capitale della Repubblica di Belarus) guidata dal direttore padre Andrei Jilevitch che è un frate cappuccino, e composta da Tatyana Zhuk (project manager), Svetlana Kudravets (coordinatrice delle attività progettuali), Dmitry Melnikov (responsabile dei rapporti con le altre organizzazioni), Anna Yakimovich (responsabile formazione volontari).

I rapporti fra Sardegna e Bielorussia sono intensi e nascono grazie al protagonismo delle famiglie dell’Isola che in questi ultimi trent’anni hanno ospitato nelle loro case decine di migliaia di bambini bielorussi nell’ambito del progetto Chernobyl.

Le attività pluriennali di cooperazione internazionale sostenute dalla LR 19/96 della Regione Autonoma della Sardegna elaborate dall’Associazione Cittadini del Mondo con il patrocino del consolato onorario bielorusso, hanno creato una rete di relazioni e collaborazioni fra enti e organizzazioni della Sardegna e della Bielorussia in campo istituzionale, universitario, sociale, culturale, economico, che oggi si estende ai rapporti fra le Caritas dei due territori grazie anche all’attivazione di un progetto MOST (programma finalizzato a favorire gli scambi  fra Belarus e paesi dell’Unione Europea).

Il soggiorno della delegazione bielorussa è stato caratterizzato da un ricco calendario di incontri ed iniziative finalizzato a rafforzare i rapporti fra la Caritas di Cagliari e quella di Minsk e più in generale fra la Chiesa Cattolica sarda e bielorussa, infatti la Repubblica Belarus è un paese multiconfessionale, con una importante presenza cattolica, privo di conflitti interreligiosi che rappresenta un vero e proprio ponte fra oriente e occidente.

Al fianco della Chiesa Cristiano Ortodossa maggioritaria, in Bielorussia è significativa la presenza della Chiesa Cattolica che conta su circa il 14,5% di fedeli sull’intera popolazione, questo grande spirito di fratellanza e collaborazione fra ortodossi e cattolici che caratterizza la Bielorussia è plasticamente dimostrato dal fatto che nella delegazione della Caritas di Minsk (organizzazione cattolica) erano presenti due volontari di religione cristiano-ortodossa.

In Belarus sono presenti, inoltre, altre confessioni cristiane oltre che, confessioni non cristiane fra le quali quella islamica, quella ebraica ed altre ancora.

Fra i momenti più significativi della visita è stato l’incontro con l’arcivescovo di Cagliari, monsignor Arrigo Miglio che ha ricevuto lo scorso 9 ottobre i fratelli della Caritas di Minsk, accompagnati nell’occasione dal console onorario bielorusso Giuseppe Carboni. All’incontro presenti don Marco Lai, direttore della Caritas di Cagliari, don Franco Puddu, vicario dell’Arcidiocesi, e i responsabili dei vari settori operativi della Caritas.

Gli ospiti bielorussi hanno avuto l’occasione durante tutto il periodo di soggiorno, di conoscere le varie attività messe in campo dalla Caritas Diocesana.

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Coinvolgere e far partecipare gli anziani sia al mercato del lavoro, sia negli aspetti produttivi della società come chiavi per garantire la promozione del benessere e una longevità in salute. Ancora l’importanza della formazione continua, dell’apprendimento lifelong con una particolare attenzione alle normative specifiche per la tutela delle persone anziane con disabilità.

Questi argomenti e inoltre i grandi progressi ottenuti in termini di longevità in Bielorussia sono stati al centro di una serie di conferenze svoltesi l’8 e 9 settembre scorso, a Bobruysk e Minsk in Bielorussia nell’ambito di una nuova missione della delegazione della Comunità Mondiale della Longevità guidata dal presidente Roberto Pili, con il supporto del Consolato della Repubblica di Bielorussia in Sardegna diretto da Giuseppe Carboni.

Agli incontri, che hanno visto la partecipazione di alcuni esperti della Comunità Mondiale della Longevità guidati da Roberto Pili, Donatella Petretto dell’Università di Cagliari, Tatiana Mirovona Direttrice del ministero del Lavoro, Anna Zakrevskaya, coordinatore nazionale sull’invecchiamento della Repubblica di Bielorussia nella Commissione Economica l’Europa dell’Onu, si è sottolineato a più riprese l’importanza di affrontare il problema con un approccio integrato che tenga conto per le persone che invecchiano dei vari aspetti sociali, culturali, economici, psicologici e medici.

In questo contesto, la riconosciuta longevità dei sardi, oltre ad essere un valido importante strumento di promozione territoriale della Sardegna, è diventato anche un metro di confronto per l’attuale situazione in Bielorussia.

