21 November, 2024
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È l’Italia la trionfatrice assoluta del “Girotonno”, la grande kermesse internazionale che coinvolge gastronomi, chef di fama internazionale esperti di cucina del tonno, giornalisti ed esperti della gastronomia mediterranea che per quattro intensi giorni, dal 1 al 4 giugno, ha trasformato Carloforte, nell’isola di San Pietro, nella “Capitale del tonno di qualità”, ossia il “tonno da corsa” che viene pescato nella tonnara dell’isola. La manifestazione, giunta alla sua 19esima edizione, è stata organizzata dal Comune di Carloforte in partnership con l’agenzia Feedback e con il contributo del Flag Sardegna Sud Occidentale grazie all’intervento del FEAMP (Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca) e del GAL Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari sostenuto dall’intervento del FEASR (Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale).
Gli chef sardi Federico Durzu, 29 anni, di Cagliari, e Simona Balia, 27 anni, di Sant’Antioco, sono i vincitori della Tuna Competition, la gara tra chef di 6 paesi, Italia, Giappone, Portogallo, Messico, Argentina e Marocco, fulcro dell’intera manifestazione che per quattro giorni ha animato l’isola di San Pietro e Carloforte che, per l’occasione, è stata presa d’assalto da migliaia di visitatori.
Sabato 4 giugno, dopo aver superato a pieni voti le qualificazioni, i portacolori dell’Italia si sono confrontati in un’avvincente sfida con Roberto Okabe e Hasan Kamrul, chef del Giappone, conquistando il titolo con la ricetta “Testa di tonno in cassetta” creata utilizzando le parti meno nobili del “corridore dei mari” e lanciando così anche un messaggio contro lo spreco alimentare e la sostenibilità ambientale.
A consegnare il primo premio ai vincitori, un piatto in ceramica di pregiata fattura, è stato il sindaco di Carloforte Stefano Rombi. Ai campioni del Girotonno anche il premio “Broggi” consegnato da Alessandra Aste, Area Sales Manager Broggi.
Al secondo posto, appunto, gli chef Roberto Okabe e Hasan Kamrul (Giappone) premiati dall’ammiraglio Enrico Pacioni, Comandante del Comando Marina Ovest della Marina Militare Italiana.
Al terzo posto gli chef del Messico, Diana Beltran Casarrubias e Rodrigo Zepeda Sánchez, che, oltre al premio per la terza piazza consegnato dal vice sindaco di Carloforte Betty Di Bernardo, hanno ottenuto anche il “Premio speciale Originalità e Creatività” della giuria tecnica guidata dal presidente Chiara Maci con la seguente motivazione: «Per la costruzione di un piatto complesso, strutturato in due parti, con doppia cottura dell’ingrediente protagonista, il tonno, e con un equilibrio di ingredienti che toccavano l’acido, il salato, il croccante, il dolce in un’armonia di sapori che perfettamente rispecchiava la propria terra d’origine».
Alla gara internazionale, oltre agli chef poi saliti sul podio, hanno preso parte anche gli chef Lola Macaroff (Argentina), M Bark Belmissi e Jawad Sarih (Marocco) e Marilia Oliveira (Portogallo).
La giuria tecnica, guidata dal presidente Chiara Maci, ha visto la partecipazione del food influencer Barù, del rais della tonnara di Carloforte Luigi Biggio, del noto sommelier Giuseppe Carrus, di Roberta Garibaldi, presidente dell’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico, del conduttore e scrittore Roberto Giacobbo, di Giuliano Greco, proprietario di Carloforte Tonnare P.I.A.M, dell’ammiraglio Enrico Pacioni, dello chef Pietro Parisi, dei giornalisti Marzia Roncacci, Carlo Passera, Anna Prandoni e Cristina Viggè. Durante la manifestazione la giuria è stata arricchita anche dalla presenza del noto pubblicitario Gavino Sanna e dello chef e food Blogger Max Mariola.
A condurre tutti gli appuntamenti sul palco sono stati Federico Quaranta, conduttore Rai e voce della trasmissione radiofonica Decanter e Valentina Caruso, giornalista di Sky Sport.
Durante la rassegna grande spazio hanno avuto i “Girotonno Live Cooking” che hanno valorizzato tutte le ricette a base di tonno interpretate da chef italiani e internazionali.
Grande lavoro e partecipazione per la riuscita dell’evento gastronomico internazionale hanno assicurato i ragazzi dell’Istituto alberghiero “Pietro Piazza” di Palermo che, guidati dai professori Salvatore Reginella, Rosario Picone e Salvatore Seminara, hanno servito per quattro intense giornate centinaia di piatti alla giuria tecnica e popolare.
I vini proposti durante il Tuna Competition e il Girotonno Live cooking sono stati servizi dall’Ais, Associazione italiana sommelier sezione Sardegna, rappresentata da Simona Gulli, responsabile della delegazione Cagliari e Giovanni Rombo, degustatore.
Grande successo di pubblico è stato registrato in occasione delle tre serate gratuite del “Girotonno Live Show” che ha visto salire sul palco di Corso Battellieri star della musica italiana come Raf, I Nomadi e il comico Uccio De Santis.
 

