20 December, 2024
HomePosts Tagged "Giuseppe Casti" (Page 36)

IMG_0973 IMG_1044IMG_1037 IMG_1004 IMG_0990 IMG_0975 IMG_0950

«Noi abbiamo grande interesse per l’energia pulita e per le società impegnate in questo campo». Così la professoressa Yu Zhufeng, vicedirettore Shenhua Science and Technology, ha spiegato le ragioni della presenza del grande gruppo industriale cinese nel Centro ricerche Sotacarbo di Carbonia. «Noi vogliamo sviluppare tecnologie che consentano un utilizzo pulito delle fonti di energia, per questo abbiamo avviato contatti in Europa e nel resto del mondo con le società più avanzate in questo settore: grazie a realtà come Sotacarbo possiamo sapere lo stato dell’arte della ricerca in questo campo in Europa.»

L’arrivo in Sardegna di Shen Hua, il più grande gruppo industriale cinese nel settore dell’energia e prima società al mondo nell’estrazione del carbone, rappresenta il primo risultato concreto dell’accordo stipulato due settimane fa tra Sotacarbo e Cers (China Energy Research Society) e approvato dall’Assessorato alla Programmazione della Regione Sardegna e dall’Ambasciata cinese in Italia.

La delegazione cinese, composta da quattro dirigenti di Shen Hua e tre rappresentanti del governo di Pechino, ha visitato il Centro Ricerche Sotacarbo e incontrato i rappresentanti della società per un confronto e una collaborazione sui temi di interesse comune. Al termine della visita degli impianti, si è svolta una riunione che ha visto anche la partecipazione del sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti.

«Per il Polo tecnologico per l’energia pulita del Sulcis l’incontro con Shen Hua rappresenta il primo atto concreto in attuazione dell’accordo siglato col consorzio Cers – dice il presidente Sotacarbo, Mario Porcu -. Stiamo operando affinché l’attenzione nei nostri confronti di uno dei più grandi gruppi del mondo nel settore energetico si traduca in progetti operativi.»

L’interesse del colosso cinese per il mercato europeo al momento è indirizzata verso Regno Unito e Italia, i Paesi dove sono in corso di attuazione i progetti più innovativi sulle tecnologie “low carbon” (a basse emissioni di anidride carbonica).

Sia il governo britannico che quello italiano nei mesi scorsi hanno infatti dato il via libera alla realizzazione di centrali con tecnologie di cattura e stoccaggio della CO2, con finanziamenti rispettivamente di un miliardo di sterline per gli impianti di Selby in Inghilterra e di Peterhead in Scozia; e di 1,2 miliardi di euro per la centrale da 350 megawatt da costruirsi nel Sulcis Iglesiente.

Dopo aver voluto toccare con mano la realtà inglese – visitando la centrale Drax nello Yorkshire – i dirigenti di Shen Hua e la rappresentanza del governo cinese al seguito hanno voluto conoscere le opzioni low Carbon allo studio nel Centro ricerche Sotacarbo.

Tra queste grande interesse è stato manifestato sia per la tecnologia di ossicombustione senza fiamma, sia per la centrale Ccs da 350 megawatt che verrà realizzata nel Sulcis. Shen Hua potrebbe avere un ruolo di primo piano anche nel mercato europeo, prendendo parte alle fasi esecutive e commerciali di tecnologie dal potenziale commerciale enorme.

Forum turismo_flyer

La sala conferenze della Grande Miniera di Serbariu ospita oggi, a partire dalle ore 15.00, il Forum del turismo “Sardegna del Sud Ovest”, organizzato dal Consorzio Turistico L’Altra Sardegna, con la collaborazione del comune di Carbonia, dell’assessorato regionale del Turismo, Artigianato e Commercio, di Visit Sulcis e Destinazione Sulcis.

Il Forum è stato promosso con l’intento di verificare la disponibilità degli operatori turistici della Sardegna del Sud Ovest ad aggregarsi, per meglio promuovere il territorio, e per aumentare la competitività attraverso il miglioramento della qualità dei servizi turistici. Dopo i saluti del sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, di Caterno Cesare Bettini, presidente del Consorzio Turistico L’Altra Sardegna e di Loriana Pitzalis, assessore della Cultura del comune di Carbonia, i lavori verranno introdotti da Walter Secci, componente del Consiglio direttivo del Consorzio Turistico L’Altra Sardegna, e moderati dal giornalista Giampaolo Cirronis.

