18 November, 2024
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Si è svolta ieri mattina la cerimonia di commemorazione delle vittime della sciagura stradale avvenuta il 26 giugno 1950 sulla statale 126, incrocio Medau Serafinis, all’altezza di Flumentepido, organizzata dal Circolo Acli di Cortoghiana in collaborazione con il comune di Carbonia. In quel tragico giorno, un gruppo di 17 operai dipendenti dell’ERLAAS (l’Ente regionale per la lotta anti afelica della Sardegna) era partito da Gonnesa su un camion che li portava sul luogo di lavoro, quando avvenne uno spaventoso incidente. Il camion si capovolse e nell’incidente morirono 16 operai, in gran parte originari di Gonnesa, lasciando nella disperazione e nello sconforto le rispettive famiglie e la cittadinanza. Nelle testimonianze di chi allora era presente, riecheggiano ancora le grida di dolore dei feriti, durante le operazioni di soccorso, che furono disorganizzate e, a tratti, improvvisate.

Quest’anno ricorre il 65° anniversario di quella triste tragedia, e il Circolo Acli di Cortoghiana ha deciso di ricordare quei concittadini che sono caduti nello svolgimento del proprio lavoro, di cui purtroppo molto spesso non si ricorda l’importanza. Quei lavoratori, infatti, contribuirono alla bonifica del territorio, allora ostaggio delle paludi e della malaria che imperversava tra la popolazione.

E’ anche grazie al loro sacrificio che oggi possiamo dire sconfitta l’emergenza sanitaria che mieteva vittime nella popolazione ancora qualche decennio fa, e che ha reso possibile lo sviluppo dei nostri centri urbani.

Al termine della cerimonia, che ha visto la partecipazione del sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, del sindaco di Gonnesa e consigliere regionale Pietro Cocco e del presidente del Circolo Alci di Cortoghiana, Bruno Rigato, è stata celebrata una messa in suffragio delle vittime presso la Chiesa del Sacro Cuore di Cortoghiana.

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Lunedì 29 giugno, alle ore 12,00, presso la Sala riunioni dell’Ospedale Sirai, si terrà una conferenza stampa di presentazione della mostra e del convegno “L’Ospedale e la Città”.

La mostra espone, per la prima volta, le tavole progettuali dell’ospedale Civile di Carbonia, redatte dagli architetti Guidi e Valle nel 1938 e 1939 per la fondazione della città, oltre ad una nutrita serie di immagini della struttura e della vita ospedaliera a partire dagli anni ’40.

Il convegno si terrà giovedì 2 luglio al Lù Hotel, con inizio alle 17.00. Dopo l’introduzione del sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, e del commissario straordinario, Antonio Onnis, interverranno: Aldo Lino, su “Ospedali, città e comunità: un rapporto complesso: l’esempio di Carbonia”; Sergio Pili su “Prima del Sirai: assistenza ospedaliera a Carbonia dalla fondazione alla liberazione”; Viviana Lantini, Antonella Piredda, Tiziana Serci, Giorgio Mirarchi, Nino Laddomada, Brunello Caddeo, Antonino Coccolo, Mario Bandiera, Angelo Zuccarelli, Nazzareno Pacifico, Rinaldo Aste e Salvatore Ierna.

Si parlerà del Sirai con vecchi ricordi di pionieri e fondatori dell’ospedale e verranno effettuate premiazioni e consegna delle onorificenze.

Ora è ufficiale: è tramontata l’ipotesi di fusione tra Carbonia Calcio e Monteponi Iglesias. Sono scaduti oggi i termini entro i quali le due società avrebbero dovuto formalizzare con apposita domanda la loro decisione al Comitato regionale della Federazione Giuoco Calcio e l’annuncio fatto nei giorni scorsi, non ha avuto seguito. Il passo indietro, è maturato ieri, dopo gli incontri avuti dai dirigenti del Carbonia Calcio e della Monteponi Iglesias, con i due sindaci, Giuseppe Casti ed Emilio Gariazzo.