Una sfida gastronomica tra chef di 6 Paesi, cooking show con grandi chef, degustazioni, incontri e grandi eventi sotto le stelle. A Carloforte, dal 1 al 4 giugno 2023, torna il Girotonno, la rassegna alla sua 19ª edizione, dedicata alla valorizzazione del tonno rosso di qualità che da secoli si pesca nella tonnara dell’isola di San Pietro.
La manifestazione è organizzata dal Comune di Carloforte in collaborazione con l’agenzia Feedback che segue il progetto sin dalle sue origini. L’evento è realizzato anche con il contributo del Flag Sardegna Sud Occidentale sostenuto grazie al all’intervento del FEAMP (Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca) e del GAL Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari sostenuto grazie all’intervento del FEASR (Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale).
Saranno quattro giorni dedicati alla cultura millenaria di tonni e tonnare che qui si esprime in una plurisecolare tradizione di pesca. L’antica e caratteristica cittadina tabarchina, rotta privilegiata del “corridore dei mari”, sarà quindi nuovamente il palcoscenico per un prezioso momento di confronto e scambio culturale tra le regioni mediterranee che ancora mantengono viva la cultura di tonni e tonnare.
«La pandemia, che ha imposto uno stop alla manifestazione in presenza, è ormai alle spalle. Già dalla scorsa edizione il pubblico è potuto ritornare nella nostra splendida isola per assistere alle sfide tra gli chef che, come sempre, danno lustro alla manifestazione, gustare i piatti della nostra tradizione e assaporare tutto ciò che Carloforte e la sua isola può offrire: il mare, le tradizioni secolari della pesca del tonno rosso, il “corridore dei mari”, le sue peculiarità uniche di un’isola nell’isola, il suo essere un pezzo di Sardegna, nord Africa e Genova, e le sonorità della sua lingua, il tabarchino, una variante del ligure. Girotonno rappresenta una importante occasione di crescita per Carloforte e per l’intero territorio. Carloforte, la perla del Sulcis, si presenterà in tutto il suo splendore. Girotonno dichiara il sindaco di Carloforte, Stefano Rombi – costituisce l’evento di punta di una stagione che sta già facendo registrare un numero molto alto di presenze. Girotonno è ossigeno per le attività ricettive, per i settori della ristorazione e, in generale, per l’intera economia isolana. E’ anche l’occasione, attraverso una strutturata offerta di servizi, per far conoscere ai visitatori l’interno dell’isola di San Pietro, oltreché le sue meravigliose spiagge, già pronte ad accogliere i bagnanti. Siamo felici che l’edizione di quest’anno abbia incontrato il favore di un numero crescente di sostenitori istituzionali e non. Continueremo su questa strada, convinti che l’interesse degli sponsor sia elemento decisivo per dare continuità al Girotonno e potenziarlo sempre di più. Vale la pena di sottolineare l’impegno che prosegue sul fronte della sostenibilità, con la certificazione internazionale ISO 20121 di evento sostenibile, ottenuta grazie alla collaborazione con il Flag.»
Momento centrale dell’evento sarà il Tuna Competition, la gara gastronomica internazionale che vedrà a confronto chef provenienti da 6 Paesi: Argentina, Giappone, Italia, Marocco, Messico e Portogallo.
Ad aprire la kermesse gastronomica, giovedì 1 giugno, sarà la sfida ai fornelli tra Marocco e Giappone rappresentati rispettivamente da M. Bark Belmissi e Jawad Sarih, chef de partie al Four Season Resort a Marrakech, e da Roberto Okabe, chef del ‘’Finger’s’’, uno dei migliori ristoranti etnici di Milano. Venerdì 2, doppio confronto di qualificazione, tra la prima delle new entry, il Portogallo, e l’Argentina. La sfida sarà tra Marilia Oliveira, chef al timone di “O Boteco”, il primo ristorante ligure-portoghese in Italia, a Genova, e Lola Macaroff, alla guida sino allo scorso anno delle cucine del Don Juan, il primo ristorante argentino di Milano. A seguire, il confronto tra l’Italia e l’altro esordiente al Girotonno, il Messico. Sul palco del “Tuna Theatre”, in corso Battellieri, sarà la volta della sfida tra il cagliaritano Federico Durzu, in coppia con Simona Balia, proveniente dalla vicina isola di Sant’Antioco, dove lavora al ristorante “Da Achille”, e la messicana Diana Beltran Casarrubias, chef al ristorante “La Cucaracha”, il primo ristorante messicano ad avere aperto a Roma. Con lei in squadra Rodrigo Zepeda Sánchez, chef ufficiale dell’Ambasciata del Marocco a Roma.
Le giurie: il panel di esperti guidato da Chiara Maci e la giuria popolare
A giudicare i piatti presentati dagli chef sarà una giuria tecnica, presieduta da Chiara Maci, food blogger, presentatrice televisiva, sommelier e consulente di comunicazione food. A Carloforte Chiara presenterà anche il suo ultimo libro dedicato ai più piccoli “Le mie ricette da fiaba. Lupi mangiatorte, principesse intraprendenti e piatti incantati”, le più belle fiabe tutte da gustare.
La giuria tecnica del Girotonno 2023
Del panel di esperti fanno parte Giuseppe Carrus, giornalista e sommelier e curatore della Guida Vini d’Italia del Gambero Rosso, Roberta Garibaldi, Presidente dell’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico e professore di Tourism Management all’Università degli Studi di Bergamo, Roberto Giacobbo, giornalista, scrittore e  conduttore di “Freedom, oltre il confine” su Italia1, Gherardo Fedrigo Gaetani Dell’Aquila D’Aragona (detto Barù) esperto di vini, food influencer, è stato giudice fisso di ‘Cuochi e fiamme’, Carlo Passera, caporedattore di Identità Golose, Anna Prandoni, direttore di Gastronomika, il magazine del cibo del quotidiano Linkiesta, e Scarpetta Mag, un bookazine trimestrale che racconta con immagini e parole il bello e il buono del mondo del gusto, Marzia Roncacci, giornalista del Tg2 e conduttrice della trasmissione “Tg2 Italia” su Rai 2 e Cristina Viggè, giornalista alla guida di Fuori Magazine, il progetto editoriale di Petra.
La giuria popolare
Anche i visitatori della rassegna potranno assaggiare e votare i piatti in gara acquistando il ticket di partecipazione alle gare internazionali e partecipando alla giuria popolare.
I conduttori del Girotonno
A condurre tutti gli appuntamenti sul palco sarà Federico Quaranta, conduttore Rai e voce della trasmissione radiofonica Decanter in coppia con Valentina Caruso, giornalista di Sky Sport.
Cooking show.
Sul palco della rassegna arrivano grandi ospiti
L’arte della cucina a base di tonno rosso sarà la protagonista dei Cooking show. I segreti di questa specialità del Mediterraneo saranno svelati giovedì 1 giugno alle ore 18 dallo chef carlofortino Secondo Borghero del ristorante “Al tonno di corsa” che presenterà la ricetta dal titolo “Conchiglie di grano senatore cappelli al quinto quarto di tonno”. Venerdì 2 giugno alle ore 13 sul palco arriva Max Mariola, famoso cuoco e personaggio televisivo volto di Gambero Rosso Channel che farà degustare il Tonno alla puttanesca. Sabato 3 giugno alle ore 12 Nicola Rossi, executive chef del Four Seasons di Marrakech preparerà la Tartare di tonno e hummus mentre alle 17:30 Pietro Parisi, il cuoco contadino e Luca Puddu Buinea, il cuoco dei due mondi, presentano la ricetta “Da Tacca Rossa all’Isola Piana”. Domenica 4 giugno alle ore 12 si chiude con Stefano De Gregorio, chef resident del Saporie Lab Milano che preparerà la pasta col tonno e alle ore 17 con il cooking del maestro della cucina del tonno, Luigi Pomata e la sua ricetta Porco tonno.
Le degustazioni di tonno: due i menu disponibili sulla banchina Mamma Mahon
Al Tuna village, il villaggio gastronomico della manifestazione, invece, il tonno è il protagonista: sulla banchina Mamma Mahon ogni giorno degustazioni di specialità a base del grande corridore dei mari a cura del Consorzio Arcobaleno. Due i menu proposti, uno da 11 euro che prevede un piatto e uno da 18 euro che ne prevede due. Entrambi i menu sono accompagnati da una bevanda (vino o acqua).  Il ticket di 11€ dà diritto ad un piatto a scelta tra: pasticcio alla carlofortina, lasagne pesto e tonno, tonno alla carlofortina e la capunadda del pescatore. Il ticket di 18€ dà diritto ad un primo a scelta tra pasticcio alla carlofortina, lasagne pesto e tonno e un secondo a scelta tra tonno alla carlofortina e la capunadda del pescatore.
Il villaggio espositivo sulla Banchina e in piazza Carlo Emanuele III
Torna anche l’Expo village, il villaggio espositivo che offre ai visitatori la possibilità di fare shopping, ogni giorno fino a mezzanotte, tra le specialità agroalimentari locali e i prodotti dell’artigianato sardo.
Gli spettacoli gratuiti del Girotonno: I Nomadi, Raf e Uccio De Santis
Tre spettacoli gratuiti sotto le stelle animeranno il programma del Girotonno.
Giovedì 1 giugno sul palco della rassegna salgono i Nomadi che faranno tappa a Carloforte per il “Live tour 2023” che celebra i loro 60 anni di musica. La band farà cantare il pubblico del Girotonno proponendo i maggiori successi della loro carriera che li incorona come la band più longeva in Italia e, prima di loro al mondo, solo i Rolling Stones! Sono i primi anni Sessanta, infatti, quando tra Modena e Reggio Emilia Beppe Carletti e Augusto Daolio decidono di formare un gruppo. L’esordio avviene nel 1963 e il nome scelto è Nomadi, denominazione scelta un po’ per caso ma forse anche per destino! Sono passati 60 anni ma loro sono ancora lì: 80 concerti all’anno in tutta la Penisola con una media annuale di 1 milione di spettatori che comprendono bambini, genitori e nonni, dando vita così quello che si può definire il “popolo nomade”. Ad oggi il gruppo emiliano conta 52 lavori, fra dischi in studio, live e raccolte per un totale oltre 15 milioni di copie vendute. Accanto a ciò vi è anche l’impegno umanitario che li ha visti promotori di varie iniziative di solidarietà e di numerosi viaggi benefici.
Venerdì 2 giugno è la volta di Uccio De Santis protagonista dello show “Stasera con Uccio”: un mix esplosivo di monologhi, un viaggio attraverso gag irresistibili e racconti di vita, passando dagli esordi per vincere la timidezza ai primi innamoramenti, sino ad arrivare al suo grande amore: il teatro. Un viaggio nei ricordi che dipinge tanti gustosi quadretti familiari: il padre che lo voleva medico, la madre che lo voleva bravo, educato e possibilmente avvocato. Lo show prevede anche un momento in cui Uccio De Santis interagisce con il pubblico, vero cavallo di battaglia dell’artista pugliese, creando dei siparietti comici di gran coinvolgimento.
Sabato 3 giugno il protagonista è Raf, una tra le più belle voci e firme della discografia italiana. Un ritorno sul palco molto atteso che farà contenti i suoi numerosissimi fan. È stato un anno intenso per l’artista, che ha messo a segno un successo dopo l’altro: dopo la parentesi del Due la Nostra Storia Tour con il suo amico di sempre Umberto Tozzi e del suo ritorno in rotazione radiofonica quest’estate con la hit Cherie – che ha dominato le classifiche, una ventata di leggerezza al ritmo disco-funky nella stagione più calda di sempre – ha cantato con Guè il brano pubblicato recentemente Ti pretendo XXX, prodotto da North Of Loreto, uno dei grandi classici di fine anni ’80, tornato letteralmente alla ribalta. Un vero tributo, nato dall’idea di Davide Bassi di rivisitare la hit di Raf. “Vi accoglierò con nuove sonorità – ha detto l’artista – e nuove canzoni. Musica e parole con l’energia e le emozioni di sempre”.
Corse potenziate di traghetti e bus e sconti per non residenti
Anche quest’anno, in occasione della rassegna, corse potenziate di traghetti da Portovesme e Calasetta e dei bus locali. Dalla prima corsa del 31 maggio e sino a tutto il 5 giugno, per i non residenti, sconto di 5 euro sul prezzo del biglietto passeggero e di 10 euro sul prezzo del biglietto dell’auto nella formula andata e ritorno su entrambe le tratte Carloforte/Calasetta e Carloforte/Portovesme. In occasione dell’evento, l’Amministrazione Comunale di Carloforte metterà a disposizione dei visitatori l’Area portuale del Molo 5 a Portovesme, per uso “parcheggio gratuito“.
Le escursioni alla scoperta dell’isola
Esplora l’sola di San Pietro e i suoi 38 km di costa tra scogliere che lasciano a bocca aperta e spiagge dal mare limpido. Ogni giorno, durante il Girotonno, la possibilità di partecipare ad escursioni alla scoperta del territorio, in compagnia di guide professioniste, tra storia, arte e archeologia di questo angolo di paradiso. Ma anche laboratori per famiglie tra i ”carruggi” di Carloforte, escursioni alla fantastica grotta dei Colombi, l’Oasi Lipu di Carloforte e tour a bordo di una Land Rover.
Sabato 3 e domenica 4 giugno monumenti aperti gratuitamente
Sia sabato 3 che domenica 4 giugno monumenti aperti gratuitamente per i visitatori del Girotonno. Sabato 3 dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00 e domenica 4 dalle ore 10.00 alle 13.00 si potranno visitare gratuitamente: la Chiesa dei Novelli Innocenti, le Mura di Cinta e il Castello, la Chiesa di San Carlo, la Statua di Re Carlo Emanuele III, la Chiesetta della Madonna dello Schiavo, il Cineteatro Cavallera, il Fortino Santa Cristina, il Monumento ai Caduti e le Saline.
I buskers animeranno le strade di Carloforte
Tutti i giorni l’allegria degli spettacoli dei buskers invaderà le stradine del paese: dai Fenistruzzi ai Petton House, dal Circo Mano a Mano agli spettacoli di arte di strada di Bugo in “Burro Show – Botti du Shcoggiu”. E ancora El Bechin in “Horror Puppets Show” o Linda Vellar in “White Hole”, ma anche le acrobazie di “Espera”, gli spettacoli di burattini “Di Diavoli, Pentole e altri imbrogli” di e con Daniele Pettinau.
Il Funny Village per i bambini in Piazza Pegli
Il Funny Village è l’area più divertente del Girotonno dove trovare una serie di attività e giochi per tutta la famiglia, condotte da Davide Musu. In piazza Pegli gonfiabili, trucca bimbi, palloncini modellabili, laboratori dedicati al mare, ma anche le mascotte amate dai più piccoli, i giocolieri e le bolle giganti.
 

