22 November, 2024
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Gli attivisti del gruppo “5 stelle per Iglesias Afferente al M5S” hanno organizzato un incontro per venerdì 24/11/2017, dalle ore 18,00, presso la sala Lepori, in via Isonzo, a Iglesias, con gli attivisti del gruppo 5 stelle per Iglesias, per parlare di Iglesias città vivibile”, cosa realizzano i consigli comunali M5S sardi.

Parteciperanno: Mario Puddu, portavoce M5S sindaco di Assemini; Emanuela Serra, portavoce M5S del comune di Gonnesa; Emanuela Corda, portavoce M5S alla Camera; Fabiola Cardia, portavoce del comune di Sestu; Antonella Cancedda, portavoce del comune di Elmas; e, infine, Giuseppe Carboni, punto civico anti Equitalia.

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Come prepararsi ad affrontare l’emergenza sanitaria del futuro? A questo e altri quesiti cercherà di dare risposte il convegno organizzato da Simfer Sardegna, Comunità Mondiale della Longevità e l’equipe medica delle Antiche Terme di Sardara. in programma sabato 18 novembre a Sardara, a partire dalle 8,40, nella sala conferenze Antiche Terme.

Il focus é sull’invecchiamento, con un’integrazione tra le possibili problematiche di salute e la promozione del benessere. Sono tre le sessioni: Senilità, cronicità, complessità; un incontro – laboratorio per la gestione della disabilità’; invecchiamento attivo come sfida della transizione demografica mondiale. Esperti di riconosciuta fama  confronteranno  conoscenze e esperienze italiane e sarde in particolar modo e quelle bielorusse.

Sarà ospite, infatti, una delegazione bielorussa guidata dal ricercatore Siarghei Gromada. Di particolare rilevanza la tavola rotonda “Politiche attive e buone prassi istituzionali: confronto Italia-Bielorussia”, prevista nel pomeriggio, con la presenza tra gli altri Luigi Arru, assessore regionale alla Sanità. Roberto Pili, presidente della Comunità mondiale della longevità Roberto Pili, Giuseppe Carboni, console onorario in Sardegna della Repubblica di Bielorussia, Mauro Piria, presidente della Simfer Sardegna, Antonello Loi, direttore sanitario delle Terme di Sardara, Siarghei Gromada vice direttore per i servizi sanitari dell’Istituto statale «Yunost» della Repubblica di Belarus.Il convegno di Sardara sarà occasione per fare il punto sullo stato dell’arte sulla medicina anti-aging,sulla riabilitazione termale  con un focus sulla centralità della persona e su concetti come benessere, salute e qualità di vita. «L’aumento della durata della vita è una delle conquiste più importanti della nostra epoca, ma è allo stesso tempo una delle maggiori sfide per i sistemi socio-sanitari che sta interessando via via tutti i paesi del mondo – sottolinea Roberto Pili – ci confronteremo con l’esperienza di un paese, come la Bielorussia, che sta scoprendo le problematiche dell’invecchiamento e che può vantare un’organizzazione di 316 strutture sanitarie, dove i percorsi di promozione della salute riescono ad attrarre un rilevante turismo sanitario».

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Nella mattinata di martedì 23 ottobre, la delegazione del comune di Bobruisk, accompagnata dal console onorario Giuseppe Carboni, è stata accolta presso la sede dell’Anci Sardegna. Nel corso dell’incontro con il direttore Umberto Oppus e la vice direttrice Daniela Sitzia, sono stati messi in evidenza i pluriennali rapporti di solidarietà e amicizia che legano la Sardegna e la Bielorussia che si estendono ormai in molti settori di reciproco interesse, da quello della formazione professionale, all’istruzione universitaria, al turismo, aerospazio, ICT, ricerca scientifica, fino ai rapporti economico imprenditoriali, anche grazie alla fruttuosa esperienza della cooperazione decentrata sarda nell’ambito dei progetti sostenuti dalla LR 19/96.

In questo contesto, è di primaria importanza il diretto coinvolgimento anche delle amministrazioni comunali dei due territori, seguendo l’esempio della firma dell’atto di cemellaggio fra Iglesias e Bobruisk. Questa consapevolezza ha portato all’intesa per un futuro protocollo di collaborazione dove l’Amministrazione comunale di Bobruisk fungerà da capofila per il coinvolgimento di una serie di amministrazioni cittadine bielorusse di varie dimensioni che porterà alla creazione della “Rete dei Comuni bielorussi amici della Sardegna” che fungerà da importante interlocutore con l’Anci e i comuni sardi interessati ad avviare rapporti con le città della Bielorussia.