Il Forum verrà animato da una folta rappresentanza di imprenditori della filiera del turismo della Sardegna del sud-ovest, operatori del turismo culturale ed ambientale, operatori della ricettività e della enogastronomia e, infine, imprese che si occupano di rete tra imprese turistiche e di disciplinari di qualità.

Il Forum sarà preceduto dalla proiezione di un promo video del regista Andrea Mura. Sono previsti interventi su diversi temi: turismo culturale, sportivo e ambientale; ricettività, cibo e territorio, filiere corte; qualità del prodotto turistico e il ruolo dei consorzi. Chiuderà il Forum, l’intervento dell’assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi.

IMG_0167IMG_0191 IMG_0173 IMG_0170  IMG_0160 IMG_0155 IMG_0145

Animato dibattito, ieri sera, nella sala conferenze della Grande Miniera di Serbariu, sulla realtà del Poligono di Capo Teulada, come risorsa, fonte di economia e di sviluppo per il territorio. All’incontro, organizzato dal Consorzio Fieristico Sulcitano, hanno partecipato il Capo di Gabinetto della Presidenza della Giunta regionale, Filippo Spanu; i sindaci di Teulada e Sant’Anna Arresi, Daniele Serra e Paolo Luigi Dessì; i deputati del Partito Democratico Emanuele Cani e Francesco Sanna; il senatore di Forza Italia Emilio Floris; l’ex comandante del 1° Reggimento di Teulada, colonnello Sandro Branca; i consiglieri regionali di Forza Italia Stefano Tunis e Ignazio Locci; l’ex comandante della Brigata Sassari, generale Nicolò Manca; il sindaco di Perdasdefogu, Mariano Carta; i sindaci di Carbonia e Calasetta, Giuseppe Casti e Antonio Vigo; il segretario della Camera del Lavoro del Sulcis Iglesiente, Roberto Puddu; amministratori locali, rappresentanti di associazioni e movimenti e semplici cittadini.

Diverse le posizioni emerse nel corso del dibattito. Da una parte la posizione del ministero della Difesa che rivendica il mantenimento dell’attuale situazione e degli oltre 7.000 ettari di demanio (demanio e non servitù, come ha rimarcato il colonnello Branca, in quanto i terreni sono stati acquistati dal ministero della Difesa da alcune centinaia di proprietari, ad un prezzo nettamente superiore a quello che allora era il prezzo di mercato, e solo in tredici casi si procedette con espropri) per lo svolgimento delle esercitazioni; da un’altra quella della Regione, manifestata dal governatore Francesco Pigliaru alla seconda Conferenza nazionale sulle servitù militari e ribadita nell’occasione dal Capo di Gabinetto Filippo Spanu, in base alla quale «non si può essere gravemente sperequati da una prassi dello Stato di cui si fa parte non si può più ritenere scontato che la gran parte delle servitù militari della Repubblica italiana sia in Sardegna. Riequilibrio e bonifiche come grande occasione di lavoro, di educazione, di civiltà, di sviluppo, di recupero e riuso che vanno finanziate a valere sulla fiscalità generale della Repubblica»; e ancora quella delle comunità locali, con in prima fila i comuni di Teulada e Sant’Anna Arresi, i due comuni maggiormente coinvolti dalla presenza militare (Sant’Anna Arresi non ha suo territorio in area militare ma è direttamente a contatto con lo stesso), che rivendicano un alleggerimento del peso della servitù ed un maggior coinvolgimento in termini di ricadute economiche. Ci sono poi coloro che sono pienamente favorevoli alla presenza del poligono, vedi i pescatori, che ormai da anni usufruiscono degli indennizzi per il mancato esercizio della loro attività; e coloro che, viceversa, sono nettamente contrari, in quanto ritengono la presenza del poligono un freno allo sviluppo economico del territorio, soprattutto nel settore turistico.

