19 July, 2024
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È stato presentato questa mattina, nel corso di una conferenza stampa tenutasi presso il Palazzo comunale di Carbonia, un vademecum rivolto alla cittadinanza, contenente una sintesi delle regole di comportamento da seguire in caso di allerta meteo e in caso di rischio idrogeologico.

Nel corso della conferenza stampa, alla quale hanno partecipato il Sindaco Giuseppe Casti e il responsabile della Polizia Locale di Carbonia, Andrea Usai, è stato spiegato come il vademecum è nato per informare tutta la cittadinanza circa le norme da adottare nel caso si verifichino stati di allerta. All’interno del documento sono spiegati i comportamenti da tenere prima durante e dopo lo stato di allarme.

Il vademecum, “buone regole di comportamento in caso di allerta meteo” si può consultare nel sito del comune di Carbonia (www.comune.carbonia.ci.it), nella sezione Protezione Civile.

Il comandante Usai e il sindaco Casti.

Il comandante Usai e il sindaco Casti.

Durante l’ultima seduta, la Giunta comunale di Carbonia ha deliberato di accettare la proposta della Regione Sardegna relativa a coloro che hanno ottenuto i “Sussidi una tantum di natura straordinaria per lavoratori non beneficiari di ammortizzatori sociali”. Il comune di Carbonia, accettando la richiesta della Regione, ha deciso di inserire altri 3 nuovi collaboratori, per la durata di sei mesi, presso diversi servizi comunali.

Con le ultime 3 persone, l’Amministrazione comunale ha già accolto 63 richieste con i “sussidi una tantum regionali.

«Anche questa iniziativa – spiega il sindaco, Giuseppe Casti – consolida il percorso che l’Amministrazione comunale di Carbonia ha intrapreso al fine di non lasciar sfuggire alcuna possibilità per far fronte ai gravissimi disagi economici con cui siamo costretti a convivere quotidianamente. 63 possibilità di lavoro, seppur per sei mesi, vanno viste come una importante forma di sostegno al reddito per compensare, almeno in parte, i disagi economici causati dalla crisi.»

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Si terrà venerdì 28 novembre, presso l’Aula Magna dell’Istituto Tecnico Commerciale – Geometri e Liceo Scientifico Tecnologico “G. M. Angioy”, in via delle Cernitrici, a Carbonia, l’incontro dibattito “Tra aspirazioni e realtà”, dedicato al Servizio Civile Nazionale.

L’incontro, dedicato al 200° anniversario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri, è organizzato dall’Auser, in collaborazione con il comune di Carbonia, il Csv Sardegna Solidale, l’Istituto “G. M. Angioy” e le sezioni di Sant’Antioco, Calasetta e Iglesias dell’Associazione nazionale carabinieri.

L’inizio è previsto alle 9.15, con i saluti della dirigente scolastica, Antonietta Cuccheddu, del sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, del vescovo della diocesi di Iglesias, mons. Giovanni Paolo Zedda e dalla presidente regionale dell’Auser Sardegna, Franca Cherchi.

Seguiranno gli interventi di Raffaele Callia della Caritas Diocesana e del Capitano Giuseppe Licari, comandante della Compagnia dei carabinieri Carbonia.

Dopo una pausa, i lavori riprenderanno alle ore 10.15 ,con l’intervento di Vincenzo Costa, presidente nazionale dell’Auser e di Caterina Cocco della Segreteria Regionale della CGIL Sardegna.

Al termine degli interventi si darà spazio agli studenti per domande, considerazioni, riflessioni e dibattito con i relatori. Intorno alle 11.35 sono previste le conclusioni affidate a Giampiero Farru, presidente di “Libera” Sardegna e del CSV Sardegna Solidale.

L’incontro sarà presentato da Rosa Orecchioni, presidente dell’Auser di Carbonia e coordinato da Maria Guidotti, esperta di Politiche sociali.

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La sala polifunzionale del comune di Carbonia ospita questo pomeriggio un incontro promosso dalla Banca d’Italia e dal comune di Carbonia, in occasione dell’uscita del rapporto semestrale sull’economia regionale della Banca d’Italia, sul tema “Economia della Sardegna – Aggiornamento congiunturale 2014”.

