18 November, 2024
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Sono state consegnate questa mattina, a Carbonia, le chiavi agli assegnatari delle sei nuove case di edilizia residenziale pubblica a canone sociale (case popolari), costruite nell’ex cantiere comunale di via Trieste.

Le case consegnate oggi rientrano in un progetto più ampio per il recupero di parte del patrimonio pubblico cittadino, da destinare alla realizzazione di nuovi alloggi. Grazie a questo progetto, dal valore complessivo di  868.000 euro, oltre all’ex cantiere comunale sono stati recuperati anche il primo piano dell’ex albergo operaio di via Trieste (6 alloggi temporanei) e l’ex ambulatorio di piazza 1° Maggio (2 alloggi). Con la consegna delle case recuperate dall’ex cantiere si è conclusa anche la fase della consegna degli alloggi alle famiglie.

La consegna odierna è parte di un importante progetto voluto dall’Amministrazione comunale per dare risposte al “bisogno” di case espresso dalla popolazione. A questo proposito si ricorda che il 7 maggio di due anni fa il Comune aveva consegnato le chiavi agli assegnatari delle 25 case di edilizia residenziale pubblica a canone sociale (case popolari), costruite all’incrocio tra via Angioj, via Carducci e via Manzoni.

«Ringrazio l’assessore dei Lavori Pubblici, Franco Manca, l’assessore alle Politiche per la Casa, Marco Galizia, l’ingegner Giampaolo Porcedda e l’ingegner Lucia Pilleri dell’Ufficio Tecnico, che hanno seguito i lavori, la dott.ssa Iasmine Nieddu e l’avvocato Livio Sanna, che si sono occupati delle assegnazioni – ha commentato il sindaco Giuseppe Casti -. Ringrazio anche l’impresa che ha eseguito i lavori, poiché grazie al suo impegno siamo riusciti a completare i lavori in tempi brevi. Faccio appello agli assegnatari affinché si prendano cura di questi appartamenti che sono il risultato di un importante lavoro e di un consistente investimento.»

L’area nella quale sono state realizzate le sei nuove case, comprende un ampio terreno che gli assegnatari potrebbero trasformare in un giardino o anche in un orto urbano, nel quale coltivare piante da frutto e ortaggi.

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Ignazio Cuccu, presidente del Consiglio comunale di Carbonia, è rimasto vittima di un attentato incendiario, alle prime luci dell’alba. Ignoti, intorno alle 5.00, hanno messo fuoco con del liquido infiammabile alla serranda del garage della sua abitazione, in via Caprera, alla periferia di Carbonia. E’ stato lo stesso Ignazio Cuccu ad accorgersi dell’accaduto e a presentare denuncia. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Carbonia e i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia che hanno avviato le indagini per risalire agli autori.

Numerosi gli attestati di solidarietà ricevuti da Ignazio Cuccu, 67 anni, ex assessore ed ex consigliere regionale per due legislature.

«Quanto accaduto nella notte, ai danni del presidente del Consiglio comunale di Carbonia, Ignazio Cuccu, è di una gravità inaudita e non può in alcun modo essere tollerato – sono le prime parole di Giuseppe Casti, sindaco di Carbonia, accorso in mattinata sul posto, subito dopo aver appreso la notizia -. Episodi di violenza come questo – ha aggiunto Casti, che è anche presidente del Cal, il Consiglio delle autonomie locali – non fanno parte della cultura della nostra città e vanno respinti nella maniera più categorica. Il dissenso non può mai essere espresso con la violenza. Le forze dell’ordine, nelle quali si ha la massima fiducia, sono al lavoro per individuare i responsabili. A nome del comune di Carbonia e in qualità di presidente del Consiglio delle autonomie locali, esprimo solidarietà al presidente del Consiglio comunale, Ignazio Cuccu, per il vile gesto subito e una dura condanna per quanto accaduto.»