«In 15 anni – afferma Roberto Pili – la Bielorussia colmerà il gap in termini di aspettativa di vita con l’Italia. Complessivamente in questo paese c’è una aspettativa di vita attuale pari a 72,7 anni (con un’importante differenza di genere: 67,2 anni per gli uomini e 78,6 anni per le donne) di circa una decina d’anni inferiore a quella dell’Italia, nazione che contende al Giappone il primato mondiale.»

Tuttavia dati riferiti al 2017 del World Population Prospect (l’organismo che monitora lo stato benessere delle persone anziane nel mondo) prevedono un progressivo miglioramento della aspettativa di vita in Bielorussia.

«Decisivo sarà l’impegno delle autorità politiche e sanitarie per la promozione di programmi d’invecchiamento sano ed attivo e la definizione di strategie nazionali per affrontare questi temi – sostiene in conclusione il presidente della Comunità Mondiale della Longevità – abbiamo ribadito alle autorità Bielorusse il nostro fermo impegno a proseguire e rinforzare la collaborazione in tema di politiche attive e buone prassi utili a governare i processi di invecchiamento della popolazione limitando i rischi di esplosioni delle patologie e delle disabilità correlate all’età che in tanti paesi mettono in crisi sistemi sanitari e welfare.»

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Si è svolta a Cagliari, venerdì 8 e sabato 9 giugno, la visita ufficiale dell’Ambasciatore della Repubblica di Belarus in Italia S.E. Aleksandr Guryanov, in occasione della chiusura delle “Giornate della ricerca scientifica bielorussa in Sardegna”.

Nel corso della visita il capo della missione diplomatica bielorussa è stato accompagnato dal Console onorario in Cagliari Giuseppe Carboni.

L’ambasciatore Guryanov, ha visitato la Presidenza del Consiglio regionale della Sardegna dove ha incontrato il vice presidente on. Eugenio Lai: nel corso dei colloqui si è parlato, fra l’altro, delle numerose e qualificate iniziative di collaborazione bilaterale in materia culturale e scientifica, che vedono protagoniste l’Accademia delle Scienze della Repubblica Belarus ed i principali atenei di questo paese attraverso una stretta, consolidata e fruttuosa collaborazione con l’Università di Cagliari.

Dopo l’accoglienza presso le famiglie sarde di migliaia di bambini bielorussi nell’ambito dei progetti “Chernobyl”, in Sardegna si è formata nel tempo, attraverso centinaia di adozioni ed affiliazioni, seguite dalla formazione di numerose coppie miste, una numerosa comunità bielorussa molto ben integrata nelle diverse comunità dell’Isola. Da un punto di vista numerico, la presenza dei cittadini di origine bielorussa nella regione è fortemente sottostimata, in quanto un numero considerevole di loro, a seguito di adozione, affiliazione e matrimonio, sono naturalizzati italiani e quindi scompaiono dalle statistiche delle presenze straniere.

Grazie al sostegno previsto dalla legge regionale 19/96, inoltre, è stato costituito a Minsk l’ente di formazione “Sardegna Global” che, negli ultimi 12 anni, ha permesso ad oltre 4.500 giovani di acquisire importanti conoscenze formative nei settori edilizio e turistico.

Nel Palazzo municipale si è svolto l’incontro con il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, fra gli argomenti e le proposte messe in campo, la presentazione della “destinazione Cagliari” nell’ambito della Fiera internazionale del Turismo di Minsk, in programma nell’aprile del prossimo anno, nell’ambito dello stand della Regione Sardegna, l’organizzazione nella capitale bielorussa di alcuni eventi promozionali, culturali e divulgativi dedicati a Cagliari  che potranno essere ospitati nel pieno centro della capitale bielorussa e la promozione di contatti diretti fra l’Amministrazione comunale di Cagliari e l’Amministrazione comunale di Minsk. 

L’Ambasciatore ha visitato la Camera di Commercio di Cagliari dove è stato ricevuto dal vice presidente Emanuele Garzia unitamente ai membri della giunta camerale Gianfrancesco Lecca ed Efisio Perra, ed ha, inoltre, incontrato per l’occasione i rappresentanti di Confcommercio, Coldiretti, Confindustria, Confapi, Casa Artigiani presenti su invito della camera di commercio.

Al centro dei colloqui la necessità di rafforzare i rapporti economico-commerciali, attraverso anche l’attivazione di contatti diretti fra Camera di Commercio di Cagliari e Camera di Commercio di Minsk (la più importante del paese) con la firma di un protocollo di intenti fra le due organizzazioni camerali e lo scambio di delegazioni con iniziative specifiche da tenersi a Cagliari e Minsk.

