Sarà una corsa 3, a Carbonia, per la successione alla sindaca di Carbonia uscente Paola Massidda, alle elezioni amministrative del 10 e 11 ottobre prossimi. Dopo il clima di grande incertezza vissuto fino alla vigilia nella coalizione di centrodestra e in quella di sinistra nata in alternativa al centrosinistra, i giochi si sono conclusi senza sorprese. Con Pietro Morittu, capogruppo uscente del Partito democratico, investito da diverse settimane della leadership della coalizione di centrosinistra, cresciuta negli ultimi giorni con l’ingresso della lista civica “Uniti per rinascere” che inizialmente aveva indicato candidato a sindaco l’ex primo cittadino Giuseppe Casti, ed ora formata da 6 liste (lista Pietro Morittu sindaco, Partito democratico, lista civica “Carbonia Avanti”, lista civica “Ora x Carbonia”, lista civica “Sviluppo & Ambiente – Cittadini per Carbonia”, lista civica “Uniti per rinascere”), saranno della partita Luca Pizzuto, segretario regionale di Articolo UNO, candidato di una coalizione di 4 liste (Articolo UNO, Movimento 5 Stelle, Partito Comunista Italiano e Partito Socialista Italiano), e Daniela Garau, consigliera di minoranza del Patto civico, che guiderà la coalizione di centrodestra, formata da 3 liste (lista della candidata sindaco, Lega ed una terza lista formata da candidati espressione di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Riformatori sardi, “Noi con Voi”).
Scaduti i termini per la presentazione delle liste, dopo la verifica delle stesse, lunedì dovrebbe essere effettuato il sorteggio per la composizione della scheda elettorale e partirà ufficialmente la campagna elettorale che, come sempre, si preannuncia molto animata.
A breve, pubblicheremo tutte le liste in campo per l’elezione del nuovo sindaco e del Consiglio comunale di Carbonia.
Giampaolo Cirronis
A due giorni dalla presentazione delle liste per le prossime elezioni amministrative, in programma il 10 e 11 ottobre, a Carbonia non sono state ancora concluse le trattative tra i partiti ed i movimenti promotori di liste civiche, per la definizione delle alleanze e la scelta dei candidati alla carica di sindaco.
L’unico candidato sindaco già ufficialmente in campo è Pietro Morittu, indicato dal Partito democratico e sostenuto, oltre che da quella del PD, da altre quattro liste: lista del sindaco, “Carbonia Avanti”, “Ora x Carbonia” e “Sviluppo & ambiente, cittadini per Carbonia”. Ad oggi non sono arrivati ad alcun accordo tutti i tentativi fatti per recuperare la lista “Uniti per rinascere” guidata dall’ex primo cittadino Giuseppe Casti ma non sono escluse sorprese dell’ultima ora.
Il Movimento 5 Stelle ha scelto come suo candidato alla successione di Paola Massidda che, da parte sua, ha deciso di non ripresentarsi al vaglio degli elettori, l’attuale vice sindaco Gian Luca Lai che potrebbe fare però un passo indietro nel caso venisse raggiunto l’accordo – le cui trattative sono ancora in corso – per un’alleanza politica con la lista Liberi e Uguali capeggiata dal segretario regionale Luca Pizzuto che sarebbe il candidato della nuova coalizione.
Ancora nessuna decisione per il candidato del centrodestra. La proposta che riscuote maggiori possibilità di arrivare al traguardo della candidatura era e resta quella della consigliera uscente del Patto Civico Daniela Garau, sulla quale ci sarebbe il pieno sostegno della Lega – come ci ha confermato ieri il consigliere regionale e coordinatore provinciale Michele Ennas -, ma non sarebbero state ancora superate le resistenze di Fratelli d’Italia. Non ci sono notizie circa un impegno concreto nella partita da parte delle altre forze della coalizione di centrodestra che guida la Regione.
“Uniti per rinascere”: è la lista civica presentata ieri sera, a Carbonia, in vista delle elezioni amministrative in programma nel mese di ottobre.
Fanno parte del gruppo promotore, di estrazione del centrosinistra e in particolare del Partito democratico, l’ex sindaco Giuseppe Casti, gli ex assessori Franco Manca e Fabio Desogus, ex consiglieri comunali.
Un progetto ancora un cantiere aperto, che guarda a tutte quelle forze indipendenti dalle logiche dei partiti, che guardano esclusivamente agli interessi della città e del suo futuro.