Emanuele Cani, deputato del Partito Democratico, ha espresso «ferma e dura condanna per il gesto e solidarietà al presidente del Consiglio comunale di Carbonia Ignazio Cuccu. Quanto è accaduto oggi va condannato fermamente e respinto».

«Sono molto preoccupato per un altro atto intimidatorio contro un amministratore locale del Sulcis, il presidente del Consiglio comunale di Carbonia Ignazio Cuccu – sono le parole del deputato del Partito Democratico Francesco Sanna -. Mi sembra sinistramente simile a quello subìto qualche settimana fa dal suo omologo di Iglesias, Mauro Usai. Ad Ignazio la solidarietà di tutti i democratici, con da oggi la responsabilità in più di isolare qualsiasi anche lontano tentativo di giustificazione di ogni forma di violenza nella competizione politica.».

«A nome del Pd e della segreteria provinciale del Partito democratico – ha detto Daniele Reginali, segretario del PD di Carbonia Iglesias – esprimo solidarietà al presidente del Consiglio comunale di Carbonia Ignazio Cuccu e dura condanna per quanto accaduto. Simili episodi non sono ammessi in un paese civile. Auspichiamo che le forze dell’ordine arrivino a individuare in tempi rapidi i responsabili di quanto accaduto.»

«A nome del Gruppo del Partito Democratico del comune di Carbonia – ha scritto Pietro Morittu, capogruppo in Consiglio comunale, nel suo profilo Facebook – esprimo solidarietà e vicinanza al presidente del Consiglio comunale di Carbonia Ignazio Cuccu e alla sua famiglia. Un vile attentato, un gesto da condannare.»

«Abbiamo appreso del gravissimo attentato con il tentativo di incendio della sua abitazione – ha scritto Roberto Puddu, segretario della Camera del Lavoro del Sulcis Iglesiente, a Ignazio Cuccu – un atto vigliacco, grave ed inquietante che sappiamo non rispondere in alcun modo alla tradizione e alla cultura del nostro territorio, sul quale esprimiamo la più ferma condanna e la nostra totale solidarietà.»

Il Movimento Partite Iva Sulcis Iglesiente, ha espresso solidarietà al presidente del Consiglio comunale di Carbonia, Ignazio Cuccu, «vittima di un atto incivile».

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E’ stato inaugurato stamane, nell’Aula Magna di Monteponi, il nuovo laboratorio di chimica del Consorzio Ausi. Il Consorzio Ausi da alcuni anni, dopo la conclusione dell’esperienza di sede universitaria decentrata con il corso di laurea in Scienza dei materiali, ha modificato i suoi programmi di lavoro dedicandosi all’alta formazione post-laurea, nella quale ha già raggiunto risultati eccellenti, con progetti realizzati in collaborazione con altre realtà formative, italiane ed estere.

Il nuovo laboratorio, tecnologicamente all’avanguardia, grazie alla sua elevata tecnologia, rappresenta un centro d’eccellenza per il territorio e l’intera Sardegna. Alla cerimonia di inaugurazione è intervenuta Claudia Firino, assessore regionale della Pubblica Istruzione. Con lei, tra gli altri, i sindaci di Iglesias Emilio Gariazzo (che è anche presidente del Consorzio Ausi) e di carbonia Giuseppe Casti, il commissario del Parco Geominerario Gian Luigi Pillola, il deputato Francesco Sanna, il consigliere regionale Luca Pizzuto, il coordinatore del Piano Sulcis Tore Cherchi, alcuni assessori dei comuni di Iglesias e Carbonia.

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Si è svolta venerdì sera nella sala Ausi della Grande Miniera di Serbariu, la presentazione del libro autobiografico di Achille Occhetto “La gioiosa macchina da Guerra” Casa Editrice EIR.
Il racconto di un pezzo di secolo con protagonisti il PCI e lui, il suo ultimo segretario.

Achille Occhetto, ospite del  circolo Zorba il Gatto Sel Sulcis Iglesiente, ha raccontato con grande partecipazione la lunga storia del partito ma, nonostante il libro sia stato pubblicato ad inizio 2013, non ha mancato di sottolineare le sue opinioni sulla svolta successiva, caratterizzata dall’avvento di Matteo Renzi. Al termine della presentazione si è svolto un dibattito su quello che è la sinistra oggi.

