18 July, 2024
HomePosts Tagged "Giuseppe Casti" (Page 17)

[bing_translator]

La rivolta ha un unico volto: l’uomo e la donna del Sulcis rivendicano la propria dignità attraverso un’identità persa!

Il sole la fa da padrone suoi volti ormai stanchi di chi, stamane alle nove, era già in fermento per organizzare una spedizione verso un «modo più equo di stare al mondo».

Osservo le persone che ancora sono presenti in piazza, sono quasi le tredici, un gruppetto di giovani è seduto per terra in cerchio, uno poco più in là chiacchiera, tre stan sopra il tetto del vecchio dopolavoro e con un megafono continuano a dire qualche parola inerente alla manifestazione che volge al termine… scatto delle foto e poi mi fermo a parlare con loro.

Sono esausti, desiderosi di rientrare a casa, ma decidono di rilasciarmi un’intervista… eccola, e a voi il compito di tirare le somme di un momento decisivo per «la rivendicazione della propria dignità attraverso un’identità persa».

Maurizio Sanna arriva da San Giovanni Suergiu, è il rappresentante dei giovani che, nel 2008, hanno dato vita ad un comitato spontaneo, formato dai figli della crisi, da ex rappresentanti d’istituto. Maurizio è diplomato al Liceo Artistico di Iglesias, ma non ha ancora trovato un lavoro. Mi presenta Ivan Sais, un ex studente di Villamassargia. I due mostrano un carattere ed un approccio molto diversi tra loro: Maurizio sembra pacato mentre Ivan appare come più adirato, anche lui è disoccupato, nonostante si sia diplomato, hanno entrambi circa 28 anni e sono lì a chiedere quel qualcosa di negato a tanti giovani in Italia, a tanti ragazzi in Sardegna ma, in particolar modo a tanti uomini e donne del Sulcis Iglesiente, la provincia più povera del nostro tanto amato Stivale.

Ivan forse, a suo dire, diventerà il “pensionato delle lotte del territorio”… ed io sorridendo aggiungo: «In fondo è giusto che ci siano nuove facce, nuovi volti che combattano uniti in un fronte comune per il raggiungimento dello stesso obiettivo», e anche Ivano e Maurizio ne sono convinti.

Poi continuano a raccontare… stamane chiassosi e determinati, avevano una voglia tremenda di portare a casa “i fatti”, sono preoccupati per il loro futuro, si vergognano di appartenere alla provincia più povera d’Italia, sono pronti a tutto pur di raggiungere la meta, perché i loro genitori ed ancora prima i loro nonni in questo ci hanno creduto, ora soffrono insieme ai loro figli e ai loro nipoti. A Maurizio ed Ivan e non solo a loro, bensì a tutti i nostri giovani, non interessa una politica che esiste già, loro vogliono, pretendono e gridano a gran voce il volere una politica nuova, per il rilancio del territorio stretto ormai in un sepolcro.

Si avvicina Daniele Corrias, è stanco, stremato, ma si ferma ugualmente con noi… è il rappresentante d’istituto della scuola superiore IPIA di Carbonia.

«Stamane, quando sono arrivato ero “un po’ così…”, ora sono un pochino più speranzoso, più fiducioso… certo avrei voluto vedere in piazza più disoccupati, più alunni…più artigiani e magari anche più commercianti, spero che tutti possano comprendere l’importanza della protesta ed unirsi al più presto alla battaglia».

Cosa avete chiesto al sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti?

Semplicemente di unirsi a noi…

E cosa si è rivelato propenso a fare, «per voi e con voi?»

Ci ha ascoltato e si è messo subito all’opera per produrre, insieme ad un gruppo di rappresentanti, un documento da indirizzare all’attenzione del governatore Francesco Pigliaru e del presidente del Consiglio Matteo Renzi.