«Nella giornata di ieri, mercoledì 24 giugno – si legge in una nota congiunta dei due sindaci diffusa pochi minuti fa -, il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti e il sindaco di Iglesias, Emilio Gariazzo, hanno discusso, con i dirigenti del Carbonia Calcio e della Monteponi Iglesias, del futuro delle due squadre di calcio. A conclusione dello scambio di opinioni, su sollecitazione delle Amministrazioni comunali, è stato deciso che le due squadre non procederanno alla fusione, nel rispetto dell’opinione espressa dal mondo sportivo, dai tifosi e dai movimenti calcistici di Carbonia e Iglesias. La tifoseria, gli appassionati di calcio, gli operatori del settore giovanile e le stesse Amministrazioni di Carbonia e Iglesias avevano, infatti, chiesto che ciascuna delle due squadre mantenesse la propria identità calcistica, salvaguardando la storia delle due compagini che hanno dato lustro alle due città.»

Le Amministrazioni comunali di Carbonia e Iglesias si sono impegnate, per quanto di rispettiva competenza, a fornire alle due squadre il più ampio supporto logistico, materiale e immateriale, anche con il coivolgimento di operatori economici, imprenditori e privati interessati a sostenere le due squadre e a salvaguardare l’eredità, quasi secolare, storica e calcistica del Carbonia e della Monteponi. Nei prossimi giorni – conclude la nota – le Amministrazioni comunali di Carbonia e Iglesias promuoveranno un ulteriore incontro per definire le modalità di sostegno alle due società sportive.»

Tramontata l’ipotesi di fusione, restano i problemi economici di entrambe le società e sarà interessante verificare se la famiglia Giganti e la famiglia Foti proseguiranno distintamente nel loro impegno gestionale delle due società o se, viceversa, com’era stato ventilato nelle ultime settimane, le stesse decideranno di unire le forze per la gestione di una delle due, in questo caso il Carbonia, lasciando l’altra, la Monteponi, all’Amministrazione comunale iglesiente o ad eventuali imprenditori interessati a rilevarne la gestione.

Giampaolo Cirronis

Carbonia-MonteponiCarbonia 2014-2015Monteponi 2014-2015 2

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Il Consiglio delle Autonomie locali della Sardegna ha approvato un ordine del giorno per dire no all’eventualità che la Sardegna possa essere inserita nella carta nazionale delle aree potenzialmente idonee alla localizzazione del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi.

«Si tratta di un atto importante – ha detto Giuseppe Casti, sindaco di Carbonia e presidente del Consiglio delle Autonomie locali – per rimarcare la necessità di rafforzare la determinazione di difendere il nostro territorio da qualsiasi eventualità di stoccaggio o transito di materiale radioattivo e di opporsi fermamente ad ogni scelta che comporti ulteriori alterazioni ambientali. Il Consiglio delle autonomie locali invita anche tutte le amministrazioni territoriali a dare pubblica manifestazione della indisponibilità dei cittadini rispetto a qualsiasi tentativo di imporre o contrattare depositi di materiale radioattivo di ogni genere.»

Di seguito, il testo integrale dell’ordine del giorno.

Ordine del giorno sull’eventualità che la Sardegna venga inserita nella Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee (CNAPI) alla localizzazione del Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi

Premesso

  • che la regione piuttosto che essere sostenuta nel superamento delle condizioni di svantaggio derivanti da fattori storici, economici e geografici risulta oltremodo penalizzata da forme di servitù nazionali maggiori a qualsiasi altra regione continentale 
  • che alla condizione di menomazione strutturale si aggiungono le numerose relazioni statali che in più occasioni hanno manifestato atteggiamenti che rammentano forme di neocolonialismo, si pensi soltanto alle vicende del G8 a La Maddalena, agli impegni disattesi in merito alla bonifica delle acque prospicienti le basi militari abbandonate o ancora in funzione, o alla vicenda delle entrate;
  • che qualsiasi scelta in materia di localizzazione di impianti sia di produzione che di stoccaggio di scorie nucleari non può prescindere da un percorso di rigoroso rispetto del principio di leale collaborazione fra lo Stato e le istituzioni regionali e locali, come espresso in specifiche pronunce della Corte Costituzionale; 
  • la regione Sardegna quasi all’unanimità con 848.634 voti pari al 97,13% dei votanti, ha espresso l’assoluta contrarietà “all’installazione in Sardegna di centrali nucleari e di siti per lo stoccaggio di scorie radioattive da esse residuate o preesistenti”;
  • il percorso del dibattito sul tema dell’energia e delle scorie nucleare continua a trovare una totale opposizione in questi giorni in cui è imminente la pubblicazione imminente la pubblicazione da parte del Governo della Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (CNAPI) alla localizzazione del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi, sulla base dello studio effettuato dalla SOGIN Spa e consegnato all’ISPRA il 2 gennaio 2015
  • l’eventualità della dislocazione in sardegna del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi è assolutamente respinta da tutte le istituzioni regionali politiche, sociali e territoriali;
  • che le autonomie locali hanno espresso in molteplici forme un conforme dissenso verso qualsiasi ipotesi di transito o deposito, temporaneo o definitivo, di materiale nucleare;