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La città di Iglesias ha una nuova città gemella. Si tratta di Bobruisk in Bielorussia, una cittadina di circa 220mila abitanti che si trova nella regione di Mogilev, distante 120 chilometri dalla capitale bielorussa Minsk.

Lunedì 23 ottobre, nella sala del Consiglio comunale, il sindaco di Iglesias Emilio Gariazzo ed il sindaco di Bobruisk Aleksandr Studnev, hanno formalmente suggellato il patto di gemellaggio alla presenza del console onorario della Repubblica Bielorussa in Sardegna, Giuseppe Carboni e di Marco Sechi, in rappresentanza della Presidenza della Giunta della Regione Autonoma della Sardegna.

La delegazione della città di Bobruisk era composta da: Aleksandr Studnev, sindaco; Chizh Larisa, ingegnere capo Industria Pellami di Bobruisk SPA in rappresentanza del mondo delle imprese; Vladimir Hatsko, consigliere regionale della Regione di Gomel e responsabile politica sanitaria città di Bobruisk. Il comune di Iglesias era rappresentato da: Emilio Gariazzo, sindaco; Mauro Usai, presidente del Consiglio comunale; Simone Franceschi, vicesindaco ed assessore della Cultura e Turismo; Pietrina Chessa, presidente della commissione comunale della Cultura e del Turismo; Vito Didaci, consigliere comunale.

I legami della città di Iglesias con questa repubblica ex sovietica sono di lunga data, grazie al coinvolgimento dal basso di tanti cittadini iglesienti che hanno ospitato nelle loro case, in questi ultimi vent’anni, centinaia di bambini bielorussi nell’ambito del Progetto Chernobyl, numerosi anche i casi nei quali questi bambini sono diventati cittadini a pieno titolo della città essendo stati adottati da famiglie iglesienti.

La cerimonia ha ufficializzato un impegno di amicizia e cooperazione commerciale, economica e sociale con particolare riferimento ai settori della cultura e del turismo e che trovano le loro fondamenta nei rapporti di solidarietà e amicizia che legano i due territori.

Prima di recarsi in sala consiliare, la delegazione bielorussa ha incontrato le associazioni culturali iglesienti che hanno presentato la loro intensa attività culturale. Al termine della riunione è stata espressa la comune volontà di lavorare su progetti artistici che vedano coinvolte le due città, favorendo i contatti fra le realtà culturali delle due città gemellate.

La delegazione del comune di Bobruisk nella mattinata di martedì 24 ottobre ha incontrato un gruppo di imprenditori locali. La riunione è stata molto costruttiva. In particolare la delegazione bielorussa ha espresso grande interesse per una collaborazione nel settore turistico, con presentazioni mirate dell’offerta turistica del territorio iglesiente presso i propri operatori locali. Particolare attenzione gli ospiti hanno prestato alla produzione enogastronomica del nostro territorio che potrebbe così trovare nuovi potenziali mercati di sbocco.

L’amministrazione comunale di Bobruisk ha, quindi, invitato ufficialmente una delegazione di imprese a visitare la propria città per conoscere meglio la realtà produttiva locale e le opportunità legate alle esportazioni e anche la collaborazione nel settore della produzione eventualmente anche attraverso aziende miste, mettendo in evidenza la posizione strategica della città a cavallo fra Mosca, San Pietroburgo e le capitali orientali dell’Unione europea, e le opportunità offerte dalla partecipazione della Bielorussia all’Unione Doganale con Russia e Kazakistan che apre le porte ad una vasto mercato che va ben oltre la popolazione bielorussa. La proposta è stata accolta dai presenti e con tutta probabilità la visita si svolgerà alla fine del mese di novembre.

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Rientrano in patria oggi, 28/08/2017, gli ultimi gruppi di bambini bielorussi che hanno trascorso le vacanze estive in Sardegna ospiti delle famiglie aderenti al Progetto Chernobyl estate 2017 dell’Associazione Cittadini del Mondo di Cagliari.

I primi arrivi sono stati a giugno per le accoglienze della durata di tre mesi, mentre gli agli altri arrivi si sono avuti a luglio e agosto per soggiorni della durata di due e di un mese.

Le partenze a fine agosto consentono ai bambini di essere presenti regolarmente in patria il primo settembre per l’inizio dell’anno scolastico. 

Si tratta di un semplice arrivederci, già nei prossimi mesi i volontari saranno a lavoro per organizzare l’accoglienza dei bambini per il Progetto Natale 2017, quando le famiglie potranno ospitarli a cavallo delle festività natalizie e di fine anno.

