17 July, 2024
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Saranno il sindaco uscente Giuseppe Casti, candidato della coalizione di centrosinistra, e Paola Massidda, candidata del Movimento 5 Stelle, a confrontarsi al ballottaggio domenica 19 giugno, per l’elezione del nuovo sindaco di Carbonia per i prossimi cinque anni.

Giuseppe Casti, sostenuto da 5 liste, ha ottenuto 6.074 voti, il 36,15%; Paola Massidda, sostenuta dalla sola lista del Movimento 5 Stelle, ha ottenuto 3.688 voti, il 21,95%.

Le liste della coalizione che sostiene Giuseppe Casti hanno ottenuto 6.737 voti, il 40,10%; la lista del Movimento 5 Stelle ha ottenuto 3.009 voti, il 17,91%.

Le liste degli altri candidati a sindaco concorreranno all’assegnazione dei 24 seggi in misura variabile a seconda dell’esito del ballottaggio del 19 giugno.

Questa la composizione del nuovo Consiglio comunale, nelle due ipotesi che a vincere sia Giuseppe Casti o Paola Massidda.

Ipotesi n° 1: Viene eletto sindaco Giuseppe Casti

La coalizione di cinque liste collegata alla sua candidatura ottiene, con il premio di maggioranza del 60% (arrotondato all’unità superiore), 15 seggi, così distribuiti:

Partito Democratico 7 consiglieri: Pietro Morittu 472 preferenze; Federico Fantinel 376; Ivonne Fraternale 313; Cinzia Grussu 311; Antonio Caggiari 270, Roberto Cotza 205, Fulvio Cabiddu 185.

Partito dei Sardi 3 consiglieri: Fabio Usai 867 preferenze; Nino Spanu 193; Giampaolo Puddu 137.

Sinistra Ecologia Libertà 2 consiglieri: Matteo Sestu 264 preferenze; Moreno Pilloni 174.

Cittadini per Carbonia 2 consiglieri: Pierangelo Porcu 193 preferenze; Claudia Di Marco 162.

Unione cittadina 1 consigliere: Roberto Concas 243 preferenze.

I 9 seggi (40% arrotondato all’unità inferiore) della minoranza sono così distribuiti:

Carbonia Possibile 2 consiglieri: Ugo Bruno Piano (candidato sindaco non eletto), Massimo Usai 208 preferenze.

Carbonia Unica 1 consigliere: Michele Stivaletta 307 preferenze.

Carbonia Rinasce 1 consigliere: Maria Luisa Poggi 219 preferenze.

Movimento 5 Stelle 3 consiglieri: Paola Massidda (candidata sindaco non eletto); Carla Mario 359 preferenze; Manolo Cossu 352.

Insieme per il rinnovamento 1 consigliere: Daniela Garau (candidata sindaco non eletto).

Unidos 1 consigliere: Andrea Corda (candidato sindaco non eletto).

Ipotesi n° 2: Viene eletta sindaco Paola Massidda

La lista del Movimento 5 Stelle collegata alla sua candidatura ottiene, con il premio di maggioranza del 60% (arrotondato all’unità superiore), 15 seggi, così distribuiti:

Movimento 5 Stelle 15 consiglieri: Carla Mario 359 preferenze; Manolo Cossu 352; Marco Antonio Serafini 248; Eleonora Cera 240; Silvia Pinna 227; Gian Luca Lai 217; Paola Argiolas 185; Daniela Marras 168; Mauro Uccheddu 161; Maurizio Soddu 134; Matteo Piras 126; Angelo Rosas 94; Giorgio Santoru 94; Elio Loi 84; Massimiliano Zonza 82.

I 9 seggi (40% arrotondato all’unità inferiore) della minoranza sono così distribuiti:

Partito Democratico 4 consiglieri: Giuseppe Casti (candidato sindaco non eletto); Pietro Morittu 472 preferenze; Federico Fantinel 376, Ivonne Fraternale 313.

Partito dei Sardi 1 consigliere: Fabio Usai 867 preferenze.

Carbonia Possibile 2 consiglieri: Ugo Bruno Piano (candidato sindaco non eletto), Massimo Usai 208 preferenze.

Carbonia Unica 1 consigliere: Michele Stivaletta 307 preferenze.

Insieme per il rinnovamento 1 consigliere: Daniela Garau (candidata sindaco non eletto).

E’ evidente, dallo schema appena descritto, che le due ipotesi racchiudono scenari completamente differenti, non solo per i due candidati alla carica di sindaco, ma anche per i candidati alla carica di consigliere comunale, soprattutto per quelli che risulterebbero eletti nel caso vincesse Giuseppe Casti, di maggioranza e di opposizione, e quelli che, viceversa, verrebbero eletti nel caso vincesse Paola Massidda, di maggioranza e di opposizione.

E, a questo punto, sarà interessante verificare, nei prossimi dieci giorni di campagna elettorale, quale sarà la posizione che assumeranno i candidati che, comunque, non risulteranno eletti sia nell’una sia nell’altra ipotesi e, infine, quella dei candidati che verrebbero eletti o non eletti, nel caso a prevalere al ballottaggio fosse Giuseppe Casti o Paola Massidda.

Casti-Massidda

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Fabio Usai copia

 

Tra 7 giorni gli elettori di Carbonia torneranno alle urne per scegliere il nuovo sindaco, tra l’uscente Giuseppe Casti, candidato della coalizione di centrosinistra, e l’esordiente Paola Massidda, candidata del Movimento 5 Stelle.