Alla vostra attenzione rimetto integralmente il testo del volantino distribuito in occasione della manifestazione…

Scansione Scansione 1

Che altro dire se non fate sentire le vostre voci… non lasciamoci morire senza neanche provare a combattere ma… una cosa, anzi alcune non dobbiamo dimenticare: tenere i toni pacati, non mostrarsi aggressivi, non ricorrere alla forza, non far della giusta protesta un modo per passare dalla ragione al torto. Non insultare, chi forse non compie appieno il proprio dovere, ma invitarlo a riflettere per raggiungere insieme la giusta meta… non lanciare accuse o ingiurie ma ragionare e trovare una soluzione oggi per noi tutti e domani per i nostri bambini e le nostre bambine… il futuro del territorio forgiamolo insieme… UNITI NELLA LOTTA.

Nadia Pische

nadiapische@tiscali.it

IMG_9937IMG_9934 IMG_9935 IMG_9936 IMG_9938 IMG_9939 IMG_9940 IMG_9943IMG_9941 IMG_9942IMG_574820160202_11595120160202_12015620160202_11592720160202_120004

[bing_translator]

Seconda giornata della mobilitazione generale popolare, ieri mattina, a Carbonia e Iglesias. A Carbonia i manifestanti, lavoratori, disoccupati, artigiani, commercianti e studenti, hanno occupato il Municipio e la Torre Civica; a Iglesias hanno occupato la sede del Comune.

A Carbonia, al termine di un breve corteo, i manifestanti, hanno chiesto e ottenuto un incontro con il sindaco, Giuseppe Casti, svoltosi in un clima carico di tensione, per le rimostranze verso il sindaco e in generale le Istituzioni.

Al termine, è stato deciso di convocare per mercoledì 10 febbraio alle ore 16.00, presso l’Aula consiliare del comune di Carbonia di piazza Roma, un incontro con i rappresentanti della mobilitazione, al fine di condividere azioni e  strumenti per la ripresa economica del territorio.

A Iglesias, il sindaco Emilio Gariazzo ha ricevuto i rappresentanti del Comitato promotore della mobilitazione e nel corso dell’incontro è stata condivisa la necessità, come già valutato con il sindaco di Carbonia, di favorire un serrato confronto istituzionale e con le parti sociali del territorio, al fine di comporre un tavolo di confronto che possa facilitare tutti gli interventi, sia quelli già in atto sia quelli da programmare, secondo una strategia di sviluppo sostenibile complessivo.

I consiglieri di minoranza Valentina Pistis, Gianmarco Eltrudis e Andrea Pilurzu hanno chiesto la convocazione del Consiglio comunale sui temi della mobilitazione generale popolare iniziata ieri e proseguita oggi.

IMG_5772IMG_575820160202_130510 20160202_130440 20160202_130438 20160202_125134 20160202_125133 20160202_125131 20160202_124038 20160202_124036 20160202_124035 20160202_124028 20160202_124026 20160202_121847 20160202_121042 20160202_120758 20160202_120757 20160202_120745 20160202_120743 20160202_120742 20160202_120731