Oggi – come ha sottolineato il colonnello Branca, il poligono rappresenta la principale azienda del territorio, con l’erogazione di ben 1.200 buste paga, tra militari e civili, e nelle considerazioni che vengono fatte circa la permanenza o meno del poligono, è una realtà della quale non si può non tenere conto, soprattutto in una fase di grave crisi economica come quella che vive il Sulcis Iglesiente. E nella prospettiva di un ridimensionamento anche parziale della servitù, con una restituzione di porzioni di territorio agli usi civili – come da parte sua ha rimarcato il senatore Emilio Floris – andrebbe affrontato preventivamente il problema delle bonifiche, per evitare il ripetersi delle situazioni vissute a La Maddalena, dove gli americani sono andati via ma il territorio, non essendo state effettuate le bonifiche, oggi è praticamente ancora inutilizzabile.

L’ipotesi più realistica, sostenuta tra gli altri, oltre che dal governatore Francesco Pigliaru, anche da Roberto Puddu, segretario generale della Camera del Lavoro del Sulcis Iglesiente, è quella di una riduzione della superficie destinata alle esercitazioni militari («perché niente è eterno – ha detto Puddu – come dimostrano i casi dell’industria e della stessa Carbosulcis, che sta chiudendo. E non si capisce perché debba essere eterna la superficie di territorio destinata alle esercitazioni militari»), con maggiori ricadute in termini economici per le comunità locali, possibili con il nuovo programma che prevede investimenti per ben venti milioni di euro.

Piazza Roma 3

Il comune di Carbonia e la Banca d’Italia (Sede di Cagliari), in occasione dell’uscita del rapporto semestrale 2014 sull’economia regionale, promuovono l’incontro “Economia della Sardegna”.

L’incontro si terrà presso la Sala polifunzionale del comune di Carbonia, in Piazza Roma, a partire dalle ore 16.00.

Dopo i saluti del Sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, e del Direttore della Banca d’Italia – sede di Cagliari, Luigi Bettoni, Andrea Sechi e Giovanni Soggia (Ufficio Analisi e Ricerca Economica Territoriale, Banca d’Italia – sede di Cagliari) presenteranno lo scenario economico internazionale e italiano e il Rapporto Semestrale 2014 sull’economia della Sardegna.

Interverranno Luciano Fecondini, Presidente Sar Med e Gruppo Medica SpA, Salvatore Cherchi, Coordinatore per il Piano Sulcis e Luca Deidda, professore dell’Università di Sassari e CRENoS.

Giuseppe Casti 4 copia

Il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, ha espresso grande soddisfazione per la firma del Protocollo d’Intesa concernente le condizioni fondamentali perché Glencore avvii un confronto con Alcoa circa la possibile acquisizione e riattivazione dello smelter di produzione di alluminio primario di Portovesme.
«Da questo momento, pur consapevoli che vi sono ancora passi decisivi da compiere, possiamo finalmente dire che si riaccendono le speranze per la ripresa economica del territorio. Nel manifestare gratitudine al Governo e alla Regione per quanto sin ora fatto – ha concluso Giuseppe Casti – un ringraziamento particolare lo rivolgo ai lavoratori e ai sindacati che non si sono mai arresi e che hanno dato un contributo fondamentale per il raggiungimento dell’obiettivo.»

 Forum turismo_flyer

La sala conferenze della Grande Miniera di Serbariu ospiterà mercoledì 19 novembre, a partire dalle ore 15.00, il forum del turismo “Sardegna del Sud Ovest”, organizzato dal Consorzio Turistico L’Altra Sardegna, con la collaborazione del comune di Carbonia, dell’assessorato regionale del Turismo, di Visit Sulcis e Destinazione Sulcis.

Molti gli interventi programmati. Dopo i saluti del sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, di Caterno Cesare Bettini, presidente del Consorzio Turistico L’Altra Sardegna e di Loriana Pitzalis, assessore della Cultura del comune di Carbonia, i lavori verranno introdotti da Walter Secci, componente del Consiglio direttivo del Consorzio Turistico L’Altra Sardegna, e moderati dal giornalista Giampaolo Cirronis. Il Forum sarà preceduto dalla proiezione di un promo video del regista Andrea Mura. Sono previsti prima interventi sul tema del turismo culturale, sportivo e ambientale; poi su quello della ricettività, cibo e territorio, le filiere corte; e, infine, sulla qualità del prodotto turistico e il ruolo dei consorzi.

Le idee proposte saranno finalizzate per sopperire al calo inevitabile delle presenze dei turisti italiani in Sardegna, causa le note difficoltà finanziarie nazionali. La finalità è quella di proporre soluzioni collettive utili a continuare ad attrarre turismo anche in momenti difficili. Ambiente e paesaggio, etnicità culturale, estrosità, saranno i valori da proporre per lo sviluppo economico del territorio. Chiuderà il Forum, l’intervento dell’assessore regionale del Turismo, Francesco Morandi.