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È Fabio Vacca il vincitore dell’edizione 2019 di “Sa Fregulada”, la tradizionale gara di cucina con ricette originali a base di fregula, che si è tenuta sabato pomeriggio (5 ottobre) a Neoneli  nell’ambito di Licanìas e Lichitos, la tre giorni di eventi all’insegna delle culture e dei sapori dei paesaggi rurali promossa dal Comune del piccolo centro del Barigadu.

Lo chef del ristorante Chia Laguna si è imposto nella competizione gastronomica, tutta giocata sull’interpretazione della caratteristica pasta sarda di semola di grano duro, che ha visto sfidarsi tra i fornelli altri sette cuochi provenienti da tutta l’isola:Andrea Atzori (ristorante La Rinascente, Cagliari), Giacomo Cicalò (sous chef Frades Bottega, Porto Cervo), Cristian Deriu(ristorante Hub, Macomer), Davide Diana, Mattia Pippia (ristorante Craf, Oristano), William Pitzalis (chef del Cagliari Calcio), Nicolò Vellino (Dolci Sfizi, Macomer).

Fabio Vacca si è imposto con un’interpretazione della “pezza imbinada”, un piatto tipico del suo paese, Bonarcado, ma in versione vegetariana, con i funghi e un formaggio a pasta filata, conquistando così le preferenze della giuria composta da Dario Cappelloni (collaboratore della “Guida Essenziale ai vini d’Italia – Doctor Wine”), Paolo Zaccaria (critico gastronomico del Gambero Rosso), Luciano Tona (responsabile della didattica della Scuola Internazionale di Cucina Alma), Erica Battellani (autrice di “Via dei Gourmet”), Tommaso Fratini (executive chef “Rimessa Roscioli”, Roma), Leonardo Lucarelli (chef e scrittore), Giuseppe Carrus (collaboratore della guida Gambero Rosso), Maurizio Valeriani (collaboratore della guida “Vinodabere”) e Guido Murtas (docente di formazione professionale alberghiera).

«Se il tema di questo appuntamento è la fregula – ha spiegato Luciano Tona a nome della giuria – è ovvio che il metro del giudizio guarda a chi valorizza, o ha valorizzato o interpretato la fregula nel migliore dei modi. Quando si mette al centro del progetto un prodotto, è quel prodotto che si deve valorizzare. L’accompagnamento serve solo a dare valore al prodotto

Insieme al plauso della giuria, Fabio Vacca, il secondo classificato Cristian Deriu ed il terzo Davide Diana, hanno portato a casa i premi in palio per questa edizione di “Sa Fregulada”: un cestino di prodotti tipici e un piatto in terracotta realizzato ad hoc dalle ceramiche Terrapintada di Bitti.

Tra gli altri chef in gara, una menzione particolare è andata a Nicolò Vellino (Dolci Sfizi, Macomer) perché, come ha spiegato Paolo Zaccaria nel corso delle premiazioni, «forse per la prima volta abbiamo avuto un piatto dolce, un dessert a base di fregula. Non è tra i premiati, ma ci teniamo a sottolineare che ci ha particolarmente colpito».