20160202_130515 20160202_130513 20160202_130511 20160202_130510 20160202_130447 20160202_130446 20160202_130443 20160202_130441 20160202_130440 20160202_130438 20160202_130437 20160202_125136 20160202_125134 20160202_125133 20160202_125131 20160202_125130 20160202_125128 20160202_124048 20160202_124043 20160202_124040 20160202_124038 20160202_124036 20160202_124035 20160202_124028 20160202_124026 20160202_121847 20160202_121042 20160202_120758 20160202_120757 20160202_120745 20160202_120743 20160202_120742 20160202_120731 20160202_120728(0) 20160202_120728 20160202_120709 20160202_120525 20160202_120521 20160202_120509 20160202_120506 20160202_120450 20160202_120448 20160202_120436 20160202_120432 20160202_120219 20160202_120158 20160202_120156 20160202_120150 20160202_120146 20160202_120144 20160202_120142 20160202_120018 20160202_120016 20160202_120005 20160202_120004 20160202_115957 20160202_115955 20160202_115954 20160202_115953 20160202_115951 20160202_115945 20160202_115944 20160202_115930 20160202_115929 20160202_115927 20160202_115921 20160202_115207 20160202_115205 20160202_115200 20160202_115114 20160202_115112 20160202_115109 IMG_9933 IMG_5831 IMG_5830 IMG_5828 IMG_5827 IMG_5825 IMG_5824 IMG_5823 IMG_5822 IMG_5821 IMG_5820 IMG_5819 IMG_5818 IMG_5817 IMG_5816 IMG_5812 IMG_5811 IMG_5810 IMG_5809 IMG_5807 IMG_5796 IMG_5795 IMG_5794 IMG_5773 IMG_5772 IMG_5771 IMG_5769 IMG_5767 IMG_5766 IMG_5765 IMG_5757 IMG_5756 IMG_5755 IMG_5754 IMG_5753 IMG_5752 IMG_5751 IMG_5750 IMG_5749 IMG_5748 IMG_5747 IMG_5746 IMG_5745 IMG_5744 IMG_5743 IMG_5742 IMG_5741 IMG_5740 IMG_5739 IMG_5738 IMG_5737 IMG_5736 IMG_5735 IMG_5734 IMG_5733 IMG_5732 IMG_5731 IMG_5730 IMG_5729 IMG_5728 IMG_5727 IMG_5726 IMG_5725 IMG_5724 IMG_5715 IMG_5713 IMG_5712 IMG_5711 IMG_5710 IMG_5709 IMG_5708 IMG_5707IMG_5714

 

[bing_translator]

Il presidente della Regione Francesco Pigliaru, accogliendo le richieste dei sindaci, ha convocato i primi cittadini del Sulcis Iglesiente e i sindacati per discutere delle problematiche relative alle vertenze ancora aperte. Lo stato di avanzamento del Piano Sulcis, illustrato nei giorni scorsi dal coordinatore Salvatore Cherchi e con una dote di 620 milioni di euro, è un fatto positivo e molto importante per il territorio e i suoi abitanti. A oggi restano ancora aperte vertenze importanti come quella dell’Alcoa, dell’Eurallumina e dell’ex Ila alle cui risoluzioni è legato il futuro di migliaia di lavoratori. Come rimarcato da tempo dagli stessi sindaci, è necessario predisporre un cronoprogramma per affrontare i diversi argomenti.

Per questo motivo, e mettendo al bando qualsiasi tipo di eventuale e ipotetico spirito campanilistico, come rappresentanti delle due città capoluogo rimarchiamo la necessità di istituire immediatamente un tavolo permanente di lavoro.

Giuseppe Casti sindaco di Carbonia e presidente Consiglio autonomie locali

Emilio Gariazzo sindaco di Iglesias

Giuseppe Casti, Maria Marongiu ed Emilio Gariazzo

[bing_translator]

Il Consiglio regionale ha approvato la proposta di regolamento n. 4 (Cocco Pietro e più) “Modifiche al regolamento di attuazione della legge regionale 23 dicembre 2005, n. 23 (Sistema integrato dei servizi alla persona). Trasformazione delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza, approvato con decreto del Presidente della Regione n. 3 del 2008”.

La seduta si è aperta sotto la presidenza del presidente Gianfranco Ganau. Dopo le formalità di rito il Consiglio ha iniziato l’esame dell’ordine del giorno con la proposta di modifica, sottoscritta da tutti i capigruppo, del regolamento di attuazione della legge regionale 23/2005 (Sistema integrato dei servizi alla persona). La proposta, a seguito dell’approvazione della legge regionale 32/2015 (Disposizioni in materia di sanità pubblica. Prime misure per la copertura delle perdite pregresse), prevede che “le funzioni, il patrimonio ed il personale delle Ipab che svolgevano prevalentemente servizi socio-sanitari siano trasferite alle Asl competenti per territorio, scorporandone l’attività sociale che, con relative funzioni e personale, sarà invece ricollocata presso i Comuni”.

