19 December, 2024
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Non si placa la protesta, anzi diventa ancora più determinata, da parte dei tantissimi iscritti alle associazioni che hanno ricevuto lo sfratto da parte del comune di Carbonia in seguito al bando comunale volto all’assegnazione delle sedi pubbliche. Ieri si sono presentati in piazza Roma provvisti di fischietti e cartelloni con slogan “colorati” e con cori a molto rumorosi hanno atteso che la Giunta comunale arrivasse presso la sala polifunzionale dove, di lì a poco, si sarebbe tenuta una riunione del Consiglio comunale. E’ stata la più imponente manifestazione di protesta da parte dei cittadini di Carbonia e paesi limitrofi, da quando si è insediata la Giunta a 5 stelle (5 luglio 2016).. È davvero tanta la rabbia degli anziani che si sentono vittime di un’ordinanza ingiusta e promettono di continuare a combattere senza perdersi d’animo. La seduta inizia tra fischi e commenti urlati a gran voce, in tanti cercano di entrare per assistere incuranti dei punti all’ordine del giorno e ben decisi a far sentire le proprie ragioni. Il loro perseverare è stato ripagato da quello che poi è diventato lo scenario politico che forse gli stessi amministratori non si aspettavano. “Il sindaco di Carbonia, Paola Massidda – ha dichiarato oggi l’ex sindaco Giuseppe Casti, oggi consigliere di minoranza – non ha più la maggioranza in Consiglio comunale. Lo abbiamo visto tutti ieri, quando parte della maggioranza ha votato con la minoranza l’importante mozione per la salvaguardia dell’associazionismo cittadino. In una città amministrata con razionalità, il sindaco si sarebbe, per mera dignità personale, già dimesso. Qui sono attaccati con l’attaccatutto alla poltrona.” A votare con la minoranza sono stati Elio Loi ed Eleonora Cera mentre l’ex capogruppo Manolo Cossu si è astenuto. Un esito che rimette tutto in gioco e che fa ben sperare in una risoluzione che possa riconoscere alle associazioni della terza età presenti in città la propria valenza sul piano sociale. Nadia Pische

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5 luglio 2016: Paola Massidda, candidata del Movimento 5 Stelle, neoeletta sindaco di Carbonia con una schiacciante vittoria al ballottaggio sul sindaco uscente Giuseppe Casti, candidato PD della coalizione di centrosinistra, presenta la sua prima Giunta. Sono sette gli assessori, tutti esordienti, che affiancheranno la neoeletta nel difficile compito nel primo scorcio di consiliatura. Di lì a poco iniziano le rinunce dei neo assessori che, uno dopo l’altro, lasciano l’incarico, costringendo Paola Massidda alle loro sostituzioni. Dopo i continui avvicendamenti, la Giunta cambia quasi completamente, cinque lasciano, quattro arrivano per coprire i voti, la composizione della Giunta scende da sette a sei assessori, con redistribuzione delle deleghe.

Per la Giunta Massidda arriva un periodo di relativa calma, ma i tormenti della maggioranza monocolore a cinque stelle continuano in Consiglio e nelle Commissioni, fino a venerdì 21 giugno 2019, quando Mauro Manca, assessore “forte” della Giunta Massidda, con deleghe al Bilancio, Programmazione, Tributi, Innovazione tecnologica ed Attività Produttive, annuncia in un post pubblicato nel suo profilo facebook, le sue dimissioni dall’incarico, poche ore dopo una tormentata riunione consiliare, conclusa anzitempo per la mancanza del numero legale (determinanti tre assenze sui banchi della maggioranza, tra le quali quella del capogruppo Manolo Cossu), prima della votazione sul sesto ed ultimo punto dell’ordine del giorno, contenente la sua proposta di adesione all’Associazione Live@t Carbonia. Mauro Manca giudica le assenze che hanno determinato lo scioglimento del Consiglio comunale un atto di sfiducia nei suoi confronti, ne prende atto e si dimette, con decisione che definisce “irrevocabile”.

Mauro Manca è il sesto assessore della prima Giunta Massidda che lascia volontariamente l’incarico, e la sua decisione costituisce indubbiamente il colpo più forte alla stabilità dell’Esecutivo e della maggioranza monocolore a cinque stelle, a due anni dalla conclusione della consiliatura.

Come reagiranno il sindaco Paola Massidda e la sua maggioranza a questo nuovo pesantissimo scossone? Lo abbiamo chiesto al primo cittadino, in una lunga intervista, della quale vi proponiamo ora la prima parte.