Complessivamente le accoglienze realizzate questa estate in Sardegna a vario titolo, come confermato anche dal Consolato onorario Bielorusso in Sardegna hanno superato le 100 unità.

Il Console onorario Bielorusso nell’Isola Giuseppe Carboni, in un messaggio inviato alle famiglie accoglienti «ha voluto sottolineare la profonda riconoscenza delle istituzioni bielorusse nei confronti delle famiglie della Sardegna che con grande generosità ospitano i bambini di questa Repubblica. Una solidarietà ormai oltre che venticinquennale che continua a rafforzare i profondi legami di amicizia e di cooperazione che contraddistinguono i rapporti sardo-bielorussi. Un vero e proprio esempio di efficace diplomazia popolare dal basso. Inoltre un particolare ringraziamento va alle istituzioni e agli enti ed associazioni della Sardegna per le manifestazioni realizzate e quelle ancora in programma per il “2017 Anno della Cultura Bielorussa in Sardegna” al fine di festeggiare i 25 anni dell’accoglienza dei bambini bielorussi nell’Isola e dell’instaurazione dei rapporti diplomatici fra Italia e Repubblica Belarus».

 

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Lo scorso 7 giugno l’arrivo del primo gruppo di bambini che soggiornerà in Sardegna per ben tre mesi. Mercoledì 28 giugno sono arrivati altri 2 gruppi per circa 50 arrivi, i piccoli ospiti soggiorneranno 2 mesi e 1 mese.

Ad accogliere i bambini oltre le famiglie accoglienti, i volontari dell’Associazione Cittadini del Mondo e il Console onorario della Repubblica Belarus in Sardegna Giuseppe Carboni.

Il prossimo mese arriverà un ulteriore gruppo di bambini bielorussi che soggiorneranno per tutto agosto!

Un grande ringraziamento va alle famiglie della Sardegna aderenti all’Associazione Cittadini del Mondo Onlus di Cagliari che anche quest’anno rinnovano l’appuntamento con la solidarietà aprendo le proprie case ai bambini bielorussi.

In occasione dei XXV Anni delle relazioni diplomatiche fra Italia e Repubblica Belarus in programma numerose iniziative che permetteranno di festeggiare al meglio l’Anno della Cultura Bielorussa in Sardegna: prevista, in questi mesi estivi, la partecipazione di due gruppi folcloristici bielorussi ai Festival Internazionali del Folclore che si svolgeranno ad Elmas ed Iglesias. In quell’occasione non mancheranno come gradito pubblico le famiglie accoglienti e i loro piccoli ospiti, a dimostrazione di un legame che partito dalla solidarietà oggi rappresenta anche una importante occasione di scambio e promozione culturale.

Perché il progetto Chernobyl? Un periodo di permanenza lontano dalle zone contaminate con una dieta ricca di proteine e vitamine consente di eliminare fra il 50% e il 70% degli isotopi radioattivi  con particolare riferimento al cesio 137 che si accumula dell’organismo dei bambini- La Centrale Nucleare di Chernobyl pur trovandosi in Ucraina ha riversato in Bielorussia oltre i 2/3 terzi del materiale radioattivo fuoriuscito. Chernobyl si trova a soli 5 chilometri dalla frontiera Bielorussia e, purtroppo, il giorno dell’incidente i venti soffiavano in direzione del territorio bielorusso.

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Progettare la promozione della salute sociale, dell’anzianità attiva e della solidarietà tra generazioni e ancora studiare i fattori genetici implicati nei processi di invecchiamento e nelle patologie correlate all’età e suggerire percorsi, stili di vita e abitudini alimentari capaci di offrire benessere e la migliore qualità di vita possibile.

Sono queste per sommi capi, le tematiche affrontate al Convegno scientifico internazionale dal titoloPromuovere l’invecchiamento attivo alle frontiere della longevità” in programma sabato 24 giugno dalle ore 9.00 alle ore 13.00 presso l’Aula Motzo della Facoltà di Studi Umanistici in Via Is Mirrionis 1 a Cagliari.

La giornata di lavoro con medici e ricercatori di Sardegna, Bielorussia e Spagna sarà introdotta, con il coordinamento di Donatella Rita Petretto – Università di Cagliari, da Roberto Pili, presidente della comunità mondiale della longevità. A seguire i saluti saluti istituzionali di Antonello Cabras – presidente della Fondazione di Sardegna, Massimo Zedda – sindaco della Città Metropolitana di Cagliari, Marco Sechi – presidenza della Giunta, Regione Autonoma della Sardegna, Romina Mura – deputata, intergruppo parlamentare sull’invecchiamento attivo, Valter Piscedda – consigliere regionale, consigliere delegato della Città Metropolitana di Cagliari, Maria Pietronilla Penna e Maria Chiara Fastame – Corsi di laurea in psicologia, Università di Cagliari, Giuseppe Carboni – console onorario in Sardegna della Repubblica di Bielorussia.