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Dopo “Licanìas”, la rassegna letteraria dello scorso giugno, Neoneli ospita altre tre intense giornate, ora all’insegna della gastronomia e delle riflessioni sulle “culture e i sapori dei paesaggi rurali“. Si intitola “Licanias e Lichitos” il cartellone di eventi allestito dal Comune del piccolo centro del Barigadu con il contributo dell’assessorato regionale del Turismo, Artigianato e Commercio e della Fondazione di Sardegna, che tiene banco da venerdì 4 a domenica 6 ottobre: degustazioni e laboratori gastronomici, incontri con esperti e con imprenditori che scommettono sulle produzioni agroalimentari e il saper fare locale. E, ancora, mostre, concerti e – sabato 5 ottobre – la tradizionale gara di cucina a base di “fregula”, la caratteristica pasta sarda di semola di grano duro, che l’indomani – domenica 6 – sarà anche protagonista dell’immancabile festa gastronomica con i piatti simbolo della cucina locale: “sa fregula istuvada e sa cassola”, due squisitezze, o “lichitos”, del territorio.
Prologo alla manifestazione, giovedì 3, alle 17.00, al salone Corrale, l’inaugurazione di “Sèberu da Alghero, Street Photography Awards 2019″, una mostra fotografica di una selezione degli scatti vincitori del concorso ASPA promosso nella cittadina sardo-catalana dall’associazione Officine di Idee al Festival Internazionale della Fotografia di Strada e d’Autore. Ideata e curata da Sonia Borsato, direttrice artistica dell’ASPA, in collaborazione con l’associazione Su Palatu, l’esposizione è strutturata in base alle sezioni del concorso, che per la sua seconda edizione si concentra sul tema delle Migrazioni: fotografia di Viaggio, di Strada, Documentaria, di Ricerca e Insula/Insulae (tema speciale interamente realizzato in Sardegna), più una sezione dedicata ai giovanissimi, oltre al Premio Blow up, conferito a lavori che, fra tutti i progetti presentati in tutte le categorie, si distinguono per un’audace lettura di argomenti rilevanti nel quotidiano. In mostra le foto dell’ungherese Simon Móricz-Sabján (primo premio fotografia documentaria), della tedesca Sandra Hoyn (premio Blow up), del sardo Andrea Cappai (premio Insula/Insulae), della spagnola Maria Contreras Coll (premio Blow up), del canadese Amy Friend (premio Blow up).
Venerdì (4 ottobre) Licanìas e Lichitos entra nel vivo. Il primo appuntamento in agenda è alle 8.30 del mattino: con partenza dal piazzale delle scuole in via Scano, si rinnova il rito della vendemmia “all’antica”, con il coinvolgimento degli alunni delle scuole dell’infanzia e primaria di Neoneli, Ardauli, Nughedu Santa Vittoria e Ula Tirso.  
Alle 17.00, all’oratorio in via San Pietro, si ragiona su Enogastronomia: radici e identità per la cultura e lo sviluppo economico di un territorio, in un convegno moderato dal gastrosofo Alex Revelli Sorini, docente presso Università San Raffaele di Roma, rettore dell’Accademia Italiana di Gastronomia e Gastrosofia, coautore del Manuale di Gastrosofia e di numerose pubblicazioni, e giornalista scientifico in programmi Rai come “La vita in Diretta” e “Mi manda Raitre”. In scaletta gli interventi di diversi ospiti: l’agronomo Maurizio Fadda, impegnato da vent’anni con ragazzi e agricoltori per una nuova rinascita rurale su basi etiche ed ecologiche e per la creazione e gestione di reti di filiera corta; Marianna Virdis, titolare insieme a Francesco Mascia dell’azienda agricola Sa Laurera, con sede a Villanovaforru, specializzata in agricoltura storica, studio, ricerca, recupero e valorizzazione di antiche razze e varietà della Sardegna, conservazione di pratiche agricole tradizionali, tutela del paesaggio rurale e degli agro ecosistemi; Gianmatteo Baldi, amministratore delegato di “Isteddu”, progetto che scommette sulla produzione enologica dei territori nella zona di confine tra il Barigadu e il Mandrolisai, che, come spiega il general manager dell’azienda, ha la sua prima origine dalla scoperta di Neoneli in occasione di un dibattito su il famoso libro-diario di Mario Soldati “Vino al Vino“; il Master of Food del Miele Luigi Manias, direttore tecnico “Apiaresos”, la più importante associazione di apicoltori nell’Isola, erede e continuatore di una tradizione familiare iniziata dal nonno materno Luigi Olla ad Ales, che nel 1917 fu tra i primi in Sardegna a introdurre l’apicoltura col favo mobile; Michelangelo Salis, titolare de I Salis di Ploaghe, azienda partner con il Consorzio del Bue Rosso di Seneghe per la diffusione e commercializzazione del bovino di razza Sardo Modicana, esperto nello studio e nella realizzazione di prodotti di salumeria tradizionale dal suino sardo e nella produzione di prodotti innovativi a base di bovini, pecora, capra e suino; Antonio Moi, allevatore e promotore progetto pilota Seulo dell’azienda agricola Su Mannali, con sede nel piccolo e caratteristico comune di montagna compreso nella fascia sud del Gennargentu; la sua specialità è l’allevamento semibrado di suini di razza ibrida con prevalenza sarda, da cui ricava i classici prodotti tramandati dalla cultura seulese; Cinzia Loi, archeologa specializzata nel campo dell’archeologia dei paesaggi e dell’etnoarcheologia, che ha condotto il censimento dei monumenti archeologici del territorio del Comune di Neoneli. Prevista anche, per le conclusioni, la presenza dell’assessora regionale all’agricoltura e riforma agro-pastorale Gabriella Murgia.
Alle 22.00 musica in piazza Italia con il duo Fantakolk di Andrea Pisu alle launeddas e Vanni Masala all’organetto. Riconosciuti maestri dei loro rispettivi strumenti, apprezzati per le capacità virtuosistiche e la piena padronanza del repertorio tradizionale, ma non solo, nel 2016 i due si sono aggiudicati il Premio Maria Carta per la loro musica coinvolgente e dal forte carattere personale.
Giornata densa di appuntamenti sabato 5 ottobre. Alle 10.00 si inaugura una seconda mostra al salone Corrale: curata da Baingiu Cuccu, ANIMA, artigianato a Neoneli. Iconografie del mondo agropastorale– questo il titolo – vedrà la partecipazione di una quindicina di maestri ceramisti, coltellinai, artigiani del ferro e del rame, del tessile, cestineria, vestiario e calzoleria. Tutti i prodotti in mostra fanno parte, da tempi remoti, della quotidianità del mondo contadino e pastorale. Al taglio del nastro è prevista la presenza dell’assessore regionale al turismo, artigianato e commercio Giovanni Chessa.
Lungo i viottoli del centro storico, dalle 10.00 fino alle 20.00, saranno allestiti degli stand a cura di artigiani e i produttori agroalimentari, e fino alle 19.00 sarà possibile partecipare all’iniziativa Piccole guide turistiche, con visite guidate alla Chiesa Parrocchiale di San Pietro, a cura dei bambini e ragazzi delle scuole.
All’oratorio in via San Pietro, alle 10.30, spazio alla premiazione dei vincitori del Premiu ‘e poesia sarda Barigadu, bandito lo scorso luglio, che ha contato sessantaquattro partecipanti. Vince la sezione in rima Giangavino Vasco di Bortigali con la poesia “Fizu”, secondo classificato Antonio Sannia di Bortigali con “Làcanas Luadas”, terzo Angelo Maria Ardu di Flussio con “Sighi Poeta”. Per la sezione versi sciolti, invece, il vincitore è Giuseppe Tirotto di Castelsardo con “Li ghjemmi di la vida”, il secondo Andrea Meleddu di Sorgono con “Reu de continu”, il terzo Pier Giuseppe Branca di Cheremule con “Carbuncos”. I primi tre classificati di ciascuna sezione del premio si aggiudicano rispettivamente 300, 200 e 100 euro.
Nel pomeriggio, mentre dalle 16.00 alle 19.00 in piazza Italia si tiene il laboratorio per i bambini GLE, grandi giochi in legno, una prima iniziativa a cura dell’associazione Lughenè, in piazza Barigadu arriva invece il momento più atteso della manifestazione: la gara di cucina con ricette originali a base di fregula, con la conduzione affidata ad Alex Revelli Sorini. Coordinata dallo chef del ristorante HUB di Macomer Leonardo Marongiu e dallo chef, vicepresidente regionale dell’Unione Cuochi Elia Saba, la competizione culinaria vede in gara nove chef: Fabio Vacca (ristorante “Chia Laguna”), Cristian Deriu (ristorante “Hub”, Macomer), William Pitzalis (chef del Cagliari Calcio), Juri Biscione (ristorante “Scorfano Allegro”, Golfo Aranci), Giannu Mannu (Hotel Mannu, Bosa), Mattia Pippia (ristorante Craf, Oristano), Niccolò Vellino (chef Dolci Sfizi, Macomer), Andrea Atzori (ristorante La Rinascente, Cagliari) e Giacomo Cicalò (sous chef Frades Bottega, Porto Cervo).
La giuria, composta da Dario Cappelloni (collaboratore della “Guida Essenziale ai vini d’Italia – Doctor Wine”), Paolo Zaccaria (collaboratore della guida “Gambero Rosso”), Erica Battellani (autrice di “Via dei Gourmet)”, Tommaso Fratini (executive chef “Rimessa Roscioli”, Roma), Leonardo Lucarelli (chef e scrittore), Giuseppe Carrus (collaboratore della guida “Gambero Rosso”), Luciano Tona (responsabile della didattica della scuola Internazionale di Cucina Alma), Maurizio Valeriani (collaboratore della guida Vinodabere), ha il compito di giudicare le ricette a base di “fregula” anche sotto il profilo dell’originalità e innovatività, e della capacità dei concorrenti di utilizzare prodotti “poveri”. Alle 17.00 è prevista una degustazione dei piatti in gara e, alle 20.00, verranno annunciati e premiati i vincitori.
In contemporanea, alle 18.00, all’oratorio in via San Pietro è possibile partecipare ad una degustazione guidata (al costo di 7 euro) di birre artigianali europee con Luca Pretti, ricercatore presso Porto Conte Ricerche, esperto di tecnologie birrarie. Sono quattro le birre in degustazione: la belga Rochefort 8″ (Strong Brown Ale) , le tedesche Ott Edel-Pils (Pilsner) e Schlenkerla Rauchbier Marzen (Rauchbier), l’inglese St. Peter’s Old Style Porter (Porter).
Alle 22.00 in piazza Italia la giornata si conclude sulle note di Brinca, gruppo composto da Paride Peddio all’organetto diatonico, Jonathan Della Marianna alle launeddas, Federico Di Chiara alla voce e all’armonica a bocca, Davide Pudda alla chitarra, Fabio Carta alla batteria e alle percussioni. I Brinca hanno pubblicato nel 2016 il loro primo CD omonimo, che vanta tra i featuring nomi come quelli di Beppe Dettori, Elena Ledda e Carlo Crisponi. Il loro ultimo lavoro è Balla e Brinca, un disco di ampio respiro, che presenta non solo brani in sardo ma anche, nell’ultima traccia, un classico gospel della tradizione americana: When The Saints Go Marching In.
La giornata conclusiva di “Licanias e Lichitos“, domenica 6, è nel segno delle leccornie e squisitezze del territorio. Mentre dalle 10.00 alle 20.00 è ancora possibile fare una passeggiata nel centro storico, visitando gli stand di artigiani e produttori agroalimentari, dalle 10.00, nelle stradine di Neoneli, reduci dal concerto della sera prima, sono di scena in un’esibizione itinerante due membri del gruppo Brinca, Jonathan Della Marianna alle launeddas e Federico Di Chiara all’armonica e voce. Sempre dalle 10.00 (fino alle 19.00), ancora visite guidate a cura dei bambini delle scuole alla Chiesa Parrocchiale di San Pietro, e un appuntamento che si rinnova anno dopo anno: quello con le massaie di Neoneli impegnate (fino alle 13.00) in una dimostrazione – laboratorio sulle tecnica di preparazione della fregula. Per i più piccoli due iniziative a cura dell’associazione Lughenè: alle 10.30 (e fino alle 18.00), in piazza Italia, ritornano il grandi giochi in legno, mentre nella scuola materna Virgo Fidelis, dalle 15.30 alle 17.30, si tiene il laboratorio gastronomico” La felicità in cucina”.
Diverse le degustazioni previste, al costo di 7 euro, all’oratorio in via San Pietro: quella del miele con l’esperto Luigi Manias, alle 11.00, quella dell’olio (alle 15.00 ed alle 16.00) a cura di Giandomenico Scanu, funzionario dell’agenzia regionale AGRIS, esperto olio EVO, e quella del pane (alle 15.00 e alle 16.30).
Regine della giornata sono “sa fregula istuvada e sa cassola”, piatti tipici della cucina neonelese, in degustazione nella tradizionale festa gastronomica in programma alle 13.00 in piazza Barigadu (al costo di 16 euro). Nel pomeriggio, alle 17.00, le battute finali della manifestazione: si balla “a passu ‘e tres” con esibizione dei maestri di launeddas Orlando ed Eliseo Maxia, con il Coro a Tenores Cultura Popolare di Neoneli, prestigiosa istituzione culturale neonelese che in questo 2019 raggiunge il traguardo di quarantatré anni di “storie cantate”.

