18 July, 2024
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Daniele Reginali 2

I prossimi appuntamenti elettorali, la partecipazione convinta del Partito democratico e una giornata di mobilitazione e partecipazione alla grande miniera di Serbariu per parlare di lavoro e fare il punto sulle vertenze aperte che riguardano il Sulcis Iglesiente.

«Sono gli argomenti che abbiamo affrontato nel corso della direzione provinciale del Pd – spiega il segretario Daniele Reginali -. Sul fronte delle elezioni comunali, oltre che a Carbonia, dove il partito ricandida il sindaco uscente Giuseppe Casti il Pd sarà presente in tutti i centri del territorio dove si va a elezioni. Il versante della mobilitazione per il lavoro vedrà il Partito Democratico impegnato in una giornata alla grande miniera in cui tutti i rappresentanti delle istituzioni faranno il punto sullo stato delle diverse vertenze.»

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«Il Piano Sulcis ha finanziato i progetti formativi proposti da diverse scuole di Carbonia.» Lo annuncia con una nota, il sindaci Giuseppe Casti.

«Oltre agli interventi per la salvaguardia del tessuto produttivo e la ricerca – aggiunge Casti -, il Piano Sulcis finanzia, infatti, anche lo sviluppo delle competenze negli Istituti scolastici del nostro territorio. Dei 5 milioni di euro messi a disposizioni degli istituti scolastici, oltre 2.300.000 euro sono destinati a tre istituti superiori che hanno sede anche nella nostra città. L’Istituto per l’Industria e l’Artigianato E. Loi di Carbonia – Sant’Antioco ha ottenuto 493.000 euro per la realizzazione del progetto formativo “Realizzazione di laboratori innovativi per stimolare le capacità creative degli allievi e offrire nuove opportunità di lavoro nel Sulcis Iglesiente”. Il progetto prevede la realizzazione di: laboratori didattici per energie alternative, risparmio energetico, automazione, domotica, ottica, lavorazioni meccaniche e cioccolateria.»

La scuola Cesare Beccaria (sedi di Carbonia, Santadi e Villamassargia) ha ottenuto 1.083.000 euro per il progetto formativo “l’Azienda scuola produce, il turista degusta”.  Il progetto prevede la realizzazione di: laboratori didattici di simulazione d’impresa nel settore turistico e di gestione aziendale, laboratorio didattico enologico, di trasformazione delle olive, di analisi di fertilità dei terreni; laboratori didattici per la lavorazione del latte, carne e salumi.

L’Istituto “Giovanni Maria Angioj” ha ottenuto 748.000 euro per il progetto formativo: “G3LPJ (Green Learning, Green People, Green Jobs)”, per lo sviluppo di competenze nel campo della green economy e l’allestimento di diversi laboratori didattici: Ecolab per le costruzioni, Ecolab per la grafica ed Ecolab per le scienze.

Il soggetto attuatore degli interventi è l’ex Provincia di Carbonia Iglesias. Le risorse devono essere impegnate entro il prossimo 30 giugno 2016.

«Siamo orgogliosi dei progetti presentati dagli istituti superiori della nostra città – conclude Giuseppe Casti -. Con questi interventi, finanziati dal Piano Sulcis e fortemente voluti dai Sindaci del territorio, le nostre scuole si affermano come scuole di eccellenza, traino e speranza per lo sviluppo del nostro territorio.»

Giuseppe Casti 10 copia

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E’ stata pubblicata la graduatoria generale definitiva per l’assegnazione di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica (Case popolari), Bando 2014/2015. Ne dà comunicazione il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti.

La graduatoria comprende: la graduatoria generale (in ordine di posizione e in ordine alfabetico); le sub-graduatorie (in ordine di punteggio) “Anziani”, “Giovani Coppie” e “Handicap”; l’elenco degli “Esclusi” (in ordine alfabetico).

Le graduatorie sono consultabili presso l’Albo Pretorio e sul sito web del Comune nella sezione Bandi e concorsi – Esiti, convocazione e graduatorie Bandi, presso la portineria del Palazzo comunale in piazza Roma e presso gli uffici di A.R.E.A (ex Iacp) di Carbonia.