La Giunta comunale di Carbonia ha approvato il progetto definitivo per un intervento di riqualificazione paesaggistica e illuminotecnica degli spazi aperti nella Grande Miniera di Serbariu.

Il progetto è inserito all’interno delle opere finanziate dal bando pubblico della Provincia di Carbonia-Iglesias, vinto dal comune di Carbonia e finalizzato alla realizzazione di interventi per favorire l’accessibilità ai beni culturali del territorio provinciale.

Il progetto, del valore complessivo di 300.000 euro, è finanziato per 200.000 euro con fondi dell’ex Provincia di Carbonia Iglesias e da un cofinanziamento di 100.000 euro con fondi provenienti dal Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna.

L’intervento prevede il restauro e la valorizzazione dell’ex deposito del Carbone, che si trova vicino ai castelli minerari, e la realizzazione del sistema di illuminazione per le aree esterne e i principali edifici, attraverso l’installazione di un impianto di produzione di energia elettrica per mezzo di pannelli fotovoltaici.

«Anche attraverso questo intervento – spiega il sindaco, Giuseppe Casti – l’Amministrazione comunale prosegue nel progetto continuo di riqualificazione e valorizzazione dell’area della Grande Miniera di Serbariu che, anno dopo anno, migliora e intensifica la sua proposta turistica e culturale.»

Miniera Serbariu 89 copia

Impianto di trattamento dei rifiuti di Sa Terredda 5 copia

Il Comune di Carbonia ha pubblicato il nuovo bando per l’affidamento della gestione del servizio integrato di igiene urbana e servizi complementari. La scadenza è prevista per il 10 dicembre 2014, alle ore 12.00.

Il bando è il risultato di un attento ascolto del territorio e delle esigenze della popolazione: la Giunta comunale ha indicato le linee di indirizzo, sono stati sentiti i cittadini e l’Ufficio Ambiente, su queste basi, ha elaborato il bando.

Nel rispetto dei tempi tecnici necessari si spera di poter affidare l’incarico alla ditta vincitrice entro i primi mesi del 2015.

Rispetto al costo attuale del servizio, il costo annuo a base d’asta del nuovo bando, sommato al costo del conferimento in discarica consentono di risparmiare circa 700.000 euro. Questo risparmio potrebbe consentire una diminuzione di circa il 15% su quanto pagato dai cittadini per il servizio. In caso di offerte al ribasso, il conseguente risparmio potrebbe portare ad una ulteriore diminuzione della TARI.

L’obiettivo prioritario dell’Amministrazione comunale, infatti, è stato cercare di migliorare il servizio, riducendo i costi, anche sulla base dei suggerimenti e delle osservazioni raccolte durante i numerosi incontri (oltre 15) organizzati con la cittadinanza.

Il nuovo bando prevede la riduzione di alcuni servizi e l’ampliamento di altri. Così come suggerito dai cittadini, sarà ridotto il numero dei ritiri della carta, del vetro e della plastica, che passeranno da 4 a 2 al mese, mentre sarà confermata la frequenza del ritiro dell’umido (tre volte alla settimana). Sarà razionalizzato il servizio di spazzamento delle strade, con la collaborazione di tutti i cittadini che dovranno impegnarsi a non abbandonare rifiuti per strada o negli spazi pubblici. La cittadinanza sarà coinvolta in campagne di sensibilizzazione.

Diversi i servizi rafforzati: l’Ecocentro, venendo incontro alle richieste degli utenti, passerà dalle attuali 18 ore di apertura settimanali a 36 ore, mentre nelle frazioni maggiori saranno presenti, un giorno alla settimana, alcuni Ecocentri mobili per il ritiro dei materiali ingombranti. Altra novità prevista dal bando è la sperimentazione, in alcune aree condominiali più grandi, delle “isole ecologiche interrate”, che sostituiranno i cassonetti collettivi.

Con il nuovo bando saranno garantiti anche i posti di lavoro: tutto il personale attualmente impegnato nel servizio sarà preso in carico dalla ditta vincitrice, ma le persone saranno impiegate in modo diverso ad esempio per l’ampliamento dell’orario dell’Ecocentro.

