Una squadra unica dalla fusione tra Carbonia Calcio e Monteponi Iglesias? Il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti (ex calciatore delle giovanili biancoblù a cavallo tra la fine degli anni 70′ e l’inizio degli anni ’80) e l’assessore dello Sport, Fabio Desogus, dicono NO! La notizia pubblicata ieri dal quotidiano L’Unione Sarda, circa un accordo che sarebbe stato raggiunto tra i dirigenti della squadra biancoblù, guidati dal presidente Renato Giganti, e quelli della società rossoblù, guidati dal presidente Sandro Foti, hanno scatenato, com’era prevedibile e inevitabile, un ampio dibattito tra favorevoli, finora pochi, e contrari, tanti.
La fusione nascerebbe dall’esigenza di unire le forze in una fase assai difficile per entrambe le società, a rischio di sopravvivenza con le prime squadre, impegnate nel girone A del campionato di Promozione regionale. La Monteponi, guidata dalla famiglia Foti da due stagioni, ha centrato prima una promozione trionfale dalla Prima categoria, poi un campionato di Promozione caratterizzato da uno splendido girone d’andata, condotto quasi interamente in testa alla classifica, e da un girone di ritorno disastroso, concluso con un’anonima quinta posizione, dopo ben tre cambi della guida tecnica. Il Carbonia si è salvato con qualche affanno, ma anche quest’anno la società ha dedicato i suoi maggiori sforzi al settore giovanile che ormai da diversi anni produce eccellenti risultati, con successi sia nei vari campionati sia nella prestigiosa Coppa Santa Barbara.
Sandro Foti fu sul punto di acquisire la proprietà del Carbonia due anni fa, reduce da un’esperienza poco fortunata a Gonnesa. Dopo una lunga trattativa con la famiglia Giganti, non raggiunse l’accordo e optò per l’acquisizione della Monteponi Iglesias. Nelle scorse settimane sono ripresi i contatti ed è affiorata l’ipotesi di un ingresso nel Carbonia del fratello Carlo, con il mantenimento della gestione della Monteponi (se l’idea fosse stata portata a compimento, si sarebbe giunti ad una sorta di derby in famiglia). Nei giorni scorsi, è circolata anche l’indiscrezione che accreditava la cessione del titolo sportivo della Monteponi ad altre società (tra queste la Gemini Pirri), risultata impercorribile perché le norme federali prevedono la possibilità di fusione solo tra società operanti nella stessa Provincia.
L’esplorazione di varie strade, infine, ha portato all’accordo tra la famiglia Foti e la famiglia Giganti, che porterebbe ad una fusione ed alla nascita di una sola squadra di punta del Sulcis Iglesiente, con i colori bianco-rossoblù! In un colpo solo, con una firma dei due presidenti, nascerebbe la nuova società e verrebbe scritta la parola fine sulla quasi secolare storia sportiva delle due società, caratterizzata da alti e bassi ma, comunque, carica anche di tanta gloria.
Per Iglesias non sarebbe una novità assoluta, perché nell’estate 1997, alla vigilia del campionato di Eccellenza, l’allora presidente Ignazio Badalamenti portò la squadra lontano dalla città, facendo la fusione con il Decimoputzu e scegliendo come sede sociale il comune campidanese. La squadra, guidata da Mario Tiddia, non raggiunse buoni risultati, salvandosi solo nelle ultime giornate con il quint’ultimo posto, collezionando 35 punti in 30 partite (finirono in Promozione il Sant’Antioco con 31 punti, la Gialeto con 28 e la Fermassenti con 24). Ignazio Badalamenti a fine stagione cedette la società ad un gruppo guidato dal neo presidente Roberto Vivarelli che riportò la squadra a Iglesias.
Le reazioni alla notizia della fusione tra Carbonia e Monteponi, come sottolineato all’inizio, sono state contrastanti e promettono di non fermarsi. Nella serata di ieri il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, e l’assessore dello Sport, Fabio Desogus, hanno diffuso una nota molto netta, assolutamente contraria.
«L’Amministrazione comunale di Carbonia – scrivono Casti e Desogus – apprende con sorpresa, la notizia circa una fusione tra il Carbonia Calcio e la Monteponi Iglesias.»
«Ci dichiariamo nettamente contrari ad un’ipotesi di questo tipo – aggiungono Casti e Desogus -. Il Carbonia Calcio è una società storica e gloriosa che deve appartenere alla Città di Carbonia e ai suoi cittadini. Senza nulla togliere alla Monteponi Iglesias, auspichiamo che la voce circa questa fusione sia infondata. Qualora fosse veritiera – concludono il sindaco Giuseppe Casti e l’assessore Fabio Desogus – l’Amministrazione rivedrà i propri rapporti nei confronti di una società sportiva, che non sarebbe più identitaria e rappresentativa della Città, al fine di tutelare una realtà storica che ha portato gloria a Carbonia e che non merita di finire in questo modo.»