La graduatoria costituisce provvedimento definitivo.

Gli interessati potranno presentare ricorso al TAR della Sardegna, entro 60 giorni dalla pubblicazione, o in alternativa ricorso al Presidente della Repubblica, entro 120 giorni dalla pubblicazione (avvenuta il 18 febbraio 2016).

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Il comune di Carbonia ha avviato i lavori relativi al programma innovativo in ambito urbano denominato Contratto di Quartiere II – intervento 2.

I lavori, del valore complessivo di circa 1 milione e 220mila euro, prevedono la realizzazione di una palestra con annessi spogliatoi e servizi, un’area esterna – campetto di calcio a cinque e un parcheggio pubblico. L’intervento si estende ai piedi del colle Rosmarino.

La parte principale della palestra ospiterà la sala per le attività atletiche, con una superficie utile di circa 450 mq. All’interno della nuova struttura si potranno svolgere attività a corpo libero e vi saranno degli spazi attrezzati con macchine. Lo spogliatoio per atleti sarà composto da 2 locali con relativi servizi igienici. Nelle vicinanze della palestra, e più precisamente nella parte est, sarà ricavato un campo da calcio a cinque. Nella struttura è previsto un parcheggio pubblico, a servizio degli utenti del complesso sportivo. Il parcheggio si stenderà parallelo al campo da calcio a cinque e avrà l’accesso da via Puglie. La capienza è di 14 posti macchina più un posto auto per persone diversamente abili.

«Attraverso questi lavori – spiega il sindaco, Giuseppe Casti – la nostra Amministrazione comunale prosegue l’intervento di riqualificazione dell’intero quartiere e porta avanti la scelta di dare alla cittadinanza importanti strumenti di svago e aggregazione sociale.»

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Domenica si ricordano i 5 minatori morti nella miniera di Serbariu il 14 febbraio 1938. Antonello Pirotto, noto leader del movimento dei lavoratori che lotta per la riapertura dello stabilimento Eurallumina di Portovesme, lo scorso ottobre presentò un progetto al sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, per la commemorazione dei 5 minatori scomparsi nella miniera di Serbariu il 14 febbraio 1938, con la sistemazione e pulizia dell’area circostante al monumento in trachite, situato presso il CICC, esattamente nel punto dove avvenne la tragedia.

«Caro Giuseppe – scriveva Antonello Pirotto – ti scrivo per segnalarti la situazione di degrado in cui versa uno dei monumenti di maggior rilevanza, per la storia della città e del movimento dei lavoratori. Ho personalmente provato, più volte, riuscendo a fatica ad arrivarci, un’operazione che mi è riuscita passando dal lato opposto al centro intermodale, mentre pur cercando varchi accessibili, anche percorrendo a ritroso dal monumento verso il treno storico (anche quell’area molto frequentata si trova in pessime condizioni), lungo le rotaie, ad un certo punto il percorso è non percorribile.

In questo momento è operativo il cantiere per il restauro del silos del carbone e potrebbe essere un occasione per  la sistemazione di quell’area che risulta adiacente.

In pratica si tratta di pulire da sterpaglie e arbusti, sistemare e rendere percorribile, il tratto di rotaia e bordi adiacenti, che dal treno storico sito presso il CICC, porta al monumento posto dall’Amministrazione di Carbonia, nel punto e in memoria della prima tragica disgrazia nella miniera di Serbariu, con 5 minatori coinvolti, il 14 febbraio 1938. L’ intervento si completerebbe con la sistemazione dell’area dello stesso monumento e della pulizia per rendere leggibile l’epigrafe.

Da segnalare che l’epigrafe è rivolta verso l’area mineraria e dal marciapiede fronte lato opposto (molto frequentato da pedoni) centro intermodale, non è leggibile, quasi totalmente coperta dalla vegetazione risultante un monolite, anonimo, per chi non ne conosce storia e significato .