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Con la doppia sfida ai fornelli tra Giappone – Stati Uniti e Argentina – Italia prende il via domani (giovedì 24 maggio) il Girotonno, la sedicesima edizione della rassegna dedicata alla valorizzazione dell’antica cultura di tonni e tonnare che si tiene a Carloforte, sull’isola di San Pietro, dal 24 al 27 maggio. Quattro giorni tra degustazioni, musica, cultura e grandi sfide di cucina tra chef di otto paesi: Argentina, Francia, Giappone, Inghilterra, Italia, Russia e, novità assoluta, Lituania e Stati Uniti.

Durante la rassegna, organizzata dal comune di Carloforte in collaborazione con l’agenzia di comunicazione Feedback di Palermo, e con il patrocinio di Sardegna Turismo, della Regione Sardegna, si rinnova l’antico rito della pesca del Tonno rosso – bluefin (Thonnus Thynnus).

Per la prima volta nella storia del Girotonno saranno 8 i paesi partecipanti alla gara internazionale di tonno. Ad aprire l’International Tuna Competition, la gara gastronomica internazionale saranno domani (giovedì 24 maggio), alle 18, il Giappone, campione in carica, rappresentato dal maestro del sushi Masaki Okada e i debuttanti Stati Uniti con gli chef Michael Filosa ed Elio Genualdo. A seguire, alle 20, l’altra gara tra l’Argentina, ai fornelli con lo chef Leandro De Seta, e l’Italia con i sardi lo chef Salvatore Camedda e lo chef Fabio Vacca. Venerdì 25 maggio, alle 17.30, sarà la volta di Inghilterra e Lituania, in gara rispettivamente con gli chef Aaron John Billington e Charles Pearce e gli chef Tadas Gailiunas e Arturas Samavicius. Alle 19.30 toccherà invece a Francia e Russia con gli chef Cyril Schambert e lo chef Ivanov Eugenii. La grande manche finale del Tuna Competition si svolgerà sabato 26 maggio alle ore 13.30, sempre sul palco in corso Battellieri. Sul palco, a condurre le sfide tra gli chef, lo chef e attore Andy Luotto e l’artista e conduttrice televisiva Ambra Pintore.

Gli chef presenteranno piatti di tonno cotto e crudo, giudicati da una giuria di esperti presieduta da Enzo Vizzari, direttore e curatore dal 2001 delle guide dell’Espresso “I Ristoranti d’Italia” e “I Vini d’Italia”. Fanno parte del panel di esperti Fiammetta Fadda, gastropenna del settimanale Panorama e contributing editor in Condé Nast per il mensile La Cucina Italiana, Lorenza Fumelli che dirige il magazine online Agrodolce.it , tra le maggiori riviste food italiane; Andrea Cuomo, inviato del quotidiano “Il Giornale”, per cui lavora da 22 anni, curando rubriche di gastronomia e vino; Giuseppe Carrus che lavora alla redazione del Gambero Rosso dal 2005, occupandosi principalmente di vino; Emanuele Scarci che scrive su Food 24-Il Sole 24 Ore e sul mensile Food sui temi della qualità del cibo italiano, su trend, consumi e regole europee; Tom Riby produttore e autore per “Great Italian Chefs” e collaboratore fisso di Monocle Radio; Saulius Pačekajus, di origini lituane, ha partecipato come giurato a diverse competizioni nazionali, tra cui la Beefeater MIXLDN 2017 Cocktail Competition e il Best Wine & Dessert Pairing Championship 2017; Roberta Schira è giornalista ed autrice di 13 libri sul tema della cucina e della critica gastronomica e Marzia Roncacci, giornalista del Tg2 e conduttrice della trasmissione “Lavori in corso” su Rai2.

I visitatori del Girotonno hanno la possibilità di assaggiare tutti i piatti in gara partecipando come giurati popolari. Basta acquistare il biglietto di partecipazione alle manche del Tuna Competition (15 euro le semifinali, 20 la finale) per avere diritto ad un posto in platea, assistere alla gara internazionale di tonno e degustare le ricette dei paesi in gara, in abbinamento a vini sardi.

Tra le novità di questa edizione anche la presenza, a Carloforte, di grandi chef stellati che si esibiranno dal vivo in occasione dei cooking show proponendo le loro migliori ricette che saranno poi degustate dal pubblico in platea. Tra i protagonisti Andrea Aprea, due stelle Michelin, del ristorante Vun dell’hotel Park Hyatt a Milano che presenterà la ricetta “Tonno rosso: pizzaiola disidratata” e Andrea Berton, una stella Michelin, dell’omonimo ristorante a Milano che preparerà una ventresca di tonno con lattuga arrostita, crema di mandorle e oliva liquida. Lo chef bistellato Matteo Metullio, il più giovane chef italiano ad avere conquistato la stella Michelin, del ristorante La Siriola di San Cassiano (Bolzano) sulle Dolomiti si esibirà insieme al suo sous chef Davide De Pra ed allo chef Achille Pinna di Sant’Antioco, dando vita ad una “Variazione di tonno a 6 mani”.

E ancora sul palco di Carloforte arriva Giorgione, protagonista della serie televisiva sul canale satellitare dal titolo “Giorgione, Orto e Cucina” che farà assaggiare ai visitatori del Girotonno la sua calamarata con tonno alla romana, il carlofortino Luigi Pomata, uno dei migliori chef sardi e maestro nella cucina del tonno e lo chef e attore italo-americano Andy Luotto preparerà un arrosto di tonno con patate. Tra i protagonisti anche due carlofortini, Secondo Borghero, del ristorante Tonno di Corsa, che presenterà al pubblico la sua ricetta di trippa di tonno e il maestro gelatiere Lorenzo Ingenuo che firmerà una sua specialità dal titolo, “Rais: gelato crema al tonno”, un gelato gastronomico che si sposa anche con le ricette salate. Infine, un momento sarà dedicato alla cucina giapponese, con il maestro Haruo Ichikawa e lo chef Lorenzo Lavezzari, i vincitori dell’ultima edizione dell’evento che presenteranno il Tekka Don: chirashi sushi, una ciotola di riso con 3 tagli di tonno condito con sesamo wasabi e zenzero. A condurre tutti gli appuntamenti sul palco saranno Ambra Pintore, uno dei volti più noti della televisione sarda Videolina ed Andy Luotto.

L’Expo village, sul lungomare e lungo le stradine del centro storico di Carloforte (Banchina Mamma Mahon, corso Cavour) offre ai visitatori la possibilità di fare shopping, ogni giorno fino a mezzanotte, tra le specialità agroalimentari locali e i prodotti dell’artigianato sardo.

Ancora novità sulla banchina Mamma Mahon, sede delle degustazioni di tonno rivolte a tutti i visitatori della rassegna. Oltre alle ricette della tradizione sarda, quest’anno si potranno assaggiare anche le ricette della gastronomia giapponese, che da sempre apprezza il tonno rosso, il thunnus thinnus, uno degli ingredienti fondamentali della cucina del Sol Levante. Due i punti di degustazione che interpreteranno al meglio i sapori del grande corridore dei mari: I sapori di Sardegna, con piatti proposti dallo chef Carlo Biggio della Mamma Fina Osteria moderna di Cagliari e La cucina giapponese che vede all’opera il maestro Haruo Ichikawa e lo chef Lorenzo Lavezzari con ricette tipiche del Sol levante tra cui il Shimabara maguro somen, piatto vincitore dell’ultima edizione del Girotonno.

Tra le novità di quest’anno anche il Tuna wine bar. In piazza Carlo Emanuele III si potranno degustare i migliori vini sardi in abbinamento a specialità dell’isola. Il costo del biglietto è di 8 euro e dà diritto a due degustazioni, un porta calice e un bicchiere. Il wine bar è aperto dalle ore 12 alle 15 e dalle ore 19 alle 23.30. Ogni giorno l’happy hour con specialità della gastronomia sarda.