Dopo i saluti, il presidente della Comunità Mondiale della Longevità, Roberto Pili, sottolinerà il valore culturale e la particolare importanza di questo appuntamento in quanto l’invecchiamento della popolazione rappresenta un evento che a partire dalla seconda metà del XX secolo sta caratterizzando i paesi del mondo occidentale e inoltre trasferisce sulle nuove generazioni il peso dell’ aumento di fasce di popolazione ad alto bisogno assistenziale.

«In Europa dal 2012 il numero degli over 65 ha superato il numero di coloro in grado di lavorare – mette in evidenza Roberto Pili – solo nel nostro paese che contende con il Giappone il titolo di nazione con più vecchi al mondo, gli over 65 poco meno di 14 milioni, su un totale di 61 milioni di abitanti. In Sardegna la cui longevità è all’attenzione del mondo per i suoi 468 centenari e Valerio Piroddi 111 anni l’uomo più vecchio d’Italia, gli over 65 sono 22,1% circa 370.000 su 1.660.000 abitanti.»

Nel Vecchio Continente ragionare su progetti per una promozione della salute sociale, dell’anzianità attiva e della solidarietà intergenerazionale è drammaticamente urgente, la questione non può essere procrastinata anche negli Stati che iniziano a confrontarsi con l’invecchiamento della popolazione, paesi idealmente alle frontiere della longevità, come la Bielorussia.

«È risaputo che è l’invecchiamento patologico e il precoce e forzato disimpegno da ruoli e responsabilità sociali e economiche ciò che incide con un peso sempre maggiore sui bilanci degli enti pubblici – aggiunge Roberto Pili – La terza età infatti, è in continua estensione demografica. Non è concepibile quindi, di fronte a problemi di tali dimensioni, un programma che preveda soltanto interventi sanitari e assistenziali. Alla luce di ciò si impongono con urgenza, operazioni di tipo educativo che permettano di aprire strade nuove e nel quadro di un progetto di formazione permanente dell’uomo.»

Comunità mondiale della Longevità è nata con l’obiettivo di studiare e proporre percorsi che legano salute e benessere intesi a costruire la migliore qualità di vita possibile non solo in senso biologico, ma in una dimensione più umana e gratificante. Raggiungere una longevità appagante in uno stato di benessere globale, che comprenda la salute della mente e del corpo: questo è il significato del concetto dell’invecchiamento di successo.

Nel corso dell’importante giornata scientifica verranno esplorate le frontiere della longevità, dalla medicina predittiva e genomica personalizzata, dal Cibo alla Nutraceutica, ancora la frontiera dell’inflammaging all’ importanza del microbiota. Lo stile di vita occidentale caratterizzato da crescente sedentarietà e da una dieta ipercalorica che contribuisce in gran parte allo sviluppo di patologie croniche che affliggono le popolazioni occidentali: le malattie cardiovascolari, il diabete, i tumori, le demenze senili, l’ipertensione, le dislipidemie, l’osteoporosi.

Al tavolo dei relatori si alterneranno: Alekxandr Samuilich – Center of International Relationship of the Ministry of Education, Republic of Belarus sul tema “Active longevity in Belarus: the role of education, institutions and international cooperation”; Elena Makeyeva – Institute of Genetics & Cytology, NASB, Minsk, Republic of Belarus su “Longevity Issues in Belarus: Social and Genetic Aspects”, Andrea Loviselli – Università di Cagliari con la tesi “Attività fisica e longevità: evidenze scientifiche”, Carla Bruschelli – Commissione LG GARD Ministero Salute su “Salute, benessere e longevità”, Paolo Putzu – GEROS e AIP Sardegna in “Invecchiamento attivo: oltre gli slogan”, Ana Canaleda – Facoltà di Medicina, Dipartimento di Salute Pubblica e Psichiatria, Málaga, Spagna con la relazione “La Sardegna e la sua cultura ancestrale: un modello per il mondo”, Enrico Parodo – Cisco Epeople Shardigital presenterà “Il progetto Shardigital”. Al termine degli interventi , ci sarà una fase di discussione e le conclusioni di Roberto Pili.

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E’ stato un intero pomeriggio passato in allegria, iniziato alle 15.00, sotto il sole cocente per chiudersi intorno alle 19.00, la “Festa della mamma e III Giornata della Lavoratrice Badante” celebrata ieri a Cagliari nel “Giardino sotto le mura”.