Ritenuto di rappresentare e ribadire la volontà di evitare che la Sardegna patisca impotente il peso di scelte imposte da altri livelli di governo senza riguardo alcuno alle posizioni espresse democraticamente dal popolo sardo

Il Consiglio della Autonomie locali

si unisce alle altre istituzioni regionali per rafforzare la determinazione di difendere il nostro territorio da qualsiasi eventualità di stoccaggio o transito di materiale radiattivo e di opporsi fermamente ad ogni scelta che comporti ulteriori alterazioni ambientali.

Invita tutte le amministrazioni territoriali a dare pubblica manifestazione della indisponibilità dei cittadini rispetto a qualsiasi tentativo di imporre o contrattare depositi di materiale radiaottivo di ogni genere. 

Da mandato al presidente affinché si faccia promotore in tutte le sedi di iniziative idonee a garantire la tutela del territorio regionale e il rispetto della autodeterminazione unanimemente espressa dal popolo sardo.

Quasi certamente la fusione tra Carbonia Calcio e Monteponi Iglesias non si farà. La notizia non è ancora ufficiale ma sarebbe questa la novità emersa nel corso dell’incontro svoltosi nella tarda mattinata nell’ufficio del sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, alla presenza dei dirigenti della squadra biancoblù guidata dal presidente Renato Giganti.

Giuseppe Casti, già da Oberhausen, dove si è recato qualche giorno fa nell’ambito delle iniziative per il gemellaggio tra la cittadina tedesca e le città di Carbonia e Iglesias, ha manifestato la netta contrarietà a qualsiasi ipotesi di fusione tra le due società e anche a Iglesias sono emerse posizioni nettamente contrarie, con la sola eccezione di quella del sindaco Emilio Gariazzo. Questa mattina, al rientro di Giuseppe Casti da Oberhausen, l’incontro decisivo.

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Una squadra unica dalla fusione tra Carbonia Calcio e Monteponi Iglesias? Il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti (ex calciatore delle giovanili biancoblù a cavallo tra la fine degli anni 70′ e l’inizio degli anni ’80) e l’assessore dello Sport, Fabio Desogus, dicono NO! La notizia pubblicata ieri dal quotidiano L’Unione Sarda, circa un accordo che sarebbe stato raggiunto tra i dirigenti della squadra biancoblù, guidati dal presidente Renato Giganti, e quelli della società rossoblù, guidati dal presidente Sandro Foti, hanno scatenato, com’era prevedibile e inevitabile, un ampio dibattito tra favorevoli, finora pochi, e contrari, tanti.

La fusione nascerebbe dall’esigenza di unire le forze in una fase assai difficile per entrambe le società, a rischio di sopravvivenza con le prime squadre, impegnate nel girone A del campionato di Promozione regionale. La Monteponi, guidata dalla famiglia Foti da due stagioni, ha centrato prima una promozione trionfale dalla Prima categoria, poi un campionato di Promozione caratterizzato da uno splendido girone d’andata, condotto quasi interamente in testa alla classifica, e da un girone di ritorno disastroso, concluso con un’anonima quinta posizione, dopo ben tre cambi della guida tecnica. Il Carbonia si è salvato con qualche affanno, ma anche quest’anno la società ha dedicato i suoi maggiori sforzi al settore giovanile che ormai da diversi anni produce eccellenti risultati, con successi sia nei vari campionati sia nella prestigiosa Coppa Santa Barbara.

Sandro Foti fu sul punto di acquisire la proprietà del Carbonia due anni fa, reduce da un’esperienza poco fortunata a Gonnesa. Dopo una lunga trattativa con la famiglia Giganti, non raggiunse l’accordo e optò per l’acquisizione della Monteponi Iglesias. Nelle scorse settimane sono ripresi i contatti ed è affiorata l’ipotesi di un ingresso nel Carbonia del fratello Carlo, con il mantenimento della gestione della Monteponi (se l’idea fosse stata portata a compimento, si sarebbe giunti ad una sorta di derby in famiglia). Nei giorni scorsi, è circolata anche l’indiscrezione che accreditava la cessione del titolo sportivo della Monteponi ad altre società (tra queste la Gemini Pirri), risultata impercorribile perché le norme federali prevedono la possibilità di fusione solo tra società operanti nella stessa Provincia.