I lavori sono stati coordinati da Matteo Sestu, consigliere comunale a Carbonia e coordinatore federale di Sinistra Ecologia Libertà Sulcis Iglesiente. Presente anche il coordinatore regionale nonché consigliere regionale Luca Pizzuto.

Prima dell’inizio della presentazione, il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, ha portato ad Achille Occhetto il saluto dell’Amministrazione comunale e quello di tutta la città. Al suo fianco l’assessore dei Lavori pubblici Franco Manca. Tra i tanti intervenuti, l’ex sindaco di Carbonia, Antonio Saba.

Nel libro Achille Occhetto ha ricostruito esperienze di vita vissuta all’interno del PCI, di cui è stato l’ultimo segretario, la svolta della Bolognina e poi i primi anni di vita del PDS. di cui è stato il primo segretario dall’8 febbraio 1991 al 13 giugno 1994, soffermandosi sulla sconfitta subita ad opera di Silvio Berlusconi nel 1994, quando era alla guida della cosiddetta “Gioiosa macchina da Guerra” e perse una battaglia che alla vigilia in tanti avevano dato per vinta ancora prima di combatterla.

Da quell’esperienza ha tratto spunto per il titolo del suo libro, quando ha constatato che, anziché per la svolta della Bolognina, un po’ tutti associavano il suo nome alla “Gioiosa macchina da Guerra” del 1994.

Achille Occhetto ha detto, contrariamente a quanto hanno pensato in tanti, di non sentirsi sconfitto dalla storia politica per quella vicenda, mentre il vero sconfitto, a posteriori, per come si è sviluppata la storia d’Italia nei successivi vent’anni, è stato colui che quelle elezioni le vinse: Silvio Berlusconi.

Sono stati tanti i passaggi interessanti nell’intervento di presentazione del libro, alcuni risalenti all’era del PCI, altri alla stretta attualità targata Matteo Renzi. L’ex segretario ha detto che «alle idee lunghe di Enrico Berlinguer oggi si sono sostituiti i twitter di Matteo Renzi» e non ha avuto bisogno di sottolineare di preferire le prime…

«Il PCI era un Partito ben strutturato, in qualche modo anche una chiesa – ha detto Occhetto – oggi la struttura è costituita da un solo uomo, un leader attorno al quale ruota tutto.»

Ne ha avute ancora per Matteo Renzi, che «parla come se prima di lui non ci fosse stato niente, come se si fosse passati da Enrico Berlinguer direttamente a lui. Roba da analisi psichiatrica».

Achille Occhetto ha ricordato alcune battaglie condotte da giovane, come quando nel 1956, da coordinatore degli universitari del PCI, scrisse il suo primo articolo condannando l’invasione dell’Ungheria da parte dell’Unione Sovietica, che viceversa venne appoggiata dai leader di allora, in testa Palmiro Togliatti; e il suo intervento al 18° Congresso del PCI, nel quale dedicò i primi 14 minuti ai problemi della deforestazione dell’Amazzonia, subendo fortissime critiche e la definizione di matto. Oggi – ha aggiunto – tutti parlano dei problemi ecologici del Pianeta. Ha parlato inoltre dei rapporti del PCI di allora con il PSI, dei suoi rapporti con i socialisti storici la cui concezione della politica era molto distante da quella che sarebbe stata poi quella di Bettino Craxi.

Achille Occhetto ha poi rimarcato le distanze che lo separavano da Massimo D’Alema: «Io proponevo una nuova sinistra, D’Alema la presa del potere». Ha definito il PD (al quale non ha aderito) «una fusione fredda» ed il cosiddetto “Partito della nazione”, di cui tanto si parla e che, secondo molti, sarebbe il vero obiettivo politico di Matteo Renzi, un’«autentica corbelleria», in quanto «il partito per definizione è una parte, mentre la Nazione è di tutti».