Giuseppe Casti, sostenuto da 5 liste (Sinistra, Ecologia e Libertà; Unione Cittadina; Cittadini per Carbonia; Partito dei Sardi; Partito Democratico), ha ottenuto 6.074 voti, il 36,15%; Paola Massidda, sostenuta dalla sola lista del Movimento 5 Stelle, ha ottenuto 3.688 voti, il 21,95%.

Le liste della coalizione che sostiene Giuseppe Casti hanno ottenuto 6.737 voti, il 40,10%; la lista del Movimento 5 Stelle ha ottenuto 3.009 voti, il 17,91%.

7 giorni fa, dallo spoglio delle schede del primo turno, sono scaturite conferme e sorprese, sia per i candidati alla carica di sindaco, sia per le coalizioni, le singole liste e i candidati alla carica di consigliere comunale.

Uno dei risultati da molti “annunciati” ma per certi versi ugualmente “clamoroso”, è la conferma del record di preferenze per Fabio Usai, 38 anni, capolista del Partito dei Sardi, arrivato alla “sbalorditiva” cifra di 867 preferenze! Nessuno, prima di lui, dal 1993, da quando è entrata in vigore la legge 25 marzo 1993, n. 81 Elezione diretta del sindaco, del presidente della provincia, del consiglio comunale e del consiglio provinciale, poi aggiornata con il Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti locali approvato con Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267, a Carbonia era arrivato ad un numero di preferenze simile! Ma il record stabilito il 5 giugno 2016, ha aspetti ancora più clamorosi, se si ricostruisce il percorso politico di Fabio Usai.

Fabio Usai fece il suo esordio sulla scena politica cittadina alle elezioni comunali del 28 e 29 maggio 2006, candidato nella lista di Alleanza Nazionale che sosteneva la candidatura a sindaco di Alberto Zonchello (UDC). La coalizione ottenne 3 seggi, che andarono tutti all’UDC, perché il quoziente di Alleanza Nazionale risultò il più basso ed il candidato sindaco Alberto Zonchello entrò in Consiglio comunale con quel quoziente, impedendo così l’elezione al più votato della lista di Alleanza Nazionale: il giovane (28 anni) Fabio Usai (218 preferenze).

Fabio Usai non si rassegnò, presentò ricorso al TAR e dopo circa un anno, con il riconoscimento della validità di diverse schede contestate, con le quali arrivò a 256 preferenze, migliorò il quoziente di Alleanza Nazionale e riuscì così a ribaltare gli equilibri tra UDC e Alleanza Nazionale, strappando il seggio in Consiglio comunale e subentrando a Franco Suella (UDC).

Cinque anni dopo, il 15 e 16 maggio 2011, Fabio Usai si presentò alle elezioni come capolista della lista del Pdl (alleato con l’Udc nel sostegno al candidato sindaco Antonello Mereu) e fece il suo primo clamoroso exploit, ottenendo ben 578 preferenze! Nel corso della consiliatura, Fabio Usai lasciò il Pdl, dando vita insieme a Salvatore Mascia al gruppo “Impegno” (presidente Salvatore Mascia).

«Il gruppo si costituisce con l’obiettivo di rappresentare in Consiglio comunale – scrissero allora Fabio Usai e Salvatore Mascia in una nota – un movimento già presente in città, in grado di proporre e sostenere risposte concrete ai bisogni dei cittadini che richiedono a gran voce un’azione politica slegata dalle sterili logiche di appartenenza ai partiti.»

«La logica di appartenenza ad un partito non deve pregiudicare il sostegno ad un’azione politica tendente a contrastare il grave stato di crisi socio-economica della città – sottolinearono i due consiglieri -. La nuova formazione è aperta al contributo di altri consiglieri e cittadini che intendono impegnarsi in un progetto politico che abbia come riferimento esclusivo lo sviluppo della città ed i bisogni dei cittadini.»

«Il gruppo “Impegno” all’interno del Consiglio comunale sarà critico ed obiettivo con il sindaco e la Giunta e garantirà il proprio motivato sostegno a tutte quelle iniziative e proposte che possano produrre tangibile benessere alla collettività – conclusero Fabio Usai e Salvatore Mascia -. In definitiva il movimento “Impegno”, guardando oltre i partiti tradizionali, vuole abbattere gli steccati ideologici che finora non hanno permesso un’azione politica nell’interesse esclusivo della città.»

L’evoluzione maturata nella seconda consiliatura, ha portato Fabio Usai verso il centrosinistra, con la recente adesione al Partito dei Sardi, formazione politica fondata da Paolo Maninchedda (assessore regionale dei Lavori pubblici) e Franciscu Sedda, componente di peso della maggioranza al governo della Regione e della coalizione creatasi per la ricandidatura di Giuseppe Casti a sindaco di Carbonia.

La candidatura di Fabio Usai come capolista del Partito dei Sardi, nel centrosinistra, ha creato un caso politico, con una durissima presa di posizione contraria da parte di Sinistra, Ecologia e Libertà, forza politica che proprio a Carbonia esprime il segretario regionale e consigliere regionale Luca Pizzuto. Due mesi fa SEL ha minacciato la rottura, l’abbandono del tavolo del centrosinistra e la presentazione di  una lista autonoma con candidato a sindaco proprio l’on. Luca Pizzuto! Giuseppe Casti, il Partito Democratico e le altre componenti della coalizione, allargata anche ad una componente centrista proveniente dall’UDC, hanno tenuto duro e, alla fine, le parti hanno trovato un punto d’incontro, la rottura è stata scongiurata e Fabio Usai si è così candidato come capolista del Partito dei Sardi.