Il capogruppo dei Riformatori Attilio Dedoni, intervenendo sull’ordine dei lavori, ha protestato perché la terza commissione ha lavorato senza i consiglieri di minoranza e la seduta, a suo giudizio, non è valida anche perché si è svolta in un orario che si è sovrapposto a quello del Consiglio.

Il presidente Ganau ha ricordato che il lavoro della commissione (l’unica ad aver lavorato per poter avviare il percorso della finanziaria) si è limitato all’esame delle cosiddette “norme intruse” ed ha chiarito che si è trattato di un equivoco.

Il consigliere Alberto Randazzo di Forza Italia ha osservato che a suo avviso manca il numero legale.

Il presidente ha riposto che i lavori possono proseguire.

Aprendo la discussione sul provvedimento all’esame del Consiglio, il consigliere Luigi Lotto (Pd) ha ripercorso il contenuto delle questioni all’attenzione dell’Aula, cioè «la completa attuazione della legge dopo l’approvazione della legge 32/2015 e la considerazione della situazione di difficoltà in cui versano i lavoratori delle strutture; per risolvere questa complessa vicenda maggioranza ed opposizione hanno formulato due proposte sostanzialmente identiche e quindi è opportuno oggi arrivare ad una soluzione definitiva con la condivisione di tutti i capigruppo, perché altrimenti i tempi si allungherebbero a dopo la finanziaria».

Il consigliere Marco Tedde di Forza Italia ha confessato di aver temuto a lungo «per le sorti di questo regolamento ed anche ieri quando è mancato il numero legale; il consigliere Lotto ha ragione, bisogna evitare un inutile allungamento dei tempi e dare attuazione alla legge 32 votata dal Consiglio, che va a sanare una situazione incancrenita, con 200 lavoratori (oltre l’indotto) che attendono risposte ed hanno 6 mensilità arretrate». La fondazione San Giovanni Battista deve assolutamente essere salvata e non ci sono alternative, ha concluso Tedde, «ed il regolamento ha lo scopo di prevenire ed evitare ulteriori battute d’arresto».

Il consigliere Luigi Ruggeri (Pd) ha affermato, a differenza di Tedde, «che è utile riflettere sulle scelte che si fanno tenendo presente l’interesse dei lavoratori ma anche il pubblico interesse». La natura di questa Ipab, ha ricordato, «è sempre stata ibrida ed ora non può continuare a svolgere servizi perché la sua condizione patrimoniale non lo consente, è impraticabile sciogliere una Ipab trasferendo beni e personale su un comune unico e quindi non resta che ricollocare le sue attività nell’ambito della Asl del territorio; prediamo atto del fatto che regolamentiamo meglio questo contesto e chiediamo all’assessorato di gestire queste attività in modo che non si producano difficoltà simili a quelle del passato».

Il consigliere Salvatore Demontis, dopo aver ribadito la sua convinzione che «la pubblica amministrazione non deve essere un polmone occupazionale» ha assicurato che non è questo il caso, perché la legge obbliga a sottoporre tutte le Ipab ad un processo di trasformazione. Alcune soluzioni prospettate non erano sostenibili, ha continuato Demontis, «a cominciare dalla trasformazione in Asp perché sarebbe stato necessario istituire nuove specialità, incrementare il personale ed adeguare le strutture; non resta dunque che l’estinzione e le modifiche apportate al regolamento intervengono proprio su questo, trasferendo funzioni e personale alla Asl». Infine, ha concluso Demontis, «va ringraziato l’assessorato ha trovato una buona soluzione nel senso che si utilizzano fondi nazionali per la soppressione dell’Ibap per circa 3 milioni annui, andando a costituire una disponibilità complessiva di 16 milioni di euro».