Achille Occhetto, dopo l’esperienza da segretario del PDS, è rimasto nel partito fino al 1998, quando sono nati i Democratici di Sinistra, ai quali ha aderito, mentre nel 2007, quando i DS si sono sciolti per dare vita al PD, ha scelto un’altra strada, entrando in Sinistra Democratica, esperienza conclusa nel 2009. Da allora ha lasciato la politica attiva, con alle spalle otto legislature consecutive, sette da deputato e una da senatore (l’ultima, la XIV) e dedica il suo tempo al lavoro di giornalista pubblicista e a scrivere libri.

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Si è svolta questa sera nella sala Ausi della Grande Miniera di Serbariu, la presentazione del libro autobiografico di Achille Occhetto “La gioiosa macchina da Guerra” Casa Editrice EIR.
Il racconto di un pezzo di secolo con protagonisti il PCI e lui, il suo ultimo segretario.

Achille Occhetto, ospite del  circolo Zorba il Gatto Sel Sulcis Iglesiente, ha raccontato con grande partecipazione la lunga storia del partito ma, nonostante il libro sia stato pubblicato ad inizio 2013, non ha mancato di sottolineare le sue opinioni sulla svolta successiva, caratterizzata dall’avvento di Matteo Renzi. Al termine della presentazione si è svolto un dibattito su quello che è la sinistra oggi.

I lavori sono stati coordinati da Matteo Sestu, consigliere comunale a Carbonia e coordinatore federale di Sinistra Ecologia Libertà Sulcis Iglesiente. Presente anche il coordinatore regionale nonché consigliere regionale Luca Pizzuto.

Prima dell’inizio della presentazione,il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, ha portato ad Achille Occhetto il saluto dell’Amministrazione comunale e quello di tutta la città. Al suo fianco l’assessore dei Lavori pubblici Franco Manca. Tra i tanti intervenuti, l’ex sindaco di Carbonia, Antonio Saba.

Domani il servizio completo sull’intervento di Achille Occhetto.

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Il mese di aprile è stato impegnativo per gli atleti dell’A.S.D. ASSO SULCIS ONLUS di Carbonia che hanno partecipato l’11 aprile, ad Uras, al 7° campionato regionale di atletica leggera e il 25 aprile, a Carbonia, al 7° campionato regionale di nuoto.

Per il 7° campionato regionale di nuoto la F.I.S.D.I.R. ha scelto la piscina comunale di Carbonia. Protagonisti gli atleti di 7 associazioni provenienti da Sassari, Dorgali, Nuoro, Iglesias, Quartu, Cagliari e Carbonia. Nonostante la giornata festiva, un gruppo di alunni, dell’Istituto comprensivo Don Milani di Carbonia, hanno voluto incoraggiare con la loro presenza un loro compagno, Matteo. Presenti il delegato regionale F.I.S.D.I.R Ugo Sias, il sindaco di Carbonia Giuseppe Casti, l’assessore dello Sport Fabio Desogus, alcuni consiglieri comunali ed il deputato Emanuele Cani.

Gli atleti dell’Asso Sulcis hanno ottenuto i seguenti risultati nella categoria Agonisti:

3 medaglie d’oro: Stefano Tocco nei 100 m. s.l. e 100 dorso e Sergio Floris nei 50 m dorso.

4 medaglie d’argento: Anna Maria Volpe nei 50 stile libero e dorso, Stefano Tocco nei 50 farfalla e Sergio Tocco nei 100 m dorso.

1 medaglia di bronzo: Sergio Floris nei 50 m. farfalla.

Nella categoria Promozionale:

6 medaglie d’oro: Luca Concas nei 25 m stile libero e 25 dorso, Alessia D’Angelo nei 25m. s.l. e 25 dorso, Daniela Piras nei 25 nei stile libero e Alessandra Mocci nei 25 m dorso.

Medaglia d’oro anche nella staffetta 4×25 composta da Alessia D’Angelo, Alessandra Mocci, Cristina Alciator e Daniela Piras.