Il resto è storia di ieri, esattamente di 7 giorni fa! Il Partito dei Sardi è il secondo partito della coalizione di centrosinistra, con 1.308 voti, il 7,79%, e Fabio Usai è il consigliere eletto con il maggior numero di voti: 867! Fabio Usai, da solo, ha ottenuto più preferenze di tutta la lista di SEL (846) e di ben 8 delle 16 liste presentatesi alle elezioni amministrative 2016 per l’elezione del Sindaco e del Consiglio comunale di Carbonia!

I numeri dicono che, senza Fabio Usai, la coalizione di centrosinistra, probabilmente, si sarebbe fermata ben al di sotto delle percentuali ottenute 7 giorni fa, sia con il candidato sindaco sia con le liste, e che le possibilità di vittoria al ballottaggio oggi sarebbero notevolmente inferiori.

In conclusione, comunque andrà a finire il ballottaggio tra Giuseppe Casti e Paola Massidda (in caso di conferma di Casti il Partito dei Sardi porterebbe in Consiglio comunale Fabio Usai, Nino Spanu e Giampaolo Puddu; se a vincere fosse Paola Massidda, viceversa, il Partito dei Sardi porterebbe in Consiglio comunale solo Fabio Usai), il “fenomeno” Fabio Usai, “Mister 867 preferenze”, resterà uno dei fattori più significativi delle elezioni amministrative di Carbonia 2016!

Giampaolo Cirronis

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Questo pomeriggio il Movimento 5 Stelle ha riempito per la seconda volta in 68 giorni l’anfiteatro di piazza Marmilla, a Carbonia, in occasione del comizio per il ballottaggio delle elezioni amministrative in programma domenica 19 giugno, la candidata del Movimento 5 Stelle, Paola Massidda e il sindaco uscente del centrosinistra, Giuseppe Casti. Per l’occasione sono arrivati all’anfiteatro e nell’area circostante, tantissimi elettori di Paola Massidda ma anche rappresentanti e sostenitori del movimento da quasi tutta la Sardegna: da Olbia a Porto Torres, da Dorgali a Oristano, da Cagliari, ad Assemini, da Gonnesa a Tratalias e tanti altri centri.

Alla vigilia di un appuntamento così importante, il Movimento 5 Stelle ha giocato una carta importante, riportando in città il deputato Alessandro Di Battista, uno dei leader del movimento a livello nazionale, che il 3 aprile, quando la campagna elettorale non era ancora ufficialmente iniziata, riempì di persone e di entusiasmo l’anfiteatro e il centro della città.

Con Alessandro Di Battista, per sostenere Paola Massidda nel testa a testa con Giuseppe Casti, sono arrivati i parlamentari Andrea Vallascas, Manuela Serra, Emanuela Corda, Alfonso Bonafede e i sindaci di Assemini Mario Puddu, Porto Torres Sean Wheeler e Dorgali Itria Fancello.

Vediamo un’intervista con Alessandro Di Battista.

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Questo pomeriggio il Movimento 5 Stelle ha riempito per la seconda volta in 68 giorni l’anfiteatro di piazza Marmilla, a Carbonia, in occasione del comizio per il ballottaggio delle elezioni amministrative in programma domenica 19 giugno, la candidata del Movimento 5 Stelle, Paola Massidda e il sindaco uscente del centrosinistra, Giuseppe Casti. Per l’occasione sono arrivati all’anfiteatro e nell’area circostante, tantissimi elettori di Paola Massidda ma anche rappresentanti e sostenitori del movimento da quasi tutta la Sardegna: da Olbia a Porto Torres, da Dorgali a Oristano, da Cagliari, ad Assemini, da Gonnesa a Tratalias e tanti altri centri.

Alla vigilia di un appuntamento così importante, il Movimento 5 Stelle ha giocato una carta importante, riportando in città il deputato Alessandro Di Battista, uno dei leader del movimento a livello nazionale, che il 3 aprile, quando la campagna elettorale non era ancora ufficialmente iniziata, riempì di persone e di entusiasmo l’anfiteatro e il centro della città.

Con Alessandro Di Battista, per sostenere Paola Massidda nel testa a testa con Giuseppe Casti, sono arrivati i parlamentari Andrea Vallascas, Manuela Serra, Emanuela Corda, Alfonso Bonafede e i sindaci di Assemini Mario Puddu, Porto Torres Sean Wheeler e Dorgali Itria Fancello.

Il Movimento 5 Stelle, all’esordio sulla scena politica cittadina a livello di elezioni amministrative, punta a fare la storia, scalzando per la prima volta il centrosinistra dalla guida del comune minerario. L’entusiasmo per il risultato raggiunto domenica scorsa è grande e, nonostante il ritardo accusato al primo turno nei confronti della coalizione di centrosinistra che sostiene il sindaco uscente Giuseppe Casti, l’esito della sfida si presenta assolutamente imprevedibile, legato a diversi fattori: capacità delle due parti di confermare i voti ottenuti al primo turno, affluenza ai seggi e posizione che assumeranno candidati ed elettori delle liste rimaste escluse dal ballottaggio.