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Il consigliere uscente Luca Pizzuto (Liberi e Uguali Zedda Presidente) è stato il candidato più votato nelle sei sezioni del comune di Carloforte, con 444 preferenze. Alle sue spalle l’ex assessore della Giunta Stefanelli Patrizia Congiu (Pro Sardinia Unione di Centro) 342 ed il consigliere uscente Pietro Cocco (PD) 162. Seguono Ilaria Ottavia Pisu (PD) 79, Ilaria Portas (Liberi e Uguali Zedda Presidente) 70, Paolo Luigì Dessì (4 Mori Solinas Presidente) 65, Monica Atzori (Lega) 59, Fabio Enne (Partito dei Sardi) 59, Giuseppe Casti (PD) 53, Giorgio Alimonda (Sardegna Civica), Marinella Grosso (4 Mori Solinas Presidente) 34.

Allegate le tabelle con le preferenze di tutti i 96 candidati alla carica di consigliere regionale, dei 7 candidati alla presidenza e delle 24 liste.

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Maria Cristina Marongiu, candidata della lista Sardegna20Venti, è risultata la più votata, con 426 preferenze, tra i 96 candidati alla carica di consigliere regionale, nelle 11 sezioni del comune di Sant’Antioco. Alle sue spalle si sono classificati il consigliere comunale di minoranza Massimo Melis (Fratelli d’Italia), con 393 e Riccardo Diana (Campo Progressista con Massimo Zedda), 339. Seguono Luca Pizzuto (Liberi e Uguali Zedda Presidente) 195; Antonio Vigo (Sardegna20Venti) 189; Fabio Usai (4 Mori Solinas Presidente) 102; Ilaria Portas (Liberi e Uguali Zedda Presidente) 98; Giuseppe Casti (Partito Democratico) 98; Mariella Piredda (Partito dei Sardi) 94.

Allegati gli schemi dei risultati dei 7 candidati alla carica di Presidente, delle 24 liste e delle preferenze dei 96 candidati alla carica di consigliere regionale.

 

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L’ex sindaco Luigi Perseu (Pro Sardinia Unione di Centro) è stato il candidato più votato nelle 32 sezioni del comune di Iglesias, con 994 preferenze; alle sue spalle, ad una manciata di voti, il consigliere regionale uscente Gianluigi Rubiu (Fratelli d’Italia), 989; il consigliere comunale Simone Pinna (Campo Progressista Sardegna) si è classificato al terzo posto, 926, seguito da Angela Scarpa (Pro Sardinia Unione di Centro) con 748. Seguono, nell’ordine di preferenze: Pietro Cocco (Partito Democratico) 660; Michele Ennas (Lega) 549; Simonetta Ulargiu (Partito Democratico) 491; Luigi Biggio (Forza Italia) 420; Fabio Enne (Partito dei Sardi) 263; Patrizia Mattioni (Riformatori Sardi) 243; Andrea Tunis (Sardegna20Venti) 241; Rita Melis (Sardi Liberi) 238; Paolo Zandara (M5S) 199; Renato Tocco (Autodeterminatzione) 181; Alberto Pani (Liberi e Uguali Zedda Presidente) 176; Luca Pizzuto (Liberi e Uguali Zedda Presidente) 150; Ilaria Ottavia Pisu (Partito Democratico) 146; Giuseppe Casti (Partito Democratico) 144; Paolo Aureli (Sardi Liberi) 132; Fabio Usai (4 Mori Solinas Presidente); Laura Cappelli (Sardegna20Venti) 108: Monica Atzori (Lega) 104; Claudia Cannas (M5S) 103.

Allegate le preferenze di tutti i 96 candidati delle 24 liste e i risultati dei 7 candidati alla carica di Presidente e delle 24 liste nelle 32 sezioni.

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Fabio Usai, neo consigliere regionale della lista 4 Mori Solinas Presidente, è stato il più votato nelle 32 sezioni del comune di Carbonia, con 1.795 preferenze; l’ex sindaco Giuseppe Casti (PD) si è piazzato alle sue spalle, con 1.198; il consigliere regionale uscente Luca Pizzuto (Liberi e Uguali Zedda Presidente) al terzo posto, con 1.118; Paolo Zandara del M5S al quarto posto, con 757. Tra gli altri: Pietro Cocco (PD) 490;  Luciano La Mantia (Sardi Liberi) 405 preferenze; Ilaria Portas (Liberi e Uguali Zedda Presidente) 396; Andrea Tunis (Sardegna20Venti) 387; Fabio Enne (Partito dei Sardi) 303; Peppino La Rosa (Riformatori Sardi) 279; Ilaria Ottavia Pisu (PD) 276; Monica Atzori (Lega) 274; Paolo Luigi Dessì (4 Mori Solinas Presidente) 209; Giovanni Nicolò Murgioni (M5S) 207; Carla Mario (M5S) 202; Claudia Cannas (Forza Italia) 196; Viola Secci (Autodeterminatzione) 160; Gianluigi Rubiu (FdI) 147; Gianfranco Trullu (Sardegna Civica) 142; Silvia Ibba (Sardi Liberi) 137; Alessandro Masciarelli (UDS) 130; Marinella Grosso (4 Mori Solinas Presidente) 117; Mauro Liggi (Futuro Comune con Massimo Zedda) 103.