8 medaglie d’argento: Matteo Garau nei 25 m stile libero e 25m dorso, Cristina Alciator, nei 25 m dorso, Ylenia Mallus, Gabriele Orrù, Graziano Camboni e Alessandra Mocci nei 25 m stile libero.

Medaglia d’argento anche nella staffetta 4×25 composta da Luca Concas, Matteo Garau, Gabriele Orrù e Graziano Camboni.

Medaglia di bronzo per Daniela Piras nei 25 m dorso.

Anche nel campionato di atletica leggera gli atleti si erano distinti ottenendo la medaglia d’oro nei 60 m piani con Matteo Garau, Luca Concas e Alessandra Mocci e nel lancio del vortex con Gabriele Orrù; medaglia d’argento nei 60 m.piani con Daniela Piras e nel vortex con Sergio Floris e Matteo Garau; medaglia di bronzo nel lancio del vortex con Daniela Piras.

Visti i risultati ottenuti Spartaco Floris, presidente dell’Asso Sulcis, ha augurato agli atleti di distinguersi anche ai campionati nazionali che si svolgeranno per l’atletica leggera a Lignano Sabbiadoro e per il nuoto agonistico a Lucera.

Sono iniziati, a Carbonia, i lavori per migliorare Piazza Ciusa. L’Amministrazione comumale di Carbonia può contare su un finanziamento complessivo di 400.000 euro (fondi comunitari POR FESR 2007-2013) ottenuto dalla Regione Sardegna.

Il progetto è stato presentato alla cittadinanza e agli operatori commerciali durante un’assemblea pubblica il 16 marzo 2015.

I lavori di riqualificazione della Piazza, che dovranno essere conclusi e rendicontati entro settembre, hanno l’obiettivo di: favorire la rinascita nel centro storico di un Centro Commerciale Naturale; aumentare il livello di sicurezza dei pedoni con l’abbattimento delle barriere architettoniche; contribuire a completare la riqualificazione del sistema delle piazze di Carbonia, valorizzando il patrimonio architettonico della Città.

Una volta conclusi i lavori, Piazza Ciusa sarà restituita alla città senza essere chiusa al traffico e le automobili potranno circolare esattamente come prima dell’intervento di riqualificazione.

Si informa, inoltre, che durante la realizzazione dei lavori, il mercatino settimanale del sabato rimarrà in Piazza Ciusa.

I lavori consistono nella creazione di un “salotto urbano”, capace di accogliere cittadini e clienti degli esercizi commerciali, attraverso l’ampliamento dei nuovi spazi pedonali, oggi delimitati dai portici. I nuovi spazi saranno pavimentati con lastre di granito grigio, sia nell’area sotto i portici, sia negli spazi vicini, dove saranno collocate le panchine, i pali della luce, gli alberi e ulteriori elementi di arredo urbano. I lavori prevedono l’abbattimento delle barriere architettoniche, grazie alla geometria dei nuovi spazi pavimentati e grazie all’inserimento di alcuni accessi che daranno la possibilità di raggiungere più facilmente i portici. Saranno inseriti “maniglioni” corrimano (particolarmente indicati per gli anziani, i bambini e i cittadini con problemi di mobilità) per favorire l’accesso ai portici attraverso le scale.

«Con questo intervento, che si affianca ai diversi lavori attivati a Carbonia e ad altri che inizieranno – ha commentato il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti -, vogliamo proseguire nel progetto di miglioramento della Città, con spazi pubblici sempre più a misura di cittadino, rendendo più belli e attraenti gli spazi in cui si trovano le attività commerciali. Ci scusiamo sin d’ora per i disagi provvisori che i lavori potranno portare, ma sopportarli per un breve periodo darà benefici di cui tutti i cittadini e le attività commerciali del centro storico potranno godere.»