Al primo turno, cinque giorni fa, il sindaco uscente, Giuseppe Casti, sostenuto da 5 liste, ha ottenuto 6.074 voti, il 36,15%; Paola Massidda, sostenuta dalla sola lista del Movimento 5 Stelle, ha ottenuto 3.688 voti, il 21,95%.

Le liste della coalizione che sostiene Giuseppe Casti hanno ottenuto 6.737 voti, il 40,10%; la lista del Movimento 5 Stelle ha ottenuto 3.009 voti, il 17,91%.

Allegato un ricco album fotografico.

Paola Massidda 10 giugno 2016 copia

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La campagna elettorale per il ballottaggio in programma domenica 19 giugno 2016, a Carbonia, tra il sindaco uscente del centrosinistra Giuseppe Casti e la candidata del Movimento 5 Stelle Paola Massidda, entra nel vivo. Questa sera, alle 17.30, all’Anfiteatro di Piazza Marmilla, il Movimento 5 Stelle gioca una carta importante, riportando in città il deputato Alessandro Di Battista, uno dei leader del movimento a livello nazionale, che il 3 aprile, quando la campagna elettorale non era ancora ufficialmente iniziata, riempì di persone e di entusiasmo il centro della città, come documenta l’album fotografico allegato.

Con Alessandro Di Battista, per sostenere Paola Massidda nel testa a testa con Giuseppe Casti, ci saranno i parlamentari Andrea Vallascas, Manuela Serra, Emanuela Corda, Alfonso Bonafede e i sindaci di Assemini Mario Puddu e Porto Torres Sean Wheeler.

Il Movimento 5 Stelle, all’esordio sulla scena politica cittadina a livello di elezioni amministrative, punta a fare la storia, scalzando per la prima volta il centrosinistra dalla guida del comune minerario. Al primo turno, cinque giorni fa, il sindaco uscente, Giuseppe Casti, sostenuto da 5 liste, ha ottenuto 6.074 voti, il 36,15%; Paola Massidda, sostenuta dalla sola lista del Movimento 5 Stelle, ha ottenuto 3.688 voti, il 21,95%.

Le liste della coalizione che sostiene Giuseppe Casti hanno ottenuto 6.737 voti, il 40,10%; la lista del Movimento 5 Stelle ha ottenuto 3.009 voti, il 17,91%.

Le liste degli altri candidati a sindaco concorreranno all’assegnazione dei 24 seggi in misura variabile a seconda dell’esito del ballottaggio del 19 giugno.

Ricordiamo la composizione del nuovo Consiglio comunale, nelle due ipotesi che a vincere sia Giuseppe Casti o Paola Massidda.

Ipotesi n° 1: Viene eletto sindaco Giuseppe Casti

La coalizione di cinque liste collegata alla sua candidatura ottiene, con il premio di maggioranza del 60% (arrotondato all’unità superiore), 15 seggi, così distribuiti:

Partito Democratico 7 consiglieri: Pietro Morittu 472 preferenze; Federico Fantinel 376; Ivonne Fraternale 313; Cinzia Grussu 311; Antonio Caggiari 270, Roberto Cotza 205, Fulvio Cabiddu 185.

Partito dei Sardi 3 consiglieri: Fabio Usai 854 preferenze; Nino Spanu 193; Giampaolo Puddu 138.

Sinistra Ecologia Libertà 2 consiglieri: Matteo Sestu 256 preferenze; Moreno Pilloni 174.

Cittadini per Carbonia 2 consiglieri: Pierangelo Porcu 193 preferenze; Claudia Di Marco 162.

Unione cittadina 1 consigliere: Roberto Concas 254 preferenze.

I 9 seggi (40% arrotondato all’unità inferiore) della minoranza sono così distribuiti:

Carbonia Possibile 2 consiglieri: Ugo Bruno Piano (candidato sindaco non eletto), Massimo Usai 208 preferenze.

Carbonia Unica 1 consigliere: Michele Stivaletta 307 preferenze.

Carbonia Rinasce 1 consigliere: Maria Luisa Poggi 219 preferenze.

Movimento 5 Stelle 3 consiglieri: Paola Massidda (candidata sindaco non eletto); Carla Mario 359 preferenze; Manolo Cossu 352.

Insieme per il rinnovamento 1 consigliere: Daniela Garau (candidata sindaco non eletto).

Unidos 1 consigliere: Andrea Corda (candidato sindaco non eletto).

Ipotesi n° 2: Viene eletta sindaco Paola Massidda

La lista del Movimento 5 Stelle collegata alla sua candidatura ottiene, con il premio di maggioranza del 60% (arrotondato all’unità superiore), 15 seggi, così distribuiti:

Movimento 5 Stelle 15 consiglieri: Carla Mario 359 preferenze; Manolo Cossu 352; Marco Antonio Serafini 248; Eleonora Cera 240; Silvia Pinna 238; Gian Luca Lai 217; Paola Argiolas 185; Daniela Marras 168;Mauro Uccheddu 161; Maurizio Soddu 134; Matteo Piras 118; Angelo Rosas 94; Giorgio Santoru 94;Sabrina Soru 85, Elio Loi 84.

I 9 seggi (40% arrotondato all’unità inferiore) della minoranza sono così distribuiti:

Partito Democratico 4 consiglieri: Giuseppe Casti (candidato sindaco non eletto); Pietro Morittu 472 preferenze; Federico Fantinel 376, Ivonne Fraternale 313.

Partito dei Sardi 1 consigliere: Fabio Usai 854 preferenze.