L’esplorazione di varie strade, infine, ha portato all’accordo tra la famiglia Foti e la famiglia Giganti, che porterebbe ad una fusione ed alla nascita di una sola squadra di punta del Sulcis Iglesiente, con i colori bianco-rossoblù! In un colpo solo, con una firma dei due presidenti, nascerebbe la nuova società e verrebbe scritta la parola fine sulla quasi secolare storia sportiva delle due società, caratterizzata da alti e bassi ma, comunque, carica anche di tanta gloria.

Per Iglesias non sarebbe una novità assoluta, perché nell’estate 1997, alla vigilia del campionato di Eccellenza, l’allora presidente Ignazio Badalamenti portò la squadra lontano dalla città, facendo la fusione con il Decimoputzu e scegliendo come sede sociale il comune campidanese. La squadra, guidata da Mario Tiddia, non raggiunse buoni risultati, salvandosi solo nelle ultime giornate con il quint’ultimo posto, collezionando 35 punti in 30 partite (finirono in Promozione il Sant’Antioco con 31 punti, la Gialeto con 28 e la Fermassenti con 24). Ignazio Badalamenti a fine stagione cedette la società ad un gruppo guidato dal neo presidente Roberto Vivarelli che riportò la squadra a Iglesias.

Le reazioni alla notizia della fusione tra Carbonia e Monteponi, come sottolineato all’inizio, sono state contrastanti e promettono di non fermarsi. Nella serata di ieri il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, e l’assessore dello Sport, Fabio Desogus, hanno diffuso una nota molto netta, assolutamente contraria.

«L’Amministrazione comunale di Carbonia – scrivono Casti e Desogus – apprende con sorpresa, la notizia circa una fusione tra il Carbonia Calcio e la Monteponi Iglesias.»

«Ci dichiariamo nettamente contrari ad un’ipotesi di questo tipo – aggiungono Casti e Desogus -. Il Carbonia Calcio è una società storica e gloriosa che deve appartenere alla Città di Carbonia e ai suoi cittadini. Senza nulla togliere alla Monteponi Iglesias, auspichiamo che la voce circa questa fusione sia infondata. Qualora fosse veritiera – concludono il sindaco Giuseppe Casti e l’assessore Fabio Desogus – l’Amministrazione rivedrà i propri rapporti nei confronti di una società sportiva, che non sarebbe più identitaria e rappresentativa della Città, al fine di tutelare una realtà storica che ha portato gloria a Carbonia e che non merita di finire in questo modo

Ieri pomeriggio la sala conferenze della Grande Miniera di Serbariu ha ospitato un incontro organizzato da Sinistra Ecologia Libertà sulla riforma scolastica regionale “Iscol@”. Hanno partecipato l’assessore regionale della Pubblica istruzione, Claudia Firino; il consigliere regionale e coordinatore regionale di Sinistra Ecologia Libertà, Luca Pizzuto; il sindaco di Carbonia e presidente del Consiglio delle Autonomie locali, Giuseppe Casti; la dirigente scolastica Ada Pinna; e ancora sindaci, amministratori, operatori della scuola e tanti cittadini.

Il progetto mira a combattere la dispersione scolastica e migliorare l’apprendimento, con il metodo della programmazione unitaria, una vera e propria integrazione di fondi, ognuno con la sua destinazione. Grazie alle ingenti risorse della programmazione unitaria, Iscol@ parte da un’idea di rinnovamento della scuola che pone al centro i soggetti dell’istruzione: alunni e docenti. Ai primi sono rivolte le azioni che mirano al recupero e all’aumento delle competenze, a ridurre la dispersione, a garantire l’inclusione scolastica in tutte le sue sfaccettature, a risolvere le criticità legate al trasporto, a introdurre in maniera massiccia gli strumenti dell’innovazione tecnologica, dagli hardware alle Lim, dai contenuti digitali agli strumenti del coding. Doppia linea per il sostegno ai ragazzi con difficoltà attraverso nuovi insegnanti per il recupero delle competenze di base, anche in orario curricolare, e attraverso gli psicologi, per restituire motivazioni e orientamento. Scuole aperte per laboratori su materie extracurricolari al pomeriggio, a partire dalla capacità progettuale delle Autonomie scolastiche, affinché tornino ad essere presidi delle comunità e punto di riferimento per le famiglie. Per i docenti sono previste attività di aggiornamento e formazione, anche per colmare il gap tra studenti e docenti sulla digitalizzazione.