Alle 16.00, dopo i saluti del sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, e del direttore della sede di Cagliari della Banca d’Italia, Luigi Bettoni, Andrea Sechi e Giovanni Soggia, dell’Ufficio Analisi e Ricerca Economica Territoriale della Banca d’Italia di Cagliari, presenteranno “Lo scenario economico internazionale e italiano – L’economia della Sardegna Rapporto Semestrale”.

Sono poi previsti gli interventi di Luciano Fecondini, presidente del Gruppo Medica Spa; Salvatore Cherchi, coordinatore per il Piano Sulcis; e, infine, Marco Vannini, dell’Università di Sassari, DiSEA e CRENoS.

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Una richiesta di intervento al presidente della Regione affinché «si rispetti l’accordo firmato lo scorso 8 agosto e si proceda con il pagamento dei 90 milioni di euro destinati alle cosiddette opere delegate». E’ la richiesta lanciata questa mattina dal presidente del Consiglio delle autonomie locali, Giuseppe Casti, nel corso della riunione che si è svolta a Arborea.

«E’ necessario un autorevole immediato intervento al fine della rapida definizione dei procedimenti – ha detto il presidente Casti -. Il mancato pagamento delle opere delegate o di parte consistente di esse  provocherebbe nella maggior parte degli Enti, lo sforamento del patto di stabilità per precisa responsabilità della Regione.»

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«Noi abbiamo grande interesse per l’energia pulita e per le società impegnate in questo campo». Così la professoressa Yu Zhufeng, vicedirettore Shenhua Science and Technology, ha spiegato le ragioni della presenza del grande gruppo industriale cinese nel Centro ricerche Sotacarbo di Carbonia. «Noi vogliamo sviluppare tecnologie che consentano un utilizzo pulito delle fonti di energia, per questo abbiamo avviato contatti in Europa e nel resto del mondo con le società più avanzate in questo settore: grazie a realtà come Sotacarbo possiamo sapere lo stato dell’arte della ricerca in questo campo in Europa.»

L’arrivo in Sardegna di Shen Hua, il più grande gruppo industriale cinese nel settore dell’energia e prima società al mondo nell’estrazione del carbone, rappresenta il primo risultato concreto dell’accordo stipulato due settimane fa tra Sotacarbo e Cers (China Energy Research Society) e approvato dall’Assessorato alla Programmazione della Regione Sardegna e dall’Ambasciata cinese in Italia.

La delegazione cinese, composta da quattro dirigenti di Shen Hua e tre rappresentanti del governo di Pechino, ha visitato il Centro Ricerche Sotacarbo e incontrato i rappresentanti della società per un confronto e una collaborazione sui temi di interesse comune. Al termine della visita degli impianti, si è svolta una riunione che ha visto anche la partecipazione del sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti.

«Per il Polo tecnologico per l’energia pulita del Sulcis l’incontro con Shen Hua rappresenta il primo atto concreto in attuazione dell’accordo siglato col consorzio Cers – dice il presidente Sotacarbo, Mario Porcu -. Stiamo operando affinché l’attenzione nei nostri confronti di uno dei più grandi gruppi del mondo nel settore energetico si traduca in progetti operativi.»

L’interesse del colosso cinese per il mercato europeo al momento è indirizzata verso Regno Unito e Italia, i Paesi dove sono in corso di attuazione i progetti più innovativi sulle tecnologie “low carbon” (a basse emissioni di anidride carbonica).

Sia il governo britannico che quello italiano nei mesi scorsi hanno infatti dato il via libera alla realizzazione di centrali con tecnologie di cattura e stoccaggio della CO2, con finanziamenti rispettivamente di un miliardo di sterline per gli impianti di Selby in Inghilterra e di Peterhead in Scozia; e di 1,2 miliardi di euro per la centrale da 350 megawatt da costruirsi nel Sulcis Iglesiente.

Dopo aver voluto toccare con mano la realtà inglese – visitando la centrale Drax nello Yorkshire – i dirigenti di Shen Hua e la rappresentanza del governo cinese al seguito hanno voluto conoscere le opzioni low Carbon allo studio nel Centro ricerche Sotacarbo.