I visitatori del Girotonno avranno la possibilità di conoscere le bellezze dell’isola di San Pietro attraverso diversi itinerari di trekking, in mezzo alla natura e tra i vicoli di Carloforte.

Anche quest’anno torna all’interno del Girotonno il Girobuskers International, la rassegna internazionale di arte di strada con acrobati, giocolieri e artisti provenienti da tutto il mondo. Il programma e la direzione artistica delle esibizioni sono affidati all’associazione Botti Du Schoggiu di Carloforte, all’Ufficio Incredibile di Parma e al Teatro del Sottosuolo di Carbonia.

Girotonno Live Show, spettacoli gratuiti sotto le stelle

Il rock di Piero Pelù e il dj-set con Prezioso e Fargetta

Al tramonto del sole spettacoli, musica e concerti gratuiti sul palco allestito in corso Battellieri. Giovedì 24 maggio si comincia con “Banditi e Campioni”, un concerto tributo a Fabrizio De Andrè e Francesco De Gregori. Venerdì 25 sbarcano a Carloforte due star della musica dance: Prezioso e Fargetta che si “sfideranno” a colpi di consolle. Sabato 26 maggio l’appuntamento più atteso, quello con “il diablo”, Piero Pelù, storico frontman dei Litfiba alla prima tappa del suo Warm Up Tour. Ad accompagnarlo sul palco i Bandidos (Giacomo Castellano alla chitarra, Luca Martelli alla batteria e a i cori e Ciccio Licausi al basso). Chiuderà il concerto di Pelù la band dall’anima sarda Golaseca. Domenica 27 maggio, infine, saranno protagonisti band e musicisti locali.

Corse potenziate e tariffe promozionali del traghetto

Navette per le spiagge dell’isola

Da venerdì 25 a domenica 27 maggio la compagna di navigazione Delcomar, in occasione del Girotonno, applicherà una tariffa unica promozionale a passeggero sulle tratte Portovesme-Carloforte e Calasetta-Carloforte (andata e ritorno): 8,50 euro andata e ritorno passeggero comprensivo del contributo di sbarco di 1,5 euro. Le corse in partenza da Calasetta e Portovesme per Carloforte, e viceversa, saranno potenziate secondo gli orari che sono consultabili sul sito www.delcomar.it .ù

Per raggiungere le spiagge dell’isola si possono utilizzare i bus dell’Arst che collegano Carloforte con La Punta, la Caletta e Capo Sandalo.

75289562 – padua padova, pd, italy – march 29, 2017: piero pel√π the vocalist of litfiba an italian rock band on the stage during the live concert at padua in italy

 

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A Carloforte sbarcano gli Stati Uniti. Gli chef a stelle e strisce saranno per la prima volta in assoluto tra gli otto paesi in gara al Girotonno, la rassegna dedicata alla valorizzazione dell’antica cultura di tonni e tonnare, da secoli legata al territorio, la cui 16^ edizione si svolgerà nell’isola di San Pietro dal 24 al 27 maggio. Su questa piccola isola della Sardegna, dal mare incontaminato e dal carattere unico, si trova una delle poche tonnare ancora attive nel Mediterraneo che vanta un’attività ininterrotta dal 1738. Saranno quattro giorni tra degustazioni, musica, cultura e grandi sfide di cucina all’insegna del tonno e della sua cultura millenaria.

Durante la rassegna, organizzata dal comune di Carloforte in collaborazione con l’agenzia di comunicazione Feedback di Palermo, e con il patrocinio di Sardegna Turismo, della Regione Sardegna, si rinnova l’antico rito della pesca del Tonno rosso – bluefin (Thonnus Thynnus).

Per la prima volta nella storia del Girotonno saranno 8 i paesi partecipanti alla gara internazionale di tonno. Saranno in gara sull’isola chef provenienti da Argentina, Francia, Giappone, Inghilterra, Italia, Russia e, novità assoluta, Lituania e Stati Uniti. Per l’Argentina in gara lo chef Leandro De Seta. La Francia porta a Carloforte lo chef Cyril Schambert accompagnato dagli studenti dell’Istituto alberghiero “La Hotoie” di Amiens. Il Giappone, campione in carica, gareggia con il maestro del sushi Masaki Okada. L’Inghilterra sarà guidata dagli chef Aaron John Billington e Charles Pearce. L’Italia è rappresentata dai sardi Salvatore Camedda, chef e patron del “Somu” e dallo chef Fabio Vacca. Esordio anche per la Lituania con gli chef Tadas Gailiunas e Arturas Samavicius. Prima volta assoluta al Girotonno anche per gli Stati Uniti che schierano ai fornelli gli chef Michael Filosa ed Elio Genualdo.

Sul palco, a condurre le sfide tra gli chef, lo chef e attore Andy Luotto e l’artista e conduttrice televisiva Ambra Pintore.

Gli chef presenteranno piatti di tonno cotto e crudo, giudicati da una giuria di esperti presieduta da Enzo Vizzari, direttore e curatore dal 2001 delle guide dell’Espresso “I Ristoranti d’Italia” e “I Vini d’Italia”. Fanno parte del panel di esperti Fiammetta Fadda, gastropenna del settimanale Panorama e contributing editor in Condé Nast per il mensile La Cucina Italiana, Lorenza Fumelli che dirige il magazine online Agrodolce.it , tra le maggiori riviste food italiane; Andrea Cuomo, inviato del quotidiano “Il Giornale”, per cui lavora da 22 anni, curando rubriche di gastronomia e vino; Giuseppe Carrus che lavora alla redazione del Gambero Rosso dal 2005, occupandosi principalmente di vino; Emanuele Scarci che scrive su Food 24-Il Sole 24 Ore e sul mensile Food sui temi della qualità del cibo italiano, su trend, consumi e regole europee; Tom Riby produttore e autore per “Great Italian Chefs” e collaboratore fisso di Monocle Radio; Saulius Pačekajus, di origini lituane, ha partecipato come giurato a diverse competizioni nazionali, tra cui la Beefeater MIXLDN 2017 Cocktail Competition e il Best Wine & Dessert Pairing Championship 2017; Roberta Schira è giornalista e autrice di 13 libri sul tema della cucina e della critica gastronomica e Marzia Roncacci, giornalista del Tg2 e conduttrice della trasmissione “Lavori in corso” su Rai2.

I visitatori del Girotonno hanno la possibilità di assaggiare tutti i piatti in gara partecipando come giurati popolari. Basta acquistare il biglietto di partecipazione alle manche del Tuna Competition (15 euro le semifinali, 20 la finale) per avere diritto ad un posto in platea, assistere alla gara internazionale di tonno e degustare le ricette dei paesi in gara, in abbinamento a vini sardi.

Tra le novità di questa edizione anche la presenza, a Carloforte, di grandi chef stellati che si esibiranno dal vivo in occasione dei cooking show proponendo le loro migliori ricette che saranno poi degustate dal pubblico in platea. Tra i protagonisti Andrea Aprea, due stelle Michelin, del ristorante Vun dell’hotel Park Hyatt a Milano che presenterà la ricetta “Tonno rosso: pizzaiola disidratata” e Andrea Berton, una stella Michelin, dell’omonimo ristorante a Milano che preparerà una ventresca di tonno con lattuga arrostita, crema di mandorle e oliva liquida. Lo chef bistellato Matteo Metullio, il più giovane chef italiano ad avere conquistato la stella Michelin, del ristorante La Siriola di San Cassiano (Bolzano) sulle Dolomiti si esibirà insieme al suo sous chef Davide De Pra e allo chef Achille Pinna di Sant’Antioco dando vita ad una “Variazione di tonno a 6 mani”.

E ancora sul palco di Carloforte arriva Giorgione, protagonista della serie televisiva sul canale satellitare dal titolo “Giorgione, Orto e Cucina” che farà assaggiare ai visitatori del Girotonno la sua calamarata con tonno alla romana, il carlofortino Luigi Pomata, uno dei migliori chef sardi e maestro nella cucina del tonno e lo chef e attore italo-americano Andy Luotto preparerà un arrosto di tonno con patate. Tra i protagonisti anche due carlofortini, Secondo Borghero, del ristorante Tonno di Corsa, che presenterà al pubblico la sua ricetta di trippa di tonno e il maestro gelatiere Lorenzo Ingenuo che firmerà una sua specialità dal titolo, “Rais: gelato crema al tonno”, un gelato gastronomico che si sposa anche con le ricette salate. Infine, un momento sarà dedicato alla cucina giapponese, con il maestro Haruo Ichikawa e lo chef Lorenzo Lavezzari, i vincitori dell’ultima edizione dell’evento che presenteranno il Tekka Don: chirashi sushi, una ciotola di riso con 3 tagli di tonno condito con sesamo wasabi e zenzero. A condurre tutti gli appuntamenti sul palco saranno Ambra Pintore, uno dei volti più noti della televisione sarda Videolina ed Andy Luotto.