Sul bando e sull’attuazione del contratto vigilerà il nuovo Ufficio Ambiente, appositamente costituito. Particolare attenzione sarà dedicata all’individuazione degli evasori: il recupero dell’evasione sarà destinato alla diminuzione della TARI per coloro che hanno sempre pagato quanto dovuto.

Altri benefici per i cittadini si avranno anche grazie all’ampliamento delle dimensioni dell’Ecocentro, recentemente approvato dalla Giunta comunale, e all’adeguamento dell’impianto di trattamento dei rifiuti in prossimità della discarica di Sa Terredda, per cui è stato già firmato il contratto con l’impresa che effettuerà i lavori. Con questo ultimo intervento l’impianto, utilizzato per il trattamento dei rifiuti indifferenziati, sarà impiegato anche per la trasformazione dei rifiuti organici in compost di qualità.

Andando incontro alle numerose richieste, le persone in difficoltà economica, assistite dai Servizi Sociali, che non possono pagare la TARI, saranno sostenute con uno stanziamento di 30 mila euro. Lo stanziamento, deciso dalla Giunta comunale, servirà per il pagamento delle prime due rate della tassa sui rifiuti. La Giunta è al lavoro per reperire le risorse anche per il 2015.

«Il nuovo bando – spiegano il sindaco, Giuseppe Casti, e l’assessore dell’Ambiente, Franco Manca – è il frutto di un lavoro meticoloso fatto con l’intento di migliorare, abbassando i costi. Un lavoro certamente non semplice, per il quale ringraziamo l’Ufficio Ambiente. Vorremmo ringraziare anche tutti i cittadini che, con proposte, suggerimenti e osservazioni, hanno contribuito in maniera determinante alla stesura del capitolato d’appalto. Ai cittadini rivolgiamo, a nome di tutta l’Amministrazione comunale, l’invito a continuare a collaborare per costruire insieme il futuro della nostra Città, sulla base di scelte democratiche che partono dal basso, soprattutto in un settore così delicato come quello dell’ambiente, in cui è indispensabile il contributo di tutti.»

«Rivolgiamo anche un appello a tutta la popolazione affinché non vengano create e alimentate le discariche abusive che comportano ulteriori costi per tutta la collettività. Mentre è fondamentale un impegno ancora maggiore nella differenziazione dei rifiuti. Un aumento della raccolta differenziata – concludono Casti e Manca – potrebbe consentire, infatti, una diminuzione dei costi anche per i cittadini.»

Grande successo, a Carbonia, per la VII edizione del Mediterraneo Film Festival, organizzato dal Centro Servizi Culturali di Carbonia Iglesias e dalla Cineteca Sarda della Società Umanitaria, in collaborazione con il Comune di Carbonia e la Regione Sardegna, sotto la direzione artistica di Stefano Obino.

Sono stati più di 1.800 gli spettatori intervenuti nelle 6 serate (dal mercoledì 8 a domenica 12 ottobre con l’anteprima del 4 ottobre) al Teatro centrale, a cui si sommano i circa 500 ragazzi delle scuole cittadine che hanno partecipato alla quinta edizione del concorso CINEMA/LAVORO/MIGRAZIONE. Questi numeri testimoniano il gradimento che il Festival ha registrato tra i tanti cittadini di Carbonia e del territorio.

Il cartellone, che ha offerto agli spettatori la possibilità di osservare, da diversi punti di vista, tematiche di grande attualità come la migrazione, il lavoro e le lotte sociali, ha portato a Carbonia, tra gli altri: l’attrice Claudia Gerini e la regista Marina Spada per il film “Il mio Domani”; l’attore Libero De Rienzo, protagonista di “Smetto quando voglio”; il regista Antonio Augugliaro e Alaa Bjermi e Mc Manar protagonisti del film evento “Io sto con la sposa”; l’attore Francesco Pannofino e il regista Felice Farina con il film “Patria”; il regista Bonifacio Angius e gli attori Stefano Deffenu e Noemi Medas per il film “Perfidia”, il montatore del grande François Truffaut, Yann Dedet; i registi iraniani Arash e Arman Riahi con il film documentario Everyday Rebellion; Ivano Marescotti e Angelo Pasquini, componenti della giuria tecnica del concorso CINEMA/LAVORO/MIGRAZIONE e la Band musicale “Calibro 35” per il concerto di fine Festival.