L’assessore delle Sanità Luigi Arru, a nome della Giunta, ha ricordato la complessità della vicenda del San Giovanni Battista di Ploaghe, dove la stessa analisi del commissario ha evidenziato la presenza sia di criticità che prospettive all’interno dello sviluppo delle cosiddette “cure intermedie”. La riforma, ha sostenuto, «dovrebbe trovare nuovo impulso anche in questa modifica del regolamento, che consente la collocazione del personale presso la Asl e non presso il comune, in considerazione sia della natura delle prestazioni sono socio sanitari che della presenza di pazienti dell’ex ospedale psichiatrico». L’assessorato, ha aggiunto Arru, «ha fatto una valutazione attenta del piano industriale che dovrà inserirsi nelle attività della Asl e nell’ottica del nuovo modello gestionale previsto dalla riforma, con attenzione ai costi ed allo sviluppo delle cure intermedie, ancora in oggi accentrate in modo del tutto improprio sulla rete ospedaliera».

Il capogruppo dei Riformatori Attilio Dedoni ha chiesto il voto segreto sul passaggio ad articoli, che il Consiglio ha comunque approvato con 31 voti favorevoli e 10 contrari. Subito dopo l’Aula ha approvato anche i 3 articoli del provvedimento.

Prima del voto finale, intervenendo per dichiarazione di voto, il consigliere di Forza Italia Marco Tedde ha espresso parere favorevole, sottolineando la positiva conclusione «di un lavoro iniziato ad avvio legislatura mettendo in campo tutti gli strumenti necessari e dialogando costruttivamente con i colleghi della maggioranza; ora siamo arrivati all’obiettivo superando la situazione insostenibile di 200 dipendenti da 6 mesi senza stipendio».

Voto favorevole anche da parte dell’Udc che, con Peppino Pinna, ha ricordato che «finalmente si mette fine all’annoso problema del S. Giovanni Battista e soprattutto alla difficilissima situazione dei lavoratori e dei creditori».

Per il gruppo di Sdl Anna Maria Busia si è espressa invece in modo contrario. E’un pasticcio legislativo, ha detto, «aggravato dal fatto che non si capiscono cifre e dati finanziari di questa operazione sbagliata, né si conosce quanto del nuovo gettito fiscale andrà a finire al San Giovanni Battista e non ad altri lavoratori della Sardegna». Bisognava rispettare il percorso previsto per la trasformazione dell’Ipab in Asp, ha detto, «ed inserire il nuovo soggetto nel quadro della riprogrammazione dell’assistenza sanitaria, invece si è voluto procedere in maniera nefasta, contro tutte le disposizioni normative in materia, ribadisco il mio “no” ad una decisione scellerata che aumenta la spesa sanitaria, dopo aver aumentato le entrate attraverso le tasse».

Per il Pd Salvatore Demontis, favorevole, ha ribadito che «l’assessore ha individuato una soluzione corretta e sostenibile, il ricorso a finanziamenti nazionali per la soppressione dell’Ipab è l’unica strada percorribile, oltre che inattaccabile da ogni punto di vista».

Il consigliere di Forza Italia Antonello Peru, favorevole, ha messo l’accento sul fatto che «si chiude un percorso iniziato da tempo con lavoratori, sindacati e politica, un percorso che dimostra che quando c’è unità le soluzioni si trovano e a questa soluzione hanno creduto assessore, maggioranza ed opposizione, per salvare una struttura che fornisce 400 prestazioni giornaliere ad alta professionalità in un territorio sofferente». Chiediamo ancora all’assessore, ha concluso Peru, «un ulteriore sforzo per assicurare ai lavoratori che da sei mesi non percepiscono stipendio il pagamento delle spettanze maturate».

A nome del Pd la consigliera Rossella Pinna ha annunciato un voto favorevole sofferto ma ponderato «che chiude una vicenda complessa durata oltre 10 anni con un provvedimento cui hanno lavorato con determinazione Giunta e Consiglio». E’vero che la struttura, ha affermato, «si doveva mettere in sicurezza molto tempo fa ma non c’erano soluzioni percorribili, così come non ce ne sono state per quella di “Guspini per la vita”, chiusa nell’indifferenza generale nella precedente legislatura, determinando una sofferenza notevole per il territorio; ora voto a favore perché certe sciagure non si ripetano, ricordando però che ora mettere mano alla riapertura del centro riabilitazione di Guspini».