Allegate le preferenze di tutti i 96 candidati delle 24 liste e i risultati per i 7 candidati alla carica di presidente e delle 24 liste, sezione per sezione.

 

 

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Dovrebbero essere cinque i consiglieri regionali espressione del Sulcis Iglesiente eletti domenica 24 febbraio, tre candidati nelle liste della circoscrizione di Carbonia Iglesias, due in quella di Cagliari. Dalla circoscrizione di Carbonia Iglesias approdano sui banchi del prossimo Consiglio regionale tre candidati delle liste di centrodestra che sostenevano il candidato presidente eletto Christian Solinas: Michele Ennas, di Iglesias, il più votato nella lista della Lega con 876 preferenze; Fabio Usai, di Carbonia, il più votato nella lista 4 Mori Solinas Presidente, con 3.291 preferenze (1.795 delle quali nella sua città); Gianluigi Rubiu, di Iglesias, il più votato nella lista di Fratelli d’Italia, con 2.644 preferenze. Gli altri due eletti, candidati nelle liste della circoscrizione di Cagliari, sono altri due iglesienti: Giorgio Oppi, il più votato nella lista Pro Sardinia Unione di Centro, con 2.133 preferenze; e, infine, unica rappresentante della minoranza espressa dal Sulcis Iglesiente, Carla Cuccu, la seconda più votata nella lista del Movimento 5 Stelle, con 1.078 preferenze, dietro Michele Ciusa (1.699).

Restano dal Consiglio regionale, nonostante buoni risultati personali, tre uscenti: Pietro Cocco, il più votato nella lista del Partito Democratico, con 2.397 preferenze (davanti all’ex sindaco di Carbonia Giuseppe Casti che ha ottenuto 1.752 preferenze); Luca Pizzuto, il più votato nella lista di Liberi e Uguali con Massimo Zedda, che ha ottenuto 2.703 preferenze (davanti a Ilaria Portas, capo di gabinetto uscente dell’assessorato regionale della Pubblica Istruzione e vicesindaco di Masainas, che ha ottenuto 1.284 preferenze); e Paolo Luigi Dessì, il secondo più votato, dietro l’eletto Fabio Usai, nella lista 4 Mori Solinas Presidente, con 1.606 preferenze.

Ha sfiorato l’elezione Andrea Tunis, vicesindaco di Narcao, il più votato della lista Sardegna20Venti, con 2.301 preferenze (a Cagliari è stato rieletto il cugino Stefano, leader del movimento Sardegna20Venti). Nelle altre liste, tra i non eletti, Paolo Zandara, il più votato del M5S, ha ottenuto 1,241 preferenze; l’ex sindaco di Iglesias Luigi Perseu è stato il più votato nella lista Pro Sardinia Unione di Centro, con 1.153 preferenze; l’ex segretario generale della Cisl del Sulcis Iglesiente Fabio Enne, il più votato nella lista del Partito dei Sardi, con 908 preferenze; Luciano La Mantia il più votato nella lista Sardi Liberi, con 818 preferenze.

@ www.laprovinciadelsulcisiglesiente RIPRODUZIONE VIETATA

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L’ex sindaco di Carbonia Giuseppe Casti ed il capogruppo uscente Pietro Cocco, già sindaco di Gonnesa, guidano la lista del Partito Democratico nella circoscrizione di Carbonia Iglesias, per le Regionali del prossimo 24 febbraio, a sostegno della candidatura alla carica di governatore del sindaco di Cagliari Massimo Zedda. La lista è completata da due donne: Ilaria Ottavia Pisu, laureata in Chimica, imprenditrice agricola, di Iglesias; e Simonetta Ulargiu, già commissaria di parità nella provincia di Cagliari.

 

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Anche l’ex sindaco Giuseppe Casti (Pd) ha commentato in un breve post pubblicato nel suo profilo Facebook, le dimissioni del consigliere comunale Maurizio Soddu dal gruppo di maggioranza del Movimento 5 Stelle.

«Cambiare idea è sintomo di intelligenza – ha scritto Giuseppe Casti -. Il consigliere Maurizio Soddu abbandona la maggioranza pentastellata e passa all’opposizione. Tanto di cappello al consigliere Soddu, a cui va anche la mia solidarietà per la macelleria mediatica di cui è stato vittima durante queste ultime ore. Il consigliere, evidentemente, si è reso conto del fallimento politico e amministrativo dei 5 Stelle e, a differenza di tanti altri, ha avuto il coraggio di cambiare pubblicamente idea. Mi auguro che altri consiglieri seguano il suo esempio liberando così la città – ha concluso Giuseppe Casti -, dal grillismo inconcludente e dannoso, caratterizzato solo dalla chiusura dei servizi e dalla paralisi dei lavori pubblici. Tutti a casa!!!»