Se mi è possibile fornire un suggerimento:

1) installare in un punto dove ci sia maggiore visibilità, adiacente alle rotaie, indicante il percorso per raggiungere il monumento, un cartello indicante la seguente dicitura:

2) pulire la stele e evidenziare la dicitura che risulta poco leggibile

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Panchina-libro scuola Deledda-Pascoli,jpg

Nella sede di via Balilla dell’Istituto comprensivo Deledda-Pascoli, alla presenza del sindaco di Carbonia Giuseppe Casti e dell’amministratore delegato e direttore tecnico della So.Mi.Ca., Giacomo Guadagnini, è stata inaugurata la “panchina-libro”, arricchita dal progetto grafico-pittorico realizzato dagli studenti.

L’iniziativa rientra nel progetto-concorso ideato dalla SO.MI.CA. (società partecipata del comune di Carbonia): “Il libro dei sogni – il futuro che vorrei” a cui ha aderito l’Istituto Deledda-Pascoli. Sulla base del progetto, la panchina a forma di libro, disegnata e realizzata dalla SO.MI.CA, è stata installata nella scuola di via Balilla, dopo essere stata personalizzata e resa originale grazie al progetto grafico ideato e realizzato dagli alunni.

Nei mesi scorsi, dopo una prima preselezione, la commissione esaminatrice ha scelto, tra i tre lavori presentati dalle classi del Deledda-Pascoli, il lavoro vincitore tenendo conto dell’originalità, dei contenuti artistici e dell’attinenza alla tematica del progetto.

L‘obiettivo dell’iniziativa ha voluto mettere insieme i sogni e le capacità artistiche dei giovani, aiutandoli a riflettere su quello che vorranno dalla vita di domani e sul come impegnarsi per realizzarlo.

Con questa iniziativa gli studenti hanno regalato, non soltanto alla propria scuola, ma a tutta la città di Carbonia, una nuova prospettiva del futuro, aiutando a comprendere come le idee siano la leva del cambiamento, di cui tutti abbiamo bisogno.

Il sindaco Giuseppe Casti ha ringraziato la SO.MI.CA. e l’amministratore delegato Giacomo Guadagnini, per l’ideazione del concorso-progetto e per la realizzazione della panchina; la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo Deledda-Pascoli, Gabriella Piras, per aver accolto il progetto con entusiasmo e ringrazia studenti e insegnanti per averlo realizzato con grande impegno e talento artistico.

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Il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, ha scritto una lettera al commissario straordinario della ASL 7, Antonio Onnis, per chiedere che il progetto per la “riqualificazione della cura a domicilio dei pazienti in area critica con il coinvolgimento dei caregiver e degli assistenti alla persona” sia ridefinito sulla base delle indicazioni della Regione.

Il comune di Carbonia ha ricevuto una nota con cui la Regione comunica che, entro il 30 gennaio 2016, la ASL avrebbe dovuto concludere la fase di reclutamento dei pazienti da coinvolgere nella sperimentazione. Entro i 10 giorni successivi devono essere inviati alla Regione i progetti sperimentali, predisposti congiuntamente dal Comune, dalla ASL e dalla persona interessata o da un suo familiare.

«Ad oggi non è pervenuta al nostro Comune – scrive Giuseppe Casti – alcuna comunicazione in merito da parte della ASL e questo potrebbe comportare un rallentamento nella tempistica. Vi sono, inoltre, elementi di difformità nella attuazione del progetto tra quanto previsto dalla Regione e quanto comunicato dalla ASL ai destinatari del progetto. La Regione, infatti prevede che il reclutamento degli infermieri coinvolti avvenga presso “le unità di rianimazione che hanno in carico il paziente”, mentre nella comunicazione della ASL si parla genericamente di “personale infermieristico esperto”.»