Il consigliere di Cps Antonio Gaia ha annunciato invece la sua astensione, pur ringraziando l’assessore per l’impegno profuso e condividendo i problemi dei dipendenti della struttura. Però, ha osservato, «i problemi vanno risolti secondo la legge e non contro, con questo provvedimento stiamo decretando il passaggio di aliquote consistenti di personale alla pubblica amministrazione senza concorso, creando fra l’altro un precedente gravissimo condivisibile sul piano politico ma sbagliato sul piano legislativo».

Il capogruppo di Sdl Roberto Desini ha annunciato il voto contrario del gruppo, «non sul merito del provvedimento perché riaffermiamo la solidarietà ai lavoratori del S. Giovanni Battista ed altri nella medesima situazione, ma per l’iter compiuto che secondo noi non è completo e corretto; non conosciamo i numeri di questa operazione di accorpamento e non sappiamo nulla del piano industriale e per questo avevamo chiesto altri approfondimenti». Ora ci chiediamo e chiediamo ai sardi, ha continuato Desini, «se dopo aumento della tasse queste risorse incideranno sui risparmi della spesa sanitaria e se è giusto trasferire i lavoratori, senza concorso, da un istituto privato alla pubblica amministrazione;voteremo contro perché vogliamo tutelare gli interessi generali della collettività e non provocare un precedente che provocherà altri problemi nel futuro».

Il consigliere del Pd Luigi Lotto, favorevole, ha ringraziato i colleghi della maggioranza e dell’opposizione per aver deciso di metterci la faccia e portare in porto questo provvedimento ed ha poi esteso il ringraziamento anche alla Giunta all’assessore ed agli uffici che hanno costruito il percorso. Stiamo chiudendo l’ultima Ipab della Sardegna, ha osservato, «dopo le altre che avevamo sistemato proprio con la legge regionale 23/2005 e siamo andati più volte a Ploaghe a dare solidarietà ai lavoratori dicendo che bisognava andare oltre; oggi dobbiamo fare una scelta consapevole, coerente con le norme dello Stato e della Regione».

Il capogruppo dei Riformatori Attilio Dedoni, contrario, ha parlato di un «papocchio realizzato, non per la condizione dei lavoratori ma perché non si tratta di una risposta seria, dato che quattro anni fa la struttura ha ricevuto ben 25 milioni ma nessuno ci ha detto come sono stati spesi, ed ora arriva anche il passaggio del personale alla Asl». Le fughe in avanti, ha protestato Dedoni, «non agevolano la soluzione dei problemi e ricordo ai consiglieri regionali che se non c’è voto contrario si paga anche il solido perchè l’astensione non basta; abbiamo fatto una cosa non chiara senza prospettive di sviluppo e crescita ed una operazione di politica clientelare, andando anche a danno di privati che non hanno mai vissuto alle spalle della Regione».

Il capogruppo del Misto, Fabrizio Anedda (Prc) ha fatto un parallelismo tra la situazione discussa ieri in Consiglio, vertenza Alcoa, e il caso del San Giovanni Battista di Ploaghe. L’esponente della maggioranza ha preannunciato voto favorevole sul provvedimento: «Per dare fiducia all’assessore della Sanità sull’efficacia del nuovo piano industriale della Fondazione San Giovanni Battista di Ploaghe».

Il capogruppo di Daniele Cocco (Sel) ha annunciato voto a favore ed ha ricordato al drammatica situazione degli operatori e delle loro famiglie, nonché l’assenza di certezze nel percepire le retribuzioni. «Davanti a questi lavoratori – ha concluso l’esponente della maggioranza – abbiamo assunto impegni che oggi onoriamo dando una soluzione definitiva a un problema decennale».