Tra queste grande interesse è stato manifestato sia per la tecnologia di ossicombustione senza fiamma, sia per la centrale Ccs da 350 megawatt che verrà realizzata nel Sulcis. Shen Hua potrebbe avere un ruolo di primo piano anche nel mercato europeo, prendendo parte alle fasi esecutive e commerciali di tecnologie dal potenziale commerciale enorme.

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La sala conferenze della Grande Miniera di Serbariu ospita oggi, a partire dalle ore 15.00, il Forum del turismo “Sardegna del Sud Ovest”, organizzato dal Consorzio Turistico L’Altra Sardegna, con la collaborazione del comune di Carbonia, dell’assessorato regionale del Turismo, Artigianato e Commercio, di Visit Sulcis e Destinazione Sulcis.

Il Forum è stato promosso con l’intento di verificare la disponibilità degli operatori turistici della Sardegna del Sud Ovest ad aggregarsi, per meglio promuovere il territorio, e per aumentare la competitività attraverso il miglioramento della qualità dei servizi turistici. Dopo i saluti del sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, di Caterno Cesare Bettini, presidente del Consorzio Turistico L’Altra Sardegna e di Loriana Pitzalis, assessore della Cultura del comune di Carbonia, i lavori verranno introdotti da Walter Secci, componente del Consiglio direttivo del Consorzio Turistico L’Altra Sardegna, e moderati dal giornalista Giampaolo Cirronis.

Il Forum verrà animato da una folta rappresentanza di imprenditori della filiera del turismo della Sardegna del sud-ovest, operatori del turismo culturale ed ambientale, operatori della ricettività e della enogastronomia e, infine, imprese che si occupano di rete tra imprese turistiche e di disciplinari di qualità.

Il Forum sarà preceduto dalla proiezione di un promo video del regista Andrea Mura. Sono previsti interventi su diversi temi: turismo culturale, sportivo e ambientale; ricettività, cibo e territorio, filiere corte; qualità del prodotto turistico e il ruolo dei consorzi. Chiuderà il Forum, l’intervento dell’assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi.

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Animato dibattito, ieri sera, nella sala conferenze della Grande Miniera di Serbariu, sulla realtà del Poligono di Capo Teulada, come risorsa, fonte di economia e di sviluppo per il territorio. All’incontro, organizzato dal Consorzio Fieristico Sulcitano, hanno partecipato il Capo di Gabinetto della Presidenza della Giunta regionale, Filippo Spanu; i sindaci di Teulada e Sant’Anna Arresi, Daniele Serra e Paolo Luigi Dessì; i deputati del Partito Democratico Emanuele Cani e Francesco Sanna; il senatore di Forza Italia Emilio Floris; l’ex comandante del 1° Reggimento di Teulada, colonnello Sandro Branca; i consiglieri regionali di Forza Italia Stefano Tunis e Ignazio Locci; l’ex comandante della Brigata Sassari, generale Nicolò Manca; il sindaco di Perdasdefogu, Mariano Carta; i sindaci di Carbonia e Calasetta, Giuseppe Casti e Antonio Vigo; il segretario della Camera del Lavoro del Sulcis Iglesiente, Roberto Puddu; amministratori locali, rappresentanti di associazioni e movimenti e semplici cittadini.