«Affrontiamo una situazione di emergenza, siamo ai vertici delle classifiche della dispersione scolastica – ha affermato in sede di approvazione e ribadito ieri l’assessore Claudia Firino -. Proponiamo dunque un progetto che ha l’ambizione di essere organico e di sistema, che ruota intorno alle pari opportunità nell’istruzione, che copre le criticità della scuola e potenzia le capacità di studenti e docenti, valorizzando i talenti. Abbiamo lavorato a lungo in dialogo con il mondo della scuola. Dispersione, difficoltà e disuguaglianza sono i problemi da aggredire. Lo facciamo mettendo molte risorse, chiamando nuovi insegnanti, aggiornando la didattica al modo digitale, aprendo le scuole anche nel pomeriggio e prevedendo supporto psicologico, pedagogico, educativo, familiare con interventi personalizzati e costruiti su esigenze specifiche.»

La Giunta regionale ha avviato una fase di confronto con gli amministratori locali e gli addetti ai lavori, docenti e studenti, in tutti i territori e l’incontro di eiri rientra in questo programma di lavoro. L’incontro è stato molto partecipato, come emerge dalle fotografie allegate.

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A un anno dalle elezioni amministrative, a Carbonia iniziano le grandi manovre di partiti e movimenti. Ormai da alcuni mesi sono esplose le divisioni all’interno del Partito Democratico, sfociate in maniera clamorosa anche in Consiglio comunale, con il voto contrario di tre consiglieri (il presidente Ignazio Cuccu, l’ex assessore Luisa Poggi e Francesco Cicilloni) al bilancio proposto dalla maggioranza che sostiene il sindaco Giuseppe Casti, poi approvato con una maggioranza di 22 voti e da alcune settimane sono in corso i primi approcci in vista della composizione delle liste e delle alleanze per l’appuntamento elettorale della Primavera 2016.

Oggi a prendere l’iniziativa è il segretario provinciale del Partito Socialista, Erminio Meloni, che con un comunicato ha annunciato «la n0mina del commissario coordinatore per la riorganizzazione del Partito Socialista Italiano e la gestione delle politiche cittadine di Carbonia»: Salvatore Ortu.

Esponente di spicco del PSI negli anni ’80 e nei primi anni ’90, Salvatore Ortu, noto Tore, è stato assessore nelle Giunte di centrosinistra, fino all’esplosione delle vicende giudiziarie che lo videro coinvolto insieme ad altri amministratori e imprenditori. Da allora non ha più svolto politica attiva.

«Il clima poco disteso che si è creato all’interno del partito durante le ultime elezioni comunali non ha favorito una facile riorganizzazione – scrive Erminio Meloni a Tore Ortu e al segretario regionale Gianfranco Lecca – cosa oggi possibile grazie alla tua iscrizione al partito e alla tua profonda conoscenza delle dinamiche politiche della città.

La situazione economica del territorio e la crescente crisi della politica che sfocia nella mancanza di credibilità verso le istituzioni, sta creando una disaffezione verso il voto senza precedenti. Appare chiara la mancanza nello scenario di una forza politica di equilibrio, con una forte connotazione ideologica e in grado di riaccendere il sogno di una vita più giusta e dignitosa.»

«La convinzione che il nostro partito, riorganizzato e ben gestito, possa contribuire a rappresentare la svolta politica necessaria per il rilancio socio economico della tua città e più in generale del Sulcis Iglesiente – aggiunge Erminio Meloni -, mi suggerisce, sentito anche il segretario regionale che concorda con me, la tua nomina a commissario coordinatore del Partito Socialista di Carbonia, con il compito di riorganizzazione e di gestione delle politiche cittadine che ci vedranno impegnati fino alle elezioni amministrative del 2016 e successivamente, espletate tutte le adempienze statutarie, convocare un congresso straordinario di riorganizzazione ed eleggere i normali organismi di governo del partito.»