Piazza Mercato Carbonia

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Si è tenuto questa mattina, nell’aula magna dell’I.I.S. “Gramsci Amaldi” di Carbonia, un nuovo open day di “Istantanee di sicurezza”, la campagna rivolta agli studenti e ai loro genitori per informare sui comportamenti responsabili durante la circolazione. Un progetto legato a un concorso a premi, che consente agli studenti di raccontare ai compagni la loro idea di sicurezza con disegni, foto o collage. L’immagine più rappresentativa diverrà cartellone autostradale per la prevenzione e sarà affisso inoltre su tutta la rete di Autostrade per l’Italia, durante il periodo dell’esodo estivo 2015. Inoltre comparirà in formato poster in tutti i rivenditori Goodyear e le autoscuole Confarca aderenti. L’iniziativa è promossa dal Moige – movimento genitori, associazione accreditata presso il ministero dell’Istruzione con la collaborazione della Polizia di Stato e con il contributo di Goodyear Dunlop Italia, Confarca, Autostrade per l’Italia e ASTM – SIAS.

L’iniziativa è stata voluta per sensibilizzare gli studenti delle quarte e quinte classi sul tema dell’educazione e sull’importanza di seguire le regole della sicurezza stradale, promuovere una cultura della legalità ed evitare che i ragazzi assumano comportamenti pericolosi, causa principale degli incidenti stradali. L’organizzazione è stata curata dal professor Maurizio Soddu.

I lavori, moderati dal giornalista Giampaolo Cirronis, direttore de “La Provincia del Sulcis Iglesiente”, sono aperti dai saluti della prof.ssa Tonina Puggioni, dirigente scolastica dell’I.I.S. “Gramsci-Amaldi”; Giuseppe Casti, sindaco di Carbonia; e del capitano Giuseppe Licari, comandante della Compagnia dei Carabinieri di Carbonia.

Altamente qualificate le relazioni degli esperti che hanno sviscerato tutte le problematiche legate al tema della sicurezza delle strade, con l’esposizione di dati e filmati particolarmente significativi: Giulio Marongiu, funzionario della Polizia Stradale di Cagliari (V.Q.A.) che ha parlato delle cause degli incidenti e dei comportamenti sbagliati alla guida dei veicoli; Massimo Fornasier, comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia dei Carabinieri di Carbonia, che si è intrattenuto sulla guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti ed alcool; Andrea Usai, comandante della Polizia Municipale di Carbonia, che ha parlato degli incidenti stradali in città e della necessità di modificare i comportamenti alla guida e dell’aspetto psicologico dell’utente; Cinzia Piga, volontaria della Croce Rossa Italiana di Cagliari, che ha parlato della sua lunga esperienza di volontaria sulle strade.

Molto significative e toccanti le testimonianze del fratello e della sorella di Mirko Masala e Anna Musa, due giovani vittime della strada nel Sulcis Iglesiente in tragici incidenti verificatisi rispettivamente nel 1994 e nel 2000, a Portoscuso e Villarios. Sara Carta, una studentessa della 5ª A del Liceo Classico, ha letto un toccante messaggio che Anna Musa scrisse venti giorni prima della tragedia che le costò la vita, dedicato ad un caro amico 17enne morto poche ore prima in un precedente incidente stradale.

Il convegno si è concluso con l’intervento del professor Kevin Legge che ha portato un’esperienza personale ed ha sottolineato i pericoli della guida in bicicletta ed ha presentato la pedalata per le vie della città organizzata nell’ambito del progetto “BiciSicura”, svoltasi nella tarda mattinata.

Alle 9,40 sul piazzale interno dell’istituto (per gli alunni delle classi  1ª-2ª-3ª dell’istituto e per gli alunni delle scuole medie della città), gli studenti hanno assistito a simulazioni d’incidenti e dimostrazioni pratiche d’intervento da parte delle forze dell’ordine (Polizia Stradale, Carabinieri, Polizia Municipale) e di soccorso, Croce Rossa Italiana e Vigili del Fuoco.