Diverse le posizioni emerse nel corso del dibattito. Da una parte la posizione del ministero della Difesa che rivendica il mantenimento dell’attuale situazione e degli oltre 7.000 ettari di demanio (demanio e non servitù, come ha rimarcato il colonnello Branca, in quanto i terreni sono stati acquistati dal ministero della Difesa da alcune centinaia di proprietari, ad un prezzo nettamente superiore a quello che allora era il prezzo di mercato, e solo in tredici casi si procedette con espropri) per lo svolgimento delle esercitazioni; da un’altra quella della Regione, manifestata dal governatore Francesco Pigliaru alla seconda Conferenza nazionale sulle servitù militari e ribadita nell’occasione dal Capo di Gabinetto Filippo Spanu, in base alla quale «non si può essere gravemente sperequati da una prassi dello Stato di cui si fa parte non si può più ritenere scontato che la gran parte delle servitù militari della Repubblica italiana sia in Sardegna. Riequilibrio e bonifiche come grande occasione di lavoro, di educazione, di civiltà, di sviluppo, di recupero e riuso che vanno finanziate a valere sulla fiscalità generale della Repubblica»; e ancora quella delle comunità locali, con in prima fila i comuni di Teulada e Sant’Anna Arresi, i due comuni maggiormente coinvolti dalla presenza militare (Sant’Anna Arresi non ha suo territorio in area militare ma è direttamente a contatto con lo stesso), che rivendicano un alleggerimento del peso della servitù ed un maggior coinvolgimento in termini di ricadute economiche. Ci sono poi coloro che sono pienamente favorevoli alla presenza del poligono, vedi i pescatori, che ormai da anni usufruiscono degli indennizzi per il mancato esercizio della loro attività; e coloro che, viceversa, sono nettamente contrari, in quanto ritengono la presenza del poligono un freno allo sviluppo economico del territorio, soprattutto nel settore turistico.

Oggi – come ha sottolineato il colonnello Branca, il poligono rappresenta la principale azienda del territorio, con l’erogazione di ben 1.200 buste paga, tra militari e civili, e nelle considerazioni che vengono fatte circa la permanenza o meno del poligono, è una realtà della quale non si può non tenere conto, soprattutto in una fase di grave crisi economica come quella che vive il Sulcis Iglesiente. E nella prospettiva di un ridimensionamento anche parziale della servitù, con una restituzione di porzioni di territorio agli usi civili – come da parte sua ha rimarcato il senatore Emilio Floris – andrebbe affrontato preventivamente il problema delle bonifiche, per evitare il ripetersi delle situazioni vissute a La Maddalena, dove gli americani sono andati via ma il territorio, non essendo state effettuate le bonifiche, oggi è praticamente ancora inutilizzabile.

L’ipotesi più realistica, sostenuta tra gli altri, oltre che dal governatore Francesco Pigliaru, anche da Roberto Puddu, segretario generale della Camera del Lavoro del Sulcis Iglesiente, è quella di una riduzione della superficie destinata alle esercitazioni militari («perché niente è eterno – ha detto Puddu – come dimostrano i casi dell’industria e della stessa Carbosulcis, che sta chiudendo. E non si capisce perché debba essere eterna la superficie di territorio destinata alle esercitazioni militari»), con maggiori ricadute in termini economici per le comunità locali, possibili con il nuovo programma che prevede investimenti per ben venti milioni di euro.

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Il comune di Carbonia e la Banca d’Italia (Sede di Cagliari), in occasione dell’uscita del rapporto semestrale 2014 sull’economia regionale, promuovono l’incontro “Economia della Sardegna”.

L’incontro si terrà presso la Sala polifunzionale del comune di Carbonia, in Piazza Roma, a partire dalle ore 16.00.

Dopo i saluti del Sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, e del Direttore della Banca d’Italia – sede di Cagliari, Luigi Bettoni, Andrea Sechi e Giovanni Soggia (Ufficio Analisi e Ricerca Economica Territoriale, Banca d’Italia – sede di Cagliari) presenteranno lo scenario economico internazionale e italiano e il Rapporto Semestrale 2014 sull’economia della Sardegna.

Interverranno Luciano Fecondini, Presidente Sar Med e Gruppo Medica SpA, Salvatore Cherchi, Coordinatore per il Piano Sulcis e Luca Deidda, professore dell’Università di Sassari e CRENoS.

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Il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, ha espresso grande soddisfazione per la firma del Protocollo d’Intesa concernente le condizioni fondamentali perché Glencore avvii un confronto con Alcoa circa la possibile acquisizione e riattivazione dello smelter di produzione di alluminio primario di Portovesme.
«Da questo momento, pur consapevoli che vi sono ancora passi decisivi da compiere, possiamo finalmente dire che si riaccendono le speranze per la ripresa economica del territorio. Nel manifestare gratitudine al Governo e alla Regione per quanto sin ora fatto – ha concluso Giuseppe Casti – un ringraziamento particolare lo rivolgo ai lavoratori e ai sindacati che non si sono mai arresi e che hanno dato un contributo fondamentale per il raggiungimento dell’obiettivo.»