Una ormai tradizionale, occasione di conoscenza reciproca che ha coinvolto la vasta comunità immigrata proveniente dai paesi ex sovietici: ucraini, russi, bielorussi, moldavi, altre ex repubbliche, e tanti sardi e persino qualche turista che di passaggio nei “Giardini sotto le mura” si è soffermato con curiosità e ammirazione.

Le lavoratrici badanti straniere, di cui, un gran numero proveniente dai paesi dell’Est Europa, hanno così festeggiato le mamme e messo in evidenza l’importante ruolo sociale svolto da queste lavoratrici nella cura dei nostri anziani e creato, nel contempo, un importante momento di aggregazione e divulgazione culturale che, ormai, è divenuto un appuntamento fisso per la città di Cagliari, tant’è vero che conclusa la terza edizione, già si lavora per organizzare al meglio la nuova edizione 2018

La manifestazione è stata ufficialmente aperta dai saluti e gli auguri dei rappresentanti delle istituzioni: Paolo Frau, assessore alla Cultura del comune di Cagliari; Marco Sechi della Presidenza della Regione Sardegna; padre Nikolay Volskyy della Chiesa Ortodossa del Patriarcato di Mosca; Giuseppe Carboni, console, on. Bielorusso in Sardegna, che ha letto, inoltre, il messaggio di mons. Marco Lai, direttore della Caritas Diocesana impossibilitato a partecipare.

La maratona di spettacolo ha avuto inizio con l’esibizione degli ospiti d’onore della festa, gli artisti della band di musica etno-rock bielorussa “Vuraj” che si trovano nella nostra Isola nell’ambito delle iniziative legate alla rete “2017 Anno della Cultura Bielorussa in Sardegna”. I virtuosi artisti bielorussi hanno presentato una serie di strumenti musicali dal medioevale, al classico, al moderno: violino, strumenti a fiato slavi, batteria, chitarra elettrica, contrabbasso, ma sicuramente è stata la medioevale “ghironda” suonata magistralmente da Siarhei Douhushau, solista della Filarmonica di Stato di Minsk a suscitare la curiosità dei presenti.

Ma la giornata ha visto tanti artisti e gruppi alternarsi nella scena, grazie al pieno coinvolgimenti della comunità immigrata che vive in Sardegna ed altri artisti presenti per l’occasione in città

La piccola bielorussa Stefania Nepogoda, di 9 anni, della città di Mogilev, vincitrice di festival canori per bambini nazionali bielorussi e internazionali, si è esibita con la canzone “Bielorussia” raccogliendo il caloroso applauso del numerosissimo pubblico presente, la prima parte della festa si è conclusa con l’esibizione del trio di donne ucraine formato da Liubov Zhmudovska, Nadezhda Lukianuk, Ksenia Ivaneiko che hanno cantato con l’accompagnamento del flauto slavo una splendida canzone in lingua ucraina dedicata alla mamma.

Quindi, è stata la volta delle attività di animazione con l’accompagnamento musicale dei artisti del gruppo “Vuraj” ccordinati da Siarhei Douhushau e Olga Izofatova. Il pubblico presente è stato così coinvolto attivamente in giochi e balli di gruppo slavi che hanno creato socializzazione e conoscenza reciproca.

Il protagonismo e la collaborazione di numerosi cittadini immigrati provenienti dall’Europa orientale, l’attiva partecipazione di varie associazioni e gruppi artistici ha reso il lungo pomeriggio ricco di iniziative ed eventi, e così la terza parte della festa si è svolta nello spazio antistante la scultura del compianto Pinuccio Sciola che impreziosisce il “Giardino sotto le mura”.

Grande e decisivo è stato il contributo del Centro Culturale Ortodosso Slavo della Parrocchia Ortodossa di Cagliari “San Saba il Purificato” che ha regalato al pubblico presente le esibizioni del Gruppo “Kalina Russian Folk”, della cantante solista Olga Popkova, del gruppo “Nashi na Sardinii”, della musicista moldava Angela Crigaruta (pianoforte), e ancora letture di poesie, balli e canti.

Le bambine della Scuola Danza della coreografa russa trapiantata in Sardegna Inessa Galaeva hanno fatto il loro esordio in pubblico proponendo un ballo tipico russo accolte dal calore del pubblico, l’associazione culturale “Artuniverso” in collaborazione con “Butterfly Ritmica Sestu”, Direzione tecnica Annabel Porceddu ha deliziato il pubblico con alcuni numeri coreografici impreziositi da variopinti costumi tradizionali.