Giuseppe Casti fa notare ancora che «il progetto prevede che il team di rianimazione valuti il livello di conoscenze acquisite e relative autonomie nella gestione sicura del paziente critico, mentre la ASL intende affidare tale valutazione al “team di infermieri esperti”. Per la Regione, nella 4ª fase del progetto, caregiver e assistenti familiari devono procedere in autonomia, sostenuti dall’intervento dell’infermiere di rianimazione per 3 volte la settimana, con il coordinamento del coordinatore infermieristico della rianimazione di riferimento. La ASL prevede, invece, che “fino alla data definita il caregiver e gli assistenti familiari individuati, procederanno in autonomia sostenuti dall’intervento dell’infermiere esperto. Il coordinamento di tale processo assistenziale sarà a carico del coordinatore infermieristico esperto di area critica che, qualora ne ravveda la necessità, si raccorderà con la U.O. di riferimento e/o con la rianimazione”. Emergono, dunque, sostanziali differenze nella realizzazione del progetto, tali da poter pregiudicare gravemente la sua efficacia, nonché limitare in modo significativo la partecipazione di pazienti e familiari.»

Per questo motivo, il sindaco di Carbonia chiede di prevedere «una ridefinizione del progetto in linea con le indicazioni date dalla Regione, in modo da garantire una sperimentazione qualitativamente efficace, che possa portare  ad un reale miglioramento nella cura e assistenza a persone e famiglie già così duramente provate».

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Il dottor Giorgio Madeddu, presidente dell’associazione Amici della Vita Sulcis, ha scritto oggi una lettera aperta a Giuseppe Casti, sindaco di Carbonia, dopo il suo intervento sulla destinazione del Punto nascite della Asl 7 di Carbonia.

Sindaco Casti,

dopo aver preso atto delle Sue dichiarazioni sul Punto nascite del Sulcis, ritengo di doverle proporre alcune riflessioni sicuro della Sua attenzione, saggezza politica e competenza amministrativa. Arriviamo subito al cuore della riflessione, Lei sostiene che «Punto nascite e presidio di emergenza devono convivere nello stesso ospedale», l’affermazione ribadita in più occasioni se estrapolata dalla realtà della nostra Comunità sembrerebbe sostenibile ma un Uomo saggio come Lei non può avere trascurato alcuni aspetti, non trascurabili. Il suo amore per Carbonia è paragonabile al nostro per il Sulcis, le sue aspirazioni per le prossime elezioni sono identiche alle nostre per il futuro di una Comunità disorientata, sconfitta e senza speranze se i politici come Lei non cominciano a sognare in grande, scordarsi delle prossime elezioni e tracciare il solco per le prossime generazioni, i suoi e i nostri figli. La sua squadra e, probabilmente, i suoi concittadini, ogni mattina le ricordano che nascere a 25 chilometri da Carbonia è umiliazione insopportabile, che senza tentennamenti i muscoli vanno gagliardamente esposti ma, siamo di fronte a sfida tra culturisti o condivisione tra amministratori animati del bene e interesse del Sulcis? Le sue opinioni esprimono il sentimento dei 2/3 del Sulcis pertanto se riunissimo i sindaci Lei sarebbe, senza combattere nell’arena, il gladiatore che vince a tavolino ma pensi per un attimo di rappresentare non una parte ma il futuro di tutti, potrebbe, forse, trasformarsi nel portavoce di un territorio.

Caro Giuseppe, rifletti,

il Dipartimento Pediatrico che da anni, prima, molto prima di saperti sindaco di Carbonia noi sognavamo anche per Te per il Sulcis e per la Sardegna sud occidentale prevedeva l’accorpamento di tutte le risorse (Punto nascite, Chirurgia Pediatrica, Pediatria, Neonatologia, Radiologia e Cardiologia Pediatrica, Terapia intensiva, Neuropsichiatria Pediatrica) al CTO di Iglesias ma fidati non per il campanilismo che talvolta traspare dal tuo sguardo e dalle impulsive affermazioni da partigiano. La sanità è competizione nell’Amore per la malattia, la sofferenza e la Vita Debole, non può trasformarsi in un braccio di ferro tra Carbonia e Iglesias. Insieme, presi per mano, siamo chiamati a trovare soluzioni in sanità come negli altri settori della desolante realtà territoriale sperando affranchino le nostre genti, dalla rassegnazione, non impermalirti, che la politica ha seminato, ed esplosivamente la trasformino in protagonista. La battaglia di Carbonia sul punto nascite sarebbe condivisibile se decidessimo di trasferire tutti i servizi dedicati al Bambino al Sirai e realizzare a Carbonia il “Dipartimento Pediatrico” se invece, la grinta Tua e del tuo partito si limita al punto nascita devo francamente dichiararti la nostra delusione, la più tenace contrarietà e insinuare il sospetto che sei interessato alle prossime elezioni e molto meno al futuro del Sulcis.