Si è anche parlato della possibile presenza delle aziende sarde alla Fiera Internazionale dell’Industria agroalimentare che si tiene a cadenza annuale in Bielorussia.

Da entrambe le parti è stata sottolineata l’importanza dell’attivazione di collegamenti aerei diretti fra Cagliari e Minsk, quale strumento utile per ampliare sia i reciproci flussi turistici sia, anche, i contatti a livello imprenditoriale.

A tal fine, la Camera di Commercio, in qualità di socio della SOGAER, si è impegnata a coinvolgere la compagnia di gestione aeroportuale, mentre a sua volta l’Ambasciatore riporterà tale esigenza alla compagnia di bandiera BELAVIA, tenuto conto anche, del recente ampliamento del parco aeromobili che ha visto l’acquisizione di 10 nuovi aeroplani che rendono, quindi, potenzialmente fattile un tale collegamento. 

L’ambasciatore Guryanov ha preso inoltre parte alla fase finale delle “Giornate della Scienza bielorussa in Sardegna” tenutesi dal 3 al 10 giugno con la collaborazione dell’Università di Cagliari, dell’Accademia delle Scienze della Repubblica Belarus e della Comunità Mondiale della Longevità nell’ambito delle attività di cooperazione promosse dalla Regione Autonoma della Sardegna.

Alle “Giornate della Scienza bielorussa in Sardegna” ha preso parte una qualificata delegazione dell’Accademia delle Scienze della Repubblica Belarus che comprendeva fra gli altri l’accademico Aliaksandr Kilcheuski, segretario generale scientifico della presidenza di questa prestigiosa istituzione, e la prof.ssa Elena Makeyeva responsabile del centro nazionale bielorusso di coordinamento per l’accesso alle risorse genetiche.

Il ricco programma delle “giornate” curato dall’Università di Cagliari e dalla Comunità Mondiale della Longevità, conclusosi solennemente in occasione della visita dell’Ambasciatore, si era aperto con la delegazione scientifica bielorussa ricevuta dalla D.ssa Giovanna Medde, Direttore del Servizio Rapporti internazionali della Direzione generale della Presidenza della Regione.

Oltre a tutta una serie di attività con svariati docenti dei dipartimenti ad indirizzo scientifico e medico dell’Università di Cagliari, la delegazione bielorussa è stata ricevuta ben due volte in Rettorato dove ha incontrato i pro-Rettori all’Internazionalizzazione (prof.ssa Alessandra Carucci) e alla Ricerca (prof.ssa Micaela Morelli), inoltre grazie alle attività promosse dalla Comunità Mondiale della Longevità guidata da Roberto Pili, la delegazione ha visitato la sede IFAL di Assemini, dove è stata organizzata una parte seminariale ed un interessante gemellaggio culinario sardo-bielorusso basato sui principi della sana alimentazione. La visita alla sede IERFOP di Cagliari e la solenne cerimonia nella sala del Consiglio Comunale di Cagliari hanno arricchito ulteriormente le iniziative dedicate alla Repubblica Belarus.  

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Il vice presidente del Consiglio regionale Eugenio Lai ha incontrato l’Ambasciatore della Repubblica Bielorussa in Italia Aleksandr Guryanov, in visita ufficiale nell’Isola in occasione delle “Giornate della scienza bielorussa in Sardegna”.

Nel corso dei colloqui, si è parlato, fra l’altro, delle numerose e qualificate iniziative di collaborazione bilaterale in materia culturale e scientifica, che vedono impegnate l’Accademia delle Scienze bielorussa e l’Hi Tech Park di Belarus con il Consorzio aerospaziale della Sardegna, Porto Conte ricerche, l’Università di Cagliari ed i 4 Atenei principali del paese.

Dopo l’accoglienza presso famiglie sarde di migliaia di bambini bielorussi nell’ambito dei progetti “Chernobyl” in Sardegna si è formata nel tempo una numerosa comunità bielorussa molto ben integrata nelle diverse comunità dell’Isola, attraverso centinaia di adozioni ed affiliazioni, seguite dalla formazione di coppie miste.

Grazie al sostegno previsto dalla legge regionale 19/96, inoltre, è stato costituito a Minsk l’ente di formazione “Sardegna Global” che, negli ultimi 12 anni, ha permesso ad oltre 4.500 giovani di acquisire importanti conoscenze formative nei settori edilizio e turistico.

Nella sua visita in Sardegna l’Ambasciatore Guryanov è stato accompagnato dal Console onorario Giuseppe Carboni.