  

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Il 13 aprile 1992 si ebbe l’avvio formale delle relazioni diplomatiche tra la Repubblica Italiana e la Repubblica di Bielorussia di cui i due Paesi celebrano quest’anno il 25° anniversario.

In occasione di questa ricorrenza, si sono svolte solenni iniziative nelle due capitali promosse dalle rispettive rappresentanze diplomatiche accreditate. 

A Minsk lo scorso 12 aprile presso la Biblioteca Nazionale Bielorussa si è aperta l’esposizione fotografico-documentale “Legami culturali italo-bielorussi nella storia e nella contemporaneità”, su iniziativa dell’Ambasciata d’Italia a Minsk, in collaborazione con la stessa Biblioteca Nazionale e l’Archivio-Museo Bielorusso Statale di Arte e di Letteratura.

A Roma invece il 13 aprile l’Ambasciata Bielorussa in Italia ha organizzato una cerimonia che ha visto la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni, dell’imprenditoria, del volontariato, dello sport.

Gli intensi rapporti che legano i due paesi e i due popoli nei più svariati campi fra i quali la cultura, l’arte, la scienza, l’economia, l’istruzione, nascono e trovano le loro radici nella solidarietà avviata con l’accoglienza di centinaia di migliaia di bambini bielorussi da parte delle famiglie italiane nell’ambito del Progetto Chernobyl, relazioni nate addirittura ancor prima dell’instaurarsi dei rapporti diplomatici formali, una vera e propria diplomazia popolare dal basso che ha creato legami solidi e duraturi.

Anche la Sardegna è stata protagonista di questi rapporti di solidarietà, risultando con decine di migliaia di ospitalità temporanee, fra le regioni italiane più accoglienti in proporzione al numero della popolazione e ai livelli di reddito. Una regione capace di ampliare tali rapporti sino a divenire, in questi anni un importante partner della Bielorussia nel settore della cooperazione con innumerevoli progetti e collaborazioni in svariati settori da quello della formazione e dell’istruzione universitaria, a quello della ricerca scientifica, partnership istituzionali, scambi economici.

Per questi motivi, alla cerimonia dell’Ambasciata Bielorussa a Roma era presente la Sardegna, con il vice presidente del Consiglio regionale della Sardegna, on. Eugenio Lai, il dott. Marco Sechi della Presidenza della Regione Sardegna e con le associazioni sarde di fra le quali l’associazione “Cittadini del Mondo” che si occupa dei progetti Chernobyl e di cooperazione allo sviluppo e l’associazione di amicizia con la Bielorussia “Sardegna Belarus”.

L’Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario della Repubblica Belarus in Italia S.E. Aleksandr Guryanov ha consegnato per l’occasione, gli attestati di riconoscenza per i XXV Anni dell’Instaurazione dei Rapporti Diplomatici fra Italia e Bielorussia a vari esponenti del volontariato italiano, dell’associazionismo, del mondo economico, e fra i destinatari di tale riconoscimento anche Il Console onorario della Repubblica Belarus in Cagliari Giuseppe Carboni, con le seguente motivazione: «Per il suo inestimabile contributo allo sviluppo dei rapporti culturali, umanitari e scientifici tra la Repubblica di Belarus e la Repubblica Italiana e per il suo continuo  impegno e pluriennale attività nel sostenere i progetti congiunti e rafforzare l’amicizia e proficua collaborazione fra i nostri paesi».

Tale riconoscimento si affianca all’Attestato ad Honorem che sempre il Console onorario Carboni ha ricevuto lo scorso marzo a Minsk da parte dell’Università Statale Bielorussa di Arte e Cultura Belarus a firma del rettore prof. Jury Bondar per «l’enorme personale contributo allo sviluppo dei rapporti italo-bielorussi nella sfera dell’istruzione, scienza e cultura, alla promozione del valore del dialogo interculturale, della pace e dell’amicizia, e alla divulgazione della cultura bielorussa all’estero». 

Questo il commento del Console Carboni: «Tale riconoscimento non ha carattere individuale ma è un apprezzamento collettivo in primo luogo nei confronti delle decine di migliaia di famiglie sarde che con amore e grande spirito di solidarietà hanno accolto in questi 25 anni i bambini bielorussi nell’ambito del progetto Chernobyl, a tutti i volontari delle diverse associazioni sarde che in questi anni hanno saputo costruire un vero e proprio ponte di amicizia fra questi due territori, alle istituzioni sarde a tutti i livelli, i comuni, le province, la regione che in maniera sinergica con la società civile dell’Isola, hanno allargato tale rapporto trasformandolo in una cooperazione di largo respiro divenuto un modello anche per le altre regioni italiane».