La franchezza spalanca le porte del rispetto e della condivisione.

Giorgio Madeddu

Iglesias, 6 febbraio 2016

AMICI della VITA Sulcis

Gruppi di Auto Aiuto per Alcol Tossicodipendenti, Malati Tumorali, Autismo

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Non si placano le polemiche sulla riorganizzazione della rete ospedaliera approvata dalla Giunta regionale e prossima all’esame del Consiglio regionale.

Il sindaco Giuseppe Casti ha inviato ai rappresentanti istituzionali della Regione e della ASL, alla Conferenza Socio Sanitaria e ai Comuni del distretto di Carbonia una lettera per fare chiarezza sulle sorti del Punto Nascita nel Sulcis Iglesiente.

La lettera prende spunto dalla ipotesi che vorrebbe la separazione in due plessi differenti del Punto Nascita e del Presidio di emergenza. Il parto, che statisticamente comporta una percentuale del 5% di rischio non preventivabile, è un evento molto delicato con possibilità di rischio che richiedono interventi d’urgenza immediati e non rinviabili. Già questo basta a far comprendere che l’ipotesi che vorrebbe il Punto Nascita e il Presidio di emergenza – urgenza prendere due strade diverse, a discapito della sicurezza e della salute delle donne e dei bambini, è molto grave e non condivisibile.

Per fare ulteriore chiarezza, il sindaco di Carbonia ricorda che il programma di riorganizzazione della rete ospedaliera della Regione Sardegna individua l’Ospedale Sirai di Carbonia  come Presidio di I livello, deputato alle emergenze e urgenze, dotato di servizi attinenti a tutte quelle specialità che lo rendono in grado di affrontare in maniera sicura ed efficace, eventuali complicazioni che si possono presentare in diverse situazioni, compreso il momento del parto.

Lo stesso Commissario straordinario della Asl 7, Antonio Onnis, nel  Piano per la riorganizzazione e riqualificazione dei Servizi Sanitari (art. 9 comma 5 legge regionale n. 23 del 17/11/2014), prevede la «riunificazione dei due Punti nascita in un unico punto da ubicarsi, preferibilmente e per esigenze di sicurezza, presso lo stabilimento deputato alla gestione delle emergenze».

Nella convinzione che l’esigenza di sicurezza e tutela dei cittadini debba prevalere su qualunque altra considerazione, l’Amministrazione comunale di Carbonia conferma la netta contrarietà ad un’eventuale separazione del Punto Nascita dal Presidio di emergenza e chiede, con forza, decisioni e atti conseguenti.

Conferenza stampa Asl 7 1

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A Carbonia sono iniziati i lavori per la realizzazione della strada di accesso all’Istituto IPIA “Emanuela Loi” di via Dalmazia.

I nuovi lavori, per 200.000 euro, prevedono: la realizzazione del sottofondo stradale e la sua bitumazione; la messa in sicurezza dell’ingresso-uscita della Scuola attraverso un efficiente raccordo con le strade circostanti; la realizzazione di nuovi marciapiedi e il prolungamento di quelli esistenti, adiacenti alla Scuola Don Milani; l’abbattimento delle barriere architettoniche e interventi per regolare il deflusso dell’acqua piovana.

«Andando incontro alle richieste degli studenti – spiega il sindaco, Giuseppe Casti – con questo intervento miglioriamo l’accesso alla scuola e la sicurezza di ragazzi, insegnanti e personale scolastico. L’intervento nell’Istituto Emanuela Loi è uno dei tanti lavori che hanno interessato gli edifici negli ultimi anni e che conferma l’attenzione della nostra Amministrazione per la formazione e il futuro delle nuove generazioni.»

Lavori Ipia Carbonia