Carbonia Possibile 2 consiglieri: Ugo Bruno Piano (candidato sindaco non eletto), Massimo Usai 208 preferenze.

Carbonia Unica 1 consigliere: Michele Stivaletta 307 preferenze.

Insieme per il rinnovamento 1 consigliere: Daniela Garau (candidata sindaco non eletto).

E’ evidente, dallo schema appena descritto, che le due ipotesi racchiudono scenari completamente differenti, non solo per i due candidati alla carica di sindaco, ma anche per i candidati alla carica di consigliere comunale, soprattutto per quelli che risulterebbero eletti nel caso vincesse Giuseppe Casti, di maggioranza e di opposizione, e quelli che, viceversa, verrebbero eletti nel caso vincesse Paola Massidda, di maggioranza e di opposizione.

E, a questo punto, sarà interessante verificare, negli ultimi otto giorni di campagna elettorale, quale sarà la posizione che assumeranno i candidati che, comunque, non risulteranno eletti sia nell’una sia nell’altra ipotesi e, infine, quella dei candidati che verrebbero eletti o non eletti, nel caso a prevalere al ballottaggio fosse Giuseppe Casti o Paola Massidda.

Alessandro Di Battista indica la strada ai candidati del Movimento 5 Stelle di Carbonia.IMG_9310 IMG_9311 IMG_9312 IMG_9313 IMG_9314 IMG_9315 IMG_9316 IMG_9317 IMG_9318 IMG_9319 IMG_9320 IMG_9322 IMG_9323 IMG_9324 IMG_9326 IMG_9327 IMG_9329 IMG_9330 IMG_9331 IMG_9332 IMG_9333 IMG_9334 IMG_9335 IMG_9338 IMG_9339 IMG_9340 IMG_9345  IMG_9348 IMG_9349 IMG_9350 IMG_9351 IMG_9352 IMG_9353 IMG_9354 IMG_9355 IMG_9356 IMG_9357 IMG_9358 IMG_9359 IMG_9360 IMG_9361 IMG_9363 IMG_9364 IMG_9365 IMG_9367 IMG_9375 IMG_9376 IMG_9377 IMG_9390 IMG_9391 IMG_9392 IMG_9394 IMG_9398 IMG_9399 IMG_9400 IMG_9401 IMG_9402 IMG_9403 IMG_9405 IMG_9408 IMG_9409 IMG_9411 IMG_9414 IMG_9419 IMG_9431 IMG_9432 IMG_9435 IMG_9436 IMG_9437 IMG_9438 IMG_9441 IMG_9442 IMG_9443 IMG_9444 IMG_9445 IMG_9446 IMG_9447 IMG_9448 IMG_9449 IMG_9450 IMG_9451 IMG_9455 IMG_9456 IMG_9457 IMG_9458 IMG_9459 IMG_9460 IMG_9461 IMG_9462 IMG_9463 IMG_9464 IMG_9468 IMG_9469 IMG_9470 IMG_9471 IMG_9472 IMG_9473 IMG_9474 IMG_9475 IMG_9477 IMG_9478 IMG_9479 IMG_9484 IMG_9486 IMG_9487 IMG_9490 IMG_9496 IMG_9497 IMG_9498 IMG_9499 IMG_9500 IMG_9501 IMG_9502 IMG_9503 IMG_9504 IMG_9505 IMG_9506 IMG_9507 IMG_9508 IMG_9509 IMG_9510 IMG_9511 IMG_9512 IMG_9513 IMG_9514 IMG_9515 IMG_9516 IMG_9517 IMG_9518 IMG_9519 IMG_9520 IMG_9521 IMG_9522 IMG_9523 IMG_9524 IMG_9525 IMG_9526IMG_1125IMG_1124IMG_1123IMG_1122IMG_1121IMG_1120IMG_1119IMG_1117IMG_1116IMG_1115IMG_1114IMG_1099IMG_1098IMG_1097IMG_1096IMG_9321

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Al candidato che vince il ballottaggio alle elezioni amministrative viene assegnato il 60% dei seggi indipendentemente dalla percentuale di voti ottenuta al 1° turno. I dubbi sollevati da più parti non hanno ragione di esistere, in base a quanto previsto dall’articolo 73 (Elezione del Consiglio comunale nei comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti) del TESTO UNICO DELLE LEGGI SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI approvato con Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267 che al comma 10 riporta testualmente:

«Qualora un candidato alla carica di sindaco sia proclamato eletto al primo turno, alla lista o al gruppo di liste a lui collegate che non abbia già conseguito, ai sensi del comma 8, almeno il 60 per cento dei seggi del Consiglio, ma abbia ottenuto almeno il 40 per cento dei voti validi, viene assegnato il 60 per cento dei seggi, sempreché nessuna altra lista o altro gruppo di liste collegate abbia superato il 50 per cento dei voti validi. Qualora un candidato alla carica di sindaco sia proclamato eletto al secondo turno, alla lista o al gruppo di liste ad esso collegate che non abbia già conseguito, ai sensi del comma 8, almeno il 60 per cento dei seggi del Consiglio, viene assegnato il 60 per cento dei seggi, sempreché nessuna altra lista o altro gruppo di liste collegate al primo turno abbia già superato nel turno medesimo il 50 per cento dei voti validi. I restanti seggi vengono assegnati alle altre liste o gruppi di liste collegate ai sensi del comma 8.»