Proprio per ricordare i 25 anni dell’accoglienza dei bambini bielorussi in Sardegna e i 25 anni delle relazioni diplomatiche italo-bielorusse, su iniziativa di varie associazioni ed organismi isolani, il 2017 è anche l’Anno della Cultura Bielorussa in Sardegna che ha visto già una serie di iniziative tenersi lo scorso gennaio e con un ricco programma che proseguirà per tutto l’anno.

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Hanno ottenuto un grande successo le “Giornate della Scienza e dell’Istruzione Universitaria della Sardegna nella Repubblica Belarus” svoltesi lo scorso 2-3 marzo a Minsk, la capitale di questa repubblica ex sovietica che vanta con l’Italia un consolidato rapporto di amicizia e collaborazione.

Le giornate hanno compreso una serie di incontri istituzionali e di interesse scientifico in diversi campi, dall’aerospazio alla cultura musicale, dal turismo, all’alimentazione, alla genomica,  alla pedagogia inclusiva.

Per rappresentare il mondo dell’istruzione universitaria e scientifico sardo, una numerosa e qualificata delegazione dell’Università di Cagliari guidata dal Prorettore all’internazionalizzazione, Alessandra Carucci, con i docenti Carla Massidda (Dipartimento scienze economiche e aziendali – Presidio della Qualità di Ateneo), Massimo Vanzi (Dipartimento ingegneria elettrica ed elettronica), Pierluigi Caboni (Dipartimento scienze della vita e dell’ambiente), Ignazio Macchiarella (Dipartimento storia, beni culturali e territorio) e Donatella Rita Petretto (Dipartimento pedagogia, psicologia, filosofia – delegata del Rettore e responsabile Ufficio disabilità e Servizi per inclusione e apprendimento).

La delegazione è stata accompagnata da Marco Sechi – della Presidenza della Regione Sardegna – e da Giuseppe Carboni, console onorario della Bielorussia in Sardegna.

Nella mattinata del 2 marzo il ministero Bielorusso dell’Istruzione ha ospitato il Forum “Istruzione Universitaria in Sardegna e Belarus, stato attuale e prospettive di collaborazione”, aperto dal saluto dell’Ambasciatore d’Italia S.E. Stefano Bianchi, il forum ha visto oltre l’intervento degli esperti sardi, il contributo di una serie di esponenti rappresentativi dell’intero sistema universitario nazionale e ministeriale bielorusso. 

Nella stessa giornata del 2 marzo nel Palazzo della Repubblica di Minsk, presso la Galleria d’Arte dell’Università della cultura, si è svolta la cerimonia solenne di scambio di strumenti musicali tipici tradizionali della Bielorussia (cornamusa slava – duda) e della Sardegna (launeddas).

Per l’occasione nella galleria è stata allestita in onore degli ospiti sardi una mostra fotografica (autore Marco Lutzu) di strumenti musicali sardi. Alla cerimonia ha portato i suoi saluti il Console generale italiano Salvatore Rippa, mentre il prof. Ignazio Macchiarella (impegnato anche il giorno successivo all’Università statale bielorussa di arte e cultura) ha presentato le peculiarità delle launeddas. 

Nell’ambito della cerimonia è stato firmato un accordo di cooperazione tra l’Università Statale Bielorussa di Arte e Cultura e l’Università degli Studi di Cagliari. Infine, è stata firmata una risoluzione solenne di impegno comune volto alla valorizzazione del patrimonio artistico e culturale dei due territori che ha coinvolto l’Università di Cagliari, l’Università Statale Bielorussa di Arte e Cultura, il Centro Relazioni Internazionali del ministero dell’Istruzione della Bielorussia, la Fondazione Bielorussa di Cultura e l’Enciclopedia Bielorussa.

L’Università Statale di Arte e Cultura della Repubblica Belarus a firma del Rettore prof. Jury Bondar, al termine dell’evento. ha conferito al Console onorario bielorusso in Sardegna Giuseppe Carboni l’attestato di ringraziamento per «l’enorme personale contributo allo sviluppo dei rapporti italo-bielorussi nella sfera dell’istruzione, scienza e cultura, alla promozione del valore del dialogo interculturale, della pace e dell’amicizia, e alla divulgazione della cultura bielorussa all’estero».