E che sia un progetto aperto, lo conferma la mancanza, al momento, di una leadership, ovvero di un candidato alla carica di sindaco, che verrà individuato d’intesa con le forze che decideranno di condividerlo.
Vediamo ora l’intervista realizzata ieri con uno dei promotori della lista civica “Uniti per rinascere”, Fabio Desogus.
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Scarica il file: https://www.laprovinciadelsulcisiglesiente.com/wp-content/uploads/2021/07/Fabio-Desogus.mp4?_=1Carbonia ed il Sulcis piangono la scomparsa di Maria Marongiu, stroncata da un male incurabile all’età di 69 anni. Docente di Chimica all’Istituto tecnico, da sempre impegnata nel sociale, Maria Marongiu nel 2006 ha iniziato il suo impegno politico-amministrativo, chiamata da Salvatore Cherchi, rieletto sindaco di Carbonia, a ricoprire l’incarico di assessore delle Politiche sociali e di vicesindaco. Nel 2010, ad un anno dalla conclusione della consiliatura, quando Salvatore Cherchi accettò la candidatura a presidente della provincia di Carbonia Iglesias (poi eletto), lasciò la carica di Sindaco a Maria Marongiu, che la ricoprì fino alla prima finestra elettorale utile, che sarebbe stata la Primavera 2011, in pratica alla scadenza naturale del mandato quinquennale.
Nella primavera 2011 Maria Marongiu si candidò alle primarie del Partito democratico per la scelta del candidato alla carica di Sindaco della coalizione di centrosinistra, senza fortuna, e accettò poi la candidatura alla carica di consigliere comunale, nella lista capeggiata dal candidato sindaco Giuseppe Casti, vincitore delle Primarie, risultando eletta. Il neo sindaco le accordò ancora fiducia, confermandole la doppia delega di assessore delle Politiche sociali e di vicesindaco, che Maria Marongiu portò avanti fino alla conclusione della consiliatura. Nel 2016, candidata nuovamente alla carica di consigliere comunale nella lista del Partito democratico, non venne eletta.
Conclusa, almeno temporaneamente, l’esperienza amministrativa, durata 10 anni, Maria Marongiu non ha mai interrotto il proprio impegno, sia all’interno del Partito democratico, eletta segretaria dell’Unione cittadina di Carbonia, sia nel sociale, ricoprendo tra l’altro, l’incarico di vicedirettrice della Caritas diocesana.
Il 25 ottobre 2020, Maria Marongiu ha perso l’amato marito, Tullio Liggi, stroncato anch’egli da un male incurabile, all’età di 69 anni.
La scomparsa di Maria Marongiu lascia un grande vuoto nel mondo politico cittadino e territoriale e, ancora più, nel mondo dell’associazionismo e del volontariato, al quale, per diversi decenni, ha dedicato un impegno totale.
Maria Marongiu lascia i figli Mauro e Sara, ai quali rivolgo sentite condoglianze.
Giampaolo Cirronis
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«Stadio chiuso, lucchetti cambiati. Giocatori e allenatori fuori dallo Zoboli. Così, dall’oggi al domani, l’amministrazione sfratta la squadra della città dalla sua casa. C’era davvero tutta questa necessità? C’era l’urgenza, in un periodo come questo, di mettere in atto uno sfratto ad una delle poche realtà sportive cittadine che riesce ad andare avanti nonostante il Covid?»
A sollevare questi interrogativi è Giuseppe Casti, ex sindaco di Carbonia, oggi consigliere di minoranza del Partito democratico.
«La vera domanda è chiedersi a cosa serve questa amministrazione. L’assessore dello Sport in persona, meno di 10 giorni fa, ha dichiarato di non essere in grado di reperire fondi per migliorare le strutture cittadine; non sono in grado di realizzare un progetto esecutivo da poi attuare; oggi abbiamo la riconferma che non sono in grado nemmeno di risolvere problemi per cui non serve denaro – aggiunge Giuseppe Casti -, Hanno fallito su tutta la linea e ormai il loro è solo un occupare poltrone finché potranno. Se avessero coscienza politica e amore per la città, si dimetterebbero oggi. Carbonia merita di meglio.»