«Sono convinto – conclude il segretario provinciale Erminio Meloni – che saprai fare un lavoro che, in linea con i valori socialisti, riporti il nostro partito ad occupare il ruolo che merita nella tua città e da stimolo per tutto il territorio del nostro amato Sulcis Iglesiente.»

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Si è svolta questa mattina, presso la Sala polifunzionale comunale di Piazza Roma a Carbonia, la presentazione dell’Anagrafe del donatore. Con questa iniziativa, da lunedì 15 giugno, tutti i cittadini maggiorenni, al momento del rilascio o rinnovo della carta d’identità presso gli uffici anagrafe del comune di Carbonia, potranno esprimere la volontà di diventare donatori di organi e tessuti.

Alla presentazione hanno partecipato il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, il vicesindaco e assessore delle Politiche sociali, Maria Marongiu, il commissario straordinario della ASL 7 di Carbonia, Antonio Onnis, il responsabile del Centro regionale trapianti, Carlo Carcassi, ed il parroco della chiesa di San Ponziano, don Amilcare Gambella.

Nel suo intervento, il sindaco ha ringraziato, anche a nome della cittadinanza, tutti coloro (Amministrazione comunale e uffici, Asl, associazioni) che si sono mobilitati per raggiungere un così importante risultato.

Il commissario straordinario della Asl7 ha sottolineato come il raggiungimento di tale risultato rappresenti una grande dimostrazione di sensibilità da parte dell’Amministrazione comunale di Carbonia e di tutta la comunità cittadina, a pochi giorni da un’altra manifestazione di grande solidarietà, qual è quella dell’ospitalità a un centinaio di migranti giunti dall’Africa.

L’assessore delle Politiche sociali, Maria Marongiu, ha voluto ricordare che l’obiettivo raggiunto è frutto di un percorso iniziato anni fa e che da allora, passo dopo passo, è riuscito a diffondere in città la cultura della donazione. L’assessore Maria Marongiu, dopo aver ringraziato il responsabile locale del centro trapianti della ASL, Leonardo Tola, ha affermato di essere certa che la cittadinanza risponderà positivamente all’iniziativa.

L’incontro è proseguito con la lettura da parte di Anna Pina Buttiglieri, direttrice artistica della compagnia teatrale “La Clessidra”, di alcune pagine dedicate al tema della donazione, tratte dal libro “Chiedo Scusa” di Francesco Abate e Saverio Mastrofranco.

Le conclusioni sono state affidate al responsabile del Centro regionale trapianti, Carlo Carcassi, che ha ringraziato l’Amministrazione comunale e ha ricordato che Carbonia è l’ottavo Comune della Sardegna ad istituire l’anagrafe del donatore e, sulla base del numero di abitanti, è una delle città con il più alto numero di donatori.

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È stato presentato questa mattina, nel corso di una conferenza stampa svoltasi nella sala riunioni della Torre Civica, il programma dell’ultima tappa della manifestazione “Primavera Sulcitana” che si terrà a Carbonia sabato 13 e domenica 14 giugno.

Alla conferenza stampa hanno partecipato il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, l’assessore della Cultura, Loriana Pitzalis, l’assessore dell’Istruzione, Lucia Amorino, i rappresentanti dell’associazione Primavera Sulcitana e tante altre persone che hanno collaborato alla realizzazione dei vari eventi inseriti nel programma della manifestazione.

Il sindaco Giuseppe Casti ha espresso grande soddisfazione per l’organizzazione della tappa cittadina di “Primavera Sulcitana”, descrivendola come un importante tassello per la promozione della città e del suo patrimonio. Una città che si presenterà in forma smagliante alle tantissime persone che sceglieranno di trascorre un entusiasmante fine settimana a Carbonia.

Il sindaco ha voluto ringraziare l’Associazione Primavera Sulcitana, organizzatrice dell’evento, rappresentata nella conferenza stampa da Alessia Littarru, Luciano La Mantia e Ivan Scarpa, tutti gli assessori che hanno collaborato, gli uffici comunali che hanno svolto un importante lavoro, tutte le associazioni che hanno partecipato all’organizzazione dell’evento e i sindaci degli altri Comuni del Sulcis che hanno aderito all’iniziativa.

L’assessore della Cultura Loriana Pitzalis e i rappresentanti dell’associazione organizzatrice, hanno descritto il ricco programma, che potrà essere consultato nella pagina facebook Carbonia Newsletter.