L’Expo village, sul lungomare e lungo le stradine del centro storico di Carloforte (Banchina Mamma Mahon, corso Cavour) offre ai visitatori la possibilità di fare shopping, ogni giorno fino a mezzanotte, tra le specialità agroalimentari locali e i prodotti dell’artigianato sardo.

Ancora novità sulla banchina Mamma Mahon, sede delle degustazioni di tonno rivolte a tutti i visitatori della rassegna. Oltre alle ricette della tradizione sarda, quest’anno si potranno assaggiare anche le ricette della gastronomia giapponese, che da sempre apprezza il tonno rosso, il thunnus thinnus, uno degli ingredienti fondamentali della cucina del Sol Levante. Due i punti di degustazione che interpreteranno al meglio i sapori del grande corridore dei mari: I sapori di Sardegna, con piatti proposti dallo chef Carlo Biggio della Mamma Fina Osteria moderna di Cagliari e La cucina giapponese che vede all’opera il maestro Haruo Ichikawa e lo chef Lorenzo Lavezzari con ricette tipiche del Sol levante tra cui il Shimabara maguro somen, piatto vincitore dell’ultima edizione del Girotonno.

Tra le novità di quest’anno anche il Tuna wine bar. In piazza Carlo Emanuele III si potranno degustare i migliori vini sardi in abbinamento a specialità dell’isola. Il costo del biglietto è di 8 euro e dà diritto a due degustazioni, un porta calice e un bicchiere. Il wine bar è aperto dalle ore 12.00 alle 15.00 e dalle ore 19.00 alle 23.30. Ogni giorno l’happy hour con specialità della gastronomia sarda.

I visitatori del Girotonno avranno la possibilità di conoscere le bellezze dell’isola di San Pietro attraverso diversi itinerari di trekking, in mezzo alla natura e tra i vicoli di Carloforte.

Anche quest’anno torna all’interno del Girotonno il Girobuskers International, la rassegna internazionale di arte di strada con acrobati, giocolieri e artisti provenienti da tutto il mondo. Il programma e la direzione artistica delle esibizioni sono affidati all’associazione Botti Du Schoggiu di Carloforte, all’Ufficio Incredibile di Parma e al Teatro del Sottosuolo di Carbonia.

Al tramonto del sole spettacoli, musica e concerti gratuiti sul palco allestito in corso Battellieri. Giovedì 24 Maggio si comincia con “Banditi e Campioni”, un concerto tributo a Fabrizio De Andrè e Francesco De Gregori. Venerdì 25 sbarcano a Carloforte due star della musica dance: Prezioso e Fargetta che si “sfideranno” a colpi di consolle. Sabato 26 maggio l’appuntamento più atteso, quello con “il diablo”, Piero Pelù, storico frontman dei Litfiba alla prima tappa del suo Warm Up Tour. Ad accompagnarlo sul palco i Bandidos (Giacomo Castellano alla chitarra, Luca Martelli alla batteria e a i cori e Ciccio Licausi al basso). Chiuderà il concerto di Pelù la band dall’anima sarda GolaSeca. Domenica 27 maggio, infine, saranno protagonisti band e musicisti locali.

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Si è conclusa ieri, ad Escolca, la “Festa de s’ollu et su liori”, evento organizzato dal Comune, dalla Pro Loco e dall’associazione Mariolè con il sostegno della Regione, Fondazione di Sardegna e Laore.

Prima tappa del progetto “Stiddius de Oru”, la partecipata manifestazione è riuscita nell’intento di raggruppare tante personalità che si sono contraddistinte in positivo per la Sardegna, grazie al contributo delle quali si è dato lustro al territorio del Sarcidano e della Barbagia di Seulo, favorendo la promozione della nostra Isola nei settori enogastronomici, turistici ed ambientali.

Il prologo di ieri è stato la firma del Protocollo d’Intesa tra percorso “Stiddius de oru” rappresentato dal sindaco di Escolca Eugenio Lai, ed il Consorzio Costa Smeralda, nella persona del presidente Renzo Persico, finalizzato alla nascita di una collaborazione per la valorizzazione dei prodotti tipici ed enogastronomici locali.

Ad iniziare dalla presentatrice televisiva Licia Colò, amante del territorio sardo tanto da promuoverlo immancabilmente nelle sue trasmissioni, è stata lunga la lista dei premiati, rappresentanti dell’isola in tutte le sue declinazioni: Gilberto Arru – Giornalista, scrittore; Piero Cella – Enologo; Antonello Arrus – Stella Michelin 2014; Don Ettore Cannavera – Comunità La Collina; Laura Accalai – Consorzio Grano Capelli; Francesco Cadoni -Consorzio Olio DOP Sardegna; Giambattista Mureddu – Agriturismo Montiferru; Giuseppe Carboni – Console Onorario Repubblica di Belarus a Cagliari; Luciano Oscar Atzori – RAI, Domenico Bagalà in rappresentanza del Forte Village, Giuseppe Carrus – Gambero Rosso.

Due menzioni d’onore sono state assegnate dall’Amministrazione comunale alle società olivicole escolchesi: Corte Olias e Sa Mola.

Il premio relativo alla rassegna olearia categoria privati è andato invece a Marcello Mulas di Nurri.

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12 vini sardi hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento dei “Tre Bicchieri” della Guida del “Gambero Rosso 2018”. Quest’anno in Sardegna sono stati assaggiati circa 600 vini di un centinaio di aziende (è un record). Le ultime annate sono state calde ma non eccessivamente e la qualità delle uve in tante zone dell’Isola è stata ottimale. I territori sotto osservazione sono diversi e le soddisfazioni arrivano dalla Gallura per i rossi (i bianchi si sono affermati da tempo), da Usini, grande zona per Vermentino e Cagnulari, passando per il centro Sardegna con Oristano, Mandrolisai, Barbagia e Ogliastra (queste ultime grandi zone per il cannonau). Al Sud Serdiana si rivela un grande paese del vino con ben quattro aziende presenti in Guida, mentre il Sulcis è sempre una garanzia. Salgono sul gradino più alto del podio quattro Vermentino e quattro Cannonau, a confermare il prestigio delle due varietà più presenti nell’Isola: Il Tuvaoes di Cherchi e il Costarenas di Masone Mannu sono vere e proprie novità, ottime performance anche per Siddùra e Pala.
Tra i bianchi non ottenuti da vermentino, la particolare Cuvée di Torbato firmata Sella & Mosca è tra i vini che hanno convinto di più. I Cannonau premiati arrivano da diverse zone, a partire da Mamoiada (grande territorio per l’uva rossa) passando per la Gallura e Serdiana, al Sud. Cantina Giba è, invece, nuovamente protagonista col rosso sulcitano ottenuto da uve carignano. Concludiamo con due vini da meditazione premiati, diversissimi tra loro per varietà, territorio da cui nascono e vinificazione, ma accomunati da assoluta bontà: sia il Latinia della Cantina Santadi sia la Vernaccia di Oristano Jughissa sono tra le migliori versioni di sempre.

I vini della Sardegna premiati con Tre Bicchieri

Alghero Torbato Terre Bianche Cuvée 161 ’16 – Tenute Sella & Mosca

Cannonau di Sardegna Barrosu Franzisca Ris. ’14- Giovanni Montisci

Cannonau di Sardegna Mamuthone ’15 – Giuseppe Sedilesu

Cannonau di Sardegna Senes Ris. ’13 – Argiolas

Cannonau di Sardegna Sincaru Ris.’ 14 – Vigne Surrau

Carignano del Sulcis 6Mura ’12 – Cantina Giba

Latinia ’11 – Cantina Santadi

Vermentino di Gallura Sup. Costarenas ’16 – Masone Mannu

Vermentino di Gallura Sup. Maìa’ 15 – Siddùra

Vermentino di Sardegna Stellato ’16 – Pala

Vermentino di Sardegna Tuvaoes ’16 – Giovanni Maria Cherchi

Vernaccia di Oristano Sup. Jughissa ’08 – Cantina Sociale della Vernaccia.

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Grande affluenza di pubblico anche per l’ultima giornata del Porto Cervo Wine & Food Festival: tantissima gente ha affollato il Conference Center dell’hotel Cervo per conoscere da vicino le eccellenze enogastronomiche protagoniste dell’evento che da nove anni porta in Costa Smeralda le migliori produzioni sarde e nazionali. La rassegna è stata organizzata da Marriott Costa Smeralda, che gestisce gli hotel di proprietà della Qatar Holding. Tre giorni di degustazioni e dibattiti incentrati sulle proprietà benefiche del cibo e del vino, tra curiosità e momenti di intrattenimento di alto profilo. Sabato sera, al termine della cena di gala riservata ai produttori nel ristorante dell’hotel Cala di Volpe, la star della musica Jazz & Soul, Mario Biondi, ha saputo stupire il pubblico presente con un’esibizione ricca di passione, inventiva e talento.