Sono stati molto apprezzati anche i documentari e le fiction in concorso, in particolare: “Destination de Dieu” di Andrea Gadaletta Caldarola (premiato dalla giuria tecnica per la sezione documentari e dalla giuria dei circoli del cinema); “Zacharie ya no vive aqui” di Alberto Segre e “Beep” di Antonello Murgia (premiati a pari merito dalla giuria tecnica per la sezione fiction); “Va Pensiero. Storie Ambulanti” di Dagmawi Yimer (premiato dalla giuria dei ragazzi).

Durante la settima edizione del Festival sono state consegnate dal Comune di Carbonia, alla Società Umanitaria, le chiavi della palazzina dell’ex Direzione mineraria della Grande Miniera di Serbariu, avviando così il progetto “ExDi Memorie in movimento – La Fabbrica del Cinema”. Il nuovo progetto permetterà di rendere visitabile la sede dell’ex Direzione Mineraria, che diventerà “museo di sé stessa” e diventerà luogo legato alle arti audiovisive e cinematografiche, anche con la creazione di veri e propri percorsi multimediali interni alla struttura e di uno spazio culturale, artistico, scientifico e didattico di grande rilievo socio-culturale e turistico.

«La settima edizione del Mediterraneo Film Festival – hanno detto Giuseppe Casti, sindaco di Carbonia, e l’assessore della Cultura, Loriana Pitzalis – ha dimostrato quanto sia importante scommettere sugli avvenimenti a carattere culturale, che permettono non soltanto di far assistere il pubblico ad eventi di indiscutibile livello, ma anche di conoscere e apprezzare la città di Carbonia. Per questo motivo l’Amministrazione comunale si impegna, già da oggi, a svolgere il proprio ruolo per la prossima edizione. Un particolare ringraziamento al Centro Servizi Culturali di Carbonia Iglesias – Società Umanitaria per il grande lavoro svolto, ai ragazzi che hanno investito il loro tempo partecipando al concorso CINEMA/LAVORO/MIGRAZIONE, e a tutti coloro, in particolare i più giovani, che a vario titolo hanno dato il proprio contributo per assicurare la buona riuscita dell’evento.»

IMG_306020141012_181738 20141012_181744 20141012_181747 20141012_181753 20141012_181756 20141012_181803 20141012_202513 20141012_202536 20141012_202553 20141012_202556 20141012_202609 20141012_202610 20141012_202613 20141012_202623 20141012_203957 20141012_204000 20141012_204005 20141012_204040 20141012_204124 20141012_204132 IMG_3039 IMG_3042 IMG_3043 IMG_3050 IMG_3051 IMG_3052 IMG_3056 IMG_3059  IMG_3064 IMG_3065 IMG_3066 IMG_3067 IMG_3071 IMG_3072 IMG_3078 IMG_3087 IMG_3098 IMG_3104 IMG_3108 IMG_3109 IMG_3112 IMG_3119 IMG_3120 IMG_3124 IMG_3126 IMG_3132

Giuseppe Casti 34 copia

Il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, in una nota diffusa stamane esprime «pieno sostegno e solidarietà ai lavoratori ex mobilità in deroga, dal 1 settembre 2014 passati al regime di sussidio straordinario una tantum, e ai lavoratori provenienti dalle Agenzie Formative in Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS), impiegati presso il Comune di Carbonia, che, da circa tre mesi, non ricevono quanto dovuto per il lavoro svolto». 

«Il rimbalzo di responsabilità tra gli uffici della Regione e quelli dell’INPS – aggiunge Casti – non fa altro che contribuire a peggiorare la situazione economica dei lavoratori che prestano il loro prezioso servizio presso gli uffici comunali. Chiediamo, quindi, che si provveda subito a erogare le somme dovute e, per i prossimi mesi, si applichino gli strumenti necessari per effettuare i pagamenti con regolarità. Chiediamo, inoltre, di conoscere quali siano i propositi della Regione per il futuro di questi lavoratori che vivono una situazione di estrema incertezza.»

«Nella consapevolezza delle difficoltà del momento – conclude il sindaco di Carbonia – chiediamo, infine, il massimo impegno perché si garantisca un futuro occupazionale a questi lavoratori che altrimenti precipiterebbero nel già troppo affollato baratro della disoccupazione.»