Secondo il rapporto Aci-Istat, nel 2013 ci sono stati 181.227 incidenti stradali con lesioni a persone, 3.385 morti e 257.421 feriti. Rispetto all’anno precedente si registra un calo significativo per tutte e tre le voci considerate, con un -3,7% sul fronte degli incidenti, -3,5% per i feriti e -9,8% per quanto riguarda i decessi. Tuttavia l’Italia resta oltre la media europea di decessi per milione di abitanti con 56,2 morti a fronte dei 51,4 registrati in ambito continentale. A farne le spese con maggior frequenza i giovani tra i 20 e 24 anni con 29.426 feriti e 305 decessi. In generale le vittime di incidenti stradali sono, 2 volte su 3, conducenti di veicoli (67,9%), seguiti, quasi a pari merito, da pedoni (16,2%) e passeggeri (15,9%). In totale i conducenti deceduti sono 2.297: tra loro 4 su 10 avevano un’età compresa tra i 20 e i 44 anni, con valori massimi registrati tra i giovani 20-24enni (219 occorrenze). Tra i passeggeri deceduti 1 su 5 è ha un’età compresa tra i 15 e i 24 anni, mentre per quanto riguarda i pedoni, i più colpiti sono gli anziani tra gli 80 e gli 84 anni (17,7% delle occorrenze). I veicoli più coinvolti da incidenti stradali sono le autovetture (2 casi su 3), seguite da motocicli (12,8%), autocarri (6,4%), biciclette (5,3%) e ciclomotori (4,5%). Il mezzo di trasporto più pericoloso resta il motociclo, con un indice di mortalità pari a 1,68 morti per 100 veicoli interessati; seguono biciclette (1,41) e ciclomotori (0,84). Le prime cause d’incidente sono, la distrazione alla guida, il mancato rispetto della precedenza e la velocità elevata, che sommate costituiscono il 44,5% dei casi.

La campagna coinvolge oltre 23.000 studenti, 42.000 genitori e 2.000 docenti di 75 scuole superiori in 13 regioni d’Italia, con l’obiettivo di sensibilizzarli sul tema della sicurezza stradale. Il progetto è partito ufficialmente il 24 e 25 febbraio con la formazione dei docenti, a cura di un team di esperti dell’Università “Sapienza” di Roma. Nel corso di questi appuntamenti, i professori hanno acquisito tutti gli strumenti per allestire, tra marzo e maggio, una serie di open day sulla sicurezza, rivolti ai ragazzi e alle loro famiglie. Agli studenti delle scuole partecipanti è inoltre riservato un concorso, che premierà l’immagine più significativa in tema di sicurezza stradale. L’elaborato vincitore sarà affisso, come cartellone autostradale, su tutta la rete di Autostrade per l’Italia, durante il periodo dell’esodo estivo 2015, e comparirà in formato poster in tutti i rivenditori Goodyear e le autoscuole Confarca aderenti.

Lunedì 4 maggio l’aula magna dell’I.I.S. “Gramsci – Amaldi” di Carbonia (Licei Classico, Linguistico, Scientifico, Sportivo), ospiterà un convegno organizzato nell’ambito delle iniziative per la Giornata della Sicurezza Stradale.

L’iniziativa si propone di sensibilizzare gli studenti delle quarte e quinte classi sul tema dell’educazione e sull’importanza di seguire le regole della sicurezza stradale, promuovere una cultura della legalità ed evitare che i ragazzi assumano comportamenti pericolosi, causa principale degli incidenti stradali.

I lavori, moderati dal giornalista Giampaolo Cirronis, direttore de “La Provincia del Sulcis Iglesiente”, verranno aperti dai saluti della prof.ssa Tonina Puggioni, dirigente scolastica dell’I.I.S. “Gramsci-Amaldi”; Giuseppe Casti, sindaco di Carbonia; e del capitano Giuseppe Licari, Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Carbonia.