Come si vede, il riferimento al 40% dei voti validi per l’assegnazione del premio di maggioranza del 60% alla lista o al gruppo di liste a lui collegate, viene fatto solo nel caso di elezione del sindaco al primo turno, mentre nel caso di elezione del sindaco al secondo turno, viene assegnato il 60% dei seggi alla lista o al gruppo di liste ad esso collegate, indipendentemente dalla percentuale ottenuta al primo turno. In conseguenza di ciò, confermiamo che sia Giuseppe Casti sia Paola Massidda, vincendo il ballottaggio del 19 giugno si vedrebbero assegnato un premio di maggioranza del 60% dei seggi, arrotondato alla cifra superiore, quindi la maggioranza avrebbe 15 consiglieri, la minoranza i restanti 9.

Ripubblichiamo le due ipotesi di composizione del Consiglio comunale di Carbonia che potrebbero scaturire dal ballottaggio del 19 giugno 2016.

Giuseppe Casti, sostenuto da 5 liste, ha ottenuto 6.074 voti, il 36,15%; Paola Massidda, sostenuta dalla sola lista del Movimento 5 Stelle, ha ottenuto 3.688 voti, il 21,95%.

Le liste della coalizione che sostiene Giuseppe Casti hanno ottenuto 6.737 voti, il 40,10%; la lista del Movimento 5 Stelle ha ottenuto 3.009 voti, il 17,91%.

Le liste degli altri candidati a sindaco concorreranno all’assegnazione dei 24 seggi in misura variabile a seconda dell’esito del ballottaggio del 19 giugno.

Questa la composizione del nuovo Consiglio comunale, nelle due ipotesi che a vincere sia Giuseppe Casti o Paola Massidda.

Ipotesi n° 1: Viene eletto sindaco Giuseppe Casti

La coalizione di cinque liste collegata alla sua candidatura ottiene, con il premio di maggioranza del 60% (arrotondato all’unità superiore), 15 seggi, così distribuiti:

Partito Democratico 7 consiglieri: Pietro Morittu 472 preferenze; Federico Fantinel 376; Ivonne Fraternale 313; Cinzia Grussu 311; Antonio Caggiari 270, Roberto Cotza 205, Fulvio Cabiddu 185.

Partito dei Sardi 3 consiglieri: Fabio Usai 854 preferenze; Nino Spanu 193; Giampaolo Puddu 138.

Sinistra Ecologia Libertà 2 consiglieri: Matteo Sestu 256 preferenze; Moreno Pilloni 174.

Cittadini per Carbonia 2 consiglieri: Pierangelo Porcu 193 preferenze; Claudia Di Marco 162.

Unione cittadina 1 consigliere: Roberto Concas 254 preferenze.

I 9 seggi (40% arrotondato all’unità inferiore) della minoranza sono così distribuiti:

Carbonia Possibile 2 consiglieri: Ugo Bruno Piano (candidato sindaco non eletto), Massimo Usai 208 preferenze.

Carbonia Unica 1 consigliere: Michele Stivaletta 307 preferenze.

Carbonia Rinasce 1 consigliere: Maria Luisa Poggi 219 preferenze.

Movimento 5 Stelle 3 consiglieri: Paola Massidda (candidata sindaco non eletto); Carla Mario 359 preferenze; Manolo Cossu 352.

Insieme per il rinnovamento 1 consigliere: Daniela Garau (candidata sindaco non eletto).

Unidos 1 consigliere: Andrea Corda (candidato sindaco non eletto).

Ipotesi n° 2: Viene eletta sindaco Paola Massidda

La lista del Movimento 5 Stelle collegata alla sua candidatura ottiene, con il premio di maggioranza del 60% (arrotondato all’unità superiore), 15 seggi, così distribuiti:

Movimento 5 Stelle 15 consiglieri: Carla Mario 359 preferenze; Manolo Cossu 352; Marco Antonio Serafini 248; Eleonora Cera 240; Silvia Pinna 238; Gian Luca Lai 217; Paola Argiolas 185; Daniela Marras 168; Mauro Uccheddu 161; Maurizio Soddu 134; Matteo Piras 118; Angelo Rosas 94; Giorgio Santoru 94;Sabrina Soru 85, Elio Loi 84.

I 9 seggi (40% arrotondato all’unità inferiore) della minoranza sono così distribuiti:

Partito Democratico 4 consiglieri: Giuseppe Casti (candidato sindaco non eletto); Pietro Morittu 472 preferenze; Federico Fantinel 376, Ivonne Fraternale 313.

Partito dei Sardi 1 consigliere: Fabio Usai 854 preferenze.

Carbonia Possibile 2 consiglieri: Ugo Bruno Piano (candidato sindaco non eletto), Massimo Usai 208 preferenze.

Carbonia Unica 1 consigliere: Michele Stivaletta 307 preferenze.

Insieme per il rinnovamento 1 consigliere: Daniela Garau (candidata sindaco non eletto).

E’ evidente, dallo schema appena descritto, che le due ipotesi racchiudono scenari completamente differenti, non solo per i due candidati alla carica di sindaco, ma anche per i candidati alla carica di consigliere comunale, soprattutto per quelli che risulterebbero eletti nel caso vincesse Giuseppe Casti, di maggioranza e di opposizione, e quelli che, viceversa, verrebbero eletti nel caso vincesse Paola Massidda, di maggioranza e di opposizione.