Negli ultimi anni, in Sardegna, sono state fatte alcune importanti scoperte archeologiche che hanno consentito di riscrivere la storia del vino in Europa. Gianni Bacchetta, direttore dell’Orto botanico di Cagliari e professore dell’Università di Cagliari, questa mattina nel giardino del Conference Center di Porto Cervo, ha spiegato il percorso scientifico che sta consentendo di svelare, uno dopo l’altro, tutti i segreti della viticoltura nell’isola. Una storia lunga 4.500 anni. «Nei pressi di Santadi sono stati ritrovati dei vinaccioli databili al 2500 A.C. – ha raccontato Bacchetta – mentre lungo il corso del Tirso, nel villaggio nuragico di Sa Osa, sono emersi dei pozzi in cui erano perfettamente conservati dei beni alimentari risalenti al 1400 A.C: vi erano noci, meloni, carne di cervo, e due tipi di uva: malvasia e vernaccia». Il vino era una bevanda diffusa nella Mezzaluna fertile già nel 6000 Avanti Cristo. Poco dopo raggiunse le sponde del Mediterraneo orientale ma in Europa arrivò molto tempo dopo. Il torchio più antico finora ritrovato nel Continente europeo è stato scoperto proprio in Sardegna, a Monastir, e risale al nono secolo Avanti Cristo. «Di fatto, i nuragici avevano già sviluppato queste capacità prima di qualsiasi altro popolo europeo. Ora però siamo a conoscenza di nuove ritrovamenti che ci consentono di retrodatare ulteriormente questa scoperta». Secondo il professore dell’Università di Cagliari, i nuragici hanno saputo coltivare il vitigno del Cannonau per primi e poi sono riusciti a esportarlo fuori dall’isola, da dove si è poi diffuso in varie zone dell’Europa. Bacchetta è a capo del progetto scientifico che sta analizzando le peculiarità genetiche degli vitigni nuragici. «L’obiettivo è quello di riprodurre lo stesso vitigno, e quindi lo stesso vino, che si produceva 4 mila anni fa».

Altro protagonista della mattinata del Porto Cervo Wine & Food Festival è stato Giuseppe Carrus, giornalista e referente del Gambero Rosso: «Per troppo tempo le aziende vitivinicole isolane hanno dato grande risalto ai singoli brand, alle etichette e ai loro nomi, relegando la loro zona di provenienza in diciture oscure, minuscole, quasi illeggibili e certamente ignorate. Questo è accaduto per decenni. La Sardegna, intesa come luogo di produzione di grandi vini, di fatto non è abbastanza riconosciuta. Già dagli anni ’80 avrebbe potuto valorizzare le sue caratteristiche derivanti dall’estrema varietà delle condizioni climatiche, invece si è preferito puntare tutto sulle denominazioni commerciali».

Uno dei momenti più partecipati del Festival è stato quello dedicato alla cucina dei centenari. Ai fornelli dello show cooking organizzato nel giardino del Conference Center, due chef di fama internazionale: il giapponese Hiro e il cuoco di Samassi Alberto Sanna. Entrambi hanno proposto piatti che rappresentano gli elementi caratterizzanti della Sardegna e di Okinawa. Due isole in cui si vive più a lungo rispetto alla media mondiale e che, proprio in ragione di questo, sono inserite a pieno titolo nell’elenco delle “terre dei centenari”. Durante l’esibizione culinaria, gli chef hanno proposto il matrimonio tra i prodotti della terra del mare: gamberi marinati crudi con un tocco di sapore dato dalla rapa rossa, per Chef Hiro; rotolo di semola al nero di seppia mantecato al merluzzo con gel di pomodoro camona, per Alberto Sanna. Materie prime semplici e genuine che, assieme ad uno stile di vita sereno, rappresentano uno degli elementi chiave della longevità.

Nel pomeriggio, il giornalista di Rai Due Bruno Gambacorta ha intervistato Clara e Gigi Padovani, saggisti, autori del libro “Tiramisù – storia, curiosità, interpretazioni del dolce italiano più amato”, una divertente diatriba sull’origine di questo goloso dessert.

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Si è chiusa ieri, a Verona, la 51ª edizione del Vinitaly, la più prestigiosa rassegna mondiale dei vini e dei distillati, con un bilancio straordinario per le 98 aziende sarde, 71 inserite nella Collettiva regionale e 22 organizzate per conto proprio, che hanno portato a casa ben 39 premi dei 441 assegnati. Il concorso internazionale, aperto ai migliori vini del mondo, ha valutato con le cinque stelle tutti i prodotti che hanno ottenuto un punteggio di almeno 90, inserendoli nella prima guida 5Star Wine the Book 2017. Negli spazi di Veronafiere, 4.270 aziende provenienti da 30 Stati si sono presentate ai 128mila visitatori di 142 Paesi e a oltre 30mila buyer stranieri, cresciuti dell’8% rispetto allo scorso anno.
L’ultimo giorno in fiera programmato dalla Regione Sardegna ha raccontato i vitigni della vernaccia: circa 370 ettolitri prodotti nei 333 ettari coltivati in tutta l’Isola, di cui 270 nella sola provincia di Oristano. Se nel decennio 1990-2000 le produzioni erano in media intorno ai 1.400/1.500 ettolitri, nel 2010 si è arrivati al minimo storico di soli 200 ettolitri certificati con il Dominio di Origine. Una inversione di marcia in questi ultimi anni dovuta soprattutto a una fase di rilancio portata avanti dai produttori che, supportati dalla Regione, stanno permettendo al vitigno autoctono di ritagliarsi un mercato di nicchia fra nuovi e vecchi estimatori.
Le iniziative di oggi sono state aperte da Giuseppe Carrus, vice curatore della guida Vini buoni d’Italia del Gambero Rosso, con il supporto di Pier Paolo Fiori, agronomo dell’Agenzia Agris, che ha presentato “La Vernaccia, l’oro di Oristano”. A seguire la degustazione di 6 tipologie di vernaccia differenti per età e per zona di origine. Fiori, ha inoltre presentato le principali DO e IG regionali da vitigni Torbato, Semidano, Cagnulari e Bovale sardo, e dei loro terroir più significativi. È seguita poi una degustazione guidata di 5 vini, in abbinamento con i prodotti della gastronomia tradizionale (formaggi, salumi, pani).
«Non possiamo che essere più che orgogliosi del risultato straordinario portato a casa dalla delegazione dei viticoltori sarda. Da Verona abbiamo raccontato a tutto il mondo una terra di produzioni enologiche di eccellenza, frutto di un lavoro costante di tanti imprenditori, grandi e piccoli, che si stanno affacciando sui mercati internazionali sicuri di proporre ai consumatori una qualità unica che viene da un ambiente e una tradizione che pochi possono vantare.»
L’assessore regionale dell’Agricoltura, Pierluigi Caria, ha concluso così, invitando il mondo dell’impresa e la politica a lavorare ancora più assieme: «Dobbiamo fare più sistema, più rete, massa critica per presentarci con la giusta forza nell’export destinato ai mercati storici e a quelli emergenti. La Regione c’è ed è pronta a fare la sua parte».
La vernaccia è un vitigno di antichissime origini: importanti reperti archeologici provenienti da Tharros (nei pressi dell’odierna Cabras, Oristano) lasciano presumere che venisse coltivato già in epoca fenicia. C’è chi ritiene che si tratti addirittura di un vitigno autoctono, dato che il suo nome deriva dal latino vernaculus, domestico, e indica, dunque, un’uva tipica del luogo. Questo spiegherebbe inoltre la presenza di altre “vernacce”, del tutto dissimili da quella sarda, in diverse aree viticole italiane. Oggi la sua coltivazione è limitata quasi esclusivamente alla provincia di Oristano, dove tecniche particolari di vinificazione e affinamento lo rendono un vino di grande complessità e longevità. Le botti di rovere o castagno in cui viene custodito vengono lasciate scolme, in modo che la presenza di ossigeno favorisca lo sviluppo di particolari lieviti durante la maturazione, capaci di formare un caratteristico velo denominato “flor”, che contribuisce a sviluppare il tipico aroma del vino. La vernaccia di Oristano si presenta nella versione secca, non rinforzata (usata anche come vino da pasto), oppure nella versione liquorosa. È un vino dal colore giallo scuro o ambrato, soprattutto per le versioni che hanno subito un lungo affinamento, e il suo profilo olfattivo è molto complesso e ricco, dominato da note di mandorla amara e arricchito da sentori di frutta candita, miele, vaniglia. Oltre alla DOC vernaccia di Oristano, prima Denominazione riconosciuta in Sardegna nel 1971, da questo tipico vitigno, si ottiene anche un vino bianco giovane che viene commercializzato come IGT “Valle del Tirso”.