Sono previsti i seguenti interventi:

  • Dott.  Giulio  Marongiu       Funzionario Polizia Stradale Cagliari ( V.Q.A.)
  • Ten.   Massimo Fornasier   Comandante Nucleo Operativo e Radiomobile Compagnia Carabinieri Carbonia
  • Magg. Andrea  Usai             Comandante Polizia Municipale Carbonia
  • Prof.ssa Cinzia Piga              C.R.I. – Croce Rossa Italiana Cagliari
  • Sig.ra  Cristina  Podda         Presidente A.I.F.e V.S. (Ass. Italiana Familiari e Vittime della Strada) Cagliari

Gli esperti saranno poi disponibili per rispondere alle domande dei ragazzi, fornendo approfondimenti e delucidazioni sulle questioni affrontate.

Alle 9,40 sul piazzale interno dell’istituto (per gli alunni delle classi  1ª-2ª-3ª dell’istituto e per gli alunni delle scuole medie della città), gli studenti assisteranno a simulazioni d’incidenti e dimostrazioni pratiche d’intervento da parte delle forze dell’ordine (Polizia Stradale, Carabinieri, Polizia Municipale) e di soccorso, Croce Rossa Italiana e Vigili del Fuoco.

Alle 12.00, pedalata nelle vie della città, nell’ambito del progetto “BiciSicura”, curato dal prof. Kevin Legge.

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Questa mattina Piazza Roma ha ospitato la cerimonia per il 70° anniversario della Festa della Liberazione, organizzata dal comune di Carbonia in collaborazione con le associazioni cittadine e la banda musicale Vincenzo Bellini.

Dopo la deposizione di una corona d’alloro, sono intervenuti il sindaco, Giuseppe Casti, Monica Porcedda, direttrice Artistica della Compagnia Teatrale “La Cernita” e membro dell’ANPI – Associazione Nazionale Partigiani Italiani, che ha letto alcuni brani de “L’Agnese va a morire”, Modesto Melis, sopravvissuto al campo di concentramento di Mauthausen, che ha ricordato alcuni momenti drammatici della sua liberazione e un gruppo di ragazze (tra le quali le ragazze provenienti da Carbonia: Francesca Puddu, Giulia Esu, Francesca Podda e Giorgia Strano) che hanno partecipato nel 2015 al progetto del Treno della Memoria, curato da Arci Sardegna.

La scelta degli interventi non è stata casuale. L’Amministrazione comunale ha voluto far incontrare chi, attraverso il teatro, riflette sugli anni della Resistenza e fa della memoria la base del proprio lavoro; chi quelle terribili esperienze le ha vissute in prima persona e coloro che in quei luoghi sono arrivate, attraverso un percorso formativo, per rendersi conto di quali crudeltà abbiano compiuto i regimi fascisti e nazisti, con la finalità di trasferire l’esperienza ai propri coetanei e alle generazione future.

L’incontro tra diverse generazioni e tra impegni realizzati su piani differenti vuole essere un messaggio chiaro di come il valore della Resistenza, il dramma della dittatura e le aberrazioni naziste e fasciste non debbano essere mai dimenticati.

Gli insegnamenti dei partigiani, degli antifascisti, di tutti coloro che hanno combattuto e sconfitto quei crimini, devono essere la base di ogni piattaforma etica e civile per chi oggi vuole difendere e far progredire la democrazia.

Nel giorno della Liberazione, il sindaco ha voluto ricordare anche il dramma dei migranti che da troppo tempo perdono la vita nei nostri mari nel tentativo di sfuggire alla guerra, alla miseria, alla disperazione. Giorno dopo giorno il Mar Mediterraneo si sta trasformando in un immenso cimitero in cui insieme alle donne, agli uomini e ai bambini, muoiono anche la speranza e la dignità di tutti.

Come cittadini di Carbonia, che abbiamo nel nostro DNA storico e identitario i valori della solidarietà e dell’accoglienza, non possiamo rimanere indifferenti davanti a tutto questo.

I nostri Padri costituenti, i partigiani e tutti coloro che hanno lottato per donarci libertà e democrazia, ci hanno insegnato che l’unico fondamento del vivere civile è il rispetto e il riconoscimento dell’altro e della sua dignità.