«Non possiamo far altro che impegnarci, nel caso in cui facessimo parte, nel prossimo futuro, di un’Amministrazione cittadina seria, a eseguire un intervento importante sullo Stadio Carlo Zoboli, con risorse non inferiori ai 500mila euro, al fine di trasformare il prato erboso in sintetico, realizzare una copertura per la tribuna e l’impianto di illuminazione per le partite in notturna – conclude Giuseppe Casti -. Sull’esempio di quanto è stato realizzato nel recente passato con la Piscina Comunale (interventi superiori ai 300mila euro), lo Stadio Comunale potrà essere messo a bando per un quindicennio e dato così in totale gestione alla società sportiva.»
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«Assistiamo sgomenti al nuovo scontro tra l’Amministrazione comunale ed il Carbonia calcio. L’ennesimo braccio di ferro dell’Amministrazione nei confronti di chi opera e si adopera per far qualcosa di positivo per la nostra città. Dopo decenni, il Carbonia Calcio ha conquistato la serie D e la città rischia di perdere questo importante palcoscenico, sportivo, economico, turistico, per l’ennesima riprova dell’incapacità amministrativa di Sindaco, Giunta, consiglieri di maggioranza.»
L’ex sindaco Giuseppe Casti e l’ex assessore dello Sport Fabio Desogus, intervengono dopo l’annuncio delle dimissioni del presidente Carlo Foti e dei due vicepresidenti del Carbonia calcio Antonio Desogus e Francesco Setzu, a seguito dei mancati interventi dell’Amministrazione comunale per il superamento dell’emergenza in cui versa lo stadio Comunale “Carlo Zoboli”.
«Negli anni passati, le amministrazioni di centrosinistra, colpevolizzate di aver indebitato la città, hanno invece pian piano creato strutture e quindi servizi per i cittadini – aggiungono Giuseppe Casti e Fabio Desogus -. Negli ultimi anni sono stati creati 4 impianti polivalenti nelle circoscrizioni, rifatto il campo di calcetto ed i campi da tennis di via Balilla, fatti lavori di manutenzione importante al Palazzetto dello Sport e finanziato i lavori che hanno consentito la riapertura del Palazzetto a Cortoghiana; sono stati fatti importantissimi lavori di manutenzione alla Piscina comunale, al fine di renderla “appetibile” sul mercato e permetterne una ripresa (come è difatti avvenuto). Lo stesso Stadio Comunale ha ricevuto interventi manutentivi al manto erboso ed alla struttura, grazie anche ai fondi recuperati di Italia ’90. Perché la questione è tutta qui: saper recuperare risorse e scegliere bene come spenderle.
In questo caso si poteva intervenire rapidamente, andando a reperire i fondi utili nelle pieghe di bilancio e nei fondi risparmiati dai servizi non dati alla cittadinanza durante il periodo di lockdown. Tutto poteva essere fatto molto in fretta. Ma la verità è solo una: manca la volontà politica di aiutare il Carbonia calcio ad affrontare il campionato di Serie D.»
«Oltre che protestare e farci sentire con i mezzi che abbiamo a disposizione, di fronte ad una maggioranza blindata ed ottusa, non possiamo far altro che impegnarci per il futuro – rimarcano Giuseppe Casti e Fabio Desogus -. Nel caso in cui facessimo parte, nel prossimo futuro, di un’Amministrazione cittadina seria, riteniamo doveroso un intervento importante sullo Stadio Carlo Zoboli, con risorse non inferiori ai 500mila euro, al fine di trasformare il prato erboso in sintetico, realizzare una copertura per la tribuna e l’impianto di illuminazione per le partite in notturna. Sull’esempio di quanto è stato realizzato nel recente passato con la Piscina comunale (interventi superiori ai 300mila euro), lo Stadio Comunale potrà essere messo a bando per un quindicennio e dato così in totale gestione alla società sportiva. Perché amministrare è dare servizi alla cittadinanza, non mettere un cappio al collo, a chi vuole gestire le strutture sportive.»
«Con questa Amministrazione sorda e chiusa a qualsiasi suggerimento è inutile ormai parlare – concludono Giuseppe Casti e Fabio Desogus -. Rivolgiamo, pertanto, il nostro appello al Carbonia calcio: tenete duro, fate l’impossibile per la stagione sportiva 2020/21, restate in Serie D, Carbonia lo merita. Poi, come sta ormai facendo da tempo tutta la cittadinanza, aspettate le elezioni del 2021, per scegliere alle urne un’Amministrazione con cui progettare insieme il futuro della nostra squadra di calcio e della nostra città.
FORZA CARBONIA e FORZA CARBONIA CALCIO!
Resistiamo ancora qualche mese: ‘a nuttata è quasi passata!»