Il capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis, ha ricordato che il regolamento in via di approvazione è frutto di una sintesi tra due proposte, una della maggioranza e una della opposizione, è dà soluzione ad una situazione non più sostenibile per i lavoratori del San Giovanni Battista. L’esponente della minoranza ha inoltre spiegato che i 25 milioni di euro stanziati dalla precedente Giunta, sono serviti per risanare il debito contributivo della fondazione e non potevano dunque risolvere i problemi di funzionamento e gestione della struttura di Ploaghe. «Votiamo a favore – ha concluso Pittalis – perché oggi gi si dà un assetto definitivo al San Giovanni Battista e lo facciamo convintamente perché ricociamo alla struttura importanza e ruolo strategico».

Posto in votazione il testo finale del regolamento è stato approvato con 34 sì 10 no e 3 astenuti.

Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

 

[bing_translator]

Il Consiglio delle Autonomie Locali, presieduto dal sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, si riunirà mercoledì 3 febbraio, alle 11.00, presso la sala Giunta comunale di Oristano, per discutere il bilancio triennale 2016/2018, esprimere il parere sul disegno di legge della manovra finanziaria regionale 2016/2018 e per l’esame della relazione del Comitato istituzionale d’ambito sul primo anno di attività.

Giuseppe Casti 1

[bing_translator]

Alberi tagliati in via Trieste 1Giuseppe Casti 2

Nella seduta di ieri, 22 gennaio 2016, la Giunta comunale di Carbonia ha approvato il progetto definitivo per l’adeguamento delle sezioni stradali al Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU) – Annualità 2016, per 750.000 euro.

I lavori interesseranno: via Tirso, via Puglie, via Bacu Abis, via Caput Aquas, via Tanas, via Sardegna, la parte alta di via Marche, via Piolanas e via Coghinas.

Il progetto di adeguamento è un intervento sulla viabilità cittadina e sugli spazi urbani legati al traffico dei veicoli e dei pedoni, che coniuga le esigenze di fruibilità degli spazi pubblici, attraverso interventi di tutela dei pedoni e delle persone diversamente abili, con il miglioramento della sicurezza per la circolazione di auto e pedoni, attraverso interventi di recupero di marciapiedi e strade.

Il progetto risponde, nel suo complesso, ad una serie di obiettivi divisi in tre macroaree:

Qualità della vita urbana: miglioramento della fruibilità degli spazi pubblici attraverso interventi di tutela dei pedoni e delle persone diversamente abili – Ridistribuzione del suolo pubblico e aumento degli spazi a disposizione dei pedoni – Promozione sistemi di trasporto alternativi al veicolo privato: bicicletta e trasporto pubblico.

Qualità della circolazione: miglioramento della circolazione di auto e moto, attraverso la riorganizzazione dei sensi di marcia e del sistema di circolazione – riqualificazione dell’aspetto urbano attraverso la sistemazione del verde lungo le strade.

Sicurezza: miglioramento delle condizioni di sicurezza attraverso la regolazione degli incroci a raso; miglioramento delle condizioni di circolazione e sicurezza attraverso la sistemazione e razionalizzazione della sosta; miglioramento delle condizioni di sicurezza per la circolazione attraverso la manutenzione straordinaria delle pavimentazioni stradali.

I lavori comprendono interventi di riqualificazione dei marciapiedi, riallineamento delle cordonate, razionalizzazione della circolazione, bitumature e predisposizione di formelle (aiuole) per piantumature.

«Questo intervento finanziato con fondi comunali – spiega il sindaco, Giuseppe Casti – si aggiunge ai lavori già in corso relativi al PGTU 2014 e 2015 (1.200.000 complessivi). Con il nuovo PGTU diamo risposte alle richieste dei cittadini e proseguiamo il lavoro per migliorare la qualità e la sicurezza della circolazione nelle nostre strade. Nei prossimi mesi verranno approvati nuovi progetti per interventi in altre parti della città.»