E, a questo punto, sarà interessante verificare, nei prossimi dieci giorni di campagna elettorale, quale sarà la posizione che assumeranno i candidati che, comunque, non risulteranno eletti sia nell’una sia nell’altra ipotesi e, infine, quella dei candidati che verrebbero eletti o non eletti, nel caso a prevalere al ballottaggio fosse Giuseppe Casti o Paola Massidda.

Casti-Massidda

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Emilio Gariazzo copia

A Iglesias le dimissioni degli assessori Alessandra Ferrara e Melania Meo sono il primo atto di un rimpasto annunciato da tempo nella Giunta Gariazzo. Le forze politiche che sostengono la Giunta Gariazzo hanno sottoscritto un accordo per un rimpasto, con l’ingresso di 4 nuovi assessori politici, che dovrebbero essere espressi 2 al Partito Democratico, 1 da Sinistra Ecologia e Libertà e 1 dalla lista civica Gariazzo. L’accordo prevede anche l’allargamento della Giunta da 5 a 7 componenti e l’assegnazione ai 4 nuovi assessori delle deleghe lasciate libere dalle dimissionarie Alessandra Ferrara e Melania Meo (salutate con parole di ringraziamento per il lavoro svolto nei tre anni di consiliatura sia dal sindaco Emilio Gariazzo, sia dal segretario cittadino del PD, Ubaldo Scanu), e di un paio tra le diverse attualmente assegnate al vicesindaco Simone Franceschi e di quella dell’Urbanistica, fin dall’inizio della consiliatura tenuta ad interim dal sindaco Emilio Gariazzo.

Il sindaco, nella nuova composizione, vorrebbe mantenere la parità di genere, nominando almeno 2 dei 4 assessori donne e questa condizione sta creando qualche problema nella scelta. Altro problema posto dagli alleati è un riequilibrio con il Partito Democratico, partito di maggioranza relativa, che esprime il sindaco, il presidente del Consiglio e 2 assessori. Recentemente era stato il consigliere del PDCI Alberto Cacciarru a sollevare il problema. Le quattro nomine dovrebbero essere ufficializzate entro la prossima settimana.

Il rimpasto nella Giunta Gariazzo, come già sottolineato, era previsto fin dall’inizio della consiliatura e sarebbe dovuto avvenire già lo scorso anno. Oggi arriva in una fase particolarmente delicata per il centrosinistra, uscito malconcio dalle elezioni amministrative del 5 giugno, che hanno registrato, in particolare, due pesantissime sconfitte a San Giovanni Suergiu (dove il candidato sindaco Antonio Fanni, segretario cittadino del PD, è stato travolto dalla lista che ha eletto sindaco Elvira Usai, primo sindaco donna del paese, con il 55,18% contro il 30,61%) e Gonnesa (dove la lista che aveva come candidato sindaco un esponente del PD, Piergiorgio Lenzu, vicesindaco uscente, e capolista il sindaco uscente Pietro Cocco, capogruppo del partito in Consiglio regionale, è stata battuta dalla lista che candidava a sindaco Hansel Cristian Cabiddu, sconfitto di misura alle primarie del PD e sostenuto da varie componenti del centrosinistra, con il 45,10% contro il 42,23%) ed un risultato inferiore alle attese al primo turno a Carbonia (la lista del PD s’è fermata, a 2.952 voti, il 17,57%), dove il sindaco uscente Giuseppe Casti affronterà il candidato del Movimento 5 Stelle, Paola Massidda, nel ballottaggio del 19 giugno, tutt’altro che scontato (Giuseppe Casti parte dal 36,15%, Paola Massidda dal 21,95%).

Giampaolo Cirronis

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Saranno il sindaco uscente Giuseppe Casti, candidato della coalizione di centrosinistra, e Paola Massidda, candidata del Movimento 5 Stelle, a confrontarsi al ballottaggio del 19 giugno, per l’elezione del nuovo sindaco di Carbonia per i prossimi cinque anni.

Se l’accesso di Giuseppe Casti al ballottaggio era ampiamente prevedibile, anche con una percentuale ben al di sotto del 50% (5 anni fa Casti vinse al primo turno con il 62,36% dei voti ma rispetto ad allora il centrosinistra si presentava a questo appuntamento profondamente diviso), la candidata del Movimento 5 Stelle ha dovuto superare la concorrenza dell’ex sindaco Ugo Bruno Piano che, sostenuto da 5 liste, ha lottato fianco a fianco fino alla fine, cedendo per circa 1 punto percentuale, esattamente lo 0,99%.

Giuseppe Casti, sostenuto da 5 liste, ha ottenuto 6.074 voti, il 36,15%; Paola Massidda, sostenuta dalla sola lista del Movimento 5 Stelle, ha ottenuto 3.688 voti, il 21,95%.

Le liste della coalizione che sostiene Giuseppe Casti hanno ottenuto 6.737 voti, il 40,10%; la lista del Movimento 5 Stelle ha ottenuto 3.009 voti, il 17,91%.

Le liste degli altri candidati a sindaco concorreranno all’assegnazione dei 24 seggi in misura variabile a seconda dell’esito del ballottaggio del 19 giugno.

Questa la composizione del nuovo Consiglio comunale, nelle due ipotesi che a vincere sia Giuseppe Casti o Paola Massidda.

Ipotesi n° 1: Viene eletto sindaco Giuseppe Casti

La coalizione di cinque liste collegata alla sua candidatura ottiene, con il premio di maggioranza del 60% (arrotondato all’unità superiore), 15 seggi, così distribuiti:

Partito Democratico 7 consiglieri: Pietro Morittu 472 preferenze; Federico Fantinel 376; Ivonne Fraternale 313; Cinzia Grussu 311; Antonio Caggiari 270, Roberto Cotza 205, Fulvio Cabiddu 185.