Ricca di impegni e appuntamenti anche la giornata del 3 marzo con una nutrita serie di incontri bilaterali, a cominciare da quello nella prestigiosa Accademia delle Scienze della Repubblica di Belarus, dove la delegazione sarda è stata ricevuta dal Segretario generale, Aleksandr Kilchevskiy, e da altri emeriti scienziati, quindi sono seguite le visite ad alcune strutture dell’Accademia quali, il Centro scientifico per le produzioni Agroalimentari, l’Istituto di Genetica e Citologia, il Centro Sistemi di georeferenziazione e attività aerospaziali.

Il tema delle attività nel settore aerospaziale è stato anche al centro della visita al Dipartimento Tecnologie Aerospaziali dell’Università Statale Bielorussa BGU, università con la quale sono già in corso delle collaborazioni a seguito della firma di un accordo di cooperazione e la presentazione di alcuni progetti in attesa di finanziamento comunitario. 

L’alta formazione nel settore del turismo ha visto i rappresentanti sardi dialogare con due importanti realtà accademiche quali l’Istituto Superiore del Turismo dell’Università BGUFK e l’Università Statale Bielorussa di Economia BGEU, con quest’ultima università è stato firmato un accordo quadro di cooperazione. 

L’Università di Cagliari è stata, inoltre, ospite d’onore della tavola rotonda dal titolo “I problemi dell’istruzione universitaria nella sfera del commercio e del turismo”, con la partecipazione, dei rappresentanti dell’Università Statale Bielorussa di Economia, dell’Università Statale Vietnamita per il commercio estero, dell’Accademia per la Tecnologia Alimentare di Odessa (Ucraina), dell’Università Russa per la Cooperazione, dell’Università Statale Russa di Economia Plekhanov, dell’Università di Tartu (Estonia), con la presenza dei responsabili di imprese e startup del settore turistico.

L’Università Statale Bielorussa di Pedagogia è stata un’altra tappa importante della manifestazione, con l’incontro con il Rettore e l’individuazione di una serie di settori che prossimamente saranno oggetto di un apposito Accordo di collaborazione che verrà firmato nel corso di quest’anno a Cagliari. Ma in un settore quale l’istruzione inclusiva, la collaborazione è già sostanzialmente avviata. Donatella Petretto, delegata del Rettore e responsabile Ufficio disabilità e Servizi per inclusione e apprendimento di UNICA, che era già stata in Bielorussia ad ottobre scorso, infatti, ha approfondito tale collaborazione con i vertici dell’Istituto per l’istruzione inclusiva dell’Università Pedagogica Statale di Minsk e già nel prossimo mese di maggio, sarà relatrice al Festival Internazionale di Minsk di Psicologia 2017 dove toccherà i temi riguardanti i diritti delle persone con disabilità , tematica che in Bielorussia sta conoscendo un forte interesse e in cui c’è la possibilità di creare una rete di collaborazione stabile per condividere le esperienze e migliorare la formazione degli studenti.

Le “Giornate della Scienza e dell’Istruzione Universitaria della Sardegna nella Repubblica Belarus”, si sono concluse con la presentazione dell’offerta formativa generale dell’Università di Cagliari (facoltà, lauree, corsi in inglese, dottorati, master, borse per studenti stranieri, corsi estivi di italiano…) alla presenza dei rappresentanti degli uffici mobilità delle varie università bielorusse e dei rispettivi rappresentanti studenteschi.

Inoltre nell’ambito della visita istituzionale Marco Sechi, dell’Ufficio di Gabinetto del presidente della Regione Sardegna e Giuseppe Carboni, console onorario bielorusso a Cagliari sono stati ricevuti Vladimir Ulakhovich, presidente della Camera di Commercio Nazionale della Bielorussia, e hanno inoltre incontrato Evgenij Palchik, presidente della Commissione Superiore di Attestazione della Repubblica Belarus.

«Sono molto soddisfatta dagli incontri, di cui presto si vedranno i risultati pratici con i nuovi programmi di interscambio internazionale, la collaborazione tra gli atenei di Cagliari e della Bielorussia è senz’altro favorita dalle azioni messe in campo dalla Regione Autonoma della Sardegna, con progetti di cooperazione internazionale a scopo umanitario, culturale e di formazione e con l’organizzazione di diverse iniziative di scambio sia a Cagliari che a Minsk – ha detto il prorettore Alessandra Carucci -. L’università di Cagliari ha da poco presentato un progetto di “Mobilità per crediti” nell’ambito del Programma Erasmus+ con tre Università bielorusse e il sostegno del Ministero dell’Istruzione di Belarus, che, se finanziato, consentirà di supportare lo scambio di studenti, docenti e staff tra le università, dando maggiori occasioni per l’avvio di ulteriori progetti di cooperazione, nel caso della Bielorussia è inoltre determinante l’impegno del Consolato Onorario di questo paese in Sardegna.»