[bing_translator]

L’ufficio di presidenza del Consiglio delle autonomie locali e le commissioni istruttorie del Consiglio delle autonomie locali hanno esaminato il testo provvisorio della legge Finanziaria regionale.

«Nel corso dell’approfondito dibattito, benché ci siano ancora aspetti ancora in fase di approfondimento – dice il presidente Giuseppe Casti -, è emerso un aspetto positivo relativo ai provvedimenti che riguarderanno il fondo unico per i Comuni. Nel corso della stessa riunione è stata rimarcata una certa preoccupazione per gli aumenti delle tasse e le ricadute che questa decisione potrebbe avere sugli enti locali. Naturalmente un parere definitivo potrà essere formulato solo una volta avuto il testo definitivo della Finanziaria. Bene, inoltre, il discorso sul riordino degli enti locali. Il Consiglio delle autonomie locali, inoltre – conclude Giuseppe Casti -, parteciperà a un progetto sostenuto dalla Commissione europea sui flussi migratori e in collaborazione con l’università di Cagliari e università di Ginevra, della Gran Bretagna e dell’Olanda.»

Giuseppe Casti 10 copia

[bing_translator]

Ieri il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, ha visitato il nuovo impianto di trattamento dei rifiuti (compostaggio), in prossimità della discarica di Sa Terredda.

I lavori di adeguamento dell’impianto, iniziati a marzo e conclusi lo scorso dicembre, hanno un valore complessivo di 2.311.700 euro, di cui 2.080.530 euro con finanziamento della Regione (fondi europei) e 231.170 euro di cofinanziamento comunale. Il finanziamento è stato ottenuto grazie al Progetto presentato dal Comune di Carbonia che si è aggiudicato il Bando Regionale.

Il nuovo impianto, che entrerà in funzione tra febbraio e marzo, inizialmente in via sperimentale, consentirà di trattare la parte umida dei rifiuti e ricavarne compost di qualità, cioè un prodotto che potrà essere utilizzato nel settore agricolo, come concime. Il compost potrà essere assegnato ai cittadini che ne faranno richiesta e che potranno utilizzarlo per arricchire il terreno del proprio giardino.

Il nuovo impianto, consentendo una diminuzione dei costi di conferimento, concretizza le previsioni che hanno già permesso la riduzione delle tariffe per la raccolta differenziata.

Nel nuovo impianto potranno conferire anche altri Comuni, con importanti ricadute occupazionali per il nostro territorio.

Vista alto impianto di compostaggio

[bing_translator]

Palazzetto di Carbonia

A partire dal 1 gennaio 2016, le società e associazioni non pagheranno più la quota di 5 euro per l’utilizzo dello spogliatoio nelle strutture sportive del comune di Carbonia in convenzione.

La decisione tiene conto dell’attività indispensabile delle società sportive che svolgono anche un ruolo sociale, educativo e di aggregazione, fondamentale per la crescita delle giovani generazioni.

«L’intervento rientra in un quadro complessivo di iniziative intraprese per migliorare le condizioni della pratica sportiva in Città, anche con interventi sulle strutture sportive – spiegano il sindaco Giuseppe Casti e l’assessore dello sport, Fabio Desogus -. Per fare qualche esempio: siamo riusciti a riaprire e migliorare la Piscina comunale; abbiamo riqualificato diversi campi di calcio e di calcetto e siamo intervenuti sui campi polivalenti e sui 3 palazzetti dello sport di città e frazioni. Stiamo lavorando per realizzare la nuova grande area sportiva polivalente ai piedi del colle Rosmarino, grande circa 4.000 metri quadrati.»

L’obbligo di legge per le società dilettantistiche di dotarsi dei defibrillatori semiautomatici, con scadenza il 20 gennaio, è stato prorogato di 6 mesi, con decreto del ministero della Salute.

L’Amministrazione comunale sta comunque provvedendo a acquistare diversi defibrillatori che verranno messi a disposizione degli impianti sportivi più frequentati, in particolar modo dai bambini.