Partito dei Sardi 3 consiglieri: Fabio Usai 854 preferenze; Nino Spanu 193; Giampaolo Puddu 138.

Sinistra Ecologia Libertà 2 consiglieri: Matteo Sestu 256 preferenze; Moreno Pilloni 174.

Cittadini per Carbonia 2 consiglieri: Pierangelo Porcu 193 preferenze; Claudia Di Marco 162.

Unione cittadina 1 consigliere: Roberto Concas 254 preferenze.

I 9 seggi (40% arrotondato all’unità inferiore) della minoranza sono così distribuiti:

Carbonia Possibile 2 consiglieri: Ugo Bruno Piano (candidato sindaco non eletto), Massimo Usai 208 preferenze.

Carbonia Unica 1 consigliere: Michele Stivaletta 307 preferenze.

Carbonia Rinasce 1 consigliere: Maria Luisa Poggi 219 preferenze.

Movimento 5 Stelle 3 consiglieri: Paola Massidda (candidata sindaco non eletto); Carla Mario 359 preferenze; Manolo Cossu 352.

Insieme per il rinnovamento 1 consigliere: Daniela Garau (candidata sindaco non eletto).

Unidos 1 consigliere: Andrea Corda (candidato sindaco non eletto).

Ipotesi n° 2: Viene eletta sindaco Paola Massidda

La lista del Movimento 5 Stelle collegata alla sua candidatura ottiene, con il premio di maggioranza del 60% (arrotondato all’unità superiore), 15 seggi, così distribuiti:

Movimento 5 Stelle 15 consiglieri: Carla Mario 359 preferenze; Manolo Cossu 352; Marco Antonio Serafini 248; Eleonora Cera 240; Silvia Pinna 238; Gian Luca Lai 217; Paola Argiolas 185; Daniela Marras 168; Mauro Uccheddu 161; Maurizio Soddu 134; Matteo Piras 118; Angelo Rosas 94; Giorgio Santoru 94; Sabrina Soru 85, Elio Loi 84.

I 9 seggi (40% arrotondato all’unità inferiore) della minoranza sono così distribuiti:

Partito Democratico 4 consiglieri: Giuseppe Casti (candidato sindaco non eletto); Pietro Morittu 472 preferenze; Federico Fantinel 376, Ivonne Fraternale 313.

Partito dei Sardi 1 consigliere: Fabio Usai 854 preferenze.

Carbonia Possibile 2 consiglieri: Ugo Bruno Piano (candidato sindaco non eletto), Massimo Usai 208 preferenze.

Carbonia Unica 1 consigliere: Michele Stivaletta 307 preferenze.

Insieme per il rinnovamento 1 consigliere: Daniela Garau (candidata sindaco non eletto).

E’ evidente, dallo schema appena descritto, che le due ipotesi racchiudono scenari completamente differenti, non solo per i due candidati alla carica di sindaco, ma anche per i candidati alla carica di consigliere comunale, soprattutto per quelli che risulterebbero eletti nel caso vincesse Giuseppe Casti, di maggioranza e di opposizione, e quelli che, viceversa, verrebbero eletti nel caso vincesse Paola Massidda, di maggioranza e di opposizione.

E, a questo punto, sarà interessante verificare, nei prossimi dieci giorni di campagna elettorale, quale sarà la posizione che assumeranno i candidati che, comunque, non risulteranno eletti sia nell’una sia nell’altra ipotesi e, infine, quella dei candidati che verrebbero eletti o non eletti, nel caso a prevalere al ballottaggio fosse Giuseppe Casti o Paola Massidda.

Casti-Massidda

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Saranno il sindaco uscente Giuseppe Casti, candidato della coalizione di centrosinistra, e Paola Massidda, candidata del Movimento 5 Stelle, a confrontarsi al ballottaggio del 19 giugno, per l’elezione del nuovo sindaco di Carbonia per i prossimi cinque anni.

Se l’accesso di Giuseppe Casti al ballottaggio era ampiamente prevedibile, anche con una percentuale ben al di sotto del 50% (5 anni fa Casti vinse al primo turno con il 62,336% dei voti ma rispetto ad allora il centrosinistra si presentava a questo appuntamento profondamente diviso), la candidata del Movimento 5 Stelle ha dovuto vincere la concorrenza dell’ex sindaco Ugo Bruno Piano che, sostenuto da 5 liste, ha lottato fianco a fianco fino alla fine, cedendo per circa 1 punto percentuale.

In serata un’analisi più approfondita del voto, con i risultati ufficiali.

Casti-Massidda

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I risultati delle Amministrative di Carbonia in 29 sezioni su 32.

Giuseppe Casti 5.245 voti (36,24%) – Voti di liste 5.804 (41,82%)

Paola Massidda 3.170 voti (21,90%) – Voti di lista 2.569 (18,51%)

Ugo Bruno Piano 3.041 voti (21,01%) – Voti di liste 3.005 (21,65%)

Daniela Garau 1.418 voti (9,79%) – Voti di liste 1.235 (8,90%)

Andrea Corda 1.137 voti (7,85%) – Voti di lista 853 (6,14%)

Francesco Cicilloni 461 voti (3,18%) – Voti di lista 410 (2,95%).

Municipio Carbonia 1 copia